E' il
26 giugno del 2000, sono le due del pomeriggio. Ho preso un giorno di ferie e
mi trovo fuori dal Filaforum di Assago (Milano). Mi metto ad aspettare
anch'io, come il resto della colorata tribu' che mi sta attorno, che aprano i
cancelli. I Pearl Jam suoneranno alle 21.00
E' il 7 ottobre 2000 e sono diretto al mio negozio di dischi preferito, una
tappa irrinunciabile di ogni sabato che si rispetti.
Arriva anche il mio amico, con cui mi sono dato appuntamento. Ci sembra
di essere dei ragazzini ad aspettare, sotto la canicola con tanto entusiasmo,
un concerto, anche se a suonare sono i miei "idoli".
Il negozio ha un sacco di date tra cui scegliere. I Pearl Jam, con una di
quelle alzate di ingegno che solo un VERO gruppo rock puo' avere, hanno deciso
di registrare dal mixer ogni tappa del loro tour, mettendo in commercio a
prezzo ridotto, un doppio CD per ogni data europea. Praticamente 26 bootleg
ufficiali!.
Finalmente si entra! Non sono uno dei primissimi ma sono in buona
posizione. Per quanto mi dolga, scelgo un posto a sedere a lato, non ho piu'
il fisico per reggere un pogo di due ore e mezzo.
Col mio trofeo in tasca corro a casa. Non vedo l'ora di mettere sul lettore
il mio nuovo acquisto, sperando di non rimanere deluso. Mi sembra gia tanto
che possa dire "io c'ero".
Eccoli, salgono sul palco! Il Filaforum e' stracolmo e la folla
impazzita. Vedder e compagni attaccano alla grande e la gente sembra conoscere
ogni parola di ogni canzone. In certi punti sembra di sentire una sola grande
voce a cantare.
La prima impressione e' folgorante. Il cd e' registrato decisamente bene
per essere un semi-bootleg e, soprattutto, l'energia del concerto sembra
integra, anche se il rumore del pubblico e' molto basso, a confronto di quello
che mi ricordavo. Ma canzoni come "Corduroy", "God's dice"
e "Animal" mi fanno tornare la pelle d'oca.
Sono completamente impazzito, una regressione infantile veramente
invereconda ,ma mi sto divertendo come un pazzo. I Peal Jam dal vivo sono uno
di quegli eventi da vedere assolutamente. C'e' questa alchimia che si crea col
pubblico che non ho mai trovato altrove.
In "Daughter" si scatena una reazione a catena: alcuni tizi davanti
a me cominciano, sulle note finali, a gridare a tempo un "ehi! ehi!"
che in breve si propaga per tutto il Filaforum. Vedder rimane colpito dalla
cosa e si mette a giocare a chi arriva piu' in alto a cantare. E il pubblico
riesce a seguirlo!
Fantastico!
I due CD raccolgono veramente tutto il concerto, comprese le pause e le
varie introduzioni. "Daughter" mi fa quasi venire un lacrimone agli
occhi al ricordo.
E poi ci sono le fucilate di Matt Cameron alla batteria, che schizzano fuori
dai coni in maniera impressionante.
Il concerto e' lungo, si vede che anche loro si stanno divertendo.
Vedder omaggia i "best singers in the world" suonando qualche
rarita', come "Jeremy" e "Garden", suonate poche volte dal
vivo.
Stanco ma felice mi godo una finale "Rockin' in the free world" di
Neil Young, con tutte le luci accese e il pubblico in delirio.
Mi trovo a non riuscire a star seduto ad ascoltarmi il disco. E sento il
desiderio incontrollato di comprarmi tutte le altre date del tour... giochetto
troppo costoso purtroppo. Schiaccio di nuovo il tasto PLAY.
Sara' perche' non capita spesso di riascoltare una evento a cui si abbia
partecipato, ma mi sono trovato a riprovare intatte tutte le emozioni di
quella bellissima sera di giugno, con l'ennesima conferma della grandezza di
questa fantastica band di Seattle, capace di divertirsi e divertire come pochi
altri riescono ancora.
Ho leggiucchiato in rete che i Pearl Jam considerino questa registrazione di
Milano una delle migliori del tour europeo, se non la migliore, quindi, se
avete voglia di sentire cosa una buona band anni novanta riesca a fare dal
vivo, beh, questo doppio CD del concerto del Filaforum e' l'occasione giusta!
Buon Ascolto!
© Copyright 2000 