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Copertina del cd Ruggine dei Gea
Artista/Gruppo: Gea
  Titolo album: Ruggine  
  Etichetta:  
  Web site:  
Recensore: Marcello Stoppini

© Marcello Stoppini per http://www.music-on-tnt.com

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I Gea (pronuncia "ghea", se non ricordo male) li avevo visti dal vivo l'estate scorsa a Milano, in una serata che ospitava anche Verdena e Afterhours.
Mi avevano molto incuriosito per l'energia che il terzetto era riuscito a dare sul palco, anche se il poco tempo a disposizione non permetteva di saggiare appieno le loro reali capacita'.


La possibilita' di ascoltarli con piu' attenzione ce la offre questo loro disco, "Ruggine", appena uscito.


I Gea provengono da Bergamo, come i Verdena, e, incidentalmente, anche il loro suono risulta virato verso territori rumorosi e graffianti, sebbene ben supportati da una buona dose di melodia.
In realta' non e' facile definire esattamente il loro genere, non mi vengono definizioni adeguate: provate a pensare ad una miscela di rock ben pestato :-), sospensioni e colori dalle parti di Seattle, qualche puntata al noise, ritornelli gradevolmente canticchiabili, una specie di Turbo Hard Pop (quest' ultimo nel senso buono del termine).
Il loro suono e' molto spesso, ma sanno accostare alla ruvidezza di certi passaggi (tipo la loro MaltMan) anche episodi piu' tranquilli e trasognati, come la finale L'uomo con la barba che, pur riservando affondi elettrici, si avvale di un flauto traverso che rimanda inevitabilmente a immagini musicali molto seventies.


I testi non sono banali e sono scritti, coraggiosamente, in italiano: ho sempre avuto una stima infinita per tutti coloro che suonano rock e riescono a combinarlo con la metrica della nostra lingua senza risultare alla fine ridicoli.
Un pout-pourri, il loro, decisamente gradevole, pur con le ingenuita' che puo' avere un primo disco (certe volte gli arrangiamenti sono un po' troppo orpellosi: con qualche chitarra un po' superflua in meno alcuni punti, forse, sarebbero risultati meno confusi).
Ma provate ad ascoltare, per esempio, la prima traccia, Ancora in viaggio, non e' forse un gioiellino?
A proposito di quest'ultima, il video relativo (e' il singolo estratto dal disco) e le immagini del gruppo sono curati da Fabio Bozzetto (si, e' proprio il figlio di Bruno Bozzetto) che ha ideato in computer graphics una serie di personaggi singolari e simpatici.


Che dire di piu'? Al prezzo consigliato di 29.900 :-) lire possiamo gustarci un gruppo di rock italiano giovane, energico, capace di dare soddisfazione a chi non si ferma al primo ascolto, forse non originalissimo ma che sembra avere delle potenzialita' nascoste ancora da mostrare.

A Presto.