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CENTROAMERICA

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Situazione politica
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La Regione Centroamericana comprende storicamente Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, della quale entrano a far parte successivamente Panama e Belize e si può includere per ragioni storiche ed ecologiche anche la parte del sud-est messicano, il Chiapas.

La Regione ha una popolazione di 34 milioni di persone delle quali approssimativamente il 50% ha meno di 18 anni.

La maggioranza della popolazione (60/80 %) vive in condizioni di povertá: Honduras, Guatemala e Nicaragua sono tra i paesi piú poveri dell’America Latina, secondo l’¨Indice de Desarrollo Humano¨ pubblicato dalle Nazioni Unite.

La cultura prioritaria del potere politico-economico, dai tempi della colonia, si é caratterizzata per la permanente esclusione delle donne, dell’infanzia, della popolazione indigena e dei poveri in generale.

La regione nell'ultimo ventennio é stata attraversata da conflitti bellici: rivoluzione sandinista in Nicaragua, appoggio alle basi Contras in Honduras, guerriglia in Salvador e in Guatemala, e per ultimo la lotta del Movimento Indigeno in Chiapas.

Nell’ultima decade c’è stato un processo di pacificazione, accompagnato da un riaccomodamento dei gruppi di potere: in alcuni casi le antiche oligarchie creole hanno rafforzato l´alleanza con il capitale nord-americano. In altri casi i militari si sono convertiti nei nuovi ricchi, tanto in Guatemala, nel Salvador e Honduras come pure in Nicaragua.

Nella regione si sono formalizzate rappresentanze politiche prodotte da processi elettorali sfruttati dai vecchi e nuovi gruppi di potere per legalizzare il proprio autoritarismo e la propria corruzione.

La situazione si presenta in forma differente nei vari paesi:

·       Guatemala: ha vinto il partito del ex-dittatore Rioss Mont, registrandosi così un colpo non indifferente al processo democratico;

·       Nicaragua: il governo di destra ha realizzato un patto politico con l’opposizione di sinistra del FSLN che ha legittimato sia la corruzione che l’autoritarismo;

·       Honduras: esiste un processo democratico piú stabile, ma nella pratica  é presente un alto livello di corruzione e sono pur sempre le famiglie ricche e potenti quelle che comandano;

·       El Salvador: esiste un processo differente dagli altri paesi in quanto é l´unico in cui l’opposizione di sinistra ha assunto una posizione belligerante, ottenendo uno spazio politico ampio, soprattutto a livello municipale.

Formalmente vi é un riconoscimento della divisione dei poteri esecutivo, legislativo, giudiziario ed elettorale.

Il ritorno alla vita civile di grandi masse di effettivi militari (esercito e guerriglia), é un processo inconcluso e senza prospettive sostenibili. Le alternative economiche e sociali hanno solo permesso il passaggio dalla violenza bellica alla violenza sociale: i furti, i sequestri, gli omicidi, il traffico di bambine/i, la violenza sessuale, intrafamiliare e di genere e la nascita di bande di giovani si sono incrementati notevolmente, trasformandosi in problema sociale e di salute pubblica.

La corruzione ha impregnato tutti i livelli, dal funzionario di piú basso rango fino alle massime autorità governative, proteggendosi spesso sotto il cappello dell’impunità.

Le leggi che sono state approvate dai diversi parlamenti sono dirette principalmente ad adeguare le condizioni dei paesi ai ritmi economici.

Sono poche le leggi che, sorte dalla societá civile, sono dirette al beneficio di donne e dell’infanzia principalmente e che, nell´immediato, non rappresentano nessuna minaccia per il sistema economico

Vi é stato un indebolimento degli attori sociali tradizionali come i sindacati. Indubbiamente peró alcuni movimenti sono apparsi con maggior forza: tra questi si evidenzia il Movimento delle Donne e la presenza di un ampio numero di ONG nazionali che hanno appoggiato qualitativamente la Societá Civile, rendendola piú belligerante.

A partire dagli accordi di Stoccolma, realizzati sulla base delle necessitá di cooperazione esterna venutesi a creare dopo il disastro provocato dall’uragano Mitch, si é reso evidente, soprattutto in Nicaragua, che la corruzione istituzionale non garantisce gli accordi presi. Questo ha significato il ritiro di parte della cooperazione internazionale, fino alle prossime elezioni.

   

Politica nazionale di sviluppo     Inizio pagina

honduras001.jpg (55384 byte)Il modello di sviluppo di questi paesi storicamente é basato sullo sfruttamento agricolo di prodotti per l´esportazione: caffé, banane, cotone, legno, ecc., confinando la produzione di grani basici per autoconsumo in zone marginali, a volte tanto inconsistenti da spingere le famiglie contadine a emigrare verso le zone urbane o a ¨sfondare¨ la frontiera agricola con il susseguente deterioramento dell’ambiente regionale.

L´espandersi del modello neoliberale e la globalizzazione si accompagnano a tendenze economiche marcate da:

Þ    Riaggiustamenti strutturali definiti e controllati dal Fondo Monetario Internazionale, BMI e BID, diretti a diminuire la spesa pubblica e a sostenere un’economia basata sulla privatizzazione e sui mercati internazionali;

Þ    Attenzione a migliorare gli indicatori macro-economici, anche se questo spesso significa peggioramento delle condizioni di vita della popolazione;

Þ    Privatizzazione dei beni dello Stato;

Þ    Apertura commerciale (aumento delle importazioni con crisi della produzione nazionale);

Þ    Ampio spazio al settore terziario;

Þ    Informalizzazione e precarizzazione dell´occupazione, con nuovi metodi di sfruttamento (industria maquilas);

Þ    Emigrazioni sia interne (dalla campagna alla cittá), sia verso l´esterno (Stati Uniti, Costa Rica);

Þ    L´industria della Maquilas rappresenta la punta di lancia del capitale che arriva ed esce ingrossato grazie alla forza lavoro a basso costo e agli esoneri delle tasse;

Þ    Aumento della breccia di diseguaglianza economica e sociale: poche persone sempre piú ricche e molte persone sempre piú povere;

Þ    Diminuzione proporzionale dell´accesso ai servizi di base.

Tutto ciò significa che nonostante la presenza della regione in un contesto globalizzato, ancora oggi la grande sfida di milioni di donne, uomini, bimbe e bimbi centroamericani é riuscire a vivere con meno di un dollaro al giorno.

 

Strategia e politica di cooperazione del GVC    Inizio pagina

honduras011.jpg (72769 byte)Come indicato nel documento ¨Estrategia de desarrollo del GVC en Centro America¨ (agosto 1998), la missione che ha il GVC a livello Centroamericano é:

q      Contribuire alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile centroamericano, promuovendo i processi di ¨empoderamiento¨della gente, alleandosi con Ong nazionali, per incidere strategicamente e a lungo termine nei processi di trasformazione delle realtá nazionali e regionale.

Per fare ciò ci siamo dati i seguenti obiettivi:

ü     Aprire un processo che permetta la costruzione di differenti alleanze con Ong locali;

ü     Rafforzare il processo di autonomia locale con enfasi sulla popolazione indigena e sul ruolo delle donne;

ü     Appoggiare i processi di ¨empoderamiento¨della popolazione attraverso lo strumento del potere locale (municipalitá);

ü     Promuovere progetti che garantiscano il trasferimento di tecnologie appropriate per le attivitá produttive;

ü     Aprire nuovi spazi di dialogo tra le iniziative del GVC a livello centrale e in altri paesi con il Centroamerica.

Sono priorizzate le attivitá intorno a due aree strategiche:

Þ    Sviluppo Municipale e Partecipazione Cittadina

Þ    Ambiente e Sviluppo Sostenibile

Ponendo l’attenzione dei progetti sui temi di: Salute, Educazione, Genere, Ambiente, Risanamento, Infanzia, Agricoltura.

Si priorizzano alcuni territori (Golfo di Fonseca Salvador-Honduras-Nicaragua, Costa Atlantica Honduras-Nicaragua, Golfo di Honduras, Managua, Chinandega, Jinotega Dipartimento di Quetzaltenango e Ciudad de Guatemala in Guatemala), dove si programma un intervento integrale, utilizzando, quando possibile, vari progetti e differenti fonti di finanziamento.

Per quanto riguarda le controparti, vengono selezionate attraverso criteri specifici, quali:

  • Visione a lungo termine

  • Democrazia interna

  • Presenza nel territorio

  • Metodologia di lavoro

  • Disponibilitá e capacitá di coordinamento

  • Risorse umane formate

  • Disponibilitá ad associarsi per l´esecuzione dei progetti

  • Coordinamento con altre ONG, comunità, ecc.

  • Lavoro priorizzato con settori marginali

 

Progettualitá del GVC     Inizio pagina

Il GVC in Centro America, all’inizio degli anni 90, si trovava, come tutte le altre ONG internazionali, in una situazione di crisi, dovuta al riassestamento politico dell’area che ha portato a un periodo di riflessione per definire le nuove alleanze.

Tutto ciò ha significato anche un ridimensionamento dell´intervento con pochi progetti (nel 1995 praticamente si arriva ad avere un solo progetto in tutta l´area).

A partire dal 1997, una volta definito meglio le possibili alleanze, soprattutto con ONG locali che lavorano con i settori di popolazione rurale, indigena e con le donne, si riaprono le prospettive per poter ampliare nuovamente l´appoggio del Gvc allo sviluppo sostenibile in Centro America. Si fanno vari studi di fattibilitá e si cercano differenti fonti di finanziamento e ci si apre ad alleanze strategiche con altre ONG Italiane: Terra Nuova, Cric, Molisv, Mais, Africa 70.

Attualmente in Centro America la situazione progettuale é la seguente:

·                           14 progetti in esecuzione
                    
4 progetti in approvazione 

 

Struttura organizzativa del GVC     Inizio pagina

La struttura organizzativa del GVC in Centro America é la seguente:

·       Un ufficio regionale con funzioni politiche, amministrative, logistiche e di coordinamento garantite da:

Ø     Coordinatrice Locale

Ø     Personale di appoggio (vedere schema del personale locale)

Esiste una Commissione Tecnica, composta da differenti cooperanti, i quali sono i responsabili tecnici per i settori specifici:

Agricoltura, Acqua-Risanamento e Ambiente, Salute, Educazione, Genere, Economia.

Compito della Commissione tecnica é appoggiare tecnicamente la fattibilitá, l’esecuzione e la valutazione dei progetti.

Inoltre per ogni progetto specifico (tranne alcune eccezioni, nel caso di piccoli interventi) vi sono i Capi Progetto e il personale locale previsto.

Ruolo e numero espatriati e personale locale Gvc:

Ruolo

Progetto

Rappresentante in C.A./ Responsabile Genere

ECHO/MOSKITIA

Capo Progetto/Responsabile Agricoltura

CEPRODEL/ S.A.

Capo Progetto/Responsabile Acqua, Risanamento e Ambiente

ECHO / HONDURAS

Cooperante

ECHO / HONDURAS

Capo Progetto/Responsabile Educazione

XOCHIQUETZAL / SIDA

Cooperante

ECHO / MOSKITIA

Cooperante

ECHO / MOSKITIA

Capo Progetto

MAE / CODDEFFAGOLF

Capo Progetto

LINEA AMBIENTE/MOSKITIA

Capo Progetto

CEPRODEL / DG8

Si conta sul seguente personale locale:

Ruolo

Progetto

Cooperante/Responsabile Salute

ECHO / MOSKITIA

Capo Progetto

UNICEF

Amministratrice Regionale / Responsabile Economica

Coordinamento

Assistente di amministrazione

Coordinamento

Segretaria/Ricezionista

Coordinamento

Autista/Logista

Coordinamento

Vigilante

Coordinamento

Vigilante

Coordinamento

Responsabile pulizia ufficio

Coordinamento

Inoltre ogni progetto ha del personale locale specifico e, in alcuni casi, esistono consulenti contrattati.

 

 

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