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62. Bhūmiparvan

( Il libro di tutta la Terra. VI, 12-13)

                              XII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ il continente jambū, tu l'hai descritto com'è quaggiù o Saṃjaya,
     	parlami ora in verità della sua estensione e dei suoi limiti,

   2 	e insieme della grandezza del mare, tu che vedi senza falli,
     	e dimmi della śākadvīpa, e della kuśadvīpa o Saṃjaya,

   3 	e secondo verità della śālmala e della krauñcadvīpa,
     	raccontami o figlio di Gavalgaṇa, di Rāhu, del sole e della luna.”

   4 	Saṃjaya disse:
     	“ o re moltissimo sono le dvīpa, di cui è formato questo universo,
     	io ti racconterò di queste sette, del sole, della luna e dei pianeti,

   5 	di diciottomila e seicento pieni yojana, o signore di popoli,
     	è l'estensione della jambuparvata,

   6 	e l'estensione dell'oceano salato, si dice sia il doppio,
     	pieno di vari popoli, e di variegate perle e coralli,

   7 	e adornato da montagne con molti a vari metalli,
     	e il perimetro dell'oceano e pieno di siddha e cāraṇa,

   8 	io ti parlerò ora o principe di com'è quaggiù la śākadvīpa,
     	ascoltami o rampollo dei kuru mentre di dico come stanno le cose,

   9 	essa è il doppio della jambūdvīpa in estensione o sovrano di uomini,
     	e della stessa estensione è pure il mare in proporzione, o grande re,
     	quell'oceano di latte o migliore dei bhārata da cui è circondata,

  10 	là vi sono santi popoli e la gente là non muore,
     	come possono essere afflitti dalla fame? essi hanno pazienza ed energia,

  11 	in compedio, della śākadvīpa, secondo verità o toro dei bhārata,
     	ti ho parlato o grande re, che altro vuoi sapere?”

  12 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ della śākadvīpa in compendio, così com'è quaggiù o Saṃjaya,
     	mi hai detto o illustrissimo, dimmelo ora in dettaglio.”

  13 	Saṃjaya disse:
     	“ dunque vi sono là sette montagne o re, di grande bellezza,
     	simili a gioielli, e i nomi dei loro fiumi ascolta da me,
     	tutto là è estremamente pieno di qualità e santo o signore di genti,

  14 	la suprema è chiamata mesu, ed è piena di ṛṣi divini e gandharva,
     	verso est o grande re, vi è la montagna chiamata malaya,
     	da cui le nuvole si producono e si disperdono ovunque,

  15 	quindi di seguito vi è o kaurava, la grande montagna jaladhāra,
     	da dove sempre il Vāsava prende acqua suprema,
     	da dove viene la pioggia nella stagione delle piogge o signore di genti,

  16 	in alto vi è la montagna raivataka, dove sempre risiede
     	in cielo la costellazione revatī, regola stabilita dal Grande-avo,

  17 	a nord però o re dei re, vi è la grande montagna di nome śyāma,
     	da cui le sue genti prendono il colore scuro o signore di popoli.”	

  18 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“un grandissimo dubbio ho io ora o Saṃjaya su quanto tu mi hai detto,
     	in che modo le genti o figlio di sūta, possono acquisire la negritudine?”

  19 	Saṃjaya disse:
     	“ in tutte le dvīpa o grande saggio, e rampollo dei kuru,
     	vi è il chiaro e lo scuro, questi due colori, e un mescolamento dei due o sovrano,

  20 	e in quanto il śyāma, è di complessione scura io ti dirò o bhārata, 
     	là risiede il beato Kṛṣṇa, per cui per desiderio di bellezza è diventato scuro,

  21 	quindi poi o re dei kaurava, vi è l'aspra montagna mahodaya,
     	e la kesarin, da dove il vento soffia come un ventaglio,

  22 	l'estensione in yojana di queste raddoppia in progressione,
     	in queste vi sono dei varṣa nominati dai sapienti,

  23 	il mahāmeru è mahākāśa, il jalada il kumudottara,
     	e oltre il jaladhāra o re, è ricordato il sukumāra,

  24 	mentre il kaumāra è del raivata, e il maṇīcaka del śyāma,
     	il modākin del kesara, e oltre vi è il mahāpumat,

  25 	paragonabile per estensione ed altezza o kaurava,
     	a quel grande albero chiamato dalla jambūdvīpa, che vi è in mezzo a questa,

  26 	in mezzo a questa dvīpa vi è un albero di nome śāka o grande re, 
     	là vi sono sante popolazioni, là Śiva è venerato,

  27 	là vanno i siddha, i cāraṇa e le divinità,
     	e le creature dei quattro ordini seguono grandemente il dharma o re, 

  28 	i varṇa seguono le proprie azioni, e non vi si vedono ladri,
     	con lunga vita o grande re, liberi da vecchiaia e morte,

  29 	le creature là crescono come i fiumi durante le piogge,
     	vi son fiumi che hanno sante acque là, la Gaṅgā, che scorre multiforme,

  30 	e la sukumārī, e la kumārī, e la kāverakā, la sītā,
     	e la mahānadī o kaurava, e la fiumana maṇijalā,
     	che fa crescere le canne o migliore dei bhārata, 

  31 	quindi scorrono fiumi dalle sante acque o propagatore della stirpe kuru,
     	a centinaia e a migliaia, da cui il Vāsava produce la pioggia,

  32 	i nomi di questi e la loro misura non è possibile
     	dire, essi sono santi e i migliori dei corsi d'acqua,

  33 	là vi sono quattro popolazione sante, celebri al mondo,
     	i maga, e i maśaka, i mānasa, e i mandaga,

  34 	i maga sono per lo più brahmani, fedeli al proprio agire o sovrano,
     	tra i maśaka vi sono guerrieri, che esaudiscono ogni desiderio, secondo il dharma,

  35 	tra i mānasa, o grande re, vi sono i vaiśya che vivono di lavoro,
     	e guerrieri di ogni desiderio dotati, intenti a dharma e artha,
     	e śūdra tra i mandaga, che sono uomini sempre dediti al dharma,

  36 	là non vi è un re o re dei re, né punizioni, né gendarmi,
     	col proprio dharma essi custodiscono il dharma vicendevolmente,

  37 	tanto si può dire di questa dvīpa,
     	e tanto si deve sapere della dvīpa śāka, di grande splendore.”
     


                              XIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	"le storie che si odono nelle dvīpa settentrionali o kaurava,
     	come le ho sapute o grande re, ascolta da me che te le dico,

   2 	qui vi è il mare con acque di burro, e un altro con acque di siero,
     	e un mare di vino, e un altro oceano di acque calde,

   3 	tutte le dvīpa sono il doppio ciascuna della successiva, o sovrano di uomini,
     	e ovunque o grande re, coperte di montagne,

   4 	bianca è la grande montagna mānaḥśila nella dvīpa di mezzo,
     	e l'ultima montagna è la scura residenzza di Nārāyaṇa o sovrano,

   5 	là il lunghi-capelli in persona custodisce i divini gioielli,
     	sedendo in fianco a Prajāpati, dona felicità alle creature,

   6 	nella kuśadvīpa, in mezzo alla regione vi è un boschetto di erba kuśa,
     	e l'albero di śalmali è venerato nella dvīpa śālmalika,

   7 	nella krauñcadvīpa la montagna mahākrauñca, simile ad un mucchio di gemme,
     	è perennemente venerata o grande re, dai quattro varṇa,

   8 	la montagna gomanda o re, grandissima e piena di ogni metallo,
     	è dove sempre riesiede il glorioso occhi-di-loto,
     	il potente Hari, Nārāyaṇa sempre inneggiato dai liberati,

   9 	nella kuśadvīpa o re dei re, vi è una montagna coperta di coralli,
     	di nome sudhāman, inaccessibile, e una seconda montagna d'oro,

  10 	e dyutimat di nome o kaurava, una terza, e il monte kumuda,
     	per quarto, e per quinta una piena di fiori di nome kuśeśaya, 

  11 	e sesta la momtagna di nome harigiri, queste le sei principali montagne,
     	lo spazio tra di loro, raddoppia una dopo l'altra 

  12 	il primo varṣa è l'audbhida, il secondo il veṇumaṇḍala,
     	il terzo il rathākāra, il quarto è chiamato pālana,

  13 	e dhṛtimat il quinto varṣa, e il sesto varṣa è il prabhākara,
     	il settimo varṣa è il kāpila, questi sono i sette varṣa riuniti,

  14 	in questi dèi e gandharva, e altre creature o signore del mondo,
     	si distribuiscono, e si rallegrano, e la gente in essi non muore,

  15 	in essi non vi sono dasyu, e neppure barbari o sovrano,
     	tutta la gente è perlopiù bianca e di tenera complessione o principe,

  16 	ti parlerò dei rimanenti varṣa, o signore di uomini,
     	come li ho uditi o grande re, attentamente ascolta ciò,

  17 	nella krauñcadvīpa o grande re, vi è un grande monte di nome krauñca,
     	e oltre il krauñca, vi è il vāmanaka, e oltre questa l'andhakāraka,

  18 	dopo l'andhakāraka o re, vi è la suprema montagna maināka,
     	e oltre la maināka o re, il supremo monte govinda,

  19 	dopo il govinda o re, la montagna di nome nibiḍa,
     	l'estensione di queste è doppia procedendo avanti o prosecutore della stirpe,

  20 	dei luoghi là ora parlerò, ascolta mentre io te li recito,
     	nel krauñca vi è la regione kuśala, nel vāmana la manonuga,

  21 	e oltre la manonuga, la regione uṣṇa, o magnificatore della stirpe kuru,
     	oltre la uṣṇa, la prāvaraka, o dopo questa l'andhakāraka,

  22 	e oltre la regione andhakāraka è ricordata la munideśa,
     	e dopo la munideśa si menziona la dundubhisvana,

  23 	piena di siddha e cāraṇa, perlopiù bianchi o sovrano di genti,
     	queste regioni o grande re, sono abitate da dèi e gandharva,

  24 	nella puṣkara vi è la montagna di nome puṣkara piena di perle e gemme,
     	là sempre risiede il dio Prajāpati in persona,

  25 	e sempre gli siedono intorno tutti gli dèi, venerati
     	dai grandi ṛṣi, con versi piacevoli alla mente o signore di genti,

  26 	dalla jambūdvīpa varii gioielli, vengono usati
     	dalle creature di tutte quelle dvīpa, o rampollo dei kuru,

  27 	e dei savi brahmani la castità, la sincerità e l'autocontrollo
     	e la durata della vita priva di malattie diviene il doppio progressivamente,

  28 	una sola nazione o re, vi è in queste dvīpa o bhārata,
     	così di dicono i popoli in cui appare un unico dharma,

  29 	da sovrano, imbracciando lo scettro, Prajāpati in persona,
     	qui sta, proteggendo queste dvīpa o grande re,

  30 	egli è il re, egli è il benigno, o re, egli è il padre, egli è l'avo,
     	protegge le creature sia sciocche che sapienti, o migliore degli uomini, 

  31 	il cibo è fondato su di lui o kaurava, le creature
     	sempre là lo mangiano cotto o grande re,

  32 	quindi oltre appare il supporto del mondo dello stesso nome,
     	quadrangolare o grande re, e di trentatre parti,

  33 	là si trovano o kaurava, i quattro elefanti celebrati al mondo,
     	o migliore dei bhārata, a cominciare da Vāmana e da Airāvata,
     	e da Supratīka o re, e furioso con le tempie gocciolanti,

  34 	la misura di questa io non sono in grado di calcolare,
     	indicibile è sempre sia in orizzontale che in altezza che in basso,

  35 	e là spirano i venti, da tutte quelle regioni.
     	e gli elefanti li afferrano o grande re, senza esserne afflitti,

  36 	con la punta delle proboscidi, a forma di loto, grandi e fortissimi,
     	essi di nuovo sempre rapidamente rilasciano i venti, 

  37 	i venti sono liberati da questi elefanti che soffiano,
     	e ritornano o grande re, e quindi vivono le creature.” 

  38 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	"a lungo diffusamente e grandemente tu mi hai raccontato o Saṃjaya,
     	mostrandomi la forma delle dvīpa, raccontami il seguito o Saṃjaya.”

  39 	Saṃjaya disse:
     	“ detto delle dvīpa o grande re, ascolta il vero sui pianeti,
     	su Svarbhānu o migliore dei kuru, e su quanto è il suo splendore,

  40 	rotondo o grande re, si dice sia il pianeta Svarbhānu,
     	esteso per dodici mila di yojana è esso,

  41 	in circonferenza è di trentasei, e in ampiezza o senza-macchia,
     	i saggi cittadini sessanta centinaia dicono essere di esso,

  42 	la luna o re, si dice sia undicimila yojana
     	in estensione, o migliore dei kuru, e trentatre in circonferenza,
     	e cinquantanove dall'ampiezza del grand'anima dai freddi raggi,

  43 	il sole o rampollo dei kuru, è diecimila
     	di diametro o re, e la circonferenza e presisamente di trenta

  44 	e cinquantotto o re, si dice sia in estensione o senza-macchia,
     	il sole salito in cielo tesoro di luce,
     	questa la grandezza del luminoso, come è stabilita quaggiù o bhārata,

  45 	e Rāhu copre entrambi a tempo debito con la sua grandezza,
     	sia la luna che il sole o grande re, questo detto in conciso,

  46 	così con l'occhio della scienza o grande re, tutto quanto tu mi hai chiesto,
     	io ti ho detto secondo verità, perciò abbine pace,

  47 	come appare io ti ho detto di questo universo col suo moto,
     	perciò o kaurava, calmati riguardo tuo figlio Duryodhana, 

  48 	avendo udito o migliore dei bhārata questo piacevole bhūmiparvan,
     	il guerriero diviene glorioso, con pieno successo, e stimato dai buoni,
     	e vita, forza, valore e splendore in lui aumenta,

  49 	il fermo nei voti che ascolta o protettore della terra, questo in un giorno di luna, 
     	si rallegreranno i suoi padri e anche i suoi avi,

  50 	questo è il varṣa bhārata dove noi viviamo,
     	tu hai ora udito di come è nato e di tutta la sua santità.”