Un’installazione temporanea vivente per:

• ORIENTAMENTI •

Venezia 17 e 18 ottobre 2002; ore 20;

Campo dell’Abbazia, dietro la Misericordia




« Dico di più, che può esservi scienza dimostrativa di quel tale terzo suono,
che deve prodursi da due linee sonore,
una delle quali sia razionale, e l'altra irrazionale,
ma geometricamente cognita. »


Giuseppe Tartini, Trattato di Musica, Padova 1751.

 

« DEUS OPT. MAX. in sapientissima moderatione mundi,
dum numero distinguit omnia, pondere solidat, mensura definit,
quid alius nisi Harmostæ omnibus numeris absoluti explet officium?
»

Athanasius Kircher, Musurgia Universalis, Roma 1650, Dedica.

 

 

Sul sagrato dell'Abbazia medioevale, sotto un baldacchino barocco, a lume di candela e in abito scuro, con un prezioso violoncello barocco originale del 1740, eseguirò l'intero ciclo delle sei Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, della durata di circa due ore e mezza.

Non mi sottoporrò a questo SACRI-FICIO con l'intento di offrire ai passanti un concerto —pur eseguendo quelle composizioni così come farei in una qualsiasi sala da musica—, ma per invitare a una meditazione sul "rituale sacro" che può essere l'atto di mantenere viva oggi, nel tempo della musica omologata, amplificata (dagli altoparlanti o dai mercati del disco), rumorosa fino alla violenza, una tradizione antica (...forse obsoleta?) qual è quella di suonare un violoncello barocco, al di là degli spazi convenzionali e delle loro élites più o meno esclusive.

Intorno al Campo dell'Abbazia, infatti, ci saranno a breve distanza gruppi di musica moderna e amplificata secondo le convenzioni attuali, e di fronte a me non vi saranno né sedie né comodi angoli dai quali assistere alla mia performance. Io suonerò né più né meno come suonerebbe un disco in quel luogo, indifferente a tutto ciò che accade intorno, quale semplice "suono" ad addobbare l'ambiente, o a riempirne il "vuoto"...

La sera del 18 ottobre, infine, se non pioverà, ritornerò nello stesso luogo per eseguire ancora le Suites, in una maniera che sarà più vicina all'abituale "concerto", poiché non saranno presenti altri gruppi musicali nella seconda serata di "ORIENTAMENTI", ma solo le installazioni d'arte e il normale paesaggio sonoro veneziano, con rumori di barche di passaggio (con o senza musica a bordo) e delle televisioni nelle case. Forse —e così mi auguro— il mio violoncello evidenzierà il piacevole suono dell'acqua nei canali, dialogando in musica con quello.

Claudio Ronco,
violoncellista e compositore in Venezia, 2002

 

 

continua

 

 

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