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Sogna, ragazzo. Sogna. copertina dell'album

L'emozione nelle parole.


Cantautore: oggi (per definizione) un cantautore è colui che scrive le canzoni che canta, questo perché il termine di per sé intriso di significato per chi ama la musica, è stato esteso ad una moltitudine di artisti che pur rientrando nella definizione sopra citata, cantautori non sono. A mio avviso un cantautore è colui che scrive canzoni prima per sé stesso, per poter spiegare a sé stesso le cose più semplici della vita, tutto questo rendendo la vita stessa ricca di un significato e di un patos tutto particolare, infatti, le parole accompagnate dalla musica e cantate con la cognizione di raccontare un po' di se stessi, dei propri dubbi, un po' delle cose ci accadono giorno per giorno, le preoccupazioni, le speranze, la paura del domani, l'amore, rendono le cose di tutti i giorni più magiche, ricche di significato.
Se faccio queste affermazioni, è perché preso da un momento di particolare ispirazione , anche io mi cimento nella scrittura, ogni tanto scrivo poesie che raccontano dei miei stati d'animo e come tale esse sono a volte gioiose, a volta tristi.
Questo penso che abbia fatto Vecchioni in questo album, ha raccontato piccoli pezzi di sé stesso, magari solo brevissimi istanti della sua vita quotidiana, raccontando quello che vede e prova. Non credo possa essere altrimenti, se così non fosse, infatti, in un album potrebbe esserci una canzone che spicca sulle altre per bellezza e profondità, ma quando in un CD troviamo 10 canzoni che ci fanno pensare senza accorgerci del tempo che passa, allora vuol dire che quelle canzoni sono VERE, nascono da sentimenti veri, unici.
Questo è per me essere un cantautore, significa emozione, piacere e riflessione. Tutte queste cose le ho ritrovate in Sogna, ragazzo.Sogna, un disco molto bello, ma di una bellezza che man mano che viene ascoltato assume sempre una nuova sfumatura, più lo ascolti e più lo capisci.
Le canzoni sono nell'ordine: Il disco si apre con Sogna, ragazzo.Sogna, la canzone che dà il titolo al CD è un incitamento a non lasciarsi andare, a riflettere, a mettersi in discussione; io la vedo come la voglia di Vecchioni di esortare i giovani di oggi (magari i suoi allievi), a non vivere passivamente, a non tralasciare i sentimenti ma a coltivarli, a correre qualche rischio pur di affermare le proprie idee (soprattutto i propri ideali), non a caso un passaggio di questa canzone è stata ispirata da una poesia che si chiama VITA (bellissima) di Nazim Hikmet, un poeta turco che ha lottato per tutta la vita pur di non rinnegare i propri ideali e le proprie convinzioni, conoscendo prima anni di prigione, poi di esilio.
Vorrei essere tua madre, canzone d'amore impareggiabile insieme a Ritratto di signora in raso rosa, io queste due canzoni in particolare le farei ascoltare a tutti quelli che vanno a S. Remo cantando canzoni insulse, l'amore, cantarlo intendo, è terribilmente ostico, per riuscire a celebrarlo bisogna viverlo, e per viverlo intendo tutto, leggerlo nelle poesie, ascoltarlo da altri, osservarlo negli occhi di chi si ama e tradurlo in parole (ho scritto forse una valanga di banalità, ma provate a scrivere voi una poesia e poi confrontatela con quella di un poeta vero, e leggerete di emozioni, di voce che trema, di tempo che non passa di sofferenza, di carne che sembra bruciare e di indescrivibile felicità, difficile non essere banali vero?). Tornando alle due canzoni, credo che se le avessi scritte e cantate alla mia ragazza l'avrei fatta impazzire di gioia, forse si sarebbe anche commossa.
I commedianti, è una canzone sussurrata, racconta di un ragazzo che affascinato dalla vita dei commedianti, una volta incontrati avrebbe voluto seguirli, cresciuto, inbattutosi nuovamente con loro deicde di non rinunciare alla famiglia e abbandonare definitivamente il sogno di una vita di viaggi e esperienze.
Particolarissima è Il più grande spettacolo del mondo, racconta della creazione dell'uomo da parte di Dio, che affascinato dal risultato ottenuto, invita un pubblico che non riesco a immaginare , per ammirare "l'ottava meraviglia, si chiama uomo e muove pure le dita !!"; ad un certo punto però questa invenzione comincia a pensare e si pone delle domande tipo "cosa facciamo qui, abbiamo vissuto bene?" e così via, questo pare indispettire il nostro creatore che aveva creato questo "uomo" solo per amare, alla fine dello spettacolo si arrabbia e se ne va dicendo "siete venuti una schifezza, non vi faccio più…..la prossima volta non vi faccio più, e sono cazzi vostri…" (testuali parole). In definitiva un disco molto intelligente, mai banale molto emozionante sotto tutti i punti di vista; io spero di aver bene interpretato le intenzioni di un Vecchioni, particolarmente ispirato e impegnato a voler comunicare con i propri fan e non, esortandoli a pensare e a imparare a giudicare, anche attraverso un CD come il suo che in apparenza sembra scorrevole e disimpegnato.

Qualità audio


Il CD può essere giudicato sotto due aspetti, quello della voce di Vecchioni e quello degli strumenti; per quanto concerne la ripresa della voce, non sono molto soddisfatto, è sì ben centrata e stabile, ma è troppo "grande" nel senso che sembra provenire dalla bocca di un gigante, inoltre le "s" sono un pò troppo aspre e mi hanno dato non poco fastidio, per ovviare a questo problema si deve abbassare di molto il volume ma in questo caso (a mio parere), si mortifica la ripresa degli strumenti che è molto ben centrata e assolutamente non affaticante all'ascolto. Se volessi fare come nelle riviste serie, e dare un voto alla qualità tecnica del CD potri tranquillamente dargli un bel 7.

© Copyright 1999 Alfonso Pone. -http://www.music-on-tnt.com

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