il dio denaro

«...mai come in questo periodo mi sento impotente di fronte ai fatti del mondo, come se davvero qualcuno avesse già deciso ogni cosa, e non facesse altro che vedersi arricchire mentre il meccanismo è avviato irreparabilmente...»
Daniele C.

 

 

 

 

 @

 

 

La prima e-mail di Daniele:

Non lo so, Claudio...
penso che tutto sia sicuramente allettante, sicuro... facile.
Non voglio essere sempre malfidato, e infatti non è per mala fede che ti rinvio questo tuo "piccolo tesoro" (l'e-mail "MLM American System") prima di cancellarlo dalla mia "binaria" esistenza: ci ho pensato, e ho supposto che possa funzionare (premesso che ti credo quando dici che con te ha funzionato).
L'arricchirmi in questo momento della mia vita non è la priorità più grande: so di sembrare egoista così, ma il piccolo tessuto sociale di cui faccio parte vive un tranquillo equilibrio, dove ogni persona è così
come è, semplicemente... non so quali effetti inferire dalle cause di cui potrei avviare il meccanismo, so solo che già discutendone con la mia ragazza è scattata una piccola "lite", che, nonostante il suo essere molto relativa, era comunque un'esperienza che non vivevo da parecchio tempo... le persone oggi sono molto confuse, sono ammaliate dal pensiero che le attuali figure al potere posseggono tanti tanti soldi, e questo può far loro pensare solo che è quello, il possesso, la cosa in cui sperare...

La situazione mondiale mi preoccupa davvero, la morte regna a testa alta sulle notizie dei mass-media, senza alcuna esitazione, dopo l'11 settembre scorso è stato invocato il suo nome da tanta gente, e solo per offesa, per renderne ancora più splendente l'immagine... Il punto è questo: cosa potrebbe fare la popolazione attuale se ognuno avesse veramente tanti soldi? La risposta ovvia (che tutti formulano sempre in potenza) è che si potrebbe aiutare, fare del bene, etc... ma forse c'è qualcuno che potrebbe anche pensare di estendere il dominio che già ha, oppure di imitare gli ottimi modelli di "possidenti" che può vedere... Le potenzialità di un mezzo come questo, che mi è stato proposto, purtroppo possono solo spaventarmi. E poi sei stato tu a farmi conoscere per primo quel passo di Daniele: ti ricordi?

"Dopo di ciò osservavo nelle visioni notturne una quarta bestia, terribile e straordinariamente forte; aveva enormi denti di ferro; mangiava, stritolava, calpestava il resto con i suoi piedi. Questa era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. Io ponevo attenzione alle corna, quand'ecco spuntava da quelle un altro piccolo corno, all'apparire del quale tre delle prime corna furono divelte. Ed ecco degli occhi, quasi occhi umani, vi erano in questo corno, e una bocca che pronunziava grandi parole arroganti!"

Quando si parla di denaro nel mondo di oggi, ecco la "bestia" che fa sempre capolino, in ogni cuore, e con le sue parole arroganti ci carezza, poi ci ammalia, infine ci governa. Forse posso sembrarti stupido, e me ne scuso, ma davvero non posso sentirmi responsabile dei non auspicabili effetti di questo GIOCO.

Ciao, Daniele

 

 @

 

La seconda e-mail di Daniele.

 

 

Caro Claudio,
sono contento che tu concorda con me circa la mia (lettera di dubbi e problemi morali rispetto al "gioco" chiamato "MLM america system"), anche perché non so come mai, ma il solo pensiero di una situazione così "rosea" mi inquietava in qualche modo... sarà forse che la situazione della società attuale mi mette davvero paura: mai come in questo periodo mi sento impotente di fronte ai fatti del mondo, come se davvero qualcuno avesse già deciso ogni cosa, e non facesse altro che vedersi arricchire mentre il meccanismo è avviato irreparabilmente... Intanto si fomenta l'ira e l'odio, allontanando sempre più dalla coscienza umana la calma, la razionalità costruttiva, la pace. (...)

 @

La risposta di Claudio al giovane Daniele.

Caro Daniele,

la tua bellissima lettera mi ha molto commosso e turbato.
In effetti, sembra che quel che tutti noi attendiamo dal mondo, in infiniti diversi modi e segretamente, sia l'aprirsi —in qualche modo miracoloso— di uno spazio che rivoluziona gli ordini statici dei sistemi, scardina i loro immutabili meccanismi, in una parola: ci rende liberi.
E liberi appunto da tutti quegli "ordini", ovvero gli immutabili disegni di un sistema sociale o naturale che viviamo come un'oppressione o un'ingiustizia.

Non sarebbe certamente bello essere gazzella in una radura piena di leoni, se come gazzella avessimo un cervello da uomini; moriremmo ben prima di venir assaliti e mangiati, solo per stress da terrore. Ma con un cervello da gazzella, tutto si riduce a pochi istanti molto concentrati: percezione del pericolo, immediata reazione di fuga, morte in pochi istanti, oppure breve stato di benessere per lo scampato pericolo, seguito da sete, fame e sonno ristoratore. Insomma, se la gazzella non viene munita di cervello umano non passerà certo il suo tempo a meditare sul fatto che l'esistenza di un leone che si interessa a lei solo in quanto cibo a lui destinato sia un'ingiustizia sociale, ponderando i valori etici del bisogno di sopravvivenza di ambedue. Ma essendo uomini?
Immagina una gazzella con cervello umano che cerca di dialogare con un leone con analogo innesto di cervello: esordirà con un appello al vegetarianismo, oppure con un discorso sulle qualità dietetiche e gastronomiche della verdura, o ancora con un tentativo di muovere il leone a pietà con una preghiera accorata e commovente? Ma lo stomaco del leone, a un certo punto...

Queste sono metafore ben note, fin dai tempi della Roma imperiale o degli egizi... ci hanno accompagnato attraverso i secoli, e nel nostro tempo storico sono ancora attuali, anche se nell'aver ammassato troppe storie e racconti, oggi si perdono o sfumano nel "troppo" che soffoca la nostra intelligenza.
La nostra società attuale, ad esempio, guarda generalmente con disprezzo gli spagnoli del Cinquecento che hanno distrutto la civiltà azteca, o gli inglesi che hanno dominato l'India nel secolo scorso. Ma da un punto di vista più attento, ciò che hanno distrutto era effettivamente aberrante e inaccettabile come sistema sociale. A seguito di secoli d'esperienza, possiamo pure accorgerci che spagnoli e inglesi avevano eliminato quei sistemi sociali aberranti con mezzi altrettanto aberranti e con fini decisamente poco etici, fidando semplicemente nel semplice fatto che, essendo cristiani, il "Cristo misericordioso" si sarebbe occupato di tutto il resto.

Anche questa storia ci aiuta a meditare su un fatto fondamentale ma lievemente nascosto: abbiamo la "naturale" tendenza a delegare ad "altro" (religione, cultura o idee) il compito di risolvere la questione morale, ma facciamo questo mentre ci riempiamo la pancia di cibo, comunque esso sia stato raccolto, evitando di dare proprio alla raccolta del cibo un compito etico e fondamentale.

Detto ciò, o meglio, rivisitate queste metafore e memorie storiche, prova a prendere in analisi un fenomeno come quello di un "gioco" via internet per accumulare capitali monetari sulla base dell'algebrica moltiplicazione di piccole somme di denaro. Da un punto di vista strettamente logico, sarebbe sufficiente la risposta (come quella del mio amico Luca; *§*) che mette in luce la "fallacità" dell'assunto iniziale, ossia il "cardine" del meccanismo, il quale, data l'entità e l'attrattiva degli argomenti seguenti, passa in una zona per così dire "d'ombra": il sistema funzionerebbe solo se tutti si comportassero allo stesso modo, ossia nel modo previsto, e ciò è impossibile nell'ordine naturale delle cose.

A questo, naturalmente, va aggiunta pure l'osservazione che un tale gioco, in ultima analisi, non accumulerebbe denaro ma lo sposterebbe soltanto, in questo modo creando in effetti degli "accumuli", ma inevitabilmente sempre solo parziali, cioè —in uno stato utopistico di cose nel quale tutti si comportassero nello stesso modo e non esistesse il caso e l'imprevisto— in forma "piramidale", dove alla base sono non i primi giocatori, ma addirittura "il primo", e via via salendo gli altri, fino alla cima, anzi alla punta, che sarà "l'ultimo" giocatore, ovvero l'ultimo uomo sulla terra, a quel punto non più nullatenente, poiché ricco, virtualmente, dei 25 euro che un generoso giocatore gli regalerà, preso dal cieco desiderio di continuare a giocare, spezzando la catena del "prevedibile" verso nuovi, imprevisti mondi possibili. Una tale utopia, però, corrisponderebbe a un movimento continuo di capitali ridistribuiti per vie rinnovate, rispetto a quelle già stabilite negli ordini economico-commerciali della terra, e avrebbe per conseguenza potenzialità nuove. Ma, appunto, gli assunti fondamentali di quel sistema sono fallaci...

E' inquietante, però, osservare come se presa nella sua versione "reale" e non utopistica (quindi "corretta" da un vasto numero di parametri e dalla complessità derivata dall'intessersi di natura e cultura) una tale struttura di "gioco" sia spaventosamente simile —proprio nella sua semplicità!— a quella attuale del potere politico-economico, e in tutti i suoi aspetti, non ultimo quello che io ho potuto osservare nel ricevere le buste con i cinque euro a seguito di un gesto compiuto per scherno e con indifferenza: 400 invii di e-mail a indirizzi ignoti, capitati casualmente, per errore, davanti ai miei occhi.
Questo semplice fatto rivela l'arcano: così come io non ho inviato a nessuno i 25 euro richiesti dal gioco, nello stesso modo, in generale, nessuna delle persone del mio livello sociale e culturale l'avrebbe mai fatto. Da ciò deduco che è strettamente necessario a questo tipo di gioco una popolazione "ignorante", e il relativo indirizzo privato di ogni individuo.
Ne consegue che non solo è necessario procurarsi tali indirizzi, ma anche, ahimè, mantenere strettamente imprigionate nella loro ignoranza quelle persone, al fine di potersele "mangiare"...

Detto in altre parole, quel gioco che apparentemente aggira l'illegalità, pur tenendosi assai prossimo ai confini di quella, si avvale a monte (o a valle, se lo si immagina in forma piramidale), di un semplice segreto: il tesoro vero è una gigantesca mailing list di indirizzi e-mail relativi a "giocatori" ignoranti che prevedibilmente risponderanno in parte con l'invio dei soldi richiesti.
Forse ad alcuni selezionati fra questi verrà consegnato un certo numero di indirizzi e-mail opportunamente selezionati (automaticamente selezionati, poiché provenienti dalle lettere contenute nelle buste dei soldi inviati), e in questo semplice modo alcuni alla base della piramide si troveranno, appunto, ad accumulare un po' di denaro, anche se non "una fortuna miliardaria".

Per quanto riguarda la coscienza di un idealista, l'unica osservazione che val la pena di aggiungere a quelle già ovvie, è che nella "base" di una piramide non c'è che ombra, tenebra, visione azzerata.

Ti lascio con un pensiero di Ingres, il pittore romantico:
"La luce è come l'acqua: si fa spazio per amore o per forza, e raggiunge subito il proprio livello".

Purtroppo, anche la stupidità...

Ti abbraccio con affetto, tuo Claudio.

 @

Questa bottiglia è di Ben Vautier, e s'intitola "God".

Questa musica, invece, è l'Aria
"Casta Diva",
devastata da Claudio Ronco.

 

 

 

 

©claudioronco2002