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"Letter from home" Pat Metheney group.



Letter from Home è un disco bellissimo, registrato, mixato e masterizzato interamente in digitale nell' ormai lontana primavera del 1989, presso gli studi newyorkesi "Power Station".
Questo CD, lo segnaliamo non solo per la perfezione della registrazione, ma anche per il fascino irresistibile delle composizioni che nel loro genere, si avvicinano molto ad una polifonia "orchestrale", ideata e poi applicata alla strumentazione moderna.
Un ruolo importantissimo in questo disco è stato quello di Lyle Mays (tastiere) dato che l' intero album è ricco di assonanze con "Sweet Dreams" il suo precedente lavoro.
Letter from Home, costituisce il completamento di un ciclo, che ebbe inizio con "First Circle", in cui i brani raggiungevano vertici espressivi tali da non poter parlare di classificazioni stilistiche.
Oggi collegare P. Metheny al Jazz Rock o alla fusion, non ha più senso, il P. Metheny group, infatti (con Mans alle tastiere) non si puo relegare ad un genere ben preciso, esso spazia in tutti generi apportandovi però una vena di creatività inconfondibile.
Letter from Homeè posto a metà strada tra "First Circle" e "Still Life (talking); del primo ritroviamo una grande scoperta di M. cioè Pedro Aznar (prezioso e talentuoso vocalist, oltre che eccellente polistrumentista),del secondo si trovano quei meravigliosi colori brasiliani che prima erano un pò scoloriti, e che invece ora tornano più vivi che mai.
Ma andiamo a dare un' occhiata ai brani presenti in questo CD:
  1. Have you Heard, è un pezzo molto veloce scandito dal ritmo speedy dei piatti di........, e caratterizzato da una bella parte solista di chitarra nel tipico Metheny' s style.
  2. Every Night, è contraddistinto dalla raffinatezza della Gibson ES 175 (la chitarra preferita da Metheny), lo stile brasiliano emerge notevolmente nei brani "Better days ahed" e ........., in particolare questo brano più lo si ascolta e più si rimane conquistati.
  3. 45/8, è un brano molto breve con una parvenza di stile sudamericano, e fa da preludio al brano seguente.
  4. 5-5-7, caratterizzato da un ritmo difficile da seguire, ma di un' ottima costruzione musicale.
  5. Beat 70, si segnala per i suoi stacchi in controtempo e per un grande "solo" di chitarra di Metheny.
  6. Dream of return, segna una piccola svolta nella storia del P.M.G., è infatti il primo brano con un testo.
Altra traccia degna di nota è Are they yet, scritto interamente da Lyle Mays, questo brano ricorda il disco di Mays "Sweet dreams", Vidala di Pedro Aznar si ispira a una melodia folk indiana molto antica rielaborata da una tribù del nord-est dell'Argentina; infine Serp away ennesimo ottimo brano del "group", apre la strada al brano che da il titolo all'album, anch'esso degno di nota richiama atmosfere a dir poco affascinanti.
Letter From Home, è un disco bellissimo vivamente consigliato a chi come me, ama la buona musica e Pat Metheny.

a cura di Stefano Censori - http://www.music-on-tnt.com

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