Una installazione/performance di
Claudio Ronco

per l'evento “ORIENTAMENTI”
di attualAmente

Venezia, 17 e 18 ottobre 2002,
Campo dell'Abbazia, dietro la Scuola Grande della MIsericordia, Cannaregio.

— Der Bach in den Flammen 

(Il ruscello tra le fiamme)

 

- UT -


D'un ruscello tra fiamme, agitato, che scorre,
e fra sponde infocate rincorre un sol suono,
l'acqua, scendendo, risale a quel tono;
ascolta, o amico, quel sol tono imporre.


- RE -

Se spesso variando di moto s'impone,
pur muove ogni cosa quell'abile gioco:
l'uomo è sospesoi nell'arco d'un giogo,
e il tempo del mondo infinito suppone.


- MI -


Di rimbalzi, e riflessi, quel tempo s'avvale,
per dire, con grazia, ch'inizia e finisce,
e l'animo semplice ne vive, e gioisce,
dentro a un fluire, che pur non è tale.


- FA -

È l'acqua che spinge, ed ingiunge,
al mulino il suo moto ternario:
in monotono giro, ma in modo sì vario,
imita l'astro, ch'il mondo tinge.


- SOL -

Frammenta la ruota il seme,
e pura polvere candida,
qual latte nutre la creatura splendida,
che terra, e l'acqua, e'l fuoco teme.


- LA -


Non l'aria, che anzi l'incanta,
e trasporta, mutata dal fuoco,
la fluida materia, soltanto per gioco,
in alto, o in basso, nel vento che canta.


- SI -


Scende il ruscello, eppur sale,
nel gesto d'un animo instabile,
ed offre allo sguardo quel suo moto nobile,
 in una danza, all'apparenza banale.


D O

«Ut queant laxis Resonare fibris Mira gestorum

Famuli tuorum, Solve polluti Labii reatum,

Sancte Joannes»

Composto sull'Inno a San Giovanni

Scritto e Dedicato allo Studente di Armonia e Contrappunto,

da

Claudio Ronco,
violoncellista e compositore

 

 

 

«...Occorreva dunque un'altra cosa; occorreva che, chiamando per nome una nota, essa rispondesse nell'unico modo che a una nota conviene, e cioè col suo "suono personale". Occorreva che, come a dire il nome di una persona conosciuta noi ci rappresentiamo agli occhi della mente, di colpo, la sua fisionomia e il suo gestire, così, a dire il nome di una nota, noi potessimo intendere con l'orecchio mentale la sua voce, ciò che costituisce il suo connotato musicale inconfondibile.»

 

(Guido Confalonieri, Storia della musica, ed. Accademia, Milano 1975)

 

 


 

SINE MUSICA NULLA VITA

 

 

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