Nubi all'orizzonte sul caso Nemagòn (di
G.Trucchi)
Dopo la grande
marcia dello scorso marzo, i rapporti tra i bananeros legati alla ASOTRAEXDAN
(As. di lavoratori ed ex lavoratori del banano) ed il governo, rappresentato nella
Commissione Interistituzionale, sembravano avere trovato finalmente un punto
d'intesa che aveva come obiettivo quello di permettere a migliaia di persone
malate a causa del pesticida Nemagòn, di ricevere un giusto indennizzo da parte
delle multinazionali nordamericane che lo avevano prodotto, esportato ed
utilizzato.
Gli Accordi del Raizòn, firmati
con il governo, erano stati per la maggior parte rispettati anche se con una
certa lentezza.
Ora, nuovi avvenimenti stanno
incominciando a incrinare questa relazione, mettendo in allerta i bananeros che
si preparano a nuove mobilitazioni.
I fatti hanno direttamente a che
fare con le tre nuove denunce presentate dai nuovi avvocati dei bananeros negli
Stati Uniti presso la Corte Superiore di Los Angeles. Tali denunce sono state
ammesse dalla Corte e quindi inizierà un processo. Queste denunce hanno
l'obiettivo di rompere l'impasse che si é creato con le vecchie denunce
presentate in Nicaragua e nei confronti delle quali é ormai certo
l'annullamento delle eventuali sentenze nel momento in cui arrivassero negli
USA, a causa dei "famosi" errori di procedura commessi dal vecchio
buffet giuridico "Ojeda, Gutierrez, Espinoza". La cosa più importante
é che la Corte di Los Angeles, oltre ad accettarle, ha anche determinato la non
applicazione del Foro No Conveniente (clausola alla quale si sono sempre
appellate le multinazionali per poter svolgere i processi nei paesi di origine
dei denuncianti, dove sapevano che sarebbe stato più facile ottenere una
vittoria per la fragilità delle legislazioni locali) e il passaggio delle cause
presso una Corte Statale e non Federale, cosa che dovrebbe facilitare i
bananeros, essendo la Corte Statale meno "influenzabile" da parte
delle multinazionali.
Questi avvenimenti sembrano aver
preoccupato non poco le multinazionali le quali, secondo i documenti che hanno
in mano i bananeros, avrebbero contattato il governo per cercare un accordo
alle spalle degli ex lavoratori e lavoratrici. Il documento parla di otto punti
sui quali le multinazionali sembrano non transigere.
Tra i punti ci sarebbe:
- Il non riconoscimento
delle donne come persone ammalate a causa del Nemagòn.
- Il riconoscimento della
sterilità maschile come effetto del pesticida solo per gli uomini con un'età
compresa tra i 40 e i 60 anni e senza figli (questo punto taglierebbe
praticamente fuori la maggior parte degli ex lavoratori che non sono
chiaramente sterili dalla nascita...)
- Una nuova serie di esami clinici
per accertare le malattie, pagati dalle multinazionali e in laboratori da loro
scelti.
Le voci che girano sono che
il presidente Bolaños sia particolarmente preoccupato per questo caso, in
quanto sta allontanando gli investimenti stranieri e quindi lo vorrebbe
risolvere il più presto possibile accettando qualsiasi proposta delle
multinazionali.
La gravità del fatto é che
esisterebbe una aperta violazione degli Accordi del Raizòn dove si delega alla
Commissione Interistituzionale (Governo, Procura, Bananeros, Avvocati)
l'elaborazione della strategia per arrivare ad accordi con le multinazionali e
soprattutto, dove la Commissione dovrebbe essere l'ambito di negoziazione.
La Asotraexdan ha immediatamente
sospeso la riunione di verifica prevista con la Commissione Interistituzionale
ed ha riunito tutti i propri delegati, attivando un processo assembleare che si
concluderà il giorno 8 agosto con una grande marcia di protesta a Chinandega,
dove dovrebbero partecipare almeno dieci mila persone.
Alla marcia verrà invitata la
Commissione Interistituzionale affinché esponga alla gente i risultati ottenuti
durante questi quasi quattro mesi di funzionamento.
La Associazione Italia-Nicaragua
approfitterà di questa occasione pubblica e della presenza dei mezzi
d'informazione per consegnare le migliaia di firme raccolte in Italia in appoggio
al rispetto degli Accordi del Raizòn firmati dal governo.
Intanto continua il lavoro della
Asotraexdan per permettere alla gente malata di ricevere le cure gratuitamente
come stipulato nell'Accordo Sanitario firmato con il Ministero della Sanità circa
4 mesi fa.
Attualmente si stanno creando
piccole sedi della Asotraexdan nelle città dove é già vigente l'accordo con i
SILAIS (le nostre ASL) che avranno il compito di controllare il regolare
svolgimento delle visite e cure ed evitare che gente si inflitri approfittando
della situazione.
Le visite gratutie sono già
iniziate a Chinandega, Estelì, Leòn, Masaya, San Marcos, Diriamba, El Viejo e
tra due settimane si inizierà anche a Matagalpa. Ancora in sospeso Managua.
Alcune difficoltà esistono con le medicine, non sempre disponibili. Tale
carenza viene superata grazie agli aiuti continui che la gente sta inviando
all'Associazione Italia-Nicaragua che continua con l'aiuto economico per le
spese mediche.
Parallelamente é iniziato il
processo di Censimento per poter definire il numero totale dei malati a causa
del Nemagòn e per formare le liste delle persone che avranno diritto alle cure
mediche gratuite.
Il Censimento é partito in forma
autonoma da parte della Asotraexdan, mentre ci sono gravi ritardi da parte del
governo che non ha ancora messo a disposizione i fondi per iniziare il suo
censimento.
La Asotraexdan, inoltre, ha
iniziato un processo interno per studiare la possibilità di convertirsi in
Sindacato, abbandonando la forma di Associazione. Questa idea viene
dall'esigenza di ampliare le proprie possibilità d'intervento a favore
delle centinaia di richieste che provengono da ampi settori del mondo del
lavoro (cañeros, lavoratori del tabacco, del caffé,...) e quindi potersi
inserire nella difesa dei diritti dei lavoratori e non solo degli ex
lavoratori e lavoratrici come é attualmente.