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Ultrasound Everithing Picture- Nude Records



Eccolo ragazzi, è arrivato l'album di debutto più atteso di questo primo semestre 99. Vi dico come anticipazione sul finale del mio articolo che Everything picture è fantastico.

Scusate ma cercate anche di comprendere la mia euforia, è dal 1997 (anno di uscita dell'ep contenente Same band su etichetta Fierce Panda) che sognavo di poter un giorno esultare ascoltando l'album degli Ultrasound. Anche perché da quel giorno, oltre a passare alla Nude, la band ha sfornato altri quattro singoli e ce ne fosse uno non all'altezza!!!

Per nostra fortuna nel doppio cd li ritroviamo quasi tutti; mancano all'appello Best wishes e I'll show you mine (tra l'altro una delle mie preferite in assoluto). Ma l'incantevole intro di I'll show you mine (seppur rallentato) viene utilizzato dai nostri magnifici cinque per introdurre Cross my hearth e così si dà il via alle danze. Dopodichè si passa ai due già singoli Same band (potente e veloce) e Stay young (epica e dal riff di chitarra ad effetto).

Un brano nuovo, Suckle, ci fa capire che la band non vive di soli ricordi e che l'ottima vena compositiva di Richard Green (uno dei più grandi nuovi talenti del guitar pop britannico) e del cantante Andrew Victor Wood, detto "Tiny" per via dei suoi 120 Kg di peso, è più che mai vitale.
Questa canzone inoltre aiuta a comprendere alcuni aspetti della musica degli Ultrasound come ad esempio la capacità di saper cambiare velocità e ambientazione di ogni singola canzone in maniera improvvisa e indolore e il poter contare su una preziosa voce aggiuntiva che risponde al nome della bassista Vanessa Best.

Fame thing è acida, è psichedelica, è noise, è ruffiana nel refrain, è improvvisa e fa male come un pugno in faccia ma allo stesso tempo dà l'energia per reagire. Per finire alla grande il primo dei due cd ci distendiamo un po' sulle note di Happy times (are coming), dalla dolce melodia e dal ritmo pacato, e seppur commosso da tanta grazia non posso non notare la straordinaria prestazione canora del duo Wood/Best. Con una canzone del genere si potrebbe chiudere alla grande un qualunque album ma gli Ultrasound sono un po' pazzi e un po' presuntuosi e la usano come spartiacque tra la prima e la seconda parte.

Si riparte con il ritmo sincopato di Aire & Calder in cui Richard Green s'inventa un riff dell'altro mondo, alla Johnny Marr per intenderci, e comincio a domandarmi perché ancora nessuno degli addetti ai lavori stia valutando come dovuto il merito di questo giovane chitarrista e compositore!!!

E' la solita storia….per fortuna la ritmica martellante della batteria e della tastiera di Andy Peace e Matt Jones mi riconducono sulla retta via mentre in sottofondo s'avverte un pericolo groviglio di chitarre (manco a farlo apposta!).
L'aspetto caricaturale e prettamente umoristico di questa band di musicisti svitati emerge in Sentimental song, un lento che non so ancora come interpretare compiutamente (della serie "..ci fanno o ci sono?") e che ci regala un finalone tutto "lacrime d'amore" con melodia stile anni '50 per via del suo interminabile "lalala…lalala".

Floodlit world la ritengo personalmente la più bella canzone mai scritta dagli Ultrasound (inutile ogni altro commento) e la metto senza preoccupazione tra le dieci migliori canzoni degli anni '90 (se volete conoscere anche le altre nove perché non mi contattate in privato?…Licenza provocatoria!!!).
In My impossible dream sentire il maestoso e trentasettenne Tiny cantare che è "…irrequietamente innamorato di nuovo" fa un po' sorridere, ma ad un tipo che solo qualche mese fa ebbe la presunzione di paragonarsi esteticamente al rubacuori (e compagno di scuderia) Brett Anderson, viene quasi da credere. Misteri del pop. In realtà vedere la foto di Tiny con acconciatura alla Brett fece un po' sorridere e un po' paura ; semplicemente "maybe…just maybe..".

Ultimo pezzo dell'album è quell' Everything picture, che partendo da un arrangiamento bucolico finisce per prendere le sembianze della più classica delle composizioni guitar-pop con il refrain urlato a mille voci e la coda finale molto pomposa quasi si volesse fare di Everything picture una canzone manifesto di quella che è oggi la musica degli Ultrasound.

Ok, anche il secondo cd è finito, o meglio mancano ancora circa venti minuti di suoni e rumori, perché per meglio far amare questo disco gli Ultrasound hanno pensato di far riavvolgere il nastro e l'insolito rewind mi fa ancor meglio capire quante emozioni ho vissuto ascoltando l'album. In più vi segnalo la traccia fantasma a circa due minuti e mezzo dalla fine del cd; è un accenno in acustico (solo voce e piano) di quello che è il singolo Best wishes. A questo punto il capolavoro è completo!!

Everything picture è a mio avviso il miglior disco pop, di genere chitarristico, uscito in Gran Bretagna dall'inizio dell'anno a questo momento, per chi ama leggere e qualche volta magari seguire i miei consigli non ho altro da aggiungere, è assolutamente da avere e ascoltandolo vi innamorerete di lui!!

© Copyright 1999 Giordano Forcina -http://www.music-on-tnt.com

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