QUATTRO SCENE DAL MERCANTE DI VENEZIA
di William Shakespeare,

per flauto dolce e orchestra d'archi,
composte da Claudio Ronco.

L’installazione.


—Chiudi le orecchie della mia casa—


«What are there masques? Hear you me Jessica, lock up my doors, and when you hear the drum and the vile squealing of the wry-neck'd fife, clamber not you up to the casement then, nor thrust your head into the public street to gaze on Christian fools with varnish'd faces:

but stop my house ears (...)»

(Merchant of Venice, atto II, scena V, Shylock)



Quando nel “Mercante di Venezia” Shylock torna a casa durante l’inizio del Carnevale, e grida alla figlia Jessica di non scendere in strada fra “i folli cristiani dalle faccie dipinte”, le sue raccomandazioni paterne si concludono con un’immagine inquietante: “...chiudi le orecchie della mia casa!”.
Qui, nella calle cieca chiamata “corte Zappa”, di fronte al primo Ghetto della storia dell’umanità, ho desiderato ascoltare le mie composizioni dai vecchi muri scrostati, quasi provenissero da casuali radioline accese dalla gente, così come di sera, passeggiando per le calli veneziane, si ascoltano voci e musiche provenire dalle radio e televisioni della gente nelle case. Ma su questi stessi muri ho posto anche le mie partiture manoscritte, dove nota dopo nota, segno dopo segno, ho disposto le mie idee musicali per le mani degli abili strumentisti della tradizione classica, per i violini e il flauto, i violoncelli, le viole, i contrabbassi dell’aristocratica orchestra ideale, destinata alla conservazione delle musiche di un Vivaldi o di un Mahler.
Esse sono come panni stesi ad asciugare, come segni di una realtà che rischia di estinguersi languendo nelle poche sale destinate a un’élite privilegiata dal non accontentarsi affatto di sola radio e televisione, o di soli dischi.

Claudio Ronco

 

In Corte Zappa, di fronte al ponte del Ghetto novo, quattro installazioni sonore: piccoli altoparlanti appesi ai muri, collegati a registratori di bassa qualità, emettono in continuazione frammenti in loop dalle mie "Quattro scene sinfoniche dal Mercante di Venezia". Intorno sono appese o incollate pagine fotocopiate delle partiture originali manoscritte, e alcuni appunti per la composizione di quei brani.

CONTINUA

 

 

"Jessica's love song"

Jessica, la figlia di Shylock, sola nella casa del padre sogna il suo amore.

 

Midi file dalla partitura di "Quattro scene dal Mercante di Venezia di W. Shakespeare"
composte da Claudio Ronco, per flauto dolce e orchestra d'archi.

Venezia, agosto/settembre 2001.

 

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