Bananeros ancora in marcia

 

  

Ancora una volta i bananeros ammalati a causa del pesticida Nemagòn hanno marciato sotto il cocente sole dell'Occidente nicaraguense ed hanno fatto sentire le loro voci e le loro grida.

La marcia che ha attraversato le strade di Chinandega aveva questa volta un duplice obiettivo: dare una scossa alla situazione in cui versa la Commissione Interistituzionale formatasi con gli Accordi del Raizòn firmati nel marzo del 2004 e far sentire la voce delle donne ex lavoratrici delle bananeras che le multinazionali non vogliono riconoscere come "personas afectadas por el Nemagòn".

Dopo un percorso di alcuni chilometri, il corteo formato da migliaia di persone é arrivato in una delle piazze principali della città, dove hanno preso la parola membri della Asotraexdan (Associazione degli ex lavoratori e lavoratrici ammalati per il Nemagòn), del Governo e della solidarietà internazionale.

 

I fatti che hanno anteceduto la marcia

Dopo gli Accordi del Raizòn firmati tra Governo e Asotraexdan, i bananeros hanno continuato a mantenere alta la pressione per evitare che calasse la tensione intorno al loro caso.

Il Convenio firmato con il Ministero della Sanità (MINSA) é stato rispettato in molti dei suoi punti e in molte parti del paese si sta già offrendo assistenza medica gratuita alle persone affiliate alla Asotraexdan, sotto l'occhio vigile degli stessi bananeros per evitare che persone, che nulla hanno a che fare con la loro lotta, se ne approfittino. Anche una serie di interventi chirurgici e visite mediche specialistiche sono finanziate quasi totalmente dal MINSA. Il vero problema resta quello delle medicine, che molto spesso non esistono nel paese o che il MINSA non é in grado di garantire in grande quantità e quello di alcune operazioni o esami clinici particolarmente costosi che non possono essere effettuati nelle strutture pubbliche.

 

Ancora in alto mare, invece, lo svolgimento del Censimento per capire effettivamente quante persone si sono ammalate a causa del contatto con il Nemagòn e quindi, a quante persone si dovrà dare copertura sanitaria. Una serie di inconvenienti ha ritardato lo svolgersi del censimento da parte del governo e la stessa Asotraexdan ha cominciato ad effettuarne uno in modo indipendente in base al quale si sta già riconoscendo il diritto all'assistenza sanitaria.

Anche la parte relativa alla denuncia che le multinazionali avevano presentato negli Stati Uniti contro i bananeros sembra essere definitivamente risolta.

 

Il funzionamento della Commissione Interistituzionale, asse portante degli accordi firmati con il governo, ha invece lasciato a desiderare e soprattutto negli ultimi mesi, le riunioni che avrebbero dovuto avere l'obiettivo di stendere una strategia comune tra bananeros-avvocati-governo in vista di negoziazioni con le multinazionali, sono state inutili e prive di contenuti concreti.

A questa situazione si é aggiunta l'informazione ricevuta da una delle fonti della Asotraexdan, che il governo attraverso il Ministro dell'Agricoltura (MAGFOR) Augusto "Tuto" Navarro avrebbe iniziato dei dialoghi segreti con le multinazionali per raggiungere un accordo da poi proporre ai bananeros.

Oltre all'atto violatorio degli Accordi del Raizòn, le multinazionali stanno cercando di far passare la proposta che le donne ex lavoratrici delle bananeras non rientrino nel diritto agli indennizzi in quanto non avrebbero "lavorato direttamente con le banane e quindi con il Nemagòn".

Per tutti questi motivi il 22 agosto é partita questa nuova marcia in cui le donne afectadas hanno urlato il loro diritto ad essere indennizzate esattamente come gli uomini.

Come sempre, nella piazza, il silenzio e l'attenzione erano totali, rotti solo dalle urla e dagli applausi di migliaia di persone giunte ancora una volta a difendere i propri diritti. In modo instancabile sono rimasti e rimaste per ore sotto il sole, con una voglia incredibile di arrivare fino alla fine...hasta el fin, nonostante le 780 persone decedute che ormai non faranno più parte di questa lotta.

 

Durante il suo intervento, il presidente della Asotraexdan Victorino Espinales Reyes, ha usato parole molto dure per ribadire che gli accordi devono essere rispettati e che non é possibile che avvengano negoziazioni clandestine senza il consenso del settore bananero. Ha inoltre sancito la rottura totale con gli altri settori legati ancora con il buffet giuridico di Walter Gutierrez e ha dato il suo totale appoggio alle donne che si sono ammalate a causa del Nemagòn e che, oltre a morire, hanno spesso partorito figli deformi.

Ha infine minacciato il governo che se continuerà con questa politica ambigua i bananeros ritorneranno in strada e marceranno nuovamente verso Managua per chiedere ciò che la volta scorsa non gli é stato concesso e cioé i 100 milioni cordobas per le cure mediche e una pensione vitalizia per tutti gli ammalati.

Si sono poi succedute varie personalità tra cui il nuovo Procuratore Generale della Repubblica, Alberto Novoa, che si é dimostrato particolarmente sensibile al tema in discussione.

 

 Durante la giornata, l'Associazione Italia-Nicaragua ha avuto uno spazio per poter effettuare un intervento in cui ha ribadito il suo totale appoggio alla lotta dei bananeros ed ha ripercorso questi quattro anni di intensa attività al fianco degli ex lavoratori e lavoratrici.

Si sono inoltre consegnate al Ministro dell'Agricoltura, attuale coordinatore della Commissione Interistituzionale, le migliaia di firme raccolte in Italia negli ultimi mesi in cui si chiede il rispetto degli Accordi del Raizòn.

 

In un incontro avvenuto qualche giorno dopo la marcia, la Associazione Italia-Nicaragua ha incontrato la Direttiva della Asotraexdan per ridefinire la strategia comune visto gli sviluppi degli ultimi mesi.

In modo particolare si é cominciato un lavoro di riorganizzazione per quello che riguarda la parte di sostegno alle spese mediche per gli ammalati, che dovrà necessariamente tener conto del nuovo panorama che vede il Ministero della Sanità direttamente conivolto in questo settore.

 

(foto e testo di Giorgio Trucchi)