Il funzionamento di Internet

Gli elementi principali che costituiscono una qualsiasi rete telematica, Internet compresa, sono: i computer nodali attraverso i quali l’utente si collega e interagisce con la rete, i canali che consentono la comunicazione fra i computer, costituiti da linee telefoniche e infine le apparecchiature che mettono in contatto le linee di comunicazione con i diversi computer. Questi macchinari sono conosciuti con il nome di modem. Esso ha la funzione di modulare i segnali provenienti dai computer per consentire agli stessi di viaggiare sulla linea telefonica e, una volta che il segnale giunge a destinazione, di demodularlo per renderlo comprensibile al computer ricevente. Come già visto, Internet è costituita da un insieme di reti fra loro connesse. Le principali arterie di Internet sono le "dorsali", gestite dai fornitori di Internet all’ingrosso, chiamati NSP (National Service Provider). Gli utenti si collegano agli ISP (Internet Service Provider) locali attraverso i modem, gli adattatori ISDN o altri strumenti, mentre gli ISP locali si connettono a loro volta alle reti di NSP. Alcuni NSP forniscono il servizio agli utenti finali, sebbene il loro principale interesse sia la fornitura all’ingrosso. Affinché le reti possano colloquiare tra di loro è stato creato un protocollo comune, ossia un medesimo standard di comunicazione definito TCP/IP. Grazie a questo protocollo è possibile consentire l’accesso alla rete a qualunque tipo di computer, indipendentemente dalla sua compatibilità o meno con gli altri computer connessi in rete. Un protocollo deve essere considerato come quell’insieme di regole che permettono a computer di ogni tipo di gestire e scambiare dati reciprocamente. Una delle ragioni principali che ha permesso lo sviluppo di questo standard è la sua completa gratuità, tanto che esso è ormai presente all’interno di tutti i sistemi operativi. Il protocollo TCP ha la funzione di suddividere i messaggi scambiati fra i computer in piccoli "pacchetti" ciascuno dei quali è completato dall’indirizzo del computer mittente e di quello di destinazione che, indipendentemente l’uno dall’altro, si dirigeranno comunque verso la destinazione finale, attraversando dei nodi che agiranno come dei"centri di smistamento" dei messaggi (router) che avranno la funzione di leggere l’indirizzo di destinazione e avviare ciascun pacchetto verso il router successivo, nella direzione desiderata dall’utente. Con questa tecnica a "pacchetto", più computer possono contemporaneamente interagire sullo stesso canale di comunicazione, in questo caso sulla linea telefonica, senza dar luogo a problemi di interferenza. Un’altra importante funzione svolta dal TCP è la correzione degli errori. Infatti, se durante la trasmissione, per un motivo qualsiasi, un "pacchetto" dovesse andare perduto, il computer cui esso doveva essere diretto viene immediatamente informato dell’inconveniente verificatosi, al fine di richiedere la trasmissione della copia smarrita. Queste operazioni avvengono senza che l’utente se ne accorga. Il protocollo IP gestisce infine il sistema di indirizzamento dei computer presenti in rete. Un indirizzo IP è costituito da un insieme di numeri che vanno dal quattro al dodici, organizzati in quattro gruppi ciascuno dei quali può variare da 0 a 255, separati da virgole. Per rendere più agevole per gli utenti l’utilizzo degli indirizzi, è stato introdotto dal 1984 un criterio particolarmente efficace per l’individuazione delle diverse reti e sottoreti. Questo sistema, chiamato DNS (Domain Name System), consente di identificare un host attraverso una semplice stringa di caratteri alfabetici, la cui organizzazione può essere attuata, per comodità degli utenti, attribuendole un elevato valore mnemonico. Il nome del dominio (domain name), permette di ricordare in modo facile e agevole, l’indirizzo di rete cui si è interessati. In sostanza la funzione del DNS è quella di tradurre i nomi in indirizzi IP. I tipi di dominio vengono designati dal suffisso. Questo generalmente, può essere relativo a un’organizzazione o ad una locazione geografica. Gli Stati Uniti sono un’eccezione in tal senso, in quanto i domini presenti in questa nazione non hanno suffisso nazionale, perché il DNS, alla sua nascita, esisteva solo nell’America del Nord, per cui era inutile dare una definizione geografica. Ad esempio il suffisso geografico dell’Italia è ".it". Questi sono invece gli altri suffissi attualmente attivati:

.com organizzazioni commerciali;

.edu enti di ricerca e università;

.gov enti governativi;

.mil enti militari;

.net enti di gestione della rete;

.org enti non rientranti nelle categorie precedenti.

Domini di nuova attivazione sono:

.firm siti aziendali;

.store servizi commerciali e di vendita on line;

.web organizzazioni per lo sviluppo del WWW;

.arts siti dedicati all’arte e alla cultura;

.rec intrattenimento;

.info siti di informazione;

.nom siti personali.

Sebbene la maggior parte dei collegamenti a Internet avvenga utilizzando una linea telefonica, esistono anche delle forme di collegamento diretto molto costose e usate fondamentalmente da enti e imprese. Queste non saranno oggetto di analisi del presente lavoro. Molto più comuni sono infatti i collegamenti realizzati con linee normali o ISDN. Il computer dotato del TCP viene connesso alla linea telefonica attraverso il modem. Per ottenere il collegamento in rete, il modem dell’utente attiva una connessione con quello di un fornitore di servizi Internet che, a sua volta, connette l’utente alla rete attraverso un router, che come visto poco fa ha la funzione di "instradare" nella giusta direzione proprio il collegamento desiderato. È opportuno, soffermarci ad analizzare un po' meglio il modem. Il modem è uno strumento che ha nella prima fase la funzione di convertire i segnali digitali elaborati dal computer in segnali di tipo analogico. Questa conversione è necessaria per consentire ai segnali di viaggiare sulle linee telefoniche tradizionali che accettano una forma di tipo analogico. Ricordiamo infatti come il segnale telefonico è di tipo analogico. Una volta giunto a destinazione il segnale dovrà essere riconvertito in forma digitale per essere compreso dal computer ricevente. Le tecnologie esistenti permettono di far viaggiare i dati a grande velocità e consentono un’elevata sicurezza nella trasmissione degli stessi. Questo è possibile grazie all’impiego di codici che controllano che, durante il collegamento, non si aggiungano dei segnali di disturbo, in pratica degli errori, ai messaggi inviati sulla linea. Anche la velocità è essenziale, maggiore è questa e minore sarà il tempo necessario per accedere alle informazioni, con un evidente risparmio di costi. La velocità di trasmissione viene misurata in baud, nel caso di basse velocità, e in bit al secondo (bps) per velocità maggiori. La velocità più bassa è di 300 baud. Oggi sono stati fatti degli enormi passi avanti in questo senso, un modem con velocità di 14,4 Kilobit per secondo (Kbps) è appena accettabile, mentre è perlomeno consigliabile dotarsi di modem che abbiano velocità di almeno 28,8 Kbps o superiori. La velocità più elevata attualmente disponibile è di 56,6 Kbps. Un discorso a parte deve essere poi fatto per le linee ISDN. Una delle caratteristiche più interessanti di questa linea, rispetto alle normali linee PSTN (Public Switched Telephone Network) è rappresentata dall’elevata velocità di trasmissione dei dati, dai 64.000 bit al secondo (64 Kbps) ad oltre 300.000 bps (300 Kbps). Questo tipo di linea essendo digitale non richiede la presenza di un modem, ma solo di un adattatore. Naturalmente il tempo occorrente per ricevere le informazioni dipende anche dal tipo di informazione, per es. il tempo sarà minimo per informazioni di tipo testuali e aumenterà nel caso di immagini, fisse o in movimento, e di suoni. Infine, c’è da sottolineare il fatto che la velocità di ricezione è condizionata da quella di trasmissione e come anche la stessa qualità delle linee telefoniche sia importante per l’ottenimento di velocità maggiori. Oltre alla linea telefonica, al modem e a un computer, il collegamento a Internet può avvenire solo se si dispone di un abbonamento con un Provider e di un programma di "navigazione". L’Internet Service Provider può essere definito come un sistema telematico che affitta parte della sua connettività con la rete Internet al privato cittadino. L’ISP è connesso ad Internet con delle linee dedicate attive 24 ore su 24, ed è soltanto uno dei milioni di nodi della rete. Attraverso il pagamento di un contributo, solitamente annuale, il Provider consente di connettersi alla rete attraverso una semplice telefonata. Da un punto di vista tecnico il Provider può essere considerato come un insieme di computer connessi, da un lato, con dei modem pronti a ricevere le chiamate degli utenti, e dall’altro con Internet. Il numero dei modem in genere varia da poche decine fino ad arrivare anche ad alcune centinaia. Questo è comunque di gran lunga inferiore al numero degli utenti. I modem del Provider si connettono con i modem degli utenti e, come normali telefoni, appena lasciato un collegamento, sono subito pronti a prenderne un altro. Sono diversi i fattori che determinano la qualità del Provider. Il numero e il tipo di modem messi a disposizione degli utenti, la potenza delle linee che lo connettono a Internet ecc. In particolare si dovrebbe considerare il c.d. rapporto connettività/utenti, cioè capire in quale misura il Provider è in grado di soddisfare gli utenti connessi. I tempi devono essere ridotti al minimo, pertanto è inutile che le linee siano buone se poi i tempi d’attesa sono lunghi. Questo si verifica molto spesso quando molti utenti sono collegati nello stesso momento. Altri fattori da considerare sono: la possibilità di accedere al servizio mediante una telefonata urbana, o ancora il software o l’assistenza che il Provider fornisce all’abbonato. Oggi la maggior parte dei Provider offre insieme al collegamento anche una o più e-mail e anche uno spazio sul Web che consente all’utente di costruirsi delle proprie pagine su Internet. Il fattore costo è determinante nella scelta di un ISP. L’economicità del collegamento a Internet è solo in parte legata al costo dell’abbonamento iniziale. A lungo andare essa dipende dalla spesa sostenuta per l’uso della rete telefonica. Una cosa è connettersi ad un numero di accesso situato a 200 km. di distanza, un’altra cosa è comporre un numero urbano. Il panorama sta lentamente cambiando. Molti rivenditori del servizio, tra cui quelli italiani, stanno adottando strategie diverse rispetto al passato, come l’utilizzo di reti estere presenti con propri numeri in varie città italiane, o ancora, consentendo l’accesso mediante il numero verde 1421, che permette agli utenti di collegarsi sfruttando Itapac. L’ultimo strumento necessario per effettuare un collegamento a Internet è il programma di navigazione o browser. Questo è in sostanza un programma che permette la visualizzazione delle pagine informative immesse in rete. I primi browser come Mosaic sono nati nei laboratori di ricerca delle università. L’esplosione del fenomeno Internet, in gran parte legata all’invenzione del WWW, ha determinato il moltiplicarsi delle iniziative per sviluppare nuovi programmi, o migliorare quelli esistenti, e in particolare ne ha mostrato le potenzialità commerciali. Esempi di browser sono Netscape e Internet Explorer. La trasmissione della posta, come abbiamo visto all’inizio, è stata la prima applicazione concreta possibile con Internet. Questo è un servizio che permette lo scambio di messaggi, senza l'utilizzo di carta e francobolli in tempo reale o quasi, e che consente di recuperare software e documenti, anche in formati di alta qualità, direttamente sulla propria stazione di lavoro. La posta elettronica ha tre punti di forza: fa risparmiare tempo, consegnando le missive in tempi ristrettissimi e notevolmente inferiori rispetto al normale servizio postale; fa risparmiare carta, grazie alla possibilità di archiviare i documenti cartacei elettronicamente; fa risparmiare denaro per la somma dei fattori presenti nei due motivi precedentemente esposti. Infine, non va dimenticato un requisito fondamentale che deve possedere il servizio di posta elettronica, vale a dire l’affidabilità. L’evoluzione della "rete" consente oggi di fare molto di più che inviare o ricevere messaggi. È possibile infatti:

L’invenzione più importante per lo sviluppo di Internet è senza alcun dubbio il World Wide Web . Dal punto di vista dell’utente finale questo si presenta come un illimitato universo di documenti multimediali integrati ed interconnessi tramite una rete di collegamenti dinamici. Tra i diversi aspetti innovativi del WWW, i più notevoli sono, l’organizzazione ipertestuale e la possibilità di trasmettere informazioni integralmente multimediali. Con il termine di multimedialità ci si riferisce alla possibilità di utilizzare contemporaneamente, in uno stesso messaggio comunicativo più media e più linguaggi. L’ipertesto è invece basato su un’organizzazione di tipo reticolare delle informazioni. Questo è costituito da un insieme di unità informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti (link) che da un nodo permettono di passare a uno o più altri nodi. Il WWW si basa su una interazione tra un client e un server. I due moduli utilizzano un protocollo chiamato (HTTP) Hyper Text Transfer Protocol. I documenti inseriti su web devono essere invece costruiti in un linguaggio speciale chiamato (HTML) Hyper Text Markup Language. Si tratta di un linguaggio detto di marcatura (markup language), appositamente orientato alla descrizione di documenti testuali. Intanto sull'onda dello sviluppo che sta caratterizzando la rete si incomincia già a parlare di un suo sostituto, l'(XML) Extensible Markup Language. Il nuovo linguaggio tuttavia non è ancora utilizzabile in pratica, per la mancanza di browser capaci di visualizzarne direttamente le pagine.

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