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© Alfonso Pone per http://www.music-on-tnt.com


 
 

L'edicola: reale opportunità o ultima spiaggia?

Mi sono sempre chiesto come cercare di far coincidere le esigenze del mio portafogli con quelle della mia passione per la musica. Le soluzioni, visto il continuo stagnare del prezzo dei cd, dopo una dolorosissima analisi del mio conto corrente sono:

  1. Correre speranzoso da Abdullah il marocchino che staziona sotto casa e cercare in archivio il cd contraffatto che agogno.
  2. Supplicare un mio amico fanatico di pc e farmi masterizzare i CD che mi solleticano la curiosità (presi in prestito da un amico ricco o scaricati da Napster da un altro amico ricco :-P).
  3. Attendere con flemmatica pazienza che i carissimi CD in oggetto vengano inseriti nelle megaofferte che sempre piu' spesso le case discografiche propongono.
  4. Sospirare e passare avanti al negozio/gioielleria di CD e rinunciare all'acquisto

Purtroppo le soluzioni 1 e 2 se io volessi l'ultima fatica di un artista pop sono quasi una meta obbligata, ma se si e' appassionati di altri generi di musica (classica, jazz ecc.) una buonissima alternativa al tradizionale negozio ci è offerta dall'edicola sotto casa.
Esistono infatti miriadi di riviste che a prezzi di realizzo (18/24000) offrono CD di ottima fattura e recenti, in più alcune riviste in questo settore sono anche ottime sotto il profilo didattico. Quello che voglio fare allora è fare una descrizione delle testate principali con le mie impressioni, in modo da dare a chi non le avesse, delle indicazioni il più utili e imparziali possibili.

Questo mese parleremo di Amadeus.

Amadeus come fa supporre il nome si occupa di proporre principalmente CD di genere classico, di ottima fattura e esecuzione (i CD sono di case quali Philips, Sony..... ma spesso sono anche prodotti in esclusiva per loro). La rivista in questione è meritevole di attenzione per svariati motivi ma principalmente perchè offre al suo interno una guida all'ascolto dei CD davvero notevole. In più i CD offerti sono spesso delle vere chicche, registrazioni particolari di trascrizioni ad esempio che seppur regolarmente in vendita vengono riproposte con precise note sull'interpretazione e l'interprete.

Amadeus inoltre, dedica spesso spazi rilevanti alla pubblicazione di opere liriche con degli speciali ricchissimi di notizie sugli esecutori sugli autori e sulle opere presentate.

Questa impostazione mi piace davvero molto perchè ascoltando e leggendo le note nella rivista, oltre all'aspetto puramente musicale vengo a conoscenza delle varie fasi che si susseguono nell'esecuzione. Quante volte ascolto una sinfonia anche con attenzione, senza accorgermi dei temi che si susseguono, di un passaggio che richiama una fase cruciale dell'esecuzione, di una particolare impostazione data dal direttore all'orchestra che solo un musicista riesche a cogliere solo perche magari, sono distolto da altri particolari. Con i vademecum che leggo riesco a farmi un'idea sicuramente più completa della musica che ascolto, in modo piacevole e sopratutto semplice.

Oltre a ciò si deve riconoscere ad Amadeus una certa poliedricità. Sempre più spesso infatti mi inbatto in articoli che spiegano il perchè di fenomeni musicali estranei alla musica classica, ad esempio questo mese si parla dei Beatleas, ogni volta che leggo questi articoli li trovo molto interessanti sia per le informazioni che danno, sia per l'attenta analisi della società del tempo.

Altra nota positiva è l'attenzione che viene riportata nel giornale a temi di attualità, quali ad esempio il problema dei due teatri che sono stati dati alle fiamme (La Fenice e Il Petruzzelli) e mai ricostruiti per biechi problemi giudiziario/burocratici, l'analisi delle difficoltà incontrate da Renzo Piano nel finire il suo auditorium e così via, tutti argomenti scottanti esposti con chiarezza e puntiglio.

Un ampio spazio è dedicato anche a tutti gli appuntamenti dal vivo che si susseguono in Italia e nel mondo, l'attenzione è focalizzata sia sulla musica classica che sulla lirica. Inoltre ci sono le date dei maggiori appuntamenti nei teatri delle città maggiori e non.

Tutto rose e fiori allora? Posso tranquillamente affermare di sì. Amadeus è a mio avviso una delle migliori riviste del settore, forse il solo appunto che oserei farle è quello di lasciare poco spazio alle recensioni dei dischi in uscita (che comunque sono complete), ma sono davvero delle pignolerie. A mio modo di vedere una rivista con spiegazioni così complete dei CD che vende, dovrebbe cercare di dedicare la stessa attenzione alla sezione delle recensioni.

In definitiva una tra le prima scelte da prendere in considerazione per gli acquisti riguardanti la musica classica/lirica.