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Scacchi

C'è un quadratone diviso in 64 quadratini di ugual misura: 32 bianchi e 32 neri, sui quali si dispongono per un gioco d'origine indiana 32 pezzi, 16 per giocatore; in partenza, quel gioco costruisce uno spazio che ha tanti "vuoti" quanti "pieni": 32 caselle vuote e 32 caselle piene; il vuoto è lo spazio fra i due giocatori. Lo spazio di quel gioco è uno spazio determinato: il nero non diventerà mai bianco, mai uno spazio bianco o nero cambierà di posto; al suo inizio e in sé, lo spazio degli scacchi è chiuso e immutabile. Un mondo chiuso e finito, la Qabalah ebraica lo chiama il din, parola il cui valore numerico, in ghematria, è 64 (Daleth = 4, Yod = 10, Nun = 50 = 64); una scacchiera è lo spazio numerico del din, che è parola ebraica per "giudice", con tutte le analogie che ciò si porta dietro, ma che significa soprattutto: "è così, e non può essere altrimenti".

 

C.R.

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