La
sera di un giorno qualsiasi, Kees Popinga si appresta a fumare un sigaro.
Anche la sua vita è qualsiasi, e questo lo rallegra. Impiegato di
una solida ditta olandese, è abituato a spartire le sue ore con
perfetta regolarità. I suoi sentimenti non usano deviare, se non
impercettibilmente, come per esempio per "quella certa emozione furtiva,
quasi vergognosa, che lo turbava vedendo passare un treno, un treno della
notte soprattutto, dalle tendine calate sul mistero dei viaggiatori". Quella
sera, poche ore dopo, Popinga fu costretto ad accorgersi che la sua vita
si disfaceva come un castello di carte. Ora gli accennava dall'oscurità
una nuova esistenza, dove avrebbe avuto a che fare con figure per lui estranee:
il sangue, le donne, l'imbroglio, il caso, la fuga, la paura, l'esaltazione,
il falso, la polizia.
Kees Popinga
è uno di quegli uomini cosiddetti normali che Simenon predilige
e che sa raccontare come nessun altro. La sua normalità, come ogni
normalità, è illusoria: un meccanismo che, appena s'inceppa,
diventa capace di tutto. Ma non tutti, a quel punto, sono capaci di tutto.
Kees Popinga sì. Come era stato, un tempo, il più normale
fra i normali, ora si sfrena e, preso da un'euforia sinistra, rovescia
uno per uno tutti i capisaldi della sua realtà. La sua fuga è
una sfida, e la sfida attira un'incalzante persecuzione, che ci trascina
fino all'ultimo nella lettura. Personaggio paradigmatico dell'universo
simenoniano, Popinga si insinua nella mente del lettore con una stupefacente
familiarità. È come una carta da parati che abbiamo visto
per anni e improvvisamente si metta a parlare. Dal momento in cui, un giorno,
Popinga esce di casa e, chiudendo la porta, esce anche da se stesso, incontriamo
di tutto e non riusciamo a evitare di vederlo con i suoi occhi. Il delitto,
il terrore, la fantasticheria, la solitudine, la lucidità, la puntigliosità:
sono nuovi pezzi su una vecchia scacchiera, e con il loro aiuto Popinga
tenta disperatamente di eludere lo scacco matto. Alla fine, la sua vita,
di cui ormai sappiamo tutto, sarà passata davanti ai nostri occhi,
e ai suoi, come uno di quei misteriosi treni che amava guardare nella notte.