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ANTICO  TESTAMENTO

 

 

 

L’ Antico Testamento è testo sacro per le tre grandi Religioni monoteiste: EBRAICA - CRISTIANA (Cattolica, Ortodossa e Protestante) e MUSSULMANA (per quest’ultima sacri sono solo i primi cinque libri della Bibbia - Pentateuco - i Salmi e alcuni libri Profetici)

 

L’ Antico Testamento contiene 46 libri.

 

L’ Antico Testamento è diviso in tre parti (anche se non tutti gli studiosi biblici sono concordi su questa divisione):

 

1.  LIBRI STORICI:

 

Contengono la storia del mondo in generale e del popolo d’Israele in particolare; dei grandi Patriarchi (Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe); la nascita del Popolo eletto, la sua storia politico-religiosa e sociale; le grandi battaglie, le gesta dei suoi re e dei suoi eroi.....

(GENESI, DEUTERONOMIO, ESODO, I e II RE, I e II CRONACHE.....)

 

2.  LIBRI PROFETICI:

 

Contengono la vita, la predicazione, le profezie, le azioni dei grandi profeti d’Israele (profeti maggiori e profeti minori).....

(ISAIA, GEREMIA, EZECHIELE, OSEA, AMOS.....)

 

3.  LIBRI DIDATTICI - SAPIENZIALI:

 

Contengono leggi (sociali e religiose), decreti, regole per il culto, l’elenco delle feste da celebrare, le preghiere, i cantici e il regolamento per la successione sacerdotale.

(LEVITICO, SALMI, PROVERBI, SAPIENZA, CANTICO DEI CANTICI...)

 

 

 

 

NUOVO TESTAMENTO

 

 

Il Nuovo Testamento è testo sacro solo per le grandi religioni cristiane: CATTOLICI,  ORTODOSSI,  PROTESTANTE.

Anche nel Corano (libro sacro dei mussulmani) Maometto ha inserito la vita di Cristo e di Maria, ma Gesù non è ritenuto Figlio di Dio e Maria semplicemente una donna fortunata).

 

Il Nuovo Testamento contiene 27 libri.

 

Anche il Nuovo Testamento viene comunemente diviso in tre parti:

 

1.  I VANGELI:

 

Per noi cristiani sono la parte più importante di tutta la Bibbia. Tutto ciò che viene prima dei Vangeli è una preparazione alla venuta del Messia, tutto ciò che viene dopo è semplicemente un commento.

Molti sono i Vangeli scritti, ma la Chiesa ha scelto solo Matteo, Marco, Luca e Giovanni che vengono ritenuti direttamente ispirati da Dio (chiamati quindi CANONICI), tutti gli altri (che vengono chiamati APOCRIFI) sono pubblicati in un libro a parte.

 

MATTEO: è diviso in cinque grandi capitoli (o discorsi) dedicati alla Chiesa. Questo Vangelo è stato scritto per gli ebrei che si convertivano al cristianesimo. Alcune pagine sono molto antiche e scritte in lingua aramaica. Il Vangelo comincia proprio con la genealogia di Gesù: Egli è discendente di Davide.

 

MARCO: è il primo Vangelo scritto. La caratteristica di questo Vangelo è che pone l’accento sulla natura divina di Gesù (aspetto Cristologico): Gesù è veramente il Figlio di Dio. E’ stato scritto per i pagani che si convertivano al cristianesimo. Il Vangelo comincia con l’affermazione della divinità di Cristo.

 

LUCA: è il Vangelo più completo. Luca è un medico, perciò è molto pignolo, metodico. E’ andato alla ricerca di tutto ciò che è successo prima della nascita di Gesù, ne racconta poi la sua infanzia prima di trascrivere cronologicamente l’attività messianica di Gesù. Il Vangelo comincia proprio con l’annuncio della nascita di Giovanni il Battista.

 

GIOVANNI: è l’ultimo Vangelo scritto (verso la fine del I secolo dell’era cristiana). Non avendo l’obbligo di scrivere cronologicamente la vita di Cristo, Giovanni ha puntato sull’aspetto spirituale del contenuto messianico di Gesù. E’ il Vangelo più bello, quello usato dai grandi santi per la loro meditazione e la loro predicazione. Il Vangelo comincia con una esaltazione della Parola che si fa carne, e viene ad abitare in mezzo a noi.

 

I Vangeli contengono la vita, le opere, la predicazione, i miracoli, le parabole, la Passione, la Morte, la Risurrezione e  l’Ascensione di Gesù al cielo.

I primi tre Vangeli, per la loro storia cronologica vengono chiamati “SINOTTICI”. Il Vangelo di Giovanni, al contrario, viene semplicemente chiamato “IV Vangelo”.

 

 

2.  ATTI DEGLI APOSTOLI E LETTERE DI SAN PAOLO.

 

Gli Atti degli Apostoli sono considerati il prolungamento dei Vangeli. Essi narrano la Pentecoste, la nascita della Chiesa, la vita della prima comunità cristiana, le persecuzioni, la conversione di S. Paolo, le gesta principali degli apostoli Pietro e Paolo, la nascita di nuove comunità cristiane fuori dai confini della Palestina...

 

Le Lettere di S. Paolo invece sono dei brani scritti dall’Apostolo alle comunità cristiane da lui fondate. Esse contengono ammonimenti, esortazioni alla preghiera, alla sequela di Cristo, alla mortificazione della carne. all’astensione dal peccato, all’amore fraterno...  Le lettere portano tutte il nome della Comunità alla quale sono state mandate: TESSALONICESI, EFESINI, CORINZI, ROMANI, EBREI, GALATI....

 

 

3.  LETTERE CATTOLICHE E APOCALISSE

 

Le Lettere Cattoliche (universali) hanno lo stesso contenuto di quelle Paoline, la differenza è nei destinatari (a tutti gli uomini che si sono convertiti al cristianesimo) e negli autori (altri Apostoli). Mentre nelle Lettere Paoline abbiamo come titolo il nome della Comunità, qui invece abbiamo il nome dell’autore: PIETRO, GIACOMO, GIUDA, GIOVANNI...

 

L’Apocalisse è l’ultimo libro della Bibbia, egli tratta in forma mitologica quello che accadrà alla fine del mondo, quando Cristo ritornerà sulla terra per giudicare i vivi e i morti. Da interpretare è il libro più difficile della Bibbia.

 

 

LE LINGUE

 

 

                         

Le lingue usate per scrive la Bibbia sono principalmente tre: aramaico, ebraico e greco. Esse sono così suddivise:

 

 

                          ANTICO TESTAMENTO                                             NUOVO TESTAMENTO

 

                                   aramaico                                                                     greco

                                   ebraico                                                                        ebraico

                                   greco                                                                          aramaico


GLI AUTORI

 

 

Prima di addentarci per conoscere quali siano stati gli autori che hanno scritto le pagine della Bibbia, dobbiamo precisare tre cose:

 

a.  nell’antichità nessun autore firmava le opere che aveva scritto, siano esse opere letterarie o filosofiche;

b.  chi predicava in nome di Dio non si riteneva autore di ciò che diceva perché tutto veniva riferito a Dio;

c.  nell’antichità quasi tutto il popolo era analfabeta, e lo scrivere era a volte considerato un lavoro.

 

Dopo queste precisazioni possiamo comprendere come sia difficile risalire agli autori dei libri che sono contenuti nella Bibbia, in modo particolare per i testi dell’Antico Testamento.

Infatti, in questa prima parte della Bibbia, possiamo risalire agli autori solo se pensiamo ai Profeti. Per gli altri testi è molto difficile risalire all’autore, anzi possiamo dire con certezza che alcuni libri, specialmente il Pentateuco (primi cinque libri della Bibbia) non hanno un solo autore, ma più di uno.

 

Nel Nuovo Testamento, al contrario, il problema non si pone perché di tutti i libri ne conosciamo l’autore essendo, le composizioni, più vicine a noi:

 

Matteo: apostolo chiamato direttamente da Gesù, ha scritto il primo Vangelo.

Marco: non era un apostolo, ma ha trascritto la predicazione di Pietro nel Vangelo che tutti conosciamo.

Luca: non era un apostolo, ma ha ricercato tutto ciò che accadde prima della nascita di Gesù, ne ha raccontato la sua infanzia e poi, nel Vangelo, ha scritto la predicazione di Paolo. Oltre a questo libro, egli ha scritto il libro degli Atti degli Apostoli.

Giovanni: era l’apostolo prediletto di Gesù, il più giovane dei Dodici. Egli ha scritto prima il Vangelo che porta il suo nome, poi l’Apocalisse e anche altri scritti.

Paolo: ha scritto tutte le lettere che portano il nome delle Comunità a cui erano rivolte.

Altri autori: li riconosciamo dal nome delle Lettere che troviamo nell’ultima parte della Bibbia.

 

 

SUDDIVISIONE

 

 

Verso l’anno XVI d.C., per facilitare il ritrovamento di una frase biblica, in ogni libro sono stati inseriti i Capitoli, ed in ogni capitolo sono stati inseriti i Versetti. Per fare una citazione biblica occorre precisare:

 

a.  Il nome del libro biblico abbreviato;

b.  il numero del capitolo;

c.  il numero del versetto o dei versetti.

 

esempio:

 

Isaia:                  Is. 5, 6

Luca:                  Lc. 8,9-14

Marco:                Mc 10, 4ss

 

 

Per concludere possiamo affermare che la Bibbia è:

 

 

PAROLA DI DIO PER L’UOMO

VIA CHE PORTA ALLA FELICITA’

ANCORA DI SALVEZZA



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