La Creazione Infinita

quaderno di appunti

 

 

Contrappunti del Silenzio

“...essendo i quattro Elementi le quattro corde del Canto Fermo,
sopra le quali stanno appoggiate le note della vita humana”

(Angelo Berardi, "Ragionamenti musicali", Bologna 1681, pag. 123)

 

Pianta della Basilica di San Giorgio Maggiore, Venezia (Dal Vitruviio).
Passa il mouse sull'immagine per vedere la disposizione degli strumenti (in blu) e del pubblico (nel rettagolo rosso)

 

“Sed cum legebat, oculi ducebantur per paginas
sed cor intellectum rimabatur,
vox autem et lingua quiescebant.”

(Agostino, Confessiones, VI, 3,3; Corpus Christianorum, Series Latina, XXVII, pp. 75)

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"Giobbe[...] è assalito da una turba di chiacchieroni che lo stanano dalla sua solitudine durante tutta la durata dell'eclissi divina. [...]
Ah, se fossero venuti soltanto per consolarlo, se il versetto 13 del capitolo II del libro di Giobbe si fosse prolungato fino all'inizio del capitolo XXXVIII, se apprendessimo adesso che i suoi amici «sedettero accanto a lui in terra, senza che nessuno gli rivolgesse parola perché vedevano che molto grande era il suo dolore», se questo silenzio degli uomini fosse stato la sola replica alle grida di Giobbe [...] allora, potremmo trovare naturale e persino benvenuta questa presenza silenziosa degli uomini accanto all'uomo abbandonato dalla parola di Dio. [...] Ma gli amici di Giobbe rompono questo silenzio della simpatia [...] e appena sentono urlare Giobbe per la prima volta, intonano il contrappunto della parola, e impegnano con Giobbe un dialogo sfibrante. [...] Quei quattro uomini si danno il cambio, si alternano, per tessere di volta in volta reti loquaci in cui desiderano sorprendere Giobbe come in una trappola. Il loro obiettivo è di ottenere la confessione. Occorre a tutti i costi che nel processo, Giobbe sia costretto a dichiararsi colpevole. [...] Gli amici di Giobbe sono profondamente convinti che al silenzio di Dio non ci sia nessun'altra motivazione che la colpevolezza dell'uomo. Dio tace perché l'uomo è colpevole. E se, nonostante lo spiegamento di una retorica varia e persuasiva, gli amici non riescono a far sì che Giobbe condivida la loro convinzione, se non ottengono la sua confessione, perlomeno vengono lasciati liberi di parlare abbastanza a lungo perché qualcosa del loro veleno si insinui nello spirito del lettore."

 

(André Neher, L'esilio della parola,
dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz
, Marietti, 1983, pag.44-45)

 

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“SED COR INTELLECTUM RIMABATUR”

RIMA= fessura
RIMOR= aprire fessure, scindere.

 

“trovati un posto isolato, illuminato dalle stelle, e componi qualcosa di armonico e semplice, legato al mistero della Creazione, del ritrovarsi. Componi un'armonia che possano i bambini del futuro ascoltare... perché non partano svantaggiati dalla sordità dei genitori, perché la scissione dell'ascolto armonico non divenga una scissione col Trascendente.
Buona giornata . Antonella”

(E-mail di Antonella Fatelli a Claudio Ronco, 12 luglio 2002)

 

 

 

 

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