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40. Mṛgasvapnabhaya

( Il sogno dei timori degli animali. III, 244)

                              CCXLIV


   1 	Janamejaya disse:
     	" dopo aver liberato Duryodhana, i fortissimi figli di Pāṇḍu,
     	che fecero nella foresta? questo tu mi devi dire."

   2 	Vaiśaṁpāyana disse:
     	allora dormendo il kuntīde di notte nella selva dvaitavana, gli animali
     	in sogno si mostrarono singhiozzando a Yudhiṣṭhira,

   3 	a loro che si lamentavano a mani giunte, diceva allora il re dei re:
     	" dite che cosa intendete dire, chi siete voi? e cosa volete?"

   4 	così apostrofati dal pāṇḍava, dal glorioso figlio di Kuntī,
     	gli animali sopravvissuti rispondevano là a Yudhiṣṭhira,

   5 	" noi siamo le bestie supersiti della selva dvaitavana o bhārata,
     	non moriremo noi se tu cambierai residenza,

   6 	tutti i tuoi fratelli sono guerrieri esperti nelle armi,
     	pochi branchi hanno fatto rimanere degli abitanti della selva,

   7 	per semenza alcuni di noi devono rimanere o grande saggio,
     	noi potremmo crescere o re dei re, col tuo permesso o Yudhiṣṭhira."

   8 	quelle bestie vedendo, supplichevoli, impaurite,
     	rimaste e misura di semenza, pieno di grande dolore, il dharmarāja Yudhiṣṭhira,

   9 	a loro: " così sia." diceva il re, contento del bene di tutti gli esseri,
     	" il vero voi dite, ed io in questo modo agirò."

  10 	così dunque risvegliatosi alla fine della notte il migliore dei sovrani,
     	diceva ai fratelli riuniti, pieno di compassione verso gli animali:

  11 	" nella notte in sogno mi fu detto dagli animali sopravissuti alla strage:
     	' pochissimi siamo, benedetto tu sia, abbi pietà di noi.'

  12 	il vero essi dissero, noi dobbiamo aver compassione degli abitanti della foresta,
     	è un anno e otto mesi che noi godiamo di essi,

  13 	di nuovo nella gradevole suprema foresta di kāmyaka dai molti animali,
     	chiamata la testa del deserto, verso il lago tṛṇabindu,
     	là il restante periodo di soggiorno trascorrendo, ci trastulleremo."

  14 	allora i pāṇḍava esperti nel dharma, rapidamente partirono, 
     	assieme ai brahmani o re, che là insieme risiedevano,
     	e seguiti dai loro servi a cominciare da Indrasena, 

  15 	essi andando, piena di animali ben nutriti, ben forniti di pure acque,
     	la selva kāmyaka videro puro rifugio pieno di asceti,

  16 	ed i kaurava entrarono circondati da quei tori dei brahmani,
     	in quella foresta, i migliori dei bhārata, felici come in paradiso.