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Stamattina alle sei e mezza è arrivato il gruppo da Rio. Direi abbastanza cotti, ma molto soddisfatti della trasferta. Hanno tessuto grandi lodi della spiaggia di Copacabana, delle sue onde enormi e della sabbia sottile, della statua del Cristo Redentore che sovrasta la città. Un po' meno entusiasmo per i due giovinastri che hanno alleggerito Catia del borsello, con dentro soldi e passaporto. Dopo una sostanziosa colazione si sono messi a dormire per recuperare un minimo di energia.
Alle dieci li sveglio così si puo' cominciare a prepararsi per la trasferta a Budas Artes, un piccolo paesello appena fuori San Paolo che è praticamente un grosso mercato di paccottiglie per turisti. Con ogni tanto qualche chicca interessante, ma per gran parte è come ogni mercatino fieristico di ogni nazione. Immancabili i soliti vestiti indiani, collanine e braccialetti di ogni forma e colore, vasi in ceramica con su lune e soli, quadri a olio della laguna di Venezia. Interessanti anche alcune produzioni un po' più locali come le statue di leoni da due metri per tre milioni e mezzo di lire, uccelli in legno coloratissimi, servizio da tè in legno di cocco, amache ricamate, borselli e coperte peruviane (se non altro vengono dallo stesso continente).
Verso la fine della giornata è arrivato un gruppo di giovani che facevano la capuèra (scritto capoeira): una via di mezzo tra un ballo e un'arte marziale. Al ritmo della musica prodotta dagli appositi strumenti e dal canto degli altri compagni, due persone si sfidano in questo "combattimento" fatto di mosse come calci volanti, ruote, verticali, salti mortali e giravolte, (quasi) sempre senza toccarsi e con una velocità variabile a seconda della musica. C'erano un paio di bambinetti altri un metro e un pollice che sembravano fatti di gomma, mentre i più grandi davano lezioni di anatomia mentre rimanevano immobili in strane posizioni.
Il resto della giornata è stato abbastanza blando, e alle dieci sono già tutti a letto. Così sono costretto ad aggiornare qualche altra pagina del diario. Anche se non so quando arriverà on-line perchè non ci si riesce a connetterci. Un po' come stamattina quando è saltata improvvisamente la luce e padre Maurilio ha profetizzato: "Staranno facendo dei lavori". Uscendo abbiamo verificato che alcuni omini arancioni stavano sradicando i pali della luce. Cose che succendono.

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