Brescia 20/5/1995

Cara Disperata81

Ci ho pensato su... In un primo momento avevo la certezza di sapere chi eri. Rileggendo la lettera mi sono però reso conto che potrebbero esserci diverse ragazze che si sentono nelle tue condizioni. Questo dovrebbe esserti di qualche sollievo. Sicuramente sei UNICA. Sentirsi UNICA può invece, alle volte, fare molto male perché conduce a molti problemi: sentirsi soli, incompresi, diversi... tutte cose che del resto sono quasi la regola, almeno per un certo periodo, per chi è giovane. So che non ti sarà di aiuto né di consolazione, ma devo dirti che ci sono passato anche io e, ne sono certo, anche i tuoi genitori.
Dato però che a nessuna ragazza è mai servito sentirsi dire "ti capisco", non te lo dirò!
Sei tu che devi capirti.
Per farlo ci vuole un certo tempo, tanta pazienza, un po' di fortuna, un briciolo di umiltà e nessuna fretta.
Non fare confronti con la tua amica né con nessun altra. Tu sei tu e basta, con i tuoi pregi, i tuoi difetti, i tuoi occhi, il tuo cuore... Devi ancora scoprire quanto puoi valere per gli altri e che il valore di una donna non sta nella lunghezza delle gambe, nella circonferenza petto o altre cose del genere.

Certo, essere fisicamente fantastica certe volte può essere utile e aiutare (ma tante altre volte è un grosso problema che crea solo guai). Molti maschi cercano innanzi tutto la bellezza esteriore ma questo li conduce generalmente a cercare donne per l' usa e getta. Forse avrai anche tu letto o sentito di donne bellissime e attrici che confessano con dolore una vita spesso infelice.

Una donna bella e basta vuol dire presentare un'immagine a volte falsa di ciò che si è veramente dentro. Accade così che gli uomini rimangono affascinati per una figura e non capiscono nulla di quello che ci sta dietro e dentro... così poi son dolori.

Non sto raccontandoti che "brutta è bello". Sto affermando che "bella è pericoloso e porta s... fortuna". Bisogna essere paurosamente in gamba per essere belle e riuscire ad affermarsi pienamente con la propria personalità.

Comunque sono sicuro che non sei brutta, dal momento che in terza B non ci sono ragazze brutte. Al massimo ce ne sono di carine e di quelle che sono un tipo. Poi belle si diventa... E non certamente alla tua età. Bisogna prima che il viso si formi in modo definitivo e che tu impari a valorizzare e/o modificare nel modo giusto occhi, taglio della bocca, capelli, curva delle sopracciglia Per fare questo ci vuole tempo e magari qualche consiglio di persone che fanno della bellezza la loro professione. Per tutto ciò è decisamente molto presto. Poi oltre la bellezza c'è qual cos'altro di molto più duraturo e raffinato: il fascino.

Il fascino si costruisce con la cultura, l'intelligenza, l'intuizione, la sensibilità... e queste sono cose che devi perseguire fino da ora... Perfino tentando di eseguire con precisione i disegni tecnici .

Tutte le attività che ti propone la scuola (proiezioni ortogonali comprese) non servono direttamente perché dovrai adoperarle direttamente nella vita. Sono invece "esercitazioni trasferite in ambiente protetto". Chi sa affascinare l'insegnante con lo svolgimento di un tema in italiano saprà affascinare le per sone con cui verrà in contatto nella vita: datori/trici di lavoro, amici/e, uomini e donne, compagni/e... insomma avrà in mano un efficace strumento di affermazione e successo. Lo stesso per tutte le altre discipline.

Le mie proiezioni ortogonali non ti serviranno forse a diventare una disegnatrice ma ti sono indispensabili per imparare cura, pulizia, ordine, precisione, organizzazione, metodo, attenzione... Ti sembra poco? Impegnati a fondo in tutto e con il tempo guadagnerai il fascino che cerchi.

Ciao!



Brescia 25/5/1995

Caro Andrea,

Mi scrivi che, essendo ormai da tre anni con me, ormai "ci conosciamo abbastanza bene". Non crederci troppo!

In realtà non ci si conosce mai abbastanza bene. Perfino i genitori credono di conoscere bene i loro figli e poi si accorgono di avere preso dei granchi mostruosi. Figurati se gli insegnanti conoscono bene i loro allievi!

Insomma.... Va beh! Diciamo che ci conosciamo almeno un poco!
A questo proposito ti invito sempre, nella vita, ad avere dubbi.
ABBI DUBBI! Questo dice una canzone di Edoardo Bennato. Sono d'accordo.

Quando tutto ti apparirà chiaro e semplice allora è il momento di preoccuparsi seriamente. La verità non è mai facile da leggere. Quando ti mostrano qualcosa di troppo elementare è molto facile che qualcuno cerchi di trarti in inganno.

Ricordati di questo in politica, nel gioco, in amore... insomma sempre!
Passando ad altro argomento... mi chiedi informazioni sugli esami. Come avrai notato ho fornito una risposta pubblica in classe. Mi auguro che ti sia stata sufficiente.

Per quello che ti riguarda personalmente stai sereno e non preoccuparti, non ne hai alcun motivo. Sono certo che non avrai problemi e trenta secondi dopo il colloquio finale riderai dei tuoi timori.
Comunque eccoti il mio:
IN BOCCA AL LUPO!

Ciao!



Brescia 26/5/1995

Cara Paola,

sono felice della tua felicità. La tua lettera mi ha fatto molto piacere. So che la tua non è un'età così veramente gioiosa come i grandi amano fare credere. "Beata gioventù" e "fortunati voi giovani" sono state frasi che mi hanno irritato da giovane, che non ho mai creduto vere e che mi danno fastidio ancora oggi.

In realtà credo che i tuoi anni siano pieni di problemi, di sofferenze, di dubbi, di desideri... Sono quindi proprio contento che tu abbia trovato un'amica con cui condividerli, qualcuno con cui puoi confidarti e discutere; che ti aiuti a capire e a crescere. Cerca solo di non essere cieca nella tua fiducia. Un amico o una amica possono anche rivelarsi, in un certo momento, meno leali di quanto li avevamo immaginati. Molti rapporti, anche in amore, nascono su falsi presupposti e ciascuno dei due è pronto a credere che l'altro sia proprio come lo/la desidero per poi accorgersi che era solo un'illusione. Non intendo con questo suggerirti di essere diffidente e chiusa... solo di non appoggiarti troppo a chi hai trovato (potresti farlo/la cadere! ).

Sì. Ancora poco e ci lasceremo, così come lascerò molti altri/e. Rimangono tante esperienze insieme, positive e negative... che ci hanno cambiato.

Tra pochi mesi conoscerai nuovi compagni insegnanti... vedrai che dopo il primo disagio ti troverai bene. La scuola che hai scelto è per gente in gamba (tu lo sei) e quindi troverai molte amicizie con cui sarà più facile condividere emozioni ed esperienze. Ti sentirai meno "assediata" da compagni noiosi e potrai vivere la scuola più serenamente.

In ogni caso penso che non getterai tutto il passato dietro alle spalle. Molte delle persone che hai conosciuto durante la scuola media ti saranno comunque compagne di strada (oratorio, vicini ed amiche...). Se ti farà piacere potrai continuare a scrivermi (l'indirizzo lo trovi sulla guida telefonica) e sarò felice di risponderti. Forse verrai a trovarmi anche tu a scuola quando al Lunardi ci sarà uno sciopero . Finirà come al solito. Non posso mai fermarmi seriamente a parlare con chi mi viene a trovare durante l'orario scolastico. Sono sempre impegnato duramente con qualche classe.

Per quanto riguarda l'esame proprio non devi avere timori. Sono certo che farai un buon esame. Penso che potrai avere senza fatica una ottima valutazione finale. Anche se non dovessi proprio andare benissimo la tua storia scolastica ti ha già fatto meritare una buona valutazione. Stai dunque serena e non preoccuparti, non ne hai alcun motivo. Sono certo che non avrai problemi e trenta secondi dopo il colloquio finale riderai dei tuoi timori.
Comunque eccoti il mio:
IN BOCCA AL LUPO!

Ciao!



Brescia 26/5/1995

Cara Silvia,

Dici di essere timida. In effetti per quello che ti conosco io sei un po' riservata. Tuttavia i timidi hanno un grande vantaggio: per vincere la loro timidezza riescono ad essere molto più combattivi degli altri . Io sono stato un tipo piuttosto timido fino dopo ai vent'anni. Poi a forza di prendere decisioni forti (non avventate) sono arrivato al punto di parlare volentieri e senza problemi in conferenze in cui ci sono magari 100 persone che mi ascoltano. Per vincere la timidezza non c'è nulla di meglio che mettersi a fare le cose in cui veramente credi. A un certo punto ti trovi in condizione di doverti esporre (chiedere qualcosa a qualcuno, organizzare, dimostrare). A quel punto non puoi tirarti in dietro e hai tutte le motivazioni e la determinazione per andare avanti. La decisione ti fa così superare la timidezza e ti comporti come necessario in quel determinato momento.

Se cominci a fare quello in cui credi veramente (cioè, mi auguro, le cose che ti hanno insegnato le persone che realmente ti vogliono bene) vedrai che non avrai paure. Certo un po' di emozione e di timore c'è sempre quando si intraprendono cose grandi. Ma se sai di essere nel giusto, non ci sono paure che tengono. Allora capirai di non essere mai sola.

Se tutti tengono la testa bassa, ciascuno pensa: se agisco sarò sola. Ma se quella persona sola inizia e si alza senza timore subito sarà seguita.
Trovo poi giusto che tu inizi a cercare di fare conoscenze in campo maschile.

Serve per capire se stessi e gli altri. Magari trovi anche qualcuno che ti piace. I ragazzi e le ragazze della tua età hanno però ancora (ed è normale) tanti dubbi e, appunto, paure. Non vogliono (e non devono) prendere decisioni affrettate nel campo dell'amore e sono pronti/e a cambiare idea.

Il ragazzo che ti piace potrebbe persino temere di essere male giudicato dal resto della compagnia se si facesse vedere interessato a te. Può darsi che tu gli piaccia veramente oppure no.

Il suo comportamento (e il tuo) sono in questa fase ancora condizionati in modo fortissimo dalla compagnia. I legami e le complicità tra amici e amiche prevalgono ancora sugli interessi di qualsiasi possibile coppia. Ciascuno cerca di non fare mosse che altri possano rinfacciargli; teme il ridicolo o lo scherzo...
Bene... Queste situazioni hanno una loro evoluzione psicologica che ha suoi tempi di sviluppo. Non bisogna avere fretta. L'ansia rovina spesso molti rapporti. Tu devi continuare a comportarti serenamente, essere te stessa.Non cercare di fare cose strane per metterti in vista, sarebbe facilissimo ottenere risultati disastrosi
Comportati come sempre e intanto cerca di capire e conoscere... vedrai che le cose matureranno e sarai in grado di vedere più chiaramente in te e nella persona che ti interessa.
La tua lettera non mi ha affatto stufato. Non posso certo risolvere i tuoi problemi con i miei consigli. In ogni caso non capisco perché tu mi chieda come fare per dimenticarlo. Lascia che le cose si evolvano in modo naturale, senza pretendere di spingerle dove vuoi tu. Aspetta e vedrai che tutto si sviluppa e cambia in modo naturale. L'amicizia nasce da un rapporto sereno di fiducia reciproca e di confidenza. Non puoi pensare di costruirlo sulle parole e basta. Non serve dire "siamo amici". Occorre "essere amici" e questo nasce dai fatti e dai comportamenti, non certo dalle dichiarazioni.

Ciao!



Brescia 1/6/1995

Cara Paola,

sono molto contento di leggere che ti senti felice. Ora stai scoprendo cose nuove ed è il momento di esplorare e capire... Nelle faccende di cuore non devi avere fretta. I ragazzi e le ragazze della tua età hanno ancora (ed è normale) tanti dubbi e paure. Non vogliono (e non devono) prendere decisioni affrettate nel campo dell'amore e sono pronti/e a cambiare idea.

Queste situazioni hanno una loro evoluzione psicologica che ha suoi tempi di sviluppo. Non bisogna avere fretta. L'ansia rovina spesso molti rapporti. Tu continua a comportarti serenamente, a essere te stessa. L'amore arriva, di solito quando non lo si cerca.

Mi chiedi delle mie esperienze e scrivi che sei convinta che un rapporto di fiducia e amicizia comporta confidenze reciproche. Non ho difficoltà a soddisfare le tue curiosità . Del resto sono anch'io curioso delle faccende dei miei allievi.

Qualche passioncella giovanile l'ho avuta ovviamente anch'io. Compagne di giochi, ricordi di corse e chiaccherate in cortile, giri senza fine e meta con la bicicletta, serate estive in cui la notte è pigra ad arrivare...

Ricordo una bambina con cui giocavo, insieme ad altri nel cortile. Un gioco di cui non so più il nome né lo scopo. Si sta in fila con le mani unite, chi dirige il gioco passa inserendo le proprie mani in quelle degli altri. Tiene un oggetto che lascerà solo a uno dei giocatori... io aspettavo con ansia per potere tenere le sue mani, anche solo un secondo, nelle mie...
Ovviamente... manco le passavo per la testa!

Un adulto, quando avevo la tua età, mi ha raccontato una cosa del genere... Studiava con una bambina e accadde che smettessero di studiare per misurasi le mani, accostandole. Sfiorarsi le mani per gioco, protetti da una scusa preziosa... e provare un'emozione sconosciuta. Questo fatto mi aveva colpito, perché avevo sentito vicino quell'uomo. Pensa un po'...! Era un sacerdote! ... e anche uno dei sacerdoti più in gamba che mai abbia conosciuto!

La vita non cessa mai di nascondere sorprese. Uno/a pensa all'amore convinto di trovarlo sotto una certa forma e magari lo scopre in un modo assolutamente impensato.
Certo che sono stato respinto! Ogni ragazzo e ogni ragazza fanno di tutto per piacere a qualcun altro... e, il più delle volte, quell'altro manco ti c... ontempla!
Poi, non si sa come, magari con chi nemmeno hai provato a metterti in vista, ecco ti accorgi che è nato qualcosa di nuovo e ci si trova innamorati senza nemmeno averlo previsto né programmato.

Mia moglie era semplicemente una ragazza che frequentava il mio stesso oratorio e a cui avevo prestato gli sci per una gita sulla neve. Da quella gita abbiamo continuato a rivederci. Un giorno l'ho baciata, avevo poco più di vent'anni. Non avevo mai baciato una ragazza. Non mi vergogno di avere aspettato. Sono orgoglioso di avere baciato solo la persona giusta. Qualche anno dopo ci siamo sposati....

Tu hai qualche perplessità sulla prosecuzione della corrispondenza. In effetti non devi essere così pessimista sul funzionamento della posta a Flero. Io ho una casella postale (la numero ---) a cui arrivano le cartoline che mi spediscono i miei amici radioamatori da tutta Europa. Sicché basta che dica loro :" box ---, 25020, FLERO, Italy" che l'indirizzo è subito dato! Una cartolina dall'isola di Malta mi è arrivata in soli due giorni, tre dall'Inghilterra! Non posso proprio lamentarmi. All'ufficio postale, quando arriva una cartolina dall'estero e non si capisce da chi viene e per chi è... sanno che è per me.

Comunque è perfettamente logico che ci si perda di vista. Quando un allievo rimane legato in modo stretto e continuo ad un insegnante significa, io credo, che qualcosa non è perfettamente andato a buon fine. Io so che funziono come una rampa di lancio per astronavi, se preferisci, come un aeroporto. Servo per fare decollare e partire. Preparo, revisiono, rifornisco, informo, do lo spazio e l'appoggio per la rincorsa. La mia soddisfazione è di vedervi partire sicuri, preparati e determinati. Il mio successo sta nel viaggio che farete lontano da me.

Forse non avremo occasione di risentirci, riscriverci o incontrarci. Non importa. Un pezzettino, anche minuscolo, di quello che sono è ormai con voi, anzi non mi appartiene più: sei tu.
Se qualcuno rientra alla base significa che ha incontrato qualche difficoltà e ha bisogno di ulteriore assistenza. Sono qui ma spero di non rivedervi.

Per quello che strettamente ti riguarda come scelte per il futuro, non so esattamente come vai nelle altre materie, anche se so che vai bene. Per il carattere che hai penso sarebbe meglio il Lunardi. Anche come possibilità di impiego credo fornisca migliori opportunità e una maggiore flessibilità. Trovare un'impiego come ragioniera non credo invece che sarà facilissimo. La mia è però una opinione strettamente personale.
In ogni caso ti faccio i miei migliori auguri per una buona riuscita nella scuola e nella vita.

Ciao!



Brescia 1/6/1995

Cara Silvia,

Figuriamoci se non ti rispondo!
Ho promesso che ogni lettera avrebbe avuto risposta!

La tua (vostra, dato che ti riferisci al gruppo intero) nuova amica Pamela è un tipo certamente particolare. Il fatto è che tutte voi, te compresa, siete "speciali". Ciascuna ha i suoi bei pregi e difetti.

Pamela è dinamica ed espansiva, anche un po' chiacchierona fa parte del suo carattere e se non si comportasse così non sarebbe più lei. Perché dovrebbe cambiare per farsi accettare? Perché dovrebbe essere lei a diventare timida e modesta e non tu a diventare cordiale e spigliata? Direi perfino che è meglio se fossi tu a cercare di raggiungere una maggiore sicurezza e cercare di affermarti senza timori. Non intendo dire che dovresti diventare sfacciata, ma potresti tentare di farti condizionare di meno ed essere serenamente più libera di parlare ed esprimerti. Certo questo non è un risultato che si raggiunge con facilità.

Comincia a tirare fuori quello che ti passa per la testa e per il cuore. Fallo senza dire nulla che possa offendere o addolorare chi ti sta intorno. Cerca, nel rispetto degli altri, di essere serena e libera.

Ho visto che hai usato la parola "modesta" per intendere "presuntuosa". Forse intendevi scherzare. In ogni caso, tu e le tue amiche, non dovete fare soffrire Pamela. Non lo merita assolutamente. Credo proprio che non abbia fatto nulla di cui essere rimproverata. Se è un po' (magari anche troppo) vivace e invadente questo è un lato della sua natura; direi perfino proprio quello che molte volte la rende simpatica. Cerca di essere tollerante con chi hai intorno se vuoi essere trattata allo stesso modo. Vedrai che se Pamela si troverà a disagio nella vostra compagnia sarà lei stessa a mettersi progressivamente da parte. Non essere tu a sollevare per prima muri inutili. I muri tra compagni conducono a sentirsi soli e isolati, non a tenere fuori gli altri che non piacciono.

Cerca di riflettere a fondo prima di prendere decisioni di cui potresti pentirti e rimani aperta e disponibile di fronte agli altri. Non si riceve amicizia se non si è pronti, per primi, a concederla senza troppe riserve.

Ciao!



Brescia 4/6/1995

Cara Pamela,

Come vedi non ho perso la tua lettera ...
Sono proprio un confusionario. Siccome lo so di essere un pasticcione cerco di mettere al sicuro, da qualche parte, tutto quello che temo di perdere. Mi accade così, quando sono preso a fare molte cose insieme, di accantonare in un "luogo sicuro" quello che devo conservare. Se non ché il luogo sicuro si rivela spesso tanto sicuro da dimenticarlo totalmente .

Ti ringrazio per avere apprezzato la mia precedente lettera. Mi ha fatto anche molto piacere la riconoscenza per quanto ho cercato di fare in questi tre anni di scuola media durante i quali siamo stati insieme. Ti ringrazio perché ho imparato anch'io qualcosa da voi (persino da te! Forse non te ne sarai accorta, ma una volta che ti eri arrabbiata hai detto una cosa che mi è servita..).
Grazie per l'augurio di lunga vita e prosperità che mi hai fatto regalandomi la gru fatta con la carta.

Riceverò volentieri la tua cartolina dal luogo di vacanza ...
Apprendo con piacere che tuo fratello ha trovato lavoro. Gli auguro tanta fortuna per il futuro.

Ho letto tutta la questione del malinteso con le tue amiche. Non credo si tratti di grandi problemi. Le tue amiche erano troppo contrariate per accettare subito le tue giuste spiegazioni. Vedrai che quando avranno modo di pensarci su si renderanno conto che non ti sei comportata così per il piacere di fare la str.... avagante.

Questi malintesi sono un po' il sale delle conversazioni tra amiche... servono per insaporire i rapporti. Non dare a questi fatti più importanza di quella che meritano. Tu cerca di comportarti con disponibilità e sincerità per il futuro. Magari invitale a fare qualcosa insieme, cercando di fare capire che chiedi scusa nel caso si siano sentite offese del tuo comportamento. Fai loro sapere che non avevi la minima intenzione di ferirle e che la situazione si è venuta a creare per una serie di coincidenze.
Ti auguro di passare delle buone e serene vacanze con tutta la famiglia.

Ciao!



Brescia 6/6/1995

Cara Francesca,

Non preoccuparti per il futuro che ti attende. Le nuove sfide sono sempre eccitanti e regalano emozioni nuove.
Tra pochi mesi conoscerai nuovi compagni insegnanti... vedrai che dopo il primo disagio ti troverai bene.
In ogni caso penso che non getterai tutto il passato dietro alle spalle. Molte delle persone che hai conosciuto durante la scuola media ti saranno comunque compagne di strada (oratorio, vicini ed amiche...).

Forse verrai a trovarmi anche tu quando ci sarà uno sciopero . Finirà come al solito. Non posso mai fermarmi seriamente a parlare con chi mi viene a trovare durante l'orario scolastico. Sono sempre impegnato duramente con qualche classe .
Chissà quanti bei ragazzi conoscerai frequentando le superiori. Forse troverai proprio LUI (o forse ci vorrà ancora un po' di tempo, non si riesce mai a sapere quando LUI è quello giusto! ).

Pensa un po'. Lui è in giro da qualche parte. Forse vicinissimo o forse a centinai di chilometri da te. Eppure siete fatti uno per l'altra. Non vi conoscete nemmeno e tutti e due soffrite nell'attesa di un incontro che non sapete quando e dove si verificherà. Facilmente la prima volta che vi vedrete non vi accorgerete nemmeno che è arrivato il momento dell'amore. Può darsi che ci mettiate un sacco di tempo ad accorgervene..... E intanto... LACRIME E SOFFERENZE!
E tu vieni a dirmi che lui è quello.
Ma va là!!!
Mica devi guardare solo il guscio! (so chi è! I professori hanno spie dappertutto! ). Certo che capire cosa sta nel tuorlo mica è facile. Se poi gli occhi sono accecati da quello che si vede all'esterno...

Stai attenta! Tu vedi un ragazzo e ti dici: deve essere come l'ho sempre sognato. Per te quegli occhi, quella bocca, quel volto, vogliono dire quello che desideri, quello che speri, quello che cerchi. In questo modo ci si costruiscono illusioni che possono nascondere profondi baratri. Guardare DENTRO è un'impresa quasi disperata, ma devi provarci.

Cerca di partire sempre dal presupposto che quello che vedi non è quello che credi e speri. Studia ogni azione e gesto. Un albero si riconosce dai frutti. Osserva senza farti accecare dal puro aspetto esteriore. Capisco che la fame d'amore è cattiva consigliera. Sappi però capire e studiare dentro di te e dentro a tutti i lui.

Beh... con quello lì (quello!) non so proprio se faresti un affare. Di ragazzi così se ne trovano anche in offerta tre per due! Non ti vorrai mica accontentare per la fretta di scegliere eh?
Lasciamelo dire. Per te ci vuole qualcosa di meglio e, se permetti, di speciale. I tesori non si trovano mica così davanti al naso! Devi esercitare tutta la pazienza e la serena costanza di un cercatore d'oro.

Poi tanto... mettiti il cuore in pace. Il quando non lo decidi mica tu. Ti capiterà quando proprio meno te lo aspetti e cerchi. L'amore è un ladro silenzioso e scaltro.

Ciao!



Brescia 6/6/1995

Cara Ilaria,

Ho gradito molto la tua lettera. La conserverò con piacere.

Sì. Ancora poco e ci lasceremo, così come lascerò molti altri/e. Rimangono tante esperienze insieme, positive e negative... che ci hanno cambiato.
Tra pochi mesi conoscerai nuovi compagni insegnanti... vedrai che dopo il primo disagio ti troverai bene.

In ogni caso penso che non getterai tutto il passato dietro alle spalle. Molte delle persone che hai conosciuto durante la scuola media ti saranno comunque compagne di strada (oratorio, vicini ed amiche...).
Non è proprio il caso che tu ti vergogni di essere una persona sensibile. Se ti sei commossa pensando che ormai un capitolo della tua vita si chiude e se ne apre un altro significa che sai riflettere e che sei una persona matura. Chi ha il cuore duro e non sa mai piangere non è detto che sia una persona forte. La forza la si dimostra con la coraggiosa determinazione, non ricacciando indietro i sentimenti.
Forse verrai a trovarmi anche tu quando ci sarà uno sciopero . Finirà come al solito. Non posso mai fermarmi seriamente a parlare con chi mi viene a trovare durante l'orario scolastico. Sono sempre impegnato duramente con qualche classe.
Comunque è perfettamente logico che ci si perda di vista. Quando un allievo rimane legato in modo stretto e continuo ad un insegnante significa, io credo, che qualcosa non è perfettamente andato a buon fine. Io so che funziono come una rampa di lancio per astronavi, se preferisci, come un aeroporto. Servo per fare decollare e partire. Preparo, revisiono, rifornisco, informo, do lo spazio e l'appoggio per la rincorsa. La mia soddisfazione è di vedervi partire sicuri, preparati e determinati. Il mio successo sta nel viaggio che farete lontano da me.

Non avere timori per il futuro. Affrontalo con serenità e impegno e vedrai che raccoglierai tante soddisfazioni.
Con i tuoi genitori non sarà facile avere sempre rapporti sereni. Direi che un certo livello di scontro è fisiologico. Non è un problema che si risolva così sui due piedi!
Per chi è giovane, non sempre è facile capire cosa gli adulti vogliono e quale comportamento devono tenere in casa.
Un buon punto di inizio è certamente fare il proprio dovere. Oltre a ciò, capita purtroppo molto di sovente che chi ci sta vicino ha i suoi problemi ed è un po' nervoso . Sicuramente capita anche a te.A rispondere male (a distruggere) si fa in fretta. È costruire che è lungo e faticoso.
Impegnati a cercare di capire i lati più incontrollati del tuo carattere e ad agire solo quando sei ben sicura di quello che credi e che hai deciso di fare. Pensa sempre a fondo a tutte le conseguenze prima di agire. Essere sensibili non significa essere impulsivi ed avventati.
Intanto eccoti i miei migliori auguri per una buona riuscita nella scuola e nella vita.

Ciao!



Brescia 6/6/1995

Cara Silvia,

Ho gradito molto la tua lettera. La conserverò con piacere.

Sì. Ancora poco e ci lasceremo, così come lascerò molti altri/e. Rimangono tante esperienze insieme, positive e negative... che ci hanno cambiato.
Tra pochi mesi conoscerai nuovi compagni insegnanti... vedrai che dopo il primo disagio ti troverai bene.

In ogni caso penso che non getterai tutto il passato dietro alle spalle. Molte delle persone che hai conosciuto durante la scuola media ti saranno comunque compagne di strada (oratorio, vicini ed amiche...). Se ti farà piacere potrai continuare a scrivermi usando tua sorella come "postina": sarò felice di risponderti.

Comunque è perfettamente logico che ci si perda di vista. Quando un allievo rimane legato in modo stretto e continuo ad un insegnante significa, io credo, che qualcosa non è perfettamente andato a buon fine. Io so che funziono come una rampa di lancio per astronavi, se preferisci, come un aeroporto. Servo per fare decollare e partire. Preparo, revisiono, rifornisco, informo, do lo spazio e l'appoggio per la rincorsa. La mia soddisfazione è di vedervi partire sicuri, preparati e determinati. Il mio successo sta nel viaggio che farete lontano da me.
Non avere timori per il futuro. Affrontalo con serenità e impegno e vedrai che raccoglierai tante soddisfazioni.
In ogni caso ti faccio i miei migliori auguri per una buona riuscita nella scuola e nella vita.

Ciao!



Brescia 6/6/1995

Cara Nicoletta,

MI auguro che quando leggerai questa lettera tu abbia già superato il momento di contrarietà che attraversavi quando mi hai scritto.
A volte capita agli insegnanti di proporre alla classe, come motivo di riflessione, l'atteggiamento di qualche allievo/a. Queste azioni non sono generalmente studiate per imporre paragoni ma piuttosto per provocare reazioni, magari risentite (come la tua), in modo da ottenere nuove e migliori risposte agli stimoli.

Che la professoressa usi un po' lo sperone per pungolarvi i fianchi non è poi molto strano, alla fine dell'anno. Il rischio che si può correre è, invece, che qualcuno si lasci prendere dallo scoraggiamento. Mi meraviglio di te. Non dovresti essere proprio tra quelle che si lasciano abbattere!

Forse il tuo compagno preso ad esempio non è precisamente un modello di maturità . Tuttavia chi aveva bisogno di essere più spinto a saltare alto oltre l'ostacolo erano proprio le persone come te... allievi che dovrebbero dirsi: "immaturo chi? Io?? Adesso ti faccio vedere!".
Lo so quello che vali. Anche la professoressa. Ne sono convinto.
Sono molto soddisfatto di avere avuto un'allieva come te, in questi tre anni hai dato delle belle soddisfazioni ai tuoi genitori e ai tuoi insegnanti (e te ne sei prese).

Non stare a rimuginare su confronti improponibili (sono d'accordo con te).
OK! Non fare la rammollita e tira fuori la grinta che siamo alla volata finale!

Ciao!



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