THE FALL OF THE HOUSE OF USHER (1839) di E. A. Poe



Un uomo raggiunge un suo vecchio compagno di scuola, Roderick Usher, nella casa di famiglia. L'amico gli ha scritto una lettera supplicandolo di andare ad aiutarlo e il narratore accetta. Appena giunge nei pressi della casa, si sente invaso da sentimenti di tristezza, rovina e depressione, forse causati dallo squallore del luogo e dall'estrema vecchiezza della casa.
Rivedendo il compagno dopo molti anni, il narratore si accorge che è intimamente malato. Roderick è infatti molto pallido, quasi come uno spettro, e possiede un'indole eccitata e nervosa; questo tratto della sua personalità viene accentuato dal dolore che gli causa la malattia della sorella gemella, ormai prossima alla morte. Dopo qualche tempo che il narratore si trova lì, lady Madeleine muore e viene per il momento rinchiusa nella cripta di famiglia.
Una notte durante la quale imperversa un uragano, né Roderick né l'amico riescono a dormire; perciò, iniziano a leggere un romanzo medievale. Nel corso della lettura, Roderick appare sempre più agitato e il suo stato di eccitazione viene aumentato da una curiosa coincidenza: i rumori, progressivamente sempre più forti, descritti nel libro corrispondono perfettamente a quelli che si odono nella casa. Il narratore tenta di spiegarsi questa stranezza con l'imperversare del temporale, ma l'amico sembra temere qualcosa di peggio. Infatti, ad un certo punto, appare lady Madeleine, fuggita dalla tomba, che si getta sul fratello. Il narratore, impaurito, scappa lasciandosi dietro la casa ormai ridotta ad un mucchio di macerie.


Personaggi.
I personaggi di questo racconto sono fondamentalmente tre: il narratore, di cui non sapremo mai il nome, e i due membri della famiglia Usher; però, c'è un altro "attore" che gioca un ruolo importante nella vicenda, e cioè la dimora squallida e decadente in cui vivono. Fin dall'inizio della storia, l'attenzione si focalizza sul carattere peculiare di questa casa. Appena il narratore giunge nei pressa della villa, sente nascere dentro di sé sensazioni di tristezza e depressione, di decadenza e malattia, a tal punto inspiegabili da portarlo ad affermare che l'atmosfera del luogo possiede un qualcosa di ammuffito e pestilenziale capace di suscitare quei sentimenti. Una teoria simile viene sostenuta dallo stesso padrone di casa, Roderick Usher, che all'amico confida di essere convinto della effettiva sensibilità di tutte le cose vegetali e perfino di quelle inorganiche; inoltre, gli confessa la certezza che la sua dimora influisca negativamente sulla sua salute. Insomma, entrambi i personaggi attribuiscono alla casa una specie di vita e soprattutto ne sentono l'influsso negativo e pestilenziale; però, se Roderick crede fermamente nella verità di queste idee, il narratore è più scettico e tende a considerarle come delle mere superstizioni .

Ma come si presenta questa casa capace di destare sensazioni così terribili? Caratterizzata da un'estrema vecchiezza, all'esterno è squallida, grigia ed ammuffita dal tempo trascorso e all'interno è tetra e sovraccarica di oggetti; perfino il giardino che la circonda è desolato e spoglio. Un elemento importante è costituito da una fessura appena percettibile che, partendo dal tetto, attraversa tutto il muro esterno in senso obliquo: questa crepa quasi invisibile sottolinea la sensazione - che non tocca solo la dimora, ma anche i suoi stessi abitanti - di una stabilità solo apparente.

Per quanto riguarda il narratore, egli si limita a descrivere sia ciò che vede sia le proprie sensazioni; di se stesso non dice nulla, nemmeno il nome o l'età o la provenienza. L'unico dato biografico è costituito dal ricordo della sua vecchia amicizia con Roderick, che risale ai tempi della scuola, elemento necessario per comprendere il motivo per cui si reca a casa Usher e per spiegare il suo rapporto col proprietario della dimora. Comunque, facendo un confronto con l'indole morbosa dell'amico, si può dedurre che egli sia un uomo dal carattere forte, sano fisicamente e moralmente, scettico e razionale; però, questa sua forza interiore viene in qualche modo intaccata sia dall'atmosfera pestilenziale del luogo sia dai fenomeni sovrannaturali ai quali assiste e di cui non riesce a dare alcuna spiegazione plausibile. Infatti, parlando dei sentimenti che prova a vivere in quella casa e in stretto contatto con l'amico malato, continua a ripetere di sentirsi depresso, sbalordito e a volte perfino impaurito; anzi, poco per volta la paura si tramuterà in terrore fino all'ultima notte che trascorrerà in quella casa, al punto di spingerlo a fuggire da lì. In conclusione, la sua ragione si rivela perdente davanti ad alcuni fenomeni della natura, impossibili da spiegare e da ricondurre entro i limiti della scienza.

Roderick Usher è esattamente l'opposto dell'amico narratore. Si tratta di un uomo nervoso, agitato, mentalmente disturbato; possiede un'indole morbosa ed eccessivamente sensibile, tratto lasciatogli in eredità dalla casata e forse accresciuto dall'influenza malefica della dimora. Ha un aspetto spettrale: una carnagione cadaverica, gli occhi grandi e languidi, labbra sottilissime, molto magro. Ha un comportamento stravagante e imprevedibile; a volte è troppo eccitato e a volte è catalettico. In conclusione, è un uomo vicino alla follia, continuamente tormentato da paure e sensazioni di morte. L'ultimo personaggio del racconto è la sorella gemella di Roderick, lady Madeleine, simile nel suo pallore ad altre eroine di Poe. E' una donna gravemente ammalata e ormai vicina alla morte; la sua malattia è misteriosa, apparentemente senza causa e consiste in un'eccessiva apatia, consunzione e catalessi. Si aggira come uno spettro all'interno della casa e proprio come uno spettro apparirà alla fine del racconto, rediviva e sfuggita all'eterna prigione della morte, sovvertendo ogni legge naturale.


Stile e rappresentazione
Questo racconto può essere diviso in due parti. La prima parte comprende l'arrivo del narratore alla dimora degli Usher e la presentazione dei personaggi, mentre la seconda racconta l'ultima notte della casa fino al suo crollo e alla fuga dell'ospite; queste due sezioni sono divise dalla narrazione della morte di lady Madeleine e della deposizione del suo cadavere in una cripta. Allo scopo di evocare quell'atmosfera di morbosa pestilenza e di soffocamento che si respira nella casa, E. A. Poe utilizza descrizioni molto lunghe e dettagliate sia dell'esterno che dell'interno della dimora e si sofferma ampiamente a delineare e analizzare il carattere dell'amico; inoltre, si serve di numerose similitudini per caricare ancora di più la percezione di pesantezza e asfissia. Nel corso della lettura, infatti, si accentua progressivamente una sensazione di morbosità e si riceve l'impressione di assistere e di stare per assistere a fenomeni inspiegabili che rompono le leggi di natura. Questa serie di sensazioni viene poi ulteriormente sottolineata dai commenti del narratore: si tratta infatti di un racconto narrato in prima persona da un personaggio che è anche testimone della storia e di conseguenza il lettore partecipa alle vicende narrate proprio attraverso i suoi occhi e il suo modo di pensare e giudicare. Si ottiene così una narrazione assolutamente soggettiva che lascia spazio ad un solo punto di vista, quello del narratore, e che coinvolge emotivamente il lettore trasmettendogli direttamente le sue sensazioni di paura, stupore, sbalordimento e infine anche terrore, senza lasciargli lo spazio e il tempo di riflettere sugli avvenimenti. Insomma, si rimane imprigionati in quell'atmosfera soffocante, claustrofobica e sovraccarica che avvolge le varie tappe della narrazione.

Se la prima parte del racconto è soprattutto descrittiva - vengono infatti descritti l'aspetto della casa, il carattere di Roderick, la malattia della sorella sullo sfondo dei sentimenti del narratore -, la seconda è invece più dinamica ed è costruita sulla coincidenza di alcuni elementi di un brano romanzesco letto ad alta voce dal narratore con quello che sta succedendo all'interno della villa. In questo modo, la parte iniziale costituisce una sorta di introduzione rispetto agli avvenimenti successivi alla morte di lady Madeleine; inoltre, è presente un climax fortemente ascendente che culmina con l'apparizione inaspettata della donna, la morte dei due fratelli e il crollo della casa. In particolare, il nucleo dinamico e drammatico del racconto consiste nell'ultima notte trascorsa dal narratore in casa dell'amico: non riuscendo a dormire a causa dell'uragano che sta imperversando, ma soprattutto a causa di percezioni strane ed inspiegabili, si reca dall'amico e si mette a leggere un brano di un romanzo medievale; sorprendentemente capita che ogni volta che l'eroe leggendario sente dei rumori, gli stessi identici rumori si percepiscono anche all'interno della casa. Benché la ragione riconduca questi rumori all'effetto del temporale, sembra tuttavia che qualcosa di straordinario stia accadendo e l'eccitazione sempre più forte di Roderick sembra confermarlo. Infatti. il momento culminante della storia è l'apparizione - razionalmente impossibile - di lady Madeleine, che, fuggita dalla tomba, provocherà la morte del fratello e la distruzione della casa. A questo punto, davanti al totale sovvertimento della logica e della razionalità il narratore non può che scappare senza tentare nessuna spiegazione.


Una possibile interpretazione
In questo racconto si trovano molti di quegli elementi che caratterizzano le storie di Poe e i personaggi a cui dà vita, come la descrizione soggettiva di situazioni sovrannaturali, l'analisi approfondita di uomini malati ed eccentrici, la presenza di donne belle ma quasi infernali e la sensazione di paura e straniamento dei testimoni della vicenda narrata. Qui, in particolare, l'autore americano ha calato un uomo sano, dalla morale solida e dai principi consolidati in un ambiente angosciante e soffocante, dove i suoi valori e il suo modo di ragionare e considerare la realtà sembrano perdere ogni credibilità e certezza tanto da farli apparire storpiati. La stessa dimora degli Usher perde i connotati di una casa normale, rassicurante e serena, ma soprattutto inerte: al contrario non solo sembra possedere una vita propria, ma perfino avere un influsso malefico sugli abitanti; di più, esiste anche un legame impercettibile tra di essa e l'intera famiglia degli Usher, al punto che alla morte dei due gemelli anche la casa crollerà.

Roderick e la sorella, abitando in quella dimora, sono quindi malati e morbosi; sono perciò lontanissimi dalla sanità fisica e spirituale del narratore che, però, in stretto contatto con loro e trovandosi a vivere a lungo in quel luogo, viene progressivamente intaccato da tale morbosità, cosicché, nonostante il suo razionalismo, comincia a diventare nervoso e agitato; nel corso dell'ultima notte è praticamente costretto ad ammettere l'esistenza di fenomeni paranormali, soprattutto quando si trova davanti a Lady Madeleine rediviva. A questo punto, non gli rimane che scappare, fuggire il più lontano possibile da luoghi dove accadono eventi inspiegabili sia a livello scientifico che razionale: se l'influsso malefico della casa può sempre essere considerato una mera superstizione, l'incontro con un cadavere ambulante non può essere spiegato in alcun modo, nemmeno dal più scettico degli scienziati.

Poe affronta quindi il rapporto fra scienza e superstizione ed indaga fino a che punto l'uomo può confidare nella capacità deduttiva della ragione e nella sua intelligenza, e cioè i due elementi che lo distinguono dagli animali. Il narratore, perciò, rappresenta il tipo dell'uomo occidentale, progredito tecnicamente e scientificamente e di conseguenza convinto di poter comprendere ed analizzare tutti i fenomeni della natura, mentre la casa degli Usher - espressione che indica sia la dimora sia i suoi abitanti legati da un unico e stesso destino - rappresenta le paure degli uomini e soprattutto quel timore occulto e mai cancellato che ci siano realmente fenomeni sovrannaturali ed inspiegabili, perfino per la razza più progredita della terra.

L'apparente stabilità della casa minata da quella fessura appena percettibile simboleggia proprio la condizione degli esseri umani. Mentre il narratore sta fuggendo, si volta a guardare la casa e si accorge che quella piccola crepa si sta allargando sempre più facendo crollare le mura dell'edificio. Ecco, secondo Poe, stabilità e certezza non sono altro che ideali irraggiungibili, perché è sempre esistita e sempre esisterà quella fessura invisibile capace di distruggere una costruzione all'apparenza solida: i vari piccoli timori dell'uomo tenuti nascosti per illuderci della nostra potenza, possono risalire in superficie e annientare ogni sicurezza e verità.

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Anche qui si ritrova uno degli aspetti più caratteristici dei racconti di Poe, e cioè lo scontro fra razionalità ed irrazionalità e più precisamente fra la certezza di una comprensione razionale e di una spiegazione logica da una parta e, dall'altra, la sensazione di essere in balìa di fenomeni inspiegabili. I racconti in cui questo scontro è maggiormente evidente sono naturalmente quelli di tipo investigativo che hanno M. Dupin come protagonista, ma, come si può vedere, tale tensione non è assente negli altri, di genere fantastico.

Anche in The house of the seven gables di Nathaniel Hawthorne una casa di famiglia è legata al destino dei suoi abitanti e in qualche modo sembra determinarlo (e non è certamente casuale che fin dal titolo entrambi gli scrittori mettano in risalto l'importanza della dimora). La casa in questione, costruita su un terreno sottratto con prepotenza al legittimo proprietario, riveste una duplice funzione: se da una parte rappresenta la morte per coloro che si macchiano di un qualche delitto, dall'altro diventa un simbolo di protezione per chi è innocente.

L'autrice di questa relazione è