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Manu Chao recensione dell'album Proxima estacion esperanza.
Artista/Gruppo: Manu Chao
  Titolo album: Pròxima estaciòn... esperanza  
  Etichetta: EMI Music  
  Web site:  
Recensore: Alfonso Pone

© Alfonso Pone per http://www.music-on-tnt.com

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Manu Chao atto secondo, dopo tanta attesa esce finalmente il nuovo lavoro di un artista con una forte caratterizzazione politica.

Proxima estaciòn.... esperanza è un album che si riallaccia fedelmente a quelle che erano le caratteristiche del precedente cd Clandestino. Proxima estaciòn.... esperanza quindi è da intendersi come un secondo atto, un approfondimento dei temi trattati nel precedente lavoro aggiornato dalla realtà dei giorni nostri, dalla mucca pazza al G8 di cui Manu Chao si è fatto diretto antagonista volendo rappresentare il cosiddetto popolo di Seattle.

Analisi del disco

Proxima estaciòn.... esperanza al primo ascolto mette quasi in imbarazzo tanto è evidente la parentela con Clandestino. Molte cose del precedente cd si ritrovano fedelmente in questo, ritornelli, basi e atmosfera vagamente sospesa tra il serio e il faceto. Addirittura pensavo all'ennesimo artista che per sfruttare un successo che non si aspettava clona il primo album e ne ripropone lo stesso stile in salsa apparentemente diversa.
Devo dire fortunatamente che con Proxima estaciòn.... esperanza questa sensazione rimane solo tale. I due disci si somigliano ma sono profondamente diversi. I richiami che si avvertono in Proxima estaciòn.... esperanza sono in funzione una scelta estetica prima di tutto.

Di nuovo troviamo quella babele di lingue che caraterizzano i dischi di Manu Chao, dall'inglese al francese al portoghese allo spagnolo fino ad arrivare allo spagnolo/portoghese in perfetta atmosfera UE :-).

Scherzi a parte, questa commistione di linguaggi è davvero suggestiva e gradevole anche se, a volte, rende meno agevole la comprensione dei testi.

Il cd si apre con Merry Blues, una canzone in inglese che per impostazione potrebbe sembrare di Bob Marley (almeno a me richiamava Marley), molto godibile e rilassante come del resto tutto il disco. Una delle cose che magguirmente mi ha stupito di questo album è la facilità con cui lo si ascolta, le 17 canzono che lo compongono scorrono veloci e si ha l'impressione che duri molto meno dei suoi 45 minuti.

Le canzoni che mi hanno favorevolmente impressionato sono Promiscuity che, come si può desumere dal titolo, non è propriamente una canzone leggera dato che denuncia chiaramente la nostra società con tutte le sue idiosoncrasie e difetti.

Me gustas tu, ebbene si mi piace il tormentone di questa estate. E' la canzone più ruffiana e da classifica dell'album ma è davvero gradevole, il ritornello è praticamente micidiale e una volta che lo hai ascoltato si insedia stabilmente in testa. Me gustas davvero mucho :-P.

Denia, dovrebbe (dico dovrebbe perchè non riesco a capire bene le parole e testi non ce ne sono nel booklet) essere riferita alla situazione algerina tristemente nota per le stragi dei gruppi integralisti islamici. Nel libretto inoltre si dedica questa canzone a un certo Val Fourrè.Chiarissima dedica a Bob Marley è invece Mr Bobby.

Stralunata e fuori di testa è La vaca loca (la mucca pazza ndr), dedicata alla nostra voglia di rendere la società in cui viviamo un posto salutare rispettoso della natura e delle sue regole.

Conclusioni

I 4 milioni di dischi venduti con Clandestino hanno (per sua stessa ammissione) costrettto Manu Chao a ripercorrere la via degli studi di registrazione per sfruttare l'onda del successo. In questo sicuramente ha giocato un ruolo primario la casa discografica, credo infatti che libero da pressioni Manu Chao non avrebbe prodotto così presto un nuovo cd ma avrebbe aspettato ancora, magari fino a quando non si fosse attenuato il clamore di Clandestino lasciandolo maggiormrntre libero di esprimersi liberamente.

Il disco comunque lo ripeto non è malvagio e ha una sua logica (a patto di conoscere il personaggio) quindi non mi sentirei di stroncarlo ma neppure mi sento di elogiarlo, Proxima estaciòn.... esperanza infatti manca completamente di nuove trovate musicali tanto è somigliante al suo predecessore.

Concludendo trovo questo album divertente, con buoni spunti melodici ma nulla di più. Sicuramente una spanna sopra alla produzione discografica abituale, ma per uno come Manu Chao non so se è un complimento...

Da ascoltare prima di acquistare.