Ritratto d'artista: Evelyne Nicod


acquaforte Il Nobiluomo

Forse a qualcuno sembrerà strano vedere uno spazio come questo dedicato ad un'artista che per anni ha ritratto solo gatti, scelta che l'ha penalizzata a tal punto da renderla assolutamente ignorata dalla critica. Vidi per la prima volta una mostra di acqueforti della Nicod proprio a Torino, lo scorso anno. Colpita dalla incredibile bravura e precisione che caratterizza le sue opere, chiesi il suo indirizzo al gallerista. Ora, a distanza di tempo, vorrei se non altro cercare di rendere giustizia ad un'artista che ha talento da vendere.

Nata a Macon (Francia), ha prima studiato pittura all'Accademia di Belle Arti di Besançon, successivamente ha perfezionato la tecnica e la precisione grafica presso la Scuola di Arti Applicate di Vevey (Svizzera), per poi frequentare la Saint Martin School of Art di Londra e la milanese Accademia di Brera, esponendo le sue opere in tutta Europa. Non è più molto semplice, ormai, trovare un artista che segua personalmente tutte le fasi che portano alla realizzazione di un'incisione, eppure la Nicod le esegue tutte passo dopo passo, scrupolosamente ed in maniera anche sin troppo ossessiva.

Lei incide direttamente la lastra di zinco; in alcune zone il tratto è talmente sottile che la tiratura ne risulta automaticamente limitata. Tutto ciò utilizzando solo una vecchia punta da 78 giri. Anche la carta che la Nicod utilizza per la stampa è preziosa, derivando dall'acquisizione di un campionario di fogli unici fatti a mano da uno stampatore alla fine dell'attività. Questo lungo preambolo circa la formazione e la tecnica dell'artista francese è fondamentale per comprendere che, nonostante - direbbe qualcuno - i soggetti trattati, possiede una strabiliante capacità tecnica, che personalmente sarei curiosa di constatare in molti, sedicenti, "artisti".

Evelyne Nicod vive a Milano, in via Mattei 13, tel. 02-2574002.

ad.a.

Illustrato da: Evelyne Nicod, Il nobiluomo (1993).


Riproduzione dell'articolo pubblicato su Arte in Mostra, Anno 1, Numero 00, 12 maggio 1999, corredato da una illustrazione.

Copyright testo: Adelinda Allegretti
Copyright immagini: Evelyne Nicod
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