Come pranoterapeuta, come guaritore, come dispensatore di un'energia che corregge squilibri, che colma carenze, che modifica accumuli negativi di energia, ritengo che tutto ciò che contribuisce ad armonizzare il nostro vivere quotidiano debba essere ricercato con grande passione, con sommo interesse, con profondo impegno. Non voglio disquisire su quello che "scientificamente" è la bioenergia, il prana e dimostrare che il prana esiste, che si possa intervenire su modificazioni energetiche e quindi sulle malattie, su deformazioni che questo squilibrio energetico determina nel corpo umano, perché penso che queste disquisizioni competono ad altri. Si può dire che ci sono da una parte i meccanicisti, i tecnicisti, gli scientisti e dall'altra gli spiritualisti, gli animisti. Occorre superare la diatriba che oppone coloro che credono di più nel Creatore che nel creato, che credono di più nel fattore di vita che nell'essere che vive.

copertina

Penso che si debba insistere su una ricerca che appassioni sempre di più e che spinga a essere testimoni di un'esistenza che non si esaurisca nella misura fra tempo di nascita e tempo di morte, che non si misuri negli anni vissuti su questa terra, ma che simisuri nella magicità dell'Universo, che guardi al di là del contingente, per proiettarsi verso l'infinito.
Che cosa sa oggi l'uomo di se stesso, del suo presente, del suo avvenire e anche del suo passato? L'uomo si pone sempre interrogativi. Continua a porsi interrogativi che non hanno risposta, se li ricerca solo dentro le cose che non possono avere risposte, se li ricerca solo dentro le cose che sono già disvelate, manifestate, conosciute razionalmente.
Ma perché non rapportarsi con il mistero profondo della vita, il mistero di ciò che è sconosciuto perché non ricercato, non ascoltato?

 

Torna all'home page