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2. Parvasaṃgraha

(L'elenco dei libri. I, 2)


                              II

   1 	i ṛṣi dissero:
     	“il luogo samantapañcaka di cui tu hai parlato o figlio di sūta,
     	tutto questo rettamente noi vorremmo conoscere.”

   2 	il sūta disse:
     	se dite di aver desiderio di udire o savi, la splendida storia 
     	chiamata samantapañcaka, voi mi dovete ascoltare o virtuosi,

   3 	al passaggio tra il tretā e il dvāpara, Rāma il migliore degli armati,
     	frequentemente uccideva i principi kṣatriya, preso dal furore,

   4 	egli tutti gli kṣatriya uccisi, col lucente fuoco del suo valore,
     	in samantapañcaka faceva cinque laghi di sangue,

   5 	egli preso dall'ira, in questi cinque laghi di sangue,
     	col quel sangue saziava gli antenati, questo abbiamo udito,

   6 	quindi gli avi col padre Ṛcīka in testa avvicinatisi a quel toro dei brahmani,
     	a lui ordinarono di pacificarsi, allora egli si fermava,

   7 	il luogo che è vicino a quei laghi di sangue,
     	è conosciuto come il sacro samantapañcaka,

   8 	quel luogo che appare avere la suddetta caratteristica,
     	con questo nome quel luogo allora chiamarono i sapienti,

   9 	e giunto il passaggio tra il dvāpara e il kaliyuga, avvenne
     	a samantapañcaka la battaglia tra gli eserciti dei kuru e dei pāṇḍava,

  10 	in questo luogo sede del supremo dharma, esente dalle colpe terrene,
     	diciotto armate desiderose di battaglia si scontrarono,

  11 	così si è prodotto il nome di quel luogo o ri-nati,
     	santo e piacevole quel luogo da voi è celebrato

  12 	tutto questo io vi ho raccontato o migliori tra i muni,
     	di come il luogo è chiamato e conosciuto nei tre mondi.

  13 	i ṛṣi dissero:
     	“di armate akṣauhiṇī tu hai parlato o rampollo di sūta,
     	tutto su questo in verità noi vorremmo conoscere,

  14 	la composizione in carri, cavalli, uomini ed elefanti dell'akṣahiṇī,
     	rettamente dicci tutto quanto tu conosci.”

  15 	il sūta disse:
     	un carro, un elefante, e cinque uomini di fanteria,
     	più tre cavalieri, questo conoscono come un 'patti' gli esperti,

  16 	tre volte un patti è chiamato dai sapienti una 'senāmukha',
     	tre senāmukha formano un 'gulma',

  17 	tre gulma hanno per  nome un 'gaṇa', e tre gaṇa un 'vāhinin',
     	tre vāhinin sono conosciute come un 'pṛtana' dagli esperti,

  18 	un 'camū' è di tre pṛtana, e tre camū sono un anīkinī,
     	dieci anīkinī dai sapienti vengono detti un akṣauhiṇī,

  19 	la somma totale di carri dell'akṣauhiṇī o migliori dei ri-nati,
     	contata da chi conosce la verità, è di 21 mila,

  20 	più ottocento e più ancora settanta,
     	e uguale è qui calcolata la quantità di elefanti,

  21 	e di centonovemila trecento sessantacinque  
     	si deve contare quella degli uomini o immacolati,

  22 	e di sessantacinquemilaseicentodieci quella dei cavalli,
     	viene detta e calcolata qui esattamente,

  23 	questa dicono essere l'akṣauhiṇī, le genti che sanno rettamente contare,
     	e che io vi ho elencato in dettaglio o migliori dei ri-nati,

  24 	di questa misura, gli akṣauhiṇī dei kuru e dei pāṇḍava
     	o migliori dei di ri-nati, erano in totale diciotto,

  25 	e là in quel luogo si scontrarono, trovandovi la distruzione
     	i kaurava, a causa della portentosa azione del destino,

  26 	dieci giorni combatteva Bhīṣma, supremo esperto d'armi,
     	per cinque giorni, Droṇa proteggeva l'esercito dei kuru,

  27 	due giorni combattè Karṇa, distruttore di schiere nemiche,
     	per mezza giornata Śalya e dopo questo vi fu il duello di mazze, 

  28 	e alla fine di quel giorno, il figlio di Hṛdika, il droṇide e il gautama,
     	uccisero di notte con la frode l'esercito di Yudhiṣṭhira addormentato,

  29 	questa storia chiamata bhārata che in dettaglio durante il sattra di Śaunaka
     	io vi racconterò: all'inizio è raccontata la sezione pauloma,

  30 	narrata in pada di vario senso, e da molti di essi composta,
     	è padroneggiata dagli uomini saggi, liberi da ogni brama,

  31 	come il sé è tra le cose da conoscere, come la vita tra le cose care,
     	così questa storia è la prima per senso è la migliore fra tutte le conoscenze,

  32 	in questa suprema storia, vi è fissata la suprema intelligenza,
     	come la parola inserita nei veda e nel mondo, è completa di vocali e consonanti,

  33 	udite dunque i parvan di vari versi, di questa storia piena di saggezza
     	di questa storia dei bhārata udite dunque l'elenco dei parvan,

  34 	per primo l'indice dei parvan, e per secondo l'elenco dei parvan,
     	pauṣya, pauloma, āstika, ādivaṁśāvatāraṇa,

  35 	quindi, il sambhavaparvan è detto, divinamente e meravigiosamente redatto
     	l'incedio della casa di lacca, e il libro di Hiḍimba viene recitato,

  36 	quindi il bakavadha parvan, e poi il caitraratha parvan,
     	poi si racconta il libro dello svayaṁvara, della divina principessa pāñcālī,

  37 	e della sua conquista secondo il dharma kṣatriya, le nozze si raccontano,
     	e quindi il parvan dell'arrivo di Vidura, e dell'acquisto del regno,

  38 	la residenza di Arjuna nella foresta e poi quello del rapimento di Subhadrā,
     	dopo il rapimento di Subhadrā, si deve conoscere l'haraṇahārika,

  39 	quindi l'incendio della selva khāṇḍava, e il mayadarśana,
     	quindi è narrato il sabhāparvan, e il mantraparvan, quindi poi

  40 	il parvan dell'uccisione di Jarāsaṁdha e poi il digvijaya parvan,
     	dopo il digvijaya si narra il rājasūyika parvan,

  41 	e quindi l'arghābhiharaṇa, e poi il śiśupālavadha parvan,
     	il dyūtaparvan quindi è recitato, e poi l'anudyūta,

  42 	poi, l'āraṇyaka parvan, e quindi il kirmīravadha,
     	quello della lotta tra Īśvara e Arjuna, conosciuto come il kairātaparvan,

  43 	l'indralokābhigamana parvan, si deve conoscere dopo questo,
     	poi il parvan del viaggio ai tīrtha del saggio re dei kuru,

  44 	e quindi il jaṭāsuravadha parvan, e quindi quello yakṣayuddha,
     	quindi l'ājagara parvan, si deve conoscere dopo questo,

  45 	e dopo questo si narra il libro dell'incontro con Mārkaṇḍeya,
     	e poi il saṁvāda parvan, l'incontro di Draupadī con Satyabhāmā,

  46 	poi il ghoṣayātrā parvan e quindi il mṛgasvapnabhaya,
     	quindi la storia vrīhidrauṇika è raccontato, dopo questo,

  47 	poi il parvan del rapimento di Draupadī, dalla foresta da parte del sindhu,
     	e poi il kuṇḍalāharaṇa parvan, dopo questo è raccontato,

  48 	quindi l'āraṇeya parvan e dopo questo il vairaṭa, 
     	il parvan della morte di Kīcaka, e poi il gograhaṇa parvan,

  49 	quindi si narra il libro delle nozze di Abhimanyu con la figlia di Viraṭa,
     	l'udyogaparvan si deve conoscere dopo questo, meraviglioso,

  50 	quindi, la storia del saṃjayayāna parvan si deve conoscere dopo questo, 
     	poi il prajāgara parvan, l'insonnia di Dhṛtarāṣṭra per l'ansia,

  51 	il sānatsujāta parvan del segreto della visione dell'adhyātman
     	e quindi lo yānasaṃdhi parvan e quello dell'arrivo del Beato,

  52 	poi si deve conoscera qui il parvan della conversazione di Karṇa grand'anima,
     	quindi il parvan della marcia dei due eserciti dei kuru e dei pāṇḍava,

  53 	poi dopo questo il parvan del conteggio di carri e guerrieri,
     	il parvan dell'arrivo del messaggero Ulūka che accende l'ira,

  54 	quindi si deve conoscere dopo questo il parvan della storia di Ambā,
     	si deve quindi conoscere il libro della consacrazione di Bhīṣma, atto meraviglioso,

  55 	dopo questo si narra il jambūkhaṇḍavinirmāṇa parvan,
     	quindi il bhūmi parvan, e si deve conoscere la storia della formazione delle isole,

  56 	poi si racconta il libro della bhagavadgītā dopo la morte di Bhīṣma,
     	si narra quindi il libro della nomina di Droṇa poi il saṁśaptakavadha,

  57 	il libro della morte di Abhimanyu, e si narra il pratijñā parvan
     	il libro della morte di Jayadratha, e quindi la morte di Ghaṭotkaca,

  58 	quindi il libro della morte di Droṇa si deve conoscere, che fa rizzare i capelli,
     	dopo questo il libro in cui si scaglia l'arma nārāyaṇa,

  59 	quindi si deve conoscere il karṇaparvan, e dopo questo il śalyaparvan,
     	il hradapraveśana parvan e dopo questo il gadāyuddha,

  60 	poi il sārasvata parvan pieno di tīrtha e genealogie, 
     	dopo questo si narra il detestabile sauptika parvan,

  61 	poi dopo questo si mostra l'aiṣīka parvan, crudelissimo,
     	quindi il jalapradānika parvan e dopo questo lo strīparvan,

  62 	quindi si deve conoscere lo śrāddha parvan, dei riti funebri dei kuru, 
     	quindi il libro della consacrazione del saggio dharmarāja,

  63 	quindi il libro della distruzione del rakṣas Cārvāka travestito da brahmano,
     	quindi dopo questo il libro dell'assegnazione delle dimore,

  64 	quindi il śāntiparvan, dove è riportato il rājadharmānukīrtana
     	quindi si narra l'āpaddharma parvan e dopo questo il mokṣadharma,

  65 	poi si deve conoscere l'ānuśāsanika parvan,
     	poi il libro dell'ascensione al cielo del saggio Bhīṣma,

  66 	quindi l'aśvamedhika parvan, che scioglie via da ogni peccato,
     	poi l'anugītā parvan si deve conoscere con le sue parole sull'adhyātman,

  67 	poi il parvan chiamato āśramavāsa, e il putradarśana,
     	quindi il libro dell'arrivo di Nārada, dopo questo si narra,

  68 	poi il mausala parvan, terribile viene narrato,
     	quindi il mahāprasthānika parvan e lo svargārohaṇika,

  69 	quindi lo harivaṁśa parvan, il purāṇa chiamato khila,
     	e pure il bhaviṣyaparvan è narrato in sunto, molto meraviglioso.

  70 	questi cento parvan composti pienamente dal grand'anima Vyāsa,
     	secondo verità di nuovo dal sūta figlio di Lomaharṣaṇa,

  71 	furono raccontati nella foresta di naimiṣa, in diciotto libri,
     	in succinto del bhārata là fu narrato il contenuto dei parvan,

  72 	nel pauṣya parvan si narra della grandezza di Uttaṅka,
     	nel pauloma, in dettaglio si racconta la discendenza di Bhṛgu,

  73 	nell'āstīka, la nascita di tutti i nāga e di Garuḍa,
     	e la storia del frullamento dell'oceano e la nascita di Ucchaiḥśravas,

  74 	e la celebrazione del sacrificio dei serpenti da parte del re figlio di Parikṣit,
     	si deve quindi raccontare delle nascite dei bhārata grandi anime,

  75 	e le diverse nascite dei re sono raccontate nel saṃbhava parvan,
     	e quelle degli altri brahmani e del ṛṣi il dvaipāyana,

  76 	e qui sono ricordate le parziali incarnazioni degli dèi,
     	e dei daitya e dei dānava, e degli yakṣa dal grande vigore,

  77 	e dei nāga e dei serpenti, e dei gandharva, e degli uccelli,
     	e la nascita degli altri svariati esseri,

  78 	e la nascita dei vasu grandi anime, dal ventre della bhāgīrathī,
     	e nella casa di Śaṃtanu, e ancora il loro ritorno in cielo,

  79 	e dopo la morte di questi splendidi, la nascita pure di Bhīṣma,
     	e la rinuncia del regno, e il fermo voto di castità,

  80 	e la sua promessa di proteggere Citrāṅgada, 
     	e morto Citrāṅgada, la protezione del fratello più giovane,

  81 	la salita al trono del regno di Vicitravīrya,
     	e la nascita tra gli uomini di Dharma per la maledizione di Aṇīmāṇḍavya,

  82 	e la procreazione da parte di Kṛṣṇa il dvaipāyana per concedere una grazia,
     	e la nascita di Dhṛtarāṣṭra, di Pāṇḍu, e dei pāṇḍava,

  83 	e il piano di Duryodhana di mandarli a Vāraṇavata,
     	e per l'avvertimento di Vidura, il compimento dello stratagemme del tunnel,

  84 	e la scoperta dei pāṇḍava nella terribile foresta da parte di Hiḍimbā,
     	e quindi la nascita di Ghaṭotkaca, qui viene narrata,

  85 	la residenza dei pāṇḍava, sotto mentite spoglie nella casa del brahmano,
     	e la morte di Baka, e la meraviglia dei cittadini,

  86 	quindi Arjuna dopo aver sconfitto Aṅgāraparṇa sulle rive della Gaṅgā,
     	assieme a tutti i fratelli, parte alla volta dei pāñcāla,

  87 	quindi la suprema storia di Tapati, di Vāsiṣṭha e di Aurva,
     	e quella meravigliosa detta la storia dei cinque Indra,

  88 	e l'opposizione di Drupada al matrimonio di tutti e cinque,
     	e il matrimonio divino di Draupadī voluto dagli dèi,

  89 	e l'arrivo di Vidura, e la visita del Lunghi-capelli,
     	e la loro residenza a khāṇḍavaprastha, condividendo metà del regno,

  90 	e per consiglio di Nārada l'accordo fatto su Draupadī,
     	quindi la storia viene raccontata di Sunda e di Upasunda,

  91 	il soggiorno nella foresta del pṛthāde, e l'unione con Ulūpī, sulla via,
     	la visita ai sacri tīrtha e la nascita di Babhruvāhana,

  92 	a Dvārakā, desiderando Subhadrā, con un rapimento d'amore
     	la ottiene il coronato Arjuna col permesso di Vāsudeva,

  93 	e compiuto il rapimento, raggiunto da Kṛṣṇa figlio di Devakī,
     	ottengono il disco e l'arco nell'incendio della foresta Khāṇḍava,

  94 	la nascita di Abhimanyu di supremo splendore, dal ventre di Subhadrā,
     	la liberazione dall'incendio di Maya, e la liberazione di Bhujaṁga
     	e la nascita di un figlio del grande ṛṣi Mandapāla, nel grembo di una Śārṇgī,

  95 	così questo è detto l'ādiparvan, il primo dei molti esposti,
     	fu numerato in duecento adhyāya, dal supremo ṛṣi,
     	più altri diciotto adhyāya, da Vyāsa dal supremo splendore,

  96 	settemila novecento sono gli śloka,
     	più altri ottantaquattro śloka appaiono messi insieme dal grand'anima,

  97 	il secondo è il sabhāparvan in molte sezioni raccontato,
     	la costruzione del palazzo dei pāṇḍava e l'apparizione dei servitori, 

  98 	il racconto dell'assemblea dei lokapāla, da parte di Nārada, testimone degli dèi,
     	la preparazione del rājasūya, e l'uccisione di Jarāsaṁdha,

  99 	a girivraja, e la liberazione dei re prigionieri da parte di Kṛṣṇa,
     	poi l'uccisione di Śiśupāla, nell'assemblea degli ospiti al rājasūya,

 100 	e veduto lo splendore del sacrificio, preso da intollerabile dolore
     	fu Duryodhana, e fu deriso da Bhīma dentro il palazzo,

 101 	dove sorse in lui una furia e per questo preparava la partita a dadi,
     	dove Śakuni il giocatore sconfiggeva ai dadi il figlio di Dharma,

 102 	dove Draupadī come nave tra i marosi, era sprofondata nel mare delle difficoltà,
     	e il sovrano Duryodhana, la trascinava, e vista la salvezza da lei fornita,
     	di nuovo allora sfidava i pāṇḍava alla partita,

 103 	tutto questo è raccontato nel sabhāparvan dal grand'anima,
     	il numero degli adhyāya si deve contare in settantadue,

 104 	e in duemila cinquescento śloka, più
     	undici śloka si sa esser raccontati in questo parvan

 105 	dopo questo per terzo si deve conoscere il grande āraṇyaka parvan
     	coi cittadini che seguirono il saggio figlio di Dharma,

 106 	e dove c'è l'arrivo dei vṛṣṇi e di tutti i pāñcāla,
     	e dove c'è il racconto della distruzione di Saubha, e dell'uccisione di Kirmīra,
     	il vagare del pṛthāde dall'infinito splendore, per cercar armi, 

 107 	la lotta con Mahadeva, sotto l'aspetto di un kirāta,
     	la visione dei lokapāla e l'ascesa in cielo,

 108 	la visita del grande ṛṣi Bṛhadaśva dall'anima compiuta,
     	il lamento di Yudhiṣṭhira afflitto dall'agitazione,

 109 	e la storia di Nala piena di dharma, e fonte di commiserazione,
     	e la fermezza di Damayantī quando Nala si allontana da lei

 110 	e mentre risiedono nella foresta i pāṇḍava, grandi anime,
     	viene raccontato da Lomaśa, l'assunzione in cielo di Arjuna,

 111 	e il viaggio ai vari tīrtha dei pāṇḍava grandi anime,
     	e qui si narra dell'uccisione di Jaṭāsura,

 112 	e spinto da Draupadī Bhīmasena va sul monte gandhamādana,
     	dove andato per fiori li raccoglie nel giardino di loti,

 113 	e dove sorse una grande battaglia coi rākṣasa,
     	e con gli yakṣa dal grande valore, a cominciare da Maṇimat,

 114 	e la storia di Agastya quando divorò Vātāpi,
     	e pure l'unione del ṛṣi con Lopāmudrā per aver figli,

 115 	quindi di seguito è narrata la storia del falco e del piccione,
     	dove Indra, Agni e Dharma mettono alla prova il sovrano Śibi,

 116 	e la vicenda di Ṛśyaśr̥ṅga mentre da giovane era brahmacārin,
     	e le vicende di Rāma il figlio di Jamadagni dal grande splendore,

 117 	e dove è narrata la morte dei kārtavīrya e degli haihaya,
     	e la storia di Sukanyā dove Cyavana, il bhṛguide,

 118 	al sacrificio di Śaryati, faceva bere il soma ai due aśvin,
     	e dove il muni da loro due riacquista la giovinezza,

 119 	e la storia di Jantu c'è qui dove Somaka, col sacrificare il figlio, 
     	per aver altra prole sacrificava il re ed otteneva egli cento figli,

 120 	e come Aṣṭavakrīya nella disputa, il sūta,
     	avendo vinto, ottenne quel ṛṣi dall'oceano il proprio padre,

 121 	e l'acquisto di armi divine per il fratello maggiore, da parte dell'ambidestro,
     	la battaglia coi nivātakavaca abitanti la città d'oro,

 122 	e il ritorno del pṛthāde coi fratelli al monte gandhamādana,
     	e il viaggio ai pascoli delle vacche, dove fu la battaglia del coronato coi gandharva,

 123 	e il ritorno di essi al lago dvaitavana,
     	il rapimento di Draupadī dall'āśrama da parte di Jayadratha,

 124 	dove Bhīma lo insegue con velocità pari alla forza del vento,
     	le storie intere raccontate da Mārkaṇḍeya, una dopo l'altra,

 125 	e la visita di Kṛṣṇa e la sua veritiera conversazione,
     	il racconto della pentola di riso, e quello di Indradyumma,

 126 	e la storia di Sāvitrī e di Auddālaki, e quella del figlio di Vena,
     	e il racconto del Rāmāyaṇa qui c'è in esteso,

 127 	e la rimozione degli orecchini di Karṇa da parte del distruggi-fortezze,
     	e il racconto della foresta dove Dharma raggiunse il figlio,
     	e dove dopo aver ottenuto doni i pāṇḍava partirono per l'ovest,

 128 	questo viene raccontato nel terzolibro, l'āraṇyakapravan,
     	qui sono riuniti dal supremo ṛṣi, duecento adhyāya,
     	più altri settantanove adhyāya sono raccontati,

 129 	diecimila sei cento sono gli śloka, 
     	più sessantaquattro altri śloka in questo parvan sono ricordati,

 130 	quindi si deve conoscere in dettaglio il vairāṭa parvan,
     	giunti alla città di Virāṭa in un cimitero un grande albero, 
     	vedendo, là nascosero le armi i pāṇḍava,

 131 	quindi entrati nella città, travestiti essi vi risiederono,
     	e dove vi fu l'uccisione di Kīcaka da parte di ventre-di-lupo,

 132 	e dove nel furto delle mandrie i kuru furono vinti dal pṛthāde in battaglia,
     	e la mandria di vacche di Virāṭa fu liberata dai pāṇḍava,

 133 	e dove da Virāta Uttarā fu data come nuora al coronato,
     	destinandola a Abhimanyu il figlio di Subhadrā distruttore di nemici,

 134 	questo è come è esposto in esteso il quarto libro il vairātaparvan,
     	qui dal grand'anima furono raccolti di adhyāya

 135 	sessantasette, e poi ascolta da me anche il totale degli śloka
     	vi sono duemilasessantacinque śloka, 
     	in questo parvan contati in totale dal supremo ṛṣi,

 136 	dopo questo ascolta del quinto libro udyogaparvan che c'è da conoscere,
     	nella città di Upaplavya risiedendo i pāṇḍava, per dediderio di vittoria,
     	Duryodhana e Arjuna si recarono da Vāsudeva: 

 137 	“aiuto in questa guerra o signore tu ci devi dare”
     	con queste parole apostrofato, il saggio Kṛṣṇa allora disse:

 138 	“o me solo, consigliere non combattente o tori fra gli uomini,
     	o un akṣauhiṇī del mio esercito, cosa volete che vi dia?”

 139 	laddove lo sciocco insano Duryodhana scelse l'esercito,
     	il conquista-ricchezze, scelse invece Kṛṣṇa disarmato e consigliere.

 140 	Saṁjaya viene mandato ai pāṇḍava per parlare di pace,
     	come messaggero dal grande re, il potente Dhṛtarāṣṭra,

 141 	e avendo saputo dei pāṇḍava e di Vāsudeva per primo
     	l'insonnia si deve conoscere di Dhṛtarāṣṭra per l'ansia,

 142 	e dove Vidura, varie e appropriate parole, 
     	diceva al re, al saggio Dhṛtarāṣṭra,

 143 	quindi dove la suprema dotrina dell'adhyātman da Sanatsujāta,
     	ascolta il re, pieno di soffrenza interiore e oppresso dal dolore,

 144 	e dove Saṁjaya appare nella corte del re, e di quei due,
     	di Vāsudeva e di Arjuna racconta la suprema identità, 

 145 	dove Kṛṣṇa pieno di compassione quel glorioso volendo la riconciliazione, 
     	in persona si reca per fare la pace, alla città che a nome dagli elefanti,

 146 	e il rifiuto del re Duryodhana, a Kṛṣṇa, 
     	che chiedeva una pace giusta per entrambe le parti,

 147 	e il lor cattivo consiglio a cominciare da Karṇa e da Duryodhana, riconosciuto,
     	Kṛṣṇa si mostra ai re nel suo aspetto di Signore dello yoga,

 148 	e Karṇa salito sul carro viene consigliato da Kṛṣṇa,
     	ma il consiglio per orgoglio viene da questi rifiutato,

 149 	e quindi il ritorno dalla città di hāstinapura,
     	e la numerazione delle forze in carri, cavalli, uomini e elefanti,

 150 	e dove dal re viene mandato Ulūka presso i pāṇḍava,
     	e per la grande battaglia del giorno dopo, crude parole del messaggero,
     	e quindi il conteggio in carri e guerrieri, e la storia di Ambā,

 151 	queste le molte vicende nel quinto libro del bhārata
     	esposte, nell'udyogaparvan che comprende la pace e la guerra,

 152 	gli adhyāya in numero qui di centottantasei sono ricordati,
     	e sei mila śloka, altrettante centinaia,

 153 	più altri novantotto śloka sono composti dal grand'anima,
     	dal saggio Vyāsa in questo parvan, essi sono pieni di meriti,

 154 	dopo questo si racconta il bhīṣmaparvan, dai vari contenuti,
     	dove Saṁjaya racconta dell'origine del continente Jambu,

 155 	dove la guerra sorge, terribile e crudelissima per dieci giorni,
     	dove l'esercito di Yudhiṣṭhira cade in suprema difficoltà,

 156 	dove l'intelligente Vāsudeva, sciolse la disperazione del pṛthāde, 
     	nata dall'offuscamento, per mezzo di visioni di liberazione,

 157 	dove il pṛthāde grande arciere, messosi dietro Śikhaṇḍin,
     	colpendolo con appuntite frecce dal carro abbattè Bhīṣma,

 158 	questo è il sesto grande libro raccontato nel bhārata,
     	gli adhyāya qui narrati sono cento più diciassette,

 159 	e cinquemila ottocento sono contati gli śloka,
     	e altri ottantaquattro śloka sono ricordati in questo libro,
     	da Vyāsa sapiente dei veda, numerati nel bhīṣmaparvan,

 160 	quindi si narra il droṇaparvan di molte e varie vicende,
     	dove i guerrieri giurati, allontanano il pṛthāde dal campo di battaglia,

 161 	dove il grande re Bhagadatta, simile a Śakra in battaglia,
     	assieme al suo elefante di nome supratīka viene ucciso dal coronato,

 162 	dove molti grandi guerrieri con Jayadrata in testa, uccidono Abhimanyu,
     	il guerriero fanciullo non ancora entrato nella giovinezza, 

 163 	dove ucciso Abhimanyu, vengono distrutti dal furioso pṛthāde,
     	sette akṣauhiṇī in battaglia, e il re Jayadratha viene ucciso,
     	e il resto dei guerrieri giurati egli distrugge in battaglia,

 164 	Alambusa, e Śrutāyu, e Jalasaṃdha dal grande valore,
     	il figlio di Somadatta, e Virāṭa e Drupada grande sul carro,
     	e molti altri a cominciare da Ghaṭotkaca sono uccisi nel droṇaparvan,

 165 	e qui Aśvatthāman però, caduto Droṇa in battaglia,
     	indignato, l'arma di Nārāyaṇa terribile tira fuori,

 166 	questo grande settimo libro nel bhārata è narrato,
     	qui la maggior parte dei principi della terra trova la morte,
     	nel droṇaparvan, quei tori fra gli uomini, che furono esperti guerrieri,

 167 	centosettanta sono gli adhyāya qui composti,
     	e ottomilanovecento gli śloka 

 168 	più altri nove śloka sono qui enumerati dal sapiente
     	muni, figlio di Parāśara ideati nel droṇaparvan,

 169 	dopo questo si narra il karṇaparvan oltremisura meraviglioso,
     	e il servizio come auriga dell'astuto re dei madra,
     	dove si narra l'antica storia dell'uccisione di Tripura,

 170 	e qui sorse la violenta disputa tra Karṇa e Śalya,
     	la storia poi dell'oca selvatica e del corvo in allusione alla disputa,

 171 	la reciproca ira tra Yudhiṣṭhira e il coronato,
     	dove poi, in un duello di carri Karṇa grande guerriero viene ucciso dal pṛthāde,

 172 	l'ottavo libro viene chiamato questo dagli esperti del bhārata,
     	sessantanove adhyāya sono recitati nel karṇaparvan,
     	e quattro mila novecento sono gli śloka,

 173 	dopo questo è narrato il meraviglioso śalyaparvan,
     	ucciso che fu il capo dell'esercito, comandande divenne il signore dei madra,

 174 	e dove si narrano i duelli di carri compiuti qui ad uno ad uno,
     	e della morte dei principali kuru, nel śalyaparvan si narra,

 175 	e qui vi è la morte di Śalya da parte del dharmarāja, grande guerriero,
     	e il tumultuoso duello con le mazze qui è narrato,
     	e la sacralità dei tīrtha della Sarasvatī è celebrata,

 176 	questo è detto essere il nono libro meraviglioso e pieno di senso,
     	cinquantanove sono qui gli adhyāya enumerati dai sapienti,

 177 	e le molte vicende qui raccontate si recitano in ottimi śloka,
     	tremiladuecento e venti sono gli śloka,
     	composti dal muni per addurre gloria ai kaurava,

 178 	quindi dopo io parlerò del terribile sauptikaparvan,
     	dove fu spezzata la coscia del re Duryodhana, sdegnoso,

 179 	partiti i pṛthādi, tre guerrieri sul carro si avvicinarono,
     	sporchi di sangue al tramonto: Kṛtavarman, Kṛpa, e il droṇide, 

 180 	e dove il droṇide, grande sul carro, preso da fiera ira, prometteva:
     	'senza aver ucciso tutti pāñcāla a cominciare da Dhṛṣṭadyumna,
     	e i pāṇḍava loro alleati, non deporrò l'armatura.'

 181 	e ove quei tori fra gli uomini, di notte senza pericolo, i pāñcāla
     	addormentati, nei loro letti attaccarono quei tre con il droṇide alla testa,

 182 	e così si salvarono i cinque pṛthādi fidando nella forza di Kṛṣṇa,
     	e Sātyaki, grande arciere, e il resto trovò la morte,

 183 	Draupadī afflitta dal dolore per i figli, e colpita dalla morte del padre e del fratello,
     	con intenzione di digiunare a morte, si appressa ai mariti,

 184 	e per ordine di Draupadī Bhīma dalle terribili imprese,
     	insegue pieno di furia, il figlio del guru che era figlio di Bharadvāja,

 185 	e dove per paura di Bhīmasena, e soverchiato dal destino,
     	per distruggere i pāṇḍava il droṇide scagliava l'arma,

 186 	'non sia così!' diceva Kṛṣṇa: 'neutralizza le sue parole!'
     	e allora Phālguna con la sua arma l'altra neutralizzava,

 187 	e il droṇide e il dvaipāyana e altri, vicendevoli maledizioni scagliano,
     	durante le cerimonie funebri di tutti i re,

 188 	la storia di Pṛthā, di Karṇa figlio avuto di nascosto,
     	questa pure si racconta nel decimo libro il sauptikaparvan, 

 189 	diciotto sono gli adhyāya composti nel libro dal grand'anima, 
     	e la somma degli śloka è detta di ottocento

 190 	più altri settanta śloka, rettamente contati, 
     	dal quel saggio infinito, nel libro furono uniti il sauptika e l'aiṣīkaparvan.

 191 	dopo questo, raccontano lo strīparvan che induce la compassione,
     	e dove si ricorda il pietoso lamento per i valorosi mariti,
     	la collera sorta e la pace sopraggiunta di Gāndhārī e di Dhṛtarāṣṭra,

 192 	e dove esse videro gli kṣatriya, i guerrieri valorosi morti,
     	padri, mariti, figli, uccisi in battaglia,

 193 	e dove il re di grande saggezza, il migliore dei sostenitori del dharma,
     	tutti i corpi di quei re faceva cremare secondo le scritture,

 194 	questo è detto l'undicesimo libro grandemente commiserevole,
     	ventisette adhyāya sono riportati in questo libro,

 195 	e gli śloka sono detti settecentosettantacinque 
     	raccontati dal grand'anima autore della storia dei bhārata,
     	che viene esposta a scatenar lacrime, e a sopraffar la mente.

 196 	dopo questo il docicesimo libro il śantiparvan che accresce la mente,
     	dove dal disgusto del mondo è preso, il dharmarāja, Yudhiṣṭhira,
     	per la morte dei padri, dei fratelli, dei figli e dei parenti,

 197 	nel śantiparvan è esposto da Bhīṣma sul letto di frecce, ogni dharma
     	che debba essere conosciuto dai re, versati rettamente nella politica,

 198 	e ogni dharma nelle difficoltà è descritto con tempi e modi,
     	e questi rettamente conoscendo l'uomo, conquista l'intera sapienza,
     	ed è esposto ogni dharma della liberazione, nei vari e molti modi,

 199 	questo è detto il dodicesimo libro caro alle genti sagge,
     	in questo libro si debbono conoscere trecento adhyāya,
     	e più altri trentanove adhyāya ricchi di religione,

 200 	e quattordicimila sono gli śloka riportati,
     	più altri cinquecentoventicinque, dicono che si contano,

 201 	dopo questo si deve conoscere il supremo ānuśāsana parvan
     	dove udendo le disposizioni del dharma da Bhīṣma,
     	figlio della Bhāgīrathī, riacquista la propria natura il re dei kuru Yudhiṣṭhira,

 202 	e l'intera pratica relativa al dharma e all'artha viene esposta,
     	e i vari modi del donare e i loro frutti separatamente distinti,

 203 	quindi le principali caratterische e la suprema regola dei doni,
     	le regole del comportamento e il supremo sentiero della sincerità

 204 	questo è il supremo ānuśāsana parvan di molte vicende,
     	e qui viene raccontata l'ascensione in cielo di Bhīṣma,

 205 	questo è il tredicesimo che indica le disposizioni del dharma,
     	qui gli adhyāya sono centoquarantasei,
     	e gli śloka sono seimilasettecento;

 206 	quindi è recitato il quattordicesimo libro a nome aśvamedhikaparvan,
     	dove c'è la storia incomparabile di Saṃvarta e di Marutta,

 207 	la scoperta di un tesoro d'oro e la nascita di Parikṣit è raccontata,
     	che prima bruciato dal fuoco dell'arma, viene fatto rivivere da Kṛṣṇa, 

 208 	lasciato libero di vagare il cavallo seguito dal pāṇḍava,
     	qua e là sorgono battaglie con i principi che non sopportavano ciò,

 209 	e il conquista-ricchezze dal figlio della figlia adottiva Citrāṅgadā,
     	da Babhruvāhana in battaglia, incorre in un grande rischio,
     	e pure la storia della Mangusta nel grande sacrificio dell'aśvamedha,

 210 	così è recitato questo meraviglioso aśvamedhikaparvan,
     	qui vi sono detti centotrentatre adhyāya,

 211 	e gli śloka sono tremila e trecento
     	più altri venti śloka sono conteggiati da quel vero sapiente,

 212 	quindi il quindicesimo, l'āśramavāsākyaparvan viene recitato,
     	dove abbandonato il regno, assieme a Gāndhārī il sovrano,
     	Dhṛtarāṣṭra e Vidura si recavano nell'āśrama,

 213 	la virtuosa Pṛthā vedendo loro pronti a partire allora li segue,
     	abbandonando il regno del figlio, devota al servizio dell'anziano,

 214 	dove il re vedeva ancora i figli, i nipoti e gli altri
     	principi valorosi, andati nell'altro mondo, tornati di nuovo,

 215 	per grazia di Kṛṣṇa, vedendo un supremo portento, 
     	e abbandonato il dolore assieme alla moglie, raggiunge la suprema perfezione,

 216 	e dove Vidura rifugiandosi nel dharma ottiene la miglior meta,
     	e anche Saṁjaya, figlio di Gavalgaṇa, saggio in grande misura, e padrone di sé,

 217 	e dove il dharmarāja Yudhiṣṭhira, visita Nārada,
     	e da Nārada, apprende la grande tragedia dei vṛṣṇi,

 218 	questo è il racconto summenzionato del meraviglioso āśramavāsaparvan,
     	quaranta due sono gli adhyāya raccontati in questo libro,

 219 	e mille e cinquecento sono gli śloka 
     	più altri sei śloka sono conteggiati dal quel vero sapiente,

 220 	dopo questo si deve conoscere il crudele mausalaparvan,
     	dove quei leoni tra gli uomini in battaglia ferendosi con le armi,
     	abbattuti dal bastone di Brahmā, sulle rive dell'oceano,

 221 	nel banchetto ubriachi dal bere, soverchiati dal destino,
     	con degli steli di eraka divenuti folgori si uccisero vicendevolmente,

 222 	e dove finita quella strage di tutti, entrambi, sia Rāma che il Lunghi-capelli,
     	non superarono quello stesso tempo distruttore di tutti,

 223 	e dove Arjuna giunto a dvāravatī, vuota di vṛṣṇi
     	vedendola, cade nella disperazione, e nel supremo dolore, quel toro degli uomini,

 224 	e onorato il migliore degli yadu, il proprio zio materno, il figlio di Śūra,
     	vide nel banchetto la grande distruzione degli eroi yadu,

 225 	e il corpo di Vāsudeva e di Balarāma grand'anima,
     	e compiuta la purificazione dei vṛṣṇi secondo la loro importanza,

 226 	egli raccolti i vecchi e i fanciulli e le genti di dvāravatī,
     	in una grande difficoltà vide la sparizione dell'arco gāṇḍiva,

 227 	e l'innefficacia di tutte le sue divine armi,
     	e la fuga vedendo delle mogli dèi vṛṣṇi, e limitata l'esistenza dei viventi,

 228 	preso da disgusto del mondo, spinto dai consigli di Vyāsa,
     	avvicinato il dharmarāja chiede di potersi dedicare alla rinuncia,

 229 	questo è narrato nel sedicesimo libro il mausalaparvan,
     	otto sono gli adhyāya enumerati e centotre gli śloka.

 230 	dopo questo è narrato il diciasettesimo il mahāprasthānika parvan,
     	dove abbandonando il regno, i pāṇḍava tori fra gli uomini,
     	assieme alla divina Draupadī vanno incontro alla suprema perfezione,

 231 	tre sono qui gli adhyāya raccontati e gli śloka sono cento
     	più altri venti śloka conteggiati dal quel vero sapiente,

 232 	quindi si deve conoscere il divino, sovrumano svargaparvan,
     	cinque sono gli adhyāya qui conteggiati correttamente nel libro,
     	e in duecento sono gli śloka conteggiati pieni di religione,

 233 	questo sono tutti e diciotto i libri citati interamente,
     	nelle appendici l'harivaṃśa e il futuro sono raccontate,

 234 	questo è l'intero racconto del bhārata, nel sommario dei libri.
     	diciotto akṣauhiṇī si scontrarono desiderosi combattere,
     	e questa crudele grande battaglia durava diciotto giorni,

 235 	il ri-nato che conosca i quattro veda con gli aṅga e le upaṇiṣad,
     	e non conosca questa storia, non sarebbe un sapiente,

 236 	conoscendo questa storia, nessun'altra gradirebbe udire,
     	come a chi ha udito la voce del maschio cucù, appare rozza quella del corvo,  

 237 	da questa suprema storia procede il canto dei saggi poeti,
     	come dai cinque elementi gli interi tre mondi,

 238 	in virtù di questa storia i puraṇa esistono o ri-nati,
     	come le creature dei quattro tipi, in virtù dell'aria,

 239 	questa storia è il rifugio di tutte le qualità dei riti religiosi,
     	come le varie azioni della mente, dell'insieme dei sensi,

 240 	non si trova storia sulla terra che non trovi sostegno in questa,
     	come il supporto del corpo trova sostegno nel cibo,

 241 	di questa storia traggono profitto tutti i principali poeti,
     	come i servi che mirano alla prosperità del padrone,

 242   questa impareggiabile sorta dalla bocca del dvaipāyana, santa purificatrice di ogni male, benevola,
	per chi studi il bhārata, udendolo, che bisogno c'è di bagnarsi nelle acque del puṣkara? 

 243	questa sublime storia piena di senso, che grande qui è posta, il sunto dei libri,
	dal principio udito è per gli uomini un facile veicolo come una nave sul mare pieno di acque.