Francesco Gasparini
(1668 - 1727)

Dalle
Sei Cantate da Camera
di sicura attribuzione, nel Manoscritto CF.B.9 della Biblioteca della Fondazione Levi di Venezia, ca. 1720.

Margherita Tomasi, Soprano
Claudio Ronco, Violoncello barocco
Paola Talamini, Cembalo

 

Dalla Cantata Palesar vorria glardori

Recitativo:

Io che conosco Amore,
Senza ch’ella favelli,
Veggo ben nel suo cor,
L’interno ardore.
Onde per consolarla
Spesso le dico: “Clori, parla,
discopri pur il tuo martìre;
Già so che adori un volto,
Ch’è lontano da te;
Già so che piangi,
Perché temi che fido egli non sia”.
Ella, che vede ben ch’io l’indovino,
Di modesto rossor, tutta si tinge,
E senza favellar, ride, e s’asconde,
Per non farmi veder, che si confonde.

Aria:


“Clori vezzosa,
- Spesso le dico -
Sappi che Amore,
Più strugge un core,
Se ascoso sta.
Scoprir conviene
D’amor le pene,
Che un tal dolore,
Sol disfogando,
Minor si fa”.