Le Arti Marziali Giapponesi Oggi


Si potrebbe cominciare questa breve dissertazione chiarificatrice, almeno nelle intenzioni, dicendo, come nelle favole: c'era una volta...... e noi lo facciamo.

Una volta, tanto tempo fa, esisteva il Ju Jutzu, il compendio di tutte le Arti Marziali Giapponesi.

Il Ju Jutzu, come dicevamo, e' stato da sempre l'insieme delle Arti Marziali che il Samurai, il Cavaliere del Sol Levante, doveva conoscere e praticare con successo pena la vita.

Nell'epoca feudale giapponese il Samurai o Bushi era il Guerriero, il Cavaliere per eccellenza, senza macchia e senza paura, che metteva le sue conoscenze e la sua vita nelle mani del suo Signore ed anche al servizio del piu' debole e bisognoso di aiuto.

Dall'VIII secolo D.C., data della sua fondazione, presso il Bu Toku Kai di Kyoto i giovani aspiranti al titolo ed al rango di Samurai, dopo un lungo e durissimo apprendistato, subivano un esame molto severo superato il quale, finalmente, venivano investiti della tanto ambita dignita' di Samurai.

A quel tempo Kyoto era anche la Sede dell'Imperatore del Giappone e della Sua Corte e, proprio dal Bu Toku Kai, venivano reclutati gli uomini della Guardia Imperiale e quelli della Guardia del Corpo dell'Imperatore stesso e questa tradizione e' rimasta viva fino al 1945.

Piccolo ma doveroso inciso:

I Samurai non hanno nulla a che vedere con i ninja.

Ritornando ai Samurai ed al Ju Jutzu, dobbiamo innanzitutto considerare che le piu' varie ed imprevedibili situazioni in cui si venivano a trovare i Samurai negli scontri e nelle battaglie richiedevano, proprio per la sopravvivenza, l'elaborazione e la conoscenza delle piu' strane ed impensate Arti Marziali.

Ad esempio, uno dei miei Maestri, Ufficiale Superiore dell'Esercito Imperiale Giapponese e Maestro degli Istruttori Militari, enumerava tra le Arti Marziali: la calligrafia, il nuoto in completo assetto di guerra (effettuato nei tempi passati anche con l'armatura) la marcia, la corsa ecc., arrivando fino a venti ed oltre Tecniche diverse sempre praticate seguendo rigorosi canoni di respirazione e particolari attitudini mentali. Tutto questo sotto l'appellativo unificante di Ju Jutzu.

Nella seconda meta' del Secolo scorso, dopo la Restaurazione di Meiji e con il conseguente declino della casta dei Samurai, le varie Scuole di Ju Jutzu, non ricevendo piu' le sovvenzioni dei Nobili Samurai, anch'essi caduti in disgrazia, subirono un rapido declino.

Il M. Jigoro Kano, in quel momento di grande disagio sociale e morale, intravide la possibilita' di trarre dagli ideali e dalle tecniche del vecchio Ju Jutzu, spunto e materiale per l'educazione della gioventu' nipponica. Dopo aver profondamente studiato il Ju Jutzu sotto la guida dei piu' grandi e venerati Maestri dell'epoca diventandone anche l'erede Tecnico e Spirituale, fondo' il Suo metodo che non volle chiamare Ju Jutzu per distinguerlo dalle altre scuole ed e' cosi' che nacque il Judo Kodokan che altro non e' che il vecchio Ju Jutzu, epurato di quanto di brutale ed inutile poteva contenere ed adattato alla mentalita' moderna al quale non aveva che cambiato il nome.

Il metodo Judo Kodokan si avvale di tre Tecniche, i Waza:

  1. Nage Waza - le tecniche di proiezione ovvero di lancio
  2. Katame Waza - le tecniche di controllo che si suddividono in:
  3. Atemi Waza - i colpi diretti portati ai punti vitali e dolorosi dell'avversario.

Attraverso lo studio dei Kata, le "forme", i modelli, di gruppi di Tecniche, si vede come il Judo Kodokan consideri non solo il combattimento corpo a corpo, come erroneamente considerato da alcuni, ma anche a mezza distanza come pure contro uno o piu' avversari armati sia delle armi tradizionali giapponesi come di quelle moderne.

Da quanto sin qui' detto si puo' facilmente concludere che il Judo Kodokan, nella sua pienezza, contiene lo Spirito e la Tecnica tradizionali ed e' oggi il metodo di autodifesa piu' completo e con geniale allo Spirito ed alla mentalita' Occidentale.

Un piccolo, ulteriore inciso, va fatto per il Karate:
Il Karate moderno altro non e' che la terza tecnica del Judo Kodokan, l'Atemi Waza, eletta e trasformata in metodo di competizione sportiva.

Che l'Atemi Waza faccia parte integrante del Judo Kodokan balza all'occhio con evidenza, allo studioso, da quando questi si avvia allo studio del Judo Kodokan attraverso i Kata.

Nel Nage No Kata, Kime No Kata, Ju No Kata, Kodokan Goshin Jutzu, Koshiki No Kata ecc. l'applicazione degli Atemi e' pratica costante e partenza obbligata per l'applicazione delle varie tecniche, i vari movimenti di difesa e di attacco, ed il Seiryoku Zen Yo Ko Kumin Taiku No Kata ne e' la dimostrazione palmare, e' il Kata di soli Atemi.

Concludendo, il Judo Kodokan affonda le sue radici nella Storia, nella Tradizione e nella Cultura Giapponese ed e' l'erede indiscusso di tutta la Tradizione Marziale dell'antico Giappone e da questa riceve e trasmette il messaggio di Pace, Etico, Morale e Sociale che lo Zen, dalle origini ad oggi, ha profondamente ispirato.

Gia' nel XVI secolo esistevano scuole di Judo ove si praticava il Ju Jutzu tradizionale, l'Aikido, invece, e' nato, estrapolato da vecchie tecniche di Ju Jutzu, nel 1905 ed il Karate moderno nel 1923.

 

Mario Brucoli
(Maestro e fondatore del Judo Kodokan Club)

Torino 26 ottobre 1993
Riveduto nel marzo 1998