L'ascesa al potere del nazismo in Germania

- Il partito Nazionalsocialista o NSDAP ("National Sozialistische Deutsche Arbeiterpartei" ossia "Partito nazionalsocialista tede-sco dei lavoratori) nasce nel 1920. Il suo capo è Adolf Hitler, un ca-porale onorato con la croce di ferro durante il primo conflitto mondiale che, con il pretesto datogli dall'esercito di indagare su questo ristrettis-simo gruppo di persone appartenenti all'ala di destra, dapprima entra nella sezione della propaganda per poi prenderne ben presto il coman-do.

- Il partito contestava alla Repubblica di Weimar, insediatasi dopo la disfatta del 1918 e tenuta dopo i tumulti e le elezioni del 1919 dal partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), di essersi piegata alle volontà delle nazioni vincitrici con il trattato di Versailles. In questo trattato vennero

Adolf Hitler

imposti alla Germania pesantissimi tributi economici, vide il proprio im-pero coloniale spartito tra Inghil-terra, Francia e Giappone; dovette restituire l'Alsazia e la Lorena alla Francia, la Posnania l'Alta Slesia e la Pomerania alla Polonia Gli venne inoltre imposta la riduzione dell'esercito. Come se non fosse bastato, il disegno democratico dell'SPD era in netto contrasto con i progetti dittatoriali di Hitler.

Ritratto del Fuhrer


- Il 1920 è un anno movimentato in Germania a causa della de-bolezza dimostrata dalla Repubblica di Weimar nell'amministrare un paese dominato ancora dai poteri forti delle industrie, delle banche e degli junkers. Nello stesso anno Hitler tiene, in una birreria davanti a circa 200 persone, la prima "seria" manifestazione del partito Nazio-nalsocialista; in questa birreria egli mostra le tesi che dovranno ispi-rare il partito. Esse hanno come obiettivo quello di riportare lo stato tedesco ai principi di nazione e sangue, oltre che la conduzione di una lotta spietata all'ebraismo. Tutte queste tesi verranno poi riprese ed approfondite nel Mein Kampf, scritto durante la sua permanenza in prigione nel 1923. Tra il '20 ed il '23 Hitler forma anche un suo esercito personale, le Sturmabteilung o SA, le quali servivano a intimorire perlopiù i suoi avversari politici. A capo delle SA Hitler mise Ernst Rohm.

- Tra il 1920 ed il 1923 si verifica in Germania un terribile aumento dell'inflazione (basti pensare che nel '21 per acquistare 1 dollaro occorrevano 65 marchi, mentre nel '23 ne occorrevano ben 4000 miliardi!). Ciò comportò un radicale cambiamento dei modi di vita nei tedeschi, che videro i propri risparmi polverizzati e cre-scere a dismisura il costo dei beni di prima necessità. Sull'onda dei malumori popolari che ne conseguirono Hitler tentò nel Novembre '23 un Putsch (colpo di stato), facendo irruzione con 25 SA nella Burger-brauerkeller, una nota birreria di Monaco, nella quale si stava tenendo una riunione di funzionari governativi, capi militari ed impiegati dello Stato. Egli sparò un colpo in aria e gridò l'inizio della rivoluzione nazionale.
Un'immagine del putsch tentato da Hitler nel 1923 a Monaco

Contando sull'appoggio del generale Ludendorff, venne intrapresa una sorta di "marcia su Mona-co" la quale però venne bloccata dalla polizia che incarcerò Hitler per 1 anno.

- In questo periodo di incarcerazione Hitler, come già accennato prima, leggeva moltissimo e dettava i suoi pensieri al suo camerata più intimo, Rudolf Hess. Da questa collaborazione nacque il Mein Kampf ("La mia Battaglia"). Egli sosteneva che la cultura creatrice della razza "ariana" (cioè quella germanica) erano state indebolite dall'etica distruttrice ebraico-cattolica (una delle molteplici distorsio-ni attuate da Hitler rispetto al pensiero di Nietzsche). Solo la cultura germanica più pura poteva rivitalizzare l'Europa del dopoguerra. Hitler era convinto infatti che anche in tempi lontani, dopo la caduta di Roma, i tedeschi (si riferisce ai barbari) erano stati "portatori di cultura" (per affermare ciò l'ideologia nazista piegò ai suoi fini anche ciò che scrisse Tacito riguardo i Germani) e quindi lo sarebbero stati di nuovo, ma non sotto forma di democrazia bensì sotto la guida di una figura messianica (altra enorme distorsione del pensiero di Nietzsche). Hitler continua nel suo pensiero affermando che il partito nazista avrebbe riunito tutti i popoli di lingua tedesca in un impero
Rudolf Hess

e con questo avrebbe dominato le razze inferiori, in particolare gli slavi; di particolare importanza era conquistare lo "spazio vitale" ad est, dove sorgeva la grande Russia dell'odiatissimo Stalin. Nei progetti di Hitler, la Russia stessa sarebbe stata annientata, il suo popolo ridotto in schiavitù e, una volta formato l'impero, il nazismo avrebbe trovato la "soluzione finale" per il problema ebraico.

Paul Joseph Goebbels
- Hitler diede particolare importanza alla propaganda, in quanto capì che essa era un'utilissimo strumento per il controllo delle masse. In un passo del Mein Kampf scrisse: " Ogni propa-ganda dev'essere necessariamente popolare ed adattarsi al livello intellettuale ed alla capacità recettiva del più limitato di coloro ai quali è destinata. [...] ogni propaganda efficace deve concretarsi in pochissimi punti e saperli sfruttare affinchè anche l'ultimo figlio del popolo possa formarsi un'idea di quel che si vuole attuare". Alla tecnica oratoria inoltre andavano aggiunti altri 2 elementi: apparato e rituale, in maniera di imprimere a chi ascolta la per-cezione di un potere ed una forza superiori a quelli individuali. Anche la menzogna, secondo Hitler, serviva al "capo", se ciò era
utile al suo scopo, e le menzogne dovevano essere grosse "poiché nelle grosse menzogne c'è sempre una certa forza di credibilità". Non a caso Hitler affidò successivamente a Paul Joseph Goebbels, un brillantissimo e fidato propagandista, il compito di inculcare alla gente gli ideali e le menzogne naziste.

- Nel 1925 Stati Uniti ed Inghilterra, preoccupati dalle pesanti condizioni economiche tedesche concordano dei piani di riassesto finanziario (accordi di Locarno). Non vennero risolte però altre controversie come la questione delle minoranze cecoslovacche, il corridoio dato ai polacchi e Danzica. In ogni caso da quest'anno fino al 1929 la Germania conosce un grande incremento di occupazione e produzione. Ciò non consente ad Hitler di avere il pretesto di conquistare il potere con la forza, man-candogli temporaneamente il consenso popolare. Nel frattempo creò comunque non rimase inoperoso: creò un gruppo di uomini scelti presi dalle SA che ormai erano divenute un vero e proprio esercito, e le raggruppò sotto l'arma delle Schutzen-staffeln (o SS). Le SS, formate da uomini di altissima obbe-dienza, dovevano fungere da guardia personale al Fuhrer oltre che avere compiti di spionaggio. Riuscì inoltre ad incrementare lievemente gli iscritti al partito e nelle elezioni del '28 conquistò i primi seggi in parlamento.

- Nel 1929 si verifica il crollo finanziaro della borsa statunitense, con ripercussioni gravissime in tutto il mondo. In Germania ritornano più forti che mai disoc-cupazione ed inflazione. Ciò dà il pretesto ad Hitler per tentare la definitiva scalata al potere

- Nelle elezioni del 1930 il partito nazista riuscì a com-piere un vero e proprio salto di qualità, conquistando 10 seggi e sei milioni di voti, ponendosi subito dietro ai so-cialdemocratici. Nel 1932 Hitler si candidò per la presidenza sfidando addirittura il vecchio Cancelliere Hindenburg: nella prima tornata vinse il vecchio presi-dente, che però non riuscì ad ottenere la maggoranza assoluta richiesta dalla legge. Si andò così ad una seconda tornata, preceduta da una campagna propa-

Disoccupati in cerca di lavoro a New York durante la crisi del '29

gandista operata da Goebbels mai vista prima che consenti ad Hitler, seppure perdendo nuovamente, di acquisire preziosissimi voti per le vicine elezioni parlamentari, diventando di fatto il primo partito in Germania.

- Nel 1933 il maresciallo Hindenburg dovette cedere alle pressioni sempre maggiori esercitate da Hitler sia politica-mente che attraverso le violenze delle SA lungo tutta la Germa-nia. Gli conferì quindi la carica di Capo del Governo (Reich-skanzler). Hitler puntava chiaramente ad accentrare su di sè tutti i poteri. Per questo, nelle elezioni del Marzo 1923, dopo aver ve-rosimilmente dato fouco al parlamento per poi scatenare una dura

Il maresciallo Von Hindenburg

repressione verso le opposizioni,ostacolando quindi la loro campagna elettorale, il partito nazista ottenne il 44% dei voti ma non riuscì ad ottenere la maggioranza assoluta. Hitler provvide quindi ad annullare le funzioni legislative dell'assemblea assegnandole al Capo del Governo, mettendo di seguito a tacere le opposizioni (SPD in primis).

- La fase finale dell'ascesa inarrestabile di Hitler si può individuare in due momenti distinti:

Ernst Rhom, capo delle SA
Non rappresentando ancora  un blocco monolitico nella so-cietà tedesca, Hitler dovette fronteggiare una sinistra pic-colo-borghese e radicalizzante, che richiedeva a gran voce una "seconda fase anticapitalistica della rivoluzione*". Queste ra-gioni vennero avanzate con forza presso il Fuhrer dal capo delle SA Ernst Rohm.
Il parlamento tedesco (Reichstag)
Hitler non poteva accettare una lacerazione così netta all'interno della Ger-mania e del suo stesso partito, così decise, una volta ottenuto l'appoggio del-
lo stato maggiore, di passare all'azione. Il 30 Giugno 1934, passata alla storia come "la notte dei lunghi coltelli", Hitler, coadiuvato dalle SS, assassinò Rohm e tutti gli altri maggiori esponenti delle SA. A questa epurazione parteciparono altri 2 uomini fidatissimi, Hermann Goring, uno dei maggiori es-

ponenti del partito nazista ed Heinrich Himmler, capo supremo delle SS. In tal modo Hitler aveva messo a tacere ogni dissenso ed aveva dato un fortissimo se-gnale agli oppositori.
Il passo finale venne compiuto il 2 A-gosto 1934, subito dopo la morte del vecchio capo dello stato Hindenburg. Approfittando della situazione, Hitler emanò una legge che unificava la carica di presidente con quella di Capo del Gover-no: in tal modo egli aveva il anche il con-

Heinrich Himmler
Göring Hermann
trollo dell'esercito, oltre che essere capo dello Stato. A questo punto, diventato l'unica guida del suo paese, Hitler passò subito all'adattamento delle istituzioni de-mocratiche, trasformandole in quelle totalitarie del terzo Reich. Vennero abolite le opposizioni, sciolti i partiti ed i sindacati furono dichiarati illegali. Vennero condanna-te le arti moderne, tra le quali ne fece le spese anche il Bauhaus, considerato bolscevico, tanto che il movi-mento dovette trasferirsi in altra sede; venne epurata la cultura ritenuta "anti-tedesca". Con le leggi di Norim-berga del 1935 iniziò ufficialmente la persecuzione ver-so gli Ebrei, i quali si vedevano venir meno la parità dei diritti e furono la premessa delle successive persecuzio-ni.
Uno dei tanti falò dei libri ritenuti "antitedeschi"