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DAVID SYLVIAN

Dead bees on a cake (1999)

Monografia completa

Due dei molti siti nessuno ufficiale) dedicati a David Sylvian:
http://www.geocities.com/Paris/LeftBank/3691/Sylvian1.html http://www.ajrose.demon.co.uk/Sylvian/sylvian.htm.

La copertina del cdIl viaggio continua. David Sylvian torna con un lavoro a suo nome dopo i 12 anni trascorsi da Secrets of the beehive, ma nel frattempo chi lo apprezza ha potuto visitare con lui altri luoghi: la fine degli anni '80 è stata la fase sperimentale dei due lavori con l'ex Can Holger Czukay (Plight & premonition e Flux & mutability), poi c'è stata la reunion dei Japan con il progetto Rain tree crow e quindi, fra singoli e brani per balletto, si è arrivati alle ruvidità affascinanti del periodo con Robert Fripp (First day e lo splendido live Damage).

Il viaggio continua, dicevamo. E questo CD contiene a sua volta viaggi musicali che sono quasi camminare sulle terre indicate dai suoni, quasi toccare case e sassi con le mani, quasi parlare, in qualche angolo ormai conosciuto del mondo, con quel qualcuno che senz'altro non vedremo mai. Prima di mettervi all'ascolto, abbiate la cura di trovare un posto comodo e rassicurante su cui sedervi (o sdraiarvi) e poi lasciate che la testa affronti il viaggio col bagaglio necessario, senza il superfluo. Ogni brano dona un luogo, interiore, naturale, immaginato, in cui osservare, ricordare, riconoscere o scoprire odori. Preparatevi ad un viaggio non sempre leggero, perché di posti se ne vedranno molti; affronterete paesaggi diversi fra loro, e ogni rumore metterà alla prova la vostra capacità di ascoltare atmosfere che cambiano forma e colore.

A dare corpo e vita alle idee pensano qui musicisti i cui nomi sono da soli testimonianza del tipo di strada che il lavoro percorre: il solito Sakamoto, di cui è ormai inopportuno descrivere a parole le qualità; Bill Frisell e Marc Ribot, che in modi diversi sanno essere chitarristi distanti dalle correnti e dai generi; Steve Jansen, fratello di David e unico ex Japan nel disco, sempre elegante senza mai essere manieristico, e anche Talvin Singh, stella non più nascente di quel mondo che sta a metà fra suonare e fare i DJ, il cui contributo sposta un po' verso l'oriente il ricordo complessivo del disco.

E' un CD in cui si incontrano, anche in uno stesso brano, musica etnica, blues, new wave, new age, jazz e anche quelle mille denominazioni che di tanto in tanto germogliano per giustificare qualche nuova uscita di grido e muoiono di inedia pochi mesi dopo. L'uso di strumenti elettronici e acustici assieme qui arriva a risultati affascinanti ed efficacissimi, e i suoni scelti sono, come la registrazione, ambient nel senso più puro del termine; anche nei brani più duri si può percepire come la musica crei quasi uno spazio fisico attorno a sé; farne parte, con i ricordi, il quotidiano ed i progetti che ciascuno porta con sé, è l'esperienza del viaggio che questo disco invita a compiere.

Questi i bani contenuti nel cd:

  1. I surrender
  2. Dobro #1
  3. Midnight sun
  4. Thalhiem
  5. God man
  6. Alphabet angel
  7. Krishna blue
  8. The shining of things
  9. Cafè Europa
  10. Pollen path
  11. All of my mothr's name
  12. Wonderlust
  13. Praise
  14. Darkest dreaming
A presto
© Copyright 1999 PG Zanzi -http://www.music-on-tnt.com