H o m e
D o c u m e n t a r i
T e l e v i s i o n e
B i b l i o g r a f i a
C u r r i c u l u m
P u b b l i c a z i o n i
E n g l i s h
|
C I N E M A    F I C T I O N
Il SOGNO - 1965
B.N. - Cortometraggio a soggetto di 12 minuti circa
LA TANA - 1967
B.N. - Mediometraggio di circa 30 minuti, presentato al Festival di Cannes nel 1968. Con Giuliano Donnini e Margarita Lozano.
Il film tratta, in termini onirici, le vicende di un uomo chiuso in sè stesso, divorato dai suoi stessi fantasmi.
IL RICEVIMENTO - 1968
Colore - 35 mm. Mediometraggio di circa 25 minuti
Tra maquillage, ricevimenti alle ambasciate e serate musicali la vita di alcune nobildonne decadute.
LA RAGAZZA DI PLASTICA- 1968
Colore - 35 mm. Cortometraggio di circa 15 minuti
Con Maria Grazia Grassini
Il TEMPO DELL'INIZIO - 1974
B.N. - Lungometraggio a soggetto di 127 minuti, di cui ha firmato soggetto, sceneggiatura e regia.
Distribuito dall'Italnoleggio Cinematografico,con Sven Lasta, Rada Rassimov, Claudio Volonté, Jean Martin, Milena Vucotic
Presentato alla Biennale di Venezia 1974.
Segnalazione ufficiale della Critica Cinematografica (S.N.C.C.I)
Vincitore del Nastro d'Argento 1975.
Presentato al Festival du Jeune Cinéma de Toulon 1975.
Presentato al Festival di Nuova Delhi 1976.
Presentato alla Rassegna del Film Italiano a Londra (British Film Institute) 1976.
Invitato al Festival di Valladolid 1975.
Il film, in bianco e nero, è una metafora di carattere visionario : il protagonista, David Lamda, ripercorre, all'interno delle proprie visioni, il cammino dell'uomo alla ricerca di una problematica salvezza, al di fuori dei meccanismi autodistruttivi dell'uomo stesso, invischiato nelle tentazioni della sopraffazione e del potere.
"Chiuso in un manicomio, un giovane (Last) sogna di essere vittima di
una crudele e cupa dittatura: al risveglio, scoprirà che la realtà non è molto più rosea.Opera prima colta e impegnata, in bilico tra Kafka e Orwell, apprezzabile soprattutto per l'atmosfera oppressiva e allucinata che la caratterizza..."
da"Dizionario dei film 2000" di Paolo Mereghetti
"Ricchissimo di significati,'IL TEMPO DELLINIZIO' dà corpo a un delirio apocalittico e visionario ed è una metafora dei dolori e delle ingiustizie patiti dall'umanità. Greve, denso, intessuto di lente movenze, severo nell'impiego del bianco ,e nero, vivido nell'estrarre dal brullo paesaggio lucano una scenografia che si ammanta di mistero, il film si ispira al magistero figurativo di Dreyer..."
da "Filmlexicon degli autori e delle opere" (m.a.)
|
 
A. Haber e Sven Lasta
in "Il tempo dell'inizio"
Claudio Volontè e Rada Rassimov
in "Il tempo dell'inizio"
Rada Rassimov
in "Il tempo dell'inizio"
Il tempo dell'inizio
Il tempo dell'inizio
Giulio Donnini e
Margherita Lozano
in "La tana"
Il ricevimento
|