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Fedro:

« Che ti sembra, o Socrate, del discorso? Non è stato detto in maniera fuori dell'ordinario e per tutte le altre cose e per la forma? »

Socrate:

« Divinamente, o amico, tanto che ne sono rimasto sbalordito. E questo io ho provato per opera tua, o Fedro, rimirando te, poiché mi sembrava che tu ne gioissi tutto, mentre lo leggevi. In verità io ti seguivo convinto che tu ne capissi più di me di tali cose, e seguendoti sono entrato nel delirio bacchico insieme con te, testa divina! »


(Platone, Fedro, X; trad. Gallo Galli,
ed. Laterza, Bari 1949.)

 

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