Gli altri articoli di Music on Tnt:

I nuovi articoli di music on tnt
sono nella pagina delle News!!

Cerca in Music-on-tnt.com!
 
   
servizio offerto grazie a: FreeFind

THE BEACH BOYS

PET SOUNDS CAPITOL 1966

Brian Wilson rimase sconfortato dopo aver ascoltato SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND (1967) dei Beatles. Pensava di essere il migliore compositore dei suoi tempi. Pensava di averlo dimostrato con PET SOUNDS, la miglior risposta americana al contemporaneo REVOLVER. Viveva in continua competizione con se stesso e con gli altri. Il produttore Phil Spector gli indicò la strada dell'utilizzo artistico dello studio di registrazione. E lui la percorse trasformando, presto, l'improvvisazione dell'autostoppista in un comodo viatico.

La copertina del cd.Le continue sovraincisioni di percussioni ed orchestra caratterizzarono il sound di Fun Fun Fun (1964) , Don't Worry Baby (1964) e culminarono nell'album del 1965, SUMMER DAYS (AND SUMMER NIGHTS). Voleva dimostrare quanto fosse bravo, ma, più di tutto, voleva scrollarsi di dosso l'etichetta che i Beach Boys stavano rappresentando. Ragazzi di spiaggia, appunto. Tra Surfin', Surfin' Safari, Surfin' U.S.A., Surfer Girl, c'era più divertimento e spensieratezza che fantasia e genialità. Lui voleva (solo!), superare i Beatles. E non c'era altro da fare che studiare, nel senso di rintanarsi nello "studio" (quello di registrazione). Ma la continua rivalità con gli inglesi (evidentemente affrontata ad armi impari) lo stava snervando oltremodo. E PET SOUNDS risente degli sbalzi umorali di un'artista mai contento di sé.
Non c'è più l'evocazione della mitica "terra promessa". Il "surf" viene appeso al chiodo. L'estate californiana viene sostituita dal freddo ed instabile sole autunnale. Le certezze vacillano, l'ombra della solitudine e il bisogno di sicurezza fanno capolino nelle liriche - Don't Talk (Put Your Head On My Shoulder) -.

Wilson sembra anticipare lo spirito e le allusioni di Big Wednesday (da noi "Un mercoledì da leoni", 1978) del regista John Milius. Un film non casuale (California, surf, beach boys) sulla fugacità dell'adolescenza.
Il brano iniziale (Wouldn't It Be Nice) è lo specchio delle gioie della vita coniugale. Dura poco. Si frantumerà nel corso del disco (You Still Believe In Me, God Only Knows, Caroline No). E il disincanto a volte apocalittico, visibile già dai titoli - I'm Waiting For The Day, I Know There's An Answer - viene amplificato dalle scelte timbriche che faranno dell'album uno dei più influenti di sempre. Se ne accorgeranno tutti. Dopo.
Agli strumenti convenzionali si aggiungono: bizzarri "campanelli di bicicletta", l'esotico Koto, i flauti, l'harpsicord, il Theremin.

L'album non vende molto. Il pubblico americano gli volta le spalle. La storia, no. Ma Brian Wilson non è ancora contento. Il successivo singolo Good Vibrations (originariamente destinato a quest'album) metterà d'accordo tutti, tranne il compositore che nel massimo del suo genio registrerà SMILE. Un album che non vedrà mai la luce (se non parzialmente negli anni '90) perché, in preda ad un raptus, distruggerà i nastri della registrazione. Non poteva proprio sopportare che qualcun altro fosse più bravo di lui. Così schiacciante questo peso da non accorgersi che proprio i "più" bravi stavano scrivendo SGT. PEPPER'S (quell'album che lo sconvolgerà) ispirati da PET SOUNDS.

I brani:

  1. WOULDN'T IT BE NICE
  2. YOU STILL BELIEVE IN ME
  3. THAT'S NOT ME
  4. DON'T TALK (PUT YOUR HEAD ON MY SHOULDER)
  5. I'M WAITING FOR THE DAY
  6. LET'S GO AWAY FOR A WHILE
  7. SLOOP JOHN B
  8. GOD ONLY KNOWS
  9. I KNOW THERE'S AN ANSWER
  10. HERE TODAY
  11. I JUST WASN'T MADE FOR THESE TIMES
  12. PET SOUNDS
  13. CAROLINE NO
A presto
© Copyright 1999 -http://www.music-on-tnt.com