Finalmente ha smesso di piovere, e pare che un po' di acqua sia arrivata. Proprio ora che stavano assuefacendoci (giusto?). Mattinata in sejota terminata un'ora prima per permetterci di dare una sistemata alle aule. Ora non voglio creare una polemica nè discutere su luoghi comuni, ma tutte le volte che una delle educatrici ha tentato di fare qualcosa di un po' "materiale" come montare una mensola o fare un buco nel muro ha fatto solo danni. Quindi anche oggi io e Fabrizio abbiamo dovuto tenere gli occhi più che aperti. Ma nonostante questo sono riuscite ad aggirarci lo stesso: mentre scaricavamo i sacchi di riso e fagioli (ma và?) ho sentito andare il trapano e ho visto Fabrizio sulla scala esterna. Un'occhiata d'intesa è bastata per avere il quadro della situazione. Si vede che era destino.
Nel pomeriggio mi sono dovuto sorbire tutti i bambini da solo perchè gli altri stavano sistemando. La situazione non è mai scesa sotto un livello critico, anche se ho visto diverse zucche colpire con un urto elastico (quello in cui c'è un rimbalzo perfetto) le pareti di cemento. L'unico momento di qualche intensità emotiva è stato quando la pancia di un bambino si è lanciata con decisione contro il mio piede mentre giocavamo alla lotta, ma si è trattato più di finzione scenica che altro.
Come se non bastasse, dopo questo pregevole pomeriggio, ci hanno anche sobbarcato di compiti a casa: scrivere, timbrare e pinzare 600 (seicento!) tessere da tombola che serviranno per pagare l'imbianchino che in questi giorni a ripittato il sejota. Oltre, naturalmente, ad un buon numero di cartelloni con lettere dell'alfabeto, numeri e titoli vari.
Prima di cena siamo stati a casa della direttrice, invitati dalla nipote che fa un filo spietato a Fabrizio. La casa è abbastanza povera, ma nel soggiorno domina uno schermo da trentacinque pollici mentre in camera da letto ne rimane uno un po' più modesto. Quando Marx disse che la religione è l'oppio dei popoli si vede che non aveva ancora visto la televisione.
La serata, dopo una buona (!) pizza, è stata passata a timbrare e scrivere. Quindi tutti, o quasi, a letto dopo una strameritata ma soprattutto attesissima doccia.