Il percorso espositivo
 
 
Il percorso espositivo della mostra ha una conformazione che fa capo a tre direttrici fondamentali. L'individuazione di tali direttrici (L'occhio, la vita, la storia; Temi; Fuori schema) è stata determinata dall'esigenza di conciliare l'organizzazione scientifica dei materiali esposti con la massima praticità didattica degli stessi. Ognuna di esse viene contraddistinta graficamente da una dominante cromatica (rossa per L'occhio, la vita, la storia; blu per Temi; gialla per Fuori schema), la cui funzione è quella di agevolare l'orientamento del visitatore nel percorrere in senso sincronico come diacronico la produzione di Pinna in mostra.  
Franco Pinna (1925-1978) 
 
L'occhio, la vita, la storia

É la sezione più ampia della mostra ed intende offrire un quadro il più possibile esauriente dell'attività di Pinna, rispettando un rigoroso ordine cronologico. L'occhio, la vita, la storia, oltre a fornire tutte le informazioni necessarie ad una corretta fruizione delle sezioni sincroniche (Temi e Fuori schema), consente di effettuare anche un'appassionante carrellata documentaria sull'Italia del secondo Dopoguerra (1944-1977). Un'Italia in fase di rinnovamento che Pinna osserva con uno spirito critico indugiante sui drammatici contrasti di un Paese profondamente arretrato sul piano sociale e culturale: una vera lezione per capire in profondità quegli anni nient'affatto "beati", ma di converso anche le incongruenze dell'Italia d'oggi. 
 

Temi
 
Nella direttrice Temi le opere di Pinna sono raggruppate in sezioni a soggetto (Roma, Sud, Sardegna, Itinerari emiliani, Fellini) che sintetizzano gli argomenti più emblematici e significativi della sua produzione. 
 
Fuori schema
 
É la sezione più ridotta della mostra. I suoi intendimenti  sono duplici, concorrendo comunque a fornire dell'attività di Pinna un quadro più ampio e veritiero di quanto sinora è stato fatto. Da una parte si vuole approfondire lo sguardo attorno a quello che può essere considerato il tema per eccellenza dell'arte fotografica di Pinna, l'uomo, soffermandosi su alcune sue applicazioni solitamente ignorate e trascurate. Se nei soggetti dell'infanzia e delle donne Pinna non disgiunge la particolare sensibilità introspettiva dal contesto sociale nel quale essi si collocano, nei ritratti, qui prevalentemente maschili, l'autore rivela uno spiccato talento psicologico che connota la personalità degli effigiati attraverso il paritetico concorso di tratti fisiognomici, gesti e oggetti. Parimenti ci si propone di sfatare il luogo comune che vorrebbe Pinna interessato soltanto agli aspetti documentaristici del fatto fotografico, dimostrando al contrario come il sardo abbia costantemente percepito durante tutta la sua carriera le suggestioni del formalismo; una sorpresa per chi di Pinna si è fatta un'idea troppo legata a schematismi convenzionali. 
 
 
      l'occhio, la  
vita, la storia 
 
 
 
 
 
 
 


   temi
 
   fuori schema
 
 
 
 
 


cronologia
 
 
 
 
Roma
 
 
 
 
 
Sardegna
 
 
Sud
 
 
 
Itinerari emiliani
 
 
 
Fellini
 
 
 
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