Il messaggio del Presidente del
Consiglio di Amministrazione
La Fondazione Ricci è stata costituita nel Settembre del 1990;
gli scopi di questo ente, oltre ad interventi di
carattere umanitario, possono sinteticamente
riassumersi nel recupero, nella salvaguardia e
nella valorizzazione del patrimonio ambientale,
culturale ed artistico della Media ed Alta Valle del
Serchio.
È questa, infatti, una terra ricca sia di bellezze
naturali di rara suggestività sia di fermenti
culturali di sicuro valore, sia infine di altissime
espressioni artistiche che nel corso dei secoli le
generazioni precedenti ci hanno voluto lasciare a
testimonianza della loro raffinata civiltà.
Siamo quindi in presenza di una realtà ricca di
stimoli e di sollecitazioni, le cui potenzialità
impongono una riflessione attenta ed un
puntuale impegno comune. Siamo al cospetto di
un patrimonio le cui dimensioni richiedono lo
sforzo di tutti nella consapevolezza di dare il
proprio contributo alla realizzazione di una
società in cui, finalmente, prevalgano quei valori
che fanno dell'uomo l'essere più perfetto della
terra.
È stato pertanto studiato un programma in modo da individuare
le aree ed i settori dove è più urgente la
necessità di un nostro intervento e più sentita
l'esigenza di proporci come veicolo che consenta
alle varie istanze di potersi manifestare ed
imporsi alla attenzione della comunità; ed è
soprattutto in quest'ultima veste che riteniamo di
svolgere una importante funzione, dando il
nostro contributo al miglioramento della qualità
della vita nella società in cui viviamo.
In quest'ottica rivestono particolare
importanza i rapporti e la reciproca
collaborazione con le varie associazioni del
volontariato operanti sul territorio.
Per quanto concerne invece il tipo di interventi
che normalmente costituiscono l'attività della
Fondazione, voglio precisare che essi, in linea di
principio, spaziano dalla contribuzione
pura e semplice, al finanziamento di un progetto,
alla promozione della ricerca,
con la costituzione di apposite borse di
studio nelle varie discipline, fino all' analisi
conoscitiva delle situazioni socio-economiche
che più direttamente riguardano l'area
geografica in cui operiamo. Attraverso ciò siamo certi
potranno nascere nuove considerazioni critiche
ed operative sulla
destinazione ed il ruolo economico svolto nel
contesto nazionale da queste importanti aree di
decentramento.
Per la realizzazione delle ambiziose finalità che
ci siamo prefissati la Fondazione Ricci è stata
configurata in modo tale da consentire la più
ampia partecipazione da parte della comunità e
dall'ampiezza di questa partecipazione
dipendono in massima parte i risultati della
sua attività.
È stato quindi previsto che, accanto ad organi
puramente amministrativi e contabili quali il
Consiglio di Amministrazione ed il Consiglio dei
Revisori dei Conti, vi sia un organo operativo e
consultivo, denominato Comitato dei Sostenitori
in cui confluiscano tutti coloro che ritengono di
volere dare il loro contributo alle realizzazioni
dell'attività della Fondazione.
E' proprio all'interno di un organismo siffatto
che si esprimono le istanze, si raccolgono
le idee, si studiano i progetti e si realizzano
quelle iniziative che hanno goduto della
priorità rispetto alle altre.
All'interno di una tale struttura,
vi è poi una suddivisione del lavoro in apposite commissioni e
sottocommissioni preposte alle diverse discipline
in modo che l'impegno profuso possa essere il
più professionale e qualificato possibile.
Ciò costituisce la premessa perché l'attività
di questa Fondazione possa continuare a rappresentare un
momento di particolare importanza per quel
microcosmo che si identifica col termine Media
ed Alta Val di Serchio; ed è a questo proposito che
mi sento di spendere due parole ricordando
come, a mio avviso, la peculiarità più saliente di
questa iniziativa sia proprio quella di collocarsi
in una realtà geograficamente decentrata e, sotto
certi profili, lontana dai centri del potere politico,
economico e culturale.
Se nei decenni che ci precedono abbiamo
assistito, in certi casi in modo impotente, a
fenomeni quali lo spopolamento delle montagne
ed in parte delle campagne ciò, anche se imposto
da ovvie ragioni di natura economica e sociale,
ha causato gravi danni al patrimonio culturale
ed artistico delle aree in cui il fenomeno è stato
più massiccio. Basti pensare all'abbandono in
tutto od in parte di antichi borghi e villaggi con
conseguente depauperamento del patrimonio
artistico e culturale da essi custodito; alle antiche
tradizioni che hanno rischiato di andare perdute
in modo irrecuperabile; ai valori fondamentali
della vita semplice e contadina che non hanno
trovato spazio nella mentalità post-industriale.
Se tutto ciò è vero questo costituisce una
importante ragione in più per operare
positivamente in una direzione che si propone la
salvaguardia di questo patrimonio; un
patrimonio culturale, artistico ed umano
immenso che non solo nel passato ha ispirato il
genio dei grandi ma, giorno per giorno, ha
costituito la linfa vitale della operosa genialità
dei mille artisti, poeti, letterati e musicisti che da
sempre la nostra terra ha dispensato con
generosità; un patrimonio quindi che ha bisogno
della responsabilità di tutti nel convincimento
che la sua conservazione possa servire alle
nuove generazioni ad esempio e stimolo per la
costruzione della società futura.
Il direttivo
Fondatore e presidente onorario Sig. Giovanni Mario Ricci