Bozzoli di seta:
sogno dorato del tempo che fu.
La storia in questo palio ha dato un particolare sguardo a una di quelle che erano le principali attività produttive della nostra zona.
Nel 1931 l’italia, ancora isolata dalle altre nazioni europee, aveva bisogno di produrre il massimo in tuttilsettori per cercare di essere economicamente autosufficiente.
Perciò la Camera di Commercio bandiva ogni anno la “Campagna bacologica”, prevedendo un premio per i contadini che riuscivano ad allevare il più gran numero di bozzoli da seta.
In quell’anno i contadini di Solbiate e Concagno ottennero 1350 kg di bozzoli bagnando il naso a quelli di Cagno che ne produssero solamente 550 kg, ma furono un po’ meno bravi di quelli di Gaggino che ne produssero 2412 kg.
Così di anno in anno, si andò avanti a garegglare, giocando non solo sulla bravura dell’allevatore ma anche sulle buone annate che favorivano la produzione.
Questo continuò fino a metà della seconda guerra mondiale quando vennero adottate le sete artificiali perché economicamente più convenienti.
Fu così che anni e anni di lavoro tramandati di generazione in generazione, andarono in fumo.
A Concagno é rimasto in giro qualche “morone”; ma di “cavalé”nessuno ne ha visti più a “mangiare foglia”; a dormire fino alla “quarta” a rampicarsi sui cespuglietti di ginestra e di brugo messi qua e là sulle tavole: ti facevano quasi girar la testa aguardarli quando si torcevano il filo intorno per chiudersi dentro le “gallette”.
E pensare che era seta naturale, di quella bella...
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Notizie e curiosità del 11° Palio
Per motivi organizzativi non si effettua la sfilata. Per i più piccoli c’é uno spettacolo di burattini, l’allestimento di un grande scivolo gonfiabile e, alla domenica pomeriggio, la compagnia di clown e giocolieri.
Al Palio dà forfait all’ultimo momento la Contrada di Cagno.
Ballata del Palio (10^ strofa)
E l'asino è ormai morto
la capra più non bela,
è il gatto che entra in scena
ci dovete rispettar.
(Continua) (Inizio)
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