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64. Bhīṣmavadha

( L'uccisione di Bhīṣma. VI, 41-117)

                              XLI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora vedendo il conquista-ricchezze, con le frecce e il gāṇḍīva in pugno,
     	di nuovo quei grandi guerrieri emisero un grande urlo,

   2 	i pāṇḍava e i somaka, e quelli che li seguivano,
     	quegli eroi gioiosi, suonarono le conchiglie nate dal mare,

   3 	quindi i tamburi, e pelli, krakaca, e corni
     	improvvisamente erano suonati e allora il rumore divenne grande,

   4 	quindi gli dèi, assieme ai gandharva, e gli avi o signore di genti,
     	e le schiere dei siddha e dei cāraṇa, si avvicinarono per vedere,

   5 	e i ṛṣi di grande gloria, messo avanti il Cento-riti,
     	vennero là insieme a vedere quel grande conflitto,

   6 	allora Yudhiṣṭhira vedendo pronti alla battaglia
     	i sue eserciti, e muoversi un po' come due oceani, o sovrano,

   7 	liberatosi dell'armatura e gettate le belle armi,
     	scendendo dal carro, rapidamente a piedi e a mani giunte,

   8 	Yudhiṣṭhira il dharmarāja, scorgendo il patriarca,
     	silenzioso procedeva verso est dove era l'armata nemica,

   9 	il figlio di Kuntī, il conquista-ricchezze, vedendolo avanzare
     	sceso dal carro rapidamente assieme ai fratelli lo seguiva,

  10 	e il beato Vāsudeva dietro li seguiva,
     	e nella stessa direzione i re lo seguivano ligi.

  11 	Arjuna disse:
     	'cosa hai deciso o re, che abbandonandoci,
     	a piedi ti dirigi ad est vero l'esercito nemico?'

  12 	Bhīmasena disse:
     	' dove vai o re dei re, lasciate, armi e corazza,
     	tra le armate nemiche abbandonando i tuoi fratelli?'

  13 	Nakula disse:
     	' per il fatto che tu sei il mio fratello maggiore o bhārata,
     	il timore mi brucia il cuore, dimmi dove stai andando o signore.'

  14 	Sahadeva disse:
     	' mentre sta per iniziare questa terribile battaglia affollata,
     	in cui si deve combattere, dove stai andando verso i nemici o sovrano?' “

  15 	Saṃjaya disse:
     	“ così richiesto pure dai fratelli o discendente dei kuru,
     	nulla diceva, e silente procedeva Yudhiṣṭhira,

  16 	e a loro diceva il grande saggio Vāsudeva grand'anima:
     	' io conosco il suo scopo.' così quasi ridendo,

  17 	' solo col permesso di Bhīṣma, di Droṇa di Kṛpa gautama e di Śalya,
     	e di tutti questi guru, il sovrano combatterà contro i nemici,

  18 	si sa che nei tempi andati chi, senza il permesso dei guru,
     	combatteva, andava alla distruzione maledetto da quei grandissimi,

  19 	chi invece secondo gli śāstra chiedendone il permesso combatta contro quei grandi,
     	certamente ne avrà la vittoria in battaglia, questa la mia opinione.'

  20 	mentre così parlava Kṛṣṇa, nell'esercito dei figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	sorgevano grandi urla di gioia, mentre gli altri restavano silenziosi,

  21 	vedendo Yudhiṣṭhira, in distanza i soldati dei figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	mutualmente si scambiavano opinioni:' non è re costui, ma la vergogna della stirpe,

  22 	per paura della morte viene vicino a Bhīṣma, il re
     	Yudhiṣṭhira, coi suoi fratelli ad implorare un rifugio,

  23 	come protetto dal conquista-ricchezze, e dal pāṇḍava ventre-di-lupo,
     	e da Nakula e Sahadeva, può il pāṇḍava giungere spaventato?

  24 	non è dunque nato di stirpe kṣatriya che è celebrata sulla terra,
     	poiché il suo cuore di poco di buono, è atterrito dalla battaglia.'

  25 	quindi tutti questi kṣatriya inneggiavano ai kaurava,
     	lieti e animosi diventati, ciascuno agitava le vesti,

  26 	e tutti i soldati là o signore di popoli, disprezzavano
     	Yudhiṣṭhira assieme ai suoi fratelli ed al lunghi-capelli,

  27 	quindi l'armata dei kaurava vergogna gridata a Yudhiṣṭhira,
     	tornava rapidamente di nuovo silenziosa o signore di popoli,

  28 	' che dirà quel re? e cosa risponderà Bhīṣma?
     	e che cosa Bhīma celebre in battaglia? e cosa Kṛṣṇa e Arjuna?

  29 	qual'è dunque il suo scopo?' un grandissimo dubbio sorgeva
     	in entrambi gli eserciti o re, riguardo a Yudhiṣṭhira,

  30 	egli penetrando nell'esercito nemico pieno di lance e frecce,
     	andava rapidamente verso Bhīṣma circondato dai fratelli,

  31 	e con le mani prendendogli i piedi il pāṇḍava diceva a 
     	Bhīsma, al figlio di Śaṃtanu pronto al combattimento, il re:

  32 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' io ti chiedo il permesso o invincibile di combattere contro di te o padre,
     	concedimi questo o padre, e dammi la tua benedizione.'

  33 	Bhīṣma disse:
     	' se così non mi avessi avvicinato in battaglia o protettore della terra,
     	io ti avrei maledetto o grande re, all'umiliazione o bhārata,

  34 	felice sono di te o figlio, combatti e ottieni la vittoria o pāṇḍava,
     	e ottieni pure quant'altro tu desideri in battaglia,

  35 	scegli una grazia o pṛthāde, cosa dunque desideri da noi?
     	in queste circostanze o grande re, tua non sarà la sconfitta,

  36 	un uomo è schiavo della ricchezza, ma la ricchezza non è schiava di nessuno,
     	così è la verità o grande re, legato io sono per la ricchezza ai kaurava,

  37 	quindi a te come un eunuco dico queste parole o rampollo dei kuru,
     	dalla ricchezza io sono preso o kaurava, oltre al combattere che altro desideri?'

  38 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' dammi un consiglio o grande saggio, sempre benevolente fosti con me,
     	ma combatti pure a favore dei kaurava, questo è la mia eterna scelta.'

  39 	Bhīṣma disse:
     	' o re che altro posso fare per te o rampollo dei kuru,
     	a mio piacere combatterò per i tuoi nemici, dimmi cosa desideri.'

  40 	Yudhiṣṭhira disse:
     	'come posso vincere in battaglia te o signore che sei invincibile?
     	su ciò dammi il miglior consiglio, se lo ritienti giusto.'

  41 	Bhīṣma disse:
     	' io non vedo o kuntīde quale uomo possa vincermi in battaglia
     	mentre combatto, pure questi fosse il cento-riti in persona.'

  42 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' dunque io ti chiedo perciò o nonno, prostrandomi a te,
     	dimmi un mezzo per cui tu sia vinto dai nemici.'

  43 	Bhīṣma disse:
     	' io non vedo un nemico che mi possa vincere in battaglia,
     	non è ancora giunto ora il tempo della mia morte o kuru.' “

  44 	Saṃjaya disse:
     	“allora Yudhiṣṭhira le parole di Bhīṣma o discendente dei kuru,
     	con la testa accettava, e di nuovo lo salutava riverente,

  45 	e ancora il grandi-braccia si recava verso il carro del maestro,
     	assieme ai fratelli in mezzo a tutte quelle schiere che lo guardavano,

  46 	egli fatto un reverente saluto a Droṇa e anche la pradakṣiṇa,
     	diceva queste parole a quell'invincibile dette per il proprio bene:

  47 	'io ti saluto o venerabile, io combatterò senza peccato,
     	e potrò vincere tutti i nemici col tuo permesso o brahmano.'

  48 	Droṇa disse:
     	'se tu non mi avessi avvicinato pronto al combattimento,
     	ti avrei maledetto o grande re, alla completa umiliazione,

  49 	io sono soddisfatto o Yudhiṣṭhira, di esser venerato da te o senza-macchia,
     	io ti do il permesso, combatti e ottieni la vittoria,

  50 	dimmi quale cosa desideri e io compirò il tuo desiderio,
     	in questa cisrcostanza o grande re, che desideri oltre al combattere?

  51 	l'uomo è schiavo delle ricchezze, ma la ricchezza non è schiava di nessuno,
     	questa è la verità o grande re, legato io sono dalle ricchezze ai kaurava,

  52 	quindi ti diciamo come servi, oltre al combattere che desideri?
     	io combatterò in favore dei kaurava, ma per te sono le mie benedizioni di vittoria.'

  53 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' augurami la vittoria o brahmano, e consigliami sul mio bene,
     	e combatti pure in favore dei kaurava questo è la grazia scelta da me.'

  54 	Droṇa disse:
     	' certa è la tua vittoria o re, tu che hai Hari come consigliere,
     	e io ti concedo che vincerai i nemici in battaglia,

  55 	dov'è il dharma là v'è Kṛṣṇa e dov'è Kṛṣṇa là la vittoria,
     	vai e combatti o kuntīde, e chiedimi cosa ti devo dire.'

  56 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' io ti chiederò a migliore dei ri-nati, ascolta quanto io desidero,
     	come posso vincerti in battaglia tu che sei invincibile?'

  57 	Droṇa disse:
     	' non puoi vincermi fin tanto che io sto combattendo sul campo,
     	dunque impegnati coi tuoi fratelli per la mia morte o re.'

  58 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' perciò o grandi-braccia dimmi il mezzo per ucciderti,
     	o maestro inchinandomi te lo chiedo, onore sia a te.'

  59 	Droṇa disse:
     	' io non vedo un nemico che mi possa ucidere schierato in battaglia,
     	mentre sono impegnato a combattere versando piogge di frecce,

  60 	eccetto che da morto o re, privo dei sensi, lasciate le armi,
     	nessuno dei guerrieri mi puo uccidere in battaglia, io ti dico il vero,

  61 	e io abbandonerei le armi in battaglia, solo udendo un grande dispiacere,
     	detto da un uomo di cui mi fido, questa la verità che ti dico.' “

  62 	Saṃjaya disse:
     	“ ciò udendo o grande re, dal saggio figlio di Bharadvāja,
     	preso congedo dal maestro si recava verso il figlio di Śaravat,

  63 	e avendo salutato riverente Kṛpa il re, e fattogli pure la pradakṣiṇa,
     	lui esperto oratore diceva questo discorso a quell'invincibile:

  64 	' io chiedo il permesso di combattere contro di te senza preoccupazioni o guru,
     	io posso vincere tutti i nemici col tuo permesso o senza-macchia.'

  65 	Kṛpa disse:
     	' se tu non mi avessi avvicinato, pronto al combattimento,
     	io ti avrei maledetto o grande re, alla completa sconfitta,

  66 	l'uomo è schiavo delle ricchezze, ma la ricchezza non è schiava di nessuno,
     	questa è la verità o grande re, io sono legato al sostentamento dei kaurava,

  67 	e in loro favore io devo combattere o grande re, questa la mia opinione,
     	quindi a te dico come fossi un servo, oltre al combattere che altro desideri?'

  68 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' dunque io ti chiedo perciò, ascolta le mie parole...' “

  69 	Saṃjaya disse:
     	“ così avendo parlato il re, agitato non continuava confusa la mente,
     	ma il gautamide gli rispondeva conoscendo la sua intenzione:
     	' io non sono vincibile o signore della terra, combatti e ottieni la vittoria,

  70 	felice sono della tua visita, per la tua vittoria o sovrano di uomini,
     	io pregherò sempre al risveglio, io ti dico il vero.'

  71 	udite queste parole o grande re, del gautamide,
     	inchiantosi a Kṛpa, il re si recava dove era il re di madras,

  72 	e salutato rispettosamente Śalya e fattogli la pradakṣiṇa,
     	il re diceva a quell'invincibile questo discorso per il suo meglio:

  73 	'ti chiedo il permesso di combattere contro di te senza peccato o guru,
     	che io possa vincere i nemici col tuo permesso o grande re.'

  74 	Śalya disse:
     	' se tu non mi avessi avvicinato, deciso al combattimento,
     	io ti avrei maledetto o grande re, alla disfatta in battaglia,

  75 	felice sono e onorato, quanto tu desideri ti sia dato,
     	io ti do il permesso, combatti e ottieni la vittoria,

  76 	e dimmi quant'altro o eroe, ti sia utile, cosa ti devo dare?
     	in queste cisrcostanze oltre che il combattere che altro desideri?

  77 	l'uomo è schiavo della ricchezza, ma la ricchezza non è schiava di nessuno,
     	questa è la verità, io sono legato all'artha dei kaurava,

  78 	io compirò il tuo desiderio o nipote, come lo vuoi,
     	io ti parlo come un servo, oltre al combattere che altro vuoi?

  79 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' consigliami sempre o grande re, sul mio dupremo bene,
     	e a tuo piacere combatti per i nemici, questo è la grazia che chiedo.'

  80 	Śalya disse:
     	' dimmi dunque, quanto qui posso io lo farò o migliore dei sovrani,
     	a mia volontà combatterò per i tuoi nemici, io sono legato all'artha dei kaurava.'

  81 	Yudhiṣṭhira disse:
     	'questa la vera grazia per me, che nello sforzo tu ti impegni,
     	affinchè tu faccia diminuire la forza del figlio del sūta in battaglia.'

  82 	Śalya disse:
     	' si compirà il tuo desiderio o figlio di Kuntī come chiedi,
     	vai e combatti tranquillo, io ti prometto la vittoria.' “

  83 	Saṃjaya disse:
     	“ il kuntīde inchinatosi allo zio, al signore dei madraka,
     	usciva da quel grande esercito circondato dai fratelli,

  84 	e Vāsudeva avvicinava sul campo il figlio di Rādhā,
     	quindi il fratello di Gada, gli diceva questo in favore dei pāṇḍava:

  85 	' ho saputo che tu non combatterai per odio con Bhīṣma,
     	scegli noi o figlio di Rādhā finché Bhīṣma non sarà ucciso,

  86 	ucciso Bhīṣma o figlio di Rādhā tu ritornerai a combattere,
     	come alleato del figlio di Dhṛtarāṣṭra se tu vedrai allo stesso modo.'

  87 	Karṇa disse:
     	' io non compirò un dispiacere al figlio di Dhṛtarāṣṭra o lunghi-capelli,
     	sappi che io sono pronto alla vita per il bene di Duryodhana.' “

  88 	Saṃjaya disse:
     	“ queste parole udite, Kṛṣṇa tornava indietro o bhārata,
     	procedendo assieme ai pāṇḍava con in testa Yudhiṣṭhira,

  89 	quindi in mezzo all'esercito il maggiore dei pāṇḍava gridava:
     	' chi sceglierà la nostra parte io gli concedo la nostra alleanza.'

  90 	allora guardandoli Yuyutsu questo diceva
     	al dharmarāja, al figlio di Kunti Yudhiṣṭhira: 'con animo lieto  io combatterò 

  91 	in battaglia rivaleggiando coi figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	in vostro favore o grande re, se tu mi accetti o senza-macchia.'

  92 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' vieni, vieni, tutti noi combatteremo contro i tuoi ignoranti fratelli,
     	o Yuyutsu noi tutti assieme a Vāsudeva ti diciamo:

  93 	'io ti prendo o grandi-braccia, combatti dalla mia parte.'
     	in te vi è la continuazione e l'offerta funebre per Dhṛtarāṣṭra,

  94 	prendici o figlio di re, mentre prendiamo te o splendidissimo,
     	non sopravviverà l'intollerante figlio di Dhṛtarāṣṭra dallo scarso cervello.' “

  95 	Saṃjaya disse:
     	“ allora Yuyutsu, il kaurava, abbandonati i tuoi figli,
     	si racava nell'esercito dei figli di Pāṇḍu facendo risuonare i tamburi,

  96 	quindi il re Yudhiṣṭhira lietissimo coi suoi fratelli,
     	di nuovo indossava la sua splendida corazza lucente d'oro,

  97 	e tutti loro, quei tori fra gli uomini salivano sui rispettivi carri, 
     	quindi essi di nuovo ordinarono lo schieramanto che c'era prima,

  98 	suonarono i tamburi, e le altre pelli a centinaia,
     	e quei tori fra gli uomini urlarono vari ruggiti di leone,

  99 	e il sovrano vedendo quelle tigri fra gli uomini, i pāṇḍava schierati sui carri,
     	tutti di nuovo si rallegravano gioiosi a cominciare da Dhṛṣṭadyumna,

 100 	e vedendo la nobiltà dei figli di Pāṇḍu che onoravano quelli da onorare,
     	quei signori della terra là li applaudivano fortemente,

 101 	e dell'amicizia e della compassione fatta al momento giusto da quelle grandi anime,
     	e della pietà verso i parenti, molto parlarono quei sovrani,

 102 	'bene! bene!' ovunque salivano i suoni di elogio,
     	e quelle sante parole di quei gloriosi eccitavano le menti e i cuori,

 103 	e i barbari e i nobili, là vedevano e ascoltavano allora
     	quella condotta dei figli di Pāṇḍu, e tutti gridavano a voce rotta,

 104 	quindi batterono i grandi tamburi e le altri pelli a centinaia,
     	e soffiavano nelle conchiglie bianche come il latte, gioiosi quei saggi.” 
     


                              XLII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ così schierate le mie armate e quelle nemiche,
     	quali per primi attaccarono là, i kuru o i pāṇḍava?”

   2 	Saṃjaya disse:
     	“ assieme ai fratelli o re, tuo figlio Duryodhana,
     	messo Bhīṣma davanti, avanzava con le sue schiere,

   3 	quindi tutti i pāṇḍava con Bhīmasena in testa,
     	volendo combattere contro Bhīṣma avanzarono con i cuori in alto,

   4 	frastuoni, grida di gioia, krakaca, corni
     	timpani, tamburi, tamburini, e i rumori dei cavalli e degli elefanti,

   5 	di entrambe le schiere, o re, ci sommergevano,
     	e noi li accettavamo con gioia, e vi era un grande tumulto,

   6 	gli enormi eserciti, in quella grande battaglia che iniziava, tra i pāṇḍava e i tuoi figli,
     	tremavano per i suoni di conchiglie e tamburi, come selve scosse dal vento,

   7 	in quell'infausto momento dell'avvicinarsi delle schiere di re, di elefanti, cavalli e carri,
     	il rumore degli eserciti divenne tumultuoso, come quello degli oceani agitati dal vento,

   8 	sorto dunque questo rumore tumultuoso, da far rizzare i capelli,
     	il grandi-braccia Bhīmasena muggiva come un toro,

   9 	e il frastuono di conchiglie e tamburi, e i bramiti degli elefanti,
     	e i ruggiti leonini dei soldati, li soverchiava l'urlo di Bhīmasena,

  10 	tra gli eserciti erano migliaia i cavalli che nitrivano,
     	e tutti questi rumori erano soverchiati dall'urlo di Bhīmasena,

  11 	e udito il suo urlo i tuoi eserciti tremavano,
     	era come nuvole tonanti, pari al suono del tuono di Śakra,

  12 	tutte le salmerie emisero feci ed urina, 
     	per le urla di quel valoroso, come bestie a quello del leone,

  13 	apparendo terribile per sé stessi come il rombo di nuvole,
     	spaventava i tuoi figli e intimoriva il tuo esercito,

  14 	e avanzando quei grandi arcieri, i fratelli li circondavano
     	coprendoli di masse di frecce come nuvole sul sole,

  15 	tuo figlio Duryodhana, e Durmuka, Duḥsaha, Śala,
     	e Duḥśāsana supremo sul carro, anche Durmarṣaṇa o sovrano,  

  16 	e Viviṃśati, Citrasena e Vikarṇa grande sul carro,
     	Purumitra, Jaya, e Bhoja e il valoroso figlio di Somadatta, 

  17 	tendendo i grandi archi, splendidi come nuvole,
     	lasciavano andare le loro frecce simili a serpi velonose,

  18 	quindi i figli di Draupadī, e quello di Subhadrā grande sul carro,
     	e Nakula, e Sahadeva, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  19 	avanzarono contro i tuoi figli portando la rovina con acute frecce
     	di grande potenza, come folgori sui picchi delle montagne,

  20 	in questo primo impatto, con terribile rumore delle corde sulle braccia,
     	nessuno dei tuoi o dei nemici girava le spalle,

  21 	l'abilità io vidi dei discepoli di Droṇa o toro dei bhārata,
     	a causa delle frecce scagliate violentemente da quei colpitori,

  22 	e non si calmava il frastuono degli archi tonanti,
     	e le accese frecce volavano in ogni luogo, come le stelle cadenti dal firmamento,

  23 	e tutti gli altri sovrani della terra, quasi spettatori o bhārata, 
     	guardavano quello spettacolare e terribile scontro di parenti,

  24 	quindi mostrandosi pronti alle reciproche offese,
     	con reciproca emulazione o re quei grandi guerrieri si schieravano,

  25 	e gli eserciti dei kuru e dei pāṇḍava, pieni di elefanti carri e cavalli,
     	grandemente splendevano sul campo come stoffe di vario colore,

  26 	quindi tutti i principi, afferrati gli archi,
     	assieme ai soldati avanzarono per ordine di tuo figlio,

  27 	e comandati da Yudhiṣṭhira i suoi principi a migliaia,
     	gridando avanzarono contro l'esercito di tuo figlio,

  28 	in entrambi gli eserciti fiero era lo scontro dei soldati,
     	e scompariva il sole coperto dalla polvere degli eserciti,

  29 	e di quei combattenti, mentre si ritiravano o di nuovo avanzavano,
     	non appariva nessuna differenza tra i nostri e i loro,

  30 	iniziata dunque tumultuosa la battaglia terrifica,
     	sopra tutti quelle armate brillava il padre tuo.”
     


                              XLIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ nella prima parte di quel terribile giorno o signore di popoli, la lotta
     	sorgeva terribile tra i re con strage dei corpi,

   2 	essendo i kuru e i pāṇḍava nella battaglia bramosi di vittoria,
     	le urla come di leoni, facevano risuonare cielo e terra,

   3 	vi erano le urla di gioia assieme ai suoni di conchiglie e corde,
     	e sorgevano urla leonine dai guerrieri urlanti l'un l'altro,

   4 	e i colpi sui paramani, e il suono delle corde, o toro dei bhārata,
     	e i suoni dei piedi dei fanti, e il grande frastuono dei cavalli,

   5 	e il battere di pungoli e uncini, e il cozzare delle armi,
     	e il tintinnio delle campane, degli elefanti che si scontravano l'un l'altro,

   6 	in questo frastuono sorto tumultuoso da far rizzare i capelli,
     	vi era il rumore dei carri simile al tuono del dio della pioggia,

   7 	e quelli datosi un animo crudele, pronti a rinunciare alla vita,
     	tutti con gli stendardi al vento assalivano i pāṇḍava,

   8 	e il figlio di Śaṃtanu in persoba o re, assaliva il conquista-ricchezze,
     	afferrato l'arco terribile in battaglia, come il bastone del fato,

   9 	e pure Arjuna preso l'arco gāṇḍīva celebre al mondo,
     	assaliva energico il figlio di Gaṅgā sul fronte della battaglia,

  10 	quei due, tigri dei kuru, volendosi uccidere l'un l'altro,
     	il forte figlio di Gaṅgā colpendo in battaglia il pṛthāde non lo faceva tremare,
     	e neppure il pāṇḍava o re, faceva tremare Bhīṣma in battaglia,

  11 	Sātyaki grande arciere, assaliva Kṛtavarman,
     	tra i due sorgeva una lotta terribile fa dar rizzare i capelli,

  12 	e Sātyaki a Kṛtavarman e Kṛtavarman a Sātyaki,
     	si attaccavano con tremende frecce colpendosi l'un l'altro,

  13 	quei due fortissimi, con le frecce piantate in ogni parte, sembravano
     	come due alberi kiṃśuka fioriti di fiori variegati,

  14 	Abhimanyu, grande arciere, combatteva contro Bṛhadbala,
     	quindi il re dei kosala o signore di popoli, abbatteva in battaglia
     	il pavese del figlio di Subhadrā e ne abbatteva anche l'auriga,

  15 	il figlio di Subhadrā allora infuriato, essendo caduto l'auriga del carro,
     	trafiggeva o grande re, Bṛhadbala con nove frecce,

  16 	quindi con altre due frecce temperate, quell'uccisore di nemici,
     	tagliava lo stendardo, e con una l'asse, e con un'altra l'auriga,
     	l'un l'altro con taglienti frecce i due o re, furiosi si tagliavano,

  17 	e l'acuto e arrogante, esperto d'armi e grande sul carro,
     	tuo figlio Duryodhana veniva affrontato da Bhīmasena,

  18 	quei due entrambi tigri fra gli uomini, fortissimi e tra i primi dei kuru,
     	si versavano l'un l'altro piogge di frecce sul campo di battaglia,

  19 	e vedendo quelle due grandi anime, celebri, ed esperti di varie armi,
     	la meraviglia sorgeva in tutti i viventi, o bhārata,

  20 	Duḥśāsana, invece contrapponendosi a Nakula, grande guerriero,
     	lo colpiva con molte acute frecce dritte al bersaglio,

  21 	e il figlio di Mādrī, il suo vessillo, l'arco e le frecce,
     	abbatteva con taglienti frecce quasi ridendo, o bhārata,
     	e quindi con venticinque sottili frecce lo feriva,

  22 	tuo figlio difficile da battere in quella grande battaglia di Nakula
     	tagliava l'asse del giogo e con le sue frecce ne abbatteva la bandiera,

  23 	Durmukha opponendosi al fortissimo Sahadeva, 
     	lo colpiva con un pioggia di frecce mentre era impegnato nella battaglia,

  24 	e quindi il valoroso Sahadeva sul campo di battaglia, di Durmukha,
     	abbatteva l'auriga con una freccia fortemente appuntita, 

  25 	i due prodi in combattimento, attaccandosi l'un l'altro in battaglia, 
     	si colpivano con tremende frecce volendosi attaccare vicendevolmente,

  26 	il re Yudhiṣṭhira in persona attaccava il re dei madra,
     	e il signore dei madra tagliava in due il suo arco o mio signore,

  27 	allora vedendo il suo arco tagliato Yudhiṣṭhira il figlio di Kuntī,
     	preso un altro arco, robusto e fortissimo,

  28 	quindi il re con frecce dai nodi levigati il signore dei madra
     	copriva e infuriato gli diceva: ' fermati, fermati!'

  29 	Dhṛṣṭadyumna, quindi attaccava Droṇa o bhārata,
     	Droṇa infuriato il suo forte arco autore di morte 
     	tagliava in tre pezzi mentre lui era intento in battaglia,

  30 	e un'altra freccia tremenda come il bastone del fato,
     	scagliava in battaglia e la piantava nel suo corpo,

  31 	un altro arco preso, quattordici missili,
     	il figlio di Drupada scagliava contro Droṇa in battaglia,
     	i due furiosi l'un contro l'altro fecero una fierissima lotta,

  32 	e il violento in battaglia Śaṅkha, il figlio di Somadatta forte nel combattere, 
     	contrastava o grande re e gli diceva: 'fernati, fermati!'

  33 	e quel valoroso in battaglia il braccio destro gli colpiva
     	e figlio di Somadatta, colpiva Śaṅkha sulle spalle,

  34 	tra i due sorse un terribilissima battaglia o signore di popoli,
     	rapidamente sul campo, di quei due prodi come quella di Vṛtra e Indra,

  35 	Bāhlīka feroce in battaglia, o signore di popoli, fu attaccatto
     	da Dhṛṣṭaketu dal fiero aspetto, dall'immensa anima, e grande sul carro, 

  36 	e Bāhlīka allora o re, contro il furioso Dhṛṣṭaketu,
     	con molte frecce muoveva, e quindi urlava con ruggito di leone,

  37 	ma il re dei cedi, infuriato con nove frecce Bāhlīka 
     	colpiva rapidamente sul campo, come un elefante infuriato un altro,

  38 	i due allora, furiosi sul campo, urlando ad ogni istante,
     	si scontravano infuriatissimi, come i pianeti marte e mercurio,

  39 	Ghaṭotkaca, dalle violente imprese assaliva il sanguinoso rākṣasa 
     	Alambusa in battaglia, simile a Śakra contro Bala,

  40 	e Ghaṭotkaca infuriato, quel fortissimo rākṣasa,
     	colpiva con nove appuntite frecce o bhārata,

  41 	Alambusa però, sul campo il fortissimo figlio di Bhīmasena,
     	copriva in molti modi con frecce prive di nodi,

  42 	i due colpiti da quelle frecce sul campo, apparivano
     	come i due fortissimi Śakra e Bala nella guerra tra dèi e asura,

  43 	il forte Śikhaṇḍin o re, attaccava in battaglia il figlio di Droṇa,
     	quindi Aśvatthaman furioso, Śikhaṇḍin schierato, 

  44 	colpendo violentemente con una freccia di ferro appuntita lo faceva tremare,
     	ma pure Śikhaṇḍin o re, colpiva il figlio di Droṇa,

  45 	con una freccia ben temperata e tagliente,
     	i due si colpirono allora sul campo vicendevolmente con molte frecce,

  46 	Virāṭa, comandante di eserciti, sul campo il guerriero Bhagadatta,
     	attaccava rapido, il re, e allora sorgeva lo scontro,

  47 	Virāṭa colpito da una pioggia di frecce da parte di Bhagadatta,
     	infuriato lo sommergeva, come le nuvole una montagna con la pioggia,

  48 	Bhagadatta allora rapidamente il sovrano Virāṭa,
     	copriva in battaglia, come le nuvole fanno sul sole sorgente,

  49 	e Kṛpa figlio di Śaradvat si spingeva sul kekaya Bṛhatkṣatra,
     	quindi Kṛpa lo copriva con una pioggia di frecce,

  50 	il kekaya infuriato, riempiva il gautamide con piogge di frecce,
     	i due reciprocamente i cavalli colpivano e rompevano gli archi,

  51 	privi dei carri i due furiosi si scontrarono in un duello di spade,
     	e tra i due sorse una lotta terribile a vedersi, e crudelissima,

  52 	ma il re Drupada allora attaccava il re dei sindhu
     	Jayadratha dall'aspetto fiero, con grande furia o tormenta-nemici,

  53 	allora il re dei sindhu colpiva Drupada con tre 
     	frecce, e lo colpiva sul campo di battaglia,

  54 	la lotta tra i due sorgeva tremenda e crudelissima,
     	da rallegrare la gente che guardava, come quella dei pianeti venere e marte,

  55 	tuo figlio Vikarṇa il fortissimo Sutasoma
     	avvicinava con veloci cavalli, quindi sorgeva la lotta, 

  56 	Vikarṇa colpendo Sutasoma con le frecce non lo faceva tremare,
     	né Sutasoma Vikarṇa, questo appariva un miracolo,

  57 	Cekitāna grande sul carro, Suśarman tigre fra gli uomini,
     	furiosamente attaccava, avanzando dalla parte dei pāṇḍava,

  58 	Suśarman però, o grande re, copriva Cekitāna, 
     	grande guerriero, con una pioggia di frecce sul campo,

  59 	pure Cekitāna, infuriato in quella grande battaglia copriva
     	Suśarman con le sue frecce come nuvole su una momtagna,

  60 	Śakuni avanzando assaliva Prativindhya che avanzava,
     	o re dei re, come un elefante furioso fa contro un altro elefante,

  61 	il figlio di Yudhiṣṭhira, infuriato, colpiva il figlio di Subala,
     	con acute frecce, in duello, simile al dio delle pioggia contro un dānava,

  62 	Śakuni, Prativindhya che lo attaccava in battaglia,
     	respingeva quell'astutissimo con frecce lisciate dei nodi,

  63 	invece o re dei re, Sudakṣiṇa, grande guerriero dei kāmboja,
     	fortissimo, fu assalito in battaglia da Śrutakarman,

  64 	ma Sudakṣiṇa in duello colpito il figlio di Sahadeva grande sul carro
     	non riusciva a smuoverlo come fosse il monte maināka,

  65 	Śrutakarman allora infuriato muoveva contro il grande guerriero
     	dei kāmboja con molte frecce, colpendolo in ogni parte,

  66 	Irāvat quindi, infuriato, assaliva saldo in battaglia
     	l'intollerante Śrutāyus pure lui dall'aspetto guardingo,

  67 	il figlio di Arjuna grande sul carro uccisi i suoi cavalli,
     	lanciava un grandissimo urlo che riempiva l'intero esercito,

  68 	Śrutāyus allora infuriatosi, abbatteva in battaglia i cavalli
     	del figlio di Phalguna, con una fiera mazza, e allora sorgeva la lotta tra i due,

  69 	i due āvanti Vinda e Anuvinda, si scontrarono in battaglia con
     	Kuntibhoja, assieme al suo esercito e a suo figlio,

  70 	là noi vedemmo il meraviglioso coraggio degli āvanti,
     	che combatterono saldi col loro grande esercito,

  71 	Anuvinda colpiva con la mazza Kuntibhoja,
     	e Kuntibhoja allora lo copriva rapidamente con una moltitudine di dardi,

  72 	e il figlio di Kuntibhoja trafiggeva Vinda con le frecce,
     	e lui lo contraffiggeva, e questo appariva un portento,

  73 	i cinque fratelli kekaya col loro esercito o mio signore,
     	combatterono sul campo contro i cinque gāndhāra col loro esercito,

  74 	tuo figlio Vīrabāhu, combatteva e colpiva 
     	 con acute frecce, Uttara il figlio di Virāṭa supremo sul carro,
     	e pure Uttara con acute frecce colpiva quell'abile,

  75 	il re dei cedi o re assaliva in battaglia Ulūka,
     	e pure Ulūka lo assaliva, con acute frecce piumate,

  76 	tra i due sorse una lotta dal terribile aspetto o signore di popoli,
     	si colpivano reciprocamente con grande furia quei due invincibili,

  77 	così di migliaia di duelli di carri, elefanti e cavalieri,
     	e di fanti tra i tuoi e i loro era pieno il campo di battaglia,

  78 	a volte quella battaglia era piacevole a vedersi,
     	e a volte come fosse una follia o re, non si capiva nulla,

  79 	elefante contro elefante, e carro contro carro procedevano,
     	e cavallo contro cavallo scontrandosi, e fante contro fante,

  80 	allora sorgeva una battaglia terrificante, e confusa,
     	tra i guerrieri sul campo che si assalivano l'un l'altro,

  81 	là i convenuti ṛṣi divini, siddha e cārana,
     	osservavano quella fiera battaglia, simile a quella tra dèi e asura

  82 	quindi migliaia di elefanti, e pure di carri o mio signore,
     	e schiere di cavalli e di uomini, opponendosi si attaccavano,

  83 	e qua e là si vedeveno carri, elefanti e fanti,
     	e cavalieri, o tigre fra gli uomini, che combattevano ripetutamente.”
     


                              XLIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ in ogni luogo e in ogni momento o re, centinaia di migliaia,
     	vi erano che combattevano confusamente, come ti dirò o bhārata,

   2 	il figlio non riconosceva il padre né il padre il proprio figlio,
     	né il fratello il fratello, né là, lo zio il nipote,

   3 	né il nipote lo zio, né l'amico l'amico,
     	come posseduti combattevano i pāṇḍava assieme ai kuru,

   4 	alcuni di quelle tigri fra gli uomini assalivano coi carri l'armata dei carri,
     	e combattevano giogo contro giogo o toro dei bhārata,

   5 	stanga contro stanga, e piano del carro contro piano,
     	e alcuni in gruppo contro altri gruppi, volendosi uccidere vicendevolmente,

   6 	alcuni carri non potevano muoversi ostruiti dai carri,
     	elefanti furiosi enormi si scontravano cogli elefanti,

   7 	in molti modi si colpivano colle zanne reciprocamente,
     	con le loro lance e pennoni, elefanti contro elefanti nemici,

   8 	attaccandosi o grande re, coi potenti barriti dei grandi elefanti,
     	colpendosi con le zanne, là si si lamentano con supremo dolore,

   9 	si scontrano per obbedire pungolati dagli uncini,
     	grandemente furiosi vanno incontro faccia a faccia ad altri furiosi,

  10 	e alcuni grandi elefanti scontrandosi con quelli furiosi,
     	come montagne lanciando urla attaccano ripetutamente,

  11 	e spinti insieme gli elefanti, col liquor dalle tempie e dalla bocca,
     	quegli eccellenti elefanti colpiti con lance, ascie e frecce di ferro,

  12 	gridano colpiti mortalmente e cadono privi di vita,
     	alcuni urlando terribili barriti, corrono in ogni direzione,

  13 	i fanti a guardia degli elefanti, combattenti dal largo petto,
     	con lance, e cogli archi, con le lucide accette,

  14 	con mazze e bastoni, con zagaglie e ascie,
     	con armi e barre di ferro, crudeli, lucide e appuntite,

  15 	alzate, con impeto correndo ripetutamete,
     	apparivano o grande re, volersi uccidere vicendevolmente,

  16 	splendenti, e feroci, sporchi di sangue umano, 
     	apparivano, quei guerrieri mentre si assalivano l'un l'altro,

  17 	il suono delle spade agitate e scontrate, dalle braccia dei valorosi,
     	sorgeva tumultuoso mentre colpivano i punti vulnerabili dell'altro,

  18 	e per i colpi di mazze e bastoni, e per i tagli delle fiere spade,
     	per le trafitture delle zanne e per lo schiacciamento dagli elefanti, 

  19 	in ogni dove schiere di uomini gridavano l'un l'altro,
     	si udivano urla terribili come nell'inferno o bhārata,

  20 	e pure i cavalieri coi cavalli che indossavano piumaggi e copricapi,
     	come fortissime oche selvatiche, si assalivano l'un l'altro,

  21 	le frecce scagliate da costoro, intarsiate d'oro fino,
     	rapide splendenti e appuntite, volavano simili a serpenti,

  22 	alcuni con cavalli velocissimi, saltando sui grandi carri,
     	quei valorosi cavaglieri tagliavano le teste dei guerrieri sui carri,

  23 	e pure molti cavalieri dalle frecce ben lisciate,
     	erano uccisi dai guerrieri sui carri, appena giunti a tiro di freccia,

  24 	e molti elefanti simili a nuvole abbattendo i cavalli,
     	li schiacciavano coi piedi, furiosi, e adornati d'oro,

  25 	essendo colpiti alla testa o ai fianchi, pure i pachidermi,
     	alcuni colpiti dalle frecce, urlavano pe il grande dolore,

  26 	alcuni di quei grandi elefanti scuotendo i cavalli coi loro cavalieri,
     	velocemente li gettavano a terra, là in quella terribile confusione,

  27 	i pachidermi alzati i cavalli coi loro cavalieri con la punta delle zanne,
     	attacavano le schiere dei carri, coi loro vessilli abbattendoli,

  28 	e alcuni grandi elefanti maschi e furiosi, 
     	uccidevano cavalli e cavalieri, con la proboscide e coi piedi,

  29 	e altri elefanti, i carri coi loro cavalli con le proboscidi
     	facendo a pezzi, andavano in ogni direzione, urlando ogni barrito,

  30 	dardi lucenti e appuntiti, volavano simili a serpenti,
     	colpendo i corpi di uomini e cavalli, e le corazze metalliche, 

  31 	e cadevano lunghe lance lanciate dalle braccia dei guerrieri,
     	simili a terribili grandi mereore, in ogni luogo o signore di popoli,

  32 	con lunge spade sfoderate dai loro foderi di pelle di felino,
     	e pure di pelle di tigre, colpivano i nemici in battaglia,

  33 	e alcuni apparendo colpiti con una ferita aperta, furiosamente
     	attaccavano con spade scudi e accette,

  34 	alcuni scagliando lance, erano colpiti dalle asce,
     	altri erano schiacciati dagli elefanti e altri travolti dai cavalli,

  35 	e coi carri con le ruote spezzate, colpiti da frecce affilate,
     	urlavano gli uomini ovunque o re, aiuto ai parenti,

  36 	alcuni ai figli, altri ai padri, e ai fratelli cogli altri parenti,
     	agli zii, ai nipoti, persino ai nemici sul campo di battaglia,

  37 	con gli intestini lacerati, privi di forza, o bhārata,
     	e altri colle braccia rotte, o coi bei arti tagliati, o feriti ai fianchi,
     	lamentandosi, apparivano come assetati dal desiderio di vivere,

  38 	soverchiati dalla sete, alcuni indeboliti o signore di popoli,
     	cadendo a terra sul campo di battaglia imploravano acqua,

  39 	coperti da sangue copioso, e abbattuti o bhārata,
     	violentemente rimproveravano sé stessi di essersi uniti ai tuoi figli,

  40 	altri guerrieri kṣatriya, fattosi nemici l'un l'altro.
     	non abbandonavano le armi e non si lamentavano o mio signore,
     	ma gioiosi si deridevano qua e là reciprocamente,

  41 	ma mordendo coi denti per l'ira lasciando segni su sé stessi,
     	si guardavano l'un l'altro con visi dai cipigli irati,

  42 	altri indeboliti, a causa delle ferite inferte da frecce,
     	silenziosi si abbattevano perse le forze, quei fortissimi,

  43 	altri guerrieri senza carri, chiedendo di salire in battaglia,
     	sul carro di un altro, caduti com'erano abbattuti da grandi elefanti, 
     	splendevano, o grande re, come alberi kiṃśuka fioriti,

  44 	tra gli eserciti sorgevano molte grida spaventose,
     	sorgendo una grande paura per la morte di eccellenti eroi,

  45 	il padre uccideva il figlio, e il figlio il padre sul campo,
     	e il nipote lo zio, e pure lo zio il nipote,

  46 	l'amico l'amico o re, e il parente il parente,
     	così combattevano là i kuru assieme ai pāṇḍava,

  47 	sorta la paura nella confusione della grande battaglia,
     	avvicinatosi a Bhīṣma l'esercito dei pṛthādi si scomponeva,

  48 	col suo stendardo con cinque stelle, e la palma o toro dei bhārata,
     	fatto d'argento innalzato sul suo grande carro, il grandi-braccia,
     	Bhīṣma allora o re splendeva come la luna sul monte meru.”
     


                              XLV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ passata la maggior parte del mattino, in quel terribile giorno,
     	continuava la sanguinosissima strage dei grandi eroi,

   2 	Durmukha, e Kṛtavarman, Kṛpa, Śalya e Viviṃśati,
     	comandati da tuo figlio, raggiunto Bhīṣma lo scortavano,

   3 	da questi cinque supremi carri scortato o toro dei bhārata,
     	quel grande guerriero, penetrava profondamente nelle schiere dei pāṇḍava,

   4 	tra i cedi, i kāśi, i karūṣa e i pāñcāla o bhārata,
     	l'insegna palmata di Bhīṣma appariva muovendosi in varie parti,

   5 	e teste, allora Bhīṣma e braccia con le loro armi,
     	abbatteva, con frecce ben lisciate dalla grande potenza,

   6 	danzando Bhīṣma in mezzo all'incedere dei carri o toro dei bhārata,
     	alcuni elefanti lanciavano urla lamentose colpiti mortalmente,

   7 	Abhimanyu, con grande furia, schierato sul carro
     	aggiogato a supremi rossi destrieri, partiva verso il carro di Bhīṣma,

   8 	con la sua insegna con l'albero karṇikāra intarsiato d'oro fino,
     	attaccava Bhīṣma e i suoi supremi guerrieri sui carri,

   9 	con una freccia affilata abbattuta l'insegna di lui colla palma,
     	quell'eroe combatteva contro Bhīṣma e con quelli al suo seguito,

  10 	colpito Kṛtavarman con un freccia metallica e Śalya con cinque,
     	con nove dall'acuta punta colpiva il suo bisnonno,

  11 	con una freccia scagliata a tutta forza e ben diretta,
     	abbatteva ciascuna insegna, decorata d'oro fino, 

  12 	ma con una freccia capace di penetrare ogni corazza e ben lisciata
     	staccava dal corpo la testa dell'auriga di Durmukha,

  13 	con una freccia dall'acuta punta spezzava l'arco intarsiato d'oro
     	di Kṛpa e gli altri con frecce dalle acute punte,

  14 	colpiva con suprema furia, quasi danzando quel grande sul carro,
     	la sua abilità scorgendo si rallegravano pure gli dèi,

  15 	per la raggiunta abilità del nipote di Kṛṣṇa, tutti i guerrieri con Bhīṣma in testa,
     	pensavano che fosse potente come lo stesso conquista-ricchezze,

  16 	il suo arco rapido nel bersaglio, splendido come una brace, 
     	scagliava in ogni dove, con lo stesso suono del gāṇḍīva,

  17 	Bhīṣma, uccisore di eroi nemici, assalendolo, con nove frecce di grande potenza,
     	colpiva rapidamente sul campo il figlio di Arjuna,  

  18 	e tagliava il vessillo di quel supremo forte, con tre frecce,
     	e con fermo proposito, abbatteva con tre frecce il suo auriga,

  19 	e quindi Kṛtavarman, Kṛpa e Śalya o mio signore,
     	colpendo il nipote di Kṛṣṇa non lo smuovevano, come fosse il monte maināka,

  20 	quel guerriero circondato dai figli di Dhṛtarāṣṭra grandi sul carro,
     	riversava piogge di frecce sui cinque carri, il nipote di Kṛṣṇa,

  21 	quindi parando i loro grandi strali con piogge di frecce,
     	il potente nipote di Kṛṣṇa urlava scagliando frecce su Bhīṣma,

  22 	là si vedeva o re, la sua grandissima forza di braccia,
     	mentre si impegnava in battaglia, tormentando Bhīṣma con le frecce,

  23 	ma pure Bhīṣma le frecce di quel valoroso abbatteva,
     	ed egli abbatteva sul campo le frecce scagliate dall'arco di Bhīṣma,

  24 	quindi quel rapido arciere, con nove frecce quell'eroe la bandiera,
     	abbatteva sul campo di Bhīṣma, e allora la gente forte urlava,

  25 	la grande palma d'argento adornata d'oro,
     	recisa dai dardi del figlio di Subhadrā cadeva a terra o Bhārata,

  26 	e vedendo quell'insegna abbattuta dalle frecce del figlio di Subhadrā,
     	l'audace Bhīma urlava, rallegrando il figlio di Subhadrā,

  27 	allora Bhīṣma, moltissime grandi armi divine 
     	faceva apparire in quel frangente, quel fortissimo e terribile,

  28 	quindi il suo bisnonno con centinaia e migliaia di frecce,
     	dai nodi levigati copriva il figlio di Subhadrā, quell'anima infinita,

  29 	allora dieci grandi arcieri, grandi sul carro dei pāṇḍava, 
     	rapidamente coi carri si precipitavano a proteggere il figlio di Subhadrā,

  30 	Virāṭa col figlio, e Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,
     	e Bhīma e i kekaya, e Sātyaki o signore di popoli,

  31 	giungendo rapidamente questi, Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,
     	al pāñcāla scagliava tre affilate frecce e pure a Sātyaki,

  32 	e con un'affilata freccia a rasoio, scagliata con tutta la forza,
     	tagliava l'insegna di Bhīmasena,

  33 	quello stendardo col leone fatto tutto d'oro fino o migliore degli uomini,
     	di Bhīmasena si abbatteva dal carro, e Bhīmasena ne era agitato,

  34 	Bhīmasena con tre frecce colpendo Bhīṣma, figlio di Śaṃtanu sul campo,
     	e Kṛpa con una, colpiva Kṛtavarman con otto,

  35 	Uttara il figlio di Virāṭa, con un elefante con la proboscide alzata
     	assaliva il re, il signore dei madra,

  36 	giungendo quel suo regale elefante, il guerriero sul carro,
     	Śalya ne respingeva la foga suprema in battaglia,

  37 	il grande pachiderma furioso, del grande carro ben trainato
      	con il piede salendo sul giogo, uccideva i quattro cavalli,

  38 	stando sul carro coi cavalli uccisi, il signore dei madra,
     	una lancia di ferro per uccidere Uttara lanciava simile ad un serpente,

  39 	da quella perforata la sua corazza, caduto in grande affanno, 
     	egli cadeva dalla schiena dell'elefante, perdendo uncino e lancia,

  40 	e Śalya afferrata la spada, scendendoo dall'ottimo carro,
     	avvicinatosi al grande pachiderma, ne tagliava allora la grande proboscide,

  41 	mortalmente ferito da molte frecce e con la proboscide recisa, l'elefante,
     	un terribile urlo di dolore fatto, cadeva e moriva,

  42 	un impresa di tal fatto compiuta il re dei madra grande guerriero,
     	rapidamente saliva sul lucente carro di Kṛtavarman,

  43 	vedendo Uttara il caro fratello colpito, il figlio di Virāṭa,
     	vedendo pure Śalya schierato assieme a Kṛtavarman,
     	Śaṅkha, di ira bruciava, come il fuoco per il burro sacrificale,

  44 	egli tendendo il grande arco intarsiato d'oro,
     	quel forte si precipitava volento uccidere Śalya sovrano dei madra,

  45 	da una grande schiera di carri circondato tutt'intorno,
     	scagliando una pioggia di frecce, si precipitava verso il carro di Śalya,

  46 	vedendolo attaccare con l'impeto di un elefante furioso,
     	sette carri dei tuoi lo circondarono da ogni parte,
     	a proteggere il re dei madra, finito sotto i denti della morte,

  47 	allora Bhīṣma, grandi-braccia, gridava come nuvola tonante,
     	e preso il suo arco lungo come una palma attaccava Śaṅkha in battaglia,

  48 	scorgendo pronto quel grande e fortissimo arciere,
     	l'armata dei pāṇḍava tremava come una nave scossa dalla forza del vento,

  49 	quindi Arjuna in fretta si mise davanti a Śaṅkha,
     	e si avvicinava a proteggerlo da Bhīṣma, così sorse il combattimento,

  50 	un grande grido di gioia sorse tra i guerrieri intenti alla battaglia,
     	'potenza contro potenza' così dicendo cadevano nella meraviglia, 

  51 	quindi Śalya mazza in pugno, scendeva dal grande carro,
     	e abbatteva i quattro cavalli di Saṅkha, o toro dei bhārata,

  52 	egli rapidamente sceso dal carro senza cavalli, afferrata la spada,
     	raggiunto il carro di Bībhatsu, trovava quindi la salvezza,

  53 	allora dal carro di Bhīṣma volavano veloci frecce,
     	per la quali spariva la terra, ricoperta dappertutto, 

  54 	Bhīṣma il migliore dei combattenti, con le frecce abbatteva
     	pāñcāla, e matsya e kekāya e prabhadraka,

  55 	e abbandonando velocemente il pāṇḍava ambidestro,
     	assaliva Drupada circondato dall'esercito dei pāñcāla,
     	scagliando molte frecce o re, su quel caro parente,

  56 	come da Agni son bruciate le foreste alla fine dell'inverno,
     	così apparivano bruciate dalle frecce le schiere di Drupada,
     	e Bhīṣma era saldo sul campo come un fuoco senza fumo,

  57 	a metà giorno, quando il sole tormenta col suo calore,
     	i soldati del pāṇḍava non erano in grado di vedere Bhīṣma,

  58 	attoniti divennero ovunque i pāṇḍava presi dal timore,
     	e non si avventurano a protezione, come vacche prese dal freddo,

  59 	uccisa l'armata che fuggiva incapace di azione e abbattuta,
     	un grande grido di dolore saliva tra le armate dei pāṇḍava o bhārata,

  60 	allora Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, col suo arco arquato,
     	scagliava frecce dalla punta infuocata simili a serpi velenosi,

  61 	quel fermo nei voti, con le frecce aprendosi la via in ogni direzione,
     	colpiva i carri dei pāṇḍava ad uno ad uno o bhārata,

  62 	quindi tra gli eserciti scossi e abbattutti ovunque,
     	giunto il tramonto del sole, non si scorgeva nulla,

  63 	e i pṛthādi vedendo Bhīṣma andarsene dalla battaglia,
     	la cessasione ordinarono alle truppe, o toro dei bhārata.”
     


                              XLVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ fatta la prima ritirata degli eserciti, o toro dei bhārata,
     	e felice essendo Duryodhana, dell'agire in battaglia di Bhīṣma,

   2 	il dharmarāja, veloce avvicinando Janārdana,
     	assieme a tutti i fratelli e a tutti i sovrani di genti,

   3 	preso da supremo dolore pensando alla sconfitta,
     	vedendo il valore di Bhīṣma o re, diceva al principe vṛṣṇi:

   4 	' Kṛṣṇa guarda a quel grande arciere Bhīṣma dalle terribile valore,
     	che brucia con le frecce il mio esercito come il fuoco i boschi d'estate,

   5 	come possiamo guardarci da quel grand'anima,
     	che sta consumando il mio esercito, come il fuoco l'oblazione di burro,

   6 	vedendo questo arciere fortissimo, tigre fra gli uomini,
     	fugge il mio esercito colpito dal suo arco,

   7 	si può vincere Yama irato, o l'armato di folgore in battaglia,
     	oppure Varuṇa col laccio in mano, o Kubera armato di mazza,

   8 	ma non si può vincere il potente Bhīṣma fortissimo,
     	io stesso in tali circostanze, sprofondo nel profondo oceano di Bhīṣma, 

   9 	per la mia debolezza di mente, o lunghi-capelli, scontrandomi con Bhīṣma,
     	me ne andrò nella foresta o Govinda, è meglio per me vivere là,

  10 	che dare questi sovrani della terra in un braciere a Bhīṣma,
     	Bhīṣma grande esperto d'armi, o Kṛṣṇa, abbatterà il mio esercito,

  11 	come falene che insieme corrono nel fuoco acceso,
     	così le genti del mio esercito vanno verso la distruzione,

  12 	alla distruzione sono condotto, o vṛṣṇi, impegnandomi per il regno,
     	e i miei valorosi fratelli indeboliti e colpiti dalle frecce,

  13 	per causa mia allontanati dal regno e dalla felicità, per la loro amicizia al fratello,
     	io penso la vita importante, e ora la vita è incerta,

  14 	io per il resto della vita praticherò un durissimo tapas,
     	non farò uccidere in battaglia questi amici o lunghi-capelli,

  15 	il fortissimo Bhīṣma con divine armi, le molte migliaia dei miei carri,
     	distrugge incessantemente, pur essendo loro eccellenti combattenti,

  16 	che cosa sia che io debba fare dimmi subito o Mādhava,
     	io vedo l'ambidestro starsene in mezzo alla battaglia,

  17 	solo Bhīma grandi-braccia, con la sua grande forza combatte,
     	con la sola forza del suo braccio, ricordando il dharma kṣatriya,

  18 	quel grande intelletto, secondo la sua forza con la sua mazza sterminio di eroi,
     	compie imprese impossibili, tra elefanti, cavalli, carri e fanti,

  19 	egli non è sufficente a compiere la distruzione dell'armata nemica, o signore,
     	con tutto il suo combattere, il valoroso, pure in cento anni,

  20 	solo il tuo amico è esperto di armi, ma lui ci trascura,
     	mentre siamo bruciati da Bhīṣma e da Droṇa grand'anima,

  21 	Bhīṣma e Droṇa grandi anime, hanno armi divine,
     	lanciandole bruceranno tutti gli kṣatriya ripetutamente,

  22 	o Kṛṣṇa, Bhīsma impegnato con tutti i suoi sovrani,
     	ci distruggerà, al presente uno che abbia un valore simile al suo,

  23 	guarda tu o signore dello yoga, se c'è un grande arciere e guerriero sul carro,
     	che disarmi Bhīṣma in battaglia, come l'acqua spegne un fuoco acceso,

  24 	per tua grazia o Govinda, i pāṇḍava, uccisi i nemici,
     	il proprio regno recuperato, gioieranno con i loro parenti.'

  25 	così avendo parlato, allora il pṛthāde si sedette a pensare quel grande intelletto,
     	a lungo, dentro di sé divenuto con la mente rapita dal dolore,

  26 	vedendo il pāṇḍava pieno di sofferenza, con la mente oppressa dal dolore,
     	allora Govinda disse, rallegrando tutti i pāṇḍava:

  27 	' non dolerti o migliore dei bhārata, tu non devi farlo,
     	tu che hai i fratelli, e guerrieri e arcieri di tutto il mondo,

  28 	e me che compio il tuo bene, o re, e Sātyaki grande sul carro,
     	e i due anziani Virāṭa e Drupada, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  29 	e tutti quei re fortissimi o migliore dei re,
     	e devoti a te attendono ai tuoi ordini, o signore di popoli,

  30 	il nipote di Pṛṣata sempre persegue il tuo scopo ed è intento al tuo bene,
     	e ha acquisito il comando supremo, il fortissimo Dhṛṣṭadyumna,
     	e Śikhaṇḍin grandi-braccia, è la morte di Bhīṣma.'

  31 	questo udito, allora il re diceva al grande guerriero Dhṛṣṭadyumna,
     	in quell'assemblea mentre ascoltavano Vāsudeva:

  32 	' o Dhṛṣṭadyumna, ascolta quanto io ti dirò o signore,
     	non si trascurino le parole che io pronuncio,

  33 	tu sei il mio comandante in capo con l'approvazione di Vāsudeva,
     	come Kārttikeya fu sempre un tempo per gli dèi,
     	così tu pure sei dunque il comandante dei pāṇḍava o toro fra gli uomini,

  34 	tu dunque o tigre fra gli uomini, avanzando colpisci i kaurava,
     	e io ti seguirò, e Bhīma, e Kṛṣṇa o signore,

  35 	e insieme i figli di Mādrī, e i figli di Draupadī armati,
     	e gli altri principali protettori della terra che vi sono o toro degli uomini.'

  36 	allora compiacendo tutti, Dhṛṣṭadyumna rispondeva:
     	' io sono la morte di Droṇa o pṛthāde, questo fu stabilito dal dio benefico,

  37 	così in battaglia io combatterò oggi contro Bhīṣma, Droṇa,
     	Kṛpa, Śalya, e Jayadratha, con tutti questi prodi io combatterò o sovrano.'

  38 	quindi un urrah, dai grandi arcieri, dai pāṇḍava invincibili in battaglia,
     	sorgeva, per il nipote di Pṛṣata, uccisore di nemici, Indra tra i principi,

  39 	allora il pṛthāde diceva al nipote di Pṛṣata, comandante dell'armata:
     	' lo schieramento di nome krauñcāruṇa ditruttore di ogni nemico,

  40 	che Bṛhaspati indicò a Indra al tempo della guerra tra dèi e asura,
     	tu secondo le regole disponi, per la distruzione delle schiere nemiche,
     	che questo mai visto prima, i re vedano assieme ai kuru.'

  41 	così apostrofato, da quel dio tra gli uomini, come Viṣṇu lo fu dal folgorante,
     	all'alba pose il conquista-ricchezze davanti a tutti gli eserciti,

  42 	il suo stendardo simile al sole nel suo cammino, meraviglioso e piacevole,
     	per ordine di Indra costruito da Viśvakarman,

  43 	decorato con pennoni del colore dell'arcobaleno,
     	in cielo come un uccello, simile alla città dei gandharva,
     	che danzando splende nel percorso del carro o mio signore,

  44 	coll'arco gāṇḍiva ornato di gemme, il pṛthāde,
     	divenne perfettamente unito, come il sole con la sua luce,

  45 	la testa era il re Drupada circondato da un grande esercito,
     	e Kuntibhoja e il re dei cedi, erano i suoi occhi o signore di genti,

  46 	i dāśārṇaka, e i  prayāga,  con le schiere dei dāśeraka,
     	e genti di mare, e i kirāta, erano nel collo o toro dei bhārata,

  47 	e assieme ai paṭaccara, agli huṇḍa o re, e ai pauravaka,
     	e ai niṣāda, c'era dietro Yudhiṣṭhira,

  48 	alle ali Bhīmasena e Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,
     	e Abhimanyu con i figli di Draupadī, e Sātyaki, grande sul carro,

  49 	i paśāca, e i darada, e i puṇḍra, assieme ai kuṇḍīviṣa,
     	i maḍaka, e i  laḍaka, i taṅgaṇa e i parataṅgaṇa,

  50 	i bāhlīka, e i tittira, i cola, e i pāṇḍya o bhārata,
     	tutti questi popoli o re, erano schierati all'ala destra,

  51 	gli agniveṣya, i jagattuṇḍa, e i paladāśa, o bhārata,
     	i śabara, e i tumbupa, e i vatsa assieme ai nākula,
     	e Nakula e Sahadeva, erano schierati all'ala sinistra,

  52 	nelle ali una miriade di carri, e la testa era attaccata,
     	e dietro questa schiera, ve n'erano ventimila,
     	e settantamila erano riuniti nel collo, 

  53 	alle estremità delle ali, e alla loro fine, gli elefanti
     	marciavano ben coperti o re, come montagne moventi,

  54 	la retroguardia la proteggeve, Virāṭa con i kekaya,
     	e il re dei kāśi, e quello dei śibi, con tre armate di carri,

  55 	così avendo ordinato questo grande schieramento, i pāṇḍava o bhārata,
     	aspettando il sorgere del sole, armati erano schierati a battaglia,

  56 	i loro bianchi parasoli grandi e ampi, belli come il sole,
     	splendevano tra gli elefanti e i carri.”
     


                              XLVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi quel grande schieramento krauñca impenetrabile, tuo figlio,
     	avendo visto, la terribile disposizione da parte del pṛthāde dall'infinito splendore,

   2 	avvicinando il maestro, Kṛpa e Śalya o mio signore,
     	e il figlio di Somadatta, e Vikarṇa e Aśvatthaman,

   3 	e tutti i fratelli a cominciare da Duḥśāsana o bhārata,
     	e gli altri moltissimi guerrieri riuniti a battaglia,

   4 	tuo figlio diceva queste parole al momento rincuorando:
     	' armati di varie armi, tutti sapienti di armi e scritture,

   5 	voi tutti siete grandi sul carro, e ciascuno è sufficente
     	a uccidere in battaglia i figli di Pāṇḍu col vostro esercito, e quanto più riuniti insieme,

   6 	infinita è la nostra armata protetta da Bhīṣma,
     	limitata invece la loro armata o migliore dei principi,

   7 	sono convenuti i śūrasena, i veṇika, e i kukura,
     	gli ārevaka, e i trigarta, i madraka e gli yavana,

   8 	uniti a Śatruṃjaya e a Duḥśāsana,
     	e al valoroso Vikarṇa, e a Nanda e Upanandaka,

   9 	uniti a Citrasena, e uniti a Pāṇin e Bhadrika,
     	che proteggano tutti coi loro eserciti Bhīṣma.'

  10 	allora Droṇa e Bhīṣma e tuo figlio o mio signore,
     	schieravano le truppe per controbattere la grande disposizione dei pāṇḍava,

  11 	e Bhīṣma circondato e protetto da un grande esercito,
     	procedeva guidando la grande armata come il re dei celesti,

  12 	lo seguiva il grande arciere, il potente figlio di Bharadvāja,
     	con i kuntala, i daśārṇa e i māgadha o signore di popoli,

  13 	e con i vidarbha, e i mekala, e coi karṇaprāvaraṇa,
     	tutti uniti a tutto l'esercito seguivano Bhīṣma splendente in battaglia,

  14 	e i gāndhāra i sindhu e i sauvīra, e i śibi, i vasāti,
     	e Śakuni, col suo esercito, proteggevano il figlio di Bharadvāja,

  15 	quindi il re Duryodhana unito a tutti i fratelli,
     	e agli aśvātaka, ai vikarṇa, e ai śarmila e kosala,

  16 	ai darada, e ai cūcupa, ai kṣudraka e ai mālava,
     	proteggeva orgoglioso l'esercito del figlio di Subala,

  17 	Bhūriśravas, Śala, Śalya, e Bhagadatta o mio signore,
     	Vinda e Anuvinda, i due āvanti, proteggevano l'ala sinistra,

  18 	il figlio di Somadatta, Suśarman, e il kāmboja Sudakṣiṇa,
     	Śatāyu, e Śrutāyu, erano schierati all'ala destra,

  19 	Aśvatthaman, e Kṛpa, e il sātvata Kṛtavarman,
     	con una grande armata, dietro l'esercito erano schierati,

  20 	a guardia dietro a questo, erano popolazioni di molti luoghi,
     	Ketumat, e Vasudāna, e Abhibhū, il figlio dl re dei kāśi,

  21 	quindi tutti i tuoi o bhārata, felici di combattere,
     	suonarono le conchiglie, pieni di gioia, e urlavano ruggiti di leone,

  22 	vedendo loro tutti gioiosi, l'anziano dei kuru, il patriarca,
     	lanciando forte un ruggito leonino, quel potente diede fiato alla conchiglia,

  23 	quindi conchiglie, e tamburi e tamburelli varii e timpani 
     	dagli altri furono battuti, e il rumore divenne un tumulto,

  24 	quindi nel grande carro, aggiogato a bianchi cavalli, schierati i due
     	diedero fiato alle preziose conchiglie, intersiate di gemme e oro,

  25 	la pāñcajanya il signore-dei-sensi, e la devadatta, il conquista-ricchezze,
     	e la pauṇḍra grande conchiglia, suonava, ventre-di-lupo dalle terribili imprese,

  26 	e la anantavijaya, il re Yudhiṣṭhira, figlio di Kuntī,
     	e Nakula e Sahadeva, la sughoṣa e la maṇipuṣpaka,

  27 	il re dei kāśi, e quello dei śibi, e Śikhaṇḍin grande sul carro,
     	e Dhṛṣṭadyumna, e Virāṭa, e Sātyaki, dalla grande gloria,

  28 	e il re dei pāñcāla, grande arciere e i cinque figli di Draupadī,
     	tutti suonaroro le grandi conchiglie, e lanciarono ruggiti leonini,

  29 	là il frastuono divenne immenso provocato da quei valorosi,
     	e il tumulto faceva risuonare cielo e terra,

  30 	cosi tutti quelli giosamente pronti, i kuru e i pāṇḍava,
     	di nuovo a combattere, si scontrarono tormentandosi reciprocamente.”
     


                              XLVIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ cosi schierate le armate dei miei e degli altri,
     	in che modo quei migliori dei combattenti, compirono lo scontro?”

   2 	Saṃjaya disse:
     	“ egualmente schierate in ordine le truppe, splendenti le insegne,
     	vedendo la sua armata simile ad un oceano senza confini,

   3 	stando in mezzo a quelli, il re, tuo figlio Duryodhana,
     	ordinava a tutti i tuoi: ' armati combattete!'

   4 	essi saldi in animo sanguinosi, pronti a lasciare la vita,
     	con le bandiere al vento tutti attaccarono i pāṇḍava,

   5 	allora sorse uno scontro tumultuoso da far rizzare i capelli,
     	tra i tuoi e tra i nemici, mutualmente tra carri ed elefanti,

   6 	scagliate dai carri le frecce dalla cocca d'oro, molto potenti,
     	volavano con le dritte punte tra elefanti e cavalli,

   7 	allora iniziata la battaglia, armato di tutto punto, sollevato l'arco,
     	il grandi-braccia Bhīṣma dalle terribili imprese, avanzando

   8 	al figlio di Subhadrā, a Bhīmasena, e al nipote di Śini grande sul carro,
     	al kekaya, e a Virāta, e a Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,

   9 	e agli altri valorosi tra i cedi e matsya là vicino,
     	scaricava piogge di frecce, l'anziano patriarca dei kuru,

  10 	tremava quel grande schieramento in quello scontro di valorosi,
     	e in tutti gli eserciti vi era grande confusione,

  11 	atterrati elefanti e stendardi, uccisi i migliori cavalli,
     	i pāṇḍava comincirono a ritirarsi con le schiere dei carri,

  12 	ma Arjuna, tigre fra gli uomini, veduto Bhīṣma grande sul carro,
     	irato diceva al vṛṣṇi: ' va dov'è il nonno!

  13 	Bhīṣma con grande furia o vṛṣṇi il mio esercito
     	manifestamente distruggerà, fedele in favore di Duryodhana,

  14 	Droṇa, Kṛpa, e Śalya e Vikarṇa o Janārdana,
     	e i figli di Dhṛtarāṣṭra uniti a cominciare da Duryodhana,

  15 	distruggeranno i pāñcāla protetti da quel fermo arciere,
     	dunque io affronterò Bhīṣma per il bene dell'armata o Janārdana.'

  16 	a lui diceva Vāsudeva: ' stai accorto o conquista-ricchezze,
     	io ti condurrò o valoroso, verso il carro del patriarca.'

  17 	così avendo parlato, allora il nipote di Śūrasena il carro celebre al mondo,
     	conduceva verso il carro di Bhīṣma o signore di genti, 

  18 	col carro dalle molte bandiere al vento, dai cavalli color delle gru,
     	dall'insegna terrificante della scimmia urlante ben spiegata,
     	dal grande frastuono di tuono, con quel carro splendente come il sole,

  19 	abbattendo le schiere dei kaurava, e dei śūrasena, il pāṇḍava,
     	rapido procedeva, scagliando frecce per eliminare l'ansia degli amici,

  20 	a lui che giungeva con la violenza di un elefante infuriato,
     	terrorizzando i guerrieri in battaglia, abbattattendoli con gli strali,

  21 	Bhīṣma protetto dai sindhu per primi e dai sauvīra orientali e dai kekaya,
     	velocemente andava incontro ad Arjuna il figlio di Śaṃtanu,

  22 	chi altri che il patriarca dei kuru, o Droṇa, o il figlio del sole
     	è in grado di scontrarsi contro l'armato del gāṇḍīva sul carro?

  23 	allora Bhīṣma o grande re, il patriarca dei kaurava,
     	copriva Arjuna con settantasette frecce,

  24 	e Droṇa con venticinque, e Kṛpa con con cinquanta frecce,
     	Duryodhana con sessantaquattro e Śalya con nove frecce,

  25 	e il re dei sindhu con nove, e anche Śakuni con cinque,
     	Vikarṇa con dieci frecce o re, colpivano il pāṇḍava,

  26 	quel grande arciere colpito ovunque dalle acute frecce,
     	non si scuoteva quel grandi-braccia, come si colpisse una montagna, 

  27 	egli colpiva Bhīṣma con venticinque frecce, e con nove Kṛpa, 
     	quella tigre fra gli uomini, e con sessanta Droṇa con tre frecce Vikarṇa,

  28 	e Śalya figlio di Ṛtāyana, con tre dardi, e pure il re con cinque,
     	trafiggeva quell'anima infinita, il coronato o toro fra i bhārata,

  29 	e Sātyaki, e Virāṭa e Dhṛṣṭadyumna, nipote di Pṛṣata,
     	e i figli di Draupadī e Abhimanyu, circondavano il conquista-ricchezze,

  30 	allora il principe pāñcāla unito assieme ai somaka, 
     	copriva di frecce il grande arciere Droṇa intento al bene del figlio di Gaṅgā,

  31 	Bhīṣma il migliore sul carro, rapido colpiva il pāṇḍava,
     	con ottanta acute frecce, allora i tuoi urlarono di gioia,

  32 	udendo l'urlo di costoro gioiosi, rallegrandosi
     	penetrava in mezzo a loro, quel potente leone dei guerrieri,

  33 	e il conquista-ricchezze arrivato in mezzo a questi leoni dei guerrieri,
     	giocava col suo arco o re facendone bersaglio di quei grandi guerrieri,

  34 	allora il re Duryodhana, signore di genti, diceva a Bhīṣma,
     	vedendo il proprio esercito oppresso dal pṛthāde sul campo:

  35 	'questo forte figlio di Pāṇḍu o padre, assieme a Kṛṣṇa,
     	sta tagliando alla radice tutti i miei soldati che sono impegnati,
     	tu vivendo o figlio di Gaṅgā, e pure Droṇa il migliore sul carro,

  36 	per causa tua pure Karṇa grande sul carro, abbandonando le armi,
     	pur sempre con me compiacente, non combatte contro il pṛthāde in battaglia,

  37 	quindi agisci o figlio di Gaṅgā, in modo che Phalguna sia ucciso.'
     	così apostrofato, allora o re, tuo padre Devavrata,
     	' vergogna al dharma kṣatriya.' dicendo procedeva contro il carro del pṛthāde,

  38 	entrambi con bianchi cavalli o re, quei due che si scontravano vedendo i pṛthādi,
     	lanciarono un violento ruggito di leone, con suoni di conchiglie o bhārata,

  39 	e il figlio di Droṇa e Duryodhana, e tuo figlio Vikarṇa, 
     	attorniando Bhīṣma pronti a combattere in battaglia o mio signore,

  40 	allora tutti i pāṇḍava attorniarono il conquista-ricchezze,
     	pronti a combattere, e una grande lotta sorgeva allora,

  41 	il figlio di Gaṅgā però, muoveva verso il pāṇḍava con nove frecce,
     	e Arjuna lo contraccambiava con dieci frecce mortali,

  42 	quindi il pāṇḍava con un migliaio di frecce ben dirette,
     	Arjuna celebre in battaglia copriva ovunque Bhīṣma,

  43 	ma Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, con una pioggia di frecce, o kaurava,
     	abbatteva quella pioggia di frecce del pṛthāde,

  44 	entrambi molto eccitati, entrambi gioiosi di combattere,
     	combattevano senza differenze desiderosi di assalirsi l'un l'altro,

  45 	le innumerevoli piogge di frecce scagliate dall'arco di Bhīṣma,
     	pungenti, apparivano spezzate dalle frecce di Arjuna,

  46 	d'altra parte, le piogge di frecce scagliate da Arjuna,
     	le frecce scagliate dal figlio di Gaṅgā le abbattevano a terra,

  47 	Arjuna attaccava Bhīṣma con venticinque acute frecce,
     	ma Bhīṣma sul campo colpiva il pṛthāde con trenta frecce,

  48 	questi fortissimi, abbattutti i reciproci cavalli e anche gli stendardi, 
     	e pure le ruote dei carri, si divertivano quei due uccisori di nemici,

  49 	allora furioso o grande re, Bhīṣma il migliore degli assalitori,
     	colpiva Vāsudeva al centro del petto con tre frecce,

  50 	l'uccisore di Madhu, ferito dalle frecce scagliate dall'arco di Bhīṣma,
     	splendeva sul campo o re, come un albero kiṃśuka fiorito,

  51 	allora Arjuna, violentemente ferito vedendo il Mādhava,
     	trafiggeva sul campo l'auriga del figlio di Gaṅgā con tre frecce,

  52 	si sforzavano quei due valorosi, di distruggersi reciprocamente,
     	ma non erano in grado di superarsi vicendevolmente in battaglia,

  53 	con vari modi di combattere, ed evitando di retrocedere.
     	si mostravano in molti luoghi per la sveltezza e l'abilità degli auriga,

  54 	e dentro agli scontri i due grandi guerrieri riflettevano,
     	o re, cambiando direzione, o stando fermi qualche istante,

  55 	entrambi suonavano le loro conchiglie e lanciavano ruggiti leonini,
     	e grande rumore facevano anche con gli archi i due grandi guerrieri,

  56 	per il suono delle conchiglie e il frastuono dei carri dei due,
     	la terra era dispersa e tremava e risuonava,

  57 	nessuno poteva vedere alcuna differenza tra i due o toro dei bhārata,
     	entrambi erano forti guerrieri in battaglia, reciprocamente simili,

  58 	i kaurava riconoscevano Bhīṣma solo per l'insegna,
     	come pure i figli di Pāṇḍu solo per l'insegna conoscevano il pṛthāde,

  59 	visibile era la loro regalità, e pari il valore,
     	e tutti gli esseri sul campo caddero in grande meraviglia o bhārata,

  60 	nessuna differenza si vedeva nei due in battaglia o bhārata,
     	nella fermezza del dharma, come pure nessuna falsità,

  61 	entrambi sparivano coperti da una pioggia di frecce,
     	e di nuovo rapidamente riapparivano entrambi in battaglia,

  62 	là dèi, coi gandharva, e cāraṇa con i ṛṣi,
     	l'un l'altro si parlavano vedendo la valentìa dei due,

  63 	nessuno dei due grandi guerrieri era possibile vincere in battaglia,
     	neppure dai mondi, dagli dèi, asura o gandharva, 

  64 	quel meraviglioso scontro divenne un portento tra i mondi,
     	non vi saranno mai più simili duelli,

  65 	ma non era possibile per il sagace pṛthāde vincere Bhīṣma,
     	con suo arco e carro, mentre disperdeva le frecce in battaglia,

  66 	e anche il pāṇḍava, difficile da battere in battaglia pure dagli dèi,
     	non poteva essere vinto battaglia da Bhīṣma, mentre era in forze arco in pugno,

  67 	queste parole si udivano pronunciate forte ripetutamente,
     	unite ad elogi per Arjuna e i figlio di Gaṅgā sul campo o signore di popoli,

  68 	i tuoi soldati allora e quelli dei pāṇḍava o bhārata,
     	si uccidevano reciprocamente mentre dei due c'era lo scontro,	

  69 	con spade dalle affilate lame, e grandi asce,
     	con frecce e con molte altre armi di varia natura, nello scontro,
     	gli eroi di entrambi gli eserciti, si affettavano reciprocamente,

  70 	mentre infuriava quella terribile e paurosa battaglia,
     	tra Droṇa o re, e il principe pāñcāla, vi era un grande scontro.”
     


                              XLIX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ In che modo il grande arciere Droṇa e il pāñcāla nipote di Pṛṣata,
     	si scontrarono pronti in battaglia? questo raccontami o Saṃjaya,

   2 	io credo il destino superiore pure alla valentìa o Saṃjaya,
     	laddove Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, non vinse in battaglia il pāṇḍava,

   3 	Bhīṣma furioso in battaglia distruggerebbe pure i mondi coi mobili e immobili,
     	come dunque, con la sua forza non vinse il pāṇḍava in battaglia?”

   4 	Saṃjyaya disse:
     	“ ascolta attentamente o re, come fu questo terribilissimo scontro,
     	il pāṇḍava non può essere vinto neppure da tutti gli dèi assieme a Indra,

   5 	Droṇa combatteva contro Dhṛṣṭadyumna con frecce appuntite,
     	e abbatteva dal piano del carro il suo auriga con una freccia,

   6 	e con quattro supreme frecce pure quattro cavalli di
     	Dhṛṣṭadyumna colpiva con furia, o mio signore,

   7 	Dhṛṣṭadyumna allora con nove acute frecce Droṇa
     	colpiva, ridendo quel valoroso e 'fermati, fermati!' diceva,

   8 	quindi di nuovo l'anima infinita, il potente figlio di Bharadvāja,
     	ricopriva di frecce il furioso Dhṛṣṭadyumna,

   9 	e prendeva un terribile strale per la morte del nipote di Pṛṣata,
     	coll'impatto della folgore di Śakra, simile al bastone della morte,

  10 	un grande grido sorse in tutto l'esercito o bhārata,
     	vedendo incoccata sul campo quella freccia dal figlio di Bharadvāja,

  11 	allora vedemmo la meravigliosa valentìa di Dhṛṣṭadyumna,
     	quel valoroso che stava da solo sul campo come una montagna mobile,

  12 	quella accesa e terribile freccia, che arrivava per la sua morte,
     	egli abbatteva, e scagliava un pioggia di frecce al figlio di Bharadvāja,

  13 	allora tutti i pāñcāla assieme ai pāṇḍava urlarono forte,
     	vedendo quell'impresa così difficoltosa a farsi di Dhṛṣṭadyumna,

  14 	allora quel valoroso una lancia di grande potenza, incrostata d'oro e di gemme,
     	mirando alla morte di Droṇa scagliava,

  15 	quella lancia che volava tutta adornata d'oro, rapidamente
     	in tre pezzi tagliava sul campo quasi ridendo il figlio di Bharadvāja,

  16 	vedendo abbattuta la sua lancia il potente Dhṛṣṭadyumna,
     	riversava piogge di frecce verso Droṇa o signore di genti,

  17 	ma respingendo quella pioggia di frecce, il gloriosissimo
     	Droṇa tagliava a metà l'arco del figlio di Drupada,

  18 	quel gloriosissimo in battaglia, con l'arco tagliato, una pesante mazza,
     	fatta di ferro scagliava verso Droṇa quel forte,

  19 	questa mazza con forza lanciata volava per uccidere Droṇa,
     	e là apparve a noi portentoso il valore del figlio di Bharadvāja,

  20 	con la rapidità, egli eludeva quella mazza incrostata d'oro,
     	ed evitata la mazza, spediva verso il nipote di Pṛṣata,

  21 	frecce di ferro, ben appuntite e temperate, molate a pietra e con la cocca d'oro,
     	queste penetrando la sua corazza ne bevevano il sangue in battaglia,

  22 	allora Dhṛṣṭadyumna dal grande intelletto, prendendo un altro arco,
     	avanzando in battaglia, colpiva Droṇa con cinque frecce,

  23 	quei due tori fra gli uomini insanguinati apparivano
     	o re, come due alberi kiṃśuka fioriti in primavera,

  24 	furioso allora o re, avanzando alla testa dell'armata,
     	Droṇa di nuovo tagliava l'arco del figlio di Drupada,

  25 	e tagliato quell'arco con frecce dai nodi levigati,
     	quell'anima infinita lo copriva della pioggia di quelle come le nuvole sui monti,

  26 	e abbatteva con una freccia di ferro il suo auriga dal carro,
     	e i suoi quattro cavalli, con quattro frecce appuntite,

  27 	abbatteva sul campo, e lanciava un ruggito di leone,
     	quindi con un'altra freccia staccava dalla mano la protezione di cuoio,

  28 	egli dunque coll'arco rotto, senza carro, uccisi i cavalli e l'auriga,
     	con la mazza in pugno, ne scendeva, mostrando grande valentìa,

  29 	ma rapido quella sua mazza con le frecce abbatteva o bhārata,
     	mentre lui stava scendendo dal carro, questo apparve portentoso,

  30 	allora afferrato il grande scudo, splendente di cento lune,
     	e la lunga spada divina, quel forte dal grande braccio,

  31 	assaltava Droṇa con violenza volendo la sua morte, 
     	come un leone in cerca di carne fa con un elefante furioso,

  32 	e là noi vedemmo la portentosa valentìa del figlio di Bharadvāja,
      	la destrezza e l'abilità con le armi e la forza del braccio o bhārata,

  33 	poiché con una pioggia di frecce respingeva il nipote di Pṛṣata,
     	quel forte che non fu in grado di avvicinarlo in battaglia,

  34 	e là noi vedemmo quell'abile coprire il saldo Dhṛṣṭadyumna, 
     	grande sul carro, col suo scudo, con una carterva di frecce,

  35 	allora Bhīma grandi-braccia, rapido si avvicinava a quel forte, 
     	per portare aiuto in battaglia al nipote di Pṛṣata, grand'anima,

  36 	egli colpiva Droṇa con sette acute frecce o re, 
     	e rapido faceva salire il nipote di Pṛṣata su un altro carro,

  37 	allora il re Duryodhana spediva il re kaliṅga
     	unito ad una grande schiera a protezione del figlio di Bharadvāja,

  38 	quindi questa grande schiera dei kaliṅga o signore di genti,
     	assaliva rapidamente Bhīma per ordine di tuo figlio,

  39 	e pure Droṇa, il migliore dei combattenti su carro, tralasciato il principe pāñcāla, 
     	combatteva contro i due anziani Virāṭa e Drupada riuniti insieme,
     	e pure Dhṛṣṭadyumna raggiungeva sul campo il dharmarāja,

  40 	allora sorgeva uno scontro tumultuoso da far rizzare i capelli,
     	in battaglia tra i kaliṅga e Bhīma grand'anima,
     	uno scontro terribile e terrificante da far distruggere il mondo.”
     


                              L


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ quindi il re kaliṅga, signore di armate essendo comandato,
     	incontrando Bhīmasena, grandi-braccia, dalle meravigliose imprese,

   2 	il valoroso che si muove con la mazza come la morte col bastone in pugno,
     	come dunque combatteva in battaglia il re kaliṅga col suo esercito?”

   3 	Saṃjaya disse:
     	“ quel fortissimo così richiesto da tuo figlio o re dei re,
     	protetto dal suo grande esercito, correva contro il carro di Bhīma,

   4 	vedendo arrivare rapidamente il grande esercito dei kaliṅga,
     	pieno di carri, elefanti, e cavalli, con le armi alzate,

   5 	Bhīmasena muoveva contro la schiera dei kaliṅga,
     	e contro Ketumat, e la schiera dei niṣāda insieme coi cedi,

   6 	allora Śrutāyus, con grande furia assieme al re Ketumat,
     	assaliva Bhīma in battaglia, dopo aver schierate le truppe dei cedi,

   7 	il sovrano dei kaliṅga con molte migliaia di carri,
     	e con una miriade di elefanti, Ketumat assieme ai niṣāda,
     	circondarono completamente o re, Bhīmasena sul campo,

   8 	e i cedi i matsya, e karūṣa, posto avanti Bhīmasena,
     	assieme ai re assalirono con violenza i niṣāda,

   9 	allora sorgeva uno scontro terribile e spaventevole,
     	non riconoscevano i propri soldati per il desiderio di uccidersi l'un l'altro,

  10 	terribile era allora quello scontro di Bhīma contro i nemici,
     	come quello di Indra o grande re, contro il grande esercito daitya,

  11 	combattendo dunque quell'esercito in battaglia o bhārata,
     	sorgeva un grandissimo frastuono, come di mare in tempesta,

  12 	i soldati massacrandosi vicendevolmente o signore di popoli,
     	resero la terra intera come un cimitero di carni e sangue,

  13 	non riconoscevano i propri soldati dai nemici, per desiderio di uccidere,
     	e questi soldati invincibili in battaglia assaltavano i propri commilitoni,

  14 	una grandissima strage vi era dei pochi e anche dei molti,
     	tra i cedi assieme ai kaliṅga e ai niṣāda o signore di popoli,

  15 	e ponendo ogni sforzo umano, secondo potere quei fortissimi
     	cedi abbandonando Bhīmasena, si ritirarono,

  16 	ritiratesi i cedi, attorniato da tutti i kaliṅga,
     	confidando nella forza del proprio braccio, non si ritirava il pāṇḍava,

  17 	non si muoveva dal piano del carro il fortissimo Bhīmasena,
     	ma copriva di acute frecce le truppe dei kaliṅga,

  18 	ma il re kaliṅga grande arciere, e suo figlio grande sul carro,
     	chiamato Śakradeva, colpivano il pāṇḍava con le frecce,

  19 	allora Bhīma grandi-braccia, flettendo il bellissimo arco,
     	combatteva i kaliṅga confidando nella forza del suo braccio,

  20 	Śakradeva scagliando sul campo molte frecce,
     	colpiva in battaglia i cavalli di Bhīmasena coi suoi dardi,
     	e riversava piogge di frecce come nuvola alla fine dell'estate,

  21 	il fortissimo Bhīmasena stando sul carro coi cavalli uccisi,
     	scagliava a Śakradeva, una mazza di ferro tutta intarsiata,

  22 	ucciso da quella o re, il figlio del re kaliṅga, dal carro
     	si abbatteva a terra assieme all'auriga e al vessillo,

  23 	il sovrano dei kaliṅga veduto il proprio figlio ucciso,
     	circondava il luogo dove era Bhīmasena con molte migliaia di carri,

  24 	allora Bhīma grandi-braccia, lasciando la pesante grande mazza,
     	imbracciava allora una spada volendo compiere un'impresa impossibile.

  25 	e l'impareggiabile scudo di bufalo o toro fra gli uomini,
     	decorato com mezzelune e costellazioni fatte d'oro,

  26 	il kaliṅga furioso, allora toccando la corda dall'arco,
     	e presa un sola terribile freccia simile a serpe velenosa,
     	quel sovrano la scagliava a Bhīmasena volendolo uccidere,

  27 	mentre volava scagliata la freccia appuntita,
     	Bhīmasena la tagliava in due con la grande spada o re,
     	e urlava gioioso, terrorizzando l'intero esercito,

  28 	il kaliṅga allora furioso, a Bhīmasena sul campo,
     	scagliava rapidamente quattordici giavellotti molati a pietra,

  29 	raggiungendoli mentre volavano il pāṇḍava grandi-braccia,
     	li tagliava rapidamente o re, con la grande spada senza scomporsi,

  30 	e Bhīma abbattuti sul campo i quattordici giavellotti,
     	scorgendo Bhānumat, lo attaccava quel toro fra gli uomini,

  31 	Bhānumat allora coprendo Bhīma con una pioggia di frecce,
     	lanciava un urlo quel forte, facendo rimbombare il firmamento,

  32 	ma Bhīma non si preoccupava di quel ruggito di leone sul campo,
     	quindi lanciava un grandissimo urlo, altissimo,

  33 	e con quell'urlo faceva tremare l'esercito dei kaliṅga,
     	che non pensavano Bhīma fosse umano o toro dei bhārata,

  34 	allora Bhīma o grande re, lanciato quel grandissimo grido,
     	e spada in pugno balzando tra le zanne di quel forte elefante, 

  35 	saliva allora sulla schiena dei quel re degli elefanti o mio signore,
     	e con la larga spada tagliava in due Bhānumat,

  36 	l'uccisore di nemici ucciso, combattendo da vicino il figlio del re,
     	abbatteva la sua spada sulle spalle possenti dell'elefante,

  37 	tagliato il collo, quel re degli elefanti cadeva gridando,
     	abbattuto come la sommità di una montagna dalla forza di un fiume,

  38 	quindi il bhārata, saltato giù da quell'elefante o bhārata,
     	spada in pugno, si schierava armato a terra quell'anima nobile,

  39 	egli agiva senza paura e si apriva la strada abbattendo molti elefanti,
     	e appariva ovunque come una ruota di fuoco vagante,

  40 	tra le schiere di cavalli, e di elefanti, ed eserciti di carri vincendo,
     	e tra le le truppe di fanti, distruggendo, imbrattatto di sangue,
     	come un falcone, Bhīma in battaglia agiva superiore alle truppe nemiche,

  41 	impetuoso le loro teste e i loro corpi, tagliando
     	con la spada dalla lama affilata, in battaglia di elefanti e soldati,

  42 	a piedi da solo, con grande furia scatenando la paura dei nemici,
     	li confondeva simile a Yama il distruttore del tempo finale,

  43 	e confusi gridando fuggivano via da lui sul campo,
     	mentre agiva colla sua spada, con suprema energia nella grande battaglia,

  44 	e spezzando in battaglia i gioghi e gli assi dei carri,
     	uccideva anche i guerrieri sui carri, quel potente uccisore di nemici,

  45 	Bhīmasena appariva percorrendo molte vie,
     	vagando e saltando qua e là, colpendo, balzando, correndo e apparendo,
     	e volando e saltando si mostrava il pāṇḍava,

  46 	alcuni tagliati dalla punta della spada del pāṇḍava grand'anima,
     	gridavano col le ferite aperte e cadevano morti,

  47 	e degli elefanti con le zanne o le proboscidi tagliate e altri con le fronti recise,
     	privi di guida abbattevano le proprie truppe, o bhārata,
     	e cadevano in grande numero lanciando grandi barriti,

  48 	e tranciando lance e archi, e grandi quantità di corpi,
     	e belle coperte e cinture splendenti d'oro,

  49 	e collane e con lance, e stendardi e armi varie,
     	faretre e armi di difesa, e variopinti archi,

  50 	e bracieri bellissimi e pungoli e uncini,
     	e campane varie o re, e impugnature fatte d'oro,
     	noi vedemmo volare e cadere, assieme ai guerrieri,

  51 	dai pachidermi uccisi e squartati e recise le proboscidi,
     	la terra era completamente piena come di montagne abbattute,

  52 	il toro fra gli uomini spezzando i grandi elefanti uccideva pure i cavalli,
     	e i cavalieri pure abbatteva o bhārata,
     	terribile divenne lo scontro tra lui e loro o bhārata,

  53 	briglie e pali e fruste, brillanti d'oro,
     	coperture, e  dardi e lance, preziosissime,

  54 	e corazze, e scudi, e vari palanchini per elefanti,
     	là apparivano abbandonati sul grande campo di battaglia,

  55 	ed egli, di lombi e strumenti vari e larghe armi, 
     	aveva riempito la terra come di fiori variegati,

  56 	balzando afferrava alcuni gierrieri sui carri, quel fortissimo,
     	e li abbatteva con la spada, assieme alle bandiere, il pāṇḍava,

  57 	percorrendo ogni istante i vari luoghi correndo quel gloriosisssimo,
     	facendosi strada stupiva le varie genti in battaglia,

  58 	alcuni ne uccideva coi piedi, e altri ne abbatteva gettandoli a terra,
     	e altri li trafiggeva con la spada, e altri ancora li spaventava colle grida,

  59 	e altri li abbatteva a terra con la violenza delle anche,
     	altri ancora guardandolo per la paura morivano,

  60 	e così quel grande esercito degli abili kaliṅga,
     	che circondava Bhīṣma in battaglia attaccava Bhīmasena,

  61 	quindi alla testa dei kaliṅga o toro dei bhārata,
     	vedendo Śrutāyus, Bhīmasena gli andava incontro,

  62 	e il kaliṅga vedendolo arrivare, con nove frecce,
     	quell'anima infinita trafiggeva Bhīmasena al petto,

  63 	colpito dalle frecce del kaliṅga, come un elefante spinto dal pungolo,
     	Bhīmasena s'infiammava per l'ira come un fuoco alimentato di combustibile,

  64 	quindi Aśoka preso un carro intarsiato d'oro,
     	quell'auriga ne faceva salire Bhīma sul quel carro,

  65 	e il kuntīde uccisore di nemici, salito rapido sul carro,
     	attaccava il kaliṅga gridando: ' fermati! fermati!'

  66 	quindi il possente Śrutāyu, acute frecce a Bhīma
     	scagliava con grande furia, mostrando rapidità di mano,

  67 	da nove acute frecce scagliate dal variegato arco,
     	violentemente colpito dal kaliṅga il gloriosissimo,
     	Bhīma si infuriava violentemente come un uraga colpito da un bastone,

  68 	e irato, teso il suo potente arco, quel migliore dei forti,
     	il pṛthāde Bhīma colpiva il kaliṅga con sette strali,

  69 	e con due affilati i due fortissimi a guardia delle ruote del kaliṅga,
     	Satyadeva e Satya, e li spediva alla dimora di Yama,

  70 	quindi ancora quell'anima infinita, con tre acuti dardi, 
     	Bhīma sul campo spediva Ketumat alla dimora di Yama,

  71 	allora i kaliṅga infuriati, l'impaziente Bhīmasena,
     	quei guerrieri circondarono con molte migliaia di truppe,

  72 	allora, di lance, mazze, spade, picche, spiedi e asce,
     	i kaliṅga, dunque o re, ricoprivano Bhīmasena,

  73 	egli respinta quella terribile pioggia di armi nell'aria,
     	afferrata rapidamente la mazza quel fortissimo la girava nell'aria,
     	e Bhīma spediva alla dimora di Yama settecento valorosi,

  74 	e ancora quell'uccisore di nemici duemila kaliṅga, 
     	spediva al mondo dei morti, e questo appariva un portento,

  75 	e così quel valoroso le truppe dei kaliṅga ripetutamente,
     	sbaragliava in battaglia, guardando a Bhīṣma dai grandi voti,

  76 	e gli elefanti con le loro guide uccisi dal pāṇḍava grand'anima, 
     	vagavamo tra le truppe come nuvole spinte dal vento,
     	uccidendo i propri soldati e gridando colpiti dalle frecce,

  77 	allora il forte Bhīma, grandi-braccia, diede fiato alla conchiglia,
     	e faceva tremare i cuori di tutte le schiere dei kaliṅga,

  78 	e la confusione penetrava tra i kaliṅga o tormenta-nemici,
     	e in tutti soldati e gli animali da tiro, tremarono,

  79 	Bhīma sul campo o re, come un re degli elefanti ovunque,
     	si apriva vie e correva qua e là,
     	e poi correva via suscitando grande confusione,

  80 	e le truppe terrorizzate per la paura di Bhīmasena tremavano,
     	agitate, e afflitte come da un coccodrillo un grande fiume,

  81 	spaventati quei valorosi da Bhīma dalle meravigliose imprese,
     	e di nuovo fuggendo nel panico, tutti insieme,

  82 	tutti i guerrieri dei kaliṅga, il comandante degli eserciti dei pāṇḍava,
     	il nipote di Pṛṣata diceva alle proprie truppe: ' combattete!'

  83 	e udite le parole del comandante supremo, le truppe con Śikhaṇḍin in testa,
     	circondarono Bhīma con le schiere dei carri e dei combattenti,

  84 	e il pāṇḍava, il dharmarāja, tutti questi supportava, 
     	da vicino con un grande schieramento di elefanti simile a nuvola tempestosa,

  85 	così spingendo da dietro tutte le proprie truppe, il nipote di Pṛṣata,
     	raggiungeva la retroguardia di Bhīmasena raccomandata dai virtuosi,

  86 	non vi era nessun'altro al mondo infatti per il re dei pāñcāla,
     	più caro di Bhīma e di Sātyaki, cari più della vita,

  87 	il nipote di Pṛṣata scorgendo impegnato coi kaliṅga,
     	Bhīmasena grandi-braccia, e uccisore di nemici, quell'uccisore di eroi nemici,

  88 	urlava molte volte o re, ed era gioioso quel tormenta-nemici,
     	e diede fiato alla conchiglia sul campo e lanciava ruggiti leonini,

  89 	in quel carro intarsiato d'oro, di Dhṛṣṭadyumna, che ha colombe per cavalli,
     	Bhīmasena vedendo lo stendardo con il kovidāra, ne era incoraggiato,

  90 	e Dhṛṣṭadyumna, vedendo Bhīmasena attaccato dai kaliṅga,
     	quell'anima infinita gli si avvicininava per portargli aiuto,

  91 	e Sātyaki quei due da lontano avendo visto, Dhṛṣṭadyumna e ventre-di-lupo, 
     	quei due valorosi e astuti, che combattevano sul campo coi kaliṅga,

  92 	il nipote di Śini, giunto velocemente colà, quel migliore dei vincitori, 
     	quel toro fra gli uomini prese la retroguardia del pṛthāde e del nipote di Pṛṣata,

  93 	egli dunque afferrato l'arco e fatta là  una strage,
     	fattosi saldo nella ferocia uccideva i nemici in battaglia,

  94 	e Bhīma fece scorrere là un fiume di liquido rosso,
     	mescolato a sangue e carni sgorgante dai kaliṅga,

  95 	e il fortissimo Bhīmasena attraversava l'esercito dei kaliṅga,
     	e quello dei pāṇḍava pur ardui da attraversare,

  96 	allora vedendo Bhīmasena i tuoi gridavano o sovrano,
     	egli combatteva contro i kaliṅga col terribile aspetto della morte stessa,

  97 	allora Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, udite quelle grida sul campo,
     	rapido si dirigeva verso Bhīma guidando l'intero esercito,

  98 	Sātyaki, Bhīmasena, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	attaccarono il carro di Bhīṣma intarsiato d'oro,

  99 	e tutti loro circondando con violenza in battaglia il figlio di Gaṅgā,
     	ciascuno con tre frecce terribili muovevano rapidi verso Bhīṣma,

 100 	controcolpiva tutti loro tuo padre Devavrata,
     	quei grandi arcieri impegnati, ciascuno con tre frecce ben dritte,	

 101 	quindi con migliaia di frecce ricopriva quei grandi guerrieri,
     	e uccideva con le frecce i cavalli bardati d'oro di Bhīma,

 102 	e il possente Bhīmasena stando sul carro coi cavalli uccisi,
     	una lancia velocemente scagliava contro il carro del figlio di Gaṅgā,

 103 	quella lancia che stava arrivando, tuo padre Devavrata
     	tagliava in tre pezzi, sul campo, ed essa cadeva a terra,

 104 	quindi una pesante mazza di ferro damascato afferrata, il forte
     	Bhīmasena, toro fra gli umani, scendeva rapido dal carro,

 105 	ma Sātyaki rapidamente, per il bene di Bhīma,
     	con le frecce abbatteva l'auriga dell'anziano dei kuru,

 106 	Bhīṣma però, quel migliore dei combattenti su carro, ucciso il suo auriga,
     	coi suoi cavalli veloci come il vento, abbandonava il campo di battaglia,

 107 	Bhīmasena allora o re, andatosene l'uomo dai grandi voti,
     	fiammeggiava come un fuoco enorme quando brucia una foresta, 

 108 	egli uccidendo tutti i kaliṅga si schierava in mezzo all'esercito,
     	né alcuno dei tuoi o toro dei bhārata era in grado di resistergli,

 109 	Dhṛṣṭadyumna quel migliore dei combattenti su carro, fattolo salire sul suo carro,
     	davanti a tutte le armate portava via quel gloriosissimo,

 110 	osannato dai pāñcāla e dai matsya o toro fra i bhārata,
     	abbracciando Dhṛṣṭadyumna, si avvicinava allora a Sātyaki,

 111 	e Sātyaki dal sincero coraggio, diceva allora a Bhīmasena,
     	quella rigre degli yadu incoraggiandolo davanti a Dhṛṣṭadyumna:

 112 	' congratulazioni, che il re dei kaliṅga e il figlio del re Ketumat,
     	e il kaliṅga Śakradeva, e i kaliṅga tutti furono uccisi in battaglia,

 113 	dalla forza del tuo braccio, un grande schieramento di carri cavalli,
     	ed elefanti dei kaliṅga da solo tu hai ucciso.'

 114 	così avendo parlato il nipote dei Śini, l'uccisore di nemici dalle lunghe braccia,
     	da suo carro correndo verso il carro abbracciava il pāṇḍava,

 115 	quindi risalito sul proprio carro, quel grande guerriero,
     	attaccava furioso i tuoi aggiungendosi alla forza di Bhīma.”
     


                              LI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quando la maggior parte del pomeriggio di quel giorno fu passata o bhārata,
     	nella grande strage di carri fanti, cavalli, ed elefanti coi loro cavalieri,

   2 	dal figlio di Droṇa, da Śalya e da Kṛpa, grand'anima,
     	da questi tre grandi guerrieri fu attaccato il principe pāñcāla,

   3 	e quel fortissimo capo dei pāñcāla uccise i cavalli,
     	celebri al mondo del figlio di Droṇa, con dieci rapide frecce,

   4 	quindi avendo i cavalli abbattuti, rapidamente salito sul carro di Śalya, 
     	il figlio di Droṇa copriva di frecce il comandante dei pāñcāla,

   5 	Dhṛṣṭadyumna, e vedendolo attaccato dal droṇide o bhārata,
     	il figlio di Subhadrā rapido accorreva, scagliando acute frecce,

   6 	egli colpiva Śalya con venticinque frecce, e Kṛpa con nove,
     	e con otto colpiva Aśvatthaman o toro fra gli uomini,

   7 	e il droṇide allora rapido colpiva il figlio di Arjuna con una freccia,
     	e Śalya lo colpiva con dodici, e Kṛpa con tre acute frecce,

   8 	e tuo nipote Lakṣmaṇa però contro l'altro tuo nipote schierato,
     	si rivolgeva eccitato, e allora sorgeva lo scontro,

   9 	il figlio di Duryodhana, con furia, con nove frecce colpiva il figlio
     	di Subhadrā, o re, e questo apparve un portento,

  10 	Abhimanyu però infuriato, o toro dei bhārata contro il fratello, 
     	cinquecento frecce scagliava con rapida mano, o re,

  11 	e pure Lakṣmaṇa allora il suo arco tagliava con una freccia,
     	all'impugnatura o grande re, e allora le genti urlarono,

  12 	gettato quell'arco tagliato, il figlio di Subhadrā, uccisore di eroi nemici,
     	un altro arco variegato prendeva velocissimamente,

  13 	quei due eccitati nella lotta assaltandosi e contr'assaltandosi,
     	l'un l'altro con acute frecce senza piume si colpivano quei due tori fra gli uomini,

  14 	allora il re Duryodhana vedendo il figlio grande sul carro,
     	oppresso da tuo nipote, colà accorreva quel signore di genti,

  15 	e mentre tuo figlio arrivava, tutti i sovrani di genti, 
     	con uno schieramento di carri completamente circondavano il figlio di Arjuna,

  16 	quel guerriero circondato da quei combattenti, invincibili in battaglia,
     	non tremava o re, coll'ardimento pari a quello di Kṛṣṇa,

  17 	allora il conquista-ricchezze, vedendo il figlio di Subhadrā là attaccato,
     	correva infuriato per il desiderio di salvare il proprio figlio,

  18 	quindi i re con carri, cavalli ed elefanti, messi davanti Bhīṣma e Droṇa,
     	uniti insieme attaccarono l'ambidestro,

  19 	la terra era sollevata violentamente da carri, elefanti, cavalli, e cavalieri
     	e la forte polvere sembrava raggiungere il percorso del sole, 

  20 	quelle migliaia di elefanti, e quelle centinaia di sovrani della terra,
     	giunti a tiro del suo arco non potevano procedere in alcun modo,

  21 	e tutti gli esseri gridarono, e i punti cardinali divennero scuri,
     	e l'acuta cattiva condotta dei kuru, apparve terribile,

  22 	ma né la terra né il sole né i luoghi né il cielo,
     	si potevano vedere, o migliore dei bhārata, per la quantità di frecce del coronato,

  23 	distrutte le bandiere sugli elefanti, uccisi i cavalli, i guerrieri sui carri,
     	in fretta abbandonati i carri, apparivano alcuni dei capi schiera,

  24 	e senza carri altri guerrieri, correvano ovunque,
     	e qua e là apparivano con le loro armi e i bracciali alle braccia,

  25 	i cavalieri abbandonati i cavalli, e gli elefanti le loro guide,
     	per paura di Arjuna o re, fuggivano ovunque,

  26 	scesi dai carri, e dai pachidermi, e dai cavalli i sovrani,
     	si vedevano fuggire battuti da Arjuna,

  27 	con le loro mazze a braccia alzate con le loro spade o signore di popoli,
     	coi loro dardi, e faretre, colle frecce e i loro archi,

  28 	cogli uncini e le loro bandiere, vennero umiliati da Arjuna gli uomini,
     	con acute frecce, lui che assunse un aspetto feroce, 

  29 	e di mazze di ferro dei capi, e di bastoni o mio signore,
     	e di dardi, e di giavelloti, e di spade sul campo,

  30 	di accette, e di acute lance, o bhārata,
     	di corazze e di archi rotti, e di armature sul terreno

  31 	e di stendardi e di scudi e di flabelli ovunque,
     	e di parasoli, e di scettri d'oro, e di piumaggi, o bhārata,

  32 	di fruste e di frustini, e di corde o mio signore,
     	a mucchi era coperto il terreno della battaglia,

  33 	non vi era nessun uomo del tuo esercito o bhārata,
     	che potesse contrastare in qualche modo in battaglia il guerriero Arjuna,

  34 	ciascuno che sul campo contrastava il pṛthāde o signore di popoli,
     	veniva spedito all'altro mondo con acute frecce,

  35 	e fuggendo in ogni luogo i tuoi soldati,
     	Arjuna e Vāsudeva, diedero fiato alle loro ottime conchiglie,

  36 	ma vedendo quell'esercito in rotta tuo padre Devavrata,
     	diceva sul campo al guerriero figlio di Bharadvāja quasi ridendo:

  37 	'questo  forte e valoroso figlio di Pāṇḍu assieme a Kṛṣṇa,
     	agisce sui nostri soldati come solo il conquista-ricchezze può agire,

  38 	non vi è nessuno oggi in campo che possa vincerlo,
     	poiché appare ora con l'aspetto simile a Yama alla fine dei tempi,

  39 	nemmeno un grande esercito potrebbe respingerlo,
     	guarda questi soldati che fuggono guardandosi l'un l'altro,

  40 	il sole luminoso, tramontava dietro la migliore delle montagne,
     	quasi portando via interamente i corpi di tutto il mondo,

  41 	e qui io credo sia giunta l'ora della ritirata o toro fra gli uomini,
     	i nostri soldati stanchi e impauriti non combatteranno oltre.'

  42 	così avendo parlato, allora Bhīṣma al supremo maestro Droṇa,
     	ordinava la ritirata dei tuoi quel grande sul carro,

  43 	e allora la ritirata degli eserciti del tuo e del loro o bhārata,
     	avvenne, tramontando il sole, e cominciando l'imbrunire.”
     


                              LII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ passata la notte allora Bhīṣma figlio di Śaṃtanu,
     	ordinava agli eserciti di schierarsi o bhārata,

   2 	e il figlio di Śaṃtanu stabiliva lo schieramento detto di Garuḍa,
     	per i tuoi figli, volendo la vittoria, Bhīṣma il patriarca dei kuru,

   3 	e tuo padre sé stesso si poneva come becco di Garuḍa,
     	e gli occhi erano il figlio di Bharadvāja e Kṛtavarman il sātvata,

   4 	e Aśvatthaman e Kṛpa la fronte erano quei due gloriosi,
     	uniti ai trigarta a matsya e kaikeya e ai vāṭadhana,

   5 	Bhūriśravas, Śala, e Śalya e Bhagadatta o mio signore,
     	e quelli che erano i madraka, i sindhu e i sauvīra, e i pañcanada,

   6 	assieme a Jayadratha, si posero nel collo,
     	dietro vi era il re Duryodhana, circondato da fratelli e seguaci,

   7 	Vinda e Anuvinda, i due āvanti, e i kāmboja, assieme agli śaka,
     	e tutte le schiere dei guerrieri erano alla coda o grande re, 

   8 	i māgadha, i kaliṅga assieme alle truppe dei dāśeraka,
     	si posero schierati armati all'ala destra, 

   9 	i kānana e i vikuñja, i mukta e i puṇḍrāviṣa,
     	assieme a Bṛhadbala, si schierarono all'ala sinistra,

  10 	l'ambidestro tormenta-nemici però, visto così schierato l'esercito,
     	assieme a Dhṛṣṭadyumna controschierava al combattimento,
     	secondo l'ordine a mezzaluna, schieramento supremamente terribile,

  11 	al corno destro brillava schierato Bhīmasena,
     	circondato da sovrani di varie regioni, dotati di varie quantità di armi,

  12 	dietro vi era Virāṭa e Drupada, grande sul carro,
     	e di seguito vi erano Nīla assieme ai nīlāyudha,

  13 	contiguo a Nīla vi era il grande guerriero Dhṛṣṭaketu,
     	attorniato dai paurava, dai cedi, dai karūṣa,

  14 	Dhṛṣṭadyumna e Śikhaṇḍin, i pāñcāla e i prabhadraka,
     	stavano in mezzo al grande esercito schierati a combattere o bhārata,

  15 	e quindi il dharmarāja, circondato da una schiera di elefanti,
     	e quindi Sātyaki o re e i cinque figli di Draupadī,

  16 	e subito dopo Abhimanyu, e ancora dopo Irāvat,
     	quindi il figlio di Bhīmasena, e i kekaya grandi guerrieri,

  17 	quindi vi era il migliore dei bipedi, schierato all'ala sinistra,
     	il protettore di tutto il mondo che è protetto da Janārdana,

  18 	i pāṇḍava disposero dunque questo grande schieramento,
     	per distruggere i tuoi figli e quelli convenuti dalla loro parte, 

  19 	quindi cominciò  il combattimento composto da carri e da elefanti,
     	tra i tuoi e i nemici, che si scannavano vicendevolmente,

  20 	schiere di cavalli e di carri  qua e là o signore di popoli,
     	volare si vedevano che si uccidevano l'un l'altro,

  21 	e mentre le schiere dei carri correndo si uccidevano vicendevolmente,
     	sorgeva un frastuono tumultuoso, mescolato al suono dei tamburi,

  22 	di quei valorosi uomini che si uccidevano l'un l'altro, che toccava il cielo, 
     	in quella tumultuosa battaglia tra i i tuoi e i gli altri o bhārata.”
     


                              LIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi schierate le armate dei tuoi e degli altri,
     	il conquista-ricchezze colpiva la tua armata di carri o bhārata,
     	con le frecce, quel supremo sul carro, abbattendo in battaglia i capi tra i carri,

   2 	colpiti dal pṛthāde simile al fato alla fine dello yuga,
     	i figli di Dhṛtarāṣṭra, impegnandosi in battaglia, controcombattevano i pāṇḍava,
     	bramando la gloria luminosa, e considerando la ritirata come la morte,

   3 	posto l'animo ad un solo scopo, l'armata dei pāṇḍava
     	ruppero in vari modi o re, ed essi stessi erano rotti in battaglia,

   4 	e correndo in rotta e aggirandosi qua e là
     	sia i pāṇḍava che i i kaurava, non si riconoscevano in alcun modo,

   5 	la polvere si alzava da terra oscurando il sole,
     	e i luoghi, e non si poteva vedere in nessuna direzione,

   6 	e senza riconoscere segni, nomi e gentilizi sul campo,
     	si svolgeva allora la battaglia in ciascun luogo o signore di popoli,

   7 	ma non si rompeva lo schieramento dei kaurava in nessun modo,
     	protetto come era dal sincero e saggio figlio di Bharadvāja,

   8 	e anche quello dei pāṇḍava protetto dall'ambidestro,
     	quel grande schieramento non si rompeva, ben protetto da Bhīma,

   9 	uscendo dal fronte dell'armata, combattevano gli uomini 
     	di entrambi gli eserciti o re, elefanti e carri in connessione,

  10 	cavalieri contro cavalieri si lanciavano nella grande battaglia,
     	con lance dalle larghe punte, e pure coi dardi sul campo,

  11 	guerrieri sul carri contro carri, con frecce intarsiate d'oro,
     	si assalivano in questa battaglia estremamente terribile,

  12 	guerrieri su elefanti contro elefanti, con spiedi, frecce e lance,
     	in formazione si assalivano tutti insieme i tuoi e i loro,

  13 	schiere di fanti contro fanti, con zagaglie e accette,
     	si assalivano gioiosi, offendendosi reciprocamente,

  14 	fanti contro carri, e carri contro fanti, in battaglia
     	si assalivano con acute frecce in entrambi gli eserciti,

  15 	elefanti contro cavalieri, si assalivano allora,
     	e cavalieri contro elefanti, e questo sembrava quasi un portento,

  16 	e pure i fanti in vari luoghi dai migliori elefanti,
     	apparivano abbattuti, e da questi pure i combattenti sugli elefanti,

  17 	e le schiere di fanti dai cavalieri, e i cavalieri dai fanti,
     	si vedevano abbattuti, a centinaia e a migliaia,

  18 	con gli stendardi là cadudi, e con gli archi e le lance,
     	e dardi e mazze, e barre di ferro, e kampana,

  19 	con le aste, e le corazze varie, e kaṇapa e uncini,
     	con le larghe spade, e con le frecce dalle cocche d'oro,

  20 	con le coperture e le stoffe, e mantelli preziosissimi,
     	la terra splendeva o migliore dei bhārata come variegata da ghirlande,

  21 	e coi corpi di uomini e cavalli e di elefanti abbattuti, nella grande battaglia,
     	la terra aveva lo strano aspetto, di sangue e carni mescolate a fango,

  22 	si depositava la polvere a terra bagnata dal sangue della battaglia,
     	e tutti i luoghi divennero puliti o signore di genti,	

  23 	e incalcolabili erano i corpi estesi ovunque,
     	simboli della distruzione dell'universo o bhārata,

  24 	e infuriando quelle terribile e crudelissima battaglia, 
     	si vedevano i carri che correvano in ogni luogo,

  25 	allora Droṇa e Bhīsma, e il re dei sindhu Jayadratha,
     	e Purumitra, Vikarṇa e pure Śakuni il figlio di Subala,

  26 	tutti questi invincibili in battaglia, dal coraggio pari a leoni,
     	attaccarono ripetutamente le armate dei pāṇḍava,

  27 	e allora Bhīmasena, e pure il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	Sātyaki e Cekitāna e i figli di Draupadī o bhārata,

  28 	i tuoi figli uniti a tutti i sovrani,
     	assalivano in battaglia come i trenta dèi i dānava,

  29 	allora quei tori fra gli kṣatriya scannandosi vicendevolmente in battaglia,
     	sporchi di sangue, con truce aspetto, apparivano simili a dānava,

  30 	sconfiggendo i nemici, gli eroi di entrambi gli eserciti,
     	sembravano pianeti di grande misura sulla volta del cielo,

  31 	allora con migliaia di carri tuo figlio Duryodhana,
     	assaliva in combattimento i pāṇḍava e il rākṣasa Ghaṭotkaca,

  32 	e quindi tutti i pāṇḍava con un grande esercito,
     	attaccavano in battaglia i due guerrieri Droṇa e Bhīṣma, uccisori di nemici,

  33 	il coronato, furioso procedeva verso i migliori e più abili sovrani,
     	il figlio di Arjuna e Sātyaki, assalivano il forte figlio di Subala,

  34 	quindi la battaglia sorgeva di nuovo da far rizzare i capelli,
     	tra i tuoi e i gli altri che volevano vincere sul campo.”
     


                              LIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora i principi irati vedendo Phalguna in battaglia,
     	con molte migliaia di carri tutt'intorno lo circondarono,

   2 	quindi con quella schiera di carri circondatolo o bhārata,
     	con molte migliaia di frecce tutt'intorno lo attaccavano,

   3 	e lunghe e appuntite lance, mazze e bastoni di ferro,
     	e dardi e accette, martelli e pure bastoni,
     	furiosi lanciavano contro il carro di Phalguna,

   4 	quella pioggia di armi simile ad una nuvola di cavallette,
     	era respinta interamente dal pṛthāde con frecce intarsiate d'oro,

   5 	e vedendo là l'abilità sovrumana di Bībhatsu,
     	dèi, dānava e gandharva, piśāca, uraga, e rākṣasa,
     	con grida di: ' bravo, bravo!' onoravano Phalguna,

   6 	Sātyaki e Abhimanyu con un grande esercito,
     	furono impegnati in battaglia dai guerrieri gāndhāra col figlio di Subala,

   7 	là i soldati del saubala furiosi, il supremo carro del vṛṣṇi,
     	ridussero in pezzi per l'ira con armi di vario tipo, sul campo,

   8 	Sātyaki allora lasciato il carro, mentre infuriava la grande battaglia,
     	saliva rapido sul carro di Abhimanyu quel tormenta-nemici,

   9 	i due uniti in un solo carro, l'esercito del figlio di Subala,
     	disperdevano rapidamente con acute frecce ben levigate,

  10 	Droṇa e Bhīṣma impegnati in battaglia, l'esercito del dharmarāja,
     	mettevano in fuga con appuntite frecce dalle piume di airone,

  11 	allora il re figlio di Dharma, e i due pāṇḍava figli di Mādrī,
     	davanti a tutte le truppe, attaccavano l'esercito di Droṇa,

  12 	e là vi era un grandissimo e tumultuoso scontro da far rizzare i capelli,
     	come fu un tempo il terribile scontro tra dèi e asura,

  13 	compiendo grandi imprese i due, Bhīmasena e Ghaṭotkaca,
     	allora Duryodhana assalendoli entrambi li teneva distanti,

  14 	e là noi vedemmo il portentoso valore del figlio di Hiḍimbā,
     	che combatteva in battaglia o bhārata anche meglio del padre,

  15 	Bhīmasena però, con grande furia l'intollerante Duryodhana,
     	colpiva al cuore con una freccia quasi ridendo il pāṇḍava,

  16 	allora il re Duryodhana confuso dal bel colpo,
     	si sedette sul piano del carro, e cadde nello sfinimento,

  17 	vedendolo privo di sensi allora rapidamente  il suo auriga,
     	lo portava via dalla battaglia o re, passando attraverso l'esercito,

  18 	quindi Bhīma colpendo con acute frecce l'esercito dei kaurava
     	che fuggiva dappertuto lo inseguiva da tergo,

  19 	e il nipote di Pṛṣata il migliore dei guerrieri, e il pāṇḍava figlio di Dharma,
     	sotto lo sguardo di Droṇa e di Bhīṣma, l'esercito
     	colpivano con frecce infiammate distruttive per le schiere nemiche,

  20 	e fuggendo l'esercito di tuo figlio in battaglia,
     	non erano in grado di arrestarlo né Bhīṣma né Droṇa quei due grandi guerrieri,

  21 	ma pur fermato da Bhīṣma e da Droṇa o signore di popoli,
     	quell'esercito fuggiva via sotto gli occhi di Droṇa e di Bhīṣma,

  22 	allora mentre fuggivano a migliaia i carri qua e là,
     	i due schierati su un solo carro, il figlio di Subhadrā e il toro dei śini,
     	disperdevano per ogni dove l'esercito del figlio di Subala,

  23 	i due tori quello dei śini e dei kuru, splendevano allora,
     	come il sole e la luna splendono in cielo quando è passata la luna nuova,

  24 	Arjuna allora furioso, il tuo esercito o signore di popoli,
     	innondava con una pioggia di frecce, come una nuvola con le acque,

  25 	e colpito in battaglia dalle frecce del pṛthāde, 
     	fuggiva l'esercito dei kaurava, come preso dalla paura di un serpente,

  26 	e vedendoli fuggire quei due grandi guerrieri Bhīṣma e Droṇa,
     	tentavano di fermarli per il bene di Duryodhana,

  27 	allora il re Duryodhana ripreso fiato o signore di popoli,
     	fermava il suo esercito che fuggiva per ogni dove,

  28 	e tutti quelli che vedevano là tuo figlio o bhārata,
     	allora tornavano indietro quei grandi guerrieri degli kṣatriya,

  29 	vedendo questi tornare, allora pure altre genti,
     	per emulazione reciproca o re, e altri per vergogna si arrestarono,

  30 	tornati indietro costoro, vi era allora un grande impeto o signore di popoli,
     	simile a quello dell'oceano in piena quando sorge la luna,

  31 	il re Duryodhana vedendo che erano tornati indietro, allora,
     	rapidamente raggiunto Bhīṣma figlio di Śaṃtanu gli diceva queste parole:

  32 	' o nonno, ascolta quanto di dirò o bhārata,
     	io non credo che sia cosa opportuna mentre tu ancora vivi o kaurava,

  33 	e vive Droṇa il migliore dei maestri d'arme, e suo figlio e suoi amici,
     	e Kṛpa grande arciere, che il nostro esercito sia messo in fuga,

  34 	non hanno in nessun modo i pāṇḍava forze pari alle tue,
     	o di Droṇa in battaglia o del droṇide o di Kṛpa,

  35 	certamente i figli di Pāṇḍu sono favoriti da te o patriarca,
     	poiché sopporti o valoroso che il nostro esercito sia battuto,

  36 	prima della battaglia tu mi hai detto o re,
     	che non combatterai sul campo contro i pāṇḍava né contro Sātyaki e il pārṣata,

  37 	quando ho udito queste tue parole, e di Kṛpa e del maestro,
     	allora mi consultai con Karṇa sul da farsi

  38 	che io non potessi essere abbandonato da voi due in battaglia,
     	con il valore che vi compete combattete dunque voi due.'

  39 	queste parole udite, Bhīṣma allora ridendo per qualche tempo,
     	diceva a tuo figlio con gli occhi spalancati dall'ira:

  40 	' molte volte io ti dissi queste parole per il tuo bene,
     	che i pāṇḍava sono invincibili in battaglia pure dagli dèi accompagnati da Indra,

  41 	quanto io sono in grado di fare con la mia vecchiaia ora o migliore dei sovrani,
     	io compirò secondo il mio potere, osserva ora assieme ai tuoi parenti,

  42 	oggi tutti i figli di Pāṇḍu coi loro eserciti e parenti,
     	davanti a te io respingerò sotto gli occhi di tutto il mondo.'

  43 	così apostrofati da Bhīṣma i tuoi figli o signore di genti,
     	contenti diedero fiato alle conchiglie, e forte insieme batterono i tamburi, 

  44 	e pure i pāṇḍava o re, udendo allora quel forte frastuono,
     	diedero fiato alle conchiglie e suonarono tamburi e timpani.”
     


                              LV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ dopo che Bhīṣma ha promesso quella terribile battaglia,
     	irritato da mio figlio, particolarmente addolorato,

   2 	che fece Bhīṣma là contro i pāṇḍava o Saṃjaya,
     	o i pāñcāla contro il patriarca? questo dimmi o Saṃjaya.”

   3 	Saṃjaya disse:
     	" passato la maggior parte del pomeriggio di quel giorno o bhārata,
     	e gioiosi avendo ottenuto una vittoria i pāṇḍava grandi anime,

   4 	tuo padre Devavrata esperto di ogni dharma in dettaglio,
     	assaliva coi suoi veloci cavalli l'esercito dei pāṇḍava,
     	protetto con una grande armata da tutti i tuoi figli,

   5 	sorgeva allora uno scontro tumultuoso da far rizzare i capelli,
     	tra i nostri e i pāṇḍava per la tua cattiva condotta o bhārata,

   6 	e si produceva là un grande frastuono come di montagne frantumate,
     	per il suono degli archi che battevano sulle protezioni delle mani,

   7 	' fermati; io sono fermo sappi; torna indietro e stai fermo;
     	fermo io sono tira dunque.' queste parole si udivano ovunque,

   8 	e il suono delle corazze d'oro, delle tiare, e delle bandiere
     	era come quello di picchi caduti dalle montagne,

   9 	teste cadevano  e braccia adornate,
     	a centinaia e a migliaia agitandosi, raggiunta la terra,

  10 	alcuni privi della testa, ancora con gli archi tesi,
     	e le armi in pugno, stavano là quei migliori degli uomini,

  11 	e sorgeva un fiume di grande portata che portava sangue,
     	rosso di membra e teste di elefanti, con carni e sangue come fango,

  12 	pieno di corpi di cavalli, uomini ed elefanti, 
     	scorreva verso l'oceano dell'altro mondo, allietando avvoltoi e sciacalli,

  13 	mai fu vista prima o anche solo conosciuta una battaglia di tal fatta o sovrano,
     	come questa dei tuoi figli e dei pāṇḍava o bhārata,

  14 	non vi era spazio per i carri là, coperta la terra dai soldati caduti in battaglia,
     	e dagli elefanti caduti, simili a neri picchi di monti,  

  15 	e con le corazze piene dei corpi e le belle bandiere e parasoli, o mio signore,
     	splendeva il campo di battaglia, come la volta celeste in autunno,

  16 	alcuni trafitti dalle frecce, tormentati dai dolori della morte,
     	senza paura, armati attaccavano i nemici in battaglia,

  17 	'padre; fratello; amico, parente; mio compagno; zio;
     	non mi abbandonare in battaglia.' altri gridavano caduti sul campo,

  18 	'vieni; avvicinati; non andar via; di che hai paura?; dove vai?;
     	fermo io sono sul campo, non temere;' altri gridavano,

  19 	là Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, sempre con l'arco teso,
     	scagliava frecce dalla punta accesa, come serpi velenose,

  20 	e lui dai fermi voti, con le frecce aprendosi varchi in ogni direzione, 
     	colpiva i carri dei pāṇḍava ad uno ad uno o bhārata,

  21 	egli danzando sul piano del carro mostrava la sua destrezza di mano,
     	e come un cerchio di fuoco appariva in ogni dove,

  22 	i pāṇḍava e gli sṛñjaya allora quel solo guerriero,
     	vedevano come fosse molte centinaia di migliaia per la sua rapidità,

  23 	pensavano che Bhīṣma là fosse affetto da arti magiche,
     	avendolo visto prima davanti, lo vedevano ora dietro quelle genti,

  24 	scortolo prima a nord di nuovo egli era a sud o potente,
     	così appariva in battaglia il valoroso figlio di Gaṅgā,

  25 	e nessuno dei pāṇḍava era in grado di colpirlo,
     	solo le molte frecce scagliate dall'arco di Bhīṣma essi vedevano,

  26 	mentre compiva le sue imprese in battaglia distruggendo l'esercito,
     	gridavano sul campo quei valorosi là in molti modi,
     	mentre tuo padre agiva in maniera sovrumana,

  27 	come locuste i re cadevano spinti verso
     	il fuoco furioso che era Bhīṣma, alla distruzione a migliaia,

  28 	nessuno freccia di Bhīṣma era vana in battaglia,
     	di lui che trafiggeva a mucchi uomini, elefanti e cavalli,

  29 	con una sola freccia piumata ben scagliata, abbatteva 
     	un elefante bardato con armatura, come una grande montagna dalla folgore,

  30 	anche due o tre guerrieri su elefanti, insieme pure con l'armatura,
     	con una sola freccia ben affilata uccideva il padre tuo,

  31 	qualsiasi persona che in battaglia avvicinasse Bhīṣma tigre fra gli uomini,
     	in un batterd'occhio, io lo vedevo cadere in battaglia,

  32 	così quel grande esercito del dharmarāja trafitto,
     	da Bhīṣma dall'ineguagliabile valore, cadeva a pezzi in mille modi,

  33 	si consumava quel grande esercito colpito dalla pioggia di frecce,
     	davanti a Vāsudeva, e al pṛthāde grand'anima,

  34 	quei valorosi pur impegnandosi i grandi carri che fuggivano,
     	non erano in grado di fermare, colpiti dalle frecce di Bhīṣma,

  35 	il grande esercito trafitto dalla sua valentìa come quella del grande Indra,
     	si disperdeva o grande re, in modo che neppure due correvano insieme,

  36 	trafitti uomini elefanti e cavalli, abbattute bandiere e timoni,
     	l'esercito dei figli di Pāṇḍu a miriadi era privo di ragione,

  37 	il padre colpiva il figlio, e il figlio il padre,
     	l'amico invocava il caro amico, finito nella morsa del destino,

  38 	alcuni soldati del figlio di Pāṇḍu, toltesi le corazze, 
     	sciolti i capelli, apparivano fuggire o bhārata, 

  39 	io vidi le schiere dei carri vagare come mandrie di buoi in fuga,
     	e l'esercito del figlio di Pāṇḍu in un grido di dolore,

  40 	ma vedendo l'esercito in rotta il figlio di Devakī,
     	diceva al pṛthāde Bībhatsu, trattenendo quell'ottimo carro:

  41 	' è giunto il momento o pṛthāde che tu desideravi,
     	combatti con lui o tigre fra gli uomini, se non sei confuso dallo stupore,

  42 	tu un tempo dicesti nell'assemblea dei re o valoroso, che tutti
     	i soldati dell'esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra a cominciare da Droṇa e Bhīṣma,

  43 	coi loro parenti avresti ucciso se ti avvessero incontrato in battaglia,
     	queste parole dunque o kuntīde, rendi vere o uccisore di nemici,

  44 	o Bībhatsu guarda il nostro esercito che vaga per ogni dove,
     	e tutti i sovrani dell'armata di Yudhiṣṭhira che fuggono,

  45 	scorgendo sul campo Bhīṣma simile alla morte a bocca spalancata,
     	presi dal terrore, fuggono via come vili bestie davanti al leone.'

  46 	così apostrofato il conquista-ricchezze rispondeva a Vāsudeva:
     	' spingi i cavalli dove si trova Bhīṣma entrando in questo oceano di armati.'

  47 	allora il mādhava spingeva quei cavalli argentei,
     	dov'era il carro di Bhīṣma o re, difficile a vederlo come il sole,

  48 	allora di nuovo si girava il grande esercito di Yudhiṣṭhira,
     	vedendo il pṛthāde grandi-braccia, assalire Bhīṣma in battaglia,

  49 	quindi Bhīṣma il migliore dei kuru, in un istante ruggendo come un leone,
     	ricopriva rapidamente il carro del conquista-ricchezze con una pioggia di frecce,

  50 	in un istante quel suo carro, coi cavalli e coll'auriga,
     	da quell'enorme pioggia di frecce nascosto più non si scorgeva, 

  51 	ma Vāsudeva senza tremare, saldo nella sua fermezza quel coraggioso,
     	spingeva i suoi cavalli trafitti dalle frecce di Bhīṣma,

  52 	allora il pṛthāde afferrato l'arco divino, dal rumore di tuono,
     	abbatteva l'arco di Bhīṣma, tagliandolo con tre frecce,

  53 	il kaurava con suo arco tagliato, ad un altro grande arco,
     	in un batter d'occhio metteva la corda il padre tuo,

  54 	tendeva allora quel secondo arco dal rumore di tuono,
     	ma Arjuna furioso, anche quel suo arco tagliava,

  55 	il figlio di Śaṃtanu allora onorava la sua abilità:
     	'bravo o pṛthade grandi-braccia, bravo o rampollo di Pāṇḍu,

  56 	questa tua impresa è degna di te o conquista-ricchezze,
     	felice io sono della tua potenza figliolo, combatti dunque con me.'

  57 	così avendo elogiato il pṛthāde, prendendo un altro grande arco,
     	il valoroso scagliava frecce in battaglia contro il carro del pṛthāde,

  58 	Vāsudeva mostrava allora la sua suprema forza della guida dei cavalli,
     	rendendo vane le sue frecce facendo rapidamente dei cerchi,

  59 	allora Bhīṣma però intessamente quei due Vāsudeva e il conquista-ricchezze,
     	colpiva in tutte le parti con acute frecce o mio signore,

  60 	apparivano quelle due tigri fra gli uomini, colpiti dalle frecce di Bhīṣma,
     	come due tori, che vagavano con le tornite corna elevate,

  61 	e ancora con grandissima furia, con frecce ben lisciate,
     	Bhīṣma impegnato in battaglia copriva ogni luogo dei due Kṛṣṇa,

  62 	e furioso faceva tremare con le sue acute frecce il principe vṛṣṇi,	
     	e sorridendo per un momento Bhīṣma, e ridendo forte allora,

  63 	allora Kṛṣṇa vedendo il supremo valore di Bhīṣma in combattimento,
     	e osservando quel grandi-braccia, come il pṛthāde combatteva mollemente,

  64 	e Bhīṣma scaricava incessanti piogge di frecce in battaglia,
     	come il sole infuocato schierato in mezzo ai due eserciti,

  65 	e distrutti ad uno ad uno i migliori soldati del figlio di Pāṇḍu,
     	Bhīṣma agiva come alla fine dello yuga tra l'armata di Yudhiṣṭhira,

  66 	e non sopportandolo, il beato lunghi-capelli, uccisore di eroi nemici,
     	quell'anima infinita pensava: ' non resiste l'armata di Yudhiṣṭhira,

  67 	in un solo giorno Bhīṣma in battaglia potrebbe distruggere dèi e dānava,
     	come dunque non i figli di Pāṇḍu coi loro eserciti e alleati?

  68 	sta fuggendo il grande sercito del pāṇḍava grand'anima,
     	e questi kaurava rapidamente, vedendo distrutti i somaka,
     	avanzano lieti sul campo rallegrando il patriarca,

  69 	quindi io stesso ora ucciderò Bhīṣma armato per conto dei pāṇḍava,
     	questo peso io toglierò ai pāṇḍava grandi anime, 

  70 	anche Arjuna è stato colpito in battaglia dalle sue acute frecce,
     	e non sa cosa deve fare sul campo per rispetto di Bhīṣma.'

  71 	mentre così pensava, di nuovo il patriarca,
     	scagliava con grande furia delle frecce verso il carro del pṛthāde,

  72 	la violenta moltitudine di queste frecce riempiva ogni luogo,
     	e non si scorgeva né le direzioni, né la terra né il cielo né il sole inghirlandato di raggi,
     	e i venti soffiavano tumultuosi e fumosi, e ogni luogo ne era agitato,

  73 	Droṇa, Vikarṇa e Jayadratha, e Bhūriśravas, e Kṛtavarman  Kṛpa,
     	e Śrutāyus, e il re signore degli ambaṣṭha e Vinda e Anuvinda e Sudakṣiṇa,

  74 	e tutte le schiere dei sauvīra orientali, e i vasāti e gli kṣudraka e i mālava,
     	il coronato rapidi assaltarono, seguendo gli ordini del figlio di Śaṃtanu,

  75 	da carri e fanti come un altro oceano, circondato da molte centinaia di migliaia,
     	di schiere di elefanti, il nipote di Śini scorgeva il coronato, 

  76 	allora vedendo Arjuna e Vāsudeva, da ogni parte assaliti da fanti,
     	elefanti e cavalli, l'eroe dei śini rapido correva verso quei due, i migliori degli armati, 

  77 	quell'eroe dei śini, rapidamente raggiunti quelle armate di grandi arcieri,
     	si mise di supporto ad Arjuna come Viṣṇu fa all'uccisore di Vṛtra,

  78 	e vedendo fuggire l'esercito di Yudhiṣṭhira fatto tremare da Bhīṣma,
     	in tutti i guerrieri pur pieno di elefanti, cavalli, e stendardi, l'eroe dei śini diceva:

  79 	' dove andate o kṣatriya, questo non è il dharma insegnato un tempo dagli antichi saggi,
     	non abbandonate le vostre promesse o valorosi, abbiate cura del vostro dharma di valorosi.'

  80 	il fratello minore di Indra, vedendo fuggire ovunque quei sovrani di uomini,
     	e scorgendo il molle combattere del pṛthāde e Bhīṣma eccellere in battaglia,

  81 	e non sopportandolo quel grand'anima, supporto della gloria di tutti i daśārha,
     	diceva allo śini, elogiandolo vedendo i kuru attaccare ovunque:

  82 	' quelli che fuggono che vadano o eroe dei śini, e i sātvata schierati che vadano pure loro,
     	guarda, io ora abbatterò Bhīṣma dal suo carro, e Droṇa sul campo con le sue schiere, 

  83 	non un carro dei kaurava o sātvata, sarà oggi libero dalla mia ira sul campo,
     	perciò io afferrato il mio terribile disco, prenderò la vita di quel grande nei voti,

  84 	e ucciso Bhīṣma colle sue schiere in battaglia, e Droṇa il migliore sul carro o śini,
     	piacere porterò al conquista-ricchezze, al re, a Bhīma e ai due figli degli aśvin,

  85 	e uccisi tutti i figli di Dhṛtarāṣṭra e i loro seguaci a cominciare dai sovrani,
     	i regni di quei re io oggi felice conferirò al senza-avversari.'

  86 	quindi il figlio di Vasudeva, quel bel disco, lucente come il sole, e simile alla folgore,
     	con il braccio preso il disco dai bordi affilati, scendendo dal carro abbandonava i cavalli,

  87 	facendo tremare la terra coi piedi, Kṛṣṇa grand'anima, con forza procedeva verso Bhīṣma,
     	cieco di rabbia, sul campo  preso da agitazione, come un leone che attacca un pachiderma,

  88 	assaliva Bhīṣma in mezzo all'armata, furioso e distruttivo il fratello minore di Indra,
     	con le gialle vesti penzolanti, brillava come una nube in cielo, percorsa da lampi,

  89 	e il disco sudarśana, del śauri splendeva, quel disco come un loto, col braccio come gambo,
     	come il loto primevo del colore del sole giovane, nato dall'ombelico di Nārāyaṇa splendeva, 

  90 	e l'irato Kṛṣṇa faceva sorgere quel sole, dai bordi affilati come rasoi per foglie,
     	cresciuto nel lago del suo corpo, splendeva avendo come stelo il braccio di Nārāyaṇa,

  91 	vedendo il fratello minore diel grande Indra afferrare irato quel disco dal forte rumore, 
     	tutti gli esseri gridarono forte, pensando alla distruzione dei kuru,

  92 	Vāsudeva afferrato il disco, quasi in procinto di distruggere il mondo dei viventi,
     	correndo il guru del mondo, splendeva come il fuoco finale che brucia gli esseri,

  93 	e vedendo arrivare il migliore dei bipedi, quel dio col disco in pugno,
     	il figlio di Śaṃtanu fermo sul carro freddamente con arco e frecce in mano diceva:

  94 	' oh,  o signore degli dèi, o rifugio del mondo, mi inchino a te che impugni il corneo disco,
     	vincendomi abbattimi o signore del mondo, dal carro in battaglia o rifugio degli esseri,

  95 	da te qui ucciso io oggi o Kṛṣṇa, il meglio otterrò quaggiù e nell'altro mondo, 
     	onorato sono, o sovrano degli andhaka e dei vṛṣṇi, o eroe dei tre mondi per il tuo assalto.'

  96 	pure il pṛthāde disceso rapido dal carro seguendo l'eroe degli yadu,
     	afferrava con le braccia grandi e tonde il possente braccio di Hari, 

  97 	e trattenuto allora il dio primevo, violentemenete furioso, lo era solo di nome quello yogin,
     	pur trattenuto con forza Viṣṇu tarsportava Jiṣṇu come un albero spinto dal vento,

  98 	ma il pṛthāde attaccandosi con forza dai suoi piedi, mentre correva rapido verso Bhīṣma,
     	con forza lo tratteneva il coronato, a circa dieci passi o re,

  99 	e inchinandosi felice a Kṛṣṇa ritto in piedi, Arjuna con le belle ghirlande d'oro,
     	gli diceva: ' calma la tua furia, tu sei il rifugio dei pāṇḍava o lunghi-capelli,

 100 	io non mi sottrarrò a quanto ho promesso, sia maledetto da figli e fratelli o lunghi-capelli,
     	io compirò la fine dei kuru, assieme con te, o fratello di Indra.'

 101 	allora avuta conferma della promessa da lui Janārdana calmandosi contento,
     	saldo nel bene di quel migliore dei kuru, col suo disco risaliva sul carro,

 102 	e afferrate di nuovo le redini, presa la conchiglia quell'uccisore di nemici,
     	faceva risuonare tutti i luoghi il śauri col suono della sua pāñcajanya,

 103 	e vedendolo con braccialetti e orecchini d'oro, con gli occhi a mandorla pieni di polvere,
     	coi denti bianchissimi, che suonava la conchiglia, i primi dei kuru urlarono di gioia,

 104 	con suoni di tamburi e timpani, con suoni delle ruote, e battito di tamburi di guerra,
     	con ruggiti di leoni, che divennero terribili allora in tutti le schiere dei kuru,

 105 	il suono del gāṇḍīva del pṛthāde simile a tuono, riempiva il cielo e ogni luogo,
     	e volavano le grandi frecce lucenti lanciate dall'arco del pāṇḍava su ogni luogo,

 106 	il sovrano dei kaurava con l'esercito e assieme a Bhīṣma e a Bhūriśravas, lo 
     	assaliva con arco e frecce in pugno, come un fuoco fumoso che brucia una foresta,

 107 	Bhūriśravas scagliava ad Arjuna sette frecce dalla cocca d'oro,
     	e Duryodhana un terribile giavellotto, Śalya una mazza e il figlio di Śaṃtanu una lancia,

 108 	egli abbattute le sette eccellenti frecce scagliate da Bhūriśravas con altre sette,
     	distruggeva con una freccia affilata il giavellotto scagliato dal braccio di Duryodhana,

 109 	quindi la bella lancia luminosa scagliata dal figlio di Śaṃtano mentre era in volo,
     	e la mazza scagliata dal braccio del sovrano dei madra con due frecce abbatteva quel'eroe,

 110 	quindi con la forza delle braccia teso il bell'arco, il gāṇḍīva impareggiabile,
     	secondo le regole la terribile arma di Indra, portentosa faceva apparire in cielo,

 111 	e con quella suprema arma allora il grand'anima, tutte le schiere dei grandi arcieri,
     	con fiumi di frecce del colore di grandi fuochi, arrestava il coronato,

 112 	i dardi scagliati dall'arco del pṛthāde, carri, stendardi, archi, braccia,
     	abbattendo penetrarono i corpi dei nemici, dei sovrani dei grandi elefanti e dei destrieri,

 113 	quindi il pṛthāde ogni luogo e direzione coprendo con acute frecce ben appuntite,
     	faceva tremare i cuori dei nemici il coronato con suono del gāṇḍīva,

 114 	sorto dunque quel terribilissimo suono, i suoni delle conchiglie e dei tamburi,
     	terribilii da udirsi in battaglia furono coperti dal rumore del gāṇḍīva, 

 115 	sentendo dunque il farstuono del gāṇḍīva quegli uomini valorosi col re Virāṭa in testa,
     	e il valoroso Drupada re dei pāñcāla, vennero in quella direzione quei supremi virtuosi,

 116 	e tutte le tue schiere fintanto che risuonava il rumore del gāṇḍīva,
     	cadevano allora in disperazione, e nessun avversario lo poteva attaccare,

 117 	in questa terribile battaglia di uomini, furono distrutti eroi, coi carri e gli auriga,
     	e gli elefanti colpiti e tormentati dalle frecce, gli stendardi, e le belle cinture d'oro,

 118 	che li adornarono, rapidamente si abbattevano con le corazze e i corpi colpiti dal coronato,
     	fortemente colpiti dalle terribili frecce piumate affilate e acute del pṛthāde,

 119 	abbattute le protezioni, colpite le traverse, le grandi bandiere alla testa degli eserciti,
     	e le schiere dei fanti, i carri sul campo, i cavalli e gli elefanti dal conquista-ricchezze,

 120 	colpiti con le frecce rapidamente persa la vita, cadevano a terra colle membra immobili,
     	da quella magnifica arma di Indra o re, rotti corpi e corazze nella grande battaglia,

 121 	un fiume terribile dalle acque rosse per le armi infisse dei corpi degli uomini
     	dai fiumi di frecce acute del coronato, avente i corpi come schiuma, nasceva là sul campo,

 122 	con grande forza largo scorreva, andando con scogli dal terribile aspetto,
     	rosso dei corpi morti di elefanti e cavalli, con ossa e intestini umani per fango,

 123 	frequentato da numerosi mostri e rākṣasa, pieno di teste e di crani, e coi capelli per erbe,
     	che trasportava migliaia di corpi morti, pieno di varie corazze mescolate alle onde,

 124 	e per ghiaia le ossa di uomini, elefanti e cavalli morti, pauroso come l'inferno distruttivo,
     	coperto da stormi di aironi, avvoltoi e gru, e da schiere di carnivori, e di iene,

 125 	ovunque lo videro raggiungere un lago, terribile, simile al grande fiume infernale,
     	sorto dalle molteplici frecce di Arjuna, trasportava terribile, vesti grasso e sangue, 

 126 	i cedi, i pāñcāla, i karūṣa, e i matsya, e tutti i pṛthādi insieme gridavano,
     	terrorizzando l'armata di quei generali, come un leone un branco di gazzelle,
     	e gridavano quei due pieni di gioia l'armato del gāṇḍiva e Janārdana,

 127 	quindi vedendo il sole perdere i suoi raggi di luce, con le membra colpite dalle armi,
     	e vedendo impiegata quella terribile arma di Indra imbattibile simile alla fine dello yuga,

 128 	i kaurava assieme a Bhīṣma, a Droṇa, a Duryodhana e a Bāhlika, la ritirata
     	ordinavano vedendo ormai prossima la notte, e il sole assumere una luce rossa,

 129 	ottenuta gloria e fama al mondo, avendo vinto i nemici, anche il conquista-ricchezze,
     	se ne partiva assieme ai sovrani e ai fratelli, compiuta l'impresa, verso il campo per la notte,
     	quindi solgeva un tumultuoso suono tra i kuru, terribile all'inizio della notte,

 130 	avendo distrutto miriadi di carri in battaglia, ucciso settecento elefanti, da parte di Arjuna,
     	e tutte le schiere dei sauvīra orientali abbattute, e gli kṣudraka e i mālava,
     	compiuta una grande impresa dal conquista-ricchezze, come nessun'altro poteva fare,

 131 	e il re Śrutāyus signore degli ambaṣṭha, e Durmarṣaṇa, e Citrasena, 
     	Droṇa e Kṛpa, e il re dei sindhu e Bāhlika, e Bhūriśravas, e Śalya e Śala o re,
     	e Bhīṣma furono vinti dalla forza del braccio, del coronato, grande guerriero al mondo,

 132 	così parlando si recarono agli accampamenti, tutte le tue schiere o bhārata,
     	e illuminate da migliaia di torce accese, e da lampade,
     	tutti i guerrieri terrorizzati dal coronato, entrarono nei padiglioni le armate dei kuru.”
     


                              LVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“passata la notte, o bhārata, il grand'anima alla testa delle armate dei bhārata,
     	marciava contro i nemici, circondato dall'intera armata, Bhīṣma pieno di furia,

   2 	e Droṇa, Duryodhana, Bāhlika, Durmarṣaṇa, e Citrasena,
     	e il fortissimo Jayadratha, con le sue schiere, e tutti gli altri sovrani lo seguivano,

   3 	egli circondato da quei grandi e potenti guerrieri di grande valore o re,
     	da quei principali re, splendeva quel supremo re, come il folgorante tra gli dèi,

   4 	spiegate alla testa dell'esercito, sventolavano le grandi bandiere,
     	rosse, gialle, bianche brune, sulle schiene dei grandi elefanti splendevano,

   5 	quell'armata col re figlio di Śaṃtanu, e coi grandi carri, i cavalli e gli elefanti,
     	splendeva, simile a luminosa folgore, come massa di nuvole, come cielo di pioggia,

   6 	quindi procedeva verso il campo di battaglia contro Arjuna, protetto dal figlio di Śaṃtanu,
     	quel terribile e potente esercito dei kuru, come la terribile forza di un fiume,

   7 	avente nelle sue acque varie bestie nascoste, alle ali cavalli elefanti, carri e fanti,
     	simile ad una grande nuvola, lo scorgeva da lontano il grand'anima dalla scimmia sul pavese,

   8 	quell'eroe, quel toro fra gli uomini, coi bianchi cavalli, col carro imbandierato, marciava,
        con la corazza, quel grand'anima alla testa dell'esercito, pronto ad uccidere tutti i giovani nemici,

   9 	e i kaurava assieme ai tuoi figli vedendo quel carro in battaglia colla scimmia nel pavese
     	ben attrezzato, potente e adornato, guidato sul campo dal toro degli yadu, si abbattevano,

  10 	i tuoi depressi vedevano quell'ottimo schieramente, pieno di migliaia per ognuna 
     	delle quattro parti, protetto dal coronato armato, grandissimo guerriero al mondo,

  11 	schierato come il giorno prima dal dharmarāja, rampollo dei kuru,
     	ciascuno schierato nella sua posizione, i primi dei cedi assieme ai principali pāñcāla,

  12 	allora percossi con grande potenza risuonarono sul campo migliaia di tamburi,
     	e i suoni delle conchiglie, e dei timpani, e in tutte le armate i ruggiti leonini,

  13 	quindi da quei valorosi furono tesi gli archi dai grandi suoni con le frecce,
     	e in breve, oscuravano i suoni di tamburi e tamburelli e delle conchiglie,

  14 	il cielo era riempito del suono delle conchiglie, e sollevata e diffusa una rete di polvere, 
     	e vedendo il cielo coperto da quella grande coltre, i valorosi si assalirono con violenza,

  15    il guerriero sul carro col suo auriga, distrutto dal carro si abbatteva coi cavalli carro e bandiera,
     	l'elefante colpito dall'elefante si abbatteva e pure il fante colpito dal fante,

  16 	quelli che avanzavano da chi li fermava erano feriti dalle frecce portentosi a vedersi,
     	e da lance e spade, erano abbattute le schiere dei cavalieri da schiere di cavalieri,

  17 	gli scudi ornati di strisce di stelle d'oro, portati da quei valorosi,
     	spezzati dalle eccette, e dalle lance e dalle spade cadevano a terra,

  18 	distrutti dagli elefanti con le zanne e con le proboscidi, alcuni carri cadevano cogli auriga,
     	e pure potenti elefanti dai tori sui carri colpiti con le frecce, cadevano a terra,

  19 	e gli uomini udendo le grida di dolore degli elefanti abbattuti con violenza,
     	e dei giovani fanti e cavalieri, colpiti nelle membra dalle zanne, si gettavano a terra,

  20 	fuggendo elefanti, cavalli e carri, sorta la grande battaglia di giovani  fanti e cavalieri,
     	Bhīṣma scorgeva l'eroe dalla scimmia nel pavese, circondato dai grandi carri,

  21 	il figlio di Śaṃtanu con le cinque palme sul pavese, avanzando con tutta la forza dei cavalli,
     	attaccava il coronato sul suo percorso illuminato dalle grandi armi e frecce come folgori,

  22 	e contro il figlio di Indra che era pari a Śakra stesso, volavano con Droṇa in testa,
     	Kṛpa, e Śalya, e Viviṃśati, e Duryodhana e il figlio di Somadatta o re,

  23 	allora raggiunta la testa della schiera di carri, l'esperto di armi, con la bella corazza d'oro,
     	il guerriero, figlio di Arjuna Abhimanyu, velocemente li attaccava tutti,

  24 	le grandi armi di questi grandi guerrieri, con continua azione distruggendo il nipote di Kṛṣṇa,
     	splendeva, come il beato fuoco sacro con offerte e preghiere alimentato sull'altare,

  25 	allora veloce avendo fatto un fiume di acque rosse con la distruzione dei nemici,
     	Bhīṣma trascurato il figlio di Subhadrā, quel virtuoso al pṛthāde grande querriero andava, 

  26 	quindi ridendo facendo, risuonare il grande suono del gāṇḍīva meraviglioso a vedersi,
     	con una pioggia di frecce, il coronato distruggeva la sua pioggia di dardi,

  27 	con la scimmia nel pavese egli con azione continua, Bhīṣma il migliore di tutti gli armati,
     	ricopriva rapido, di piogge di frecce larghe ed appuntite quel grand'anima,

  28 	in tal maniera, senza paura del suono degli archi di quei due grandi virtuosi,
     	i kuru e gli sr̥ñjaya osservavano quel duello tra Bhīṣma e il conquista ricchezze.”
     


                              LVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ il figlio di Droṇa, Bhūriśravas, Śalya, e Citrasena o mio signore,
     	e il figlio di Saṃyamana, combattevano contro il figlio di Subhadrā,

   2 	le genti videro lui da solo attaccato da quei potenti,
     	cinque tigri fra gli uomini, come un giovane leone da elefanti,

   3 	nessuno di loro si distingueva per valentìa o per coraggio,
     	né era pari al nipote di Kṛṣṇa per armi o per destrezza,

   4 	allora il pṛthāde vedendo il figlio in combattimento valoroso e 
     	uccisore di nemici, sul campo impegnato, lanciava allora un ruggito leonino,

   5 	e l'esercito di tuo figlio pressato o signore di popoli,
     	vedendo, i tuoi o re dei re, per ogni dove lo circondarono,

   6 	quel tormenta-nemici, di saldo cuore, l'esercito dei figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	assaliva con forza ed energia il figlio di Subhadrā,

   7 	la sua destrezza sul percorso, il suo splendore pari al sole,
     	e il suo grande arco si mostrava ai nemici in battaglia,

   8 	egli colpito il figlio di Droṇa con una freccia e Śalya con cinque,
     	abbatteva con otto frecce pure lo stendardo del saṃyamanide,

   9 	e distruggeva con una freccia affilata la grande lancia dall'asta di ferro
     	scagliata dal figlio di Somadatta simile ad un uraga,

  10 	e le terribili frecce scagliate a centinaia da Śalya
     	abbattendo, il figlio di Arjuna gli uccideva i cavalli sul campo,

  11 	Bhūriśravas, e Śalya, e il figlio di Droṇa e il saṃyamanide Śala,
     	non erano in grado di avvicinare il nipote di Kṛṣṇa per la forza del suo braccio,

  12 	allora i trigarta o re dei re, e i madra assieme ai kekaya,
     	in trentacinquemila per ordine di tuo figlio,

  13 	i principali esperti d'arco e mai vinti dai nemici in battaglia,
     	circondarono il coronato assieme al figlio volendoli uccidere,

  14 	quei due tori tra i carri, padre e figlio, circondati,
     	scorgeva allora o re, il pāñcāla comandante in capo vincitore di nemici,

  15 	egli attorniato da molte migliaia di schiere di carri ed elefanti,
     	e accompagnato da centomila cavalli e fanti,

  16 	teso l'arco con grande furia e spingendo l'esercito,
     	marciava verso l'armata dei madra e dei kekaya, quel tormenta-nemici,

  17 	dal coronato col suo saldo arco protetto, quell'esercito,
     	formato da carri elefanti e cavalli splendeva per la voglia di combattere,

  18 	il pāñcāla procedendo verso Arjuna o discendente dei kuru,
     	con tre frecce colpiva al collo il figlio di Śaradvat,

  19 	quindi colpiti i madraka con dieci frecce ciascuno,
     	gioioso, da solo con una freccia bhalla uccise i cavalli si Kṛtavarman,

  20 	e uccise pure Damana, il figlio di Paurava grand'anima,
     	con una freccia dalla larga punta, quel tormenta-nemici,

  21 	quindi il figlio del saṃyamanide colpiva il pāñcāla arduo da combattere,
     	con trenta frecce e con dieci il suo auriga,

  22 	colpito forte quel grande arciere leccandosi le labbra,
      	con una freccia bhalla, ben affilata, distruggeva il suo arco,

  23 	e quindi rapido lo colpiva con venticinque frecce, 
     	e colpiva i suoi cavalli o re, ed entrambi i due auriga esterni,

  24 	il figlio del saṃyamanide uccisi i cavalli saldo sul carro o toro dei bhārata,
     	scorgeva il figlio del re dei pāñcāla grand'anima,

  25 	e afferrata una terribile grande spada d'acciaio,
     	a piedi, rapido assaliva il figlio di Drupada che stava sul carro,

  26 	e lui che avanzava con grande foga, come un uraga volante dal cielo,
     	brandendo spada e scudo, come la morte alla fine dei tempi,

  27 	acceso come dalla luce delle armi, con l'impeto di un elefante furioso,
     	lo scorgevano i pāṇḍava e anche Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  28 	e il figlio del re dei pāñcāla gli correva incontro,
     	mentre era armato dell'affilata spada e dello scudo per le frecce,

  29 	trascurando la forza delle frecce si avvicinò dunque al carro,
     	e rapido il comandante supremo irato gli apriva la testa con la mazza,

  30 	la sua spada o re, lucente e il suo scudo,
     	lui ucciso sfuggivano dalle sue mani, e con forza cadevano a terra,

  31 	uccidendolo con la punta della mazza ottenne suprema gloria,
     	il figlio del re dei pāñcāla, grand'anima, dalle terribili imprese,

  32 	ucciso dunque quel grande arciere figlio di re, grande sul carro,
     	un grande grido di dolore si levava dal tuo esercito o mio signore, 

  33 	quindi il figlio di Saṃyamana furioso avendo visto il proprio figlio ucciso,
     	con violenza assaliva il principe pāñcāla, arduo da combattere,

  34 	quei due valorosi, eccellenti sul carro, che si scontravano in battaglia,
     	li guardavano tutti i re, sia dei kaurava che dei pāṇḍava,

  35 	quindi il figlio di Saṃyamana, uccisore di eroi nemici, furioso, il nipote di Pṛṣata,
     	colpiva con tre frecce, come un grande elefante è colpito dagli uncini,

  36 	e quindi Śalya splendido in battaglia, il guerriero nipote dei Pṛṣata,
     	colpiva irato nel petto, e allora sorgeva quello scontro.”
     	


                              LVIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“io credo il destino superiore anche alla valentìa o Saṃjaya,
     	giacchè l'esercito di mio figlio è sconfitto dall'armata dei pāṇḍava,

   2 	tu racconti che sempre i miei sono uccisi,
     	e dici che i pāṇḍava gioiosi sono sempre fuori pericolo,

   3 	tu mi dici che oggi i miei senza più virilità,
     	sono abbattuti, fuggiti e uccisi,

   4 	e che i pāṇḍava li sconfissero mentre combattevano come potevano,
     	cercanto la vittoria, e i miei furono sconfitti,

   5 	io odo continuamente dei molti acuti dolori o caro,
     	compiuti da Duryodhana difficili da sopportare,

   6 	io non vedo un mezzo con cui i pāṇḍava possano essere sconfitti,
     	o con cui i miei possano ottenere la vittoria sul campo.”

   7 	Saṃjaya disse:
     	“della strage degli uomini, della strage di elefanti, cavalli e carri,
     	ascolta ora o re, stando saldo, questo è il grande frutto della tua condotta,

   8 	Dhṛṣṭadyumna colpito da Śalya con nove frecce,
     	colpiva allora con grande furia il sovrano dei madra con dardi d'acciaio,

   9 	e là noi vedemmo il portentoso valore del nipote di Pṛṣata,
     	che respingeva rapidamente Śalya splendido in battaglia,

  10 	non si vedeva nessuna differenza tra quei due intenti alla battaglia,
     	per un po' il combattere di quei due appariva uguale,

  11 	quindi Śalya o grande re, tagliava sul campo l'arco
     	di Dhṛṣṭadyumna con una freccia bhalla ben affilata,

  12 	e lo copriva con una pioggia di frecce o bhārata,
     	come un monte nella stagione delle piogge è coperto di pioggia dal dio piovoso,

  13 	Abhimanyu, infuriato, per la ferita di Dhṛṣṭadyumna,
     	accorreva con violenza verso il carro del re dei madra,

  14 	quindi il nipote di Kṛṣṇa furioso, raggiunto il carro del re dei madra,
     	quel grand'anima colpiva l'ārtāyani con tre acute frecce,

  15 	allora i tuoi o re, affrettandosi verso il figlio di Arjuna in battaglia,
     	si schierarono rapidi a proteggere il carro del re dei madra,

  16 	Duryodhana e Vikarṇa, Duḥśāsana e Viviṃśati,
     	Durmarṣaṇa, e Duḥsaha, e Citrasena e Durmukha,

  17 	e Satyavrata, e fortuna sia a te, anche Purumitra o bhārata, 
     	questi erano schierati a proteggere in battaglia il carro del signore dei madra,

  18 	Bhīmasena infuriato, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	e Abhimanyu coi figli di Draupadī, e i due pāṇḍava figli di Mādrī,

  19 	scagliando vari tipi di dardi o signore di popoli,
     	sopraggiunsero eccitati per il desiderio di uccidersi vicendevolmente,
     	costoro raggiunsero in battaglia o re il tuo malconsigliato figlio,

  20 	e cominciato questo scontro pauroso di quei dieci carri,
     	tutti i guerrieri sui carri dei tuoi e degli altri erano spettatori,

  21 	quei grandi guerrieri scagliando molte frecce di varia forma,
     	urlandosi vicendevolmente compirono i loro attacchi,

  22 	tutti loro cominciarono a impegnarsi per uccidersi l'un l'altro,
     	scagliando grandi armi, infuriati si scontrarono,

  23 	Duryodhana adirato, in quella grande battaglia, colpiva rapido e 
     	con violenza, Dhṛṣṭadyumna con quattro frecce appuntite, 

  24 	e Durmarṣaṇa, e Citrasena con venticinque,
     	e Durmukha con nove frecce, e Duḥsaha con sette
     	e Viviṃśati con cinque e Duḥśāsana con tre,

  25 	ma il nipote di Pṛṣata, tormenta-nemici li controcolpiva o re dei re,
     	ciascuno con venticimque frecce mostrando sveltezza di mano,

  26 	e Abhimanyu sul campo colpiva Satyavrata e Purumitra 
     	con dieci frecce ciascuno o bhārata,

  27 	i due figli di Mādrī, gioia della madre, lo zio sul campo
     	coprivanmo con piogge di frecce, e questo apparve un portento,

  28 	quindi Śalya o grande re, quei due nipoti eccellenti tra i carri,
     	che lo assalivano ripetutamente, con molte frecce bersagliava,
     	e da quelle ricoperti i due figli di Mādrī non si mossero,

  29 	allora il fortissimo Bhīmasena scorgendo Duryodhana,
     	volendo ucciderlo per por fine alla guerra, imbracciava la mazza il pāṇḍava,

  30 	e i tuoi figli, vendendo il fortissimo Bhīmasena con la mazza
     	alzata simile ad un picco del monte kailāsa, tremarono per la paura,

  31 	Duryodhana però infuriato spingeva il re dei magadha,
     	e un esercito di diecimila addestrati elefanti,
     	messo avanti il magadha assaliva Bhīmasena,

  32 	ventre-di-lupo vedendo giungere quella schiera di elefanti,
     	mazza in pugno scendeva dal carro, ruggendo come un leone,

  33 	e imbracciata quella grande e pesante mazza di ferro,
     	attaccava quella schiera di elefanti come la morte stessa a bocca spalancata,

  34 	uccidendo con la mazza gli elefanti, si aggirava sul campo il forte
     	Bhīmasena, grandi-braccia, come il Vāsava con la folgore,

  35 	per il suo grande ruggito che faceva tremare animi e cuori,
     	si agitavano tutti insieme gli elefanti mentre Bhīma urlava,

  36 	allora i figli di Draupadī, e quello di Subhadrā, grande sul carro,
     	e Nakula e Sahadeva, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  37 	per proteggere le spalle di Bhīma con una pioggia di frecce i pachidermi,
     	coprendo avanzarono, come nuvole sulle montagne,

  38 	con frecce affilate come rasoi, con bhalla e añjalika d'oro,
     	i pāṇḍava abbattevano le teste dei combattenti sugli elefanti,

  39 	cadute dunque le teste e le braccia adornate,
     	e le mani e gli uncini, come una pioggia di pietre, 

  40 	privi delle parti superiori, i guerrieri sui dorsi degli elefanti,
     	apparivano come alberi dalla cima tagliata sulle cime dei monti,

  41 	e noi vedemmo altri grandi elefanti uccisi da Dhṛṣṭadyumna,
     	cadere abbattuti dal nipote di Pṛṣata grand'anima,

  42 	il sovrano dei magadha, un elefante pari ad Airāvata,
     	mandava contro il carro del figlio di Subhadrā in battaglia,

  43 	e scorgendo arrivare, quel supremo pachiderma del magadha,
     	il valoroso figlio di Subhadrā, uccisore di eroi nemici, lo abbatteva con una freccia,

  44 	il nipote di Kṛṣṇa conquistatore di città nemiche abbattuto l'elefante,
     	con una freccia bhalla con la cocca d'argento tagliava la testa del re,

  45 	e anche il pāṇḍava Bhīmasena penetrato nella schiera degli elefanti,
     	si aggirava sul campo abbattendo elefanti, come Indra fa con le montagne,

  46 	gli elefanti da un solo colpo di Bhīmasena abbattuti,
     	come i monti colpiti dalla folgore, noi vedemmo in quella battaglia,

  47 	gli elefanti colle zanne spezzate, rotte le tempie, spezzate le zampe,
     	rotte le schiene, e le fronti, abbattuti, simili a montagne,

  48 	alcuni sedevano barrendo, e altri elefanti erano rivoltati sul campo,
     	e altri privi di forze emettevano orina e feci,

  49 	sul percorso di Bhīmasena morti simili a montagne,
     	noi ne vedemmo, e altri elefanti colpiti e urlanti, 

  50 	altri grandi elefanti versavano sangue dalle fronti rotte,
     	agitandosi cadevano a terra come rocce al suolo,

  51 	con le membra e l'addome pieno di sangue, imbrattato di grasso e midollo,
     	Bhīma si aggirava sul campo come la morte col bastone in pugno,

  52 	ventre-di-lupo agitava quella mazza sprca del sangue degli elefanti,
     	terribile e pauroso era come dio dal tridente con quello in mano,

  53 	massacrati dal furioso Bhīmasena quegli elefanti,
     	rapidamente i rimanenti fuggivano distruggendo il tuo esercito,

  54 	i grandi arcieri sui carri col figlio di Subhadrā in testa, quel valoroso
     	mentre combatteva attorniarono a proteggerlo come gli immortali il folgorante,

  55 	agitava la mazza sporca di sangue pure lui imbrattato dal sangue degli elefanti,
     	Bhīmasena, e appariva come il dio della morte dall'animo crudele,

  56 	mentre con la mazza percorreva tutti i luoghi o bhārata,
     	quasi danzando lo vedemmo come il dio benefico mentre danza,

  57 	e quella crudele e distruttiva mazza noi vedemmo a grande re,
     	pesante come il bastone di Yama, e con frastuono del fulmine di Indra,

  58 	incrostata di capelli e midollo, e imbrattata di sangue,
     	come il tridente di Rudra, mentre irato massacra le bestie,

  59 	come nel sacrificio il pastore si accinge ad uccidere le vittime,
     	così Bhīma con la mazza era in caccia della schiera di elefanti,

  60 	e feriti dalla mazza, quei tuoi elefanti in tutte le direzioni,
     	fuggivano abbattendo i propri soldati,

  61 	e disperdendo quegli elefanti come un grande vento fa con le nuvole,
     	Bhīma stava saldo sul campo, come l'armato del tridente in un cimitero.”
     


                              LIX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“avvenuta la strage della schiera degli elefanti, tuo figlio Duryodhana,
     	ordinava a tutte le armate di uccidere Bhīmasena,

   2 	quindi tutte le armate per ordine di tuo figlio,
     	assalivano Bhīmasena che stava lanciando terribili urla,

   3 	questa schiera di armate, senza limiti, invincibile pure per gli dèi,
     	che attaccava impenetrabile come l'oceano con l'alta marea, 

   4 	completa di carri, elefanti e cavalli, che suonava conchiglie e tamburi,
     	e infinita e senza confini, un mare con sovrani per acque,

   5 	questo mare di soldati in battaglia simile all'oceano,
     	imperturbabile come l'oceano fu respinto da Bhīmasena

   6 	quel portento noi vedemmo incredibile e meraviglioso,
     	quell'impresa sovrumana di Bhīmasena sul campo,

   7 	l'intera terra che era piena di cavalli, elefanti e carri,
     	senza tentennare Bhīmasena colpiva con la mazza,

   8 	arrestando quelle schiere di armate con la mazza, il migliore sul carro,
     	Bhīma stava saldo nel tumulto immobile come il monte meru,

   9 	in quel momento tremendo e tumultuoso, e supremamente terribile,
     	i suoi fratelli, e i figli, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  10 	e i figli di Draupadī con Abhimanyu e Śikhaṇḍin grande sul carro,
     	non abbandonarono il fortissimo Bhīmasena in quel sorto pericolo,

  11 	quindi egli imbracciata quella grande mazza di acciaio damascato,
     	colpiva il tuoi soldati come la stessa morte con bastone in mano,
     	distruggendo le armate di carri, e umiliando le truppe di cavalli, 

  12 	Bhīma si aggirava sul campo come il fuoco alla fine dello yuga,
     	uccidendo tutti in battaglia quel potente come il fato alla fine dei tempi,

  13 	con la forza delle gambe il pāṇḍava distruggendo orde di carri,
     	e massacrando tutti gli elefanti, come un pachiderma una riva di canne,

  14 	e uccidendo i guerrieri sui carri  e quelli sugli elefanti,
     	e i cavalieri sui dorsi dei cavalli, e a terra i fanti,

  15 	in ogni dove uccisi uomini, elefanti e cavalli,
     	divenne il campo di battaglia simile ad un patibolo di morte, 

  16 	e come il tridente di Rudra, quando irato massacra gli animali,
     	terribile come il bastone di Yama, rumorosa come il tuono di Indra,
     	così vedevano la sanguinosa e mortale mazza di Bhīmasena,

  17 	la mazza di quel kuntīde grand'anima che l'abbatteva,
     	sembrava terribile a vedersi come come quella del fato al termine dello yuga,

  18 	e vedendolo assalire ripetutamente quel grande esercito,
     	arrivando come la morte, tutti si perdevano d'animo,

  19 	in ogni luogo che scorgeva, alzando la sua mazza il pāṇḍava,
     	con quella distruggeva tutte quelle armate o bhārata,

  20 	mentre disperdeva gli eserciti, invincibile dalle schiere degli armati,
     	mentre ingoiava le schiere, come il dio della morte a bocca spalancata,

  21 	e imbracciando la grande mazza compiva terribili imprese,
     	così vedendo ventre-di-lupo, Bhīṣma rapidamente sopraggiungeva,

  22 	con grande frastuono di tuono del suo carro splendido come il sole,
     	lo copriva con una pioggia di frecce come il dio piovoso fa colla pioggia,

  23 	e Bhīma vedendo giungere Bhīṣma simile alla morte a bocca aperta,
     	quel grandi-braccia infuriato lo contrattaccava,

  24 	nello stesso tempo Sātyaki l'eroico śini, assaliva il patriarca,
     	uccidendo nemici con saldo arco, egli faceva tremare l'esercito di tuo figlio,

  25 	e lui che arrivava coi cavalli argentei, scagliando frecce col robusto arco,
     	tutte le tue schiere o bhārata, non erano in grado di fermarlo allora,

  26 	Alambuṣa figlio di Ṛśyaśṛṅga, lo colpiva con acute frecce o migliore dei re,
     	e quel valoroso nipote di Śini colpendolo con quattro, procedeva sul carro,

  27 	e scorgendo avanzare il migliore dei vṛṣṇi che si aggirava in mezzo ai nemici,
     	attaccando i tori dei kuru ripetutamente, e urlando sul campo,

  28 	non erano in grado di fermare quel supremo che tormentava come il sole a mezzogiorno,
     	nessuno era là men che abbattuto eccetto il figlio di Somadatta,

  29 	afferrando il suo arco di terribile potenza, Bhūriśravas figlio di Somadatta, o bhārata,
     	vedendo dispersi i propri carri, assaliva Sātyaki volendo lo scontro.”
     


                              LX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora Bhūriśravas o re, con nove frecce colpiva
     	Sātyaki, come un elefante cogli uncini, violentemente irato,

   2 	e Sātyaki  impareggiabile anima con delle frecce prive di nodi, 
     	copriva il kaurava davanti a tutto il mondo,

   3 	allora il re Duryodhana circondato dai suoi fratelli,
     	si impegnava in battaglia ad attorniare tutt'attorno il figlio di Somadatta,

   4 	e quindi tutti i pāṇḍava in battaglia l'impetuoso Sātyaki
     	accerchiando, si schierarono sul campo tutt'attorno a quel fortissimo,

   5 	Bhīmasena infuriato, alzata la sua mazza o bhārata,
     	assaliva tutti i tuoi figli a comincaire da Duryodhana,

   6 	con molte migliaia di carri, pieno di furia e orgoglio,
     	tuo figlio Nandaka colpiva il fortissimo Bhīmasena,
     	con sei frecce appuntite, affilate a pietra e dalle piume di airone,

   7 	Duryodhana però, irato in battaglia il fortissimo Bhīmasena
     	colpiva al petto con tre frecce appuntite,

   8 	allora il fortissimo Bhīma grandi-braccia, sul suo carro
     	saliva quell'ottimo carro e diceva questo a Viśoka:

   9 	'questi guerrieri grandi sul carro, i figli di Dhṛtarāṣṭra fortissimi,
     	fortemente furiosi mi assaltano per uccidermi in battaglia,

  10 	e io oggi certamente li ucciderò in battaglia davanti a te,
     	per cui impegnati e controlla i miei cavalli in battaglia.' 

  11 	così avendo parlato, allora il pṛthāde, colpiva tuo figlio 
     	Duryodhana con dieci acute frecce adornate d'oro,
     	e Nandaka con tre dardi, controccolpiva al centro del petto,

  12 	allora Duryodhana trafitto il fortissimo Bhīma con sei dardi,
     	con altri tre dalle acute punte colpiva Viśoka,

  13 	e tagliava sul campo o re l'arco splendente di Bhīma,
     	all'impugnatura con tre affilate frecce quasi ridendo il re,

  14 	Bhīma però, vedendo il suo auriga Viśoka colpito
     	in battaglia dalle acute frecce senza piume dell'arco di tuo figlio,

  15 	furioso non tollerando ciò, afferrato un divino arco,
     	per uccidere o grande re, quel tuo figlio o toro dei bhārata,

  16 	e afferrata eccitato un freccia affilata da tagliare un capello,
     	con quella Bhīma tagliava il supremo arco del sovrano,

  17 	egli gettato via l'arco rotto, quasi bruciando di rabbia,
     	afferrava velocemente un altro arco, più potente,

  18 	incoccata un terribile freccia senza piume, simile per potenza al fato mortale,
     	con quella, furioso colpiva Bhīmasena in mezzo al petto,

  19 	egli profondamente colpito, ferito si sedeva sul piano del carro,
     	e seduto sul piano del carro, cadeva in deliquio,

  20 	e vedendo ferito Bhīma, Abhimanyu per primo,
     	e i grandi arcieri, i supremi sui carri dei pāṇḍava, non lo sopportavano,

  21 	quindi una tumultuoso pioggia di frecce di grande potenza,
     	scagliavano freddamente sulla testa di tuo figlio,

  22 	e recuperati i sensi allora il fortissimo Bhīmasena,
     	colpito Duryodhana con tre dardi lo ricolpiva con altri cinque,

  23 	e con venticinque frecce dalla cocca d'oro colpiva anche Śalya
     	il pāṇḍava, e quel grande arciere colpito si allontanava dalla battaglia,

  24 	quattordici dei tuoi figli allora assalivano Bhīma,
     	erano Senāpati, Suṣeṇa, Jalasaṃdha, Sulocana,

  25 	Ugra, Bhīmaratha, Bhīma Bhīmabāhu, Alolupa,
     	Durmukha, Duṣpradharṣa, Vivitsu, Vikaṭa e Sama,

  26 	con gli occhi arrossati dalla furia, scagliando molte frecce,
     	raggiunto Bhīmasena, lo colpirono insieme violentemente,

  27 	ma il fortissimo Bhīmasena scorgendo i tuoi figli, 
     	quel valoroso, leccandosi i baffi, come un lupo tra un branco di animali,
     	il pāṇḍava, con affilato dardo tagliava la testa di Senāpati,

  28 	e traffiggendo Jalasaṃdha lo spediva alla dimora di Yama,
     	e ucciso quindi Suṣeṇa lo mandava al dio della morte,

  29 	la testa di Ugra assieme al suo elmo a terra simile alla luna,
     	ancora adornata degli orecchini, abbatteva con una freccia bhalla, 

  30 	e con sette frecce Bhīmabāhu con l'auriga i cavalli e la bandiera,
     	era spedito all'altro mondo da Bhīma sul campo o mio signore,

  31 	e Bhīmasena quasi ridendo, entrambi i due Bhīma e Bhīmaratha,
     	quei due violenti fratelli o re, spediva alla dimora di Yama,

  32 	quindi Bhīma con una freccia affilata nella grande battaglia, Sulocana
     	davanti a tutti gli eserciti spediva alla dimora di Yama,

  33 	i tuoi figli vedendo la valentìa di Bhīmasena,
     	gli altri che erano rimasti là, presi dalla paura di Bhīma,
     	fuggivano per ogni dove o re, colpiti da quel grand'anima,

  34 	allora il figlio di Śaṃtanu diceva a tutti quei grandi guerrieri:
     	' Bhīma furioso in battaglia, i figli di Dhṛtarāṣṭra, e i grandi guerrieri,

  35 	qui riuniti, per quanto ottimi, e eccellenti, per quanto combattenti,
     	questi principi colpisce col suo grande arco e li massacra.'

  36 	così apostrofati tutti i soldati del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	assalirono con grande furore il fortissimo Bhīmasena,

  37 	Bhagadatta con un elefante furioso o signore di popoli,
     	volava rapidamente là dove era schierato Bhīma,

  38 	e assalendo in battaglia Bhīmasena con dardi affilati a pietra,
     	rendeva invisibile il sole in battaglia come fanno le nuvole,

  39 	ma i grandi guerrieri a cominciare da Abhimanyu non sopportavano,
     	di veder Bhīma circondato e confidando nella forza del proprio braccio sul campo,

  40 	costoro coprivano ovunque con una pioggia di frecce,
     	quell'elefante, e lo trafissero in ogni parte con quella pioggia di frecce,

  41 	e colpito da quella pioggia di frecce fuggiva a doppio passo,
     	l'elefante del re di prāgjyotiṣa o re, incitato in vari modi,

  42 	pieno di sanguinose ferita, divenne sul campo simile
     	ad una grande nuvola soffusa dai raggi del sole,

  43 	quell'elefante col fluido sulle tempie, spinto da Bhagadatta,
     	attaccava tutti loro come il dio della morte alla fine dei tempi,
     	e correndo a doppia velocità faceva tremare la terra colle zampe,

  44 	tutti quei grandi guerrieri vedendo la sua grande forma,
     	e pensandolo imbattibile non erano troppo a loro agio,

  45 	allora il sovrano irato, al centro del petto Bhīmasena
     	colpiva o tigre tra gli uomini, con una freccia levigata,

  46 	quel grande arciere, grande sul carro, profondamente colpito da quel re,
     	con le membra prese dal deliquio, si sosteneva all'asta del pavese,

  47 	vedendo loro impauriti per la ferita di Bhīmasena,
     	lanciava un potente urlo il possente Bhagadatta,

  48 	allora Ghaṭotkaca o re, vedendo Bhīma in quel frangente,
     	quel terribile rākṣasa colà si rendeva invisibile,

  49 	e compiuta quella terribile magia, scatenante la paura ai timidi,
     	riappariva in un batter d'occhio avendo assunto un orrido aspetto,

  50 	e salito su Airāvata creato dalla sua stessa magia,
     	e pure gli altri elefanti mitici divennero al suo seguito,

  51 	Añjana, e Vāmana, e Mahāpadma dal grande splendore,
     	e gli altri grandi elefanti erano montati da rākṣasa,

  52 	questi tre giganteschi, o re, dotati di forza valore ed energia,
     	dall'ardore di grande potenza, emettevano molto fluido,

  53 	e Ghaṭotkaca allora spingeva avanti il proprio elefante,
     	quel tormenta-nemici per il desiderio di uccidere Bhagadatta col suo elefante,

  54 	e gli altri pachidermi spinti da quei fortissimi rākṣasa,
     	correvano furiosi con le loro quattro zanne nelle quattro direzioni,
     	con le zanne colpendo l'elefante di Bhagadatta,

  55 	e squarciato da quegli elefanti, pieno di dolore e ferito dalle frecce,
     	esso lanciava un grande barrito, pari la tuono di Indra,

  56 	e udito quel terribile suono quell'orrido barrito che lanciava,
     	Bhīṣma diceva a Droṇa e al re Suyodhana:

  57 	'Bhagadatta combatte sul campo col figlio di Hiḍimbā mal'anima,
     	quel grande arciere sta incappando nella sventura,

  58 	il rākṣasa ha grande magìa, e molto adirato è il re
     	quei due valorosi si scontrano entrambi come due dèi della morte,

  59 	e si ode il grido dei pāṇḍava gioiosi,
     	e il grande barrito che lancia l'atterrito elefante,

  60 	corriamo là, la fortuna sia con voi, a proteggere il re,
     	senza protezione in battaglia rapidamente perderà la vita,

  61 	affrettatevi o grandi eroi, senza indugio andiamo,
     	il grande scontro è già in atto sanguinoso da far rizzare i capelli,

  62 	devoto e di nobile famiglia, guerriero e comandante di eserciti,
     	e noi dobbiamo impegnarci a proteggerlo o incrollabili.'

  63 	udite queste parole di Bhīṣma col figlio di Bharadvāja in testa,
     	insieme tutti i re, per proteggere Bhagadatta,
     	con grandissima fretta correvano dove egli si trovava,

  64 	e veduti arrivare quelli, i pāñcāla assieme ai pāṇḍava,
     	con Yudhiṣṭhira in testa, inseguivano i nemici,

  65 	e vedendo quelle schiere, il possente indra dei Rākṣasa,
     	lanciava un grandissimo urlo, simile al frastuono del tuono,

  66 	e udendo il suo urlo, e vedendo gli elefanti in combattimento,
     	Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, di nuovo diceva al figlio di Bharadvāja:

  67 	' non mi aggrada lo scontro col figlio di Hiḍimbā mal'anima,
     	egli coi suoi accoliti al presente è dotato di forza e valore,

  68 	e non potrebbe vincerlo con le armi neppure l'armato della folgore in persona,
     	abile nei lanci, e gran combattente è egli e noi abbiamo stanchi i cavalli,
     	e oggi siamo colpiti e feriti dai pāṇḍava e dai pāñcāla,

  69 	non mi piace questo scontro coi pāṇḍava che appaiono vincenti,
     	si ordini la ritirata per oggi, domani noi combatteremeo contro i nemici.'

  70 	udite le parole del patriarca, i kaurava compirono,
     	la ritirata secondo gli ordini, intimoriti da Ghaṭotkaca,

  71 	ritiratesi i kaurava, i pāṇḍava apparendo vincitori,
     	ruggiti leonini lanciarono, assieme ai suoni delle conchiglie,

  72 	così dunque fu la battaglia in quel giorno o toro dei bhārata,
     	tra kaurava i pāṇḍava con Ghaṭotkaca in testa,

  73 	i kaurava allora o re, si ritirarono nei loro accampamenti,
     	pieni di vergogna in quella notte, perché sconfitti dai pāṇḍava,

  74 	e pure con le membra ferite dalle frecce, i figli di Pāṇḍu grandi guerrieri,
     	soddisfatti per la battaglia compiuta si ritirarono nei loro accampamenti,

  75 	e mettendo avanti o grande re, Bhīmasena e Ghaṭotkaca,
     	si onoravano reciprocamnte presi da suprema gioia,

  76 	e lanciando vari tipi di urla, associate alle musiche degli strumenti,
     	e facendo ruggiti leonini, associati al suono delle conchiglie,

  77 	rumoreggiavano quelle grandi anime, facendo tremare la terra,
     	e agitando le membra di tuo figlio o mio signore, 
     	e ritiratisi negli accampamenti per la notte quei tormenta-nemici,

  78 	il sovrano Duryodhana, triste per la morte dei fratelli,
     	a lungo pensava pieno di lacrime di sofferenza,

  79 	quindi compiute tutti i preparativi dell'accampamento secondo le regole,
     	meditava pieno di dolore, afflitto per amore dei fratelli.”
     


                              LXI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ una grande paura e confusione mi è sorta o Saṃjaya,
     	udendo le imprese dei figli di Pāṇḍu ardue da compiersi anche per gli dèi,

   2 	e udendo della intera sconfitta dei miei figli o Saṃjaya,
     	una grande ansia mi nasce o sūta, per questo dunque,

   3 	certamente le parole di Vidura, bruceranno il mio cuore,
     	poiché tutto questo appare legato al destino o Saṃjaya,

   4 	quando questi supremi combattenti, guerrieri esperti a con Bhīṣma in testa,
     	vengono attaccati e combattuti dagli eserciti dei pāṇḍava,

   5 	in che modo sono invulnerabili i fortissimi figli di Pāṇḍu grandi anime?
     	in che modo hanno avuto la grazia, o quale sapienza si trova in loro,
     	per cui come le stelle in cielo, non vengono distrutti?

   6 	io non sopporto che ripetutamente il mio esercito sia colpito dai pāṇḍava,
     	su di me cade il bastone del fato supremamente terribile,

   7 	poiché sono invulnerabili i figli di Pāṇḍu e uccisi i miei figli,
     	tutto questo tu dimmi secondo verità o Saṃjaya,

   8 	io non scorgo in alcun modo la riva di questo dolore
     	come un uomo che attraversi il grande oceano con le braccia,

   9 	io credo sia sopraggiunta certa la rovina terribile dei miei figli, 
     	Bhīma senza dubbio ucciderà tutti i miei figli,

  10 	io non scorgo sul campo un eroe che possa salvare i miei figli,
     	e certa è la distruzione in battaglia dei miei figli o Saṃjaya,

  11 	perciò o sūta, la ragione e il mezzo, nulla tralasciando
     	secondo verità tu mi devi dire, tutto a me che te lo chiedo,

  12 	quanto fece Duryodhana, vedendo fuggire i suoi in battaglia,
     	e Bhīṣma e Droṇa e Kṛpa, e il figlio di Subala e Jayadratha,
     	o anche il figlio di Droṇa, grande arciere, o Vikarṇa fortissimo,

  13 	o qual'era l'intenzione di queste grandi anime allora?
     	mentre o grande saggio, fuggivano i miei figli o Saṃjaya.”

  14 	Saṃjaya disse:
     	“ascolta o re, con attenzione e avendo udito poni nella mente,
     	non attraverso mantra né con qualche sorta di magia,
     	né con qualche mezzo di terrore agiscono i pāṇḍava o re,

  15 	essi combattono secondo le regole e con tutte le forze in battaglia,
     	nel dharma, con tutti le azioni più celebrate o bhārata,
     	si impegnano sempre i pṛthādi, per conseguire la massima gloria,

  16 	fortissimi, e fedeli al dharma, non desistono dal combattere,
     	dotati di suprema gloria, e dov'è il dharma là la vittoria,
     	per questo sono inviolabili i pṛthādi in battaglia, sono uniti alla vittoria i principi,

  17 	i tuoi figli mal'anime, sempre sono implicati in azioni malvage,
     	essi sono crudeli, e di vile agire, per questo sono sconfitti in battaglia,

  18 	moltissimi inganni dai tuoi figli o signore di genti,
     	furono intentati ai pāṇḍava come fatti da vili uomini,

  19 	le colpe dei tuoi figli sono interamente prive di rispetto,
     	ingannati sempre furono i pāṇḍava o fratello maggiore di Pāṇḍu, 
     	né molto pensano a loro i tuoi figli o signore di popoli,

  20 	ed essendo sempre malvagie le azioni compiute
     	se ne ottiene ora il grande e terribile frutto di sapore acerbo,
     	e questo devi assaggiare o grande re, coi tuoi figli, amici e genti,

  21 	non te ne sei reso conto o re, pur avvertito da genti amiche,
     	da Vidura, e da Bhīṣma, e da Droṇa grand'anima,

  22 	e pure da me, spesso fosti avvertito, e non hai ascoltato,
     	le parole benefiche, e auspicabili, come un moribondo l'efficace medicina,
     	saldo nell'opinione dei figli, pensavi di vincere i pāṇḍava,

  23 	ascolta ancora secondo verità quanto tu mi hai chiesto,
     	il motivo o migliore dei bhārata, della vittoria dei pāṇḍava,
     	tutto questo io ti dirò, come lo conosco o uccisore di nemici,

  24 	il patriarca fu interrogato, da Duryodhana, su questo motivo,
     	avendo visto tutti i fratelli grandi guerrieri vinti in battaglia,

  25 	e il kaurava, durante la notte col cuore rotto dalla sofferenza,
     	al patriarca dalla grande saggezza, avvicinatolo con modestia,
     	quanto chiedeva tuo figlio, questo ascolta da me o signore di genti:

  26 	Duryodhana disse:
     	' tu e Droṇa, Śalya, Kṛpa, e pure il figlio di Droṇa,
     	e Kṛtavarman il figlio di Hṛdika, e il kāmboja Sudakṣiṇa,

  27 	Bhūriśravas, e Vikarṇa e il valoroso Bhagadatta,
     	questi grandi guerrieri nominati, di nobile nascita, pronti alla morte,

  28 	sono sufficenti a vincere anche i tre mondi, questa la mia opinione,
     	e insieme non si oppongono al valore dei pāṇḍava, 

  29 	questo dubbio che mi è nato io ti chiedo di dirmi,
     	quale cosa usando i kuntīdi ci vincono ripetutamente.'

  30 	Bhīṣma disse:
     	' ascolta o re le mie parole, che ti sto per dire o kaurava,
     	molte volte io ti ho avverito, ma non mi hai mai dato retta:

  31 	' sia fatta la pace coi pāṇḍava o migliore dei bhārata,
     	questo sarà salutare per te e per la terra intero o potente,

  32 	godi di questa terra o re felicemente assieme ai fratelli,
     	tutti i nemici travagliando, e rallegrando i tuoi parenti.'

  33 	mentre ti dicevo queste cose tu o figlio prima non mi hai ascoltato,
     	e ora hai ottenuto ciò poiché hai disprezzato i pāṇḍava,

  34 	e il motivo della inviolabiltà di questi instancabili nell'agire,
     	ascolta da me o grande re, mentre te lo dico o potente,

  35 	nei mondi non vi è, non vi è stato, e non vi sarà,
     	chi possa vincere i pāṇḍava in battaglia, protetti dall'armato dell'arco śārṅga,

  36 	questo è quanto mi fu detto o figlio, dai muni dall'anima pura,
     	quasta antica strofa o esperto del dharma, ascolta come fu detta,

  37 	un tempo dunque tutti gli dèi, e i ṛṣi insieme uniti,
     	veneravano il Grande-avo, sul monte gandhamādana,

  38 	e seduto in mezzo a questi Prajāpati, scorgeva
     	un eccellente carro volante, splendente di luce, fermo nel cielo,

  39 	con la meditazione, saputo tutto, Brahmā postosi controllato a mani giunte,
     	si inchinava con anima lieta al supremo signore di tutto,

  40 	e i ṛṣi e gli dèi, vedendo Brahmā alzatosi in piedi,
     	fermo a mani giunte, tutti mostravano grande meraviglia,

  41 	e secondo le regole Brahmā il migliore dei sapienti dei veda, venerandolo,
     	diceva il creatore dell'universo sapiente del supremo dharma al supremo dio:

  42 	' tu sei la ricchezza universale, tu la forma universale, e il creatore tu sei,
     	signore di tutto, tu sei Vāsudeva, perciò mi rifugio in te divinità anima dello yoga,

  43 	eterna vittoria a te o grande dio, vittorioso benefattore del mondo,
     	vittoria a te o signore dello yoga, vittoria a te che sei prima e dopo lo yoga,

  44 	o grembo dl loto, o grandi occhi, vittoria a te signore dei signori del mondo,
     	tu sei passato, presente e futuro protettore, vittoria a te, signore originario,

  45 	o invincibile dalle infinite qualità vittoria a te, rifugio universale,
     	o Nārāyaṇa, difficile da conoscere, vittoria a te possessore dell'arco śārṅga,

  46 	tu, dotato di ogni qualità e mistero, tu forma universale, tu libero dai mali,
     	tu signore di tutto, grandi-braccia, vittoria a te devoto al bene del mondo,

  47 	tu o gran serpente, tu cinghiale, tu biondi-capelli, vittoria a te o potente,
     	tu di giallo-vestito, tu signore di popoli, dimora universale, infinito, eterno,

  48 	tu sede del manifesto e immanifesto, tu dai sensi domati, tu potente,
     	incommensurabile, nato da sé, vittoria a te, o profondo, che esaudisci i desideri,

  49 	o infinito, o saggio sapiente, o eterna causa degli esseri,
     	tu che tutto fai, dalla piena saggezza, sapiente del dharma, vincitore invitto,

  50 	segreta anima, anima di tutti gli esseri, causa di ogni manifesta nascita,
     	tu realtà di ogni elemento, signore del mondo, causa degli esseri,

  51 	o nato da sé, glorioso, tu che sei lo scopo e la distruzione di tutto,
     	o manifesto, o causa del pensiero, vittoria a te che sei caro alla gente pia,

  52 	o intento nel creare e ditruggere, signore del desiderio, supremo signore,
     	causa dell'amṛta, tu o bontà, fuoco finale, garante della vittoria,

  53 	signore di Prajāpati, dio, col loto nell'ombelico, potentissimo,
     	o nato da sé, o grande essere, anima dell'azione, vittoria a te garante del'agire,

  54 	i tuoi piedi la divina terra, le braccia le direzioni, la testa il cielo,
     	io sono la tua forma, gli dèi il tuo corpo, e luna e sole i tuoi occhi,

  55 	la tua forza, è il tapas, la verità è il dharma nato dal tuo stesso desiderio o illustre,
     	il tuo splendore è il fuoco, il vento il tuo respiro, le acque il tuo sudore,

  56 	gli aśvin le tue orechie, e sempre la tua lingua la divina Sarasvatī,
     	i veda i tuoi ornamenti, e in te è rifugiato l'universo,

  57 	non conosciamo né la tua misura, né il peso,  
     	né il valore e la forza, né la tua nascita o signore degli yogin,

  58 	tuoi devoti gli dèi, attenti ai tuoi precetti,
     	ti veneriamo sempre o Viṣṇu, supremo signore, signore degli dèi,

  59 	i ṛṣi, gli dèi e i gandharva, gli yakṣa i rākṣasa e i serpenti,
     	i pīśāca, e gli umani, quadrupedi, uccelli e striscianti,

  60 	tutti questi da me furono creati sulla terra per tua grazia, 
     	o tu che hai il loto nell'ombelico, o Kṛṣṇa dai grandi occhi, o distruggi-incubi,

  61 	tu sei la meta di ogni essere, tu la guida, tu la bocca dell'universo,
     	per tua grazia, o signore degli dèi, felici sono i sapienti,

  62 	la terra è sempre sicura o dio, per tua grazia,
     	perciò o larghi-occhi, che tu sia il continuatore della stirpe di Yadu,

  63 	per stabilire il dharma, e per la distruzione dei daiteya,
     	per il sostentamento dell'universo, istruiscimi o illustre,

  64 	questo supremo mistero, che per tua grazia è compiuto o potente,
     	fu ma me cantato o Vāsudeva secondo verità,

  65 	avendo creato il divino Saṃkarṣaṇa, da te, e te stesso da te,
     	o Kṛṣṇa tu da te creasti Pradyumna nato da te,

  66 	e da Pradyumna, Aniruddha, che è conosciuto come l'eterno Viṣṇu,
     	Aniruddha creò me Brahmā sostenitore del mondo,

  67 	quindi creatura di Vāsudeva, io sono da te creato,
     	dividi te stesso in parti, discendi come uomo o potente,

  68 	e compiuta la distruzione degli asura, per il bene di tutti i mondi,
     	e stabilito il dharma, e raggiunta la gloria, otterrai lo yoga in verità,

  69 	i ṛṣi brahmani, e gli dèi al mondo o dall'infinito valore, te
     	cantano come la suprema natura, nei tuoi vari nomi da devoti,

  70 	tutte le schiere dei viventi sono radicate in te, rifugiate in te, o generoso potente,
     	i savi ti dicono confine del mondo, infinito yoga, senza inizio, né metà né fine.' '
     


                              LXII


   1 	Bhīṣma disse:
     	' quindi il venerabile dio supremo signore dei mondi,
     	rispondeva a Brahmā, con gentile e profonda voce:

   2 	'io conosco o caro, per il mio yoga tutto quanto tu desideri,
     	e così dunque sia.' e detto ciò allora scompariva,

   3 	quindi i divini ṛṣi e i gandharva, caduti in grande meraviglia,
     	e tutti pieni di curiosità dicevano allora al Grande-avo:

   4 	' chi è costui che da te signore venerando con modestia o potente,
     	con le migliori parole hai celebrato? questo noi vogliamo sapere.'

   5 	così richiesto il venerabile Grande-avo rispondeva,
     	a tutti quei ṛṣi divini e brahmani, con dolcissima voce:

   6 	'quanto è il supremo scopo futuro, e quanto deve essere e quanto è stato,
     	lui è il potente che è l'anima dei viventi, il brahman che è il supremo stato,

   7 	io con questo benefattore stavo parlando, o tori fra i celesti,
     	per il beneficio dell'universo da me fu sollecitato il signore dell'universo, 

   8 	nel mondo degli uomini rimani o Vāsudeva, così gli dissi,
     	per la distruzione degli asura, discendi sul suolo della terra,

   9 	e uccidi in battaglia i daitya, i dānava e i rākṣasa, che sono
     	nati tra gli uomini, di terribile aspetto e di grande forza,

  10 	la loro distruzione, quel venerabile signore, assieme a Nara, 
     	risiedendo nel mondo degli umani compirà,

  11 	Nara e Nārāyaṇa, che sono i due supremi e antichi ṛṣi,
     	insieme nel mondo umano, sono nati, quei due dall'infinito splendore,

  12 	schierati insieme in battaglia sono invincibili anche per gli immortali,
     	quegli sciocchi non conoscono i due ṛṣi Nara e Nārāyaṇa,

  13 	io sono Brahmā il nato da sé signore di tutto l'universo,
     	e Vāsudeva il grande signore di tutti i mondi voi dovete venerare,

  14 	così egli mai come uomo da voi, o migliori dei celesti,
     	deve essere disprezzato, quel valoroso, armato di disco, mazza e conchiglia,

  15 	questo è il supremo mistero, questo il supremo rifugio,
     	questo il supremo brahman, questa la gloria suprema,

  16 	questo l'imperituro, questo l'immanifesto, questo l'eterno,
     	questo è cantato come il puruṣa, e non è conosciuto come tale,

  17 	questo il supremo splendore, questo il supremo bene,
     	questo la suprema verità, celebrata da Viśvakarman,

  18 	perciò tutti voi celesti assieme ad Indra, e ai mondi, questo impareggiabile,
     	valoroso Vāsudeva non diprezzate come un uomo, egli è il signore,

  19 	chi lo dice essere un uomo, è un grande sciocco,
     	che disprezza il signore-dei-sensi, lo dicono un vile uomo,

  20 	questo yogin grand'anima, entrato in un corpo umano,
     	Vāsudeva viene disprezzato, la gente lo chiama l'oscuro,

  21 	non riconosce il dio splendido, anima dei mobili e degli immobili, 
     	il marchiato, che ha il loto nell'ombelico, la gente lo chiama l'oscuro,

  22 	lui che indossa la kaustubha e la corona, che libera dalla paura gli amici,
     	in grand'anima viene disprezzato da chi è immerso nelle tenebre,

  23 	così avendo riconosciuto in verità il signore del signore dei mondi,
     	Vāsudeva deve essere venerato da tutti i mondi o migliore dei celesti.'

  24 	così avendo parlato il beato un tempo a tutte le schiere degli dèi,
     	l'anima di ogni mondo, lasciatili si recava alla propria dimora,

  25 	allora gli dèi assieme ai gandharva, ai muni, e alle apsaras,
     	quel racconto cantato da Brahmā avendo udito, si recarono in cielo,

  26 	io ho udito o figlio, dai ṛṣi dall'anima purificata,
     	questo racconto su Vāsudeva un tempo in quell'assemblea,

  27 	e questa fu pure udita da Rāma il figlio di Jamadagni, e dal saggio Mārkaṇḍeya,
     	e pure da Vyāsa e da Nārada, o esperto degli studi,

  28 	e saputa questa cosa, e udito che Vāsudeva è l'imperituro signore,
     	il signore grand'anima, del signore dei mondi,

  29 	e che di lui è figlio Brahmā, il padre di tutto l'universo,
     	come dunque Vāsudeva non deve essere venerato e onorato dagli uomini?

  30 	fosti avvertito un tempo o figlio, dai muni, seguaci dei veda,
     	di non scendere in battaglia contro il saggio Vāsudeva,
     	né contro i pāṇḍava, ma tutto questo, confuso non hai inteso,

  31 	io penso che tu sia un crudele rākṣasa, e dunque sei avvolto dalla tenebra,
     	in quanto tu hai odio per Govinda e il pāṇḍava il conquista-ricchezze,
     	nessun altro uomo odierebbe questi due, i divini Nara e Nārāyaṇa, 

  32 	perciò io ti dico o re, egli è l'eterno, l'indistruttibile,
     	che contiene tutti i mondi, perenne, signore, e creatore, il supporto, l'immutabilie,

  33 	che sostiene i tre mondi, il potente il guru dei mobili e immobili,
     	il combattente vittorioso, e conquistatore, il signore causa di tutto,

  34 	o re, egli è la qualità sattva, privo di tamas e rajas,
     	dov'è Kṛṣṇa là vi è il dharma, e dov'è il dharma vi è la vittoria,

  35 	dall'unione alla sua grandezza, dall'unione a lui stesso,
     	son resi saldi i figli di Pāṇḍu, e loro sarà la vittoria,

  36 	lui che pone la mente dei pāṇḍava impegnata al meglio,
     	e che protegge in battaglia l'esercito dai pericoli,

  37 	egli è l'eterno dio, il benigno, che contiene ogni mistero,
     	ed è conosciuto come Vāsudeva, colui di cui mi hai chiesto o bhārata,

  38 	gli eccellenti tra i brahmani, tra gli kṣatriya, tra vaiśya e śūdra,
     	lo servono e venerano, sempre intenti nelle azioni proprie,

  39 	alla fine del dvāpara yuga e all'inizio del kaliyuga,
     	e lui che è cantato assieme al fratello Saṃkarṣaṇa, saldo nell'eterna legge,

  40 	è Vāsudeva che yuga dopo yuga ricrea il mondo umano,
     	tutti i mondi degli asura e dei mortali, e le città sulle rive dei mari.'
     


                              LXIII


   1 	Duryodhana disse:
     	' Vāsudeva è detto essere il grande essere di tutti i mondi,
     	io o nonno, desidero conoscere il suo venire e il suo stare.'

   2 	Bhīṣma disse:
     	' Vāsudeva è il grande essere nato assieme alla divinità,
     	non vi nulla superiore a lui dagli occhi di loto o toro dei bhārata,
     	Mārkaṇḍeya parla di Govinda come del grande prodigio,

   3 	anima del mondo, di tutti gli esseri, grande anima, il supremo puruṣa,
     	acque, vento e luce, questi tre egli ha prodotto,

   4 	questo dio ha creato la terra, è il potente, il signore di tutti i mondi,
     	il grand'anima, il supremo puruṣa ha fatto il suo letto nelle acque, 
     	e contenendo tutte le acque il dio con lo yoga dorme là,

   5 	dalla bocca crea il fuoco, dal respiro il vento, 
     	e dalla mente produce i veda e la Sarasvatī,

   6 	egli all'inizio produce i mondi e gli dèi assieme ai ṛṣi,
     	egli è l'eterna sorgente e distruzione e morte delle creature,

   7 	egli è il dharma, il sapiente del dharma, il benefattore di ogni desiderio,
     	gli è il creatore, e il creato, il primo dio, il nato-da-sé,

   8 	per primo ha prodotto passato, presente e futuro,
     	Janārdana è alba e tramonto, luoghi, cielo, e precetto,

   9 	Govinda ha prodotto i ṛṣi e di seguito il tapas,
     	e il creatore dell'universo, lui grand'anima, signore imperituro,

  10 	egli ha prodotto Saṃkarṣaṇa il fratello maggiore di tutti gli esseri,
     	e ha prodotto il divino Śeṣa che conoscono come Ananta,

  11 	è lui che supporta gli esseri e la terra colle sue montagne,
     	è lui che i savi attraverso la meditazione dicono la suprema energia,

  12 	il grande asura di nome Madhu, nato dall'apertura delle sue orecchie,
     	questo tremendo dal terribile agire, sempre saldo in terribili intenzioni,
     	per riverenza a Brahmā, fu uciso dal supremo puruṣa,

  13 	e per questa uccisione gli dèi, i dānava e gli uomini,
     	e i ṛṣi chiamano Janārdana l'uccisore-di-Madhu,
     	egli è il cinghiale e il leone, e il potente dai tre passi,

  14 	Hari è madre e padre di tutti i viventi, 
     	e superiore ad occhi-di-loto non vi sarà mai un essere,

  15 	dalla bocca ha creato i brahmani, e dalle braccia gli kṣatriya,
     	e dalle gambe i vaiśya, e gli śūdra dai piedi,
     	il dio sempre intento nel tapas, è il rifugio di tutti gli incarnati,

  16 	in una notte di luna nuova e in quella di luna piena servendo
     	il lunghi-capelli che è il brahman, l'essenza dello yoga, si ottiene il meglio,

  17 	il lunghi-capelli è il supremo splendore, il grande avo di tutti i mondi,
     	così i muni lo chiamano il signore-dei-sensi o sovrano di uomini,

  18 	così dunque riconoscilo come maestro, padre e guru,
     	inesauribili mondi sono vinti da lui di cui Kṛṣṇa si rallegra,

  19 	l'uomo che nei morsi del pericolo cerca rifugio nel lunghi-capelli,
     	sempre invocandolo, fortunato e felice ne sarà,

  20 	gli uomini che si prostano a Kṛṣṇa non saranno mai confusi,
     	anche quelli caduti in estermo pericolo, Janārdana è sempre il protettore,

  21 	questo conoscendo Yudhiṣṭhira secondo verità o bhārata,
     	con tutta l'anima, che il lunghi-capelli grand'anima è il signore dell'universo,
     	cade supplice o re, di quel potente signore degli yoga.'
     


                              LXIV


   1 	Bhīṣma disse:
     	' ascolta o grande re, questo mio inno all'essenza del brahman,
     	che un tempo mi fu rivelato da ṛṣi brahmani e dagli dèi sulla terra:

   2 	'il potente, signore del dio degli dèi, e degli dèi e dei sādhya,
     	tu sei o sapiente della natura del signore del mondo, così ti disse Nārada,
     	e Mārkaṇḍeya rispondeva che tu sei passato, presente e futuro,

   3 	tu sei il sacrificio dei sacrifici il tapas dei tapas,
     	e anche il dio degli dèi, di te ha detto il venerabile Bhṛgu,
     	che in antico avevi signore degli esseri la terribile forma di Viṣṇu,

   4 	tu sei il Vāsudeva dei vasu, e il fondamento di Śakra,
     	il dio degli dèi sei così disse Vyāsa il dvaipāyana,

   5 	avendo fatto creazione delle creature, ti dicono Dakṣa e Prajāpati,
     	per cui Aṅgiras ti dice creatore di tutti gli esseri,

   6 	che l'immanifesto sorge dal tuo corpo e il manifesto è nella tua mente,
     	che gli dèi son nati dalla tua parola, cosi dice Devala Asita,

   7 	dalla tua testa è dispiegato il cielo, dalle tue braccia sostenuta la terra,
     	dal tuo ventre il trimundio, tu sei l'eterno puruṣa,

   8 	così ti conoscono gli uomini purificati dal tapas,
     	e tu sei il migliore dei ṛṣi che sono soddisfatti della visione del sé,

   9 	tu o uccisore-di-Madhu, sei la meta dei sapienti di ogni dharma,
     	e dei nobili ṛṣi regali, intenti nelle battaglie.'

  10 	questo in dettaglio e in compendio, è o figlio quanto si dice
     	del lunghi-capelli, secondo verità, divieni dunque amico del lunghi-capelli.' “

  11 	Saṃjaya disse:
     	“ avendo udita questa santa storia tuo figlio o grande re,
     	molto pensava al lunghi-capelli, e ai pāṇḍava grandi sul carro,

  12 	e Bhīṣma figlio di Śaṃtanu gli diceva ancora o grande re:
     	' tu hai udito della grandezza del lunghi-capelli grand'anima,

  13 	e di Nara, secondo verità, che è quanto tu mi hai chiesto,
     	e del motivo per cui questi due Nara e Nārāyaṇa sono nati tra gli uomini,

  14 	e come sono inviolabili questi due eroi e invincibili nelle battaglie,
     	e come i pāṇḍava o re, non siano affrontabili in battaglia da nessuno,

  15 	fermamente amato è Kṛṣṇa dai gloriosi pāṇḍava,
     	perciò io ti dico o re dei re, sia fatta pace coi pāṇḍava,

  16 	e goditi la terra assieme da sovrano ai tuoi forti fratelli, 
     	riconoscendo i divini Nara e Nārāyaṇa, non perirai.'

  17 	così avendo parlato tuo padre rimase in silenzio o signore di popoli,
     	e lasciava il re ed entrava nel suo padiglione,

  18 	e pure il re si recava all'accampamento, inchinandosi al grand'anima,
     	e giaceva nel suo prezioso letto per la notte o toro dei bhārata.”
     


                              LXV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ passata la notte e sorto il sole che il giorno produce,
     	entrambi gli eserciti o grande re, si riunirono per combattere,

   2 	e si assalirono pieni di furia volendo uccidersi reciprocamente,
     	tutti quelli insieme in battaglia, scorgendosi vicendevolmente,

   3 	i pāṇḍava, e i figli di Dhṛtarāṣṭra, o re, per il tuo malconsiglio,
     	si schierarono, e schierati armati e furiosi, pronti alla battaglia,

   4 	Bhīsma proteggeva da ogni parte il suo schieramento detto a coccodrillo o re,
     	e i pāṇḍava o re proteggevano il loro schieramento,

   5 	e il padre tuo Devavrata faceva avanzare la shiera dei carri,
     	quel migliore dei guerrieri sul carro, circondato da una grande armata di carri,

   6 	e di seguito secondo l'importanza lo seguivano schierati,
     	i carri, e i fanti e gli elefanti e i cavalieri,

   7 	i pāṇḍava gloriosi, vedendoli con le armi alzate in battaglia,
     	si schierarono in battaglia nell'invincibile e regale ordine detto a falcone,

   8 	splendeva alla sua bocca il fortissimo Bhīmasena,
     	i due occhi erano l'invincibile Śikhaṇḍin e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

   9 	la sua testa era il valoroso Sātyaki dal sincero coraggio,
     	tendendo il gāṇḍiva sul suo collo vi era il pṛthāde,

  10 	e con l'akṣauhiṇī che era interamente all'ala sinistra, vi era
     	sul campo assieme al figlio il glorioso Drupada grand'anima,

  11 	e l'ala destra era il re dei kekaya comandante di eserciti,
     	e dietro i figli di Draupadī e il valoroso figlio di Subhadrā,

  12 	e in coda vi era il glorioso re Yudhiṣṭhira in persona, 
     	assieme ai due fratelli gemelli, era quel saggio dallo splendido valore,

  13 	in battaglia Bhīma penetrata la bocca dello schieramento a makara,
     	avvicinatosi a Bhīṣma in battaglia, lo copriva di frecce,

  14 	allora Bhīṣma grandi armi scagliava o bhārata,
     	confondendo l'esercito dei pāṇḍava schierato in battaglia,

  15 	ed essendo confusi i soldati, rapidamente il conquista-ricchezze
     	colpiva Bhīṣma con migliaia di frecce sul fronte della battaglia,

  16 	e parando le armi scagliate da Bhīṣma in battaglia,
     	si schierava a combattere con proprio esercito rincuorato,

  17 	allora il re Duryodhana diceva a al figlio di Bharadvāja,
     	avendo precedentemente visto la tremenda disfatta dell'esercito, quel fortissimo,
     	e ricordando l'uccisione dei fratelli in battaglia, quel grande sul carro:

  18 	' maestro, sempre tu sei intento al mio bene o senza-macchia,
     	e noi rifugiandoci in te e nel patriarca Bhīṣma,

  19 	pure gli dèi siamo in grado di vincere in battaglia senza alcun dubbio,
     	come dunque non i figli di Pāṇḍu senza valore né coraggio in battaglia?'

  20 	così apostrofato da tuo figlio allora Droṇa o mio signore,
     	spezzava l'esercito dei pāṇḍava sotto gli occhi di Sātyaki,

  21 	e Sātyaki allora respingeva Droṇa o Bhārata,
     	e allora sorgeva un tumultuoso scontro da far rizzare i capelli,

  22 	e il potente figlio di Bharadvāja furioso in battaglia il śini
     	colpiva con acute frecce, al collo quasi ridendo,

  23 	Bhīmasena allora furioso colpiva il figlio di Bharadvāja,
     	proteggendo Sātyaki o re, da Droṇa da quel migliore degli armati,

  24 	quindi Droṇa e Bhīṣma allora e Śalya o mio signore,
     	furiosi coprivano di frecce Bhīmasena in battaglia,

  25 	e là Abhimanyu con grande furia e i figli di Draupadī o mio signore,
     	trafiggevano con acute frecce tutti quelli che avevano alzate le armi,

  26 	e Bhīṣma e Droṇa quei due fortissimi che sopraggiungevano furiosi,
     	il grande arciere Śikhaṇḍin in quella grande battaglia contrattaccava,

  27 	e quell'eroe, afferrato il robusto arco dal suono di tuono,
     	riversava di frecce e rapidamente copriva il sole, creatore del giorno,

  28 	e giunto vicino a Śikhaṇḍin il patriarca dei bhārata,
     	lo evitava in battaglia ricordando il suo esser stato donna,

  29 	allora Droṇa o grande re, lo assaliva in battaglia,
     	proteggendo così Bhīṣma secondo gli ordini di tuo figlio,

  30 	Śikhaṇḍin però raggiunto Droṇa quel migliore di ogni armato,
     	lo evitava in battaglia come fosse l'involucro del fuoco finale,

  31 	allora tuo figlio o signore di popoli con un grande esercito,
     	si avvicininava a Bhīṣma per difenderlo, desiderando grande gloria,

  32 	e quindi i pāṇḍava o re, con il conquista-ricchezze in testa,
     	attaccavano Bhīṣma con la ferma intenzione di vincere,

  33 	sorgeva allora un terribile scontro come quello degli dèi contro i dānava,
     	tra di loro che desideravano la vittoria e la suprema gloria.”
     


                              LXVI


   1 	“Saṃjaya disse:
     	“ compiva un grande combattimento Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,
     	volendo preservare i tuoi figli dal pericolo di Bhīmasena,

   2 	e nel primo mattino sorgeva quella battaglia crudelissima tra i re 
     	dei kuru e dei pāṇḍava, distruttiva per i principali guerrieri,

   3 	e avendo luogo questa paurosa, grande e affollata battaglia, 
     	sorgeva un tumultuoso frastuono, che toccava il grande firmamento,

   4 	coi barriti dei grandi elefanti e i nitriti dei cavalli,
     	e coi suoni di conchiglie e tamburi, sorgeva un vero tumulto,

   5 	quei fortissimi ardenti di lotta si affrontavano per la vittoria
     	urlandosi l'un l'altro, come grandi tori nelle stalle,

   6 	e mentre cadevano le teste sul campo per le frecce affilate,
     	sembrava come una pioggia di pietre dal cielo, o toro dei bhārata,

   7 	e quelle teste apparivano cadere o toro dei bhārata,
     	con indosso orecchini e turbanti splendenti d'oro,

   8 	e la terra era coperta da corpi pieni di frecce 
     	e da braccia cogli archi, e altri molteplici ornamenti,

   9 	e da corpi coperti dalle corazze, da braccia adornate,
     	e da teste simili a lune, con bellissimi occhi infiammati,

  10 	e la terra o signore della terra era totalmente riempita
     	da tutti quei corpi di uomini elefanti e cavalli,

  11 	e da tumultuose nuvole di polvere, e dal lampeggiare delle armi,
     	e il frastuono delle armi, era simile a quello del tuono,

  12 	e un tumultuoso e fiero scontro bagnato di sangue,
     	sorgeva tra i kuru e i pāṇḍava o bhārata,

  13 	e in quella grande e terribile tumultuosa battaglia da far rizzare i capelli,
     	gli kṣatriya folli di lotta, riversavano piogge di frecce, 

  14 	e barrivano gli elefanti colpiti da quelle piogge di frecce,
     	dei tuoi e dei nemici in battaglia o migliore dei bhārata,
     	e i cavalli coi cavalieri morti correvano di luogo in luogo,

  15 	e fuggendo cadevano colpiti dai lanci di frecce, anche altri
     	guerrieri dei tuoi e dei nemici o toro dei bhārata,

  16 	e combattimenti di cavalli, elefanti e di carri che si colpivano,
     	si vedevano in ogni luogo o signore di popoli,

  17 	con mazze, con spade, con lance e frecce ben lisciate,
     	si colpivano vicendevolmente là gli kṣatriya colpiti dal fato,

  18 	altri eroi esperti nella lotta con le braccia in combattimento,
     	in vari modi, si afferravano come con uncini di ferro,

  19 	coi pugni e colle ginocchia, e con i piedi o signore di popoli,
     	quei valorosi dei tuoi assieme ai pāṇḍava si uccidevano l'un l'altro,

  20 	e là dei guerrieri perduto il carro, armati di eccellenti spade,
     	si assalivano vicendevolmente, desiderando uccidersi l'un l'altro,

  21 	allora il re Duryodhana circondato da molti kaliṅga,
     	messo avanti Bhīṣma sul campo, attaccava i pāṇḍava,

  22 	e allora tutti i pāṇḍava attorniando ventre-di-lupo,
     	feroci attaccarono Bhīṣma in battaglia impegnandosi violentemente.”
     


                              LXVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“e vedendo i fratelli e altri principi attaccati da Bhīṣma,
     	con le armi alzate il conquista-ricchezze attaccava il figlio di Gaṅgā,

   2 	e udito il suono di pāñcajanya, e quello dell'arco gāṇḍīva,
     	e veduto lo stendardo del pṛthāde la paura ci sommerse tutti,

   3 	come uno stendardo di fumo alzato sugli alberi,
     	quella divina e bella bandiera di vari colori con la scimmia per insegna,
     	noi vedemmo o grande re, quel pavese dell'armato del gāṇḍīva,

   4 	e come un lampo in mezzo alle nuvole che brilla in cielo,
     	i soldati videro il gāṇḍīva, incrostato d'oro sul grande carro,

   5 	e udimmo il suo violento frastuono simile a quello di Śakra,
     	e terribile il suono sulle braccia, che uccideva il tuo esercito,

   6 	come una nuvola spinta dal vento coi suoi tuoni e lampi,
     	egli interamente sommergeva ogni luogo con piogge di frecce,

   7 	il conquista-ricchezze con l'arma bhairava di Śiva attaccava il figlio di Gaṅgā,
     	e non riconoscevamo l'est dall'ovest confusi dall'arma,

   8 	e fuggendo cogli animali stanchi, e colpiti dalle armi privi dei sensi,
     	i tuoi soldati stringendosi l'un l'altro o toro dei bhārata,

   9 	si strinsero a Bhīṣma assieme a tutti i tuoi figli,
     	e di costoro sicuro rifugio era Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,

  10 	si gettavano spaventati dai carri i principi allora,
     	e i cavalieri dalle groppe dei cavalli, e a terra i fanti,

  11 	udendo il suono del gāṇḍiva risuonare simile al tuono,
     	tutti i soldati spaventati, fuggivano via o bhārata,

  12 	quindi Govāsana circondato da molte migliaia di schiere di mandriani,
     	e da velocissimi e grandi cavalli con i kāmboja in testa,

  13 	e dai madra i sauvīra e i gāndhāra, e dai trigarta o signore di popoli,
     	circondato e dai kaliṅga per primi, e il sovrano dei kaliṅga, 

  14 	ed elefanti, e schiere di uomini, guidate da Duḥśāsana,
     	e il sovrano Jayadratha, assieme a tutti i re, 

  15 	e i migliori cavalieri inviati da tuo figlio,
     	in quattordicimila attorniarono il figlio di Subala,

  16 	quindi tutti insieme distribuiti i carri e gli elefanti,
     	i tuoi assalirono i pāṇḍava in battaglia o toro dei bhārata,

  17 	coi carri, gli elefanti, coi cavalli e i fanti uniti insieme, 
     	nella terribile battaglia, nasceva un polverone simile ad una grande nuvola,

  18 	con una grande schiera di combattenti sui carri, sugli elefanti,
     	sui cavalli scagliando frecce, lance e dardi, Bhīṣma fu assalito dal coronato,

  19 	gli āvanti dal re dei kāśi, e i sindhu da Bhīmasena,
     	e dal glorioso toro dei madra, il senza-avversari
     	assieme ai figli e ai ministri fu assalito da Śalya,

  20 	Vikarṇa da Sahadeva, e Citrasena da Śikhaṇḍin,
     	i matsya si scontrarono con Duryodhana e Śakuni,

  21 	Drupada, e Cekitāna, e Sātyaki, grande sul carro,
     	da Droṇa accompagnato dal figlio furono assaliti,
     	e Kṛpa e Kṛtavarman assalirono Dhṛṣṭaketu,

  22 	così incitati i cavalli, e i carri gli elefanti infuriati,
     	e i soldati, si scontravano ovunque combattendo,

  23 	senza nuvole vi erano violenti lampi, e ogni luogo era coperto di polvere,
     	e meteore apparvero, accompagnate da uragani o signore di popoli,

  24 	e un forte vento soffiava, e cadeva una pioggia di terra,
     	in cielo si oscurava il sole, coperto dalla polvere degli eserciti,

  25 	e una grande confusione mentale cadeva su tutti gli esseri,
     	soverchiati dalla polvere, e colpiti dalle piogge di armi,

  26 	una battaglia tumultuosa sorgeva di piogge di frecce,
     	scagliate dal braccio di quei valorosi, che trapassavano ogni corazza,

  27 	quelle armi simili a brillanti costellazioni, o toro dei bhārata,
     	che erano scagliate da quelle eccellenti braccia illuminavano il cielo,

  28 	e variegati scudi di pelle di bufalo ricoperti di reti d'oro,
     	cadevano in ogni luogo o toro dei bhārata,

  29 	e ovunque abbattuti da spade brillanti come soli,
     	si vedevano corpi e teste in ogni luogo,

  30 	e rotte ruote, assi e sedili, cadute le grandi bandiere,
     	uccisi i cavalli, i grandi carri cadevano a terra in ogni luogo,

  31 	e alcuni cavalli si aggiravano là feriti dalle spade,
     	trascinando i carri, coi guerrieri uccisi sui carri,

  32 	colpiti dalle frecce, con corpi squarciati, legati al giogo quegli ottimi destrieri,
     	i loro gioghi trascinavano qua e la o bhārata,

  33 	e quei carri cogli auriga, coi cavalli, e coi loro guerrieri,
     	da un solo fortissimo invincibile o re, erano distrutti,

  34 	e molti elefanti in battaglia sentendo, l'odore del fluido temporale degli elefanti, 
     	si avvicinavano per unirsi alle schiere delle truppe,

  35 	e dagli elefanti morti e caduti a terra colpiti da grandi lance,
     	e uccisi dalle frecce era coperto il campo di battaglia, 

  36 	e in quella battaglia dei grandi eserciti, spinti dai grandi elefanti,
     	i carri cadevano in pezzi sul campo, coi combattenti e le bandiere,

  37 	e abbattuti in battaglia dagli elefanti con proboscidi come enormi serpenti,
     	apparivano sfasciati o grande re, gli assiti dei carri,

  38 	e le reticelle strappate dai carri affondando i denti tra i capelli,
     	come rami di alberi tagliate, cadevano i guerrieri in battaglia,

  39 	e quei grandi elefanti, dei carri che erano incastrati in altri carri
     	trascinando, in tutte le direzioni correvano emettendo barriti,

  40 	e l'aspetto di questi elefanti che trascinavano appariva 
     	come quello trasportano nei laghi fasci di loti attaccati,

  41 	così era là ricoperto quel grande campo di battaglia,
     	di cavalieri e di fanti e di grandi carri coi loro stendardi.”
     


                              LXVIII


   1 	Saṃjaya disse
     	“ Śikhaṇḍin col re dei matsya Virāṭa, o signore di popoli,
     	rapido assaliva il grande arciere, l'invincibile Bhīṣma,

   2 	e il conquista-ricchezze muoveva contro Droṇa, Kṛpa e Vikarṇa, 
     	e contro molti altri re e fortissimi guerrieri in battaglia,

   3 	e contro il re dei sindhu, grande arciere, coi suoi ministri e parenti,
     	e contro i principi orientali e meridionali o toro dei principi,

   4 	e contro tuo figlio il grande arciere, il furente Duryodhana,
     	e contro Duḥsaha in battaglia si schierava Bhīmasena,

   5 	Sahadeva assaliva Śakuni e Ulūka grande sul carro,
     	questi due grandi arcieri invincibili che erano padre e figlio,

   6 	il grande re Yudhiṣṭhira grande sul carro
     	che fu ingannato da tuo figlio attaccava in battaglia la schiera degli elefanti,

   7 	il figlio di Mādrī Nakula, il pāṇḍava guerriero che colpisce in battaglia,
     	si accostava in attacco contro i migliori carri dei trigarta,

   8 	e Sātyaki, Cekitāna, e il figlio di Subhadrā grandi guerrieri,
     	invincibilii in battaglia, attaccarono i śālva e i kekaya,

   9 	Dhṛṣṭaketu e il rākṣasa Ghaṭotkaca, in combattimento
     	imbattibili attaccarono la schiera dei carri dei tuoi figli,

  10 	il fortissimo Dhṛṣṭadyumna comandante in capo, anima infinita,
     	in battaglia o re, si scontrava con Droṇa simile ad Indra nell'agire,

  11 	e così tutti questi grandi arcieri dei tuoi, coi pāṇḍava
     	scontrandosi in battaglia, cercavano di uccidersi l'un l'altro questi guerrieri,

  12 	e quando il sole era al mezzodì, riempiendo totalmente il cielo,
     	i kuru e i pāṇḍava si uccidevano l'un l'altro,

  13 	i carri imbandierati adornati d'oro, che aggirandosi sul campo
     	coi loro stendardi, e ricoperti di pelli di tigre, si muovevano,

  14 	e il frastuono di quelli che si scontravano per uccidersi vicendevolmente,
     	divenne un tumulto come di leoni ruggenti,

  15 	e là noi vedemmo un portentoso scontro e terribile,
     	che fecero sul campo quei valorosi sṛñjaya assieme ai kuru,

  16 	noi non potevamo vedere né il cielo né i luoghi o re, 
     	né il sole o tormenta-nemici, né direzioni per le frecce scagliate ovunque,

  17 	lo splendore delle lance dalla larga punta, dei giavellotti là scagliati,
     	e delle crudeli lame temperate, era simile ai loti blu,

  18 	e lo splendore delle variegate e decorate corazze,
     	con la loro luce illuminavano cielo, i luoghi e ogni direzione,
     	e in ogni dove splendeva o re quel campo di battaglia,

  19 	i carri coi sedili coperti di pelli di leone e di tigre, che si scontravano in battaglia,
     	splendevano sul campo o re, come stelle nel firmamento,

  20 	Bhīṣma il migliore sul carro, respingeva furioso 
     	il fortissimo Bhīmasena sotto gli occhi di tutti gli eserciti,

  21 	allora le frecce scagliate da Bhīṣma dalla cocca d'oro, affilate a pietra,
     	lucidate ad olio e ben appuntite, colpivano in battaglia Bhīma,

  22 	e Bhīmasena, fortissimo, la sua lancia potentissima,
     	simile ad un serpente furioso, scagliava o bhārata,

  23 	e Bhīṣma con le frecce ben lisciate  tagliava sul campo
     	quella lancia dall'asta d'oro, che giungeva con forza pericolosamente,

  24 	e quindi con un'altra freccia di ferro temperato, e affilata,
     	in due tagliava l'arco di Bhīmasena o bhārata,

  25 	e Sātyaki allora rapido raggiungeva Bhīṣma sul campo,
     	e con moltre frecce muoveva contro il patriarca o signore di genti, 

  26 	allora incoccata una freccia aguzza e grandemente pericolosa,
     	Bhīṣma, dal carro del vṛṣṇi abbatteva il suo auriga.

  27 	e ucciso l'auriga sul carro o re, i suoi cavalli fuggendo,
     	ciascuno di essi correvano veloci come il vento e il pensiero,

  28 	allora in tutto l'esercito sorgeva un tumultuoso frastuono,
     	e un grido di dolore nasceva tra i i pāṇḍava grandi anime,

  29 	' afferrate quei cavalli che corrono, fermate la loro corsa.'
     	così erano quelle tumultuose voci riguardo al carro di Yuyudhāna,

  30 	e nel medesimo tempo ancora Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,
     	disperdeva l'esercito dei pāṇḍava, come l'uccisore di Vṛtra quello degli asura,

  31 	i pāñcāla assieme ai somaka colpiti da Bhīṣma,
     	presa un nobile decisione allora assalirono Bhīṣma,

  32 	e i pṛthādi con Dhṛṣṭadyumna alla loro testa, il figlio di Śaṃtanu
     	assalivano sul campo, volendo vincere l'esercito di tuo figlio,

  33 	e allora i tuoi o re, con Bhīṣma e Droṇa in testa, i nemici 
     	assalivano con violenza, e ne sorgeva un combattimento.”
     


                              LXIX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Virāṭa allora con tre frecce muoveva contro Bhīṣma grande sul carro,
     	e quel grande guerriero con quelle tre frecce colpiva i suoi cavalli,

   2 	e Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu lo controcolpiva con dieci frecce,
     	dalla cocca d'oro, quel grande, fortissimo e abile arciere, 

   3 	il figlio di Droṇa grande guerriero, dalla ferma mano l'armato del gāṇḍīva 
     	colpiva al petto con sei frecce, quel terribile arciere,

   4 	ma Phalguna uccisore di eroi nemici, tagliava il suo arco,
     	e violentemente lo trafiggeva con aguzze frecce quel tormenta-nemici,

   5 	egli afferrato un altro arco, con violenza, sommerso dall'ira,
     	non sopportando che il pṛthāde gli tagliasse l'arco in battaglia,

   6 	colpiva Phalguna o re, con nove acute frecce,
     	e trafiggeva Vāsudeva con sette supremi dardi,

   7 	allora cogli occhi spalancati dall'ira Phalguna assieme a Kṛṣṇa, 
     	a lungo e appassionatamente soffiando e pensando qualche momento,

   8 	quel tormenta-nemici, tendendo l'arco con la mano sinistra,
     	l'armato del gāṇḍiva infuriato delle frecce acute e ben lisciate,
     	prendeva, terribili frecce pronte ad uccidere,

   9 	e con quelle rapido in battaglia colpiva il fortissimo figlio di Droṇa, 
     	e lacerata la sua corazza quelle bevvero il suo sangue sul campo,

  10 	pure trafitto dall'armato del gāṇḍiva, il figlio di Droṇa non vacillava,
     	scagliando quindi senza esitare piogge di frecce,
     	e rimase saldo sul campo o re, volendo proteggere Bhīṣma dai grandi voti,

  11 	e quella sua impresa fu elogiata da quei tori fra gli uomini sul campo,
     	che scontrandosi coi due Kṛṣṇa non fuggiva dal campo,

  12 	egli sempre tra le schiere combatteva senza paura,
     	avendo ottenuto da Droṇa una grande quantità di armi difficili da avere,

  13 	'costui è il figlio del mio maestro, l'amato figlio di Droṇa,
     	un brahmano sicuramente molto onorevole per me.'

  14 	ma concentrata la mente l'eroico Bībhatsu, tormenta-nemici,
     	ebbe pietà quel migliore dei guerrieri, riguardo il nipote di Bharadvāja,

  15 	e lasciato sul campo il figlio di Droṇa il kuntīde, tormenta-nemici,
     	combatteva allora uccidendo rapido, i tuoi con grande valore,

  16 	Duryodhana con dieci frecce con piume di avvoltoio, affilate a pietra,
     	e con la cocca d'oro colpiva il grande arciere Bhīmasena,

  17 	e Bhīmasena, infuriato afferrato il bell'arco forte,
     	fatto per uccidere e dieci acute frecce,

  18 	tendendo fino alle orecchie quelle, aguzze, potenti, e dai bordi affilati,
     	rapido e con freddezza colpiva il re dei kuru nel largo petto,

  19 	la sua gemma con la sua corda d'oro circondata dalle frecce,
     	splendeva sul suo petto come il sole circondato dalle stelle,

  20 	ma il tuo potente figlio colpito da Bhīmasena,
     	non lo sopportava, come un serpente disturbato da un battimano,

  21 	quindi o grande re, con delle frecce affilate a pietra e dalla cocca d'oro,
     	infuriato colpiva Bhīma per proteggere il proprio esercito,

  22 	i due combattevano fieramente in battaglia ferendosi l'un l'altro,
     	quei due fortissimi figli tuoi, simili a dèi, apparivano,

  23 	il figlio di Subhadrā uccisore di eroi nemici Citrasena tigre fra gli uomini
     	colpiva con dieci frecce e Purumitra con sette,

  24 	e colpito Satyavrata con sette, pari a Śakra in battaglia,
     	quel valoroso, danzando quasi sul campo, ci procurava molti dolori,

  25 	Citrasena lo controcolpiva con dieci appuntiti dardi,
     	e Satyavrata con nove e Purumitra con sette,

  26 	il figlio di Arjuna ferito pur emettendo sangue, tagliava il grande 
     	e bellissimo arco, capace di arrestare i nemici, di Citrasena,
     	e spaccata la sua corazza con una freccia lo colpiva la petto,

  27 	quindi i tuoi valorosi principi grandi guerrieri,
     	riunitisi in battaglia, furiosi lo colpivano con acute frecce,
     	e quell'esperto d'armi, colpiva tutti loro con aguzze frecce,

  28 	quella sua impresa vedendo lo circondarono i tuoi figli,
     	mentre in battaglia bruciava il tuo esercito, come la membrana il feto,

  29 	come un fuoco acceso alla fine dell'inverno,
     	il figlio di Subhadrā splendeva, abbattendo le tue schiere, 

  30 	e vedendo il suo agire, allora tuo nipote o signore di popoli,
     	Lakṣmaṇa, rapido assaliva in battaglia il figlio della nobile sātvata,

  31 	Abhimanyu però, infuriato, Lakṣmaṇa bello a vedersi,
     	colpiva con frecce senza piume, e il suo auriga con tre frecce,

  32 	e quindi Lakṣmaṇa o re, con acute frecce il figlio di Subhadrā
     	trafiggeva o grande re, e questo sembrava un portento,

  33 	ma il fortissimo figlio di Subhadrā uccisi i suoi quattro cavalli,
     	e il suo auriga, assaliva Lakṣmaṇa con frecce aguzze,

  34 	ma stando sul carro coi cavalli uccisi, Lakṣmaṇa uccisore di eroi nemici,
     	una lancia scagliava con furia verso il carro del fglio di Subhadrā,

  35 	Abhimanyu però con affilate frecce la tagliava,
     	mentre rapida volava terribile a vedersi e inaffrontabile come un serpente,

  36 	allora Kṛpa il gautama, fatto salire Lakṣmaṇa sul suo carro,
     	lo portava via da quello scontro di carri sotto gli occhi dell'intero esercito,

  37 	quindi sorta quella grande battaglia piena di genti,
     	si assalivano per colpirsi cercando di uccidersi l'un l'altro,

  38 	i tuoi grandi arcieri e i pāṇḍava grandi sul carro,
     	sacrificando in battaglia le vite, si scontravano vicendevolmente,

  39 	coi capelli sciolti, privi di corazza e di carro, cogli archi spezzati,
     	con le mere braccia si combattevano gli sṛñjaya con i kuru,

  40 	allora Bhīṣma grandi-braccia, con grande furia quel fortissimo,
     	distruggeva l'esercito dei pāṇḍava grandi anime con armi divine,

  41 	e di uccisi cavalli ed elefanti, di cavalieri caduti dai cavalli, 
     	e di uomini dai carri, era ricoperta la terra.”
     	


                              LXX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi o re, Sātyaki grandi-braccia, arduo da combatterci contro,
     	tendendo il suo supremo arco, di grande efficacia in battaglia,

   2 	scagliava delle frecce fornite di cocca, velenose come serpenti,
     	mostrandosi di celebrata sveltezza, e abile nelle armi, 

   3 	e scagliando altre  frecce incoccandole nell'arco,
     	di nuovo ne prendeva e altre ne incoccava,

   4 	e scagliando le sue frecce in battaglia per uccidere i nemici,
     	mostrava l'aspetto incredibile di una nuvola di pioggia,

   5 	vedendolo muoversi così, il re Duryodhana allora,
     	gli spingeva contro, la sua schiera di carri o bhārata,

   6 	Sātyaki però dal sincero coraggio tutti quei grandi arcieri
     	distruggeva con un'arma divina quel valoroso e supremo arciere,

   7 	e compiuta quella terribile impresa, afferrato il suo arco,
     	quell'eroe assaliva allora in battaglia Bhūriśravas,

   8 	costui vedendo l'intero esercito abbattuto da Yuyudhāna,
     	gli correva addosso con grande furia, per la gloria dei kuru,

   9 	egli tendendo il grande arco dello stesso colore dell'arcobaleno,
     	scagliava delle frecce velenose come serpenti, simili alla folgore, 
     	a migliaia o grande re, mostrando grande sveltezza di mano,

  10 	i fanti al seguito di Sātyaki quelle frecce dal tocco mortale,
     	non reggevano e allora o re, fuggirono ovunque,
     	abbandonando sul campo o re, Sātyaki dall'arduo combattere,

  11 	vedendo ciò, i dieci figli di Yuyudhāna, fortissimi,
     	conosciuti come supremi guerrieri, dalle belle armature, armi e bandiere,

  12 	assalivano il grande arciere Bhūriśravas in battaglia,
     	e tutti infuriati dicevano a Yūpaketu in quella grande battaglia:

  13 	'ohi, ohi, o discendente dei kuru, contro di noi o fortissimo,
     	combatti in battaglia, con tutti insieme o anche separatamente,

  14 	sconfiggendoci in battaglia ottieni la gloria,
     	oppure noi vincendoti faremo piacere al padre.'

  15 	così apostrofato allora da quei guerrieri, quel fortissimo rispondeva loro,
     	quel celebrato eroe, il migliore degli uomini, vedendoli avvicinarsi:

  16 	'bene avete affermato o valorosi qual'è oggi la vostra intenzione,
     	combattete dunque insieme con impegno, e io vi ucciderò in battaglia.' 

  17 	così apostrofati, quei valorosi grandi arcieri dalla rapida mano,
     	con un'enorme pioggia di frecce ricoprirono quell'uccisore di nemici,

  18 	nel pomeriggio o grande re, tumultuosa divenne la battaglia,
     	di uno contro molti schierati insieme sul campo di battaglia,

  19 	quel migliore dei combattenti su carro, da solo, con piogge di frecce ricoprirono,
     	come nuvole che innondano una grande montagna nella stagione delle piogge, o re,

  20 	ma quei mucchi di frecce da loro scagliate simili a bastoni di Yama.
     	quel grande guerriero rapido tagliava mentre si avvicinavano,

  21 	e là noi vedemmo il portentoso valore del figlio di Somadatta,
     	che da solo attaccava battaglia con molti senza paura,

  22 	scagliata quella pioggia di frecce o re, i dieci grandi guerrieri,
     	circondando quel grandi-braccia, si avvicinavano per ucciderlo,

  23 	il figlio di Somadatta furioso, allora i loro archi o bhārata,
     	tagliava con dieci frecce in un batterd'occhio quel grande sul carro,

  24 	ed essendo i loro archi tagliati da quelle frecce ben lisciate,
     	in battaglia o re, tagliava allora le loro teste con affilate frecce,
     	essi uccisi cadevano al suolo come alberi colpiti dal fulmine,

  25 	e vedendo i suoi valorosi e fortissimi figli uccisi in battaglia,
     	il vṛṣṇi gridando o re, assaliva Bhūriśravas,

  26 	carro contro carro sul campo colpendosi quei due fortissimi,
     	e avendosi uccisi vicendevolmente i cavalli in battaglia,
     	privi del carro i due grandi guerrieri, balzando si scontrarono,

  27 	i due armati di grandi spade, imbracciando ottimi scudi,
     	splendevano quelle due tigri fra gli uomini, schierati in combattimento,

  28 	quindi Bhīmasena raggiunto allora Sātyaki armato della sua ottima
     	spada, rapidamente lo faceva salire sul suo carro o re,

  29 	e anche tuo figlio sul campo o re, faceva salire 
     	Bhūriśravas rapido sul carro, sotto gli occhi di tutti quegli arcieri,

  30 	e sorgendo dunque questo scontro i pāṇḍava furiosi,
     	combattevano contro Bhīṣma grande sul carro o toro dei bhārata,

  31 	e fattosi rosso il sole, rapidamente il conquista-ricchezze,
     	uccideva venticinquemila grandi guerrieri,

  32 	costoro comandati da Duryodhana per distruggere il pṛthāde,
     	come si avvicinavano andavano distrutti come falene nel fuoco,

  33 	allora i matsya e i kekaya, esperti nella scienza dell'arco,
     	cirondarono il pṛthāde grande sul carro, e suo figlio,

  34 	ma in quel momento il sole raggiungeva il tramonto,
     	e in tutti i combattenti la confusione sorgeva,

  35 	e allora il padre tuo Devavrata ordinava la ritirata,
     	dei combattenti coi cavalli stanchi, giunto il tramonto o grande re,

  36 	e in quello scontro reciproco tra i kuru e i pāṇḍava, 
     	i due eserciti con rapido movimento si recarono alle proprie dimore,

  37 	quindi raggiunto il proprio accampamento, vi passarono la notte o bhārata,
     	i pāṇḍava assieme agli sṛñjaya e i kaurava secondo le regole.”
     


                              LXXI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ avendo riposato allora o re, i kuru assieme ai pāṇḍava,
     	passata la notte, di nuovo si apprestarono al combattimento,

   2 	là un grande frastuono vi era tra i tuoi e i loro o Bhārata,
     	nell'aggiogare principalmente i carri, e nel preparare gli elefanti,

   3 	e nell'approntare fanti e cavalli o bhārata,
     	il suono di conchiglie e tamburi era ovunque tumultuoso,

   4 	allora il re Yudhiṣṭhira, diceva a Dhṛṣṭadyumna:
     	'ordina lo schieramento detto a makara distruttivo per i nemici.'

   5 	così apostrofato dal pṛthāde, Dhṛṣṭadyumna grande guerriero,
     	distribuiva i carri o grande re, quel migliore dei combattenti su carro,

   6 	Drupada era la sua testa e pure il pāṇḍava, il conquista-ricchezze,
     	i due occhi erano Sahadeva, e Nakula grande sul carro,
     	la bocca era o grande re, il fortissimo Bhīmasena,

   7 	il figlio di Subhadrā e quelli di Draupadī e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	Sātyaki e il dharmarāja, erano schierati al collo dello schieramento,

   8 	dietro vi era o grande re, Virāṭa condottiero di eserciti,
     	assieme a Dhṛṣṭadyumna circondato da una grande esercito,

   9 	i cinque fratelli kekaya erano schierati all'ala sinistra,
     	e Dhṛṣṭaketu, tigre fra gli uomini, e il valoroso Karakarṣa,
     	stavano schierati all'ala destra, a guardia dello schieramento,

  10 	e ai suoi piedi vi erano o grande re, il glorioso grande guerriero,
     	Kuntibhoja, e Śatānīka, circondato da un grande esercito,

  11 	il fortissimo grande arciere Śikhaṇḍin, attorniato dai somaka,
     	e Irāvat, erano schierati alla coda del makara, 

  12 	così avendo ordinato lo schieramento i pāṇḍava o bhārata,
     	al sorgere del sole, o grande re, di nuovo si armavano per combattere,

  13 	e rapidi assalivano i kaurava, con elefanti, cavalli, carri e fanti,
     	con gli stendardi spiegati, con varie armi, lucide e appuntite,

  14 	tuo padre Devavrata vedendo l'esercito schierato,
     	ordinava l'armata nel grande schieramento detto a krauñca,

  15 	al suo becco appariva il grande arciere il figlio di Bharadvāja,
     	e Aśvatthaman e Kṛpa erano gli occhi o signore di uomini,

  16 	Kṛtavarman assieme ai bāhlika e al re dei kāmboja,
     	era alla testa quel migliore degli uomini, quel migliore di tutti gli arcieri,

  17 	e al collo vi era Śūrasena e tuo figlio o mio signore,
     	Duryodhana o grande re, circondato da molti re,

  18 	il re di prāgjyotiṣa assieme ai kekaya ai madra e ai sauvīra,
     	era al petto, o migliore degli uomini, attorniato da un grande esercito,

  19 	e assieme al suo esercito Suśarman, signore dei prasthala,
     	occupando l'ala sinistra, era schierato armato,

  20 	i tuṣāra, e gli yadava, e gli śaka, assieme ai cūcupa,
     	erano schierati occupando l'ala destra dello schieramento o bhārata,

  21 	Śrutāyu e Śatāyu e il figlio di Somadatta o mio signore,
     	stazionavano alla retroguardia dello schieramento proteggendosi reciprocamente,

  22 	quindi si apprestarono a combattere i pāṇḍava assieme ai kaurava,
     	all'alba o grande re, allora cominciava la grande battaglia,

  23 	carri avanzarono contro elefanti, e gli elefanti attaccavano i carri, 
     	i cavalieri contro i cavalieri, e carri contro cavalieri,

  24 	e guerrieri sul carro contro elefanti colla loro guida,
     	guerrieri sui pachidermi contro carri, e carri contro cavalieri,

  25 	carri assieme a fanti e cavalieri assieme a fanti,
     	vicendevolmente o re si assalivano in battaglia con furia,

  26 	e protetto da Bhīmasena, da Arjuna, dai gemelli. e dagli altri grandi guerrieri
     	splendeva l'armata dei pāṇḍava come la notte stellata,

  27 	e pure il tuo esercito con Bhīṣma, Droṇa, Śalya,
     	e Duryodhana in testa splendeva come il cielo coperto dagli astri,

  28 	il valoroso kuntīde Bhīmasena però, veduto Droṇa,
     	si avvicinava coi veloci cavalli alla schiera del figlio di Bharadvāja,

  29 	e Droṇa furioso con nove dardi, Bhīma in battaglia
     	colpiva, o re, mirando quel valoroso alle sue parti vitali sul campo,

  30 	fieramente colpito Bhīma dal figlio di Bharadvāja in combattimento,
     	spediva il suo auriga alla dimora di Yama,

  31 	il potente figlio di Bharadvāja afferrati i propri cavalli,
     	disperdeva l'armata dei pāṇḍava come il vento un mucchio d'erba,

  32 	e dispersi da Droṇa e da Bhīṣma o migliore degli uomini,
     	gli sṛñjaya assieme ai kekaya, furono vinti in fuga,

  33 	quindi il tuo esercito massacrato da Bhīma e da Arjuna,
     	si aggirava qua e là confuso come una bella donna in amore,

  34 	i due schieramenti si colpivano e nella distruzione di quei valorosi,
     	vi era una terribile confusione dei tuoi e dei loro o bhārata,

  35 	e noi vedemmo un portento dei tuoi con i nemici 
     	che tutti con grande devozione combattevano o bhārata,

  36 	ricoprendosi reciprocamente di dardi o signore di popoli,
     	combattevano i pāṇḍava e i kaurava grandi guerrieri.”
     	


                              LXXII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ questo supremo esercito così pieno di qualità e di vario tipo,
     	così schierato ed efficacemente secondo gli śāstra, o Saṃjaya,

   2 	questo nostro così potente, e sempre a noi affezionato,
     	che prima abbiamo visto valoroso devoto, e privo di mancanze,

   3 	non troppo vecchio né giovane, né debole, né grasso,
     	di larga e ben formata complessione, forte nei corpi, privi di malattie,

   4 	fornito di corazze e armi, e dotato di molte armi,
     	esperto nel combattimento di spade, colle mazze e coi meri pugni,

   5 	e nel lanciare dardi e asce in battaglia, e  barre di ferro 
     	e giavellotti, e lance e bastoni e ogni cosa in generale,

   6 	e nelle altre armi e archi, e nelle kaṇapa in generale,
     	e nelle varie macchine, e nel pugilato in tutto esperto,

   7 	e perito nelle scienze, ed esercitato nelle pratiche,
     	e perfettamente esperto in tutte le scienze del combattimento,

   8 	nel montare e nello smontare, nel correre, e nel saltare,
     	nel colpire con precisione, nell'attaccare e nel ritirarsi, esperto,

   9 	ben testato molte volte, negli attacchi di elefanti, carri, e cavalli,
     	e provato, ben pagato secondo le regole, 

  10 	e non per discorsi né per condotta, né per causa di parentela,
     	né per forza di amicizia, né per ignobiltà sono presi, 

  11 	nobili sono di perfetta nascita, e sono soddisfatti e virtuosi i loro parenti,
     	sono i migliori nel dare assistenza, gloriosi e saggi,

  12 	e protetti da molti uomini vittoriosi, dalle grandi imprese,
     	o caro, celebrati al mondo e simili ai custodi del mondo,

  13 	l'esercito è protetto da molti kṣatriya, stimati sulla terra,
     	alleatisi con noi per amore, coi loro eserciti e il loro seguito,

  14 	come il grande oceano è riempito interamente dai fiumi,
     	esso è coperto di elefanti e di carri simili ad uccelli senza ali,

  15 	il suo mare sono i vari armati, e le sue terribili onde i corpi degli animali,
     	è riempito di corde degli archi, di spade, di mazze, di lance, di frecce e dardi,

  16 	è abbondante di bandiere e decorazioni, pieno di preziosi copricapi, 
     	agitato dai movimenti degli animali come forza del vento,

  17 	è come un altro grande oceano rumoreggiante,
     	protetto da Droṇa e da Bhīṣma, protetto da Kṛtavarman,

  18 	da Kṛpa e da Duḥśasana, e dagli altri con Jayadratha in testa,
     	da Bhagadatta, e da Vikarṇa, dal droṇide, da Bāhlika e dal figlio di Subala,

  19 	protetto da fortissimi eroi al mondo, da grandi anime,
     	che possa essere distrutto in battaglia è solo stabilito da antico fato,

  20 	una tale preparazione gli uomini non hanno mai visto,
     	né gli antichi ṛṣi gloriosi, sulla terra o Saṃjaya,

  21 	una tale densa armata fornita di perfezione nei dardi e nell'arma bianca,
     	laddove fosse sconfitta in battaglia, per cos'altro se non per fato?

  22 	tutto si mostrerebbe al contrario o Saṃjaya,
     	se un tale terribile esercito non superasse in battaglia i pāṇḍava,

  23 	oppure qui si sono riuniti gli dèi in favore dei pāṇḍava, 
     	e combattono contro il mio esercito che viene sconfitto o Saṃjaya,

  24 	fu detta da Vidura quaggiù qual'era la via benefica o Saṃjaya,
     	ma il folle mio figlio Duryodhana non l'ascoltò,

  25 	io credo che quel passato consiglio di quel grand'anima che tutto conosce,
     	fosse compiuto o caro, da quanto aveva presagito,

  26 	il futuro è interamente compiuto nel modo,
     	in cui il creatore ha stabilito un tempo, e non altrimenti.”
     	


                              LXXIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ per tua colpa o re, questo peccato è giunto,
     	Duryodhana non vede quelle cose o toro dei bhārata,
     	che tu avevi previsto o re, compiere la confusione del dharma,

   2 	per tua colpa fu compiuta allora la partita o signore di popoli,
     	e per tua colpa è cominciata la guerra coi pāṇḍava,
     	e tu oggi devi ingoiare il frutto della tua passata colpa,

   3 	tu hai commessa l'azione e tu la devi subire,
     	quaggiù o nell'aldilà o re, tu l'avrai secondo giustizia,

   4 	perciò o re fattoti saldo, affronata questa grande disgrazia,
     	ascolta da me che te la racconto come si è svolta la guerra o mio signore,

   5 	Bhīmasena, colpendo con acute frecce il grande esercito,
     	assaliva quel valoroso, tutti i fratelli di Duryodhana,

   6 	Duḥśāsana, Durviṣaha, Duḥsaha, Durmada, Jaya,
     	Jaatsena, Vikarṇa, Citrasena e Sudarśana,

   7 	Cārucitra, Suvarman, Duṣkarṇa e Karṇa,
     	questi e molti altri grandi guerrieri lì vicino,

   8 	il fortissimo Bhīma vedendo i furiosi i figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	penetrava il grande esercito protetto sul campo da Bhīṣma,

   9 	ed essi si dicevano l'un l'altro, essendo arrivato ventre-di-lupo:
     	'lasciate o sovrani che noi lo prendiamo vivo.'

  10 	il pṛthāde circondato da quei fratelli che avevano presa quella decisione,
     	sembrava il sole alla fine dei viventi, circondato da crudeli Rāhu,

  11 	e raggiunto il centro dello schieramento, la paura non penetrava il pāṇḍava,
     	come nella battaglia tra dèi e asura, quando il grande Indra raggiunge i dānava,

  12 	quindi centomila carri in ogni parte o potente,
     	coprendolo di terribili frecce lui da solo circondarono,

  13 	egli quei loro eccellenti soldati montati su elefante, su cavallo e su carro,
     	colpiva in battaglia quel guerriero pensando ai figli di Dhṛtarāṣṭra,

  14 	e conoscendo la loro intezione di volerlo catturare,
     	quel grande intelletto prese la decisione di ucciderli tutti insieme,

  15 	quindi abbandonato il carro, e afferrata la mazza il pāṇḍava,
     	abbatteva quel grande oceano, massa di soldati dei figli di Dhṛtarāṣṭra,

  16 	me mentre penetrava Bhīmasena, pure Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	lasciato in fretta Droṇa correva dove era il figlio di Subala,

  17 	e facendo a pezzi il tuo grande esercito, quel toro degli uomini,
     	si avvicinava al carro vuoto sul campo, di Bhīmasena,

  18 	e veduto in battaglia Viśoka l'auriga di Bhīmasena,
     	Dhṛṣṭadyumna o grande re col cuore affranto, perduta la ragione,

  19 	chiedeva pieno di lacrime gridando a voce alta:
     	' dov'è Bhīma più caro della mia stessa vita?' così diceva addolorato,

  20 	e Viśoka a mani giunte, rispondeva questo a Dhṛṣṭadyumna:
     	'mi ha lasciato qua quel forte, il possente pāṇḍava,

  21 	ed è penetrato nel grande mare dell'armata dei figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	dopo avermi detto o tigre fra gli uomini queste piacevoli parole:

  22 	'proteggimi per un po' o auriga trattenendo i miei cavalli,
     	fintanto che rapido ucciderò costoro che vogliono la mia morte'

  23 	quindi veduto quel fortissimo attaccare mazza in pugno,
     	una grande gioia sorgeva in tutte le truppe,

  24 	e quindi infuriando una terrificante e tumultuosa lotta, 
     	il tuo amico o re, spezzando quel grande schieramento vi penetrava.'

  25 	udite le parole di Viśoka, Dhṛṣṭadyumna, il nipote di Pṛṣata,
     	quel fortissimo rispondeva allora all'auriga, sul campo di battaglia:

  26 	' io non ho ora motivo di vivere o auriga,
     	avendo abbandonato Bhīmasena in battaglia trascurando l'amore per i pāṇḍava,

  27 	se io torno senza Bhīma che diranno di me gli kṣatriya?
     	che io essendo schierato in battaglia, Bhīma procede da solo?

  28 	gli dèi con Agni in testa, gettano nella sventura colui,
     	che abbandonati i compagni, con fortuna ritorna a casa,

  29 	Bhīma è mio amico, e parente quel fortissimo,
     	e nostro devoto, e io pure sono devoto di quell'uccisore di nemici,

  30 	quindi io andrò là dove è andato ventre-di-lupo,
     	guardami mentre uccido i nemici come il Vāsava i dānava.'

  31 	così avendo parlato l'eroe procedeva in mezzo all'armata dei bhārata,
     	sulle traccce di Bhīmasena, lungo gli elefanti abbattuti con la mazza,

  32 	egli scorgeva allora Bhīma che abbatteva l'esercito nemico,
     	come il vento gli alberi, che faceva a pezzi in battaglia i sovrani,

  33 	quei guerrieri sui carri, e i cavalieri abbattuti in battaglia,
     	e i fanti e gli elefanti lanciavano grandi urla di dolore,

  34 	e sorgevano urla di paura nel tuo esercito o mio signore,
     	mentre era colpito da Bhīmasena abile con varie armi,

  35 	quindi tutti quelli, esperti d'armi circondarono ventre-di-lupo,
     	e senza paura lo ricoprivano ovunque di una pioggia di lanci,

  36 	il forte nipote di Pṛṣata veduto Bhīmasena quel migliore degli armati,
     	quel pāṇḍava attaccato da valorosi, ovunque da una terribie armata insieme unita,

  37 	allora si avvicinava a lui appiedato, colle membra trafitte di frecce, e vomitante ira,
     	il nipote di Pṛṣata portando aiuto a Bhīmasena, che mazza in pugno era come il fato finale,

  38 	rapidamente lo metteva in salvo e lo faceva salire sul suo carro quel grand'anima,	
     	e forte abbracciato Bhīmasena gli faceva prender fiato in mezzo ai nemici,

  39 	allora pure tuo figlio avvicinati i fratelli, mentre sorgeva quel grande scontro:
     	'quel malanima figlio di Drupada si è unito con Bhīmasena,
     	tutti uniti impegnamoci ad ucciderlo, che nessun nemico assalga il vostro esercito.'

  40 	udite queste parole, infuriati, spinti dall'ordine del fratello i figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	correvano verso la morte con le armi alzate, come fiere meteore alla fine dello yuga,

  41 	quei valorosi afferrati i preziosi archi, li facevano tremare col suono delle corde,
     	ricoprendo di frecce il figlio di Drupada, come nuvole di pioggia una montagna,
     	e pure lui dai molti combattimenti, colpendo loro con aguzze frecce non tremava sul campo, 

  42 	scorgendo i tuoi valorosi figli urlanti schierati in battaglia, senza paura,
     	il giovane figlio di Drupada, per ucciderli quel grande guerriero, usava l'arma pramohana,
     	fieramente furioso verso i tuoi figli, o re, in battaglia quanto il grande Indra verso i daitya,

  43 	quindi quei valorossi uomini confusi in battaglia, persa la ragione per l'arma pramohana,
     	tutti quei kaurava, fuggivano per ogni dove coi loro cavalli, elefanti e aurighe,
     	e scorgendo i tuoi figli, persa la ragione, confusi come prossimi alla morte,

  44 	in quel frangente Droṇa il migliore degli armati,
     	assalendo Drupada lo colpiva con tre terribili frecce,

  45 	e quel principe allora ferito profondamente da Droṇa in battaglia o re,
     	Drupada si allontavava o re, riordando la loro antica inimicizia,

  46 	Droṇa il glorioso, dopo aver vinto Drupada, diede fiato alla conchiglia,
     	e udendo il suono della sua conchiglia tutti i somaka tremarono,

  47 	quindi lo splendido Droṇa, il migliore degli armati, veniva a sapere
     	dei tuoi figli confusi in battaglia dall'arma pramohana,

  48 	allora Droṇa per amore dei re, rapido abbandonava la battaglia
     	quel grande arciere, il possente figlio di Bharadvāja e là scorgeva
     	Dhṛṣṭadyumna e Bhīma, che agivano sul campo di battaglia,

  49 	e vedeva pure i tuoi figli presi da confusione, quel grande sul carro,
     	allora imbracciata l'arma prajñā faceva a pezzi l'arma della confusione,

  50 	allora ripresi i sensi i tuoi figli grandi guerrieri,
     	di nuovo procedettero a combattere sul campo Bhīma e il nipote di Pṛṣata,

  51 	quindi Yudhiṣṭhira richiamando i suoi soldati diceva loro:
     	'correte a tutta birra al luogo in cui combattono Bhīma e il nipote di Pṛṣata,

  52 	o valorosi col figlio di Subhadrā in testa, dodici carri armati,
     	vadano a impegnarsi, non è sicuro il mio animo.'

  53 	cosi comandati quei guerrieri dal coraggioso combattere,
     	'certamente.' avendo risposto tutti quegli uomini onorati
     	mentre il sole era a mezzogiorno, partirono tutti insieme,

  54 	i kekaya e i figli di Draupadī e Dhṛṣṭaketu il valoroso,
     	messo avanti Abhimanyu, accompagnati da un grande esercito,

  55 	quegli uccisori di nemici fatto sul campo lo schieramento a punta d'ago,
     	spezzarono sul campo la schiera dei carri dei figli di Dhṛtarāṣṭra,

  56 	quei grandi arceri che attaccavano con Abhimanyu in testa,
     	il tuo esercito preso dal timore di Bhīmasena e confuso da Dhṛṣṭadyumna,

  57 	non era in grado di respingerli la tua armata, o sovrano di uomini,
     	come una fanciulla ferma sulla via in preda a folle confusione,

  58 	quei grandi arcieri, attaccando con le bandiere decorate d'oro,
     	correvano a raggiungere Dhṛṣṭadyumna e ventre-di-lupo,

  59 	quei due vedendo quei grandi arcieri con Abhimanyu in testa,
     	divennero felici, insieme distruggendo il tuo esercito,

  60 	il principe pāñcāla vedendo arrivare di corsa il proprio guru,
     	non cercava più quell'eroe nipote di Pṛṣata la morte dei tuoi figli,

  61 	allora fatto salire ventre-di-lupo sul carro del kakaya,
     	con grande furia assaliva Droṇa, sapiente arciere,

  62 	il potente figlio di Bharadvāja, da lui rapidamente assalito,
     	infuriato quell'uccisore di nemici tagliava con una freccia bhalla il suo arco,

  63 	e altre centinaia di frecce scagliava al nipote di Pṛṣata,
     	per il bene di Duryodhana ricordando il sostentamento del suo signore,

  64 	il nipote di Pṛṣata preso allora un altro arco, quell'uccisore di eroi nemici,
     	colpiva Droṇa con sette freccce affilate a pietra e dalla cocca d'oro,

  65 	Droṇa, tormenta-nemici, di nuovo gli tagliava l'arco,
     	e i quattro cavalli rapidamente con quattro ottimi dardi,

  66 	quel valoroso spediva alla terribile dimora di Yama figlio del sole, 
     	e il suo auriga spediva al dio della morte con una freccia,

  67 	quel grande guerriero scendendo rapido dal carro coi cavalli uccisi,
     	il grandi-braccia saliva sul carro di Abhimanyu,

  68 	allora l'esercito coi suoi carri elefanti e cavalli tremava,
     	sotto gli ochi di Bhīmasena, e del nipote di Pṛṣata,

  69 	e vedendo messo in rotta l'esercito da Droṇa dall'infinito splendore,
     	i grandi guerrieri insieme non erano in grado di fermare,

  70 	quell'armata colpita da Droṇa con acute frecce,
     	che si muoveva là come un oceano agitato,

  71 	e vedendo così quell'armata, si rallegrava il tuo esercito,
     	scorgendo il maestro con furia bruciare l'esercito nemico,
     	ovunque i soldati gridavano: 'bravo, bravo!' o bhārata.”
     


                              LXXIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	allora il re Duryodhana ripresosi dalla confusione,
     	ricopriva l'incrollabile Bhīma di piogge di frecce,

   2 	e divenuti uno di nuovo i tuoi figli grandi guerrieri,
     	unendosi sul campo combattevano attivi contro Bhīma,

   3 	ma Bhīmasena raggiunto di nuovo sul campo il proprio carro,
     	salendovi quel grand'anima, con quello assaliva i tuoi figli,

   4 	e afferrato un robusto e potente arco, bellissimo,
     	e fonte di morte, colpiva in battaglia i tuoi figli con le frecce,

   5 	allora il re Duryodhana, colpiva il fortissimo Bhīmasena,
     	violentemente al corpo con una freccia molto aguzza,

   6 	quel grande arciere profondamente ferito dall'arco di tuo figlio,
     	cogli occhi rossi d'ira, teso l'arco con violenza

   7 	colpiva Duryodhana con tre ferecce alle braccia e al petto,
     	il re così colpito non si smuoveva come fosse il re dei monti,

   8 	e vedendo quei due furiosi colpirsi vicendevolmente in battaglia,
     	tutti i fratelli di Duryodhana, guerrieri pronti a rinunciare alla vita,

   9 	ricordando l'accordo prima fatto per la cattura di Bhīma dalle terribili imprese,
     	e posto quella risoluzione nel cuore avanzarono a catturarlo,

  10 	il fortissimo Bhīmasena, li attaccava allora in battaglia,
     	controcombattendoli o grande re come un elefante fa contro degli elefanti,

  11 	e tremendamente furioso quello splendido, con una frecca colpiva
     	tuo figlio Citrasena, quel glorioso o grande re, 

  12 	e quindi colpiva gli altri tuoi figli o bhārata,
     	con moltissime frecce di grande potenza e dalla cocca d'oro, sul campo, 

  13 	allora fermando sul campo ovunque le proprie schiere,
     	quei dodici grandi guerrieri con Abhimanyu in testa,

  14 	comandati dal dharmarāja, di attendere a Bhīmasena,
     	contrattaccavano i tuoi fortissimi figli o grande re, 

  15 	e vedendo quei guerrieri sui carri, splendidi come Agni e il sole,
     	tutti grandi arcieri, splendenti e soffusi di gloria,

  16 	brillare nella grande battaglia, con le fiammanti corazze d'oro,
     	i tuoi fortissimi figli abbandonarono Bhīma sul campo,

  17 	il kuntīde non sopportava però che loro se ne andassero vivi,
     	e inseguendo tutti i tuoi figli ancora li colpiva,

  18 	allora i tuoi grandi guerrieri, scorgendo Abhimanyu, 
     	riunitosi con Bhīmasena e col nipote di Pṛṣata,

  19 	afferrati gli archi con Duryodhana in testa,
     	violentemente coi velocissimi cavalli corsero dove erano quei carri,

  20 	e nel pomeriggio o re, sorgeva una grande battaglia,
     	tra le tue forze e i nemici o bhārata,

  21 	Abhimanyu uccisi i velocissimi cavalli di Vikarṇa,
     	lo colpiva con venticinque piccole frecce,

  22 	e Vikarṇa grande guerriero, abbandonato il carro coi cavalli uccisi,
     	saliva allora o re sul lucente carro di Citrasena, 

  23 	mentre stavano i due fratelli, rampolli dei kuru su un solo carro,
     	il figlio di Arjuna li ricopriva con una pioggia di frecce o bhārata,

  24 	ma l'invincibile Vikarṇa con cinque frecce colpiva
     	il nipote di Kṛṣṇa, che non vacillava come fosse il monte meru,

  25 	Duḥśāsana però in battaglia o mio signore contro i cinque kekaya
     	combatteva o re dei re, e questo appariva un portento,

  26 	i figli di Draupadī furiosi in battaglia, circondarono Duryodhana,
     	e ciascuno con tre frecce colpiva tuo figlio o signore di popoli,

  27 	ma tuo figlio pericoloso in battaglia, i figli di Draupadī
     	colpiva ad uno ad uno, con acute freccce o re,

  28 	ed essi feriti da quelle, coperti di sangue, apparivano
     	come una montagna con ruscelli mescolati a minerali,

  29 	Bhīṣma però in battaglia o re l'esercito dei pāṇḍava,
     	perseguiva quel forte, come un pastore la mandria di animali,

  30 	allora il suono del gāṇḍiva compariva o signore di popoli,
     	mentre il pṛthāde uccideva i nemici alla destra dell'esercito,

  31 	e corpi senza testa stavano ovunque sul campo,
     	tra gli eserciti dei kuru e dei pāṇḍava o bhārata,

  32 	col sangue per acque, i carri per gorghi, isole gli elefanti, e onde i cavalli,
     	quelle tigri degli uomini attraverasavano quell'armata-oceano coi carri come navi,

  33 	senza braccia, né corazza, senza corpo,  ottimi uomini
     	apparivano caduti là a centinaia e a migliaia,

  34 	e essendo abbattuti elefanti furiosi, immersi in bagni di sangue, 
     	la terra appariva o migliore dei bhārata, come piena di montagne,

  35 	e là noi vedemmo questo portento dei tuoi e dei loro o bhārata,
     	non vi era là nessun uomo che non bramasse di combattere,

  36 	così combattevano quei valorosi, desiderando grande gloria,
     	i tuoi assieme ai pāṇḍava, cercando la vittoria in battaglia.”
     


                              LXXV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora il re Duryodhana divenuto rosso il sole,
     	con violento impeto volendo ucciderlo assaliva Bhīma,

   2 	vedendo giungere quel valoroso uomo con ferma inimicizia,
     	Bhīmasena con grande furia queste parole diceva:

   3 	'è giunto finalmente il momento per lunghi anni desiderato
     	oggi io ti ucciderò se tu non abbandonerai lo scontro,

   4 	oggi l'affanno di Kuntī e l'intero esilio nella foresta,
     	e l'affanno di Draupadī vendicherò uccidendoti,

   5 	poiché tu, fattoti giocatore di dadi, hai disprezzato i pāṇḍava,
     	di questo tuo peccato o figlio di Gāndhārī guarda che è giunto il fio,

   6 	poiché un tempo tu seguendo i consigli di Karṇa e del figlio di Subala,
     	senza pensare ai pāṇḍava hai agito secondo i tuoi desideri,

   7 	e poiché per follia hai disprezzato il dāśārha impegnato nella pace,
     	e ci hai mandato con animo lieto i comandi di Ulūka,

   8 	oggi io ti ucciderò coi tuoi parenti e i tuoi devoti,
     	e pareggerò il male che tu un tempo hai compiuto.'

   9 	così avendo parlato, tendendo e rilasciando molte volte il tremendo arco,
     	scagliando terribili frecce, simili a grandi fulmini,

  10 	e rapidamente infuriato ne spediva ventisei verso Suyodhana,
     	di rapide frecce simili a fiamme di fuoco acceso, pari a folgori, 

  11 	quindi colpiva il suo arco con due e con altre due l'auriga,
     	e con altre quattro, spediva i veloci cavalli alla dimora di Yama,

  12 	e con altre due lunghissime frecce, quell'uccisore di nemici,
     	abbatteva sul campo dall'ottimo carro il parasole del re,

  13 	e con tre altre tagliava la sua suprema brillante bandiera,
     	e forte gridava davanti a tuo figlio, avendola tagliata,

  14 	quella preziosa bandiera adornata da varie gemme, dal carro
     	cadeva rapidamente a terra come un fulmine da una nuvola,

  15 	e tutti quei principi, videro cadere la bandiera del signore dei kuru,
     	splendente come il sole stesso, bellissima con un elefante fatto di gemme,

  16 	e Bhīma, grande sul carro, quasi ridendo in battaglia colpiva
     	pure lui con dieci frecce, come fosse un grande elefante colpito dagli uncini,

  17 	allora il re dei sindhu, Jayadratha, il migliore sul carro,
     	prese la retroguardia di Duryodhana con valenti uomini,

  18 	e Kṛpa il migliore sul carro, il re kaurava dall'infinito splendore,
     	il crudele Duryodhana faceva salire sul suo carro o re,

  19 	ferito profondamente da Bhīmasena in battaglia, afflitto,
     	il re Duryodhana sedeva allora sul sedile del carro,

  20 	e Jayadratha assaliva allora Bhīma volendo ucciderlo,
     	e con molte migliaia di carri circondava il luogo in cui stava Bhīma,

  21 	Dhṛṣṭaketu allora o re, e il valoroso Abhimanyu,
     	e i kekaya e i figli di Draupadī combattevano contro i tuoi figli,

  22 	Citrasena, e Sucitra, Citrāśva, Citradarśana,
     	Cārucitra, e Sucāru e pure Nanda, e Upananda,

  23 	questi otto bei principi, celebrati, grandi arcieri,
     	cirondarono da ogni parte il carro di Abhimanyu,

  24 	e allora Abhimanyu dal grande intelletto, rapido nel colpire,
     	ciascuno trafiggengo con cinque frecce ben levigate,
     	simili a mortali folgori, scagliate dalla sua ottima arma,

  25 	non sopportando tutti loro quel supremo guerriero, il figlio di Subhadrā,
     	rovesciarono aguzze frecce, come nuvole sul monte meru,

  26 	pur colpito in battaglia, esperto d'armi, e dal duro combattere,
     	Abhimanyu o grande re, faceva tremare i tuoi,
     	come l'armato del fulmine i grandi asura, nella guerra tra dèi e asura,

  27 	quel migliore sul carro, spediva allora a Vikarṇa o Bhārata,
     	quattordici frecce bhalla, terribili, velenose come serpenti,
     	abbattendo la sua bandiera, l'auriga e i cavalli, quasi danzando sul campo,

  28 	e ancora altre frecce ben appuntite e temperate, e affilate a pietra,
     	il fortissimo figlio di Subhadrā spediva a Vikarṇa,

  29 	queste con piume di airone e di pavone raggiungendo Vikarṇa, 
     	trapassatone il corpo si piantarono a terra, come lucenti serpenti,

  30 	queste frecce con punta e cocca d'oro, si vedevano al suolo,
     	imbrattate del sangue di Vikarṇa quasi emmettendo sangue,

  31 	e gli altri suoi fratelli vedendo Vikarṇa trafitto,
     	attaccarono in battaglia, quei carri a cominciare da Abhimanyu,

  32 	e assaliti rapidamente quegli splendidi come soli, sui carri,
     	si colpivano l'un l'altro furiosi, quei duri combattenti,

  33 	Durmukha, colpendo con sette frecce Śrutakarman,
     	con una ne abbatteva la bandiera e con altre sette l'auriga,

  34 	i cavalli veloci come il vento coperti da reti d'oro fino,
     	con sei frecce colpiva, e raggiunto l'auriga lo abbatteva,

  35 	Śrutakarman grande guerriero, stando sul carro coi cavalli uccisi,
     	con grande furia scagliava una lancia, splendente come una meteora,

  36 	e spezzata l'ampia armatura del glorioso Durmukha,
     	e trapassata si piantava a terra splendente e fiammeggiante,

  37 	il fortissimo Sutasoma vedendolo là privo del carro,
     	davanti a tutte le armate lo faceva salire sul proprio carro,

  38 	il valoroso Śrutakīrti, allora assaliva in battaglia
     	per ucciderlo o re, tuo figlio Jayatsena il glorioso,

  39 	e Jayatsena dal grande intelletto, l'arco di Śrutakīrti mentre lo tendeva,
     	quel tuo figlio tagliava in battaglia o re,
     	con una freccia affilata e tagliente come un rasoio quasi ridendo o bhārata,

  40 	Śatānīka vedendo tagliato l'arco del fratello,
     	si avvicinava quello splendido, gridando a lungo come un leone,

  41 	e Śatānīka in battaglia tendendo il suo forte arco,
     	colpiva rapido Jayatsena con dieci frecce,

  42 	quindi con un'altra acutissima capace di perforare ogni corazza,
     	Śatānīka trafiggeva violentemente al cuore Jayatsena,

  43 	allora Duṣkarṇa agendo vicino al fratello,
     	preso da furia, tagliava sul campo l'arco del figlio di Nakula,

  44 	afferrato un altro arco supremamente efficace,
     	il fortissimo Śatānīka scagliava acute frecce,

  45 	'fermati, fermati!' gridando a Duṣkarṇa che era vicino al fratello,
     	scagliava acute frecce simili a serpi fiammeggianti,

  46 	quindi il suo arco con una, con due il suo auriga o mio signore,
     	abbatteva in battaglia e lui rapidamente con sette trafiggeva,

  47 	i suoi cavalli veloci come il pensiero, variegati e privi di pecche,
     	tutti uccideva rapidamente con dodici acute frecce,

  48 	quindi con un'altra freccia bhalla, che volava ben scagliata, 
     	furioso in battaglia trafiggeva violentemente al cuore Duṣkarṇa,

  49 	vedendo ucciso Duṣkarṇa, cinque grandi guerrieri o re,
     	da ogni lato circondarono Śatānīka volendo ucciderlo,

  50 	coperto con piogge di frecce il glorioso Śatānīka,
     	fu avvicinato dai cinque fratelli kekaya furiosi,

  51 	e vedendoli arrivare, i tuo figli grandi guerrieri,
     	li contrattaccavano o grande re, come elefanti, altri elefanti,

  52 	Durmukha, Durjaya, e pure il giovane Durmarṣaṇa,
     	Śatruṃjaya, e Śatrusaha, tutti celebrati e furiosi,
     	si scontravano o grande re, con gli uguali fratelli kekaya,

  53 	coi loro carri simili a città, aggiogati a cavalli veloci come il pensiero,
     	variamente intarsiati d'oro, con adornati pennoni,

  54 	questi valorosi, armati di ottimi archi, con belle corazze e bandiere,
     	penetravano nell'esercito nemico, come leoni, da una foresta ad un'altra,

  55 	una tumultuosa battaglia tra loro con carri uniti ad elefanti,
     	sorgeva crudelissima, mentre tentavano di uccidersi vicendevolmente,
     	male agendo l'un l'altro o re, facendo crescere il regno di Yama,

  56 	per un po' mentre il sole tramontava compirono un terribile scontro,
     	carri e cavalieri, erano dispersi a migliaia,

  57 	allora il figlio di Śaṃtanu furioso, con frecce ben lisciate,
     	Bhīṣma distruggeva la schiera di quei grandi guerrieri,
     	e con le frecce spediva le schiere dei pāñcāla alla dimora di Yama,

  58 	quel grande arciere messo in rotta quindi l'esercito dei pāṇḍava,
     	ordinata la ritirata delle schiere si recava all'accampamento o sovrano,

  59 	e pure il dharmarāja guardando Dhṛṣṭadyumna e ventre-di-lupo,
     	baciando i due sul viso, andava lieto all'accampamento.”
     


                              LXXVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	"allora i guerrieri o grande re, essendosi maltrattati l'un l'altro,
     	si recarono ai propri accampamenti coperti di sangue,

   2 	e riposando, onorandosi vicendevolmente secondo le regole,
     	riarmatisi, apparivano di nuovo pronti al combattimento,

   3 	allora tuo figlio o re, immerso nei pensieri,
     	perdeva sangue dalle membra, e chiedeva questo al nonno:

   4 	'le truppe feroci e terribili schierate perfettamente, con le molte bandiere,
     	sono state rotte uccise e disperse dalle schiere dei carri dei pāṇḍava,

   5 	confondendo tutti quei gloriosi, fu penetrato lo schieramento a makara, simile a folgore,
     	da Bhīma, io ne fui sconfitto, con terribili frecce, simili a bastoni del dio della morte,

   6 	scorgendolo infuriato o re, io fui preso dalla paura, e non trovo pace ora,
     	io desidero col tuo favore o saldo nelle promesse, di vincere e uccidere i pāṇḍava.'

   7 	da lui così apostrofato quel grand'anima, sorridendo, sapendo Duryodhana preso da furia,
     	a lui rispondeva quel saggio e controllato figlio di Gaṅgā, il migliore di tutti gli armati:

   8 	'colpendo con supremo sforzo e con tutto me stesso io a te o figlio del re,
     	voglio dare la vittoria e la felicità, per il tuo bene io non mi risparmierò,

   9 	questi molti e feroci grandi guerrieri, gloriosi, supremi combattenti esperti d'armi,
     	che sono alleati dei pāṇḍava in battaglia, infaticabili emettono la loro furia, 

  10 	costoro non si possono quaggiù vincere, valorosi e acerrimi tuoi nemici sono, 
     	io li combatterò o re, con tutto me stesso, a costo della vita o valoroso,

  11 	in battaglia per te, o dalla grande dignità, non proteggerò la mia vita oggi,
     	per te io posso bruciare i mondi con gli dèi e i daitya, come dunque non i tuoi nemici?

  12 	io combatterò contro i pāṇḍava o re, e compiro ogni tuo piacere.'
     	udito ciò supremamente soddisfatto, Duryodhana divenne di animo lieto,

  13 	ed eccitato allora diceva a tutte le truppe e a tutti i sovrani: ' avanzate!'
     	e comandati, veloci partirono, le schiere di carri, cavalli, fanti ed elefanti,

  14 	pieni di gioia, armate di vari tipi di grandi armi,
     	le tue truppe salde, formate da elefanti, cavalli e fanti andarono in battaglia,

  15 	e schierati in gruppi, ben serrati tra loro, apparivano ovunque le schiere degli elefanti,
     	guidate da soldati esperti di ogni arma, o dio per gli uomini, così erano le tue truppe,

  16 	mentre coi carri, i fanti gli elefanti e i cavalli uniti, erano mandati rettamente in battaglia,
     	si alzava rapidamente la polvere del color del sole, coprendo i raggi del sole,

  17 	sventolavano le bandiere sui carri e sugli elefanti, mosse dal vento, ovunque muovendosi,
     	vari luoghi di scontro vi erano là o re, simili a nuvole lampeggianti in cielo,

  18 	gli archi tesi dai sovrani, emettevano un suono tumultuoso e terribile,
     	come quello dell'oceano all'inizio dei tempi allora frullato dalle schiere di dèi e grandi asura,

  19 	e l'esercito dei tuoi figli, così pieno di terribili urla e di molti colori e forme,  
     	distruttore di schiere nemiche, era come i mucchi di nubi alla fine dello yuga.”
     	


                              LXXVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ il figlio di Gaṅgā raccolto in meditazione, diceva di nuovo
     	a tuo figlio parole fatte per allietarlo, quel migliore dei bhārata:

   2 	'io, Droṇa e Śalya, e il sātvata Kṛtavarman,
     	Aśvatthaman, e Vikarṇa, il figlio di Somadatta e il re dei sindhu,

   3 	Vinda e Anuvinda, i due āvanti, e Bāhlika coi suoi bāhlika,
     	e il forte re dei trigarta, quello invincibile dei magadha,

   4 	e Bṛhadbala, il kosala, e Citrasena, e Viviṃśati,
     	e le molte migliaia di carri, splendenti, colle grandi bandiere,

   5 	e i cavalli di razza o re, ben montati coi loro cavalieri,
     	e i grandi elefanti, pieni di furia, col fluido che scorre dalle tempie,

   6 	e i fanti, e i guerrieri combattenti con varie armi,
     	giunti da varie parti, pronti a combattere in tuo favore,

   7 	questi e molti altri pronti a lasciar la vita per te,
     	sono in grado di vincere pure gli dèi in battaglia, questa è la mia opinione,

   8 	incessantemente io tui ho detto parole per te benefiche,
     	i pāṇḍava non possono essere sconfitti neppure dagli dèi con Vāsava,
     	sono i compagni di Vāsudeva, dal valore pari a quello del grande Indra,

   9 	con ogni mezzo io compirò i tuoi ordini o re dei re,
     	o vincerò i pāṇḍava in battaglia, o i pāṇḍava vinceranno me.'

  10 	così avendo parlato dava a lui come supremo rimedio del dolore,
     	delle efficacissime erbe, e lui divenne libero dal dolore, 

  11 	quindi il valoroso Bhīṣma alla luce dell'alba con proprio esercito,
     	si schierava a combattimento, Bhīṣma esperto negli schieramenti,

  12 	o migliore degli uomini, nell'ordinamento a maṇḍala, fitto di varie armi,
     	e pieno di capi-guerrieri, e di elefanti e di fanteria,

  13 	e ricoperto ovunque di molte migliaia di carri,
     	e grandi reggimenti di cavalieri, armati di spade e lance,

  14 	per ogni elefante sette carri, e sette cavalli per ogni carro,
     	e dietro ogni cavallo dieci arcieri, e per ogni arciere dieci con gli scudi,

  15 	così fu schierata o grande re, la tua armata da quei grandi guerrieri,
     	salda nella grande battaglia, e protetta sul campo da Bhīṣma,

  16 	diecimila cavalli, e altrettanti elefanti, e
     	una miriade di carri, e i tuoi figli con l'armatura,
     	a cominciare da Citrasena, quei guerrieri erano a guardia del patriarca,

  17 	e protetti da quei guerrieri, e da lui difesi 
     	i fortissimi re apparivano pronti alla pugna,

  18 	Duryodhana con l'armatura schierato sul carro in battaglia,
     	splendeva di gloria, venerato come Śakra nel suo paradiso,

  19 	vi era quindi un grande rumore, tra i tuoi figli o bhārata,
     	il frastuono dei carri e il suono degli strumenti musicali era tumultuoso,

  20 	Bhīṣma aveva schierati i figli di Dhṛtarāṣṭra rivolti ad ovest in battaglia,
     	e il grande ordinamento a maṇḍala di quegli uccisori di nemici, arduo da rompere,
     	appariva ovunque o re sul campo imbattibile dai nemici,

  21 	il re Yudhiṣṭhira scorgendo però il terribilissimo schieramento a maṇḍala,
     	da sé stesso ordinava lo schieramento a folgore,

  22 	schierati in ordine gli eserciti in entrambe le parti,
     	i carri e i cavalieri, lanciarono ruggiti leonini,

  23 	bramosi di combattere, procedettero per rompere lo shieramento,
     	reciproco quei guerrieri, attaccando colle loro truppe,

  24 	il figlio di Bharadvāja attaccava il re matsya, e suo figlio attaccava Śikhaṇḍin,
     	il re Duryodhana in persona assaliva il nipote di Pṛṣata,

  25 	Nakula e Sahadeva o re, avanzarono verso il signore dei madra,
     	Vinda e Anuvinda, i due āvanti, assalirono Irāvat,

  26 	e tutti gli altri sovrani combattevano contro il conquista-ricchezze,
     	Bhīmasena, si impegnava a respingere in battaglia il figlio di Hṛdika,

  27 	e il figlio di Arjuna combatteva sul campo contro i tuoi figli,
     	Citrasena, Vikarṇa e Durmarṣaṇa o illustre,

  28 	il grande rākṣasa figlio di Hiḍimbā, assaliva il grande arciere
     	re di prāgjyotiṣa, con violenza, come furioso elefante contro elefante,

  29 	quindi Alambusa, o re, il furioso rākṣasa assaliva in battaglia,
     	Sātyaki arduo da combatterci, con tutte le sue truppe,

  30 	Bhūriśravas combatteva attivo in battaglia contro Dhṛṣṭaketu,
     	e Yudhiṣṭhira figlio di Dharma contro il re Śrutāyus,

  31 	Cekitāna in battaglia affrontava Kṛpa,
     	e gli altri con lena assalivano Bhīma grande sul carro,

  32 	quindi migliaia di re circondarono il conquista-ricchezze,
     	con lance, aste, frecce, mazze e barre di ferro in mano,

  33 	Arjuna allora violentemente furioso questo diceva al principe vṛṣṇi:
     	' guarda o Mādhava, le truppe del figlio di Dhṛtarāṣṭra sul campo,
     	ben schierate dal buon stratega, dal grand'anima figlio di Gaṅgā,

  34 	guarda o Mādhava questi guerrieri armati bramosi di pugna,
     	guarda o lunghi-capelli, il re dei trigarta coi suoi fratelli,

  35 	ora io li ucciderò sotto i tuoi occhi o Janārdana,
     	costoro che bramavano affrontarmi sul campo di battaglia o migliore degli yadu.'

  36 	così avendo parlato, il kuntīde, tesa la corda dell'arco,
     	scagliava piogge di frecce contro quelle schiere di sovrani,

  37 	pure quei supremi arcieri lo riempivano di piogge di frecce,
     	come gli affluenti un lago, e come nuvole la pioggia,

  38 	grande grida di giubilo vi erano nel tuo esercito o signore di popoli,
     	vedendo violentemente coperti di frecce i due Kṛṣṇa, nella grande battaglia,

  39 	gli dèi e i ṛṣi divini, i gandharva e i grandi uraga,
     	caddero in suprema meraviglia, vedendo i due kṛṣṇa in tal frangente,

  40 	ma allora infuriato Arjuna o re approntava l'arma di Indra,
     	e là noi vedemmo il portentoso valore del conquistatore,

  41 	quella pioggia di dardi con mucchi di altre frecce respingeva,
     	e nessuno vi era là senza ferita o signore di popoli,

  42 	di questi migliaia di re, di cavalli e di elefanti, 
     	e con due o tre frecce altri ne trafiggeva il pṛthāde o mio signore,

  43 	costoro colpiti dal pṛthāde corsero da Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,
     	e Bhīṣma li salvava mentre stavano sprofondando nell'abisso,

  44 	e la tua armata là rotta da quei dardi volanti,
     	si agitava o grande re, come il grande oceano scosso dai venti.”
     
     


                              LXXVIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora infuriando la battaglia e ritiratosi Suśarman,
     	e martoriati quei valorosi dal pāṇḍava grand'anima,

   2 	e agitato violentemente il tuo esercito come l'oceano,
     	e mentre il figlio di Gaṅgā affrontava rapido il conquistatore,

   3 	Duryodhana o re, vedendo il valore in battaglia del pṛthāde,
     	in fretta avvicinati tutti i sovrani a loro diceva

   4 	e prima di tutti al guerriero Suśarman, fortissimo,
     	in mezzo a tutto l'esercito, forte incoraggiandoli, queste parole:

   5 	' Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, si sta scontrando ansioso col conquista-ricchezze,
     	con tutto sé stesso, quel migliore dei kuru, trascurando la propria vita,

   6 	il patriarca, il bhārata mentre assalta l'esercito nemico, con tutte le truppe
     	dovete proteggere, voi tutti in battaglia con grande impegno.' 

   7 	' certamente.' avendo rsposto tutte quelle schiere,
     	di sovrani di uomini o grande re, si approssimavano al patriarca,

   8 	allora Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu avanzava rapido verso Arjuna,
     	e raggiuntolo assaliva in battaglia quel fortissimo bhārata,

   9 	che splendeva con suo grande carro dal rumore di tuono,
     	aggiogato a bianchissimi cavalli, con la terribile scimmia sul pavese,

  10 	vedendo il conquista-ricchezze, il coronato avvicinarsi,
     	tra tutte le truppe sorgeva un tumultuoso grido di paura,

  11 	e vedendo Kṛṣṇa reggere le redini, simile ad un secondo sole
     	di mezzogiorno, non erano capaci di guardarlo in battaglia,

  12 	e pure i pāṇḍava con erano in grado di guardare Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,
     	coi cavalli bianchi e l'arco bianco, simile al bianco pianeta in cielo,

  13 	egli ovunque circondato dai fratelli trigarta grandi anime,
     	e dai tuoi figli e da altri grandi guerrieri,

  14 	il figlio di Bharadvāja però colpiva in battaglia con una freccia il re matsya,
     	e con un dardo la sua bandiera e il suo arco con un'altro, tagliava,

  15 	gettato l'arco rotto, Virāṭa comandate di eserciti,
     	in fretta prendeva un altro arco robusto e potente,
     	e delle frecce velenose come serpi, e fiammeggianti come serpenti,

  16 	colpiva Droṇa con tre, e con quattro i suoi cavalli,
     	abbatteva la bandiera con una, e il suo auriga con cinque,
     	e colpiva con una freccia il suo arco, e allora si infuriava quel toro dei ri-nati,

  17 	e Droṇa uccideva i suoi cavalli con otto frecce ben lisciate,
     	o migliore dei bhārata, e il suo auriga con una freccia piumata,

  18 	allora balzato dal carro, dai cavalli e auriga abbattuti,
     	saliva rapido sul carro di Śaṅkha quel migliore dei guerrieri su carro,

  19 	quindi quei due: padre e figlio schierati in battaglia, il figlio di Bharadvāja,
     	con un'enorme pioggia di frecce ricoprirono con violenza,

  20 	il figlio di Bharadvāja alloro, irato, una freccia velenosa come serpe,
     	scagliava sul campo rapidamente contro Śaṅkha o signore di genti,

  21 	questa freccia trapassato il suo cuore e bevuto il suo sangue, sul campo
     	volava a terra imbrattata di sangue e di pelle,

  22 	dal carro cadeva rapido, ucciso dalla freccia del figlio di Bharadvāja,
     	vicino al padre, abbandonando arco e frecce, 

  23 	e Virāṭa vedendo suo figlio ucciso, fuggiva per la paura,
     	lasciando sul campo Droṇa che aveva gli occhi spalancati come il dio morte,

  24 	il figlio di Bharadvāja allora rapido il grande esercito dei pāṇḍava
     	respingeva in battaglia a centinaia e a migliaia,

  25 	ma Śikhaṇḍin o grande re, approcciando il figlio di Droṇa i battaglia,
     	lo colpiva in mezzo agli occhi con tre rapidissime frecce,

  26 	e costui colle tre fercce piantate in fronte, sembrava o tigre tra gli uomini, 
     	come il monte meru con i suoi tre picchi fatti d'oro,

  27 	Aśvatthaman allora furioso, in meno che in un batterd'occhio l'auriga,
     	 e la bandiera di Śikhaṇḍin o re, e i suoi cavalli e la sua arma,
     	con molte frecce mirandoli, abbatteva in battaglia,

  28 	saltato dal carro coi cavalli uccisi, quel migliore dei guerrieri,
     	imbracciata la spada appuntita, e l'ampio scudo,
     	il tormenta-nemici Śikhaṇḍin furioso si muoveva come un falco,

  29 	e muovendo la sua spada in battaglia o grande re,
     	il figlio di Droṇa non lo vedeva vicino, questo fu un vero portento

  30 	quindi molte migliaia di frecce o toro dei bhārata,
     	il figlio di Droṇa pieno di furia, gli scagliava in battaglia,

  31 	ma quel migliore dei forti, quella pioggia di frecce, terribile,
     	ancora in aria tagliava con la spada dal filo aguzzo,

  32 	allora il figlio di Droṇa quel grande scudo bellissimo colle
     	cento lune tagliava, e spezzava la sua spada sul campo,
     	e lo colpiva molte volte con frecce piumate o re,

  33 	Śikhaṇḍin allora, il moncone di spada dalle frecce di quello
     	colpita, muoveva rapidamente come un fiammeggiante serpente,

  34 	questa che si muoveva rapida simile al fuoco finale,
     	fu tagliata in battaglia dal droṇide, mostrando la sua destrezza di mano,
     	e inoltre egli colpiva Śikhaṇḍin con molte frecce di ferro,

  35 	Śikhaṇḍin però violentemente ferito o re dalle acute frecce,
     	saliva rapido sul carro del mādhava grand'anima,

  36 	e Sātyaki allora furioso in battaglia colpiva, quel forte dei forti,
     	il crudele rākṣasa Alambusa con terribili frecce,

  37 	e quel re dei rākṣasa tagliava allora il suo arco o bhārata,
     	con una freccia a mezzaluna, e in battaglia lo colpiva con le frecce,
     	e fatta una magia da rākṣasa lo riempiva di piogge di frecce,

  38 	e là noi vedemmo il portentoso valore del śinide,
     	che non vacillava in battaglia pur colpito dalla aguzze frecce,

  39 	il vṛṣṇi usava allora un'arma di Indra o bhārata,
     	che aveva ottenuto per la vittoria dal glorioso Mādhava,

  40 	quell'arma riducendo in cenere la magìa del rākṣasa allora, 
     	di terribili frecce ovunque riempiva Alambusa,
     	come la tempesta, di piogge una montagna nella stagione delle piogge,

  41 	allora così colpito da quel mādhava grand'anima,
     	fuggiva per la paura il rakṣas abbandonando sul campo Sātyaki,

  42 	avendo vinto sul campo quel re dei rākṣasa invincibile pure dal dio nuvoloso,
     	il nipote di Śini lanciava un urlo sotto gli occhi dei tuoi soldati,

  43 	e Sātyaki dal sincero ardimento, colpiva pure i tuoi,
     	con molte affilate frecce, ed essi fuggirono in preda al terrore,

  44 	in quel momento però il forte figlio di Drupada,
     	Dhṛṣṭadyumna o grande re, tuo figlio sovrano di genti,
     	copriva in battaglia di frecce ben levigate,

  45 	e ricoperto dalle frecce spiumate di Dhṛṣṭadyumna o bhārata,
     	non tremava o re dei re, quel tuo figlio sovrano di genti,

  46 	e colpiva rapido in battaglia Dhṛṣṭadyumna con sei frecce,
     	ed altre trenta, e questo appariva un portento,

  47 	ma il comandante supremo irato tagliava il suo arco o mio signore,
     	e quel grande guerriero rapidamente uccideva i suoi quattro cavalli,
     	e lui stesso colpiva rapido con sette acutissime frecce,

  48 	il forte grandi-braccia allora, sceso dal carro dai cavalli uccisi,
     	a piedi imbracciando la spada avanzava contro il nipote di Pṛṣata,

  49 	il fortissimo Śakuni, per amore del re, a lui si avvicinava,
     	e faceva salire il re di tutto il mondo sul proprio carro,

  50 	il nipote di Pṛṣata, uccisore di eroi nemici, avendo sconfitto il sovrano allora,
     	massacrava il tuo esercito, come il dio folgorante quello degli asura,

  51 	Kṛtavarman con le frecce muoveva in battaglia contro il grande guerriero Bhīma,
     	e lo ricopriva come fa una grande nuvola con il sole,

  52 	allora ridendo, il tormenta-nemici Bhīmasena in battaglia, 
     	scagliava delle frecce con grande furia contro Kṛtavarman,

  53 	il sātvata supremo sul carro, esperto di ogni arma, ferito,
     	non tremava o grande re, e colpiva Bhīma con acute frecce,

  54 	il fortissimo Bhīmasena uccisi i suoi quattro cavalli,
     	ne abbatteva l'auriga e la bandiera superbamente adornata,

  55 	e quell'uccisore di eroi nemici, con moltissime frecce lo ricopriva,
     	e con tutte le membra infilzate sembrava un porcospino,

  56 	egli però dal carro coi cavalli uccisi, rapido andava al carro di Vṛṣaka,
     	sotto gli occhi di tuo cognato e di tuo figlio o grande re,

  57 	e pure Bhīmasena con grande furia assaliva il tuo esercito,
     	e lo massacrava come il dio-morte furioso col bastone in pugno.”
     


                              LXXIX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“molti e sorprendenti duelli tra carri o Saṃjaya,
     	tra i pāṇḍava e i miei, ho udito da te che mi hai narrato,

   2 	ma mai tu racconti di una qualche gioia dei miei o Saṃjaya,
     	sempre mi racconti dei figli di Pāṇḍu goiosi e incolumi,

   3 	e sconfitti, abbattuti, e privi di energia in battaglia dei miei
     	tu parli o sūta, tutto questo è senza dubbio il destino.”

   4 	Saṃjaya disse:
     	“ secondo le loro forze e come possono, agiscono in combattimento i tuoi,
     	mostrando suprema valentìa per potenza o toro dei puru,

   5 	come le dolci acque del fiume divino, della Gaṅgā,
     	acquistando la natura dell'oceano, diventano salate,

   6 	così quella valentìa o re dei tuoi, grandi anime,
     	accanto ai valorosi figli di Pāṇḍu diventa inutile in battaglia,

   7 	essi si impegnano quanto possono, e compiono una difficile impresa,
     	non devi o migliore di kuru, fare delle colpe ai kaurava,

   8 	per tua grandissima colpa e di tuo figlio o signore di popoli,
     	vi è questa terribile ditruzione della terra che accresce il regno di Yama,

   9 	e per tua colpa sopraggiunta, non devi lagnartene o sovrano,
     	quei re non proteggono con ogni mezzo neppure la vita,

  10 	in battaglia quei sovrani della terra desiderano solo i mondi dei virtuosi,
     	in mezzo all'armata combattono sempre, intenti al paradiso,

  11 	in quel mattino o grande re, sorgeva una distruzione di genti,
     	simile a quella tra dèi e asura, questo attentamente ascolta da me,

  12 	i due āvanti grandi arcieri, di grande intelletto e fortissimi,
     	scorgendo Irāvat si impegnarono in furiosa battaglia,
     	e tra loro sorgeva un tumultuoso scontro da far rizzare i capelli,

  13 	Irāvat però con grande furia, quei due fratelli dall'aspetto divino,
     	colpiva rapido con acute frecce ben levigate,
     	i due lo contrattaccavano in battaglia, e con varie armi

  14 	lo combattevano, e così o re non apparivano differenze,
     	tra i guerrieri, in distruzione di nemici, e in desiderio di uccidersi vicendevolmente,

  15 	Irāvat però o re, con quattro frecce, i quattro cavalli di
     	Anuvinda spediva alla dimora di Yama,

  16 	e con due dardi bhalla, affilatissimi, l'arco e la bandiera o mio signore,
     	tagliava in battaglia o re, e questo apparve un portento,

  17 	Anuvinda abbandonato allora il carro, rifugiatosi sul carro di Vinda,
     	afferrato un nuovo arco supremamente efficace,

  18 	i due āvanti quei valorosi, i migliori dei guerrieri su carro, su un solo carro
     	in battaglia scagliarono le loro frecce rapidamente ad Irāvat grand'anima,

  19 	le frecce adornate d'oro di quei due, scagliate con grande potenza, 
     	raggiunta l'altezza del sole ne coprivano il disco,

  20 	Irāvat però, furioso allora i due fratelli grandi sul carro
     	ricopriva on una pioggia di frecce e abbatteva pure il loro auriga,

  21 	caduto a terra e perduta la vita allora l'auriga,
     	il carro correva per il luogo trascinato dai cavalli,

  22 	vinti quei due o grande re, il figlio della figlia del re dei nāga,
     	facendo conoscere la propria valentìa rapido colpiva il tuo esercito

  23 	la grande armata dei figli di Dhṛtarāṣṭra essendo vessata in battaglia,
     	compiva molti atti di agitazione come un uomo che ha bevuto un veleno, 

  24 	il figlio di Hiḍimbā, re tra i rākṣasa, assaliva Bhagadatta,
     	col suo carro color del sole, e il suo stendardo quel fortissimo,

  25 	allora il re di pragjyotiṣa, era schierato su di un grande elefante,
     	come un tempo il dio folgorante, nella guerra per liberare Tārakā,

  26 	gli dèi, coi gandharva, e i ṛṣi là convenuti,
     	non vedevano differenze tra il figlio di Hiḍimbā e Bhagadatta,

  27 	come Śakra il re degli dèi, terrorizzava i dānava,
     	così o re, egli terrorizzava i pāṇḍava in battaglia,

  28 	e i pāṇḍava da lui messi in fuga in ogni direzione,
     	non trovavano tra le proprie truppe un salvatore o bhārata,

  29 	ma allora noi vedemmo il figlio di Bhīmasena sul suo carro o bhārata,
     	e gli altri grandi carri perdutosi d'animo fuggirono,

  30 	ma mentre si ritiravano le armate dei figli di Pāṇḍu o bhārata,
     	sorgeva un terribile urlo tra i tuoi soldati in battaglia,

  31 	Ghaṭotkaca allora o re, nella grande battaglia copriva
     	di frecce Bhagadatta come una nuvola il monte meru,

  32 	quel re abbattute le frecce scagliate dall'arco del rākṣasa,
     	colpiva rapido in battaglia il figlio di Bhīmasena in tutte le parti,

  33 	e costui colpito da molte frecce ben levigate,
     	non vacillava quel re tra i rāksasa, come monte spezzato,

  34 	e il pragjyotiṣa furioso a lui scagliava quattordici
     	giavellotti sul campo, e il rākṣasa li abbatteva

  35 	il grandi-braccia tagliati i giavelloti con affilate frecce,
     	colpiva Bhagadatta con sette frecce dalle piume di airone,

  36 	allora il pragjyotiṣa o re, quasi ridendo o bhārata,
     	con le frecce abbatteva sul campo i suoi quattro cavalli,

  37 	quel possente re tra i rākṣasa stando sul carro coi cavalli uccisi,
     	scagliava con violenza una lancia verso l'elefante del prāgjyotiṣa,

  38 	questa che volava rapida col suo bastone d'oro, violentissima
     	in tre parti fu tagliata dal sovrano e si disperdeva a terra,

  39 	abbattuta la sua lancia vedendo, il figlio di Hiḍimbā fuggiva per la paura,
     	come un tempo il supremo daitya Namuci dallo scontro con Indra,

  40 	avendo vinto in battaglia quel guerriero valoroso, dalla celebre valentìa,
     	imbattibile in battaglia o re, pure da Yama e da Varuṇa,

  41 	col suo elefante si abbatteva sul campo, sull'esercito dei pāṇḍava,
     	come un selvaggio elefante o re, agisce distruggendo uno stagno di loti, 

  42 	il signore dei madra però, in battaglia scontrandosi coi gemelli,
     	copriva di mucchi di frecce quei due nipoti rampolli di Pāṇḍu,

  43 	ma Sahadeva vedendo giunto lo zio in battaglia, 
     	lo copriva con mucchi di frecce, come una nuvola fa col sole,

  44 	e ricoperto da quel mucchio di frecce, divenne estrememente compiaciuto,
     	per i due aveva grandissimo amore a causa della madre,

  45 	quindi sorridendo, quel grande guerriero sul campo i quattro cavalli
     	di Nakula o re, con quattro ottime frecce,
     	spediva in battaglia verso la dimora di Yama,

  46 	quel grande guerriero rapido saltando dal carro dai cavalli uccisi,
     	saliva allora sul carro del glorioso fratello,

  47 	in due sul carro quei guerrieri, scagliando coi possenti archi,
     	furiosi, in un batterd'occhio coprivano il carro del re dei madra,

  48 	ricoperto da moltissime frecce ben levigate,
     	dei nipoti, quel tigre dei re, non vacillava simile ad una montagna,
     	e quasi ridendo abbatteva pure quella pioggia di frecce,

  49 	Sahadeva, il valoroso infuriato allora, presa una freccia,
     	mirando la spediva verso il re dei madra o bhārata,

  50 	quella freccia da lui scagliata potente come l'uccello divino,
     	trapassato il re dei madra cadeva al suolo,

  51 	profondamente ferito, quel grande guerriero, afflitto sul piano del carro 
     	sedeva o grande re, e cadeva svenuto,

  52 	l'auriga vedendolo caduto svenuto in battaglia,
     	con carro lo portava via dal campo, ferito dai gemelli,

  53 	i figli di Dhṛtarāṣṭra vedendo allontanarsi il carro del re dei madra,
     	tutti se ne stupirono pensando questo impossibile,

  54 	vinto lo zio in battaglia, i due figli di Mādrī, grandi sul carro,
     	felici diedero fiato alle conchiglie, e lanciarono ruggiti leonini,

  55 	pieni di gioia i due attaccarono il tuo esercito o signore di popoli,
     	come Indra con suo fratello quei due immortali o re, l'armata dei daitya.”
     
     


                              LXXX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora il re Yudhiṣṭhira, raggiunta la metà giornata,
     	scorgendo Śrutāyus, incitava i suoi cavalli,

   2 	e allora il re attaccava Śrutāyus uccisore di nemici,
     	colpendolo con nove aguzze frecce ben levigate,

   3 	il re fermando in battaglia le frecce scagliate dal figlio di Dharma,
     	quel grande arciere scagliava al kuntīde sette frecce,

   4 	queste perforando la sua corazza ne bevevano il sangue in battaglia,
     	togliendo le forze al corpo di quel grand'anima,

   5 	il pāṇḍava violentemente ferito, da quel re grand'anima,
     	colpiva in battaglia al cuore il re con una freccia a orecchio di porco,

   6 	e con un'altra freccia bhalla la bandiera di quel grand'anima,
     	il pṛthāde il migliore sul carro, abbatteva rapido a terra dal carro,

   7 	il sovrano Śrutāyus vedendo la sua bandiera abbattuta, 
     	colpiva il pāṇḍava con sette frecce senza piume o re,

   8 	allora il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira si infiammava d'ira,
     	come il fuoco che brucia gli esseri alla fine dello yuga,

   9 	e vedendo infuriato il pāṇḍava, dèi, gandharva e rākṣasa,
     	tremarono o grande re, ed era confuso l'intero universo,

  10 	a tutti quegli esseri era la ferma preoccupazione,
     	che il sovrano bruciasse adirato, allora il trimundio,

  11 	ṛṣi e dèi recitarono grandi benedizioni,
     	per salvare i mondi, essendo irato il pāṇḍava allora,

  12 	egli sovrastato dall'ira, leccandosi le labbra,
     	assumeva un aspetto terribile come il sole a fine yuga,

  13 	allora tutte le tue truppe o signore di popoli,
     	disperarono là della propria stessa vita o bhārata,

  14 	ma quel gloriosissimo trattenuta l'ira con la mente,
     	spezzava all'impugnatura il grande arco di Śrutāyus,

  15 	e lo colpiva con una freccia al cuore mentre aveva l'arco rotto,
     	e il re  lo feriva in battaglia sotto gli occhi di tutti gli eserciti,

  16 	con rapida condotta o re, uccideva i cavalli di quel grand'anima,
     	e il re fortissimo, rapidamente con le frecce uccideva il suo auriga,

  17 	abbandonato il carro dai cavalli uccisi, e veduta la valentìa del re,
     	Śrutāyus, fuggiva in fretta dalla battaglia allora,

  18 	ed essendo vinto questo grande arciere in battaglia dal figlio di Dharma,
     	l'intero esercito di Duryodhana volgeva le spalle,

  19 	e avendo compiuto ciò il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira,
     	come il fato a bocca aperta massacrava il tuo esercito,

  20 	il vṛṣṇi Cekitāna però copriva di frecce
     	il gautama eccellente sul carro, sotto gli occhi di tutte le truppe,

  21 	ma Kṛpa figlio di Śaradvat, parate quelle frecce sul campo,
     	colpiva con piumate frecce o re, Cekitāna impegnato in battaglia,

  22 	e con un'altra freccia bhalla tagliava il suo arco o mio signore,
     	e svelto di mano abbatteva pure il suo auriga in battaglia,
     	e i suoi cavalli uccideva o re, ed entrambi gli auriga laterali,

  23 	il sātvata disceso veloce dal carro afferrava una mazza,
     	quel migliore degli armati di mazza, con la sua clava ammazza-eroi,
     	uccisi i cavalli del gautama ne abbatteva pure l'auriga,

  24 	stando a terra il gautama, gli scagliava sedici frecce,
     	queste frecce trafitto il sātvata si piantarono al suolo,

  25 	Cekitāna allora infuriato, scagliava di nuovo la sua mazza,
     	volendo uccidere il gautama, come il dio distruggi-fortezze un tempo, Vṛtra,

  26 	quella grande mazza smeraldina mentre ampia volava,
     	era abbattuta con molte migliaia di frecce da gautama,

  27 	Cekitāna allora la spada dal fodero estratta o bhārata,
     	usando suprema rapidità assaliva il gautama,

  28 	il gautama però gettato l'arco e afferrata la spada bene affilata,
     	con grande violenza o re, assaliva Cekitāna,

  29 	quei due, entrambi dotati di forza, armati di eccellenti spade,
     	con quelle lame affilatissime si facevano a pezzi reciprocamente,

  30 	e colpiti dalla violenza delle spade, quei due tori fra gli uomini,
     	cadevano a terra che è il sostegno di ogni vivente,
     	con le membra sopraffatte dalla stanchezza, e sfiniti dallo sforzo,

  31 	allora accorreva in fretta Karakarṣa, suo amico,
     	vedendo Cekitāna invincibile in battaglia, in quel frangente, 
     	lo faceva salire sul carro davanti a tutti gli eserciti,

  32 	e pure Śakuni, il guerriero tuo cognato o signore di popoli,
     	faceva salire rapidamente sul suo carro il gautama supremo guerriero,

  33 	allora con furia il fortissimo Dhṛṣṭaketu, colpiva il figlio di
     	Somadatta, con nove rapide frecce o re, al petto,

  34 	e il figlio di Somadatta, per quelle frecce nel petto violentemente soffriva,
     	come tormentato dai raggi del sole a mezzogiorno o grande re,

  35 	Bhūriśravas però in battaglia rendeva senza carro,
     	il grande guerriero Dhṛṣṭaketu, uccidendogli auriga e cavalli con ottimi dardi,

  36 	e vedendolo allora senza carro, coi cavalli e l'auriga uccisi,
     	lo ricopriva di una grande pioggia di frecce in battaglia,

  37 	Dhṛṣṭaketu dal grande intelletto, abbandonato il carro,
     	saliva sul veicolo di Śatānīka o mio signore,

  38 	Citrasena e Vikarṇa o re e pure Durmarṣaṇa,
     	quei guerrieri adornati d'oro assalivano il figlio di Subhadrā,

  39 	Abhimanyu allora, con loro iniziava una terribile lotta,
     	come quella del corpo o re contro i tre umori: bile, flegma, e l'umor ventoso,

  40 	ma quella tigre tra gli uomini reso senza carri i tuoi figli o re,
     	non li uccideva, ricordando le parole di Bhīma,

  41 	allora da molte centinaia di re di elefanti, cavalli e carri in movimento,
     	circondato in battaglia, Bhīṣma invincibile pure per gli dèi,

  42 	rapido volando a proteggere i tuoi figli giungendo in vista,
     	mostrando il giovane Abhimanyu come unico carro,
     	diceva questo il kuntīde dai bianchi cavalli a Vāsudeva:

  43 	' spingi i cavalli o signore-dei-sensi, dove sono quei molti carri,
     	sono molti guerrieri esperti d'armi, difficili da combatterci contro,
     	perché non distruggano il nostro esercito o Mādava spingi i cavalli.'

  44 	così apostrofato il vṛṣṇi dal kuntīde di infinito splendore,
     	quel carro aggiogato a bianchi destrieri, spingeva in battaglia,

  45 	un grande mormorio sorgeva nel tuo esercito o mio signore,
     	quando Arjuna in battaglia con furia si impegnava contro i tuoi,

  46 	il kuntīde raggiunti i re che proteggevano Bhīṣma, 
     	diceva queste parole o re allora a Suśarman:

  47 	' io ti so come il migliore in battaglia, e acerrimo antico nemico,
     	guarda oggi il terribile frutto che hai raggiunto con la tua condotta,
     	ora io ti mostrerò i tuoi antenati che sono morti.'

  48 	così apostrofato da Bībhatsu uccisore  di nemici,
     	e udite quelle fiere parole, Suśarman caposchiera di carri,
     	nulla rispondeva a lui, di bello o di brutto,

  49 	ma attorniato da molti re, raggiunto il valoroso Arjuna, 
     	davanti e dietro e di fianco e in ogni parte,

  50 	circondando Arjuna in battaglia assieme ai tuoi figli o senza-macchia,
     	lo ricopriva di frecce come il sole coperto dalle nuvole,

  51 	allora sorgeva un grandissimo scontro bagnato di sangue,
     	tra i tuoi e i pāṇḍava sul campo di battaglia, o bhārata.”
     	


                              LXXXI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ vessato dalle frecce il conquista-ricchezze, come una serpe calpestata, soffiando il forte,
     	con un dardo per ciascuno, sorridendo tagliava gli archi di quei grandi guerrieri sul campo,

   2 	e tagliati gli archi di quei valorosi re in battaglia in un batterd'occhio,
     	quel grand'anima, pensando di ucciderli, contemporaneamente li colpiva,

   3 	ed essi caddero sul campo coperti di sangue, colpiti dal figlio di Śakra o re,
     	col corpo trafitto, rotte le suberbe membra, privi di vita, trafitti corpi e armature,

   4 	caduti a terra vinti dalla forza del pṛthāde, pur bellissimi, all'istante morirono,
     	vedendo uccisi quei figli di re in battaglia, il re dei trigarta veloce giungeva,

   5 	e altri trentadue che erano alla retroguardia dei carri, assalirono il pṛthāde,
     	costoro circondando il pṛthāde, tendendo gli archi dal grande suono,
     	lo ricoprirono con una grande pioggia di frecce, come le nubi di acque una montagna,

   6 	pressato da quelle piogge di frecce, il conquista-ricchezze irritato da questi in battaglia,
     	con sessanta frecce lucidate ad olio, sul campo uccise pure quella retroguardia,

   7 	sessanta carri vinti in battaglia, il glorioso conquista-ricchezze con animo lieto,
     	allora Jiṣṇu si apprestava ad uccidere Bhīṣma sterminando sul campo le truppe dei re,

   8 	il re dei trigarta veduti uccisi quei grandi guerrieri, suoi congiunti,
     	fatti avanzare in battaglia altri sovrani, rapido partiva per uccidere il pṛthāde,

   9 	alcuni con Śikhaṇḍin in testa vedendo assalito il conquista-ricchezze il migliore degli armati,
     	sopraggiunsero con le aguzze armi in mano, per proteggere il carro di Arjuna,

  10 	il pṛthāde però, vedendo giungere dei valorosi assieme al re dei trigarta,
     	avendo distrutto questi arcieri con acute frecce scagliate dal gāṇḍīva,
     	volendo andare da Bhīṣma, scorgeva in battaglia Duryodhana e i re con il sindhu in testa,

  11 	e il valoroso, combatteva con forza un po' contro costoro che giungevano a circondarlo,
     	quell'impareggiabile eroe lasciato il re e i potenti sovrani guidati da Jayadratha, 
     	procedeva verso quel saggio dalla terribile forza, con arco e frecce verso il figlio di Gaṅgā,

  12 	Yudhiṣṭhira il grand'anima dalla fiera forza, rapido acceso d'ira si avvicinava,
     	lui di infinita fama, abbandonando sul campo il re dei madra, che gli era toccato,
     	assieme ai figli di Mādrī e a Bhīmasena, andava a lottare contro Bhīṣma figlio di Śaṃtanu,

  13 	il figlio di Gaṅgā, con varie armi sul campo, unito ai principali grandi guerrieri,
     	non vacillava il figlio di Śaṃtanu grand'anima, avendo contro i figli di pāṇḍu riuniti,

  14 	quindi giungendo, il re Jayadratha, fortissimo, astuto e di sincere promesse,
     	tagliava gli archi di quei grandi guerrieri, sorridendo col suo eccellente arco,

  15 	e Duryodhana grand'anima, pieno d'ira, colpiva con frecce simili a fiamme 
     	Yudhiṣṭhira, i gemelli, Bhīmasena e il pṛthāde, furioso in battaglia,

  16 	da Kṛpa, da Śalya, da Śala e pure dal potente Citrasena in battaglia,
     	colpiti con frecce che ne eccitavano l'ira, erano come gli dèi contro le schiere dei daitya,

  17 	il re vedendo Śikhaṇḍin coll'arma tagliata dal figlio di Śaṃtanu, preso dall'ira,
     	il senza-avversari, grand'anima, diceva irato queste parole a Śikhaṇḍin:

  18 	'tu dicesti a me davanti a tuo padre: 'io ucciderò Bhīṣma dai ferrei voti,
     	con mucchi di frecce del colore del grande sole, il vero io dico e fatta è la promessa.'

  19 	ma questa non porti a termine, che non uccidi Devavrata in battaglia,
     	non rompere la tua promessa o valoroso uomo, preserva il dharma, la stirpe e la gloria,

  20 	vedendo Bhīṣma in campo con terribile impeto, tormentare tutte le mie schiere,
     	con piogge di frecce acutissime, come il fato stesso, in breve seminare la morte,

  21 	e tu coll'arco rotto, indifferente alla lotta, battuto dal re figlio di Śaṃtanu,
     	abbandonare i parenti e compagni, dove stai andando? questo non è da te,

  22 	vedendo Bhīṣma dall'infinito valore rompere l'esercito così attaccandolo,
     	sei spaventato o figlio di Drupada, che così mostri un aspetto depresso?

  23 	pure il conquista-ricchezze ha capito che è giunto il grande scontro o valoroso uomo,
     	tu celebrato sulla terra come puoi oggi essere spaventato da Bhīṣma?'

  24 	terminate quelle parole del dharmarāja, aspre e dette non per celia,
     	quel grand'anima pensando a quel rimprovero, si apprestava all'uccisione di Bhīṣma o re,

  25 	Śalya tratteneva con una terribile arma inarrestabile Śikhaṇḍin che
     	giungeva a grande velocità per attaccare Bhīṣma,

  26 	il figlio di Drupada vedendo scagliata quell'arma splendida come il fuoco finale,
     	non si scomponeva o re, simile al grande Indra per potenza,

  27 	stava saldo là quel grande arciere, con le frecce parava quell'arma,
     	allora Śikhaṇḍin prese un'altra arma detta di Varuṇa, per abbattere la sua così terribile,
     	e i celesti stando in cielo e i principi lo vedevano abbattere l'arma con la sua arma,

  28 	ma Bhīṣma grand'anima o re, in battaglia in due tagliando il bellissimo arco
     	del re Yudhiṣṭhira, figlio di Pāṇḍu, discendente di Ajamīḍha, gridava quell'eroe,

  29 	allora vedendo soverchiato dal pericolo Yudhiṣṭhira, gettate arco e frecce, allora
     	afferrata la mazza Bhīmasena a piedi volava sul campo contro Jayadratha,

  30 	Jayadratha, Bhīmasena che con la sua mazza giungeva a grande velocità,
     	colpiva in ogni parte, con cinquecento terribili e appuntite frecce simili a bastoni di Yama, 

  31 	Ventre-di-lupo, con gli occhi pieni d'ira, quel rapido non pensando alle frecce,
     	uccideva sul campo insieme i cavalli di razza āraṭṭa, del re dei sindhu in battaglia,

  32 	allora tuo figlio di suprema potenza, vedendolo rapidamente col carro sopraggiungeva,
     	per uccidere Bhīmasena, con le armi pronte, simile al re degli dèi,

  33 	ma Bhīma quindi fortemente gridando, e offendendolo lo contrattaccava con la mazza,
     	e i kaurava ovunque vedendo quella mazza alzata come il bastone di Yama,

  34 	tutti eccetto il tuo fiero figlio, volendo proteggersi e cercando rifugio dalla mazza,
     	fuggivano, in quella tumultuosa e sanguinosa terribile confusione o bhārata,

  35 	non si perdeva d'animo Citrasena, scorgendo quella grande mazza che volava,
     	e disceso dal carro a piedi sul campo, afferrata la spada e l'ampio scudo,
     	balzando come una leone da picco di un monte, procedeva a terra in un'altro luogo,

  36 	e la mazza raggiunto il carro bellissimo, e uccisi cavalli e auriga in battaglia,
     	cadeva a terra splendente come meteora, che cadendo dal cielo colpiva la terra,

  37 	e i tuoi con animo lieto, vedendo quel supremo portento o bhārata,
     	tutti gridarono insieme e ovunque, onorarono tuo figlio quei soldati.”
     


                              LXXXII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“tuo figlio Vikarṇa raggiunto il saggio Citrasena privo
     	di carro, lo faceva salire sul proprio carro,

   2 	e mentre infuriava tumultuosa e violenta la battaglia,
     	Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, veloce assaliva Yudhiṣṭhira,

   3 	allora gli sṛñjaya coi loro carri, elefanti, e cavalli tremarono,
     	pensando che Yudhiṣṭhira avasse raggiunto la bocca della morte,

   4 	ma Yudhiṣṭhira il kaurava assieme ai gemelli quel potente,
     	procedeva contro il grande arciere Bhīṣma, figlio di Śaṃtanu,

   5 	quindi il pāṇḍava scagliando in battaglia migliaia di frecce,
     	ne ricopriva Bhīṣma come una nuvola fa col sole,

   6 	quelle piogge di frecce da lui scagliate o bhārata,
     	il figlio di Gaṅgā afferrava a centinaia e a migliaia,

   7 	e quindi le piogge di frecce lanciate da Bhīṣma o mio signore,
     	apparivano in cielo come stormi di cavallette,

   8 	in meno che un batterd'occhio, Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu in battaglia,
     	faceva sparire sul campo il kuntīde dietro quella pioggia di frecce,

   9 	allora il re Yudhiṣṭhira, al kaurava grand'anima
     	spediva irato, una freccia di ferro velenosa come un serpente,

  10 	quella ancora in volo con una freccia affilata, quel grande guerriero 
     	Bhīṣma tagliava sul campo o re, scagliata dal suo arco, 

  11 	Bhīṣma dunque tagliata sul campo quella freccia di ferro simile al fato,
     	uccideva i cavalli adornati d'oro del re dei kuru, 

  12 	Yudhiṣṭhira dunque il figlio di Dharma, lasciato il carro privo di cavalli,
     	rapidamente saliva sul carro di Nakula grand'anima,

  13 	e allora in battaglia Bhīṣma, con furia pure i gemelli raggiunti,
     	con le frecce ricopriva quel conquistatore di città nemiche,

  14 	vedendo quei due o grande re, afflitti dalle frecce di Bhīṣma,
     	meditava in profondo pensiero per il desiderio di uccidere Bhīṣma,

  15 	quindi Yudhiṣṭhira, ai re suoi sottoposti ordinava:
     	'tutti voi uccidete il figlio di Śaṃtanu Bhīṣma!' così a quelle schiere di amici,

  16 	allora tutti i principi udito il discorso del pṛthāde,
     	con una grande armata di carri circondarono il patriarca,

  17 	tuo padre Devavrata circondato da ogni parte,
     	giocava col suo arco o re, abbattendo quei grandi guerrieri,

  18 	i pṛthādi allora videro quel kaurava agire in combattimento sul campo,
     	come un cucciolo di leone nella selva entrare in mezzo alle prede,

  19 	minacciando sul campo quei guerrieri, terrorizzandoli con le frecce,
     	e vedendolo come una mandria di bestie vede un leone, tremavano,

  20 	gli kṣatriya vedevano muoversi in battaglia quel leone dei bhārata,
     	come un fuoco alimentato dal vento si muove per bruciare una foresta,

  21 	Bhīṣma le teste di quelli sui carri abbatteva in battaglia,
     	come un uomo esperto i frutti maturi dalle palme,

  22 	e cadendo quelle teste o grande re, al suolo,
     	vi era un tumultuoso rumore come di pietre cadute,

  23 	mentre si accendeva quella terribile e tumultuosa battaglia,
     	in tutti quegli eserciti vi era una grande confusione,

  24 	essendosi rotti i loro schieramenti gli kṣatriya l'un contro l'altro,
     	ad uno ad uno schierandosi, si paravano a combattere,

  25 	Śikhaṇḍin però raggiungendo il patriarca dei bhārata,
     	lo attaccava con violenza e gli gridava: 'fermati, fermati!'

  26 	allora Bhīṣma senza riguardo per Śikhaṇḍin in battaglia,
     	furioso attaccava gli sṛñjaya considerando una donna Śikhaṇḍin,

  27 	gli sṛñjaya allora gioiosi, nel vedere Bhīṣma, grande sul carro,
     	lanciarono svariate urla leonine, assieme a suoni di conchiglie,

  28 	allora sorgeva lo scontro, di carri uniti agli elefanti,
     	mentre il sole stava scendendo dall'altra parte o potente,

  29 	Dhṛṣṭadyumna il pāñcāla, e il grande guerriero Sātyaki,
     	pressando violentemente l'esercito con piogge di lance e giavellotti, 
     	e con molte frecce, o re, massacravano i tuoi in battaglia,

  30 	i tuoi massacrati in battaglia o toro tra gli uomini,
     	compiendo un nobile proposito sul campo non abbandonavano la battaglia,
     	e quei grandi guerrieri secondo la loro potenza combattevano al mondo,

  31 	grandi urla la vi erano trai i tuoi, grandi anime,
     	trafitti in battaglia o re, dal nipote di Pṛṣata grand'anima, 

  32 	e udendo le terribili urla dei tuoi grandi guerrieri,
     	Vinda e Anuvinda, di due āvanti, si contrapposero al nipote di Pṛṣata,

  33 	quei due grandi sul carro, rapidi uccidendo i suoi cavalli,
     	entrambi coprirono con una pioggia di frecce il nipote di Pṛṣata,

  34 	il fortissimo pāñcāla, rapidamente abbandonato il carro,
     	saliva veloce sul carro di Sātyaki, grandissima anima,

  35 	allora il re Yudhiṣṭhira, attorniato da un grande esercito,
     	attaccava in battaglia i due furiosi āvanti, che tormentavano i nemici,

  36 	quindi pure tuo figlio col massimo impegno o mio signore,
     	si schierava attorno ai due āvanti Vinda e Anuvinda,

  37 	e però Arjuna con grande furia, o toro degli kṣatriya, attaccava
     	gli kṣatriya in battaglia, come il dio folgorante contro gli asura,

  38 	e Droṇa furioso in battaglia, per amore di tuo figlio,
     	disperdeva tutti i pāñcāla come il vento un mucchio di fieno,

  39 	e i tuoi figli, con Duryodhana in testa o signore di popoli,
     	attorniando sul campo Bhīṣma, combattevano contro i pāṇḍava,

  40 	allora il re Duryodhana, arrossandosi il sole,
     	ordinava a tutti i tuoi di affrettarsi, o bhārata,

  41 	e mentre essi combattevano compiendo un'ardua impresa,
     	il sole spariva, avendo raggiunti i monti occidentali, 

  42 	sorgeva allora un tremendo fiume con onde di sangue,
     	pieno di schiere di sciacalli, in breve tempo all'inizio della notte,

  43 	e un pauroso suono di urla fauste e infauste,
     	sorgeva in quella terribile battaglia piena di schiere di spiriti malefici,

  44 	rākṣasa, e piśāca, e anche altri mangiatori di carni,
     	ovunque si vedevano a centinaia e a migliaia,

  45 	Arjuna allora i re dalle belle corazze, coi loro fanti,
     	essendo vincitore in mezzo ai nemici, si recava ai suoi accampamenti,

  46 	anche Yudhiṣṭhira, il kaurava, assieme ai fratelli allora,
     	si recava ai propri accampamenti, di notte quel re attorniato dall'esercito,

  47 	anche Bhīmasena o re dei re, lasciando quei carri guidati da
     	Duryodhana sul campo si ritirava verso i propri accampamenti,

  48 	e il sovrano Duryodhana accompagnando in quella grande battaglia,
     	Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, rapidamente si dirigeva verso gli accampamenti,

  49 	Droṇa, suo figlio, Kṛpa, Śalya, e Kṛtavarman il sātvata,
     	assieme a tutto l'esercito si recarono verso gli accampamenti,

  50 	e anche Sātyaki o re, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	assieme ai combattenti in battaglia, procedettero verso gli accampamenti,

  51 	e così o grande re, i tuoi assieme ai pāṇḍava,
     	si ritiravano uniti per la notte quei tormenta-nemici,

  52 	quindi raggiunti i prorpi accampamenti i pāṇḍava e i kaurava,
     	passavano la notte o grande re onorandosi vicendevolmente,

  53 	e i guerrieri disposta la loro protezione, distribuirono le truppe secondo le regole,
     	e deposte le armi essi, e preso un bagno con molte acque,

  54 	tutti loro fatte le debite benedizioni cantate dagli oranti,
     	con musiche e canti, si divertirono quei gloriosi,

  55 	e per un po' tutto sembrava esser simile al paradiso,
     	e nessun racconto di guerra fecero là quei grandi guerrieri,

  56 	e mentre dormiva l'esercito,  le genti stanche là o sovrano,
     	e le moltitudini di cavalli ed elefanti, o re, apparivano belli a vedersi.”
     	


                              LXXXIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“maturata la notte, quei signori di genti, avendo ben dormito,
     	i kaurava e i pāṇḍava, di nuovo si apprestarono a combattere,

   2 	allora un grande frastuono vi era pure in entrambi gli eserciti,
     	mentre partivano in battaglia, simile a quello del grande oceano,

   3 	quindi il re Duryodhana, Citrasena, Viviṃśati,
     	Bhīṣma, il migliore sul carro, e il brahmano figlio di Bharadvāja,

   4 	impegnati tutti come un sol uomo, le grandi armate dei kaurava,
     	in formazione schierarono, armati contro i pāṇḍava o re, 

   5 	e tuo padre Bhīṣma compiuto un grande schieramento o signore di popoli,
     	simile al terribile oceano con le linee degli animali come onde mobili,

   6 	davanti a tutte le truppe marciava Bhīṣma, il figlio di Śaṃtanu,
     	attorniato dai mālava, dagli āvanti, e dai soldati meridionali,

   7 	quindi in mezzo vi era il potente figlio di Bharadvāja,
     	coi pulinda, e i pārada, e pure cogli kṣudraka e i mālava,

   8 	di seguito a Droṇa era pronto il potente Bhagadatta,
     	coi māgadha, e i kaliṅga e i piśāca o signore di popoli,

   9 	e dopo il pragjyotiṣa, vi era il sovrano kosala Bṛhadbala,
     	attorniato dai mekala, dai trapura, e dai cicchila,

  10 	e dopo Bṛhadbala, vi era il guerriero trigarta, signore dei prasthala,
     	assieme a molte migliaia di kāmboja e di yavana,

  11 	e dietro il trigarta il figlio di Droṇa, fiero guerriero,
     	procedeva riempiendo la terra con i suoi ruggiti leonini,

  12 	quindi il re Duryodhana con l'intero esercito,
     	procedeva dietro il figlio di Droṇa attorniato dai fratelli,

  13 	e dietro Duryodhana marciava quindi Kṛpa il figlio di Śaradvat,
     	in questo modo quel grande schieramento marciava simile all'oceano,

  14 	e là splendevano gli stendardi e i bianchi parasoli o supremo,
     	e bellissimi bracciali e gli archi preziosi,

  15 	vedendo quel grande schieramento dei tuoi, il grande guerriero,
     	Yudhiṣṭhira in fretta diceva al nipote di Pṛṣata comandante dell'armata:

  16 	' guarda o grande arciere, lo schieramento disposto simile all'oceano,
     	ordina anche tu o nipote di Pṛṣata, in fretta lo schieramento.'

  17 	allora il prode nipote di Pṛṣata, ordinava un terribile schieramento,
     	a triangolo o grande re, fatto per la distruzione di quello nemico,

  18 	ai due corni vi erano Bhīmasena e Sātyaki grande sul carro,
     	con molte migliaia di carri, di cavalli e di fanti,

  19 	al centro c'era il migliore degli uomini, coi bianchi cavalli e la scimmia nel pavese,
     	in mezzo, il re Yudhiṣṭhira e i due pāṇḍava figli di Mādrī,

  20 	quindi gli altri principi, grandi arcieri con l'esercito,
     	esperti d'armi e di tattica, completavano lo schieramento, 

  21 	Abhimanyu, quindi dietro Virāṭa grande sul carro,
     	e i figli di Draupadī eccitati, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,

  22 	e così avendo ordinato quel grande schieramento, i pāṇḍava o bhārata,
     	stavano in battaglia, prodi, pronti alla lotta, volendo la vittoria,

  23 	il rullo tumultuoso dei tamburi, assieme al suono delle conchiglie,
     	alle urla, al battito delle armi, ai richiami era terribile in ogni luogo,

  24 	quindi quei guerrieri raggiuntisi vicendevolmente sul campo,
     	con occhi vigilanti o re, si scrutavano provocandosi,

  25 	cogl'animi prima combattendosi l'un l'altro o signore degli uomini,
     	iniziavano a combatterre, sfidandosi vicendevolmente,

  26 	allora sorgeva una tremenda e paurosa battaglia,
     	tra i tuoi e gli altri che si uccidevano vicendevolmente,

  27 	acute frecce volavano sul campo o bhārata,
     	a mucchi come paurosi serpenti a bocca aperta,

  28 	e grandi e potenti lance lucidate a olio, piovevano,
     	come folgori splendenti dalle nuvole o re,

  29 	e mazze adornate d'oro, coperte di larghe strisce,
     	là si vedevano cadere, come splendenti rocce montane,
     	e le scimitarre, brillavano ampie, del colore del cielo,

  30 	e scudi di bufalo, con cento lune o bhārata,
     	splendevano in battaglia o re, procedendo ovunque,

  31 	combattendo dunque in battaglia i due eserciti vicendevolmente o sovrano,
     	sembravano simili gli eserciti di dèi, e daitya quando si scontravano,
     	e si assalivano vicendevolemente tutti quelli in battaglia,

  32 	i carri si scontravano rapidi contro i carri in quella suprema battaglia,
     	e quei principi della terra combattevano incastrando i gioghi coi gioghi,

  33 	e dallo sfregamento degli elefanti che combattevano sorgeva il fuoco,
     	su quegli elefanti, o migliore dei bhārata, col suo fumo in ogni luogo,

  34 	alcuni dei soldati sui pachidermi erano colpiti dai dardi ovunque,
     	e cadendo sembravano quegli elefanti come rocce dei monti,

  35 	e pure i fanti apparivano uccidersi reciprocamente,
     	quei prodi apparendo bellissimi, combattendo con le unghie e con le armi,

  36 	i soldati dei kuru e dei pāṇḍava scontrandosi reciprocamente, 
     	con terribili armi di vario genere, si spedivano in battaglia alla dimora di Yama,

  37 	quindi Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, rumoreggiando col frastuono del suo carro,
     	assaliva in battaglia i figli di Pāṇḍu confondendoli col suono del suo arco,

  38 	pure i carri dei Pāṇḍava risuonando con pauroso frastuono,
     	andavano all'assalto con impegno con Dhṛṣṭadyumna in testa,

  39 	allora sorgeva lo scontro tra i tuoi e i loro o bhārata,
     	di uomini, di carri, di elefanti e cavalli, mescolati insieme vicendevolmente.”
     	


                              LXXXIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ ma i pāṇḍava non erano neppure in grado di vedere Bhīṣma,
     	che volava ovunque furioso in battaglia, splendendo come il sole,

   2 	allora tutte le schiere, per ordine del figlio di Dharma,
     	assalivano il figlio di Gaṅgā che li massacrava con acute frecce,

   3 	e pure Bhīṣma fiero in battaglia, con le frecce abbatteva
     	i somaka, assieme agli sṛñjaya, e i pāñcāla grandi arcieri,

   4 	i pāñcāla assieme ai somaka colpiti da Bhīṣma,
     	attaccavano Bhīṣma rapidamente trascurando la paura della morte,

   5 	il valoroso Bhīṣma, il figlio di Śaṃtanu, in battaglia, di questi guerrieri
     	tagliava rapido o re, le braccia e le teste,

   6 	e privi di carri riduceva quei guerrieri, il padre tuo Devavrata,
     	e cadevano dai cavalli pure le membra superiori dei cavalieri,

   7 	e privi di uomini gli elefanti che giacevano a terra come montagne,
     	noi vedemmo o grande re, confusi dalle frecce di Bhīṣma,

   8 	nessun uomo dei pāṇḍava vi era là o signore di popoli,
     	eccetto il fortissimo Bhīmasena, quel migliore sul carro,

   9 	egli raggiunto Bhīṣma, sul campo lo attaccava,
     	quindi le terribili urla in battaglia tra Bhīṣma e Bhīma,

  10 	portavano un tremendo terrore tra tutti i soldati,
     	e pure i pāṇḍava gioiosi, quindi lanciarono ruggiti leonini,

  11 	allora il re Duryodhana circondato dai suoi fratelli,
     	proteggeva Bhīṣma in battaglia, mentre infuriava quella strage di uomini,

  12 	il migliore sul carro però, Bhīma, ucciso l'auriga di Bhīṣma,
     	mentre quel carro coi cavalli agitati, correva in ogni direzione,
     	quell'uccisore di nemici con una freccia tagliava rapido la testa di Sunābha,

  13 	da quella freccia affilata come rasoio ucciso, egli cadde al suolo,
     	ed essendo ucciso tuo figlio, grande guerriero o grande re,
     	sette prodi suoi fratelli questo non sopportavano in battaglia,

  14 	Ādityaketu, Bahvāśin, Kuṇḍadhāra, Mahodara,
     	Aparājita, Paṇḍitaka, e l'invincibile Viśālākṣa,

  15 	ben armati per combattere, con belle corazze e bandiere, il pāṇḍava
     	assalirono in battaglia quegli uccisori di nemici, bramosi di guerra,

  16 	Mahodara però colpiva in battaglia Bhīma con nove frecce piumate,
     	simili a folgori, come quelle dell'uccisore di Vṛtra contro Namuci,

  17 	Ādityaketu con sette e pure Bahvāśin con cinque,
     	con nove Kuṇḍadhara, e Viśālākṣa con sette,

  18 	e Aparājita o grande re, vincitore di nemici e grande sul carro,
     	con molte frecce muoveva contro il fortissimo Bhīmasena,

  19 	e anche Paṇḍitaka lo feriva con tre frecce in battaglia,
     	Bhīma non sopportava di esser colpito colle frecce in battaglia,

  20 	e quel tormenta-nemici tendendo l'arco con la mano sinistra,
     	tagliava in battaglia con una freccia ben levigata, la testa 

  21 	dal bel naso, di tuo figlio Aparājita, sul campo,
     	la testa di lui, sconfitto da Bhīma, cadeva al suolo,

  22 	quindi con un'altra freccia bhalla, spediva ai mondi dei morti,
     	Kuṇḍadhara grande sul carro, davanti a tutto il mondo,

  23 	quindi di nuovo quell'anima impareggiabile, incoccata una freccia appuntita,
     	la scagliava in battaglia contro Paṇḍita in battaglia o bhārata,

  24 	quella freccia dopo aver ucciso Paṇḍita si piantava al suolo,
     	come un serpente spinto dal destino dopo aver ucciso un uomo,

  25 	e faceva cadere a terra la testa di Viśālākṣa, tagliata
     	con tre frecce, quell'anima fiera ricordando l'antica offesa,

  26 	e con una freccia al petto colpiva il grande arciere Mahodara,
     	ed egli ucciso in battaglia o re cadeva a terra,

  27 	e tagliata la bandiera di Ādityaketu con una freccia in battaglia,
     	con una freccia bhalla affilatissima gli tagliava la testa, quell'uccisore di nemici,

  28 	quindi Bhīma furioso, con una freccia ben levigata, 
     	spediva Bahvāśin verso la dimora di Yama,

  29 	fuggirono allora gli altri tuoi figli o signore di popoli,
     	pensando che diventasse vera la sua promessa nella sala da gioco,

  30 	allora il re Duryodhana addolorato dalla morte dei fratelli,
     	diceva ai tuoi soldati: ' sia dunque ucciso Bhīma in battaglia!'

  31 	così i tuoi figli, grandi arcieri o signore di popoli,
     	veduti i fratelli uccisi, ricordavano allora le parole,

  32 	salubri e benefiche, che il saggio kṣattṛ allora pronunciò,
     	compiutesi quelle parole di lui dalla vista divina,

  33 	tu con la mente confusa dall'avidità, per l'amore dei figli o signore di genti,
     	non hai capito quanto fossero vere quelle grandi parole pronunciate allora,

  34 	il forte pāṇḍava dunque per uccidere i tuoi figli,
     	forse è nato quel grandi-braccia, da come uccise i kaurava,

  35 	quindi il Duryodhana avvicinatosi a Bhīṣma o mio signore,
     	soverchiato dal grande dolore, si lamentava con grande afflizione:

  36 	' il miei prodi fratelli sono stati uccisi da Bhīmasena in battaglia,
     	e anche tutti gli gli altri soldati sono massacrati pur impegnandosi,

  37 	tu o signore, stando in mezzo sempre ci ignori,
     	io stesso ho raggiunto un cattivo destino, guarda questo mio fato.'

  38 	udite queste dure parole, tuo padre Devavrata,
     	queste parole rispondeva a Duryodhana che aveva le lacrime agli occhi:

  39 	' questo fu un tempo detto da me, da Droṇa e da Vidura,
     	e dalla bellissima Gāndhārī, ma tu o caro non ne hai inteso la verità,

  40 	e una promessa io allora ho fatto a voi o tormenta-nemici,
     	né io né il maestro abbandoneremo mai la battaglia,

  41 	e ciascuno dei figli di Dhṛtarāṣṭra che Bhīma scorgerà in battaglia,
     	li ucciderà sul campo, questa la verità che ti dico,

  42 	tu o re fattoti saldo, un fermo impegno prendendo sul campo,
     	combatti in battaglia i pṛthādi, avendo come meta il paradiso,

  43 	i pāṇḍava non possono essere vinti in battaglia neppure da Indra con dèi e asura,
     	perciò posto mente alla guerra fermamente conbatti o bhārata.' ”
     


                              LXXXV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ vedendo i miei figli in molti, uccisi da uno solo o Saṃjaya,
     	Bhīṣma, Droṇa, e Kṛpa che fecero dunque sul campo?

   2 	di giorno in giorno i miei figli vanno alla distruzione o Saṃjaya,
     	io ritengo che in ogni caso o sūta, essi siano ferocemente colpiti dal fato,

   3 	laddove tutti i miei figli sono vinti e non vincono,
     	laddove in mezzo a Bhīṣma, a Droṇa, e a Kṛpa grand'anima,

   4 	al valoroso figlio di Somadatta, anche a Bhagadatta,
     	ad Aśvatthaman, e o caro, pure agli altri guerrieri,

   5 	valorosi e di grandissime anime, sono i miei figli, 
     	e sono uccisi in battaglia, che altro può essere se non il destino?

   6 	il folle Duryodhana non intese quanto fu un tempo detto,
     	pur prevenuto da me, o caro, da Bhīṣma e da Vidura,

   7 	e anche da Gāṇdhārī, sempre per il suo bene, quello sciocco, 
     	non intese allora, e per il suo fallo, è giunto questo frutto,

   8 	che Bhīmasena in battaglia, i miei sciocchi figli,
     	con grande furia di giorno in giorno, manda alla dimora di Yama.”

   9 	Saṃjaia disse:
     	“ si sono avverate le supreme parole dello kṣattṛ, 
     	che furono dette per il tuo bene e che tu non hai inteso:

  10 	'impedisci ai figli la partita, non essere ostile ai pāṇḍava.'
     	e pur parlando gli amici per il tuo bene, invero

  11 	non ascoltasti quelle parole come un moribondo la medicina efficace,
     	ora ti hanno raggiunto quei discorsi ben pronunciati,

  12 	da Vidura, da Droṇa, da Bhīṣma e dagl'altri desiderosi del tuo bene,
     	non avendo ascoltato quelle parole salutari, i kaurava vanno ora alla distruzione,

  13 	tutto questo fu negletto a quel tempo, o signore di popoli,
     	perciò ora ascolta da me in verità, come si svolse il combattimento,

  14 	a mezzogiorno la battaglia infuriava ferocemente crudele,
     	da distruggere il mondo o re, questo ascolta dunque da me,

  15 	allora tutti gli eserciti, per ordine del figlio di Dharma,
     	con grande furia assaltarono Bhīṣma per ucciderlo,

  16 	Dhṛṣṭadyumna, e Śikhaṇḍin, e Sātyaki grande sul carro,
     	riunite le truppe o grande re, attaccavano Bhīṣma,

  17 	Arjuna, e i figli di Draupadī, e Cekitāna, in battaglia
     	attaccarono tutti i re alleati di Duryodhana,

  18 	e il valoroso Abhimanyu e il figlio di Hiḍimbā grande guerriero,
     	e l'infuriato Bhīmasena assalirono i kaurava,

  19 	i kaurava venivano massacrati in battaglia dai pāṇḍava divisi in tre parti,
     	e pure i kaurava o re, colpivano i nemici in battaglia,

  20 	Droṇa, il migliore sul carro, assaliva i somaka assieme agli sṛñjaya,
     	e con grande furia li spediva alla dimora di Yama,

  21 	là vi erano grandi urla lementevoli, tra gli sṛñjaya grandi anime,
     	che erano uccisi in battaglia o re, dal figlio di Bharadvāja col suo arco,

  22 	molti kṣatriya uccisi da Droṇa sul campo, là
     	apparivano contorcersi come uomini afflitti dalle ferite,

  23 	e di quelli che stavano sul campo gridando e lamentandosi,
     	incessanti suoni si udivano, come di uomini deboli per la fame,

  24 	e quindi il fortissimo Bhīmasena furioso come un secondo fato,
     	compiva una terribile strage di quei kaurava,

  25 	e ferendosi i soldati reciprocanmente in quel grande scontro,
     	sorgeva un tremendo fiume che trasportava mucchi di sangue,

  26 	divenne terribilmente grande, quella battaglia o grande re, 
     	tra i kuru e i pāṇḍava ingrossando il regno di Yama, 

  27 	allora Bhīma furioso, e impetuoso, singolarmente
     	approcciando la schiera degli elefanti li spediva alla morte,

  28 	là o bhārata, gli elefanti colpiti dalle frecce di Bhīma,
     	cadevano, si accasciavano, gridavano, e si muovevano in ogni direzione,

  29 	recise le proboscidi, quei grandi pachidermi, con le zampe tagliate o mio signore,
     	terrorizzati gridavano come acquile, e cadevano a terra,

  30 	Nakula e Sahadeva, assalendo la schiera dei cavalieri,
     	quei cavalli coperti d'oro, coperti da splendide bardature,
     	apparivano massacrati a centinaia e a migliaia,

  31 	la terra o re, era riempita di fanti e di cavalli,
     	muti e urlanti, che si lamentavano, che erano morti,
     	la terra o migliore degli uomini, splendeva per questi cavalli di vario aspetto,

  32 	per i cavalli uccisi in battaglia da Arjuna, o bhārata,
     	la terra terribile appariva qua e là o signore di popoli,

  33 	e coi carri rotti, con le recise bandiere e i parasoli preziosissimi, 
     	con le collane e i braccialetti d'oro, e con le teste coi loro orecchini,

  34 	e coi turbanti, e cogli stendardi dispersi ovunque, 
     	coi bei timoni dei carri o re, e i gioghi, con le corde di cotone,
     	la terra, interamente coperta, appariva come rivestita di fiori, 

  35 	in questo modo era quella strage compiuta dai pāṇḍava o bhārata,
     	e infuriatosi il figlio di Śaṃtanu, e Droṇa il migliore sul carro,

  36 	e anche Aśvatthaman, e Kṛpa e Kṛtavarman,
     	e pure gli altri si infuriarono per la strage dei tuoi.”
     


                              LXXXVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ infuriando allora o re quella strage di eccellenti eroi,
     	Śakuni il glorioso figlio di Subala, assaliva i pāṇḍava,

   2 	e pure il sātvata o re, il figlio di Hṛdika, uccisore di eroi nemici,
     	assaltarono in battaglia l'esercito dei pāṇḍava,

   3 	con gran numero di cavalli dei kāmboja, e di quelli nati 
     	in regioni fluviali, e degli āraṭṭa, dei nati nei deserti, e dei sindhu,

   4 	di quelli bianchi dei vanāyu, e di quelli dei montanari,
     	e altri che nati dai tittira, erano velocissimi, rapidi come il vento,

   5 	il forte figlio del pāṇḍava con eccellenti destrieri veloci come il vento,
     	adornati d'oro, con corazze e ben equipaggiati,
     	con lieto aspetto quel tormenta-nemici attaccava quell'armata,

   6 	quel valoroso figlio di Arjuna di nome Irāvat, 
     	nato dalla figlia del re dei nāga, e dal saggio pṛthāde,

   7 	ella fu concessa a lui dal grand'anima Airāvata, quando era senza marito,
     	abbattuta e miserabile essendo stato ucciso il marito da Suparṇa,

   8 	il pṛthade la prese in moglie fedele e innamorata,
     	così nacque in un altro grembo quel figlio di Arjuna,

   9 	esso cresciuto e allevato nel mondo dei nāga dalla madre,
     	ne fu allontanato dal malvagio zio paterno per odio verso il pṛthāde,

  10 	di bell'aspetto, dotato di valore, e di qualità, di sincero ardimento,
     	si recava in fretta al mondo di Indra, avendo saputo che là era Arjuna,

  11 	avvicinando quindi il padre grand'anima e dal sincero coraggio,
     	vi si rivolgeva spontaneamente, in bella maniera a mani giunte:
     	' io sono Irāvat, fortuna sia a te, e io sono tuo figlio o illustre.'

  12 	e gli ricordava tutte le circostanze della sua unione con la madre,
     	il pāṇḍava tutto questo ricordando perfettamente,

  13 	abbracciando il figlio, che era simile a lui per qualità,
     	felice divenne il pṛthāde, nella dimora del re degli dèi,

  14  	dunque Arjuna nel mondo del dio o sovrano, raccomandava
     	con affetto, a quel grandi-braccia, quanto doveva fare:
     	'in tempo di guerra, tu dacci il tuo aiuto.' così o potente,

  15 	e avendo allora acconsentito, è giunto ora il momento di combattere,
     	egli era circondato da molti cavalli veloci e di bei colori, o sovrano,

  16 	quei cavalli rocoperti d'oro, di vari colori, veloci come il pensiero,
     	correvano rapidamente o re come oche selvatiche sull'oceano,

  17 	ed essi raggiunte le tue schiere di velocissimi cavalli, 
     	musi contro petti e musi, si colpivano reciprocamente,
     	e cadevano a terra violentemente o re, colpiti con grande violenza,

  18 	e abbattutesi reciprocamente quelle schiere di cavalli, allora
     	si udiva un tremendo suono come di battiti d'ali,

  19 	e quindi o grande re, scontrandosi reciprocamente in battaglia
     	i cavalieri, di quei cavalli compirono una vicendevole terribile strage,

  20 	infuriando allora violento e tumultuoso questo scontro,
     	si calmavano le schiere dei cavalli di entrambi, in ogni luogo,

  21 	indeboliti dai lanci quei guerrieri con cavalli uccisi, pieni di stanchezza,
     	si procuravano rapidamente la morte reciprocamente,

  22 	quindi distrutti i resti di quelle armate di cavalli o bhārata,
     	i prodi figli di Subala si spinsero sul fronte della battaglia,

  23 	con tocco simile a violento vento, e simili al vento per velocità,
     	su tali ottimi cavalli saliti, ben addestrati e vigorosi,

  24 	Gaja, Gavākṣa, Vṛṣaka, Carmavat, Ārjava, Śuka,
     	questi sei, pieni di forza, uscirono dal grande esercito,

  25 	coperti da Śakuni e dai suoi fortissimi soldati,
     	armati, esperti nel combattere, con aspetto feroce e fortissimi,

  26 	rotto quell'armata o grandi-braccia, difficile da sconfiggere,
     	pieni di grande forza, desiderosi di conquistare il paradiso,
     	quei gāndhāra ardui da combattere, gioiosi vi penetrarono allora, 

  27 	ma il valoroso Irāvat allora, vedendo che erano penetrati,  
     	diceva sul campo ai suoi soldati con vari armi e ornamenti:

  28 	' affinché questi soldati del figlio di Dhṛtarāṣṭra, coi cavalli al seguito,
     	siano tutti uccisi sul campo, adottate questo compito.'

  29 	avendo risposto affermativamente tutti quei guerrieri a Irāvat,
     	distrussero in battaglia quell'armata nemica, ardua da vincere dai nemici,

  30 	quell'esercito abbattuto da un altro esercito in battaglia vedendo,
     	non lo sopportavano tutti quei figli di Śakuni sul campo,
     	e assalendo Irāvat, da ogni parte lo circondarono,

  31 	colpendo con acute frecce, e incitandosi vicendevolmente,
     	quei prodi correndo intorno crearono una grande confusione,

  32 	Irāvat allora, trafitto dalle lancie aguzze di quelle grandi anime,
     	coperto da un fiume di sangue, come un elefante trafitto dagli uncini,

  33 	violentemente colpito al petto, alla schiena e ai fianchi,
     	da solo contro molti, con grande intelligenza o re, non tremava,

  34 	quindi Irāvat con grande furia, tutti loro, con appuntite frecce,
     	confondeva in battaglia trafiggendoli, quel conquista-fortezze-nemiche,

  35 	quell'uccisore di nemici, estratti quei giavelloti dal proprio corpo,
     	con questi colpiva i figli di Subala in battaglia,

  36 	estratta quindi l'appuntita spada, e afferrato lo scudo,
     	a piedi rapido, veniva volendo uccidere i figli di Subala in battaglia,

  37 	allora tutti quei figli di Subala, ripresi i sensi,
     	pieni di rabbia di nuovo attaccavano Irāvat,

  38 	Irāvat però, mostrando destrezza di mano con la spada,
     	attaccava tutti quei nipoti di Subala, con orgogliosa forza,

  39 	con destrezza agirono allora tutti quei figli di Subala,
     	non gli andavano vicino, muovendosi velocemente,

  40 	e mirando di nuovo a lui che era a terra, in battaglia, 
     	tutti violentemente circondandolo, si impegnarono a catturarlo,

  41 	quel tormenta-nemici con la spada fendeva le membra di
     	quelli che lo assalivano e le loro mani avanti e indietro,

  42 	le armi di tutti loro, e molti ornamenti,
     	caddero, e loro con le membra lacerate andarono a terra morti,

  43 	Vṛṣaka, o grande re, in molte parti lacerato,
     	fuggiva da quella crudelissima strage fatta dall'eroe,

  44 	allora allarmato Duryodhana vedendo tutti loro caduti,
     	furioso diceva al rākṣasa dal terribile aspetto,

  45 	al grande arciere figlio di Ṛśyaśr̥ṅga, uccisore di nemici e sapiente di magie,
     	nemico di Bhīmasena per l'antica uccisione di Baka:

  46 	' guarda o eroe, come quel forte figlio di Phalguna,
     	esperto di magie, mi porta terribile discapito distruggendo l'esercito,

  47 	tu che puoi andare dove vuoi o caro, e sei esperto di armi magiche,
     	e nemico giurato del pṛthāde, uccidilo perciò in battaglia.'

  48 	avendo risposto affermativamente, il rākṣasa terribile a vedersi,
     	volava con un ruggito leonino dov'era il giovane figlio di Arjuna,

  49 	unito a soldati con lunghe lance, esperti combattenti e cavalieri, 
     	e valorosi attaccanti, e attorniato dalle sue truppe,
     	voleva uccidere in battaglia il fortissimo Irāvat, 

  50 	ma Irāvat con grande furia, rapidamente avanzava,
     	quell'uccisore di nemici, e contrattaccava il rākṣasa per ucciderlo,

  51 	il fortissimo rākṣasa scorgendolo arrivare,
     	rapidamente allora si impegnava a lanciare una magia,

  52 	con quella furono prodotti molti cavalli magici,
     	ben montati da terribili rākṣasa, con acuminati tridenti in mano,

  53 	questi duemila attaccanti furiosi avvicinandosi,
     	in breve furono spediti ai ripettivi mondi dei morti,

  54 	ucciso questo esercito, quei due entrambi ardui da combatterci,
     	si scontrarono in battaglia come il Vāsava contro Vṛtra,

  55 	scorgendo quel rākṣasa dal duro combattere, che lo attaccava,
     	il fortissimo Irāvat, preso dall'ira, lo contrattaccava,

  56 	e di quel malvagio che gli era venuto vicino in battaglia, con la spada,
     	tagliava lo splendido arco, e la faretra con cinque frecce,

  57 	egli vedendo tagliato l'arco, velocemente volava in cielo,
     	confondendo con la sua magia il furioso Irāvat,

  58 	allora anche Irāvat salito nell'aria, confondendo 
     	il rākṣasa col le sue magie, le sue membra con colpi di spada,
     	tagliava, esperto dei punti vulnerabili, mutando forma, quell'invincibile,

  59 	allora quel supremo rākṣasa ripetutamente tagliato dai fendenti,
     	si rigenerava o grande re assumendo l'aspetto di un giovane,

  60 	la magia è per loro naturale, hanno aspetto e giovinezza a piacere,
     	e le membra del rākṣasa tagliate, si rigenerarono,

  61 	ma Irāvat infuriato, tagliava di nuovo ripetutamente,
     	quel fortissimo rakṣasa con un'affilata ascia,

  62 	quel valoroso rākṣasa, tagliato da quel forte come un albero,
     	lanciava un terribile grido che divenne tumultuoso,

  63 	dalle ferite dell'ascia il rakṣas perdeva molto sangue,
     	quindi si infuriava quel forte e compiva un grande impeto in battaglia,

  64 	il figlio di Ṛśyaśr̥ṅga vedendo il nemico forte in battaglia,
     	assunto un grande e terribile aspetto, si impegnava a catturarlo,
     	il mezzo al fronte della battaglia, là davanti a tutti,

  65 	vedendo tale magìa di quel rākṣasa grand'anima,
     	pure Irāvat infuriato cominciò ad usare la magìa,

  66 	essendo lui pieno d'ira, senza ritirarsi dal combattimento,
     	un suo materno famigliare lo raggiungeva,

  67 	in battaglia attorniato ovunque da molti nāga o re, 
     	e assumeva un grandissima forma simile a quella del glorioso Ananta,
     	e allora con moltissimi nāga circondava il rākṣasa,

  68 	circondato dai nāga, meditando quel toro dei rākṣasa,
     	assunta la forma di Suparṇa, divorava quei serpenti,

  69 	con la magìa divorato dunque quel suo famigliare materno,
     	il rākṣasa con la spada uccideva il confuso Irāvat,

  70 	il rakṣas abbatteva al suolo la testa di Irāvat,
     	coi suoi orecchini, e il diadema, splendente come luna o loto,

  71 	ucciso dunque dal rākṣasa il valoroso figlio di Arjuna,
     	rincuorati divennero i figli di Dhṛtarāṣṭra assieme al re,

  72 	in questa grande battaglia di nuovo così terrificante,
     	una grande e tremenda confusione sorgeva nei due eserciti,

  73 	cavalli, elefanti e fanti, assieme erano uccisi dai pachidermi
     	e i carri e i pachidermi erano distrutti dai fanti,

  74 	quindi le schiere di fanti e di carri e  molti cavalli in battaglia,
     	erano uccisi da guerrieri sui carri, in quella battaglia dei tuoi coi loro,

  75 	e pure Arjuna non sapendo che il suo proprio figlio era morto,
     	uccideva in battaglia i prodi sovrani protetti da Bhīṣma,

  76 	quindi i tuoi o re, e i fortissimi sṛñjaya,
     	sacrificando le vite in battaglia, si uccidevano gli uni cogli altri,

  77 	coi capelli sciolti, privi di corazza, senza più carri, gli archi rotti,
     	si combattevano con le braccia, scontrandosi reciprocamente,

  78 	quindi con dardi mortali Bhīṣma uccideva i grandi guerrieri,
     	quel fortissimo facendo tremare in battaglia l'esercito dei pāṇḍava,

  79 	e molti uomini nell'esercito di Yudhiṣṭhira, erano uccisi da lui,
     	ed elefanti, coi loro guidatori, e guerrieri sui carri e pure cavalli,

  80 	là o bhārata, vedendo il grande valore di Bhīṣma in battaglia,
     	noi lo vedevamo come il valore di Śakra, più che meraviglioso, 

  81 	quindi di Bhīmasena assieme al nipote di Pṛṣata o bhārata,
     	vi era allora un fiero scontro con il sātvata armato d'arco,

  82 	e vedendo l'ardimento di Droṇa, la paura entrava nei pāṇḍava:
     	' da solo in battaglia sarebbe in grado di ucciderci assieme all'esercito,

  83 	come dunque non, pure circondato da prodi principi giurati combattenti?'
     	così parlavano o grande re, in battaglia colpiti da Droṇa,

  84 	e infuriando quella fiera battaglia o toro dei bhārata,
     	i guerrieri di entrambi gli eserciti, non si perdonavano reciprocamente,

  85 	come posseduti combattevano, divenuti fortissimi rakṣas,
     	i tuoi arcieri e i pāṇḍava con grande furia o caro,

  86 	e nessuno noi vedemmo che proteggesse la sua vita,
     	dei guerrieri in quella battaglia, simile a quella contro i daitya.”
     


                              LXXXVII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“i pṛthadi grandi guerrieri, sapendo che Irāvat era stato ucciso
     	in battaglia, che fecero? questo raccontami o Saṃjaya.”

   2 	Saṃjaya disse:
     	“ il rākṣasa Ghaṭotkaca, il figlio di Bhīmasena,
     	veduto Irāvat ucciso in battaglia, lanciava un grande urlo,

   3 	per quel suo urlo lanciato, la terra, col cielo e il mare,	
     	con le sue montagne o re, si muoveva violentemente allora,
     	e anche l'atmosfera e ogni luogo e direzione,

   4 	e udendo quell'urlo disumano o bhārata, una paralisi delle membra
     	sorgeva nel tuo esercito, e tremore misto a sudore,

   5 	tutti i tuoi o re dei re, diperati nell'animo,
     	si stringevano insieme come serpi, e come elefanti atterriti dal leone,

   6 	il rākṣasa lanciava quel suo grandissimo urlo simile ad uragano,
     	alzando la sua splendente lancia e assumendo un terribile aspetto,

   7 	attorniato da terrificanti tori dei rākṣasa con varie armi,
     	giungeva con grande furia simile a Yama alla fine dei tempi,

   8 	e scorgendolo arrivare, infuriato con terribile aspetto,
     	preoccupato per il suo esercito, per lo più senza desiderio di lotta,

   9 	allora il re Duryodhana assaliva Ghaṭotkaca,
     	afferrato il largo arco, in un istante, come un leone urlava,

  10 	e dietro lo seguiva il sovrano dei vaṅga in persona,
     	con diecimila elefanti furiosi grandi come montagne,

  11 	e scorgendo arrivare, attorniato da quell'armata di elefanti,
     	tuo figlio o grande re, quel mostro notturno si adirava,

  12 	quindi sorgeva un tumultuoso scontro da far rizzare i capelli,
     	tra quei rākṣasa o re dei re, e le forze di Duryodhana,

  13 	e vedendo quell'armata di elefanti simile ad un mucchio di nuvole nel cielo,
     	i rākṣasa con le armi in pugno, attaccavano con grande furia,

  14 	lanciando varie urla, come di tuoni tra le nuvole,
     	con frecce, lance, spade e dardi, uccidevano i guerrieri sui pachidermi,

  15 	e con corti giavellotti, con tridenti, martelli, e asce
     	con picchi di monti, e con tronchi, uccidevano i grandi elefanti,

  16 	con le fronti spaccate, e gli arti, senza sangue noi vedemmo
     	quegli elefanti o grande re, uccisi dai mostri notturni,

  17 	distrutti e uccisi questi combattenti su elefante,
     	Duryodhana o grande re, assaliva i rākṣasa,

  18 	caduto in preda al furore, trascurando la sua stessa vita,
     	quel fortissimo scagliava frecce acuminate ai rākṣasa,

  19 	e quel grande arciere uccideva allora i principali rākṣasa,
     	infuriato o migliore dei bhārata, era tuo figlio Duryodhana,

  20 	e lui da grande guerriero, uccideva con quattro dardi
     	Vegavat, Mahāraudra, Vidyujjihva e Pramāthin,

  21 	quindi ancora quell'impareggiabile anima, una pioggia di frecce dura da affrontare,
     	scagliava o migliore dei bhārata contro l'armata dei mostri notturni,

  22 	e vedendo la grande impresa di tuo figlio o mio signore, 
     	il fortissimo figlio di Bhīmasena, acceso d'ira,

  23 	tendendo il grande arco dal rumore simile al fulmine di Indra,
     	attaccava con violenza Duryodhana uccisore di nemici,

  24 	e vedendolo arrivare simile alla morte spedita dal fato,
     	non vacillava o grande re tuo figlio Duryodhana,

  25 	quindi gli diceva irato, fieramente con gli occhi infuocati:
     	' per quelli che a lungo tu, con l'inganno hai mandato in esilio,
     	per quei pāṇḍava o re, che tu hai sconfitto nella partita a dadi,

  26 	e per Kṛṣṇā Draupadī, che con una sola veste, coperta di polvere,
     	trascinandola nella sala tu hai o malvagio, in molti modi offesa,

  27 	e mentre lei stava nell'āśrama, per farti piacere quel malvagio
     	re dei sindhu la offendeva, disprezzando i miei padri,

  28 	per queste offese e anche per altre o vergogna della stirpe,
     	ora tu ne avrai la morte, se non abbandonerai la battaglia.'

  29 	così avendo parlato il figlio di Hiḍimbā teso l'arco,
     	sringendo le labbra coi denti, e leccandosi i baffi,

  30 	con una grande pioggia di frecce ricopriva Duryodhana,
     	come una nuvola copre un monte con torrenti d'acque nella stagione delle piogge.”
     	


                              LXXXVIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora quella pioggia di frecce inaffrontabile pure per i dānava,
     	sopportava in battaglia quel re dei re, come un grande elefante la pioggia,

   2 	quindi preso dall'ira soffiando come un serpente,
     	tuo figlio o toro dei bhārata cadeva in grande difficoltà,

   3 	scagliava venticinque frecce aguzze e affilate,
     	queste volavano rapidamente su quel toro dei rākṣasa,
     	come serpi velenose infuriate sulla montagna gandhamādana,

   4 	da quelle colpito, emettendo sangue come un elefante essudante,
     	quel mostro carnivoro pose mente alla morte del re,
     	e afferrava una grande lancia, pronta a spaccare pure le montagne,

   5 	simile ad una grande meteora fiammeggiante, o come la folgore del dio nuvoloso,
     	quel grandi-braccia la alzava per uccidere tuo figlio,

   6 	vedendola pronta al lancio il sovrano dei vaṅga, rapidamente,
     	spingeva un elefante grande come una montagna contro il rākṣasa,

   7 	con quel forte e formidabile elefante che rapido giungeva,
     	verso il carro di Duryodhana, si spingeva verso la sua direzione,
     	e copriva il carro di tuo figlio col l'elefante,

   8 	la direzione del re vedendo proibita dall'astuto vaṅga,
     	Ghaṭotkaca o grande re, cogli occhi spalancati dall'ira,
     	alzata quella grande lancia la scagliava a quell'elefante,

   9 	esso colpito da quella scagliata dal suo braccio o re,
     	coperto dal sangue sgorgante, cadeva e moriva,

  10 	abbattuto quell'elefante, il forte signore dei vaṅga però,
     	saltando velocemente raggiungeva la faccia della terra,

  11 	Duryodhana però vedebdo caduto il grande elefante,
     	e vedendo in rotta l'esercito, cadeva in grande agitazione,

  12 	ma ponendo innanzi il dharma kṣatriya e il proprio orgoglio,
     	pur potendo ritirarsi, il re restava fermo come una montagna,

  13 	e incoccata una acuminata freccia infuocata come il fuoco finale,
     	la scagliava con suprema furia a quel terribile mostro notturno,

  14 	vedendo giungere quella freccia simile alla folgore di Indra,
     	il gigantesco Ghaṭotkaca con destrezza la evitava,

  15 	e di nuovo urlava terribile con gli occhi iniettati d'ira,
     	facendo tremare tutti gli esseri, come una nuvola tonante alla fine dello yuga,

  16 	udito l'orrendo urlo di quel terribile rakṣas,
     	Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, avvicinandosi al maestro gli diceva:

  17 	' poiché  si ode questo orrendo urlo lanciato dal rākṣasa,
     	forse che il figlio di Hiḍimba sta combattendo contro il re Duryodhana?

  18 	nessun vivente è in grado di vincere costui in battaglia, 
     	quindi correte là, fortuna sia a voi, a proteggere il re,

  19 	è attaccato quel glorioso, dal malvagio rākṣasa,
     	quindi tutti noi distruttori di nemici dobbiamo compiere una suprema impresa.'

  20 	udite le parole del patriarca, quei grandi guerrieri in fretta,
     	usando suprema velocità corsero dove era il re kaurava,

  21 	Droṇa, Somadatta, Bāhlika e Jayadratha,
     	Kṛpa, Bhūriśravas, Śalya, Citrasena e Viviṃśati,

  22 	Aśvatthaman, e Vikarṇa, i due āvanti, e Bṛhadbala,
     	e molte migliaia di carri che li seguivano,
     	per raggiungere tuo figlio Duryodhana attaccato,

  23 	scorgendo questo impareggiabile esercito protetto dai migliori del mondo,
     	giungere con le armi alzate, quel supremo Rākṣasa,
     	non vacillava quel grandi-braccia, simile al monte maināka,

  24 	ma afferrava il grande arco, attorniato dai suoi simili,
     	armati di tridenti e mazze, e pure da varie altre armi,

  25 	quindi sorgeva un tumultuoso scontro da far rizzare i capelli,
     	tra i rākṣasa e le migliori forze di Duryodhana,

  26 	il suono prodotto dagli archi ovunque divennne un tumulto,
     	ed era udito o grande re simile a quello di bambù che bruciavano,

  27 	delle armi che precipitavano sulle armature di quei corpi,
     	sorgeva un frastuono o re, simile a quello di monti frantumati,

  28 	e quei giavelloti scagliati dalle braccia di quei valorosi,
     	avevano l'aspetto come di serpenti che serpeggiavano nell'aria,

  29 	quindi tendendo il grande arco, supremamente infuriato,
     	quel grandi-braccia, Indra dei rākṣasa, lanciava un pauroso grido,

  30 	e con furia tagliava con una freccia a mezzaluna l'arco del maestro,
     	e abbattuta l'insegna di Somadatta con un freccia bhalla, urlava,

  31 	al petto trafiggeva Bāhlika con tre frecce,
     	e colpiva Kṛpa con una, e Citrasena con tre frecce,

  32 	e con una frecca rettamente lanciata a tutta forza,
     	raggiungendolo al collo, colpiva Vikarṇa,
     	e questi sedeva sul piano del carro coperto di sangue,

  33 	quindi ancora quell'impareggiabile anima, quindici frecce,
     	con furia, scagliava a Bhūriśravas o toro dei bhārata,
     	queste trapassata la sua corazza si piantavano al suolo,

  34 	e colpiva i guidatori di Viviṃśati, e del droṇide,
     	questi due caddero sul piano del carro lasciando le redini dei cavalli,

  35 	e del re dei sindhu l'insegna col cinghiale adornata d'oro, con una mezzaluna,
     	abbatteva o grande re, con una seconda gli tagliava l'arco,

  36 	quindi con gli occhi accesi d'ira con quattro dardi 
     	uccideva i quattro cavalli dell'āvantya grand'anima, 

  37 	e con una freccia acuminata e temperata, lanciata a tutta estensione,
     	trafiggeva o grande re, il figlio regale Bṛhadbala,
     	ed egli profondamente ferito, vacillando si sedeva sul piano del carro,

  38 	ma preso da violenta ira, stando sul carro quel sovrano dei rākṣasa, 
     	scagliava frecce acuminate e affilate, simili a serpi velenose,
     	e queste o grande re, colpirono Śalya duro da combatterci.”
     


                              LXXXIX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ resi inoffensivi in battaglia tutti i tuoi, il rākṣasa, 
     	assaliva Duryodhana o migliore dei bhārata per ucciderlo,

   2 	ma vedendolo venire violentemente contro il re,
     	i tuoi, duri da affrontare, lo assalivano intenzionati ad ucciderlo, 

   3 	quei fortissimmi tesero gli archi grandi come palme,
     	e lo assalirono solitario urlando come un branco di leoni,

   4 	quindi con una pioggia di frecce interamente lo ricoprirono,
     	come le nuvole fanno a una montagna con scrosci d'acqua in autunno,

   5 	egli profondamente ferito, sofferente, come un elefante colpito dagli uncini,
     	saliva allora completamente nell'aria come fosse il figlio di Vinatā,

   6 	e lanciava un grandissimo suono come di nuvola autunnale,
     	quel terribile urlo faceva risuonare ogni luogo, direzione e l'atmosfera,

   7 	il re Yudhiṣṭhira però, udendo quell'urlo del rākṣasa,
     	quel migliore dei bhārata diceva a Bhīmasena queste parole:

   8 	' forse il rākṣasa sta combattendo coi grandi guerrieri del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	poiché si ode che lancia questo terrificante urlo,
     	e io vedo là approntato un compito eccessivo o caro,

   9 	il patriarca infuriato è intento ad uccidere i pāñcāla,
     	e per proteggerli sta combattendo Phalguna contro i nemici,

  10 	udito dunque o grandi-braccia come accadono queste due cose,
     	va a proteggere il figlio di Hiḍimbā caduto in suprema difficoltà.'

  11 	obbedendo alle parole del fratello, affrettandosi ventre-di-lupo,
     	partiva con un ruggito di leone, facendo tremare tutti i principi,
     	con grande violenza o re, come l'oceano durante le fasi lunari,

  12 	lo seguivano Satyadhṛti, e Saucitti, arduo da affrontare,
     	e Śreṇimat, e Vasudāna, e il supremo figlio del re dei kāśi, 

  13 	e i figli di Draupadī grandi guerrieri con Abhimanyu in testa,
     	e Kṣatradeva, e Vikrānta e pure Kṣatradharman, 

  14 	e Nīla il signore della costa, schierato col suo esercito,
     	costoro con una grande schiera di carri attorniarono il figlio di Hiḍimbā,

  15 	e con seimila elefanti sempre furiosi e ben armati,
     	insieme andavano a proteggere quel re dei rākṣasa Ghaṭotkaca,

  16 	e con grandi ruggiti leonini e frastuono di ruote,
     	e con nitriti e suono di zoccoli, facevano tremare la terra,

  17 	udendo il frastuono di questi che caricavano, le tue truppe,
     	scosse dalla paura di Bhīmasena, e sbiancate in viso,
     	ritirandosi o grande re, abbandonavano Ghaṭotkaca,

  18 	quindi sorgeva un scontro i vari luoghi di quelle grandi anime,
     	tra i tuoi e gli altri che non abbandonarono il combattimento,

  19 	quei grandi sui carri, scagliando vari tipi di dardi.
     	reciprocamente attaccandosi, si impegnavano a combattere,
     	in quel fierissimo e confuso scontro, spaventevole per i vili,

  20 	cavalli si scontravano cogli elefanti, e i fanti coi carri,
     	reciprocamente in battaglia o re, per conquistare grande gloria,

  21 	e con violenza nasceva una grande e densa polvere,
     	sollevata dalle ruote e dai piedi di fanti, carri, cavalli ed elefanti,

  22 	e una polvere rosso scura, densa copriva il campo di battaglia,
     	e né i tuoi i nemici o re si riconoscevano gli uni cogli altri,

  23 	il padre non riconosceva il figlio, né il figlio il padre,
     	in quella strage divenuta confusa da far rizzare i capelli,

  24 	il rumore delle armi o migliore dei bhārata, e degli uomini urlanti,
     	divenne enorme, simile a boschi di bambù che bruciano,

  25 	un flusso di sangue dalle interiora di elefanti, cavalli, e uomini,
     	scorreva in un fiume là coi capelli per alghe ed erbe,

  26 	e mentre cadevano sul campo le teste dai corpi degli uomini,
     	si udiva un grandissimo rumore come di pietre cadute,

  27 	di uomini senza teste, di elefanti con le membra recise,
     	di cavalli coi corpi squarciati, era piena la terra,

  28 	quei grandi sui carri, scagliando vari tipi di dardi.
     	e assalendosi reciprocamente, si impegnavano in combattimento,

  29 	i cavalli attaccando i cavalli, spinti dai loro cavalieri,
     	uccidendosi vicendevolmente in battaglia cadevano privi di vita,

  30 	gli uomini attaccando violentemente gli uomini, cogli occhi iniettati d'ira,
     	petto contro petto reciprocamente stringendosi si uccidevano,

  31 	e incitati dai guidatori, gli elefanti e gli elefanti dei nemici,
     	colpivano con le punte delle zanne altri elefanti in battaglia,

  32 	coperti del loro sangue, adornati da insegne,
     	apparivano scontrarsi come nuvole tonanti,

  33 	alcuni squarciati dalle zanne appuntite, e con le teste trafitte dai dardi, 
     	barrendo, fuggivano come nuvole risuonanti,

  34 	alcuni che avevano le proboscidi troncate, e altri col corpo aperto da ferite,
     	cadevano in quel tumulto come monti dai fianchi franati,

  35 	altri grandi elefanti coi fianchi rotti dai loro simili,
     	perdevano a terra il loro sangue, come monti i loro minerali, 

  36 	e altri ancora feriti dalle frecce, e trafitti dai giavellotti,
     	morti i loro uomini, apparivano come monti privi di picchi,

  37 	alcuni soverchiati dalla rabbia, accecati dalla furia, senza guida,
     	uccidevano in battaglia fanti, cavalli e carri a centinaia,

  38 	e pure i cavalli colpiti da dardi e giavellotti dei cavalieri,
     	ad uno ad uno si assalivano portando confusione in ogni luogo,

  39 	guerrieri su carro di nobile stirpe, trascurando la vita contro carri, 
     	confidando nella propria forza, compivano imprese senza paura,

  40 	e si colpivano vicendevolmente come in un innocuo svayaṁvara,
     	cercando la gloria o re, o il paradiso, quegli esperti combattenti,

  41 	infuriando quindi quella battaglia da far rizzare i capelli,
     	il grande esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra, per lo più girava le spalle.”
     


                              XC


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ vedendo il proprio esercito sconfitto il re Duryodhana in persona,
     	correva infuriato contro Bhīmasena uccisore di nemici,

   2 	e afferrato il grande arco, rumoroso come la folgore di Indra, 
     	con una grandissima pioggia di frecce ricopriva il pāṇḍava,

   3 	e approntata una mezzaluna affilatissima, da tagliare un capello,
     	soverchiato dall'ira, tagliava l'arco di Bhīmasena,

   4 	e scorgendo quell'occasione, rapidamene quel grande guerriero,
     	incoccava un freccia acuminata da poter spaccare i monti,
     	e con quella il grandi-braccia colpiva Bhīmasena,

   5 	egli profondamente ferito, sofferente leccandosi le labbra,
     	si aggrappava quello splendido, alla bandiera ornata d'oro,

   6 	quindi Ghaṭotkaca vedendo Bhīmasena privo di sensi,
     	accendendosi d'ira si accendeva come un fuoco,

   7 	e i grandi guerrieri dei pāṇḍava con Abhimanyu in testa,
     	adirati attaccavano il re con grande furia,

   8 	e vedendoli arrivare adirati e pieni di furia,
     	il figlio di Bharadvāja diceva queste parole ai tuoi guerrieri sui carri:

   9 	'correte rapidi, fortuna sia a voi, a proteggere il re,
     	che caduto in grave difficoltà, sta sprofondando in un mare di guai,

  10 	i grandi arcieri dei pāṇḍava furiosi e grandi sui carri,
     	messo avanti Bhīmasena assalgono Duryodhana,

  11 	scagliando varie armi risoluti per la vittoria,
     	lanciando paurose urla che fanno tremare la terra.'

  12 	udite le parole del maestro, al seguito di Somadatta,
     	i tuoi circondarono l'esercito dei pāṇḍava,

  13 	Kṛpa, Bhūriśravas, Śalya, il figlio di Droṇa e Viviṃśati,
     	Citrasena, e Vikarṇa, il re dei sindhu e Bṛhadbala,
     	i due āvanti grandi arcieri, attorniarono il re kaurava,

  14 	giunti a venti piedi si impegnarono nel combattimento,
     	i pāṇḍava e i figli di Dhṛtarāṣṭra per uccidersi vicendevolmente,

  15 	e avendo così parlato quel grandi-braccia, tendendo il grande arco,
     	il figlio di Bharadvāja venticinque frecce scagliava a Bhīma,

  16 	e ancora quel grandi-braccia lo copriva rapidamente di frecce,
     	come una nuvola in autunno, copre di scrosci d'acque una montagna,

  17 	e Bhīmasena lo contraccambiava cone dieci frecce affilate a pietra,
     	in fretta quel fortissimo grande arciere lo colpiva al fianco sinistro,

  18 	quell'anziano colpito profondamente, e sofferente o bhārata,
     	perdendo rapidamente i sensi si sedeva sul piano del carro,

  19 	ma vedendo il maestro in ambascie, il re Duryodhana in persona,
     	e il figlio di Drona con grande furia attaccavano Bhīmasena,

  20 	scorgendo arrivare quei due simili a due Yama alla fine dei tempi,
     	Bhīmasena grandi-braccia, rapidamente afferrata la mazza,

  21 	scendendo rapido dal carro, si fermava saldo come una montagna,
     	alzando la pesante mazza in battaglia, simile al bastone di Yama,

  22 	vedendo alzata la mazza simile alla cresta del monte kailāsa,
     	il re kaurava e il figlio di Droṇa insieme attaccavano,

  23 	quei due fortissimi, che insieme rapidi giungevano,
     	venivano attaccati con violenza dal rapido ventre-di-lupo,

  24 	vedendolo arrivare infuriato e con terribile aspetto,
     	rapidamente i grandi guerrieri dei kaurava lo attaccavano,

  25 	tutti guidati dal figlio di Bharadvāja, intenzionati ad uccidere Bhīmasena,
     	scagliavano vari tipi di armi al petto di Bhīma,
     	tutti insieme da ogni parte colpendo il pāṇḍava,

  26 	scorgendo quel grande guerriero pressato e caduto in difficoltà,
     	i grandi guerrieri dei pāṇḍava con Abhimanyu in testa,
     	correvano a raggiungerlo a scapito della vita che è difficile da abbandonare,

  27 	il prode signore della costa, caro amico di Bhīma,
     	Nīla, infuriato come una nera nuvola, attaccava il figlio di Droṇa,
     	sempre quel grande arciere era in competizione col figlio di Droṇa,

  28 	egli tendendo il grande arco colpiva il droṇide con una freccia piumata,
     	come un tempo Śakra o grande re, trafiggeva il dānava

  29 	Vipracitti, che irresistibile era il terrore degli dèi,
     	per la cui furia col suo splendore faceva tremare il trimundio,

  30 	quindi trafitto dalla acutissima freccia di Nīla,
     	coperto dal sangue sgorgato, il droṇide, soverchiato dall'ira,

  31 	teso il bellissimo arco dal rumore simile alla folgore di Indra,
     	pose mente alla morte di Nīla quel migliore dei saggi,

  32 	allora incoccate delle grandi frecce bhalla, temperate dal fabbro,
     	uccideva i suoi quattro cavalli e ne abbatteva l'insegna,

  33 	e con sette bhalla trafiggeva Nīla al petto,
     	egli trafitto in profondità, sofferente sedeva sul piano del carro,

  34 	scorgendo svenuto il re Nīla simile ad un mucchio di nuvole,
     	anche Ghaṭotkaca infuriato, attorniato dai suoi fratelli,

  35 	attaccava violentemente il droṇide splendido in battaglia,
     	e pure altri rākṣasa, ardui da affrontare lo attaccarono,

  36 	scorgendo quel rākṣasa dall'orrido aspetto che arrivava,
     	il nipote di Bharadvāja, spendido e rapido contrattaccava,

  37 	con furia colpiva quei rākṣasa dal terribile aspetto,
     	che furiosi erano davanti al rākṣasa come avanguardia,

  38 	e vedendoli fuggire per le frecce scagliate dall'arco del droṇide,
     	Ghaṭotkaca, il gigantesco figlio di Bhīmasena si infuriava,

  39 	e faceva apparira una grande magìa crudelissima e terribile a vedersi, 
     	e quel sovrano dei rākṣasa sapiente di magìa confondeva sul campo il droṇide,

  40 	allora tutti i tuoi furono messi in fuga da quella magìa,
     	essi si scorgevano reciprocamente abbattuti al suolo,
     	privi di sensi, miseramente coperti di sangue,

  41 	Droṇa Duryodhana, Śalya, e Aśvatthaman,
     	e la maggior parte dei grandi arcieri che erano i principali dei kaurava,

  42 	a pezzi erano tutti i guerrieri dei carri, e gli elefanti abbattuti,
     	e i cavalli coi loro cavalieri, erano sparsi a migliaia,

  43 	vedendo il tuo esercito che correva verso gli accampamenti,
     	mentre io gridavo o re, e pure Devavrata:

  44 	' combattete, non fuggite, per la magìa del rākṣasa sul campo
     	compiuta da Ghaṭotkaca!' ma confusi non si fermavano,
     	non credevano, terrorizzati alle parole che noi due dicevamo,

  45 	i pāṇḍava vedendoli fuggire, conquistata la vittoria,
     	assieme a Ghaṭotkaca lanciarono ruggiti leonini,
     	e il suono di conchiglie e tamburi, si alzava ovunque violento,

  46 	così tutto il tuo esercito, per il malvagio figlio di Hiḍimbā,
     	al momento del tramonto del sole, era rotto e messo in fuga in ogni direzione.”
     


                              XCI


   1 	Saṃjaya disse:
     	"in mezzo a queste grandi urla il re Duryodhana allora, 
     	avvicinatosi al figlio di Gaṅgā, con rispetto a lui rivolgendosi,

   2 	cominciava a raccontargli tutto quanto era successo,
     	della vittoria di Ghaṭotkaca e della propria sconfitta,

   3 	e lo raccontava depresso continuamente sospirando,
     	e quindi diceva o re, a Bhīṣma al patriarca dei kuru:

   4 	' rifugiandomi in te o signore, come gli altri in Vāsudeva,
     	questa fiera guerra coi pāṇḍava io ho iniziato o potente,

   5 	undici sono gli akṣauhiṇī che io posso contare,
     	al tuo comando, schierati con me o tormenta-nemici,

   6 	e io in persona o tigre dei bhārata, dai pāṇḍava con in testa
     	Bhīmasena, adoperando Ghaṭotkaca sono stato sconfitto in battaglia,

   7 	questo mi brucia le membra, come un fuoco la legna secca,
     	io voglio o gloriosissimo, col tuo favore o tormenta-nemici,

   8 	questo fuoricasta dei rākṣasa uccidere di persona o nonno,
     	con l'aiuto di te che sei invincibile, tu devi fare questo per me.'

   9 	udite queste parole del re, o migliore dei bhārata,
     	Bhīṣma il figlio dio Śaṃtanu diceva questo a Duryodhana:

  10 	'ascolta o re, le parole che ora ti dico o kaurava,
     	e come tu devi o grande re, comportarti o tormenta-nemici,

  11 	da te in battaglia o caro, in ogni modo ti devi proteggere, o uccisore di nemici,
     	tu devi scontrarti sempre col dharmarāja, o senza-macchia,

  12 	o con Arjuna o coi gemelli, o ancora con Bhīmasena,
     	mettendo avanti il dharma dei re, il re muove contro il re,

  13 	io, Droṇa, Kṛpa, il droṇide e il sātvata Kṛtavarman,
     	e Śalya e il figlio di Somadatta, e Vikarṇa grande sul carro,

  14 	e i prodi tuoi fratelli, a cominciare da Duḥśāsana, 
     	al tuo posto combatteremo quel fortissimo rākṣasa,

  15 	se tu hai grande preoccupazione in cuore per questo crudele re rākṣasa,
     	allora vada in battaglia a combattere contro questo malvagio,
     	il signore della terra Bhagadatta, pari in battaglia al dio distruggi-fortezze.'

  16 	così avendo detto al re, allora diceva a Bhagadatta,
     	lui esperto nel parlare, alla presenza del sovrano dei re, queste parole:

  17 	' corri veloce o grande re, dal figlio di Hiḍimbā, arduo da affrontare,
     	e fermalo impegnandoti in battaglia davanti a tutti i guerrieri,
     	come un tempo Indra fece con Tāraka il rākṣasa dal crudele agire,

  18 	tu hai divine armi e ardimento o tormenta-nemici,
     	e un tempo hai avuto scontri con molti asura,

  19 	e tu o tigre tra i re, sei il giusto antagonista di costui in battaglia,
     	confidando nella tua forza o re, uccidi quel toro dei rākṣasa.'

  20 	udite queste parole di Bhīṣma, comandante dell'armata,
     	rapido partiva verso i nemici con un ruggito di leone,

  21 	e vedendolo arrivare di corsa tonando come nuvola,
     	i grandi guerrieri dei pāṇḍava con grande furia lo attaccarono,

  22 	Bhīmasena, e Abhimanyu, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	e i figli di Draupadī, Satyadhṛti e Kṣatradeva o mio signore,

  23 	e il re dei cedi, e Vasudāna, e anche il sovrano dei daśārṇa,
     	ma pure Bhagadatta col suo elefante Supratīka li attaccava,

  24 	allora sorgeva una terribile e paurosa battaglia,
     	tra i pāṇḍava e Bhagadatta, che incrementava il regno di Yama,

  25 	dai carri erano scagliate frecce terribilmente violente e potenti,
     	esse cadevano o grande re, su elefanti e carri,

  26 	ed essudando quei grandi elefanti, ben addestrati dalle loro guide,
     	scontrandosi reciprocamente si assalivano senza paura,

  27 	accecati dall'ira, pieni di furia, con le appuntite zanne, nel grande scontro,
     	si squartavano con le loro aste d'avorio scontrandosi vicendevolmente,

  28 	e i cavalli coperti di piumaggi, montati da lanceri,
     	incitati dai cavalieri, rapidi volavano gli uni contro gli altri,

  29 	e i fanti colpiti dalle schiere di fanti con lance e giavellotti,
     	cadevano al suolo, a centinaia e a migliaia,

  30 	e pure i guerrieri su carri, o re, con dardi e frecce scagliate,
     	colpendo in battaglia i valorosi, lanciavano ruggiti leonini, 

  31 	infuriando questa battaglia da far rizzare i capelli,
     	il grande arciere Bhagadatta allora attaccava Bhīmasena,

  32 	coll'elefante che essudava furia in sette rivoli,
     	simile ad una montagna su cui scorreva acqua in ogni luogo,

  33 	tirando migliaia di frecce stando sulla testa di Supratīka,
     	come il dio nuvoloso stando su Airāvata, scrosci di pioggia, o senza-macchia,

  34 	quel principe colpiva Bhīma di scrosci di frecce,
     	come una nuvola di scrosci di pioggia, una montagna nella stagione delle piogge,

  35 	Bhīmasena però infuriato, più di cento dei fanti a sua scorta,
     	uccideva quel grande arciere infuriato con piogge di frecce, 

  36 	Bhagadatta quel possente, vedendo quelli uccisi, furioso,
     	spingeva quel grande elefante contro il carro di Bhīmasena,

  37 	il pachiderma da lui incitato come una freccia scagliata dalla corda,
     	assaliva con violenza Bhīmasena uccisore di nemici,

  38 	i grandi guerrieri dei pāṇḍava scorgendolo caricare,
     	con Bhīmasena in testa, attaccavano con violenza, 

  39 	i kekaya e Abhimanyu, e tutti i figli di Draupadī,
     	il signore dei daśārṇa, e il prode Kṣatradeva o mio signore,
     	e il re dei cedi, e Citraketu, tutti erano infuriati,

  40 	e questi fortissimi mostrando divine armi supreme,
     	furiosi quell'unico elefante tutt'attorno circondavano,

  41 	quel grande pachiderma colpito da molte frecce barriva,
     	coperto dal sangue che sgorgava, come il primo dei monti dai vari minerali,

  42 	il signore dei daśārṇa però, su un elefante grande come una montagna,
     	schierato, attaccava il pachiderma di Bhagadatta,

  43 	quel re degli elefanti, vedendo attaccare quel pachiderma,
     	lo respingeva Supratīka come la riva fa col mare,

  44 	scorgendo respinto quel grande elefante del re dei daśārṇa grand'anima,
     	persino i soldati dei pāṇḍava lo onoravano gridando: ' bravo, bravo!'

  45 	quindi il re di prāgjyotiṣa, irato quattordici giavellotti,
     	lanciava alla testa di quell'elefante o migliore dei sovrani,

  46 	la corazza a protezione della sua testa, adornata d'oro,
     	spezzando, penetrarono rapidamente in lui come serpenti in un formicaio,

  47 	quel pachiderma profondamente trafitto, dolorante o migliore di bhārata,
     	smessa la sua furia, rapidamnete fuggiva con lena,

  48 	e correva violentemente urlando terribili barriti,
     	massacrando le sue schiere, come il vento con impeto gli alberi,

  49 	sconfitto dunque questo elefante, i grandi guerrieri dei pāṇḍava, 
     	lanciando forte dei ruggiti leonini, si apprestarono al combattimento,

  50 	quindi con Bhīma alla testa attaccarono Bhagadatta,
     	lanciando varie frecce e vari tipi di armi,

  51 	udendo le terribili urla o re, di quelli che attaccavano furiosi 
     	e adirati per la furia lasciata ogni costernazione, 
     	Bhagadatta, grande arciere, incitava il proprio elefante,

  52 	spinto dall'uncino e dai piedi, in battaglia quel supremo elefante,
     	in un istante divenne come il fuoco della dissoluzione del mondo,

  53 	e le schiere di carri, e gli altri elefanti e cavalli coi loro cavalieri,
     	e i fanti a centinaia e a migliaia con grande furia,
     	uccideva in battaglia o re, attaccandoli ripetutamente,

  54 	il grande esercito dei pāṇḍava messo in disordine da esso,
     	si restringeva o grande re, come del cuoio messo nel fuoco.

  55 	ma vedendo il proprio esercito rotto dall'astuto Bhagadatta,
     	Ghaṭotkaca, infuriato attaccava allora Bhagadatta,

  56 	quel maschio mostruoso o re con bocca e occhi di fiamma,
     	assunta un orrido aspetto, quasi infiammato d'ìra,

  57 	afferrava un grande lancia, da poter spezzare i monti,
     	e per uccidere quell'elefante, con violenza la scagliava quel fortissimo,
     	completamente ricoperta di fiamme e lingue di fuoco,

  58 	vedendolo arrivare rapida piena di fiamme sul campo,
     	il sovrano, scagliava una mezzaluna splendidamente affilata,
     	e violentemente con quella freccia tagliava la grande lancia,

  59 	cadeva tagliata in due quella lancia incrostata d'oro,
     	come un grande fulmine distrutto, scagliato da Śakra dal cielo,

  60 	e quel sovrano veduta la lancia caduta tagliata in due,
     	afferrava una grande lancia con l'asta d'oro, piena di lingue di fuoco,
     	la scagliava al rākṣasa, e gli gridava: ' fermati, fermati!'

  61 	scorgendola arrivare volando come una folgore,
     	il rākṣasa rapido salendo la afferrava e quindi urlava,

  62 	e rapido la rompeva salendovi col ginocchio o bhārata,
     	sotto gli occhi di quel principe dei sovrani, e questo apparve come un portento,

  63 	vedendo quell'impresa compiuta da quel fortissimo rākṣasa,
     	gli dèi in cielo, coi gandharva, e pure coi muni, si stupirono,

  64 	e i grandi arcieri dei pāṇḍava con Bhīmasena in testa, 
     	fecero risuonare la terra col grido di: 'bravo, bravo!'

  65 	ma udendo quelle grandi grida di quei gioiosi grandi anime,
     	il grande arciere, il possente Bhagadatta non lo sopportava,

  66 	egli tendendo il grande arco dal rumore pari al fulmine di Indra, 
     	attaccava con grande impeto i grandi carri dei pāṇḍava,
     	scagliando grandi e acuminate frecce, splendenti di fiamme,

  67 	trafiggeva Bhīma con una e il rākṣasa con nove frecce,
     	e Abhimanyu con tre e i kekaya con cinque frecce,

  68 	con una freccia dalla cocca d'oro, scagliata a tutta apertura,
     	tagliava il braccio destro di Kṣatradeva in battaglia,
     	cadeva dunque a terra il suo supremo arco con la freccia,

  69 	e allora colpiva con cinque frecce pure i figli di Draupadī,
     	e uccideva i furiosi cavalli di Bhīmasena,

  70 	e tagliava con tre frecce affilate la sua insegna leonina,
     	e trafiggeva con altre tre frecce piumate il suo auriga,

  71 	sofferente sedeva sul piano del carro, profondamente ferito,
     	da Bhagadatta in battaglia, Viśoka o migliore dei bhārata, 

  72 	allora Bhīma o grande re, il migliore sula carro, privato del carro,
     	afferrata con impeto la mazza, scendeva dal grande carro,

  73 	vedendolo con la mazza alzata come un monte con la sua cima,
     	una terribile paura sorgeva tra i tuoi o bhārata,

  74 	e in quel momento il pāṇḍava con Kṛṣṇa per auriga,
     	giungeva o grande re, abbattendo i nemici a migliaia,

  75 	laddove erano quei due, padre e figlio, tigri tra gli uomini, uccisori di nemici,
     	a scontrarsi col re di prāgjyotiṣa, Bhīmasena e Ghaṭotkaca,

  76 	il pāṇḍava vedendo combattere quei grandi guerrieri,
     	rapido o migliore dei bhārata, là correva scagliando frecce,

  77 	allora il re Duryodhana, affrettandosi quel grande sul carro,
     	incitava rapido quell'esercito pieno di carri, cavalli ed elefanti,

  78 	e vedendo arrivare veloce quel grande esercito dei kaurava,
     	il pāṇḍava dai bianchi destrieri, con impeto lo attaccava,

  79 	e pure Bhagadatta col suo elefante in battaglia o bhārata,
     	massacrando le forze dei pāṇḍava attaccava Yudhiṣṭhira.

  80 	allora vi era una tumultuosa battaglia tra Bhagadatta o mio signore,
     	e i pāñcāla, e gli sṛñjaya e i kekaya con le armi in pugno,

  81 	e pure Bhīmasena a quei due, ad Arjuna e al lunghi-capelli, sul campo
     	rivelava come era accaduta, la morte del supremo Irāvat.”
     	


                              XCII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ il conquista-ricchezze, udito che il figlio Irāvat era stato ucciso,
     	penetrato da grande dolore, soffiando come un serpente,

   2 	diceva o re, queste parole a Vāsudeva sul campo di battaglia:
     	' certo la previde un tempo il grande saggio Vidura,

   3 	quel grande intelletto, questa terribile strage dei kuru e dei pāṇḍava,
     	e allora cercava di prevenire Dhṛtarāṣṭra sovrano di uomini,

   4 	molti eroi invincibili in questa battaglia o occisore di Madhu,
     	sono stati uccisi dai kaurava, e anche loro dai nostri furono uccisi in battaglia,

   5 	per la ricchezza o migliore degli uomini, fu compiuta questa deprecabile impresa,
     	vergogna alle ricchezze, per questo si è compiuta la strage dei parenti,

   6 	morire da poveri è il meglio, non la ricchezza uccidendo i parenti,
     	che cosa dunque otterremo o Kṛṣṇa uccidendo i parenti combattendo?

   7 	per l'offesa di Duryodhana e di Śakuni il figlio di Subala,
     	gli kṣatriya vanno alla morte, e pure per i mali consigli di Karṇa,

   8 	noi ora sappiamo che una virtuosa azione, o uccisore di Madhu,
     	fece il re o grandi braccia, chiedendo a Suyodhana,
     	metà del regno o solo cinque villaggi, ma quel malvagio non accettava,

   9 	vedendo questi prodi kṣatriya stesi a terra
     	aspramente mi rimprovero, vergogna sia per il modo di vivere degli kṣatriya,

  10 	forse incapace in battaglia mi riterrebbero gli kṣatriya,
     	allora combatto volentieri contro questi parenti o uccisore di Madhu,

  11 	spingi rapido i cavalli contro l'esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	con le braccia attraverserò questo grande mare di nemici in battaglia,
     	non è questo il momento di essere in alcun modo timoroso.'

  12 	così apostrofato dal pṛthāde, il lunghi-capelli uccisore di eroi nemici,
     	incitava i bianchi cavalli, veloci come il vento,

  13 	allora vi era un grande frastuono nel tuo esercito o bhārata,
     	come del mare con l'alta marea, agitato dalla forza della burrasca,

  14 	nel pomeriggio o grande re, quello scontro sorgeva,
     	rumoroso come un temporale, tra Bhīṣma e i pāṇḍava,

  15 	allora o re, i tuoi figli, circondavano in battaglia,
     	Droṇa che attaccava Bhīmasena, come i vasu fanno col Vāsava,

  16 	quindi Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, e Kṛpa il migliore sul carro,
     	e Bhagadatta e Suśarman, attaccavano il conquista-ricchezze,

  17 	il figlio di Hṛdika, e Bāhlika entrambi attaccavano Sātyaki,
     	e il sovrano di ambaṣṭha, assaliva Abhimanyu,

  18 	e i rimanenti altri o grande re, il resto dei grandi carri,
     	allora sorgeva una battaglia terribile e spaventevole,

  19 	Bhīmasena però scorgendo i tuoi figli o signore di genti,
     	si incendiava furioso in battaglia, come il fuoco sacro per le oblazioni di burro,

  20 	ma i tuoi figli ricoprivano il kuntīde con le frecce, 
     	come le nuvole fanno con un monte nella stagione delle piogge,

  21 	trafitto in molte parti dai tuoi figli o signore di popoli,
     	leccandosi le labbra quel valoroso, come tigre orgogliosa,

  22 	allora Bhīma abbatteva Vyūḍhoraska o principe,
     	con una freccia affilata come un rasoio, e costui perdeva la vita,

  23 	con un'altra freccia bhalla, affilata e temperata,
     	abbatteva Kuṇḍalin come un leone abbatte una vile preda,

  24 	allora prendeva sette frecce acutissime, temperate e affilate a pietra,
     	ed egli con grande velocità raggiungeva i tuoi figli o grande signore,

  25 	scagliate da Bhīmasena col robusto arco, quelle frecce 
     	abbatterono dai carri i tuoi figli, grandissimi guerrieri sui carri,

  26 	Anādhṛṣṭi, Kuṇḍabheda, Vairāta, Dīrgalocana,
     	Dīrgabāhu, Subāhu e anche Kanakadhvaja,

  27 	questi valososi caddero e splendevano o toro dei bhārata,
     	come manghi adornati di fiori caduti in primavera,

  28 	allora fuggirono il resto dei tuoi figli o signore di popoli,
     	ritenendo il fortissimo Bhīmasena il loro fato,

  29 	Droṇa però in battaglia copriva interamente di frecce, 
     	come una montagna lo è dalle piogge, quel valoroso che bruciava i tuoi figli,

  30 	e là noi vedemmo la portentosa valentìa del figlio di Kuntī,
     	poiché pur impegnato da Droṇa uccideva i tuoi figli,

  31 	come un toro sopporta la pioggia che cade dal cielo,
     	così Bhīma reggeva la pioggia di frecce scagliata da Droṇa,

  32 	e un portento o grande re, là compiva ventre-di-lupo,
     	che uccideva i tuoi figli mentre combatteva con Droṇa,

  33 	giocava in mezzo ai tuoi valorosi figli il fratello maggiore di Arjuna,
     	come una fortissima tigre agisce in mezzo a gazzelle o grande re,

  34 	o come un lupo in mezzo ad un branco di animali li mette in fuga,
     	così ventre-di-lupo, metteva in fuga in battaglia i tuoi figli,

  35 	il figlio di Gaṅgā, Bhagadatta, e il gautama, grande sul carro,
     	in battaglia impegnavano con impeto, Arjuna figlio di Pāṇḍu,

  36 	quel supremo guerriero, parando in battaglia con le sue armi le loro,
     	spediva al dio della morte i migliori tra i tuoi soldati,

  37 	e Abhimanyu, privava del carro con le frecce, il re
     	di ambaṣṭha, celebre al mondo come supremo sul carro,

  38 	senza carro e trafitto dal glorioso figlio di Subhadrā,	
     	scendendo rapido dal carro vergognandosi quel sovrano di uomini,

  39 	scagliava la sua spada sul campo contro il figlio di Subhadrā grand'anima,
     	e saliva sul carro del figlio di Hṛdika grand'anima, 

  40 	quella spada che stava arrivando, con destrezza evitava
     	il figlio di Subhadrā, uccisore di eroi nemici ed esperto delle vie delle armi,

  41 	vedendo evitata quella spada dal figlio di Subhadrā in battaglia,
     	allora una grande mormorio dei soldati sorgeva o signore di popoli: 'bravo, bravo!'

  42 	e gli altri con Dhṛṣṭadyumna in testa combattevando contro il tuo esercito,
     	e anche tutti i tuoi combattevano contro l'esercito dei pāṇḍava,

  43 	e là sorgeva un grande scontro tra i tuoi e i loro o bhārata,
     	che si uccidevano vicendevolmente, compiendo ardue imprese,

  44 	reciprocamente quei prodi in battaglia nei capelli afferrandosi o mio signore,
     	con le unghie e coi denti combattevano e con pugni e ginocchia,

  45 	colle braccia e le mani, e con affilatissime scimitarre,
     	raggiunta una parte vulnerabile, si spedivano reciprocamente alla dimora di Yama,

  46 	il padre uccideva il figlio, e il figlio il padre, in battaglia,
     	e con ambigue aspettative si combattevano quegli uomini

  47 	in battaglia gli archi preziosi, col manico d'oro, o bhārata,
     	e le ricche faretre degli uccisi, erano gettati via,

  48 	e le frecce appuntite con le cocche fatte d'oro e d'argento,
     	e strofinate d'olio, splendevano simili a pelli mutate di serpenti,

  49 	e le spade con le impugnature di avorio, incrostate d'oro,
     	e gli scudi coi manici d'oro degli arcieri erano gettati via,

  50 	e tridenti dorati e i dardi ricoperti d'oro, 
     	e le lance e i giavellotti fatti d'oro, e splendenti,

  51 	erano spezzati e cadute le pesanti clave,
     	e barre di ferro e tridenti, e giavellotti o mio signore,

  52 	caduti e pure le lance preziose e adornate d'oro,
     	e le gualdrappe di varie fogge, e piumaggi e ventagli,

  53 	e armi di vario tipo, lasciando cadevano gli uomini,
     	e i grandi guerrieri morti sembravano quasi vivi,

  54 	e con le teste rotte dalle clave e colle membra spezzate dalle mazze,
     	e carri, elefanti e cavalli sparsi, e uomini giacevano al suolo,

  55 	e la terra interamente coperta dai corpi di cavalli, uomini, ed elefanti,
     	splendeva o re, come ovunque coperta di montagne,

  56 	la terra era riempita da lance, spade, frecce e aste, sul campo,
     	da scimitarre, tridenti, da dardi, da frecce di ferro, da asce,

  57 	da sbarre di ferro, da giavellotti, e catapulte,
     	e da corpi trafitti dalle frecce era riempita la terra,

  58 	e da silenziosi, e da appena mormoranti, coperti da mucchi di sangue,
     	e morti, o uccisore di nemici sembrava ricoperta la terra,

  59 	da proteggi-braccia, da braccia spalmate di sandalo coi loro bracciali, 
     	da gambe tagliate di quei valenti, simili a proboscidi di elefanti, 

  60 	e da teste coi loro orecchini e le crocchie di capelli legate con gemme.
     	cadute da quei prodi dagli occhi di toro, coperta splendeva la terra o bhārata,

  61 	per le corazze, d'oro imbrattate di sangue, sparse al suolo,
     	la terra luccicava come fuochi accesi dalle oblazioni,

  62 	splendeva la terra, per le faretre disperse con le frecce cadute, 
     	e pure per le frecce dalla cocca d'oro, ovunque sparse al suolo, 

  63 	per i molti carri distrutti, con le loro ghirlande di campanelle,
     	e per i cavalli uccisi, sparsi con le lingue di fuori e coperti di sangue,

  64 	per i timoni di carri, pennoni, e stendardi e porta frecce,
     	e per la grandi conchiglie bianche di quegli eroi sparse,

  65 	e per gli elefanti che giacevano con le proboscidi pendenti, splendeva la terra,
     	e adornata e quasi rallegrata da ornamenti di vario tipo,

  66 	e da altri elefanti là profondamente trafitti da dardi,
     	che lanciavano ripetutamente freddi mormorii con le proboscidi,
     	splendeva, come fossero monti fusi sul campo di battaglia,

  67 	e per le gualdrappe e i cuscini di molti colori degli elefanti.
     	e per gli splendidi uncini dalle aste di gemme e pietre preziose, caduti, 

  68 	e per le campane degli elefanti cadute ovunque,
     	e per le coperte e le stoffe bellissime strappate,

  69 	e per le catene da collo, di varie forme, e le cinture d'oro
     	e per le redini in molte parti tagliate e per i giavelloti sparsi,

  70 	per la polvere bruna dei cavalli, per le corazze coperte d'oro, 
     	e per le braccia tagliate coi loro bracciali dei cavalieri,

  71 	e per le lunghe e aguzze lance e per i lunghi giavellotti,
     	e per i turbanti tagliati e trafitti qua e là,

  72 	e per le coperte e le gualdrappe di cavallo adornate
     	d'oro e di bellissime mezzelune, e per le pelli sparse,

  73 	e per le grandi e belle ricchezze dei sovrani ornati di gemme,
     	e per i parasoli gettati via, e i flabelli,

  74 	per i visi con preziosi orecchini, splendidi come rugiade di loto,
     	formate dalle lacrime, che erano come altri ornamenti per gli eroi,

  75 	e per gli orecchini tagliati via, fiammeggianti d'oro,
     	la terra era come il cielo coi pianeti, e le variegate stelle,

  76 	così quei due eserciti squassati là erano o bhārata,
     	scontrandosi vicendevolmente i tuoi coi loro in battaglia,

  77 	ed essendo stanchi, depressi o morti o bhārata,
     	mentre la notte sorgeva terribile, non vedevamo più il terreno,

  78 	allora i kuru e i pāṇḍava ordinarono la ritirata degli eserciti,
     	mentre all'inizio della sera infuriava sanguinosa la battaglia,

  79 	ordinata la ritirata allora insieme i kuru e i pāṇḍava,
     	al momento opportuno guadagnati gli accampamenti vi entrarono.”
     


                              XCIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora il re Duryodhana, e Śakuni il figlio di Subala,
     	e tuo figlio Duḥśāsana, e l'invincibile figlio del sūta,

   2 	incontrandosi o grande re, si consigliarono sui loro scopi:
     	' come mai i figli di Pāṇḍu colle loro schiere sono invincibili?'

   3 	così il re Duryodhana a tutti loro chiedeva consiglio,
     	rivolgendosi al figlio del sūta, e a quello fortissimo di Subala: 

   4 	' Droṇa, Bhīṣma, Kṛpa, Śalya e il figlio di Somadatta, in battaglia
     	non fermano i pṛthādi e io non ne conosco il motivo, 

   5 	ed essi non colpiti, abbattono il mio esercito, 
     	e io sono senza esercito o Karṇa, e senza armi in battaglia,

   6 	e sono umiliato dai prodi pāṇḍava come da invulnerabili dèi,
     	io stesso sono caduto in difficoltà, che farò dunque in battaglia?'

   7 	e il figlio del sūta rispondeva o grande re, al sovrano:
     	'non affliggerti o migliore dei bhārata, io agirò nel tuo bene,

   8 	Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu sia rapidamente allontanato dalla grande pugna,
     	quando il figlio di Gaṅgā abbia lasciato il combattimento e le armi o bhārata,

   9 	io allora ucciderò i pṛthādi assieme a tutti i somaka,
     	in battaglia davanti agli occhi di Bhīṣma, te lo giuro in verità o sovrano,

  10 	Bhīṣma o re, sempre ha compassione dei pāṇḍava,
     	ed è quindi incapace di vincere in battaglia quei grandi guerrieri,

  11 	Bhīṣma è sempre orgoglioso in battaglia e ama pure il combattimento,
     	come dunque può sconfiggere o caro, i pāṇḍava riuniti in battaglia?

  12 	tu dunque rapidamente raggiunti gli accampamenti di Bhīṣma,
     	chiedigli di lasciare la battaglia, e fagli lasciare le armi o bhārata,

  13 	quando Bhīṣma abbia lasciato le armi, tu vedrai i pāṇḍava uccisi,
     	da me in battaglia o re, con le loro schiere di amici e parenti.'

  14 	così apostrofato da Karṇa tuo figlio Duryodhana,
     	diceva allora queste parole al fratello Duḥśāsana:

  15 	' in modo che tutto il mio seguito sia pronto in ogni cosa,
     	o Duḥśāsana, tutto quanto fai approntare rapidamente.'

  16 	così avendo parlato o re, allora quel signore di genti diceva a Karṇa:
     	'per chiedere a Bhīṣma a quel migliore dei bipedi, di lasciare la pugna,

  17 	io dunque andrò immediatamente alla sua presenza o uccisore di nemici,
     	quindi tu o tigre fra gli uomini, parteciparai alla guerra.'

  18 	partiva allora rapidamente tuo figlio o signore di popoli,
     	assieme a tutti i suoi fratelli, simile al dio dai cento-riti tra gli dèi,

  19 	quindi suo fratello Duḥśāsana faceva salire rapido sul cavallo
     	quella tigre fra gli uomini, dal coraggio pari ad una tigre,

  20 	coi bracciali, indossata la corona, e altri ornamenti delle mani, il re,
     	il figlio di Dhṛtarāṣṭra o grande re, splendeva come il grande Indra,

  21 	con l'apparenza di un fiore di bhāṇḍī, collo splendore dell'oro,
     	spalmato del più prezioso e profumatissimo sandalo,

  22 	vestito di abili puliti, con movenze leonine il sovrano
     	splendeva come il sole dai grandi raggi autunnali,

  23 	e lui, tigre fra gli uomini che partiva verso gli accampamenti di Bhīṣma,
     	veniva seguito dai grandi arcieri dell'intero mondo, armati d'arco,
     	e dai fratelli pure grandi arcieri come il Vāsava dai trenta dèi,

  24 	alcuni saliti su cavalli, e altri su elefanti o bhārata,
     	e altri ancora sui carri, quei grandi uomini lo circondarono da ogni parte,

  25 	con le armi in pugno da amici, per proteggere quel sovrano della terra,
     	apparivano come gli immortali insieme a Śakra nel cielo,

  26 	onorata dai kuru quel grande guerriero dei kaurava,
     	procedeva o re, verso la dimora del glorioso figlio di Gaṅgā,
     	seguito ovunque dai fratelli riuniti insieme, quel sovrano,

  27 	di tanto in tanto alzando l'esperto braccio destro,
     	simile a proboscide di elefante, addestrato a uccidere ogni nemico,

  28 	e accettando l'omaggio degli uomini che si alzavano in ogni luogo,
     	e ascoltava le gentili parole di quegli abitanti di molti luoghi,

  29 	inneggiato dai sūta e dai gloriosi menestrelli,
     	e quel signore di tutto il mondo onorava tutti loro,

  30 	e con lanterne d'oro alimentate da oli profumati,
     	e accese di luce circondavano interamente quel grand'anima, 

  31 	il re attorniato da quelle brillanti lanterne d'oro,
     	splendeva come la luna circondata dai grandi astri accesi,

  32 	e con turbanti e corsetti, con tamburi e flauti in mano,
     	disperdevano con gentilezza la folla da ogni luogo,

  33 	quindi il re raggiunta la bellissima dimora di Bhīṣma, 
     	sceso da cavallo, il sovrano raggiunto pure Bhīṣma,

  34 	salutato Bhīṣma con onore, sedutosi su un alto seggio,
     	d'oro, bello in ogni parte e coperto di preziosi cuscini,
     	diceva a mani giunte a Bhīṣma con le lacrime agli occhi e il pianto in gola:

  35 	' noi rifugiandoci in te in battaglia o uccisore di nemici,
     	 siamo in grado di vincere pure Indra cogli dèi e gli asura,

  36 	come dunque non i valenti figli di Pāṇḍu con le schiere di amici e parenti?
     	per questo tu o figlio di Gaṅgā devi farmi una grazia o potente,
     	uccidi i valenti figli di Pāṇḍu come il grande Indra uccide i dānava,

  37 	un tempo tu mi dicesti o grandi-braccia: ' io ucciderò i somaka,
     	e i pāñcāla assieme ai pāṇḍava, e pure i karūṣa.' così o bhārata,

  38 	rendi dunque vere queste parole, uccidi i pṛthādi riuniti a combattere,
     	e i somaka, grandi arcieri, mantieniti nella sincerità o bhārata,

  39 	se per compassione o re, o per odio per me o potente,
     	oppure per mia sventura tu proteggi i pāṇḍava,

  40 	permetti che combatta in battaglia Karṇa splendido sul campo,
     	egli vincerà i pṛthādi in battaglia con le loro schiere di amici e parenti.'

  41 	così avendo parlato tuo figlio, il sovrano Duryodhana, 
     	non diceva più nessuna parola a Bhīṣma dal terribile ardimento.”
     


                              XCIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ da quelle ingiuriose parole di tuo figlio fu colpito il patriarca,
     	e pur sovrastato dal dolore non disse la più piccola cosa di spiacevole,

   2 	egli meditato a lungo pieno di dolore e di rabbia,
     	soffiando come un serpente colpito da un bastone,

   3 	alzando gli occhi come volesse bruciare per l'ira, o bhārata,
     	il mondo di dèi, asura e gandharva, quel grande esperto del mondo,
     	diceva a tuo figlio queste parole gentili:

   4 	'perché dunque o Duryodhana con parole offensive così mi ferisci
     	mentre sono impegnato quanto posso, a fare il tuo bene
     	trascurando anche la vita in battaglia per fare il tuo interesse?

   5 	quando il prode pāṇḍava soddisfaceva Agni alla foresta di khāṇḍava,
     	sconfiggendo in tenzone Śakra, questa è una prova sufficente,

   6 	quando quel grandi-braccia col suo ardimento, te preso dai gandharva,
     	liberava, quel figlio di Pāṇḍu, questa è una prova sufficente,

   7 	quando fuggivano i tuoi prodi fratelli o supremo,
     	e pure il figlio del sūta e di Rādhā, questa è una prova sufficente,

   8 	e quando da solo nella città di Virāṭa, attaccava
     	tutti noi riuniti insieme, questa è una prova sufficente,

   9 	sconfiggendo sul campo Droṇa, e me infuriato in battaglia,
     	e Karṇa e te, e il figlio di Droṇa e Kṛpa grandissimo sul carro,
     	egli ci prese le vesti, questa è una prova sufficente,

  10 	i nivātakavaca impossibili da esser vinti in battaglia pure dal Vāsava,
     	dal pṛthāde furono vinti in combattimento, questa è una prova sufficente,

  11 	chi può dunque vincere sul campo il pāṇḍava impetuoso in battaglia?
     	tu per tua confusione non sai quanto si debba dire o non dire o Suyodhana,

  12 	l'uomo che desidera morire vede tutti gli alberi fatti d'oro,
     	così tu pure o figlio di Gāndhārī, vedi le cose al contrario,

  13 	avendo fatto grande inimicizia verso i pāṇḍava e gli sṛñjaya,
     	combattili ora, in battaglia noi ti vediamo, sii uomo,

  14 	io stesso tutti i somaka assieme ai pāñcāla convenuti,
     	ucciderò o tigre fra gli uomini, con esclusione di Śikhaṇḍin,

  15 	o da loro ucciso in battaglia io andrò alla dimora di Yama,
     	oppure uccidendoli in combattimento ti farò contento,

  16 	Śikhaṇḍin un tempo nacque donna nella casa del re,
     	e per grazia ricevuta è divenuto uomo, la donna Śikhaṇḍinī

  17 	e io non la ucciderò anche a costo della vita o bhārata,
     	questa e la donna Śikhaṇḍinī che il creatore un tempo ha fatto,

  18 	dormi bene o figlio di Gāndhārī, domani io compirò una grande battaglia,
     	che le genti ricorderanno, finché esisterà la terra.'

  19 	così apostrofato tuo figlio se ne andava o signore di genti,
     	dopo ave salutato inchinando la testa al guru, tornava alla sua dimora,

  20 	e tornato allora il re, licenziata la grande folla, 
     	entrava allora rapido nella magione quel distruttore di nemici,
     	ed entratovi il sovrano vi passava la notte.”
     


                              XCV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ ma passata la notte, al mattino alzatosi il sovrano,
     	ordinava a quei re: 'preparate l'esercito,
     	oggi Bhīṣma infuriato ucciderà i somaka in battaglia.'

   2 	e udite le molte lamentele notturne di Duryodhana,
     	e pensando che fossero o re, un ordine per sé stesso,

   3 	caduto in suprema ambascia, temendo un ulteriore rimprovero,
     	a lungo pensava il figlio di Śaṃtanu, di voler combattere contro Arjuna in battaglia,

   4 	e sapendo che il figlio di Gaṅgā stava pensando in ansia a ciò,
     	Duryodhana o grande re, ordinava a Duḥśāsana:

   5 	' Duḥśāsana, appronta rapido dei carri a proteggere Bhīṣma,
     	in numero di trentadue, e incita tutte le nostre truppe,

   6 	è giunto il momento a cui abbiamo pensato per molti anni,
     	di uccidere i pāṇḍava coi loro eserciti, e di ottenere il regno,

   7 	qui io penso debba essere approntato la massima protezione a Bhīṣma,
     	egli da noi protetto, sarà per noi favorevole e ucciderà i pṛthādi in battaglia,

   8 	quell'anima perfetta ha detto: ' io non uccidero Śikhaṇḍin,
     	che poiché è nato donna sarà da me evitato in battaglia,

   9 	il mondo sa che io per compiere un beneficio al padre mio,
     	ho abbandonato allora le donne e il prospero regno o grandi-braccia,

  10 	e io non posso uccidere mai una donna o chi sia stato prima donna,
     	in combattimento o migliore degli uomini, io ti dico il vero,

  11 	Śikhaṇḍin o re, è stato prima donna, se tu lo hai udito,
     	nel modo che ti ho detto, così è nata come Śikhaṇḍinī,

  12 	e nata fanciulla è diventato maschio per combattere o bhārata,
     	di fronte a lui in non scaglierò nessuna freccia,

  13 	ma sul campo gli altri kṣatriya che vogliono la vittoria dei pāṇḍava,
     	tutti questi io ucciderò una volta giunti a tiro di freccia.'

  14 	così mi parlò o migliore dei bhārata, il figlio di Gaṅgā esperto d'armi,
     	qui io credo con tutta l'anima che si debba proteggere Bhīṣma,

  15 	un lupo può uccidere anche un leone privo di protezione nella foresta,
     	non facciamo che sia ucciso da Śikhaṇḍin come un leone da un lupo,

  16 	lo zio Śakuni, Śalya, Kṛpa, Droṇa e Viviṃśati,
     	si impegnino a proteggere il figlio di Gaṅgā, lui protetto, sicura è la vittoria.'

  17 	udite queste parole del re Duryodhana allora,
     	faceva completamente circondare il figlio di Gaṅgā da una schiera di carri,

  18 	i tuoi figli dunque attorniato il figlio di Gaṅgā, contenti partivano,
     	facendo tremare la terra e il cielo e agitando i pāṇḍava,

  19 	quei grandi guerrieri, coi carri ben attrezzati e cogli elefanti,
     	si achieravano armati in battaglia attorniando Bhīṣma,

  20 	come nella guerra tra dèi e asura, i trenta dèi con l'armato del fulmine,
     	tutti loro si schierarono a protezione di quel grande sul carro,

  21 	allora il re Duryodhana di nuovo diceva al fratello:
     	'Yudhāmanyu alla ruota sinistra e Uttamaujas alla destra,
     	sono a guardia di Arjuna, e Arjuna lo è di Śikhaṇḍin,

  22 	costui protetto dal pṛthāde, ci è così reso intoccabile,
     	agisci o Duḥśāsana in modo che non uccida Bhīṣma.'

  23 	udite le parole del fratello, tuo figlio Duḥśāsana,
     	posto Bhīṣma alla testa, partiva con tutto l'esercito,

  24 	ma vedendo Bhīṣma completamente coperto da una schiera di carri,
     	Arjuna, il migliore sul carro, diceva a Dhṛṣṭadyumna:

  25 	' o tigre fra gli uomini, contro Bhīṣma schiera o senza-macchia,
     	oggi Śikhaṇḍin, o principe pāñcāla, ed io sarò la sua scorta.'

  26 	quindi Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu procedeva col suo esercito,
     	e ordinava un grande schieramento ovunque efficace in battaglia,

  27 	Kṛpa, Kṛtavarman, e il re dei śibi grande sul carro,
     	e Śakuni, e il re dei sindhu, e Sudakṣiṇa re dei kamboja,

  28 	tutti questi erano assieme a Bhīṣma e ai tuoi figli o bhārata,
     	posti davanti e tutte le armate e alla testa dello schieramento,

  29 	Droṇa, Bhūriśravas, Śalya e Bhagadatta o mio signore,
     	erano armati, posti a protezione dell'ala destra dello schieramento,

  30 	Aśvatthaman, Somadatta, e i due āvanti grandi guerrieri,
     	forniti di una grande armata proteggevano l'ala sinistra,

  31 	e Duryodhana o grande re, attorniato da ogni parte dai trigarta,
     	era posto contro i pāṇḍava o re, al centro dello schieramento, 

  32 	Alambuṣa, il migliore sul carro, e Śrutāyus grande guerriero,
     	dietro tutte le truppe dello schieramento erano posti armati,

  33 	i tuoi o bhārata, fatto dunque questo schieramento,
     	pronti a combattere apparivano, e a bruciare come fuochi,

  34 	allora il re Yudhiṣṭhira, e il pāṇḍava Bhīmasena,
     	Nakula e Sahadeva, entrambi quei due figli di Mādrī,
     	erano posti armati davanti a tutte le truppe dello schieramento,

  35 	e Dhṛṣṭadyumna, Virāṭa e Sātyaki grande sul carro,
     	questi distruttori di schiere nemiche erano schierati con una grande esercito,

  36 	Śikhaṇḍin l'invincibile, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	il grandi-braccia Cekitāna, e il varoloso Kuntibhoja,
     	erano schierati in battaglia o grande re, circondati da una grande armata,

  37 	Abhimanyu grande arciere, e Drupada grande guerriero,
     	e i cinque fratelli kekaya, erano schierati armati in battaglia,

  38 	e così avendo ordinato un grande schieramento invincibile anche i
     	prodi pāṇḍava si erano approntati a combattere sul campo,

  39 	i tuoi però, quei sovrani di uomini, impegnandosi prontamente,
     	con Bhīṣma alla loro testa, attaccarono in battaglia i pṛthādi, 

  40 	e pure i pāṇḍava o re, con Bhīmasena in testa, 
     	volevano vincere in battaglia Bhīṣma che si apprestava a combattere,

  41 	facevano risuonare grida di battaglia, e suoni di gioia,
     	e corni e krakaca e timpani e tamburini coi tamburi in mano,
     	i pāṇḍava avanzavano lanciando paurose urla,

  42 	e col frastuono di tamburi e conchiglie e di timpani,
     	e lanciando ruggiti leonini, e con rumori di vario tipo,

  43 	noi di contro urlando attaccavamo con grande rapidità,
     	violentemente infuriati, e allora vi era un grande tumulto,

  44 	quindi attaccandosi vicendevolmente iniziavano la battaglia,
     	allora per il grande frastuono tremava la terra,

  45 	e gli uccelli urlando terribilmente, si disperdevano nell'aria,
     	e il sole sorto luminoso, diventava oscuro, 

  46 	violenti venti soffiavano, scatenando supremo terrore,
     	e terribili e orrenti rumori infausti là sorgevano,
     	rivelando o grande re, che la grande distruzione era giunta,

  47 	ogni direzione era accesa o re, e cadeva una pioggia di rena,
     	e in più una pioggia di ossa mista a sangue, 

  48 	e lacrime cadevano dagli occhi degli animali che si lamentavano,
     	e scaricavano orine e feci in grande ansia o signore di popoli,

  49 	e grandi suoni incorporei si udivano o toro dei bhārata,
     	e paurose urla di rākṣasa e di altri mangia-uomini urlanti,

  50 	e sopraggiungere si vedevano sciacalli, gru e avvoltoi,
     	e cani, che là si fermavano lanciando vari tipi di urla,

  51 	grandi meteore accese, scontrandosi col sole,
     	cadevano con violenza a terra, rivelando grande pericolo,

  52 	i grandi eserciti dei pāṇḍava e dei figli di Dhṛtarāṣṭra, cominciando la battaglia,
     	apparivano scossi al suono di conchiglie e tamburi, come foreste per il vento,

  53 	di quegli eserciti pieni di sovrani, di elefanti e cavalli, che si scontravano 
     	in quell'infausto momento, il frastuono era tumultuoso, come di mari mossi dalla tempesta.”
     


                              XCVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Abhimanyu, nobile sul carro coi suoi supremi cavalli sauri,
     	quello splendido attaccava il grande esercito di Duryodhana,
     	scagliando piogge di frecce, come nuvola scrosci di acque,

   2 	e i tuoi, tori fra i kuru non erano in grado di fermare in battaglia,
     	il figlio di Subhadrā uccisore di nemici che affondava
     	in quello sterminato esercito, come un mare con armi per acque,

   3 	le frecce scagliate in battaglia o re, da quel distruttore di nemici,
     	spedivano quei prodi kṣatriya alla dimora del signore dei morti,

   4 	simili a bastoni di Yama, terribili, come fiammeggianti serpenti velenosi,
     	erano gli strali spediti in battaglia dal furioso figlio di Subhadrā,

   5 	e rapidamente, guerrieri dai carri, e cavalieri dalle groppe dei cavalli, 
     	e quelli che montavano elefanti coi loro animali, abbatteva il figlio di Phalguna,

   6 	i sovrani quelle portentose imprese che lui compiva in battaglia
     	onoravano felici, e elogiavano il figlio di Phalguna,

   7 	il figlio di Subhadrā mettendo in fuga quelle truppe appariva
     	come un vento che muove mucchi d'erba in ogni direzione,

   8 	i tuoi eserciti o bhārata, da lui dispersi, 
     	non trovavano protezione come elefanti immersi nel fango,

   9 	e quell'uomo supremo, messi in fuga tutte le tue truppe,
     	Abhimanyu, era saldo o re, come un fuoco che bruci senza fumo,

  10 	né tutti i tuoi potevano vincere quell'uccisore di nemici,
     	come delle falene spinte dal fato, un fuoco acceso,

  11 	quel grande guerriero dei pāṇḍava attaccando tutti i nemici,
     	appariva quel grande arciere come il dio folgorante col suo fulmine,

  12 	e il suo arco coll'impugnatura d'oro mentre lui percorreva ogni luogo,
     	sembrava o re, una folgore splendente tra le nuvole, 

  13 	e le acuminate e temperate frecce volavano sul campo,
     	come sciami di api dagli alberi fioriti di una foresta,

  14 	e mentre il figlio di Subhadrā grand'anima così agiva,
     	col suo carro dal frastuono di temporale, la gente non vedeva salvezza,

  15 	avendo messo in confusione Kṛpa, Droṇa, suo figlio, e Bṛhadbala,
     	e il re dei sindhu grande arciere, si muoveva abile quel celebrato,

  16 	non vedemmo il suo arco arcuato o mio signore,
     	che simile al disco del sole, tormentava la tua armata,

  17 	i prodi kṣatriya vedendo quel potente colle fiamme delle sue frecce,
     	lo credevano un secondo Phalguna per le sue imprese al mondo,

  18 	la grande armata dei bhārata, o grande re, da lui tormentata,
     	vagava qua e là come una donna in preda all'alcol,

  19 	e messo in fuga il tuo esercito, e fatti tremare i grandi guerrieri,
     	rendeva felici gli amici, come il Vāsava dopo aver vinto Maya,

  20 	le tue armate da lui messe in fuga in battaglia,
     	lanciarono dolenti grida, terribili simili al suono di tuoni,

  21 	e udendo quelle terribili grida del tuo esercito o mio signore,
     	simili al frastuono dell'oceano durante le maree, scosso dalla burrasca, 
     	il re Duryodhana allora diceva ad Ārśyaśṛṅgi:

  22 	' quel grande arciere nipote di Kṛṣṇa, come un secondo Phalguna,
     	mette in fuga l'esercito, con furia, come Vṛtra le armate divine,

  23 	nessun altro io vedo sul campo che sia efficace contro di lui,
     	a parte te o migliore dei rākṣasa, che possiedi ogni sapere,

  24 	raggiungendo rapido quel valoroso, uccidi in battaglia il figlio di Subhadrā,
     	noi uccideremeo i pṛthādi guidati da Bhīṣma e da Droṇa.'

  25 	così apostrofato quel re dei rākṣasa fortissimo e possente,
     	procedeva rapido sul campo per ordine di tuo figlio,
     	lanciando grandi suoni come di nuvole nella stagione delle piogge,

  26 	la grande armata dei pāṇḍava per quel suo grande suono, 
     	interamente tremava o re, come un oceano in piena,

  27 	e molti uomini o re, atterriti da quelle urla,
     	perdendo le loro care vite, si abbattevano al suolo,

  28 	il nipote di Kṛṣṇa pieno di gioia, afferrate il suo lancia-frecce,
     	quasi danzando sul piano del carro attaccava quel rākṣasa,

  29 	quindi il furioso rakṣas raggiunto sul campo il figlio di Arjuna,
     	stando vicino a lui metteva in fuga il suo esercito,

  30 	il grande esercito dei pāṇḍava assalito in battaglia,
     	contrattaccava sul campo quel rakṣas come l'armata divina fece con Bali,

  31 	una grande distruzione vi era in quell'esercito o mio signore,
     	colpito dal rākṣasa dal terribile aspetto in battaglia,

  32 	con migliaia di frecce infatti, il rakṣas attaccava la grande armata 
     	dei pāṇḍava in battaglia, mostrando grande valore,

  33 	l'esercito dei pāṇḍava così vessato
     	da quel rākṣasa da fiero aspetto, fuggiva dal campo per la paura,

  34 	avendo distrutto quell'esercito come elefante in uno stagno di loti,
     	allora assaliva in battaglia i fortissimi figli di Draupadī,

  35 	i figli di Draupadī grandi arcieri e furiosi combattenti,
     	tutti insieme attaccarono il rākṣasa, come cinque astri contro il sole,

  36 	quel supremo rākṣasa colpito quindi da quei valorosi,
     	come la luna da cinque astri alla terribile fine dello yuga,

  37 	quindi Prativindhya colpiva il rakṣas con aguzze frecce,
     	interamente fatte di ferro, dalle dritte punte, con rapidità quel forte,

  38 	da quelle trafitta la sua armatura, quel supremo rākṣasa sembrava
     	una grande nuvola penetrata dai raggi del sole,

  39 	e sofferente, coperto da quelle frecce piantate in lui,
     	Ārśyaśṛṅgi, sembrava o re quasi una montagna con splendenti cime, 

  40 	allora i cinque fratelli trafissero quel re dei rakṣas,
     	in quel grande scontro, con frecce acuminate adornate d'oro,

  41 	trafitto da quelle frecce terribili come furiose serpi,
     	Alambusa o re, violentemente si infuriò come un grande elefante,

  42 	egli ancora trafitto o grande re, in un momento o mio signore,
     	cadeva nella grande tenebra, colpito da quei grandi guerrieri,

  43 	recuperati i sensi, allora divenuto due volte più furioso,
     	taglava colle frecce i loro stendardi e anche gli archi,

  44 	e colpiva ciascuno di loro con tre frecce quasi ridendo,
     	quel grande guerriero Alambusa, quasi danzando sul piano del carro,

  45 	rapidissimo, con grande furia i cavalli di quelle grandi anime,
     	il fortissimo rākṣasa uccideva infuriato e pure i loro auriga,

  46 	e con grande gioia trafiggeva anche loro con frecce ben appuntite,
     	e di varie forme a centinaia e a migliaia,

  47 	il rākṣasa, privati dei carri quei grandi arcieri,
     	quel mostro notturno là li assaliva con violenza per ucciderli,

  48 	e vedendoli pressati da quel malvagio rākṣasa, 
     	il figlio di Arjuna assaliva in battaglia il rākṣasa,

  49 	sorgeva tra i due uno scontro pari a quello tra Indra e Vṛtra,
     	e tutti i tuoi e pure i pāṇḍava grandi sul carro videro

  50 	quei due scontrarsi l'un contro l'altro in una grande lotta, accesi d'ira,
     	quei due fortissimi, o grande re, con gli occhi rossi di furia,
     	si squadravano l'un l'altro in battaglia come due fuochi del fato,

  51 	e lo scontro dei due divenne di terribili conseguenze,
     	come quello di Śakra con Śambara nella guerra tra dèi e asura.”
     


                              XCVII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in che modo Alambusa combatteva sul campo o Saṃjaya
     	per uccidere in battaglia il prode e grande guerriero figlio di Arjuna?

   2 	e in che modo il figlio di Subhadrā, uccisore di eroi nemici, contro Ārśyaśṛṅgi?
     	questo in verità raccontami come è accaduto sul campo,

   3 	e il conquista-ricchezze come si comportò verso le mie truppe o Saṃjaya?
     	e Bhīma il migliore dei forti, e il rākṣasa Ghaṭotkaca?

   4 	e Nakula e Sahadeva e Sātyaki grande sul carro?
     	tutto questo raccontami tu sei esperto di ciò o Saṃjaya.”

   5 	Saṃjaya disse:
     	“ dunque io ti dirò di questa battaglia da far rizzare i capelli,
     	tra quel re dei rākṣasa e il figlio di Subhadrā, e di come fu,

   6 	e di come Arjuna in battaglia, e Bhīmasena figlio di Pāṇḍu,
     	e Nakula e Sahadeva compirono sul campo coraggiose imprese,

   7 	e di come tutti i tuoi, con Bhīṣma e Droṇa alla loro testa,
     	varie prodigiose imprese compirono senza paura,

   8 	Alambusa lanciando grandissime urla in battaglia,
     	e deridendo ripetutamente Abhimanyu grande guerriero,
     	lo assaliva violentemente e gridava: ' fermati, fermati!'

   9 	e anche il figlio di Subhadrā o re, ruggendo a volte come un leone,
     	assaliva il grande arciere Ārśyaśṛṅgi nemico acerrimo del padre,

  10 	allora rapidi si scontrarono sul campo quei due, l'uomo e il rākṣasa,
     	i due più forti guerrieri su carri, come un dio contro un dānava,
     	esperto di magie quel grande rākṣasa, e di armi divine il figlio di Phalguna,

  11 	quindi il nipote di Kṛṣṇa o grande re, con tre frecce acuminate,
     	colpendo in battaglia Ārśyaśṛṅgi, di nuovo lo colpiva con altre cinque,

  12 	Alambusa però con grande furia, con nove strali il nipote di Kṛṣṇa,
     	colpiva al cuore con la violenza degli uncini sugli elefanti,

  13 	allora con migliaia di frecce quell'abilissimo mostro notturno,
     	colpiva in battaglia il figlio di Arjuna o bhārata,

  14 	Abhimanyu allora furioso, scagliava nove frecce,
     	aguzze e ben lisciate al petto del rākṣasa,

  15 	queste rapide penetrarono nel suo corpo colpendo un organo vitale,
     	quel supremo rākṣasa trafitto da quelle in ogni membra, sembrava
     	una montagna o re, piena di alberi kiṃśuka fioriti,

  16 	quel fortissimo grande rākṣasa trafitto da quelle frecce
     	dalla cocca d'oro, sembrava una montagna in fiamme,

  17 	allora infuriato o grande re, il fortissimo Ārśyaśṛṅgi,
     	copriva di frecce quel nipote di Kṛṣṇa simile al grande Indra,

  18 	quelle frecce aguzze da lui scagliate, simili a bastoni di Yama,
     	trapassando Abhimanyu si piantavano al suolo,

  19 	ma pure le frecce adornate d'oro scagliate dal figlio di Arjuna,
     	trapassando Alambusa, si piantarono al suolo,

  20 	quel figlio di Subhadrā con frecce ben lisciate, raggiunto il rakṣas
     	gli faceva volger le terga come fece Śakra con Maya in battaglia,

  21 	volto le terga allora quel rakṣas trafitto in battaglia dal nemico,
     	quel tormenta-nemici faceva apparire una grande tenebra per magìa,

  22 	e allora tutti furono nascosti da quelle tenebre, sulla faccia della terra,
     	egli non scorgeva più Abhimanyu né se stesso né gli altri sul campo,

  23 	Abhimanyu vedendo quella terribile grande tenebra,
     	quel rampollo dei kuru faceva apparire un'arma fulgente come il sole,

  24 	allora l'intero universo ridivenne visibile o signore della terra,
     	ed egli distruggeva la magìa di quel malvagio rākṣasa,

  25 	e infuriato quel grande uomo, enormemente valoroso, copriva
     	quel re di rākṣasa in battaglia di frecce ben lisciate,

  26 	e le molte altre magie prodotte da quel rākṣasa,
     	il figlio di Phalguna, impareggiabile anima, e sapiente di ogni arma, distruggeva,

  27 	allora il rakṣas distrutta la sua magìa, e trafitto dalle frecce,
     	abbandonando il carro, fuggiva con grande terrore,

  28 	rapidamente sconfitto quel rākṣasa grande combattente,
     	il figlio di Arjuna pressava in battaglia l'esercito dei tuoi,
     	come un elefante selvaggio in rotta, uno stagno coi suoi loti,

  29 	allora Bhīṣma, figlio di Śaṃtanu, visto l'esercito attaccato,
     	con una grande schiera di carri circondava il figlio di Subhadrā,

  30 	i figli di Dhṛtarāṣṭra grandi guerrieri, circondato quel valoroso,
     	lo trafiggevano da solo sul campo, in molti e fieramente con le frecce,

  31 	egli il più valoroso degli armati su carro, simile al padre per ardimento, 
     	e pari a Vāsudeva per coraggio e forza,

  32 	e di simili imprese a quei due, il padre e lo zio materno,
     	sul campo in molti modi agiva quel migliore di tutti gli armati,

  33 	quindi il conquista-ricchezze o re, colpendo le tue truppe,
     	assaliva Bhīṣma in battaglia con furia, per raggiungere il figlio,

  34 	e allora tuo padre Devavrata o re in combattimento,
     	assaliva sul campo il pṛthāde, come fa Svarbhānu col sole,

  35 	quindi i tuoi figli con tutti gli elefanti, carri e cavalli o signore di popoli,
     	attorniarono Bhīṣma sul campo e lo proteggevano da ogni parte,

  36 	allora i pāṇḍava o re, attorniando il conquista-ricchezze,
     	si unirono armati a quella grande battaglia o toro dei bhārata,

  37 	il figlio di Śaradvat o re, allora copriva Arjuna, che era schierato,
     	di fronte a Bhīṣma con venticinque frecce,

  38 	ma avanzando allora Sātyaki lo colpiva con frecce acuminate,
     	per salvaguardare il pāṇḍava, come una tigre contro un elefante,

  39 	il gautama, puro con la massima fretta, con nove frecce con piume di airone,
     	colpiva al cuore, quel mādhava con grandissima furia,

  40 	il nipote di Śini grande sul carro, allora infuriato e violentemente ferito, 
     	scagliava una freccia terribile per uccidere il gautama,

  41 	ma quella che volava con violenza, brillante come la folgore di Śakra,
     	veniva tagliata in due dal figlio di Droṇa enormemente adirato,

  42 	il nipote di Śini abbandonando allora il gautama, eccellente sul carro,
     	assaliva in battaglia il figlio di Droṇa, come Rāhu in cielo fa con la luna,

  43 	il figlio di Droṇa tagliava in due il suo arco o bhārata,
     	e mentre era coll'arco rotto lo colpiva con le frecce,

  44 	egli preso un altro arco, il droṇide, il nipote di Bharadvāja, uccisore di nemici,
     	colpiva o grande re, con sei frecce alle braccia e al petto,

  45 	egli colpito dolorosamente, per un momento preso da mancamento,
     	sedeva sul piano del carro, reggendosi all'asta del pavese,

  46 	recuperati quindi i sensi, il potente figlio di Droṇa,
     	adirato, colpiva con una freccia in battaglia quel vṛṣṇi,

  47 	e quella trapassato il nipote di Śini penetrava nella terra,
     	come un piccolo ma forte serpente nella tana in primavera,

  48 	quindi con un'altra freccia la grande insegna del mādhava,
     	il dronide tagliava sul campo e quindi lanciava un ruggito leonino,

  49 	e ancora con tremende frecce lo copriva o bhārata,
     	come una nuvola fa col sole o grande re, alla fine dell'estate,

  50 	ma Sātyaki o grande re, abbattuta quella pioggia di frecce,
     	assaliva ripetutamente e rapidamente il droṇide con piogge di frecce,

  51 	il nipote di Śini uccisore di eroi nemici, tormentava il droṇide,
     	come fa il sole privo di nuvole, così lui, 

  52 	Sātyaki quindi ancora con migliaia di frecce lo copriva,
     	mentre era schierato, e poi urlava quel fortissimo,

  53 	vedendo il figlio tormentato come il sole da Rāhu,
     	il potente figlio di Bharadvāja assaliva il nipote di Śini,

  54 	e lo colpiva con una acutissima freccia in quella grande battaglia,
     	per raggiungere il figlio o re, pressato dal vṛṣṇi,

  55 	Sātyaki però, dopo aver vinto sul campo il figlio del maestro grand'anima,
     	colpiva Droṇa con venti frecce ben levigate,

  56 	e immediatamente dopo, il kuntīde dai bianchi destrieri, impareggiabile anima,
     	si avventava furioso quel grande guerriero contro Droṇa in battaglia, 

  57 	allora Droṇa e il pṛthāde si scontrarono in quella grande battaglia,
     	come i pianeti mercurio e venere o grande re, nel firmamento.”
     


                              XCVIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in che modo Droṇa grande arciere e il pāṇḍava conquista-ricchezze,
     	si sono scontrati in battaglia quei due prodi? raccontamelo o Saṃjaya,

   2 	caro fu sempre il pāṇḍava al saggio figlio di Bharadvāja,
     	e il maestro in battaglia sempre fu caro al pṛthāde, o Saṃjaya,

   3 	e questi due grandi sul carro, in battaglia sono più valenti di due leoni,
     	in che modo si scontrarono in lotta il figlio di Bharadvāja e il conquista-ricchezze?”

   4 	Saṃjaya disse:
     	“ in battaglia Droṇa non riconosce il pṛthāde come un suo caro,
     	né il pṛthāde il suo guru sul campo, ponendo davanti a tutto il dharma kṣatriya,

   5 	gli kṣatriya non si risparmiano l'un l'altro in battaglia o re,
     	ma oltre misura combattono contro padri e fratelli,

   6 	in battaglia o bhārata, Droṇa fu colpito dal Pṛthāde con tre frecce,
     	ma lui non si preoccupava di queste frecce scagliate dal pṛthāde in battaglia,

   7 	di nuovo il pṛthāde lo ricopriva con una pioggia di frecce sul campo,
     	e ardeva di furia come un fuoco acceso nella foresta,

   8 	quindi Droṇa con frecce ben levigate, copriva in battaglia
     	il pṛthāde o re dei re, in breve tempo o bhārata,

   9 	allora il re Duryodhana, ordinava a Suśarman, 
     	di prendere mano alla retroguardia di Droṇa sul campo,

  10 	e il re dei trigarta furioso, violentemente tendendo l'arco,
     	copriva in battaglia il pṛthāde con frecce dalla punta di ferro,

  11 	scagliate da questi due, le frecce o re, splendevano nel cielo,
     	come oche selvatiche o grande re, nell'aria autunnale,

  12 	queste frecce raggiunto il kuntīde, insieme lo trafissero o potente,
     	come gli uccelli penetrano un dolce albero per prenderne i frutti,

  13 	Arjuna il migliore sul carro, lanciando un grido in battaglia, 
     	trafiggeva con le frecce il re dei trigarta assieme al figlio,

  14 	questi trafitti dal pṛthāde, come dal fato alla fine dello yuga,
     	con determinazione assalivano il pṛthāde sul campo,
     	e scagliavano un pioggia di frecce vesro il carro del pṛthāde,

  15 	ma il pāṇḍava quella pioggia di frecce con la sua pioggia di frecce,
     	arrestava o re dei re, come una montagna gli scrosci di pioggia,

  16 	noi là vedemmo la portentosa abilità di mano di Bībhatsu,
     	su quella difficile pioggia di frecce scagliata da molti guerrieri,

  17 	che da solo parava come fa il vento con una schiera di nubi,
     	di quell'impresa del pṛthāde furono compiaciuti dèi e dānava,

  18 	quindi il pṛthāde furioso in battaglia contro i trigarta o bhārata,
     	scagliava la sua arma detta di Vāyu, o grande re, sul fronte della battaglia,

  19 	apparve allora un vento da far tremare il firmamento,
     	abbattendo schiere di alberi, e uccidendo quelle truppe, 

  20 	allora Droṇa scorgendo l'arma detta di Vạyu temibilissima,
     	scagliava un'altra arma terribile o grande re, detta di roccia,

  21 	e avendo Droṇa scagliato in lotta, quell'arma nella grande battaglia,
     	si chetava allora il vento e calmi divennero i luoghi,

  22 	quindi l'eroico figlio di Pāṇḍu. le schiere di carri del trigarta,
     	rendeva inutili, prive di coraggio e in fuga dalla battaglia,

  23 	allora il re Duryodhana e Kṛpa il migliore sul carro,
     	e Aśvatthaman, e Śalya, e Sudakṣiṇa il re kamboja,

  24 	i due āvanti Vinda e Anuvinda, e Bāhlika colle sue truppe,
     	con una grande armata di carri, circondarono il luogo del pṛthāde,

  25 	e pure Bhagadatta, e il fortissimo Śrutāyus, 
     	con un esercito di elefanti circondarono il luogo di Bhīma,

  26 	e Bhūriśravas, e Śala e il figlio di Subala o signore di popoli,
     	con vari mucchi di frecce rapidamente circondavano i due figli di Mādrī,

  27 	Bhīṣma però, insieme a tutte le truppe del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	raggiungendo Yudhiṣṭhira lo circondava da ogni parte,

  28 	il figlio di Pṛthā, ventre-di-lupo, vedendo giungere l'armata di elefanti,
     	leccandosi le labbra quel valoroso, come il re degli animali nella foresta,

  29 	quel migliore dei guerrieri afferrata allora la mazza in quella grande battaglia,
     	scendendo rapido dal carro, si avventava sull'armata,

  30 	i guerrieri sugli elefanti vedendolo con la mazza in mano,
     	impegnandosi in battaglia circondarono Bhīmasena da ogni parte,

  31 	schierato in mezzo a quegli elefanti, il pāṇḍava splendeva,
     	come il sole in mezzo ad un grande mucchio di nubi, 

  32 	quel toro dei pāṇḍava con la mazza disperdeva l'armata degli elefanti,
     	come il vento disperde una densa e ampia schiera di nuvole,

  33 	questi elafanti colpiti dal fortissimo Bhīmasena,
     	lanciavano grida di dolore in battaglia, come nuvole tonanti,

  34 	ferito in varie parti dalle zanne degli elefanti,
     	il pṛthāde sembrava sul fronte della pugna simile ad un āśoka fiorito,

  35 	afferrando un elefante per una zanna, gliela strappava,
     	e con quella stessa zanna colpiva un elefante sulla fronte,
     	e lo abbatteva sul campo come il dio-morte col bastone in pugno,

  36 	brandendo la mazza sporca di sangue, e imbrattato di grasso, di midollo e di pelle,
     	e le membra coperte di sangue, appariva simile a Rudra

  37 	così quei grandi elefanti sopravissuti alla morte, feriti,
     	correvano in ogni direzione o re, massacrando il proprio esercito,

  38 	e spinto da quei grandi elefanti che fuggivana ovunque o toro dei bhārata,
     	l'intero esercito di Duryodhana di nuovo volgeva le spalle.”
     


                              XCIX


   1 	Saṃjaya disse:
     	" a mezzogiorno o grande re, divampava la battaglia,
     	crudele e atta a distruggere il mondo, di Bhīṣma contro i somaka,

   2 	il figlio di Gaṅgā il migliore sul carro, colpiva l'esercito 
     	dei pāṇḍava cone aguzze frecce a centinaia e a migliaia,

   3 	e tuo padre Devavrata massacrava quell'armata,
     	come una mandria di vacche un campo di grano maturo,

   4 	Dhṛṣṭadyumna e Śikhaṇḍin, Virāṭa e Drupada,
     	raggiungendo Bhīṣma sul campo colpivano colle frecce quel grande guerriero,

   5 	allora egli trafitti Dhṛṣṭadyumna e Virāṭa con tre frecce,
     	scagliava una freccia verso Drupada o bhārata,

   6 	e quei grandi arcieri colpiti da Bhīṣma uccisore di nemici,
     	si infuriarono in battaglia o re, come serpenti calpestati,

   7 	Śikhaṇḍin colpiva il patriarca dei bhārata, 
     	e quell'incrollabile, pensando in cuor suo che era una donna, non gli tirava,

   8 	Dhṛṣṭadyumna bruciando d'ira come un fuoco, in battaglia,
     	colpiva il patriarca con tre frcce alle braccia e al petto,

   9 	Drupada con venticinque frecce e Virāṭa con dieci,
     	e Śikhaṇḍin con altre venticinque saette colpivano Bhīṣma,

  10 	ben trafitto o grande re, Bhīṣma sul campo da quelle grandi anime,
     	sembrava un rosso āśoka coperto di fiori in primavera,

  11 	il figlio di Gaṅgā li contraccambiava con tre frecce ben dritte per ciascuno,
     	e con una freccia bhalla tagliava l'arco di Drupada o mio signore,

  12 	ma egli preso un altro arco con cinque colpiva Bhīṣma,
     	con tre frecce acutissime il suo auriga sul campo di battaglia,

  13 	allora Bhīma o grande re, e i cinque figli di Draupadī,
     	i cinque fratelli kekaya, e il sātvata Sātyaki,

  14 	assalivano il figlio di Gaṅgā, per il bene di Yudhiṣṭhira,
     	per proteggere Dhṛṣṭadyumna principe dei pāñcāla, 

  15 	e allora tutti i tuoi approntandosi a difendere Bhīṣma,
     	attaccavano con tutta l'armata, l'esercito dei pāṇḍava o sovrano di uomini,

  16 	e là allora avvenne un grandissimo scontro tra i tuoi e gli altri, pieno
     	di uomini, elefanti, cavalli, e carri, per accrescere il regno di Yama,

  17 	carro raggiunto carro, lo spediva alla dimora di Yama,
     	e pure uomini, e cavalieri di elefanti e cavalli assalendone altri,

  18 	li mandavano all'altro mondo, con frecce ben levigate,
     	e con varie e tremende armi in ogni luogo o signore di popoli,

  19 	i carri, privati dei guerrieri e gli auriga uccisi,
     	fuggendo i cavalli in battaglia, si muovevano in ogni luogo,

  20 	massacrando uomini o re, e moltissimi cavalli sul campo,
     	apparivano come città aeree dei gandharva spinte dal vento,

  21 	e guerrieri privi dei carri, con le armature piene di splendore,
     	con orecchini e diademi, tutti adornati con bracciali d'oro,

  22 	simili a figli divini, potenti nell'aspetto, pari a Śakra in battaglia,
     	e al figlio di Viśravaṇa per ricchezza e a Bṛhaspati per condotta,

  23 	i prodi sovrani di tutto il mondo, qua e là o signore di popoli,
     	si vedevano fuggire come uomini del volgo,

  24 	e elefanti o migliore degli uomini, privati dei loro eccellenti guidatori, 
     	massacrando le proprie truppe, correvano tutti urlando,

  25 	con le armature e i pennacchi, i parasoli, gli stendardi o mio signore,
     	e colle cinture, e uncini e campane, e colle lance

  26 	disperse apparivano fuggire in ogni direzione,
     	simili a nuvole e a montagne, con frastuono di nuvole tonanti,

  27 	anche i cavalieri di elefanti, privi delle bestie, o signore di popoli,
     	noi vedemmo fuggire in battaglia sia dei tuoi che degli altri,

  28 	e destrieri adornati d'oro provenienti da varie regioni,
     	io vidi correre come spinti dal vento a centinaia e a migliaia,

  29 	e cavalieri coi cavalli uccisi, afferrare le spade in ogni luogo,
     	vedemmo fuggire e far fuggire in battaglia,

  30 	l'elefante assalendo un altro elefante che fuggiva nella grande battaglia,
     	correva veloce massacrando fanti e cavalli,

  31 	qua un elefante o re, massacrava un carro in battaglia,
     	e là un carro assalendo un fante o un cavallo,

  32 	massacrava in battaglia o re, cavalli e uomini sul campo,
     	così costoro o re, si massacravano a vicenda in molti modi,

  33 	infuriando questa sanguinosa e paurosa battaglia,
     	sorgeva un terribile fiume con onde fatte da sangue e interiora,

  34 	pieno di mucchi di ossa, con capelli per erbe e alghe,
     	con carri per pozze e frecce per gorghi, cavalli per pesci, arduo da affrontare,

  35 	pieno di teste come rocce, e di proboscidi come coccodrilli,
     	ricco di schiume di corazze ed elmi, e con archi per isole e spade per tartarughe,

  36 	e con pennoni e stendardi per alberi, e che porta via mucchi di morti,
     	pieno di schiere di carnivori, e fatto per accrescere il regno di Yama,

  37 	i prodi kṣatriya con elefanti, cavalli e carri per barche, quel fiume
     	attraversavano in molti, abbandonando la paura in quella grande battaglia,

  38 	questo trasportava i vili coperti di ignomigna,
     	come il fiume infernale i morti, verso la città del re dei morti,

  39 	gli kṣatriya urlavano là vedendo quella grande distruzione:
     	' per la trasgressione di Duryodhana i kaurava vanno alla distruzione,

  40 	perché il sovrano figlio di Dhṛtarāṣṭra, odio verso i pāṇḍava
     	pieni di qualità, ha fatto quel malanima confuso dall'avidità?'

  41 	queste parole di vario genere là si udivano o bhārata,
     	unite a elogi per i pāṇḍava e terribili per i tuoi figli,

  42 	e calmatesi queste parole pronunciate da tutti i soldati,
     	tuo figlio Duryodhana, essere malvagio di tutto il mondo,

  43 	diceva a Bhīṣma, a Droṇa, a Kṛpa e a Śalya o bhārata:
     	' combattetete trascurando voi stessi, perché vi fermate?'

  44 	allora sorgeva lo scontro tra i kuru e i pāṇḍava,
     	nato dalla partita a dadi o re, tremendo e distruttivo,

  45 	che un tempo non hai fermato, pur proibito dalle grandi anime,
     	o figlio di Vicitravīrya, guarda in che modo è il frutto tuo,

  46 	i figli di Pāṇḍu col loro esercito e i loro alleati,
     	non pensano alle loro vite e nemmeno i kaurava o signore di popoli,

  47 	per questo motivo, tremenda è sorta la distruzione di genti,
     	o a causa del fato, o toro fra gli uomini, o per la tua condotta o sovrano.”
     


                              C


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Arjuna tigre fra gli uomini però, i sovrani con Suśarman in testa,
     	spediva alla dimora del re dei morti, con aguzze frecce,

   2 	e pure Suśarman con le frecce colpiva il pṛthāde in battaglia,
     	e Vāsudeva con sette, e di nuovo il pṛthāde con nove,

   3 	quelle parando con una pioggia di frecce, il grande guerriero figlio di Śakra,
     	i soldati di Suśarman sul campo spediva alla dimora di Yama,

   4 	trafitti dal pṛthāde, come dal fato alla fine dello yuga,
     	quei grandi guerrieri fuggivano sul campo o re, pieni di paura,

   5 	alcuni abbandonando i cavalli, e altri i carri o mio signore,
     	e altri ancora lasciando gli elefanti, fuggivano in ogni direzione,

   6 	ma altri colpiti, coi carri coi cavalli e cogli elefanti, dalla battaglia
     	fuggivano presi da suprema fretta o signore di popoli,

   7 	i fanti abbandonate tutte le armi nella grande battaglia,
     	indifesi scappavano ad uno ad uno o bhārata,

   8 	ma pur trattenuti ripetutamente dal trigarta Suśarman,
     	e anche da altri eccellenti principi, non restavano sul campo,

   9 	tuo figlio Duryodhana vedendo l'esercito fuggire,
     	mandato avanti Bhīṣma in battaglia, davanti a tutte le truppe,

  10 	con grandissimo sforzo assaliva il conquista-ricchezze,
     	per salvare la vita al sovrano dei trigarta, o signore di popoli,

  11 	egli da solo restava a combattere scagliando vari tipi di frecce,
     	assieme a tutti i fratelli, fuggiti i rimanenti uomini,

  12 	e anche i pāṇḍava o re, armati con grande impegno,
     	corsero in aiuto a Phalguna dove si trovava Bhīṣma,

  13 	conoscendo però la tremenda valentìa in battaglia dell'armato del gāṇḍīva,
     	impegnandosi con urla di guerra corsero verso Bhīṣma da ogni luogo,

  14 	quindi il guerriero con la palma per insegna, l'esercito dei pāṇḍava
     	copriva in battaglia di frecce ben levigate,

  15 	divenuti una sola cosa allora tutti kaurava, contro i pāṇḍava,
     	combattevano o grande re, quando il sole era a metà del suo percorso,

  16 	Sātyaki colpendo Kṛtavarman con cinque frecce di ferro,
     	stava sul campo quel prode scagliando migliaia di strali,

  17 	e il re Drupada dopo aver colpito Droṇa con frecce aguzze,
     	di nuovo lo colpiva con settanta e con sette il suo auriga,

  18 	Bhīmasena colpito il re Bāhlika suo bisnonno,
     	lanciava un grandissimo urlo come di tigre nella selva,

  19 	il figlo di Arjuna colpito da Citrasena con molti strali,
     	con tre frecce trafiggeva profondamente al cuore Citrasena, 

  20 	scontrandosi in battaglia quei due grandi eroi, apparivano
     	terribilissimi o re, come in cielo mercurio e saturno, 

  21 	uccisi i suoi quattro cavalli e l'auriga con nove frecce,
     	il forte figlio di Subhadrā, uccisore di eroi nemici, lanciava un urlo,

  22 	ma quel grande guerriero rapidamente sceso dal carro coi cavalli uccisi,
     	saliva rapido sul carro di Durmukha o signore di popoli,

  23 	e Droṇa colpito Drupada con frecce ben levigate,
     	trafiggeva in un lampo il suo auriga, quel valoroso,

  24 	il re Drupada pressato allora sul fronte dell'esercito,
     	si allontanava coi veloci cavalli ricordando l'antica inimicizia,

  25 	Bhīmasena però in un batterd'occhio rendeva il re Bāhlika
     	privo di cavalli, di auriga e carro, sotto gli occhi di tutto l'esercito,

  26 	con grande confusione o grande re, caduto in suprema difficoltà,
     	Bāhlika il migliore degli uomini, sceso allora dal carro,
     	quel grande guerriero, saliva rapido sul carro di Lakṣmaṇa,

  27 	Sātyaki grande sul carro, avendo fermato Kṛtavarman,
     	con vari tipi di frecce o re, assaliva il patriarca,

  28 	colpendo il bhārata con sessanta frecce affilate da tagliare un capello,
     	quasi ballava sul piano del carro, brandendo il grande arco,

  29 	quindi il patriarca gli scagliava una grande lancia di ferro
     	intarsiata d'oro, di grande potenza, bella come una figlia di nāga,

  30 	quella che giungeva con violenza per uccidere, potentissima,
     	veniva fatta a pezzi con destrezza dal gloriosissimo ṿṛṣṇi,

  31 	non raggiungendo il vṛṣṇi quella lancia tremendissima,
     	cadeva sulla faccia della terra come una meteora dal perduto splendore,

  32 	il vṛṣṇi però o re, afferrata una sua lancia dall'aspetto tremendo,
     	con violenza la scagliava verso il carro del patriarca,

  33 	questa scagliata con potenza dal braccio del vṛṣṇi, nella grande battaglia,
     	volava con violenza, come la notte fatale su un uomo,

  34 	mentre volava veloce fu tagliata in due o bhārata,
     	da due dardi affilati come rasoi e cadde al suolo,

  35 	il figlio di Gaṅgā, furioso tagliata la lancia, colpiva al petto,
     	Sātyaki con nove frecce, ridendo quel tormenta-nemici,

  36 	quindi i pāṇḍava con carri, elefanti e cavalli o fratello maggiore di Pāṇḍu,
     	circondavano in battaglia Bhīṣma per salvare il mādhava,

  37 	allora infuriava tumultuosa da far rizzare i capelli, la battaglia 
     	tra i pāṇḍava e i kuru, che volevano la vittoria sul campo.”
     


                              CI


   1 	Saṃjaya disse:
     	"vedendo Bhīṣma infuriato in battaglia circondato dai pāṇḍava,
     	come in cielo, il sole dalle nuvole alla fine dell'estate,

   2 	Duryodhana o grande re diceva a Duḥśāsana:
     	' Bhīṣma prode e grande arciere, uccisore di nemici,

   3 	è circondato dai prodi pāṇḍava da ogni parte, o toro dei bhārata,
     	tu devi compiere o valoroso la salvezza di quel grand'anima,

   4 	da noi protetto in battaglia il patriarca Bhīṣma, 
     	può uccidere in battaglia gli attivi pāñcāla assieme ai pāṇḍava,

   5 	quindi io ritengo che dobbiamo proteggere Bhīṣma,
     	Bhīṣma grande arciere, il patriarca, è il nostro protettore,

   6 	tu in persona attorniando con tutto l'esercito il patriarca,
     	proteggilo sul campo, è lui che compie le imprese più difficili.'

   7 	così apostrofato sul campo, tuo figlio Duḥśāsana, 
     	si schierava attorno a Bhīṣma assieme ad un grande esercito,

   8 	allora il figlio di Subala, con centomila cavalli
     	con delle lunghe lance in mano, e armati di spade e giavellotti,

   9 	fieri e potentissimi, vigorosi e forniti di stendardi,
     	accompagnati da ottimi uomini, esperti nelle armi e addestrati,

  10 	bloccavano Nakula e Sahadeva e il dharmarāja figlio di Pāṇḍu,
     	quel migliore degli uomini circondandoli da ogni parte,

  11 	allora il re Duryodhana spediva un'armata di guerrieri
     	a cavallo a porre intralcio ai pāṇḍava,

  12 	quando questi entrarono con grande impeto come uccelli divini, sul campo,
     	la terra colpita dai loro zoccoli o re, tremava e rimbombava,

  13 	e il grandissimo rumore degli zoccoli dei cavalli allora si udiva,
     	come quello di una grande selva di bambu che brucia su una montagna,

  14 	la grande polvere sollavata da questi che là galoppavano,
     	raggiungendo il percorso del sole, coprivano l'astro,

  15 	tremava allora l'esercito dei pāṇḍava, per l'impeto di questi cavalli,
     	che volavano con grande furia come oche selvatiche su un grande lago,
     	e per il frastuono dei loro nitriti non si capiva alcunché,

  16 	allora il re Yudhiṣṭhira e i due pāṇḍava figli di Mādrī,
     	arrestavano rapidi, sul campo l'impeto di quei cavalieri,

  17 	come arrestarono le rive la forza dell'acqua del grande oceano 
     	in piena e agitato o grande re, al tempo della creazione coll'alta marea,

  18 	allora gli armati sui carri o re, con frecce ben levigate,
     	facevano a pezzi le parti superiori dei corpi di quei cavalieri,

  19 	e questi cadevano uccisi o grande re, da quei fieri arcieri,
     	come grandi elefanti possono essere da altri elefanti nell'impervia montagna,

  20 	anche costoro con affilatissime frecce ben levigate,
     	facevano a pezzi le parti superiori muovendosi in ogni direzione,

  21 	essendo molto vicini quei cavalieri o toro dei bhārata, con le spade,
     	tagliavano le parti superiori come frutti da un grande albero

  22 	i cavalli coi loro cavalieri o re, uccisi qua e là
     	caduti, e che stavano cadendo erano a centinaia e a migliaia,

  23 	ma i cavalli feriti fuggivano pieni di terrore,
     	come animali che vedendo dei leoni fuggono per salvarsi la vita,

  24 	i pāṇḍava però o grande re, vinti i nemici nella grande battaglia,
     	diedero fiato alle conchiglie, e batterono i loro tamburi sul campo,

  25 	allora Duryodhana vedendo indebolito l'esercito schierato,
     	diceva queste parole o migliore dei bhārata a re dei madra:

  26 	' il maggiore dei figli di Pāṇḍu sconfiggendo mio zio materno,
     	sotto i nostri occhi o grandi-braccia, ha messo in fuga l'esercito quel forte,

  27 	arrestalo o grandi-braccia come le rive fanno col mare dimora di mostri,
     	tu sei largamente risaputo di insuperabile forza e coraggio.'

  28 	udite le parole di tuo figlio, il potente Śalya,
     	volava con un'armata di carri, dove era il re Yudhiṣṭhira,

  29 	il grande esercito di Śalya che velocemente giungeva
     	con grande impeto veniva arrestato in battaglia dal pāṇḍava,

  30 	il dharmarāja, grande sul carro in battaglia colpiva il re dei madra
     	al centro del petto, rapidamente con dieci frecce,
     	e Nakula e Sahadeva, ciascuno con tre, ben indirizzate,

  31 	pure il re dei madra tutti loro colpiva con tre frecce ciascuno,
     	e di nuovo trafiggeva Yudhiṣṭhira con sessanta aguzze frecce,
     	e colpiva i due figli di Mādrī infuriati, ciascuno con due,

  32 	allora Bhīma grandi-braccia, vedendo il re in battaglia
     	caduto in preda del re dei madra, quasi sulla bocca della morte,
     	accorreva sul campo verso Yudhiṣṭhira, quel conquista-nemici,

  33 	quindi sorgeva un tremendissimo e terribilissimo scontro,
     	mentre il sole brillava avendo raggiunto il suo apice.”
     	


                              CII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ allora tuo padre irato con supreme aguzze frecce,
     	colpiva i pṛthādi coi loro soldati da ogni parte, in battaglia,

   2 	trafiggendo Bhīma con dodici dardi e Sātyaki con nove,
     	Nakula con tre frecce, e Sahadeva con sette,

   3 	con dodici colpiva Yudhiṣṭhira alle braccia e al petto,
     	quindi dopo aver colpito Dhṛṣṭadyumna, urlava quel fortissimo,

   4 	Nakula lo mirava con sei frecce, e il mādhava con tre,
     	e Dhṛṣṭadyumna con settanta e Bhīmasena con sette, 
     	Yudhiṣṭhira contrattaccava il patriarca con dodici,

   5 	Droṇa però colpito Sātyaki, trafiggeva Bhīmasena 
     	con cinque singole frecce, pungenti come bastoni di Yama,

   6 	quei due di contro, colpivano, ciascuno con tre frecce ben indirizzate,
     	come uncini su un elefante, Droṇa toro fra i brahmani,

   7 	i sauvīra, i kitava, gli orientali, gli occidentali e i settentrionali,
     	gli abhīṣāha, i śūrasena, i śibi e i vasāti,
     	non abbandonarono Bhīṣma sul campo pur colpiti da aguzze frecce,

   8 	e quindi altri pur trafitti dai pāṇḍava grandi anime,
     	armati di varie armi, assalivano i pāṇḍava, 
     	allora i pāṇḍava o re, circondarono il patriarca,

   9 	quell'invincibile circondato da ogni parte da schiere di carri,
     	ardeva come un fuoco sorto nella foresta, bruciando i nemici, 

  10 	il carro era il suo focolare, l'arco le fiamme, e spada lance e mazze il combustibile,
     	le frecce il braciere, il fuoco che era Bhīṣma, bruciava quei tori fra gli kṣatriya,

  11 	con dardi dalle cocche d'oro, e piume di avvoltoio, potentissimi,
     	e di varie forme ricopriva quell'esercito,

  12 	abbatteva bandiere, e armati sui carri con affilate frecce,
     	rendeva come foreste prive di alberi quelle schiere di carri,

  13 	e privi di uomini i carri o re, e gli elefanti e i cavalli in battaglia,
     	rendeva quel grandi-braccia, il migliore di tutti gli armati,

  14 	il suono della corda sul suo braccio, risuonava come tuono,
     	e faceva tremare tutti gli esseri cessando o bhārata,

  15 	con efficacia volavano le frecce di tuo padre o toro dei bhārata,
     	e le frecce scagliate dall'arco di Bhīsma non erano fermate dalle armature,

  16 	valorosi sui carri o re, noi vedemmo uccisi assieme ai
     	veloci cavalli o grande re, colpiti sul campo di battaglia,

  17 	quattordicimila dei cedi, dei kāśi e dei karūṣa,
     	grandi guerrieri rinomati, figli di nobili, morirono,
     	tutti senza mai fuggire, e con stendardi decorati d'oro,

  18 	incontrando sul campo Bhīṣma simile al dio-morte con la bocca spalancata,
     	sprofondarono nell'altro mondo, coi loro carri, elefanti e cavalli,

  19 	alcuni coi veicoli rotti negli assi e con tutte le ruote spezzate,
     	noi vedemmo di questi carri o re, a centinaia e a migliaia,

  20 	da questi guerrieri caduti con i loro scudi e i carri distrutti,
     	con le armature trafitte dalle frecce e dai tridenti o signore di popoli,

  21 	e dalle mazze e clave, e dalle scimitarre affilate a pietra,
     	e dalle faretre e dalle ruote e assi spezzati o mio signore,

  22 	e dalle braccia, dagli archi e spade e dalle teste coi loro orecchini,
     	e dai paracolpi, e bracciali, e dalle bandiere cadute,
     	e da archi in molti modi spezzati era piena la terra,

  23 	elefanti cogli uomini uccisi, e cavalli coi cavalieri uccisi,
     	correvano veloci là a centinaia e a migliaia,

  24 	e i valorosi che si impegnavano non erano in grado di fermare
     	i grandi guerrieri, che fuggivano colpiti dalle frecce di Bhīṣma,

  25 	la grande armata trafitta con la stessa potenza del grande Indra,
     	si disperdeva o grande re, senza che nemmeno due fuggissero insieme, 

  26 	trafitti carri, cavalli e elefanti, abbattute bandiere e veicoli,
     	l'esercito dei figli di Pāṇḍu era senz'animo, in preda ad urla di dolore,

  27 	il padre uccideva il figlio, e il figlio il padre,
     	l'amico caduto in preda del fato, invocava il caro amico, 

  28 	alcuni soldati del figlio di Pāṇḍu, liberatesi dell'armatura, 
     	apparivano fuggire coi capelli sciolti, o bhārata,

  29 	come mandrie di vacche vagando carri ed elefanti,
     	si vide l'esercito del figlio di Pāṇḍu pieno di grida di dolore,

  30 	e il rampollo degli yādu, vedendo l'esercito disperdersi,
     	diceva al pṛthāde Bībhatsu, trattenendo il grande carro:

  31 	'è giunto ora il momento o pṛthāde che tu aspettavi,
     	colpiscilo o tigre fra gli uomini, se non vuoi cader in confusione,

  32 	quanto tu un tempo hai detto o valoroso, nell'assemblea dei re,
     	nella città di Virāṭa o pṛthāde, alla presenza di Saṃjaya:

  33 	'a cominciare da Bhīṣma e da Droṇa, tutti i guerrieri del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	che mi affronteranno in battaglia io li ucciderò coi loro prarenti.'

  34 	così queste parole o kuntīde, ora rendi vere o uccisore di nemici,, 
     	rammentando il dharma kṣatriya combatti o toro dei bhārata.'

  35 	così aportrofatao da Vāsudeva, guardando di traverso a testa bassa,
     	quasi di malavoglia Bībhatsu diceva queste parole:

  36 	'dopo aver ucciso quelli che non si deve uccidere, quale cosa è meglio per me
     	il regno o il profondo inferno, o i dolori dell'esilio nella selva?

  37 	spingi i cavalli dove si trova Bhīṣma io farò quanto mi chiedi,
     	abbatterò l'anziano patriarca dei kuru arduo da affrontare.'

  38 	allora il mādhava spingeva i cavalli bianco-argentati
     	dove era Bhīṣma o re, arduo da guardare come lo stesso sole,

  39 	quindi di nuovo si girava il grande esercito di Yudhiṣṭhira,
     	vedendo il pṛthāde grandi-braccia affrontare Bhīṣma in battaglia,

  40 	allora Bhīṣma il migliore dei kuru, ruggiva in quel frangente come un leone,
     	e copriva rapidamente il carro del conquista-ricchezze di una pioggia di frecce,

  41 	in un batterd'occhio il suo carro, coi cavalli e l'auriga,
     	per quella grandissima pioggia di frecce non si scorgeva più,

  42 	Vāsudeva però senza muoversi, affidandosi all'intelligenza il sātvata,
     	incitava i cavalli colpiti salle frecce di Bhīṣma,

  43 	allora il pṛthāde afferrato l'arco divino, dal frastuono di tuono,
     	abbatteva l'arco di Bhīṣma tagliandolo con affilate frecce,

  44 	il kaurava con l'arco tagliato, ancora ad un altro grande arco,
     	in una istante, attaccava la corda il padre tuo, 

  45 	Arjuna allora tendendo una seconda volta l'arco dal rumore di tuono,
     	infuriato gli tagliava anche quell'arco,

  46 	il figlio di Śaṃtanu allora rendeva onore alla sua abilità:
     	'bravo o pṛthāde, bravo o grandi-braccia, figlio di Kuntī!'

  47 	dicendogli questo afferrato un altro spelndido arco,
     	Bhīṣma scagliava le sue frecce contro il carro del pṛthāde,

  48 	e Vāsudeva mostrava la sua grande abilità nella guida dei cavalli,
     	rendendo inafficaci le sue frecce compiendo dei cerchi,

  49 	quelle due tigri fra gli uomini, Bhīṣma e il pṛthāde colpiti dalle frecce sembravano
     	come due tori infuriati marchiati dai colpi di corna,

  50 	Vāsudeva però vedendo il pṛthāde combattere mollemente,
     	e Bhīṣma scagliare incessantemente in battaglia piogge di frecce,

  51 	tormentandoli come un sole acceso, schierato al centro tra i due eserciti,
     	massacrando tutti i migliori guerrieri del figlio di Pāṇḍu,

  52 	come se Bhīṣma compisse la fine dello yuga nell'esercito di Yudhiṣṭhira,
     	il mādhava, quel grandi-braccia uccisore di eroi nemici, non lo sopportava,

  53 	e abbandonato i bianco-argentei destrieri del pṛthāde o mio signore,
     	infuriato allora quel grande yogin scandeva dal grande carro,
     	correva verso Bhīṣma a mani nude quel forte,

  54 	con la frusta in mano quel potente, ruggendo a lungo come leone,
     	aprendo la terra coi piedi il signore dell'universo,

  55 	cogli occhi rossi d'ira, Kṛṣṇa dall'infinito splendore bramoso di uccidere,
     	quasi divorando gli animi dei tuoi nella grande battaglia,

  56 	vedendo il mādhava in battaglia affrontare Bhīṣma sul campo,
     	i soldati gridando: ' Bhīṣma è ucciso, Bhīṣma e ucciso!'
     	fuggivano tutti per paura di Vāsudeva quegli uomini,

  57 	vestito di abiti gialli, Janārdana color di zaffiro,
     	attaccando Bhīṣma, appariva come una nuvola ammantata di splendore,

  58 	egli come leone contro un elefante, e come toro contro un toro,
     	quello splendido, quel toro degli yādu correva urlando,

  59 	quell'essere dagli occhi-di-loto vedendo sopraggiungere in battaglia,
     	in modo deciso, Bhīṣma tendeva sul campo il grande arco,
     	e diceva a Govinda con animo ben saldo:

  60 	' ehi, ehi, o occhi-di-loto, o dio degli dèi, venerazione sia a te,
     	o migliore dei sātvata abbattimi ora nella grande battaglia,

  61 	per me o dio, essere ucciso in battaglia da te o senza-macchia,
     	è il meglio, la cosa suprema o Kṛṣṇa, sia quaggiù che nell'altro mondo,
     	onorato io sono da te oggi in battaglia dall'intero trimundio.'

  62 	allora da dietro il pṛthāde inseguiva il lunghi-capelli,
     	e quel grandi-braccia lo fermava afferrandolo per le braccia,

  63 	Kṛṣṇa dagli occhi di loto, pur trattenuto dal pṛthāde,
     	procedeva trascinadolo con impeto, quel migliore degli uomini,

  64 	il pṛthāde uccisore di eroi nemici, piantando con forza i piedi,
     	tratteneva il signore-dei-sensi in qualche modo al decimo passo,

  65 	allora afflitto Arjuna uccisore di eroi nemici diceva a lui 
     	che aveva gli occhi pieni di furia, e soffiava come un serpente:

  66 	' torna indietro o grandi-braccia, non devi compiere un atto ingiusto,
     	in quanto hai prima detto: ' io non combatterò!' o lunghi-capelli,

  67 	il mondo ti dirà di falsa parola o mādhava,
     	è tutto mio questo compito, io ucciderò il fermo nei voti,

  68 	io giurai o mādhava, per l'amicizia, per la verità e per la bella impresa,
     	che compirò la fine dei nemici o tormenta-nemici,

  69 	guarda ora essere abbattuto quel grande nei voti, arduo da affrontare,
     	come la luna piena alla fine dei tempi, con grande facilità.'

  70 	il mādhava udite le parole di Phalguna grand'anima,
     	nulla dicendo, ancora furioso saliva di nuovo sul carro,

  71 	quelle due tigri tra gli uomini schierati di nuovo sul carro, da Bhīṣma figlio di
     	Śaṃtanu furono coperti con una pioggia di frecce come da nuvola due monti,

  72 	e tuo padre Devavrata prendeva le vite dei guerrieri,
     	come il sole coi raggi cocenti alla fine dell'inverno,

  73 	come il pāṇḍava distruggeva in battaglia le truppe dei kuru,
     	così il padre tuo distruggeva sul campo le truppe dei pạṇḍava,

  74 	i soldati colpiti e in fuga, impotenti e privi di coraggio,
     	non erano nemmeno in grado di vedere Bhīṣma insuperabile in battaglia,
     	saldo là in mezzo come il sole che tormenta coi suoi raggi,

  75 	trafitti da Bhīṣma come dal fato a fine yuga,
     	i pāṇḍava presi dalla paura o grande re, caddero nello stupore,

  76 	e non trovavano salvezza come vacche cadute nel fango,
     	come formiche calpestate, come deboli, da uno forte in battaglia,

  77 	quel grande guerriero, arduo da assalire, che tormentava con mucchi di frecce quei sovrani,
     	Bhīṣma non poteva essere nemmeno visto da loro, come il sole che tormenta coi suoi raggi,

  78 	e mentre lui massacrava l'esercito dei pāṇḍava il sole dai mille raggi, andava al tramonto,
     	e allora nasceva l'intenzione di ritirare quelle truppe soverchiate dalla stanchezza.”
     


                              CIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“mentre loro combattevano, il sole giungeva al tramonto,
     	le tenebre sorsero terribili, e allora non vedevamo più il campo di battaglia,

   2 	allora il re Yudhiṣṭhira vedendo la sera o bhārata,
     	e anche  l'esercito colpito da Bhīṣma uccisore di nemici,

   3 	fuggire abbandonando le armi, in cerca di salvezza,
     	e Bhīṣma furioso in battaglia inseguire i grandi guerrieri,

   4 	e veduti vinti i somaka, e ridotti all'impotenza i grandi guerrieri,
     	pensando e meditando a lungo, approvava il ritirarsi,

   5 	quindi il re Yudhiṣṭhira compiva la ritirata delle truppe,
     	e anche dei tuoi soldati avvenne allora la ritirata, 

   6 	quindi compiuta la ritirata degli eserciti, i grandi guerrieri,
     	si ritirarono dalla battaglia o migliore dei kuru, coperti di tagli e ferite,

   7 	i pāṇḍava però pensando alle imprese sul campo di Bhīṣma, 
     	non trovavano pace, fortemente colpiti da Bhīṣma,

   8 	e pure Bhīṣma vinti in battaglia i pāṇḍava assieme agli sṛñjaya,
     	onorato ed elogiato dai tuoi figli, o bhārata,

   9 	si ritirava assieme ai kuru che erano tutt'intorno con felice aspetto,
     	allora sorgeva la notte che confonde tutti gli esseri,

  10 	e all'inizio di quella terribile notte i pāṇḍava assieme ai vṛṣṇi,
     	i gli sṛñjaya ardui da affrontare, si sedettero a consiglio,

  11 	tutti quei fortissimi in quei momenti, per il loro meglio
     	si consigliavano decisi, quegli esperti nel prendere decisioni,

  12 	allora il re Yudhiṣṭhira, consigliatosi a lungo o sovrano,
     	scorgendo Vāsudeva queste parole gli diceva:

  13 	'guarda o Kṛṣṇa il grand'anima Bhīṣma dal tremendo valore,
     	che massacra il mio esercito come un elefante dei boschetti di canne,

  14 	e noi non siamo in grado nemmeno di vederlo quel grand'anima,
     	che lecca via le truppe come un fuoco acceso,

  15 	come il terribile grande nāga Takṣaka pieno di veleno,
     	così Bhīṣma è in battaglia o Kṛṣṇa, possente e dalle acute armi,

  16 	preso l'arco in battaglia e scagliando aguzze frecce,
     	può vincere anche Yama infuriato, e il re degli dèi con la folgore in pugno,

  17 	e pure Varuṇa coi suoi lacci, o il signore delle ricchezze colla sua mazza,
     	non possono vincere Bhīṣma infuriato in battaglia,

  18 	e così stando le cose o Kṛṣṇa io sono sprofondato in un mare di sofferenza,
     	che per la mia debolezza di mente ho incontrato Bhīṣma in battaglia,

  19 	io andrò nella foresta o invincibile, è meglio per me andare là,
     	non mi piace questa guerra o Kṛṣṇa, sempre Bhīṣma ci massacra,

  20 	come verso un fuoco acceso si precipita la falena,
     	da sola andando alla morte, così io ho avvicinato Bhīṣma,

  21 	sono condotto alla distruzione o vṛṣṇi, marciando per ottenere il regno,
     	e i miei prodi fratelli sono violentemente colpiti dalle frecce,

  22 	per mia colpa e per amicizia fraterna sono stati privati del regno,
     	e offesa fu pure Kṛṣṇā per mia colpa o uccisore di madhu,

  23 	io credo importante la vita, e ora la vita è ardua da mantenersi,
     	e per il resto della mia vita io praticherò il più alto dharma,

  24 	se io sono da te favorito assieme ai miei fratelli o lunghi-capelli,
     	allora dimmi quanto sia in ottemperanza col nostro dharma o lunghi-capelli .' 

  25 	udite quelle sue parole, con gentilezza e diffusamante,
     	allora Kṛṣṇa rispondeva consolando Yudhiṣṭhira:

  26 	' o figlio di Dharma, non abbatterti o sincero combattente,
     	poiché tu hai dei prodi fratelli invincibili uccisori di nemici,

  27 	Arjuna, e Bhīmasena, che sono strenui come Agni e Vāyu,
     	i due valorosi figli di Mādrī come due altri sovrani dei trenta dèi,

  28 	oppure affidati a me, per amicizia io combatterò contro Bhīṣma o pāṇḍava,
     	comandato da te o re, quale impresa non compirei in battaglia?

  29 	io ucciderò Bhīṣma sul campo, se me lo chiedi o toro fra gli uomini,
     	sotto gli occhi dei figli di Dhṛtarāṣṭra, se Phalguna non vuole farlo,

  30 	e quando Bhīṣma sarà ucciso o re, tu vedrai la vittoria o pāṇḍava,
     	io ucciderò in duello di carri oggi il patriarca, l'anziano dei kuru,

  31 	guarda il mio valore o re, pari a quello del grande Indra in battaglia,
     	scagliando grandi armi io lo abbatterò dal carro,

  32 	chi è nemico dei figli di Pāṇḍu è senza dubbio mio nemico,
     	quelli dalla mia parte sono tuoi, e quelli dalla tua parte sono miei,

  33 	tuo fratello è mio amico parente e discepolo,
     	io mi toglierei le carni e le darei via per Arjuna o signore della terra,

  34 	e pure egli, tigre fra gli uomini, darebbe la vita per me,
     	questo è il nostro patto o mio caro, ci proteggiamo vicendevolmente,
     	affidati a me o re dei re, in quanto io sono il tuo rifugio,

  35 	quanto già promesso un tempo dal pṛthāde nella città di upaplavya: 
     	'io ucciderò il figlio di Gaṅgā!' alla presenza di Ulūka,

  36 	da me saranno salvaguardate quelle parole del sapiente pṛthāde,
     	e col permesso del pṛthāde io lo farò senza dubbio,

  37 	oppure questo compito sarà eseguito in battaglia da Phalguna,
     	ucciderà sul campo Bhīṣma vincitore di città nemiche,

  38 	il pṛthāde schierato in battaglia, può essere invincibile
     	anche dai trenta dèi armati assieme a daitya e dānava,
     	come dunque Arjuna non possa uccidere Bhīṣma in battaglia o sovrano? 

  39 	quel grande eroe è sul viale del tramonto, vicino alla morte, privo di energia,
     	Bhīṣma figlio di Śaṃtanu non sa più cosa egli debba fare.'

  40 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' così sia o grandi braccia come tu dici o mādhava,
     	noi tutti non siamo adeguati alla tua conoscenza dei veda,

  41 	io sempre mi atterrò a quanto desideri tu,
     	che sei o tigre fra gli uomini il mio potentissimo signore,

  42 	io vincerei in battaglia anche gli dèi assieme a Indra, o migliore dei vincitori,
     	col tuo patronato o Govinda, come dunque non il solo Bhīṣma nella grande battaglia?

  43 	ma io per la nostra onorabilità non posso farti agire falsamente,
     	agisci dunque o mādhava, come un tempo affermasti: 'assisterò senza combattere.' 

  44 	questo patto io feci con Bhīṣma o mādhava:
     	'io ti consiglierò ma non combatterò per te in alcun modo, 
     	per Duryodhana io combatterò questa è la verità.' o potente,

  45 	mi darà il regno solo consigliandomi o mādhava,
     	perciò noi tutti assieme a te, volgliamo o uccisore di Madhu,
     	ancora cercare Devavrata per chiedere il mezzo della sua morte,

  46 	noi tutti insieme raggiunto rapidamente Bhīṣma il migliore degli uomini,
     	col tuo permesso o vṛṣṇi chiederemo consiglio al kaurava,

  47 	egli ci dirà parole benefiche e veritiere o Janārdana,
     	come lui ci dirà o Kṛṣṇa, così io agirò in battaglia,

  48 	quel ferreo nei voti ci darà la vittoria e il giusto consiglio,
     	fanciulli privati del padre noi fummo allevati da lui,

  49 	e se io desidero uccidere l'anziano nonno o mādhava,
     	l'amato padre di mio padre, sia dunque onta al modo di vivere degli kṣatriya.' “

  50 	Saṃjaya disse:
     	“ allora o grande re, il vṛṣṇi diceva al rampollo dei kuru:
     	' col mio permesso o grandi-braccia, sempre sia quanto tu dici,

  51 	Devavrata, il celebre Bhīṣma con lo sguardo può bruciare,
     	andiamo dal figlio della fiumana a chiedere il mezzo per ucciderlo,
     	egli deve dirci il vero senza dubbio, se tu glielo chiedi.'

  52 	'andiamo dunque noi a interrogare il patriarca dei kuru,
     	inchinandoci con la testa, chiediamo a lui consiglio o mādhava,
     	e il consiglio che lui ci darà con quello noi combatteremo i nemici.'

  53 	cosi consigliatisi i valorosi pāṇḍava o fratello maggiore di Pāṇḍu,
     	tutti insieme loro e il valente Vāsudeva si recarono,
     	senza armi né corazze, verso il padiglione di Bhīṣma,

  54 	e entrati allora inchinarono le loro teste a Bhīṣma,
     	veneranti o grande re, quei pāṇḍava o toro dei bhārata,
     	inchinate le teste cercarono rifugio in Bhīṣma,

  55 	e a loro diceva il grandi-braccia Bhīṣma il patriarca dei kuru:
     	' benvenuto a te o vṛṣṇi, benvenuto a te o conquista-ricchezze,
     	e benvenuto al figlio di Dharma, a Bhīma e ai gemelli,

  56 	quale azione posso fare per voi per accrescere il vostro piacere?
     	con tutta l'anima io la farò anche se fosse difficile a farsi.'

  57 	al figlio di Gaṅgā che così parlava con grande piacere ripetutamente,
     	il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira con anima afflitta queste parole diceva:

  58 	' come possiamo vincere o sapiente del dharma? e come posso ottenere il regno?
     	e dimmi o illustre come questo possa essere senza la distruzione delle genti, 

  59 	tu stesso dicci o signore, il modo per ucciderti,
     	come noi possiamo vincerti in battaglia o re,

  60 	non vi è in te la più piccola apertura o patriarca dei kuru,
     	e sempre ti si vede con l'arco aperto a cerchio in battaglia,

  61 	mentre prendi e incocchi e tendi il tuo arco,
     	noi ti vediamo o grandi-braccia sul carro saldo come il sole,

  62 	mentre uccidi schiere di uomini, cavalli, carri ed elefanti o uccisore di eroi nemici,
     	quale uomo è in grado di ucciderti o toro dei bhārata?

  63 	col tuo scagliare grandi piogge di frecce o migliore degli uomini,
     	le mie grandi schiere sono condotte da te alla distruzione, 

  64 	come posso vincerti in combattimento, affinché io abbia il regno?
     	o come vi sia sollievo per il mio esercito? questo dimmi o nonno.'

  65 	allora il figlio di Śaṃtanu diceva al pāṇḍava o fratello maggiore di Pāṇḍu:
     	' in nessun modo o kuntīde, finché io sono vivo in battaglia,
     	per voi vi sarà vantaggio, il vero io vi dico,

  66 	sconfittomi in combattimento, con certezza voi vincerete i kaurava,
     	rapidamente attaccatemi se volete la vittoria sul campo,
     	io vi do il permesso o pṛthādi attaccatemi a vostro piacere,

  67 	così io penso sia la miglior cosa, sappiatelo,
     	me ucciso, tutto sarà ucciso, perciò così comportatevi.'

  68 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' dicci perciò il mezzo con cui possiamo vincerti in battaglia,
     	tu signore, mentre sei sul campo infuriato sei pari alla morte col bastone in pugno,

  69 	non può vincerti né il dio folgorante, né Varuṇa, né Yama, 
     	né in battaglia pure dei e asura assieme a Indra lo possono.'

  70 	Bhīṣma disse:
     	' è vero o grandi-braccia, quanto tu dici o pāṇḍava,
     	io non posso essere vinto sul campo neppure da dèi e asura assieme a Indra,

  71 	con le armi in pugno, attivo in battaglia mentre impugno il grande arco,
     	ma abbandonate le armi o re, i grandi guerrieri mi possono uccidere,

  72 	se uno ha gettato le armi, se è caduto, se è privo di corazza e bandiera,
     	se fugge impaurito, e se si arrende dicendo sono tuo,

  73 	se è una donna o ha nome di donna, se è mutilato o se ha un solo figlio,
     	o non ne ha nessuno, se uno è disprezzabile, non mi aggrada combatterci,

  74 	questo sappi di me o pṛthāde, che io un tempo mi son fatto una promessa,
     	che vedendo un segno infausto io non avrei mai combattuto,

  75 	vi è nel tuo esercito un grande guerriero che è figlio di Drupada,
     	Śikhaṇḍin, bramoso di guerra, prode e vincitore in battaglia,

  76 	poiché prima era una donna, in seguito diventato uomo,
     	come tutto questo accadde, pure voi lo conoscete,

  77 	il prode Arjuna, mettendo avanti Śikhaṇḍin,
     	armato che mi assalga rapido con le frecce,

  78 	essendo costui stato donna prima, è senza dubbio un segno infausto,
     	io non voglio colpirlo in alcun modo neppure se con la freccia pronta,

  79 	approcciandomi dietro di lui il pāṇḍava, il conquista-ricchezze
     	con le frecce rapido mi colpisca in ogni parte o toro dei bhārata,

  80 	io non vedo alcuno nei mondi che mi possa uccidere mentre combatto,
     	eccetto il venerabile Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze figlio di Pāṇḍu, 

  81 	perciò posto avanti qualcun altro vicino a me,
     	che mi abbatta Bībhatsu, e così tu avrai la vittoria, 

  82 	così agisci o kuntīde come io ti ho detto,
     	allora vincerai in battaglia i figli di Dhṛtarāṣṭra convenuti sul campo.' “

  83 	Saṃjaya disse:
     	“ avutane licenza allora i pṛthādi tornarono al loro accampamento,
     	inchinandosi al grand'anima Bhīṣma patriarca dei kuru,

  84 	avendo così parlato il figlio di Gaṅgā, consacrandosi all'altro mondo,
     	Arjuna soverchiato dal dolore, con vergogna questo diceva:

  85 	'contro questo anziano della stirpe, intelligente e saggio maestro,
     	contro il nonno, come posso combattere in battaglia o mādhava?

  86 	nella fanciullezza quel grande intelletto giocava con me o Vāsudeva,
     	e quel grand'anima era da me tormentato col coprirgli le membra di polvere,

  87 	io salivo sulle sue ginocchia da fanciullo, o fratello maggiore di Gada,
     	e babbo chiamavo il padre di mio padre Pāṇḍu grand'anima,

  88 	 ' io non sono il tuo babbo, ma il babbo di tuo padre o bhārata.'
     	come posso uccidere lui che così parlava a me fanciullo?

  89 	che sia pur distrutto il mio esercito, io non combatterò contro il grand'anima,
     	sia che abbia vittoria o sconfitta, o tu cosa ne pensi o Kṛṣṇa?'

  90 	il beato Kṛṣna  disse:
     	' il permesso hai avuto o Jiṣṇu, da Bhīṣma prima del combattimento,
     	saldo nel dharma kṣatriya o pṛthāde come puoi non ucciderlo?

  91 	abbattilo dal carro o pṛthāde, come un tronco colpito dal fulmine,
     	senza uccidere il figlio di Gaṅgā, non otterrai la vittoria,

  92 	questo fu un tempo stabilito dagli dèi e sarà anche se non vuoi,
     	tu ucciderai Bhīṣma cosi ha stabilito Indra, e in nessun altro modo,

  93 	Bhīṣma arduo da affrontare come fosse la morte stessa a bocca spalancata,
     	non può essere ucciso da nient'altri che te, neppure dal dio folgorante in persona,

  94 	uccidi Bhīṣma o grandi-braccia, ascolta le mie parole,
     	come disse un tempo a Śakra il sapientissimo Bṛhaspati: 

  95 	anche se o Śakra uno è superiore e dotato di ogni qualità,
     	ma ha l'arco teso, ed è giunto per uccidere, sfidato si puo ucciderlo.' 

  96 	questo è l'eterno dharma stabilito per gli kṣatriya o conquista-ricchezze,
     	bisogna combattere e proteggere, e fare sacrifici senza invidia.'

  97 	Arjuna disse:
     	' Śikhaṇḍin o Kṛṣṇa sarà certamente la morte di Bhīṣma,
     	Bhīṣma vedendo il principe pāñcāla smetterà di combattere,

  98 	noi mettendo Śikhaṇḍin davanti a lui, 
     	con questo mezzo potremo uccidere il figlio di Gaṅgā, questa è la mia opinione, 

  99 	io gli altri grandi arcieri ricoprirò di frecce,
     	e Śikhaṇḍin, il migliore dei combattenti, attacchi allora Bhīṣma,

 100 	noi abbiamo udito dal capo dei kuru: 'io non posso uccidere Śikhaṇḍin,
     	nata fanciulla era egli un tempo, e divenuto poi uomo.' ' “

 101 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi stabilita questa intezione i pāṇḍava assieme al mādhava,
     	tutti quei tori fra gli uomini se ne andarono ai propri letti.”
     


                              CIV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in che modo Śikhaṇḍin assaliva il figlio di Gaṅgā in battaglia?
     	e pure i pāṇḍava contro Bhīṣma? questo raccontami o Saṃkaya.”

   2 	Saṃjaya disse:
     	“ allora illuminandosi il cielo, verso il sorgere del sole,
     	al suono dei tamburi, dei timpani e delle grancasse,

   3 	unito alle conchiglie color del latte dappertutto,
     	i pāṇḍava dietro Śikhaṇḍin uscivano in battaglia,

   4 	compiuto uno schieramanto o grande re, per la distruzione di ogni nemico,
     	Śikhaṇḍin si poneva davanti a tutte le truppe o signore di popoli,

   5 	e a guardia delle sue ruote c'erano Bhīmasena e il conquista-ricchezze,
     	e dietro i figli di Draupadī e il valoroso figlio di Subhadrā,

   6 	e a loro protezione Sātyaki e Cekitāna, grande sul carro,
     	e dietro, Dhṛṣṭadyumna con la protezione dei pāñcāla,

   7 	quindi il potente re Yudhiṣṭhira, assieme ai gemelli, 
     	marciava lanciando ruggiti leonini, o toro dei bhārata,

   8 	e quindi dietro Virāṭa attorniato dal proprio esercito,
     	e Drupada o grande re, quindi dietro marciava,

   9 	i cinque fratelli kekaya, e il valoroso Dhṛṣṭaketu,
     	proteggevano la retroguardia dell'armata del pāṇḍava o bhārata,

  10 	così avendo schierato il grande esercito i pāṇḍava allora
     	contro il tuo esercito marciavano, trascurando le loro vite in battaglia,

  11 	quindi i kuru o re, posto il fortissimo Bhīṣma,
     	davanti a tutte le truppe marciavano contro i pāṇḍava,

  12 	protetto dalle grandissime forze impenetrabili dei tuoi figli, 
     	quindi vi era il grande arciere Droṇa, e suo figlio grande sul carro,

  13 	quindi dietro, Bhagadatta, circondato da una schiera di elefanti,
     	e Kṛpa e Kṛtavarman, seguivano Bhagadatta,

  14 	quindi dietro, Sudakṣiṇa il fortissimo re dei kamboja,
     	e il māgadha Jayatsena, e il figlio di Subala, e Bṛhadbala,

  15 	quindi gli altri grandi arcieri, e sovrani a cominciare da Suśarman,
     	proteggevano la retroguardia del tuo esercito o bhārata,

  16 	di giorno in giorno Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, sul campo
     	ordinava schieramenti tipo asura, o tipo piśāca o tipo rākṣasa,

  17 	quindi iniziava la battaglia tra i tuoi e gli altri o bhārata,
     	che si uccidevano vicendevolmente o re, accrescendo il regno di Yama,

  18 	i pṛthādi con Arjuna in testa, dietro Śikhaṇḍin,
     	assalivano Bhīṣma in battaglia scagliando frecce di vario tipo,

  19 	là o bhārata i tuoi colpiti dalle frecce di Bhīmasena,
     	coperti di molro sangue andavano all'altro mondo,

  20 	Nakula e Sahadeva e Sātyaki grande sul carro,
     	assalendo il tuo esercito lo colpivano con violenza,

  21 	i tuoi o toro dei bhārata, trafitti in battaglia,
     	non erano in grado di respingere il grande esercito dei pāṇḍava,

  22 	e allora il tuo esercito colpito da ogni parte 
     	fuggiva per ogni dove o re, inseguito da quei grandi guerrieri,

  23 	i tuoi o toro dei bhārata, non trovavano salvezza,
     	trafitti con acute frecce, dai pāṇḍava e dagli sṛñjaya.”

  24 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ Bhīṣma il valoroso, vedendo l'esercito vessato dai pṛthādi,
     	raccontami o Saṃjaya che cosa compiva furioso sul campo,

  25 	in che modo quel tormenta-nemici contrattaccava i pāṇḍava?
     	massacrando gli eroi dei somaka, questo raccontami o Saṃjaya.”

  26 	Saṃjaya disse:
     	“ ti dirò o grande re, che cosa fece il patriarca,
     	mentre era colpito l'esercito di tuo figlio dai pāṇḍava e dagli sṛñjaya,

  27 	con animi eccitati i prodi pāṇḍava, o fratello maggiore di Pāṇḍu,
     	assalivano massacrando l'esercito di tuo figlio,

  28 	ma quella strage di uomini carri e animali, o sovrano di uomini, 
     	il massacro dell'armata sul campo da parte dei nemici, Bhīṣma non la sopportava,

  29 	quel grande arciere arduo da affrontare, assaliva, i pāṇḍava,
     	i pāñcāla assieme agli sṛñjaya, trascurando la sua stessa vita,

  30 	egli respingeva con le frecce i cinque capi dei pāṇḍava,
     	grandi guerrieri, che si impegnavano armi in pugno sul campo,
     	e pure con dardi a dente di vitello, e con altre affilate frecce,

  31 	furioso in battaglia uccideva molti innumerevoli elefanti e cavalli,
     	e guerrieri sui carri o re, abbatteva dai loro carri quel toro fra gli uomini, 

  32 	e cavalieri dalla groppa dei cavalli, e i fanti con loro schierati,
     	e uomini sugli elefanti dai loro animali, e diffonfeva il terrore nei nemici,

  33 	da solo Bhīṣma, grande sul carro che avanzava sul campo,
     	fu assalito inseme dai pāṇḍava, come il dio folgorante dagli asura,

  34 	scagliando acuminate frecce che si abbattevano come le folgori di Śakra,
     	appariva in ogni luogo portando un terribile aspetto,

  35 	e il suo arco appariva sempre teso a cerchio,
     	mentre lui combatteva in battaglia, simile al grande arco di Śakra,

  36 	i tuoi figli vedendo le sue imprese sul campo o signore di popoli,
     	caddero in grande meraviglia e venerarono il patriarca,

  37 	i pṛthādi caduti in depressione, osservavano il padre tuo,
     	che combatteva in battaglia, prode come gli dèi fecero con il dānava Vipracitti,
     	e non riuscivano a respingerlo, simile come era alla morte a bocca spalancata,

  38 	raggiunto il decimo giorno la schiera di carri di Śikhaṇḍin,
     	bruciava con le frecce acuminate, come un incendio la foresta,

  39 	Śikhaṇḍin lo trafiggeva nel petto con tre frecce,
     	mentre era infuriato come serpe velenosa, simile al dio-morte alla fine dei tempi, 

  40 	Bhīṣma da lui violentemente trafitto, scorgendo Śikhaṇḍin, 
     	infuriato senza volerlo ridendo questo diceva:

  41 	'che tu mi attacchi o no, io non combatterò con te in alcun modo,
     	tu sei quella Śikhaṇḍinī, che fu creata dal creatore.'

  42 	Śikhaṇḍin udite queste parole soverchiato dall'ira,
     	rispondeva a Bhīṣma leccandosi le labbra in battaglia:

  43 	'io ti conosco o grandi-braccia, come il distruttore degli kṣatriya,
     	ho udito che tu hai combattuto contro il figlio di Jamadagni,

  44 	e ho pure molte volte udito della tua nascita divina,
     	ma pur conoscendo la tua origine, io combatterò oggi contro di te,

  45 	per fare il bene dei Pāṇḍava e anche il mio o migliore degli uomini,
     	io oggi ti abbatterò in combattimento o migliore degli uomini,

  46 	con certeazza io ti ucciderò, lo prometto sinceramente davanti a te,
     	e udite queste mie parole agisci come ti aggrada,

  47 	che tu mi attacchi o no, non mi sfuggirai da vivo,
     	che questo mondo o Bhīṣma ne sia fatto testimone o vincitore di battaglie.'

  48 	così avendo parlato, quindi trafiggeva Bhīṣma con cinque,
     	frecce ben levigate, sul campo o re, dopo averlo colpito con le frecce verbali,

  49 	udendo quelle parole l'ambidestro, uccisore di nemici,
     	'il momento è giunto.' pensando, incitava Śikhaṇḍin:

  50 	io ti seguirò mettendo in fuga gli altri nemici con le frecce,
     	vai dunque con furia, all'assalto di Bhīṣma dal terribile ardimento,

  51 	quel fortissimo non potrà arrecarti danno in battaglia,
     	perciò ora o valoroso grandi-braccia, vai all'assalto di Bhīṣma,

  52 	dopo che hai ucciso sul campo Bhīṣma come vuoi o signore,
     	non sarai deriso da questo mondo assieme a me,

  53 	e in modo che noi non siamo derisi o valoroso in questa suprema battaglia,
     	così agisci, vinci dunque il patriarca impegnato in battaglia,

  54 	io sarò la tua protezione sul campo o tormenta-nemici,
     	respingendo tutti i carri, sconfiggi dunque il patriarca

  55 	e Droṇa con suo figlio, Kṛpa e pure Suyodhana,
     	e Citrasena, Vikarṇa e Jayadratha re dei sindhu,

  56 	i due āvanti Vinda e Anuvinda, e Sudakṣiṇa il re kamboja,
     	e il prode Bhagadatta e il re dei Magadha grande sul carro,

  57 	e il prode figlio di Somadatta e in battaglia il rākṣasa figlio di Ṛśyaśr̥ṅga,
     	e il re dei trigarta sul campo con tutti i suoi grandi carri,
     	tutti questi io tratterrò come la costa il mare, che è dimora di mostri,

  58 	tutti i kuru riuniti, e i loro eserciti schierati 
     	io respingerò in battaglia, dunque sconfiggi il patriarca.' “
     


                              CV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in che modo il patriarca figlio di Gaṅgā era assalito da Śikhaṇḍin,
     	da quel pāñcāla furioso lui dai ferrei voti e di anima giusta?

   2 	quali truppe dei pāṇḍava proteggevano Śikhaṇḍin che combatteva?
     	impegnandosi in quel fatal frangente, quali erano i grandi guerrieri assetati di morte?

   3 	in che modo Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu in quel decimo giorno,
     	combatteva quel valorosissimo contro pāṇḍava e sṛñjaya?

   4 	non posso credere che Bhīṣma sia attaccato in battaglia da Śikhaṇḍin,
     	forse che era rotto il suo carro o spezzato il suo arco?”

   5 	Saṃjaya disse:
     	“non era spezzato il suo arco né rotto il suo carro,
     	mentre Bhīṣma combatteva sul campo o toro dei bhārata,
     	uccidendo in battaglia i nemici con frecce ben levigate,

   6 	molte centinaia e migliaia dei tuoi grandi guerrieri,  
     	e le schiere di carri, elefanti, e cavalli ben addestrati,
     	attaccarono combattendo, dietro al patriarca,

   7 	come promesso o kaurava, quel vincitore di battaglie,
     	Bhīṣma sempre aveva fatto strage dei pṛthādi in battaglia, 

   8 	e da quel grande arciere che combattendo massacrava i nemici con le frecce,
     	tutti i pāñcāla assieme ai pāṇḍava si erano tenuti distanti,

   9 	giunto il decimo giorno, egli tormentava l'esercito nemico,
     	coprendolo di acuminate frecce a centinaia e a migliaia,

  10 	e i Pāṇḍava non erano in grado in battaglia, o fratello maggiore di Pāṇḍu,
     	di vincere il grande arciere Bhīṣma, pari alla morte col laccio in mano,

  11 	quindi avvicinandosi o grande re, il tormenta-nemici, l'ambidestro,
     	l'invincibile Bibhatsu salvava tutti quei guerrieri sui carri,

  12 	lanciando forte ruggiti leonini, continuamente tendendo la corda dell'arco,
     	il pṛthāde si muoveva come il fato stesso, scagliando mucchi di frecce in battaglia,

  13 	dal rumore che faceva terrificati i tuoi o toro dei bhārata,
     	come animali da un leone o re, fuggivano per il grande terrore,

  14 	vedendo vincitore il pāṇḍava e oppresso il tuo esercito,
     	allora Duryodhana molto preoccupato diceva a Bhīṣma:

  15 	'il figlio di Pāṇḍu dai bianchi cavalli o caro, che ha Kṛṣṇa come auriga,
     	brucia tutti i miei come un fuoco dalla nera orma, la foresta,

  16 	guarda o figlio di Gaṅgā come le truppe fuggono per ogni dove,
     	messi in fuga dal pāṇḍava in battaglia, o migliore dei combattenti,

  17 	come un mandriano spinge nella selva le mandrie di animali,
     	così quel tormenta-nemici spinge il mio esercito,

  18 	rotto dalle frecce del conquista-ricchezze fugge via,
     	il mio esercito e Bhīma arduo da affrontare lo fa correre,

  19 	Sātyaki e Cekitāna e i due pāṇḍava figli di Madrī,
     	e Abhimanyu avanzando bruciano il mio esercito,

  20 	e il prode Dhṛṣṭadyumna e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	mettono in fuga violentemente il mio esercito, quei due fortissimi,

  21 	e oppresso il mio esercito da tutti quei fortissimi,
     	non vedo altra salvezza schierata in battaglia o bhārata,

  22 	eccetto te, o toro tra gli uomini, dall'ardimento pari agli dèi,
     	tu o signore, sii dunque la giusta salvezza di quei soldati oppressi.'

  23 	così apostrofato o grande re, il padre tuo Devavrata,
     	pensando per un momento, e presa una sua decisione,
     	risollevando tuo figlio, gli diceva il figlo di Śaṃtanu:

  24 	' o Duryodhana ascolta, stai saldo o signore di popoli,
     	tempo addietro io ti ho fatto una promessa o fortissimo,

  25 	che ucciso dieci mila kṣatriya grandi anime,
     	io mi sarei ritirato dalla battaglia, compiuta quest'impresa giornaliera,
     	così io ho fatto come promesso o toro dei bhārata,

  26 	e pure oggi questa grande impresa io compirò nella grande battaglia,
     	io dunque o giaccerò ucciso o ucciderò oggi i pāṇḍava,

  27 	io oggi mi libererò del mio grande debito verso di te,
     	dovuto per il tuo mantenermi, o re, morendo sul fronte della battaglia.'

  28 	così avendo parlato quel migliore dei bhārata, tormentando coi dardi gli kṣatriya,
     	arduo da essere affrontato, assaliva l'esercito dei pāṇḍava,

  29 	e mentre stava in mezzo alle armate il figlio di Gaṅgā, o toro dei bhārata,
     	furioso come serpe velenosa, fu circondato dai pāṇḍava,

  30 	il quel decimo giorno, mostrando tutta la sua potenza,
     	egli o re, uccise centinaia di migliaia, o discendente dei kuru,

  31 	di pāñcāla, che erano i migliori e i più forti dei principi,
     	di questi portò via le forze, come il sole l'acqua coi suoi raggi,

  32 	e ucciso diecimila potenti elefanti,
     	e ancora una miriade di cavalli coi loro cavalieri o grande re, 

  33 	e pienamente duecentomila fanti, quel migliore degli uomini,
     	Bhīṣma splendeva sul campo come un fuoco senza fumo,

  34 	nessuno dei pāṇḍava era in grado di guardarlo,
     	che era simile al sole ardente quando percorre la via del settentrione,

  35 	i soldati dei pāṇḍava infuriati pur colpiti da quel grande arciere,
     	e gli sṛñjaya grandi sul carro, assaltarono Bhīṣma per ucciderlo,

  36 	e Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, combattento contro molti,
     	ne era ricoperto quel grandi-braccia, come il sole da bianche nuvole,

  37 	i tuoi figli però attorniarono da ogni parte il figlio di Gaṅgā,
     	con un grande esercito, e allora sorgeva la battaglia.”
     


                              CVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Arjuna vedendo o re, il valore di Bhīṣma in battaglia,
     	diceva a Śikhaṇḍin: ' avvicinati al patriarca,

   2 	non aver alcuna paura di Bhīṣma oggi,
     	io lo abbatterò dal grande carro con aguzze frecce.'

   3 	così apostrofato dal pṛthāde, Śikhaṇḍin o toro dei bhārata,
     	assaliva il figlio di Gaṅgā, obbedendo alle parole del pṛthāde,

   4 	e pure Dhṛṣṭadyumna o re, e il figlio di Subhadrā, grande sul carro,
     	fieri quei due, assaltarono Bhīsma udendo le parole del Pṛthāde,

   5 	e i due anziani, Virāṭa  e Drupada, e anche Kuntibhoja con l'armatura,
     	assalirono il figlio di Gaṅgā, davanti agli occhi di tuo figlio,

   6 	Nakula, e Sahadeva e il valoroso dharmarāja,
     	e tutte gli altri combattenti o signore di popoli,
     	assalivano il figlio di Gaṅgā avendo udite le parole del pṛthāde,

   7 	e i tuoi controcombattevano uniti questi grandi guerrieri,
     	con quale possibilità e con quali forze, ascolta quanto ti dirò,

   8 	Citrasena o grande re, assaltava Cekitāna,
     	che si sforzava di raggiungere Bhīṣma, come un cucciolo di tigre un toro,

   9 	e Dhṛṣṭadyumna o grande re, arrivato impegnandosi vicino a Bhīṣma,
     	rapidamente fu respinto in battaglia da Kṛtavarman,

  10 	e Bhīmasena che con grande furia voleva uccidere il figlio di Gaṅgā,
     	rapidamente o grande re, fu respinto dal figlio di Somadatta,

  11 	e pure il valoroso Nakula che scagliava molte frecce,
     	fu respinto da Vikarṇa che voleva salvar la vita a Bhīṣma,

  12 	e Sahadeva che con impegno si avvicinava verso il carro di Bhīṣma,
     	fu respinto sul campo dall'infuriato Kṛpa figlio di Śaradvat,

  13 	e il fortissimo figlio di Bhīma, il rākṣasa dalle crudeli imprese,
     	che cercava la morte di Bhīṣma, fu assalito dal forte Durmukha,

  14 	e Sātyaki, furioso in battaglia, fu respinto dal figlio di Ṛśyaśr̥ṅga,
     	e Abhimanyu o grande re, che arrivava verso il carro di Bhīṣma,
     	fu contrattaccato dal re kamboja Sudakṣiṇa o grande re,

  15 	i due anziani uccisori di nemici, Virāṭa e Drupada insieme, 
     	furono respinti dall'infuriato Aśvatthaman o bhārata,

  16 	quindi il maggiore dei figli di Pāṇḍu, che cercava la morte di Bhīṣma,
     	il figlio di Dharma fu respinto in battaglia dal figlio di Bharadvāja,

  17 	e Arjuna, impetuoso in battaglia, che dietro Śikhaṇḍin,
     	si avvicinava a Bhīṣma o grande re, tormentando in ogni direzione,
     	fu impegnato in battaglia dal grande arciere Duḥśāsana,

  18 	e altri tuoi guerrieri, impegnarono in battaglia quei grandi guerrieri,
     	che si sforzavano di dirigersi contro Bhīṣma,

  19 	Dhṛṣṭadyumna gridava ripetutamente alle truppe,
     	e assaltava con grande furia, il fortissimo Bhīṣma rimasto da solo:

  20 	' Arjuna quel rampollo dei kuru, si precipita in battaglia contro Bhīṣma,
     	assalitelo dunque, non temete, Bhīṣma non vi raggiungerà,

  21 	neppure il Vāsava, è in grado di combattere contro Arjuna sul campo,
     	come dunque Bhīṣma o valorosi, che ha perso l'energia e ha poco da vivere?'

  22 	i grandi guerrieri dei pāṇḍava udite le parole del comandante in capo,
     	si precipitavano con eccitazione verso il carro del figlio di Gaṅgā,

  23 	e quelli che arrivavano in battaglia come potenti ondate d'acqua,
     	furono respinti con gioia dai tuoi tori fra gli uomini,

  24 	Duḥśāsana o grande re, quel grande sul carro abbandonata ogni paura, 
     	per salvare la vita di Bhīṣma assaliva il conquista-ricchezze,

  25 	quindi i prodi pāṇḍava si precipitavano sul campo, verso il carro 
     	del figlio di Gaṅgā, e contro i tuoi figli grandi guerrieri in battaglia,

  26 	là noi vedemmo un meraviglioso portento o signore di popoli,
     	che il pṛthāde raggiunto il carro di Duḥśāsana, non lo superava,

  27 	come la costa trattiene il grande oceano agitato,
     	così tuo figlio tratteneva il pāṇḍava infuriato,

  28 	entrambi grandissimi sul carro, entrambi invincibil o bhārata,
     	entrambi simili a sole e luna, per bellezza e splendore o bhārata,

  29 	quei due pieni di furore, bramando uccidersi l'un l'altro,
     	si scontrarono nella grande battaglia come un tempo Śakra e Maya,

  30 	Duḥśāsana o grande re, con tre frecce spiumate il pāṇḍava,
     	colpiva, e con venti Vāsudeva in battaglia,

  31 	allora Arjuna preso dall'ira vedendo colpito il vṛṣṇi,
     	colpiva Duḥśāsana con un centinaio di frecce,
     	queste penetrata la corazza ne bevvero il sangue in battaglia,

  32 	Duḥśāsana allora infuriato, colpiva il pṛthāde sulla fronte,
     	con cinque frecce ben levigate o migliore dei bhārata,

  33 	con quelle frecce sulla sua fronte quel grande pāṇḍava sembrava,
     	come il monte meru o grande re, con i suoi altissimi picchi,

  34 	quel grande arciere ben trafitto dall'arco di tuo figlio,
     	si aggirava sul campo il pṛthāde, come una albero kiṃśuka pieno di rossi fiori,

  35 	quindi il pāṇḍava infuriato assaliva Duḥśāsana
     	come il crudele Rāhu infuriato fa con la luna durante la lunazione,

  36 	e tuo figlio pur oppresso da quel fortissimo, o signore di popoli,
     	colpiva sul campo il pṛthāde con frecce affilate a pietra e con piume di airone,

  37 	il valoroso pṛthāde tagliato il suo arco, abilmente,
     	subito dopo colpiva tuo figlio con nove frecce,

  38 	egli afferrato un altro arco saldo davanti a Bhīṣma,
     	colpiva Arjuna alle braccia e al petto con venticinque dardi,

  39 	allora irato o grande re, il pāṇḍava tormenta-nemici, a lui
     	moveva contro molti terribili dardi spiumati, simili a bastoni di Yama,

  40 	tuo figlio però tagliava ancora in volo, quelle frecce
     	del pṛthạde impegnato a combattere, e questo apparve come un portento,
     	tuo figlio colpiva il pṛthāde con frecce acuminate,

  41 	quindi furioso il pṛthāde sul campo incoccando frecce sull'arco,
     	ne spediva in battaglia alcune dalla cocca doro e affilate a pietra,

  42 	queste si immersero o grande re, nel corpo di quel grand'anima,
     	come oche selvatiche o grande re, avendo raggiunto un lago o bhārata,

  43 	colpito dunque tuo figlio dal pāṇḍava grand'anima,
     	abbandonando il pṛthāde sul campo rapido si rifugiava sul carro di Bhīṣma,
     	Bhīṣma era allora come un isola per lui che sprofondava nel profondo,

  44 	e ripreso conoscenza tuo figlio allora o signore di popoli,
     	di nuovo valoroso combattente copriva 

  45 	con le frecce ben appuntite, il pṛthāde, come Vṛtra fece col dio distruggi-fortezze,
     	lo colpiva quel valorosissimo, e non tremava di fronte ad Arjuna.”
     


                              CVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Sātyaki armato sul campo che attaccava Bhīṣma,
     	veniva respinto in battaglia dal grande arciere figlio di Ṛśyaśr̥ṅga,

   2 	ma il mādhava con grande furia, con nove frecce colpiva
     	il rākṣasa in battaglia o re, quasi ridendo o bhārata,

   3 	e quindi il rākṣasa o re, con frecce aguzze tormentava
     	con grande furia il mādhava, toro dei śini o re dei re, 

   4 	il nipote di Śini, scagliava sul campo una quantità di frecce,
     	al rākṣasa, preso dalla furia quel mādhava uccisore di eroi nemici,

   5 	allora il rakṣas colpiva il grandi-braccia Sātyaki dal sincero coraggio,
     	con aguzze frecce senza piume, e lanciò un ruggito di leone,

   6 	il mādhava però, violentemente trafitto dal rākṣasa sul campo, allora 
     	recuperata l'intelligenza quello splendido rideva e urlava,

   7 	allora furioso Bhagadatta con frecce acuminate colpiva 
     	il mādhava in battaglia come un grande elefante dagli uncini,

   8 	lasciato il rākṣasa sul campo il nipote di Śini, supremo sul carro,
     	al re di prāgjyotiṣa scagliava delle frecce ben levigate,

   9 	il re di prāgjyotiṣa tagliava il grande arco del mādhava,
     	destramente, con una freccia bhalla dai bordi affilati, 

  10 	allora afferrato un altro potente arco, quell'uccisore di eroi nemici,
     	infuriato in battaglia, trafiggeva Bhagadatta con frecce acuminate,

  11 	quel grande arciere forte trafitto, leccandosi ripetutamente le labbra,
     	una robusta lancia di ferro intarsiata di gemme e d'oro,
     	terribile come il bastone di Yama, scagliava a Sātyaki,

  12 	quella mentre volava veloce scagliata dal suo braccio,
     	fu tagliata in tre parti o re, da Sātyaki sul campo con le frecce
     	essa cadde allora al suolo, come una meteora priva di splendore,

  13 	tuo figlio o signore di popoli, vedendo quella lancia distrutta,
     	con una grande schiera di carri, ricopriva il mādhava,

  14 	e quindi vedendo circondato il grande guerriero dei vṛṣṇi,
     	Duryodhana con grande gioia diceva a tutti i suoi fratelli:

  15 	' così agite o voi kaurava, affinché  Sātyaki in battaglia,
     	non possa sfuggire vivo, dal  nostro grande esercito di carri,
     	lui ucciso, io credo che sarà ucciso il grande esercito dei pāṇḍava.'

  16 	affermativamente accogliendo quelle sue parole, quei grandi guerrieri,
     	combattevano contro il nipote di Śini, davanti a Bhīṣma,

  17 	e Abhimanyu che giungeva in battaglia per attaccare Bhīṣma, 
     	fu respinto dal fortissimo re dei kamboja in combattimento,

  18 	il figlio di Arjuna dopo aver trafitto il re con frecce ben levigate,
     	di nuovo trafiggeva quel sovrano o re, con altre sessantaquattro, 

  19 	Sudakṣiṇa però, colpiva in battaglia il nipote di Kṛṣṇa con cinque,
     	e il suo auriga con nove volendo salvare la vita di Bhīṣma,

  20 	grandissimo era questo scontro là, per l'ardimento dei due,
     	quando Śikhaṇḍin tormenta-nemici, assaliva il figlio di Gaṅgā,

  21 	i due anziani Virāṭa e Drupada, respingendo il grande esercito,
     	quei due grandi guerrieri, con furia assalirono Bhīṣma in battaglia,

  22 	infuriato allora Aśvatthaman, quel supremo sul carro sopraggiungeva,
     	allora sorgeva lo scontro tra i tuoi e gli altri o bhārata,

  23 	Virāṭa con dieci frecce bhalla o tormenta-nemici, colpiva
     	il grande arciere figlio di Droṇa impegnato e splendente sul campo,

  24 	Drupada con tre frecce aguzze trafiggeva allora
     	il figlio del guru, attaccandolo mentre era schierato davanti a Bhīṣma,

  25 	Aśvatthaman quindi, trafiggeva con dieci frecce quei due,
     	gli anziani Virāṭa e Drupada, mentre si avvicinavano contro Bhīṣma,

  26 	allora noi vedemmo la portentosa condotta di quei due anziani,
     	che paravano sul campo le tremende frecce del figlio di Droṇa,

  27 	anche Kṛpa figlio di Śaradvat, si scontrava con Sahadeva mentre arrivava,
     	come un furioso elefante assalta un altro elefante furioso nella selva, 

  28 	Kṛpa in battaglia o re, colpiva il figlio di Mādrī grande sul carro,
     	rapidamente, con settanta frecce adornate d'oro,

  29 	ma il figlio di Mādrī gli tagliava in due l'arco con i suoi dardi,
     	e mentre aveva l'arco rotto, lo colpiva con nove frecce,

  30 	ma egli, preso un altro arco di grande efficacia,
     	con grande gioia colpiva il figlio di Mādrī con aguzze frecce,
     	e con furia al petto, volendo salvare la vita di Bhīṣma,

  31 	ma anche il pāṇḍava con furia o re, l'impaziente figlio
     	di Śaradvat colpiva al petto, volendo la morte di Bhīṣma,
     	lo scontro dei due sorgeva allora tremendo da far paura,

  32 	Vikarṇa uccisore di nemici, trafiggeva il battaglia il furioso
     	Nakula con sessanta frecce per proteggere la vita di Bhīṣma,

  33 	Nakula però, violentemente colpito da tuo figlio con l'arco,
     	trafiggeva Vikarṇa con settantasette dardi affilati a pietra,

  34 	allora quei due, tigri fra gli uomini e tormenta-nemici, per Bhīṣma
     	l'un l'altro si colpivano quei due eroi, come due tori nel recinto,

  35 	Ghaṭotkaca che sul campo era impegnato a massacrare il tuo esercito,
     	fu attaccato in battaglia dal valoroso Durmukha per proteggere Bhīṣma,

  36 	il figlio di Hiḍimbā allora o re, infuriato, il tormenta-nemici Durmukha
     	colpiva al petto con novanta acute frecce,

  37 	e pure Durmukha colpiva il figlio di Bhīmasena con sessanta frecce
     	ben appuntite, urlando gioioso quel valoroso sul fronte della battaglia,

  38 	Dhṛṣṭadyumna che si avvicinava sul campo a Bhīṣma per ucciderlo,
     	fu respinto dal figlio di Hṛdika per proteggere la vita di Bhīṣma,

  39 	il vṛṣṇi trafitto il prode nipote di Pṛṣata, con cinque dardi di ferro,
     	e ancora lo colpiva al petto rapidamente con cinquanta,

  40 	allora il nipote di Pṛṣata o re, trafiggeva il figlio di Hṛdika
     	con nove frecce aguzze a affilate, fornite di piume di airone,

  41 	sorgeva allora lo scontro dei due, rivolti a Bhīṣma nella grande battaglia,
     	che cercavano di superarsi vicendevolmente come Vṛtra e il grande Indra,

  42 	e il fortissimo Bhīmasena che si precipitava contro Bhīṣma,
     	fu attaccato rapidamente da Bhūriśravas, che gli diceva: 'fermati, fermati!'

  43 	e il figlio di Somadatta poi colpiva Bhīma al petto
     	con un freccia ben aguzza e dalla cocca d'oro, in battaglia,

  44 	con quella piantata nel petto, il possente Bhīmasena, sembrava
     	come il monte krauñca un tempo trafitto dalla lancia di Skanda, o migliore dei re,

  45 	delle frecce splendenti come il sole, ben levicate dall'artefice,
     	quei due furiosi si scagliavano l'un contro l'altro ripetutamente,

  46 	Bhīma per la morte di Bhīṣma, contro il figlio di Somadatta grande sul carro,
     	e il figlio di Somadatta per la vita di Bhīṣma contro il pāṇḍava si sforzavano i due,
     	in assalti e contr'assalti impegnati quei due si combattevano sul campo,

  47 	Yudhiṣṭhira o grande re, attorniato da un grande esercito,
     	mentre giungeva davanti a Bhīṣma, fu fermato dal figlio di Bharadvāja,

  48 	il frastuono del carro di Droṇa simile a suono di nube tonante,
     	udendo i prabhadraka o re, tremavano o mio signore,

  49 	quel grande esercito o re, del figlio di Pāṇḍu in battaglia,
     	era fermato da Droṇa, e pur sforzandosi, non si muoveva di un piede,

  50 	Cekitana che furioso sul campo andava verso Bhīṣma o signore di genti,
     	con aspetto adirato, fu respinto da tuo figlio Citrasena,

  51 	in favore di Bhīṣma, Citrasena grande sul carro avanzava 
     	contro Cekitana e combattevva con suprema violenza o bhārata,

  52 	e quindi pure Cekitāna combatteva contro Citrasena,
     	e grandissimo era quello scontro tra i due là, per ardimento,

  53 	Arjuna respinto varie volte da tuo figlio,
     	messo in fuga tuo figlio, massacrava il tuo esercito,

  54 	Duḥśāsana pure con grande energia respingeva il pṛthāde,
     	' come può il nemico uccidere Bhīṣma?' così era determitato o bhārata,

  55 	l'esercito di tuo figlio oppresso in battaglia,
     	era scosso dai migliori sui carri in vari luoghi o bhārata.”
     


                              CVIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi l'eroico grande arciere dal coraggio di elefante furioso,
     	afferrato il grande arco che può resistere ad un elefante infuriato,

   2 	e imbracciando quel supremo arco e attaccando i grandi guerrieri,
     	quel grande sul carro, abbattuti i principali uomini dei pāṇḍava,

   3 	quel valoroso sapiente di presagi, guardati da ogni parte i segni,
     	Droṇa diceva a suo figlio che stava tormentando le truppe: 

   4 	'questo è il giorno o caro in cui il pṛthāde, grande sul carro,
     	compirà un supremo sforzo per sconfiggere Bhīṣma in battaglia, 

   5 	cadono le mie frecce, quasi trema il mio arco,
     	le armi vanno con efficacia il mio animo si volge al dolore,

   6 	tremendi uccelli da preda rumoreggiano su calme regioni,
     	avvoltoi discendono in basso, verso l'esercito dei bhārata,

   7 	perduta la luce ha il sole, ovunque sono rossi i luoghi,
     	risuona e trema la terra, o rumoreggia come un tamburo,

   8 	gli aironi, gli avvoltoi, le gru rumoreggiano ripetutamente,
     	suoni benevoli e infausti mostrano grande pericolo,

   9 	è caduta una grande meteora, al centro del disco del sole,
     	e un nuvolame coi suoi nembi se ne sta attorno al sole,

  10 	vi era un terribile alone su luna e sole,
     	che annunciava l'orrendo pericolo della distruzione dei corpi dei re,

  11 	e le immagini divine nei templi, e quelle del re dei kaurava,
     	tremano, ridono, danzano e si lamentano,

  12 	i pianeti girano a destra in modo infausto alla luna,
     	con la testa in basso si alza la venerabile luna,

  13 	come pallidi scorgo i corpi dei sovrani di uomini,
     	tra le schiere del figlio di Dhṛtarāṣṭra, e non brillano pur con le armature,

  14 	in entrambi gli eserciti ovunque si ode il grande suono
     	della conchiglia pāñcajanya e il rumore dell'arco gāṇḍīva,

  15 	certamente Bībhatsu usando supreme armi in battaglia,
     	disinteressandosi degli altri combattenti, attaccherà il patriarca,

  16 	si rizzano i miei capelli e sprofonda il mio animo,
     	pensando o grandi-braccia allo scontro tra Bhīṣma ed Arjuna,

  17 	dietro al malvagio pāñcāla dalla mente contorta,
     	sul campo, il pṛthāde andrà al combattimento con Bhīṣma,

  18 	un tempo Bhīṣma disse: ' io non posso uccidere Śikhaṇḍin,
     	donna fu creata dal creatore, e per fato egli è ora uomo.'

  19 	un segno infausto è dunque quel grande guerriero figlio di Yajñasena,
     	e per quel segno infausto il figlio della fiumana non lo attaccherà,

  20 	a questo pensando, la mia mente violentemente si abbatte,
     	oggi il pṛthāde assalirà l'anziano dei kuru in battaglia,

  21 	l'ira di Yudhiṣṭhira, lo scontro tra Bhīṣma e Arjuna,
     	e la mia prontezza d'armi, è certo infausto per i viventi,

  22 	è saggio, potente e prode, esperto d'armi, di saldo ardimento,
     	combatte a lunga distanza, ha solide faretre, sapiente stratega è il pāṇḍava,

  23 	invincibile in battaglia pure dagli stessi dèi col Vāsava,
     	fortissimo, intelligente, infaticabile è il migliore dei combattenti,

  24 	sempre vittorioso in battaglia, dalle terribili armi è il pāṇḍava,
     	muovendoti nella sua direzione vai rapido da Bhīṣma, dal fermo nei voti,

  25 	guarda o grandi-braccia, è sopraggiunta questa distruzione,
     	le corazze intarsiate d'oro, grandi e splendenti di questi prodi,

  26 	sono trafitte da frecce ben levigate
     	e tagliate sono le cime degli stendardi, le lance e gli archi,

  27 	e i lunghi e aguzzi dardi, potenti e accesi d'oro,
     	e le insegne degli elefanti dall'infuriato coronato 

  28 	non è questo il momento che i figli viventi guardino alle loro vite,
     	procedi verso il paradiso, mettendo innanzi gloria e vittoria,

  29 	il terribile golfo di cavalli elefanti e carri arduo da attraversare,
     	questo fiume di battaglia, col suo carro attraversa lui che ha la scimmia sul pavese, 

  30 	condotta di brahmano, controllo, dono e grande pratica nel tapas, 
     	quaggiù si vede nel re che ha per fratello il conquista-ricchezze,

  31 	e Bhīmasena fortissimo, e i due pāṇḍava figli di Mādrī,
     	e Vāsudeva il vṛṣṇi schierato come suo protettore,

  32 	nata dalla follia del malvagio figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	l'ira di quello che ha bruciato il suo corpo col tapas, brucerà i bhārata,

  33 	il pṛthāde appare ben protetto da Vāsudeva,
     	mentre disperde tutti gli eserciti del figlio di Dhṛtarāṣṭra per ogni dove,

  34 	l'armata appare agitata dal coronato,
     	come un fiume dalle grandi onde da un enorme pesce,

  35 	grida di gioia e di dolore si odono sul fronte delle armate,
     	tu corri dall'erede dei pāñcāla, io andrò da Yudhiṣṭhira,

  36 	difficile è avvicirarsi al re per l'infinita potenza dello schieramento,
     	come l'interno dell'oceano, per tutti i più grandi schierati sui carri, 

  37 	Sātyaki e Abhimanyu, Dhṛṣṭadyumna e ventre-di-lupo,
     	e i gemelli proteggono il re signore di uomini,

  38 	scuro come il fratello minore di Indra, e alto come una grande albero,
     	avanza verso le schiere come un secondo Phalguna,

  39 	tu adopera le migliori armi, afferrando un altro grande arco, 
     	e corri verso il re, combatti contro ventre-di-lupo, 

  40 	chi non vuole che l'amato figlio viva eterni anni?
     	ma posto avanti il dharma kṣatriya allora ti impegnamo in ciò,

  41 	e pure Bhīṣma sta bruciando in battaglia la grande armata,
     	in combattimento egli è pari a Yama e a Varuṇa.'”
     


                              CIX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ Bhagadatta, Kṛpa, Śalya, e Kṛtavarman il sātvata,
     	Vinda e Anuvinda i due āvanti, e Jayadratha re dei sindhu,

   2 	Citrasena, Vikarṇa e anche i giovane Durmarṣaṇa,
     	questi dieci guerrieri dei tuoi combattevano contro Bhīmasena,

   3 	uniti ad un grande esercito convenuto da varie regioni,
     	guardando sul campo alla grande gloria di Bhīṣma, o re,

   4 	Śalya dunque con nove frecce colpiva Bhīmasena,
     	Kṛtavarman con tre frecce e Kṛpa con nove dardi,

   5 	Citrasena, Vikarṇa e Bhagadatta o mio signore, 
     	ciascuno con dieci frecce bhalla, colpirono Bhīmasena,

   6 	il re dei sindhu con tre dardi lo colpiva al collo,
     	Vinda e Anuvinda i due āvanti, con cinque frecce ciascuno,
     	e Durmarṣaṇa, il pāṇḍava con venti frecce acuminate,

   7 	tutti quelli o grande re, mentre apparivano ad uno ad uno,
     	quei grandi eroi di tutto il mondo, grandi guerrieri del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	venivano trafitti con molte frecce dal fortissimo Bhīmasena,

   8 	trafitto Śalya con cinquanta e Kṛtavarman con otto,
     	tagliava a metà l'arco con la freccia incoccata di Kṛpa o bhārata,
     	e quindi mentre era senza arco lo trafiggeva ancora con cinque,

   9 	quindi colpiva Vinda e Anuvinda con tre per ciascuno,
     	e Durmarṣaṇa con venti e Citrasena con cinque,

  10 	e Vikarṇa con dieci frecce e con cinque Jayadratha,
     	e avendo trafitto il re dei sindhu con altre tre, Bhīma gridava di gioia,

  11 	ma il gautama quel supremo sul carro, preso un altro arco, 
     	furioso colpiva Bhīma con dieci acute frecce,

  12 	colpito da molte frecce come un grande elefante dagli uncini,
     	allora furioso il potente Bhīmasena, grandi-braccia,
     	il gautama colpiva con molte frecce in battaglia,

  13 	e quindi i cavalli del re dei sindhu, e il suo auriga con tre frecce,
     	spediva al mondo dei morti, con le stessa energia del distruttore finale,

  14 	quel grande guerriero disceso dal carro dai cavalli uccisi,
     	tagliava le aguzze frecce di Bhīmasena in battaglia,

  15 	allora Bhīma tagliava in due, nel mezzo l'arco o bhārata,
     	del re dei sindhu, grande sul arro, con dei dardi bhalla o migliore dei bhārata, 

  16 	costui l'arco rotto, privo di carro, morti auriga e cavalli,
     	con grande fretta saliva sul carro di Citrasena o re,

  17 	il pāṇḍava compiva là una portentosa impresa sul campo,
     	quel grande sul carro, trafitti e respinti con le frecce quei grandi guerrieri,
     	privava allora del carro il re dei sindhu, davanti a tutto il mondo,

  18 	Śalya però non sopportava troppo il coraggio di Bhīmasena,
     	egli incoccando frecce aguzze, levigate dall'artefice,
     	colpiva Bhīma con settanta, e gli gridava:'fermati, fermati!'

  19 	Kṛpa, Kṛtavarman e Bhagadatta o mio signore,
     	i due āvanti, Vinda e Anuvinda, e Citrasena in battaglia,

  20 	e Durmarṣaṇa, Vikarṇa e il valente re sindhu,
     	colpivano rapidi Bhīma quegli uccisori di nemici, in favore di Śalya,

  21 	ma egli li controcolpiva con cinque frecce per ciascuno,
     	e con settanta trafiggeva Śalya e ancora con altre dieci frecce,

  22 	Śalya dopo averlo colpito con nove, ancora lo colpiva con altre cinque,
     	e il suo auriga con una freccia bhalla trafiggeva profondamente in un punto vitale,

  23 	il possente Bhīmasena scorgendo Viśoka colpito,
     	trafiggeva il re dei madra con tre frecce al petto e alle braccia,

  24 	quindi gli altri grandi arcieri con tre diritte frecce per ciascuno,
     	colpiva in battaglia e ruggiva quindi come un leone,

  25 	quei grandi arceri con impegno quel pāṇḍava dal duro combattere,
     	colpivano nelle parti vitali violentemente ciascuno con tre ben apputiti dardi, 

  26 	così fortemente trafitto il grande arciere Bhīmasena non vacillava,
     	come una montagna sotto le piogge incessanti di nuvole piene d'acque,

  27 	quel gloriosissimo, colpito violentemente Śalya con nove frecce,
     	con cento trafiggeva il forte re di prāgjyotiṣa o re, in battaglia,

  28 	quindi l'arco con la freccia incoccata del sātvata grand'anima,
     	destramente tagliava, con una freccia affilata come rasoio,

  29 	Kṛtavarman preso un altro arco, colpiva ventre-di-lupo 
     	in mezzo alle ciglia con un freccia o tormenta-nemici,

  30 	Bhīma però trafitto Śalya in battaglia con nove frecce di ferro,
     	e Bhagadatta con tre, e e Kṛtavarman con otto,

  31 	e con due per ciascuno trafiggeva i guerrieri a cominciare dal gautama,
     	essi allora lo colpivano in battaglia o re con frecce aguzze,

  32 	egli così colpito da tutti quei grandi guerrieri,
     	pensando che loro fossero poca cosa, agiva senza tremori, 

  33 	quegli ottimi guerrieri sui carri, scagliarono a Bhīma,
     	acute frecce, con freddezza a centinaia e a migliaia,

  34 	e Bhagadatta grande sul carro, tagliava la sua lancia,
     	potentissima e preziosisssima dall'asta d'oro, sul campo quel valoroso,

  35 	il re dei sindhu grandi-braccia, una lancia, e un tridente,
     	Kṛpa una śataghnī o re, e Śalya una freccia in battaglia, scagliarono

  36 	e gli altri grandi arcieri, ciascuno cinque frecce affilate a pietra,
     	scagliarono con violenza avvicinatesi a Bhīmasena,

  37 	il figlio del vento, tagliava la lancia con una freccia affilata come rasoio,
     	e tagliava il tridente con tre frecce come fosse una piccola canna,

  38 	egli poi distruggeva la śataghnī con nove frecce piumate di airone,
     	e tagliata la freccia scagliata dal re dei madra, quel fortissimo,

  39 	tagliava allora rapidamente la lancia scagliata da Bhagadatta sul campo,
     	e quindi le altre frecce terribili con dardi ben levigati,

  40 	Bhīmasena prode in battaglia, spezzava in tre parti ciascuna,
     	e poi colpiva con tre frecce per ciascuno tutti quei grandi arcieri,

  41 	allora il conquista-ricchezze, là dove infuriava il grande scontro,
     	correva col suo carro, avendo visto Bhīma grande guerriero in battaglia,
     	uccidere sul campo i nemici, e combattere con le sue frecce,

  42 	scorgendo quei due pāṇḍava grandi anime, là riuniti,
     	i tuoi non sperarono più nella vittoria o toro degli uomini,

  43 	allora Arjuna combatteva in battaglia contro Bhīṣma grande sul carro,
     	mandando avanti Śikhaṇḍin volendo uccidere Bhīṣma,

  44 	e assaliva sul campo quei dieci tuoi guerrieri o bhārata,
     	i quali schierati sul campo combattevano contro Bhīma,
     	Bībhatsu per amore di Bhīma li colpiva dunque,

  45 	e allora il re Duryodhana incitava Suśarman
     	ad uccidere entrambi Arjuna e Bhīmasena:

  46 	' o Suśarman corri tu veloce circondato da grandi forze,
     	e uccidi i due figli di Pāṇḍu, il conquista-ricchezze e ventre-di-lupo.'

  47 	udito questo suo ordine, il trigarta, sovrano dei prasthala,
     	assaliva in battaglia quei due arcieri, Bhīma e Arjuna,

  48 	e li circondava da ogni parte con molte migliaia di carri,
     	e quindi sorgeva lo scontro tra Arjuna e i suoi nemici.”
     


                              CX


   1 	Saṃjaya disse:
     	“Arjuna dunque copriva Śalya grande guerriero, in battaglia
     	impegnato, con frecce ben levigate in combattimento,

   2 	e colpiva Suśarman, e Kṛpa con tre frecce per ciascuno,
     	e pure il re di prāgjyotiṣa e Jayadratha il re dei sindhu sul campo,

   3 	e Citrasena, Vikarṇa e pure Kṛtavarman, 
     	e Durmarṣaṇa o re dei re, e i due āvanti, grandi sul carro,

   4 	colpiva ciascuno con tre frecce con piume di airone e di pavone,  
     	quel supremo sul carro opprimeva con le frecce il tuo esercito in combattimento,

   5 	ma Jayadratha colpito sul campo il pṛthāde con le frecce o bhārata,
     	rapidamente trafiggeva Bhīma, stando sul carro di Citrasena,

   6 	e Śalya e Kṛpa il migliore sul carro, colpivano 
     	Jiṣṇu grandi-braccia, molte volte nei punti scoperti,

   7 	e i tuoi figlio o signore di popoli, con Citrasena in testa,
     	ciascuno con cinque frecce acuminate, rapidamente sul campo,
     	colpivano Arjuna e Bhīmasena in battaglia o mio signore,

   8 	quei due kuntīdi, tori dei bharata, straordinari sul carro,
     	colpivano in battaglia il grande esercito dei trigarta,

   9 	e anche Suśarman trafitto il pṛthade in battaglia con molte frecce ferree,
     	lanciava un potente urlo facendo risuonare il firmamento,

  10 	e altri prodi guerrieri sui carri, colpivano Bhīmasena e il conquista-ricchezze,
     	con acuminate frecce dalla cocca d'oro e ben dirette,

  11 	in mezzo a questi guerrieri, i due kuntīdi eccellenti sul carro,
     	apparivano bellissimi e nobili sui carri, quasi giocando,
     	come due potenti leoni intenti a sfamarsi in mezzo a dei buoi,

  12 	e tagliati in vari modi le frecce e gli archi di quei valorosi,
     	i due eroi abbattevano a centinaia le teste degli uomini,

  13 	molti carri erano rotti, e i cavalli a centinaia uccisi,
     	ed elefanti coi loro uomini cadevano a terra nella grande battaglia,

  14 	e i guerrieri dei carri e i cavalieri uccisi in ogni luogo,
     	apparivano giacere in molti modi ovunque o re,

  15 	dalle schiere di elefanti e di fanti uccisi, dai cavalli abbattuti,
     	e dai carri distrutti in vari modi era interamente coperta la terra, 

  16 	e dai parasoli variamente lacerati, e dalle bandiere abbattute,
     	e dai pungoli e dalle gualdrappe disperse o bhārata, 

  17 	dai bracciali e braccialetti dispersi, dalle coperte lacerate,
     	dai copricapi caduti, e dalle pale di ventilazione,

  18 	e dalle molte gambe di quei sovrani di uomini unte di sandalo,
     	qua e là disperse era completamente piena la terra,

  19 	là noi vedemmo il portentoso valore del pṛthāde in battaglia,
     	che tenemdo distante con le frecce quei valorosi, massacrava il tuo esercito,

  20 	tuo figlio vedendo uniti insieme Bhīma e Arjuna,
     	si recava vicino al carro del figlio di Gaṅgā nella grande battaglia,

  21 	Kṛpa, Kṛtavarman e Jayadratha re dei sindhu,
     	e i due āvanti Vinda e Anuvinda vennero allora in battaglia,

  22 	quindi Bhīma grande arciere, e Phalguna grande sul carro,
     	assaltarono con terribile violenza, quei due l'armata dei kaurava,

  23 	allora molte miriadi di frecce dalla piume di pavone,
     	rapide volavano sul campo verso il carro del conquista-ricchezze,

  24 	dunque respinti quei grandi guerrieri, con una pioggia di frecce,
     	il pṛthāde in ogni parte della battaglia, li spediva alla morte,

  25 	Śalya grande guerriero quasi giocando con Jiṣṇu,
     	lo colpiva con furia al petto, con frecce bhalla ben levigate,

  26 	il pṛthāde tagliato il suo arco con cinque dardi all'impugnatura,
     	lo trafiggeva quindi violentemente in una parte vitale con aguzze frecce,

  27 	afferrato allora un altro arco molto efficace in battaglia,
     	il re dei madra infuriato colpiva Jiṣṇnu in battaglia,

  28 	con tre frecce o grande re, e Vāsudeva con cinque,
     	e trafiggeva Bhīmasena con nove, al petto e alle braccia,

  29 	allora Droṇa o grande re, e il re māghada grande sul carro,
     	comandati da Duryodhana correvano al luogo,

  30 	dove si trovava il pṛthāde o grande re, e Bhīmasena figlio di Pāṇḍu,
     	e dove quei due massacravano il grande esercito dei kaurava,

  31 	il giovane Jayatsena colpiva in battaglia Bhīma dal terribile combattere,
     	con otto aguzze frecce o toro dei bhārata,

  32 	ma Bhīma avendolo trafitto con dieci, ancora lo colpiva con altre sette,
     	e abbatteva dal piano del carro il suo auriga con una freccia bhalla,

  33 	non più trattenuti i suoi destrieri correndo per ogni dove,
     	il re dei māghada fu portato via sotto gli occhi dell'intero esercito,

  34 	Droṇa però, aperto un varco con le frecce verso Bhīmasena,
     	lo colpiva con sessantacinque frecce ferre, ben acuminate,

  35 	Bhīma quel prode in battaglia, in battaglia colpiva il guru,
     	pari a suo padre, con nove dardi bhalla e ancora con altri sessanta o bhārata,

  36 	Arjuna invece trafitto Suśarman con molti dardi di ferro,
     	disperdeva il suo esercito come il vento fa con le nuvole,

  37 	allora Bhīṣma, il re, il figlio di Subala e Bṛhadbala,
     	furiosi assalirono quei due Bhīmasena e il conquista-ricchezze,

  38 	quindi i prodi pāṇḍava e Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,
     	assalirono Bhīṣma, che in battaglia era come la morte a bocca spalancata,

  39 	Śikhaṇḍin però avvicinatosi al patriarca dei bhārata,
     	assaliva entusiasta quel fermo nei voti, abbandonando ogni timore, 

  40 	e i pṛthādi con Yudhiṣṭhira in testa, mandato avanti Śikhaṇḍin,
     	combattevano sul campo contro Bhīṣma accompagnati dagli sṛñjaya,

  41 	e tutti i tuoi dietro Bhīṣma dai ferrei voti,
     	si battevano sul campo contro i pṛthādi preceduti da Śikhaṇḍin,

  42 	quindi sorgeva terrificante lo scontro dei kaurava là
     	contro i figli di Pāṇḍu per la vittoria di Bhīṣma,

  43 	Bhīṣma era il l'oggetto del contendere dei tuoi o signore di popoli,
     	e là erano lanciati i dadi per la vittoria o il suo contrario,

  44 	Dhṛṣṭadyumna o grande re, incitava tutte le truppe:
     	' assalite il figlio di Gaṅgā, non temete o ottimi uomini!'

  45 	i soldati dei pāṇḍava udite le parole del comandante supremo,
     	rapidamente assalivano Bhīṣma trascurando la stessa vita nella grande battaglia,

  46 	ma Bhīṣma il migliore sul carro, respingeva quell'esercito,
     	che lo attaccava, o grande re, come la costa il grande oceano.”
     


                              CXI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in che modo Bhīṣma figlio di Śaṃtanu in quel decimo giorno o Saṃjaya,
     	combatteva contro i valorosissimi pāṇḍava e sṛñjaya?

   2 	e in che modo i kaurava trattenevano in battaglia i pāṇḍava?
     	raccontami di questo grande scontro di Bhīṣma splendido in combattimento.”

   3 	Saṃjaya disse:
     	“ come i kuru combatterono contro i pāṇḍava o bhārata,
     	e come fu quella battaglia te lo dirò se mi ascolti,

   4 	spedite all'altro mondo dalle supreme armi del coronato,
     	di giorno in giorno apparivano le schiere di carri dei tuoi,

   5 	e secondo la sua promessa anche il kuru vincitore in battaglia,
     	Bhīṣma compiva sempre sul campo la distruzione delle forze dei pṛthādi,

   6 	e vedendo Bhīṣma grande sul carro combattere assieme ai kuru,
     	e Arjuna assieme ai pāñcāla, le genti erano nel dubbio,

   7 	in quel decimo giorno dello scontro tra Bhīṣma e Arjuna,
     	infuriava sempre crudelissima la distruzione sul campo,

   8 	e in questa a miriadi o re, ancora il tormenta-nemici,
     	Bhīṣma, figlio di Śaṃtanu, esperto di armi supreme uccideva i soldati,

   9 	guerrieri di cui non si conosce nome né stirpe né bravura,
     	là furono uccisi da Bhīṣma tutti senza volger le spalle,

  10 	in quel decimo giorno Bhīṣma dopo aver tormentato le schiere dei pāṇḍava,
     	quel tormenta-nemici, dall'anima pia era disgustato della vita,

  11 	egli cercando la sua rapida morte in quella battaglia:
     	' io non posso uccidere questi ottimi uomini convenuti sul campo.'

  12 	così pensando quel grandi-braccia, il padre tuo Devavrata,
     	stando vicino al pāṇḍava, queste parole gli diceva:

  13 	' o Yudhiṣṭhira, grande saggio, esperto di ogni arma,
     	ascolta le mie parole o caro, che io dico cose pie che portano al paradiso,

  14 	violentemente disgustato io sono di questo corpo o bhārata,
     	e passato il tempo in cui io ho ucciso moltissime vite in battaglia,

  15 	perciò mandando avanti il pṛthāde, i pāñcāla e gli sṛñjaya,
     	agisci perché si compia la mia uccisione, se mi vuoi bene.'

  16 	conosciuta questa sua decisione, il pāṇḍava la verità scorgendo,
     	assaliva con impegno Bhīṣma in battaglia assieme agli sṛñjaya, 

  17 	Dhṛṣṭadyumna allora o re e il pāṇḍava Yudhiṣṭhira,
     	udite le parole di Bhīṣma incitavano il loro esercito:

  18 	' correte combattete contro Bhīṣma, vincetelo in battaglia,
     	protetti siete da Jiṣṇu vincitore di nemici, e dalle sincere promesse,

  19 	e pure il grande arciere nipote di Pṛṣata e comandante in capo,
     	e Bhīmasena certamente vi proteggeranno sul campo,

  20 	non abbiate alcun timore di Bhīṣma, in battaglia o sṛñjaya,
     	con certezza noi sconfiggeremo Bhīṣma mandando avanti Śikhaṇḍin.'

  21 	quindi decisa questa intenzione in quel decimo giorno, i pāṇḍava,
     	votati al mondo di Brahmā, pieni di furia avanzarono,

  22 	dietro Śikhaṇḍin e al conquista-ricchezze, figlio di Pāṇḍu,
     	schierati con supremo sforzo ad abbattere Bhīṣma,

  23 	quindi quei sovrani di vari popoli erano comandati da tuo figlio,
     	con il fortissimo esercito e assieme a Droṇa e a suo figlio,

  24 	il fortissimo Duḥśāsana assieme a tutti i fratelli,
     	cercavano di protteggere Bhīṣma schierato in mezzo alla battaglia,

  25 	quindi i tuoi guerrieri, messo avanti Bhīṣma fermo nei voti,
     	combattevano in battaglia contro i pṛthādi a cominciare da Śikhaṇḍin,

  26 	l'eroe dalla scimmia per insegna, assieme ai cedi, e ai pāñcāla,
     	marciava contro Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, dietro Śikhaṇḍin,

  27 	il nipote di Śini contro il figlio di Droṇa e Dhṛṣṭaketu contro il paurava,
     	e Yudhāmanyu combatteva contro Duryodhana e i suoi accoliti,

  28 	Virāṭa con le sue truppe, contro Jayadratha e il suo esercito,
     	assaliva quel tormenta-nemici l'erede di Vṛddhakṣatra, 

  29 	Yudhiṣṭhira contro il re dei madra grande arciere, e le sue truppe,
     	e protetto da Bhīmasena attaccava le schiere degli elefanti,

  30 	e il principe pāñcāla assieme ai somaka era impegnato a marciare
     	contro Droṇa, quel migliore di tutti gli armati che era invincibile e inattaccabile,

  31 	e l'uccisore di nemici col leone per insegna contro l'eroe col loto nel pavese,
     	avanzava il principe Bṛhadbala contro il figlio di Subhadrā,

  32 	e i tuoi figli contro Śikhaṇḍin e contro il conquista-ricchezze figlio di Pāṇḍu,
     	avanzavano in battaglia con intenti mortali assieme ai re,

  33 	essendoci questo eroismo terribile in entrambi gli eserciti,
     	la terra tremava per gli attacchi degli eserciti,

  34 	le truppe dei tuoi si scontravano o bhārata,
     	con le truppe dei nemici, vedendo il figlio di Śaṃtanu sul campo,

  35 	quindi per gli attacchi di costoro e il loro assaltarsi reciprocamente,
     	si produsse un grande frastuono in tutte le direzioni o bhārata,

  36 	e per i suoni di conchiglie e tamburi, e per i barriti degli elefanti,
     	e per i ruggiti leonini dei soldati, crebbe terribile,

  37 	lo splendore di tutti quei sovrani di uomini, pari a quello di sole e luna,
     	sorgeva dai loro bracciali e diademi con luce offuscata,

  38 	nuvole di polvere sorgevano piene dei lampi delle armi,
     	e il ruomre degli archi, si alzava allora terribile,

  39 	il suono di frecce e conchiglie, e il frastuono dei tamburi,
     	si univa al rotolio dei carri in entrambi gli eserciti,

  40 	e il cielo pieno di mucchi di frecce, lance, e spade,
     	di entrambi gli eserciti divenne come oscurato,

  41 	gli uni contro gli altri si attaccavano i carri, e i cavalli nella grande battaglia,
     	gli elefanti colpivano gli elefanti, e i fanti gli altri fanti,

  42 	e là dunque era grandissimo lo scontro tra kuru e pāṇḍava,
     	alla volta di Bhīṣma o tigre fra gli uomini, come tra due aquile per il cibo,

  43 	lo scontro di quei due eserciti tremendo divenne sul campo,
     	per desiderio di uccidersi e vincersi reciprocamente, sul campo di battaglia.”
     


                              CXII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“Abhimanyu o grande re, combatteva contro tuo figlio,
     	con Bhīṣma come obiettivo, con un grande esercito, quel valoroso,

   2 	Duryodhana in battaglia il nipote di Kṛṣṇa con nove frecce ben levigate,
     	furioso colpiva sul campo e ancora con altre tre frecce,

   3 	ma il nipote di Kṛṣṇa una lancia come un terribile sorella del dio-morte,
     	scagliava con furia, verso il carro di Duryodhana,

   4 	mentre volava rapida con terribile aspetto o signore di popoli,
     	tuo figlio, grande guerriero, la tagliava in due, con un dardo affilato come rasoio,

   5 	il nipote di Kṛṣṇa veduta la sua lancia caduta, molto infuriato,
     	colpiva Duryodhana con tre frecce alle braccia e al petto,

   6 	e ancora colpiva al centro del petto con dieci terribili 
     	frecce, il furente Duryodhana o migliore dei bhārata, 

   7 	quindi appariva terribile e bello quello scontro o bhārata,
     	piacevole per la gente che lo vedeva, e onorato da tutti i principi,

   8 	uno per la morte di Bhīṣma e l'atro per la sconfitta del pṛthāde,
     	combattevano sul campo quei due valorosi, il figlio di Subhadrā e il toro dei kuru,

   9 	il figlio di Droṇa toro dei brahmani, furioso sul campo quel tormenta-nemici,
     	colpiva al petto con una freccia l'ardimentoso Sātyaki,

  10 	ma il nipote di Śini anima infinita, colpiva in ogni parte scoperta o bhārata,
     	il figlio del maestro con nove frecce dalle piume di airone,

  11 	Aśvatthaman però, in battaglia colpiva Sātyaki con nove frecce,
     	e di nuovo rapidamente con altre trenta alle braccia e al petto,

  12 	il grande arciere sātvata ben trafitto dal figlio di Droṇa,
     	quel glorioso colpiva con tre frecce il figlio di Droṇa,

  13 	il re dei paurava assalito in battaglia Dhṛṣṭaketu, con le frecce,
     	in molti modi respingeva quel grande arciere e guerriero sul carro,

  14 	e allora Dhṛṣṭaketu grande sul carro, e fortissimo in battaglia, 
     	con trenta frecce acuminate, trafiggeva il paurava,

  15 	il paurava grande guerriero, invece tagliato l'arco di Dhṛṣṭaketu,
     	lanciava potenti urla, e lo colpiva con dieci frecce,

  16 	egli preso un altro arco, colpiva il paurava o grande re,
     	con settantatre frecce aguzze e affilate a pietra,

  17 	quei due grandi arcieri, illustri e grandi sul carro, 
     	si scagliarono reciprocamente grandi piogge di frecce,

  18 	e vicendevolmente tagliatisi gli archi, e uccisi i cavalli o bhārata,
     	privati dei carri si scontrarono quei due grandi guerrieri in un duello alle spade,

  19 	i due scudi di cuoio, erano belli, adornati da cento lune,
     	e abbelliti da cento stelle, e le due spade dalle lame splendenti,

  20 	impugnando quelle lame lucenti, o re, i due si assalirono l'un contro l'altro,
     	impegnati come due leoni nella grande foresta in uno scontro per la femmina,

  21 	cerchi ben disegnati, avanzamenti e ritirate,
     	facevano guardandosi e attaccandosi vicendevolmente,

  22 	il paurava con la grande spada alla fronte colpiva
     	irato Dhṛṣṭaketu, e gli gridava:' fermati, fermati!'

  23 	e pure il re dei cedi colpiva il paurava 
     	toro fra gli uomini, al collo con la grande spada acuminata,

  24 	quei due assalendosi vicendevolmente in un grande scontro,
     	l'un l'altro colpitisi con violenza, quei due uccisori di nemici cadevano,

  25 	allora il paurava fatto salire sul suo carro da tuo figlio 
     	Jayatsena, col carro o re, fu portato via dalla battaglia,

  26 	e il tormenta-nemici figlio di Mādrī dalla battaglia portava via
     	Dhṛṣṭaketu, sul campo o re, e costui era il potente Sahadeva,

  27 	Citrasena trafitto Suśarman con nove rapide frecce,
     	ancora lo colpiva con altre sessanta, e di nuovo con nove frecce,

  28 	Suśarman infuriato sul campo, colpiva o signore di popoli,
     	tuo figlio ogni volta con dieci frecce acuminate,

  29 	e Citrasena lo controcolpiva o re, con trenta dardi ben levigati,
     	ma sul campo fu colpito di contro da quello infuriato,
     	e mostravano o re, in quello scontro per Bhīṣma, gloria e animo,

  30 	il figlio di Subhadrā combatteva contro il principe Bṛhadbala,
     	e colpito il re dei kosala con cinque dardi di ferro, il figlio di Arjuna,
     	di nuovo lo trafiggeva con altre venti frecce ben levigate,

  31 	e il figlio di Subhadrā colpendo con nove ferre frecce Bṛhadbala,
     	non vacillava in battaglia, e lo trafiggeva ripetutamente,

  32 	e il figlio di Phalguna ancora tagliava l'arco del re dei kosala,
     	e lo colpiva con trenta frecce dalle piume di airone,

  33 	il principe Bṛhadbala preso un altro arco,
     	infuriato colpiva il figlio di Phalguna con molte frecce,

  34 	sorgeva dunque allora lo scontro tra quei due in conto di Bhīṣma,
     	entrambi furiosi in battaglia o grande re, e combattendo in vari modi,
     	come nella guerra tra dèi e asura, fu quello tra Maya e il Vāsava,

  35 	Bhīmasena combattendo contro la schiera degli elefanti, sembrava,
     	come Śakra con la folgore in mano contro le supreme montagne,

  36 	i pachidermi simile a monti, colpiti da Bhīma,
     	cadevano al suolo insieme, facendo risuonare la terra,

  37 	questi elefanti grandi come montagne, simili a mucchi di antimonio in polvere,
     	apparivano al suolo come montagne abbattute,

  38 	Yudhiṣṭhira grande arciere, in battaglia contro il re dei madra,
     	che era protetto da un grande esercito, si batteva raggiungendolo,

  39 	e il signore dei madra contro il figlio di Dharma grande sul carro,
     	si batteva con furia quell'ardimentoso in favore di Bhīṣma,

  40 	il re dei sindhu trafitto Virāṭa con nove frecce aguzze,
     	ben levigate, con altre trenta lo prendeva di mira,

  41 	e Virāṭa o grande re, colpiva il re sindhu davanti all'esercito,
     	in mezzo al petto con trenta acutissime frecce,

  42 	i due con bei archi e spade, con belle armature armi e bandiere,
     	apparivano bellissimi in battaglia i re dei matsya e dei sindhu,

  43 	Droṇa scontrandosi in battaglia col figlio del re dei pāñcāla,
     	fece una grandissima nuvola di frecce ben levigate,

  44 	quindi Droṇa o grande re, tagliato il grande arco del nipote di 
     	Pṛṣata, trafiggeva il nipote di Pṛṣata con cinquanta dardi,

  45 	ma il nipote di Pṛṣata uccisore di eroi nemici, preso una altro arco, 
     	scagliava a Droṇa sotto i suoi occhi, molte frecce in battaglia,

  46 	parate quelle frecce con uno stormo di dardi, il grande guerriero
     	Droṇa, scagliava cinque frecce al figlio di Drupada,

  47 	e il nipote di Pṛṣata o grande re, uccisore di eroi nemici, a
     	Droṇa sul campo, scagliava una mazza simile al bastone di Yama,

  48 	mentre quella volava veloce, adornata da bende d'oro,
     	Droṇa la abbatteva in battaglia con cinquanta frecce,

  49 	e questa tagliata in molte parti o re, dalle frecce scagliate da Droṇa,
     	spezzettata in cento frammenti cadeva al suolo,

  50 	il nipote di Pṛṣata uccisore di nemici, veduta la mazza abbattuta,
     	scagliava a Droṇa una lancia bellissima tutta fatta di ferro,

  51 	ma Droṇa la tagliava in battaglia con nove frecce o bhārata,
     	e colpiva il nipote di Pṛṣata grande arciere in battaglia, 

  52 	così si svolse quel grande scontro tra Droṇa e il nipote di Pṛṣata,
     	terribile a vedersi e terrificante, in direzione di Bhīṣma o grande re, 

  53 	Arjuna raggiunto il figlio di Gāṅgā lo colpiva con aguzze frecce,
     	e lo assaliva come in uno scontro di due elefanti furiosi nella selva,

  54 	Bhagadatta tormenta-nemici, contrattaccava il pṛthāde,
     	per tre volte quel fortissimo con un furioso elefante accecato di furia,

  55 	questo che giungeva violento come l'elefante del grande Indra,
     	fu respinto da Bībhatsu, che si impegnava in un supremo sforzo,

  56 	allora il potente re Bhagadatta sul suo elefante,
     	copriva Arjuna con una pioggia di frecce in battaglia,

  57 	Arjuna quell'elefante che procedeva in battaglia lucente come argento,
     	con aguzze e lunghe frecce di ferro lo trafiggeva in quella grande battaglia,

  58 	e il kuntīde spronava Śikhaṇḍin : 'vai, vai, dunque,
     	verso Bhīṣma o grande re, e colpiscilo.' così parlava,

  59 	allora il re di prāgjyotiṣa lasciato il pāṇḍava o fratello maggiore di Pāṇḍu,
     	rapidamente si lanciava contro il carro di Drupada,

  60 	allora Arjuna o grande re, rapido assaliva Bhīṣma,
     	messo avanti Śikhaṇḍin e iniziava allora lo scontro,

  61 	quindi tutti i tuoi prodi, affrontavano in battaglia quel fiero 
     	pāṇḍava gridando e questo apparve portentoso,

  62 	le schiere di vario tipo dei tuoi figli o signore d genti,
     	furono disperse in un attimo da Arjuna, come le nubi dal vento,

  63 	Śikhaṇḍin però, avvicinatosi a patriarca dei bhārata, 
     	rapido con molte frecce, senza disturbo lo copriva,

  64 	Bhīṣma uccideva in battaglia i somaka, e i fanti al seguito del pṛthāde,
     	e quel grande guerriero respingeva l'esercito dei pāṇḍava,

  65 	col carro per fuoco sacro, l'arco come fiamma, e spade, lance e mazze per legna,
     	facendo piovere una grande pioggia di frecce, bruciava sul campo gli kṣatriya,

  66 	come un grande fuoco spinto dal vento in una foresta,
     	così bruciava pure Bhīṣma, muovendo le sue armi divine,

  67 	con frecce dalla cocca d'oro, aguzze a ben levigate,
     	il gloriosissimo Bhīṣma faceva risuonare, i luoghi in ogni direzione,  

  68 	abbattendo carri o re, ed elefanti coi loro cavalieri,
     	faceva divenire quella schiera di carri come una selva di palme senza foglie,

  69 	privi di uomini in battaglia i carri, gli elefanti, e i cavalli
     	rendeva allora Bhīṣma, il migliore di tutti gli armati,

  70 	il rumore della corda sul suo braccio risuonava come tuono,
     	udendo in ogni parte, i soldati tremavano o re,

  71 	non vane cadevano le frecce di tuo padre o signore di uomini,
     	trapassavano i corpi le frecce scagliate dall'arco di Bhīṣma,

  72 	privati degli uomini o re, carri aggiogati a veloci destrieri,
     	noi vedemmo trascinati con la velocità del vento,

  73 	quattordicimila grandi guerrieri dei cedi, dei kāśi e dei karūṣa,
     	celebrati e di nobile stirpe, trascurando la vita,

  74 	guerrieri che mai volgono le spalle, dalle bandiere ornate d'oro,
     	assieme ai loro cavalli carri ed elefanti, incontrando Bhīṣma sul campo,
     	simile alla morte a bocca spalancata, volarono all'altro mondo,

  75 	non vi era là o grande re, un solo grande gueriero dei somaka,
     	che scontratosi con Bhīṣma in battaglia ponesse mente alla vita,

  76 	la gente pensava che tutti quei guerrieri in battaglia
     	fossero destinati alla città del re dei morti, visto il valore di Bhīṣma,

  77 	nessun grande guerriero poteva combattere contro di lui sul campo,
     	eccetto il figlio di Pāṇḍu, l'eroe dai bianchi cavalli e con Kṛṣṇa per auriga,
     	e Śikhaṇḍin il principe pāñcāla dall'impareggiabile ardore in battaglia,

  78 	Śikhaṇḍin però raggiunto Bhīṣma sul campo o toro dei bhārata,
     	lo colpiva due volte con dieci frecce nella grande battaglia,

  79 	ma il figlio di Gāṅgā, con gli occhi accesi d'ira, guardava
     	Śikhaṇḍin come volesse bruciarlo con lo sguardo o bhārata,

  80 	e ricordando che era stato donna o re davanti a tutto il mondo,
     	Bhīṣma non lo colpiva in battaglia e non si interessava a lui,

  81 	Arjuna dunque o grande re, diceva a Śikhaṇḍin:
     	' affrettati, rapido colpisci il patriarca,

  82 	cos'è questa tua esitazione o valoroso? colpisci Bhīṣma grande sul carro,
     	io non vedo nessun altro nell'esercito di Yudhiṣṭhira,

  83 	che possa in battaglia combattere contro il patriarca Bhīṣma,
     	eccetto te o tigre fra gli uomini, io ti dico il vero.'

  84 	così apostrofato dal pṛthāde, Śikhaṇḍin o toro dei bhārata,
     	con vari tipi di frecce rapido assaliva il patriarca,

  85 	ma il padre tuo Devavrata, senza pensare a quelle frecce,
     	respingeva sul campo con le frecce il furioso Arjuna,

  86 	quindi quel grande guerriero, tutta l'armata dei pāṇḍava
     	spingeva all'altro mondo con le frecce in battaglia o mio signore,

  87 	allora i pāṇḍava o re, attorniati da un grande esercito,
     	ricoprirono Bhīṣma, come nuvole il cielo,

  88 	il bhārata completamente circondato o toro dei bhārata,
     	bruciava quei guerrieri sul campo come fuoco acceso una foresta,

  89 	e allora là noi vedemmo la portentosa valentìa di tuo figlio,
     	che combatteva contro il pṛthāde e difendeva il fermo-nei-voti,

  90 	per questa impresa in battaglia di tuo figlio, l'arciere
     	Duḥśāsana, tutti i mondi si compiacerono di lui, grand'anima,

  91 	che da solo in battaglia combatteva contro il pṛthāde col suo seguito,
     	né i pāṇḍava erano in grado in battaglia di respingere quel potente,

  92 	guerreri sui carri furono privati dei carri in battaglia da Duḥśāsana,
     	e cavalieri o grande re, e fortissimi elefanti,

  93 	trafitti dalle aguzze frecce cadevano al suolo,
     	e dolenti per le frecce, altri elefanti fuggivano per ogni dove,

  94 	come Agni raggiunta la legna brucia potente acceso di fiamme,
     	così splendeva tuo figlio mentre bruciava i pāṇḍava,

  95 	ma nessun grande guerriro dei pāṇḍava era in grado di vincere
     	il principale uomo dei bhārata, o anche solo stargli davanti,
     	eccetto il figlio del grande Indra, dai bianchi cavalli e con Kṛṣṇa per auriga,

  96 	il conquistatore Arjuna quindi vinto tuo figlio in battaglia,
     	assaliva Bhīṣma sotto gli occhi di tutto l'esercito,

  97 	e tuo figlio sconfitto, confidando nel braccio di Bhīṣma,
     	ripetutamente riprendendo coraggio combatteva con furia in battaglia,
     	e combattendo ancora contro Arjuna o re, splendeva sul campo, 

  98 	Śikhaṇḍin però o re, trafiggeva in battaglia il patriarca,
     	con frecce dall'impatto di folgore, velenose come serpenti,

  99 	ma queste non compivano la morte di tuo padre o signore di genti,
     	ma ridendo il figlio di Gāṅgā riceveva queste frecce,

 100 	come un uomo pieno di calore accoglie una pioggia d'acqua,
     	così il figlio di Gāṅgā accoglieva le piogge di frecce di Śikhaṇḍin,

 101 	gli kṣatriya o grande re, videro allora sul campo il terribile
     	Bhīṣma bruciare le schiere dei grandi guerrieri dei pāṇḍava,

 102 	e allora diceva tuo figlio a tutti le schiere o mio signore:
     	'assalite in battaglia Phalguna, con tutti i carri,

 103 	Bhīṣma sapiente del dharma proteggerà voi tutti sul campo,
     	abbandonando ogni grande paura, attaccate i pāṇḍava,

 104 	Bhīṣma si schiera colla palma accesa sulla sua bandiera, difendendoci,
     	rifugio e corazza di tutti i figli di Dhṛtarāṣṭra,

 105 	nemmeno i trenta dèi in arme sono sufficenti per Bhīṣma,
     	come dunque i pṛthādi possono essere così forti da uccidere il grand'anima? 
     	perciò o guerrieri, correte a raggiungere Phalguna in battaglia,

 106 	io ora con impegno combatterò sul campo contro Phalguna,
     	unito a tutti voi impegnati o signori della terra.'

 107 	udite le parole di tuo figlio o re, quegli arcieri,
     	fortissimi e grandi sul carro, si scontrarono contro Arjuna,

 108 	i videha, e i kaliṅga assieme alle schiere dei dāśeraka,
     	e i niṣāda e i sauvīra si lanciarono nella grande battaglia,

 109 	e i bāhlika, i darada, e i mālava, e i settentrionali e gli occidentali,
     	gli abhīṣāha , i śūrasena, e i śibi, e i vasāti,

 110 	i śalvāśraya, i trigarta, gli ambaṣṭhaka, assieme ai kekaia,
     	si lanciarono in battaglia contro il pṛthāde come falene contro il fuoco,

 111 	ma tutte queste schiere o grande re, di grandi guerrieri,
     	il conquista ricchezze prendeva di mira, rammentando le sue armi divine,

 112 	quel fortissimo, con armi potentissime rapidamente li bruciava,
     	con frecce splendenti Bībhatsu, come fuoco le falene,

 113 	scagliando migliaia di frecce con suo forte arco,
     	il suo arco gāṇḍīva appariva splendente nel cielo,

 114 	dolenti per le frecce, o grande re, dispersi sia i carri che gli elefanti, 
     	non si avvicinavano quei re tutti insieme all'eroe dalla scimmia per insegna,

 115 	i guerrieri sui carri cadevano colle loro insegne, e i cavalieri coi loro cavalli,
     	gli elefanti coi loro cavalieri, colpiti dalle frecce del coronato,

 116 	quindi la terra era riempita delle frecce sacgliate dal braccio di Arjuna,
     	che volavano ovunque e in molti modi sulle forze dei re,

 117 	allora il pṛthāde grandi-braccia, dispersa la sua protezione,
     	scagliava le sue frecce in battaglia a Duḥśāsana,

 118 	e queste con la punta di ferro, avendo colpito tuo figlio Duḥśāsana,
     	si piantavano tutte sulla terra come serpenti in un formicaio,
     	inoltre uccideva i suoi cavalli e abbatteva il suo auriga,

 119 	e quel potente con venti frecce privava Viviṃśati del suo carro,
     	e lo colpiva violentemente con cinque frecce ben levigate,

 120 	e trafitti Kṛpa, Śalya, e Vikarṇa con molti dardi di ferro,
     	li privava del carro quel kuntīde dai bianchi destrieri,

 121 	così quei cinque privati dei carri: Kṛpa, Śalya o mio signore, 
     	Duḥśāsana, Vikarṇa e anche Viviṃśati,
     	fuggirono sul campo, sconfitti dall'ambidestro,

 122 	nel mattino o re, così avendo sconfitto quei grandi guerrieri,
     	il pṛthāde splendeva sul campo come una fuoco senza fumo,

 123 	quindi con le sue piogge di frecce come un sole splendente,
     	pure altri principi o grande re, abbatteva, 

 124 	fatti girar le spalle allora a quei grandi guerrieri colle sue piogge di frecce,
     	sorgeva sul campo un grande fiume di acque di sangue,
     	in mezzo agli eserciti di kuru e dei pāṇḍava,

 125 	elefanti, e le schiere dei carri, in molte modi uccisi dai guerrieri sui carri,
     	e i carri distrutti dagli elefanti, e i pachidermi da cavalli e fanti,

 126 	in mezzo trafitti i corpi, e le teste, 
     	cadevano in ogni luogo, elefanti, cavalli, e guerrieri sui carri,

 127 	e appariva coperto era il campo di battaglia, da principi,
     	grandi guerriri indossanti orecchini e bracciali, caduti e che stavano per cadere,

 128 	i carri colle ruote rotte, e fracassati dagli elefanti,
     	e pure i fanti assieme a cavalli coi loro cavalieri là si vedevano,

 129 	e le schiere di carri, elefanti, e cavalli si aggiravano ovunque,
     	e sulla terra erano dispersi i carri, con le ruote, i gioghi e le insegne fracassate,

 130 	pieno di sangue dei mucchi di elefanti, carri e cavalli,
     	interamente coperto appariva il campo di battaglia, come rossa nuvola autunnale, 

 131 	cani, corvi, avvoltoi, e lupi assieme a sciacalli vi erano,
     	e urlavano avvicinandosi al cibo orrendi animali e uccelli,

 132 	i venti soffiavano in molti modi in tutte le direzioni,
     	apparivano i rakṣasa e urlavano gli spiriti maligni,

 133 	e copricapi d'oro e preziosisimi stendardi,
     	fumanti apparivano violentemente mossi dal vento,

 134 	migliaia di parasoli bianchi e i grandi carri coi loro stendardi,
     	apparivano dispersi a centinaia e a migliaia,
     	elefanti colle loro bandiere, dolenti per le frecce correvano per ogni dove,

 135 	e gli kṣatriya o sovrano di uomini, coi loro archi, lance e mazze,
     	ovunque apparivano caduti sulla faccia della terra,

 136 	allora Bhīṣma o grande re, usando una divina arma,
     	assaliva il kuntīde, davanti a tutti i quei guerrieri,

 137 	e Śikhaṇḍin con la sua corazza, lo assaliva mentre era impegnato,
     	allora Bhīṣma si armava di un'arma simile al fuoco,

 138 	ma in quel momento il kuntīde dai bianchi cavalli,
     	massacrava il tuo esercito, lasciando il patriarca.”
     


                              CXIII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ così ordinati gli eserciti, al seguito del loro capo,
     	tutti pensando al mondo di Brahmā, si univano o bhārata,

   2 	ma armate non si scontrarono con le armate in battaglia,
     	né carri coi carri, né i fanti contro i fanti,

   3 	né cavalli coi cavalli conbattevano, né elefanti coi guerrieri su elefanti,
     	una grande e crudele confusione sorse in entrambi gli eserciti,

   4 	essendo così dispersi gli uomini, i carri e gli elefanti ovunque,
     	non si faceva distinzione in quella crudelissima strage,

   5 	quindi Śalya, e Kṛpa, e Citrasena o bhārata,
     	Duḥśāsana e Vikarṇa, schierandosi in fretta sui carri, 
     	quei prodi facevano tremare l'esercito imbandierato dei pāṇḍava,

   6 	l'armata del figlio di Pāṇḍu così oppressa da quelle prodi grandi anime,
     	non trovava salvezza, come una nave sprofondata nell'acqua,

   7 	come il tempo del gelo dissecca le membra delle vacche,
     	così Bhīṣma distruggeva le membra dei figli di Pāṇḍu,

   8 	e grandemente nel tuo esercito, gli elefanti, simili,
     	a monti e nubi, erano abbattuti in vari modi dal pṛthāde grand'anima,

   9 	e uccisi apparivano dal pṛthāde i capi schiera degli uomini,
     	colle frecce erano colpiti e con dardi di ferro, a migliaia,

  10 	e i grandi elefanti lanciando grida di dolore, si abbattevano qua e là,
     	coi corpi adornati da ornamenti, essendo uccisi quelle grandi anime,

  11 	il campo di battaglia appariva coperto di teste coi loro orecchini,
     	in questa paurosissima strage o re, di eccellenti eroi,
     	essendo invincibili in battaglia Bhīṣma e il conquista-ricchezze figlio di Pāṇḍu,

  12 	i kaurava o re, guardando al valore in battaglia di Bhīṣma,
     	non retrocedevano, messo al primo posto il mondo di Brahmā,

  13 	cercando la morte in battaglia, con l'obiettivo del paradiso,
     	attaccavano i pāṇḍava in quella strage di eccellenti eroi,

  14 	e pure i pāṇḍava o grande re, rammentando le molte e varie
     	offese a loro fatte da tuo figlio, precedentemente o sovrano di uomini,

  15 	abbandonata ogni paura quei prodi, messo al primo posto il mondo di Brahmā, 
     	con entusiasmo combattevano contro i tuoi e contro i tuoi figli,

  16 	allora il generale in capo, grande guerriero, diceva all'armata:
     	' assalite o somaka, assieme agli sṛñjaya il figlio di Gaṅgā.'

  17 	udite le parole del comandante in capo, i somaka assieme agli sṛñjaya,
     	assalivano il figlio di Gaṅgā, da ogni parte con una pioggia di armi,

  18 	e colpito allora o re, il padre tuo, figlio di Śaṃtanu,
     	caduto in preda al furore, combatteva contro gli sṛñjaya,

  19 	a quel grorioso o padre, un tempo dal sapiente Rāma,
     	fu impartito lo studio di armi, distruttive per le schiere nemiche,

  20 	egli usando quella conoscenza, aveva fatta una strage dell'esercito nemico,
     	dei pāṇḍava di giorno in giorno, l'anziano patriarca dei kuru,
     	Bhīṣma quel supremo eroe, ne uccise dieci mila,

  21 	ma giunto quel decimo giorno o toro dei bhārata,
     	da Bhīṣma solo in battaglia, tra i matsya e i pāñcāla, 
     	fu uccisa un'infinita schiera di elefanti, e uccisi sette grandi guerrieri,

  22 	il patriarca avendo uccisi cinquemila sui carri, 
     	e quattordicimila uomini in quella grande battaglia,

  23 	e pure una miriade di migliaia di elefanti e cavalli,
     	furono uccisi da padre tuo o signore di popoli, con la forza della sua sapienza,

  24 	quindi fatto tremare il grande esercito di tutti quei principi della terra,
     	fu abbattuto Śatānīka, l'amato fratello di Virāṭa, 

  25 	e il potente Bhīṣma ucciso in battaglia Śatānīka,
     	abbatteva le migliaia di frecce o grande re, di quei re,

  26 	e alcuni re dei pṛthādi che si avvicinarono al conquista-ricchezze,
     	assalendo Bhīṣma se ne andarono alla dimora di Yama,

  27 	così di giorno in giorno Bhīṣma con piogge di frecce in ogni parte,
     	sbaragliava l'esercito dei pṛthādi e se ne stava davanti all'armata,

  28 	egli compiute grandissime imprese in quel decimo giorno,
     	stando in mezzo ai due eserciti, con in pugno arco e frecce,

  29 	e nessuno dei principi o re, era in grado neppure di scorgerlo,
     	là in mezzo, come il sole infuocato nel cielo d'estate,

  30 	come Śakra tormentava in battaglia l'esercito dei daitya,
     	così Bhīṣma tormentava quelli dei pāṇḍava o bhārata,

  31 	l'uccisore di Madhu, scorgendolo così valoroso,
     	il figlio di Devakī diceva con gentilezza al conquista-ricchezze:

  32 	' il figlio di Śaṃtanu Bhīṣma, stando in mezzo ai due eserciti,
     	senza ucciderlo con la tua forza non otterrai la vittoria,

  33 	con impegno vai a fermarlo, là dove egli distrugge l'armata,
     	nessun altro o illustre è in grado di abbattere le frecce di Bhīṣma.'

  34 	quindi l'eroe dalla scimmia per insegna, incitato in quel momento,
     	copriva di frecce Bhīṣma, col suo carro, cavalli e bandiera,

  35 	ma quel toro dei principi kuru, le piogge di frecce,
     	scagliate dal pāṇḍava con altre piogge di frecce disperdeva,

  36 	per cui il re dei pāñcāla, e il valoroso Dhṛṣṭaketu,
     	il pāṇḍava Bhīmasena, e Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,

  37 	i due gemelli, e Cekitana, e i cinque kekaya,
     	Sātyaki o grande re, il figlio di Subhadrā e Ghaṭotkaca,

  38 	i figli di Draupadī, Śikhaṇḍin e il valoroso Kuntibhoja,
     	Suśarman, e Virāṭa, questi potenti guerrieri dei pāṇḍava,

  39 	e molti altri colpiti dalle frecce di Bhīṣma, furono
     	recuperati da Phalguna mentre erano sprofondati in un mare di dolore,

  40 	allora Śikhaṇḍin con violenza afferrata un'arma suprema,
     	attaccava Bhīṣma per proteggere il coronato,

  41 	quindi l'invincibile Bībhatsu seguendolo, uccidendo tutti,
     	quell'esperto di ogni forma di lotta, attaccava Bhīṣma,

  42 	Sātyaki, Cekitana, e Dhṛṣṭadyumna nipote di Pṛṣata,
     	Virāṭa, e Drupada, e i due pāṇḍava figli di Madri,
     	corsero verso Bhīṣma protetti sul campo dall'eroe dal ferreo arco,

  43 	e Abhimanyu in battaglia, e i cinque figli di Draupadī,
     	corsero sul campo verso Bhīṣma, schierando grandi armi,

  44 	tutti questi grandi arcieri, che mai fuggono dalle battaglie,
     	in molti modi muovevano contro Bhīṣma con frecce ben dirette,

  45 	disperse queste frotte di frecce che erano scagliate da quei grandi principi,
     	dei pāṇḍava, quella grande anima penetrava nell'esercito,
     	dopo aver compiuto l'abbattimento delle frecce, quasi ridendo il patriarca,

  46 	ma non mirava al principe pāñcāla sorridendo in ogni momento,
     	e ricordando il suo essere donna, Bhīṣma non tirava alle frecce di Śikhaṇḍin,
     	distruggeva sette carri nell'armata di Drupada, quel grande sul carro, 

  47 	quindi un frastuono di urla di guerra sorgeva in un attimo,
     	tra i matsya, i pāñcāla e i cedi, che attaccavano lui solitario,

  48 	essi con schiere di ottimi carri e cavalli, cogli elefanti e coi loro fanti,
     	circondarono come le nuvole fanno col sole, mentre era da solo
     	Bhīṣma il figlio della Bhāgīrathī che tormentava i nemici in battaglia,

  49 	allora sorto lo scontro di lui con loro, simile a quello tra dèi e asura,
     	il coronato muoveva contro Bhīṣma dietro a Śikhaṇḍin.”
     


                              CXIV


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ così tutti i pāṇḍava posto davanti Śikhaṇḍin,
     	colpivano in battaglia Bhīṣma circondandolo da ogni parte,

   2 	cogli śataghnī, con tremendi tridenti, con le loro accette,
     	con martelli, clave, dardi piumati, e catapulte da ogni parte,

   3 	e con frecce dalla cocca d'oro, e con lance, giavellotti e kampana,
     	con frecce di ferro, e a dente di bue, e con bhuśuṇḍi, o bhārata,
     	colpivano Bhīṣma in battaglia assieme a tutti gli sṛñjaya,

   4 	egli colpito e trapassato nelle protezioni, da moltissime allora
     	non vacillava il figlio di Gāṅgā, pur con le membra trafitte,

   5 	egli con l'arco e le frecce per accese fiamme, e le armi per soffi di vento,
     	urlando con rumore di tuono, e con le grandi armi in pugno come fuoco,

   6 	e il bel arco come fuoco sacro, e la grande strage di eroi come combustibile, 
     	Bhīṣma, simile al fuoco di fine yuga sorgeva tra i nemici,

   7 	caduto tra le schiere dei carri, da loro sfuggire,
     	sembrava e di nuovo si trovava in mezzo a quei sovrani di uomini, 

   8 	quindi quell'impetuoso, attaccando in mezzo all'esercito dei pāṇḍava,
     	e sorpassando il re dei pāñcāla e Dhṛṣṭaketu,

   9 	allora colpiva con sei frecce ciascuna simile a soli, 
     	dal terribile suono, e potentissime da spezzare gli elefanti nemici,

  10 	Sātyaki e Bhīma, e il conquista-ricchezze figlio di Pāṇḍu,
     	Drupada, e Virāṭa e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,

  11 	questi grandi guerrieri parate le sue aguzze frecce,
     	con violenza con dieci frecce ciascuno colpivano Bhīṣma,

  12 	Śikhaṇḍin però, scagliava delle frecce al quel grande nei voti,
     	e queste dalla cocca d'oro e molate a pietra si piantarono su Bhīṣma,

  13 	allora il coronato furioso attaccava Bhīṣma,
     	dietro Śikhaṇḍin e tagliava il suo arco, 

  14 	ma i grandi guerrieri non sopportarono di veder rotto l'arco di Bhīṣma,
     	Droṇa e Kṛtavarman, e il re dei sindhu Jayadratha,

  15 	Bhūriśravas, Śala, Śalya, e anche Bhagadatta,
     	queste sette grandemente infuriati, assalirono il coronato, 

  16 	questi grandi sul carro, mostrando divine e supreme armi,
     	furiosi si avvicinarono e circondarono violentemente il pāṇḍava,

  17 	il rumore di questi che si precipitavano verso Phalguna,
     	era come il rumore degli oceani agitati alla fine dello yuga,

  18 	' fatelo morto, afferrateto, combattelo e fattelo a pezzi!'
     	così erano le tumultuoso voci verso il carro di Phalguna. 

  19 	alcuni grandi guerrieri dei pāṇḍava udito questo tumultuoso vocìo,
     	correvano a proteggere Phalguna o toro dei bhārata,

  20 	Sātyaki, e Bhīmasena, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	tutti e due Virāṭa e Drupada, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,

  21 	e Abhimanyu, con grande furia, questi sette pieni d'ira,
     	accorrevano veloci, imbracciando preziosi archi,

  22 	di costoro sorgeva uno scontro tumultuoso da far rizzare i capelli,
     	sul campo di battaglia o migliore dei bhārata, come quello tra dèi e dānava,

  23 	Śikhaṇḍin però eccellente sul carro, protetto dal coronato,
     	colpiva in battaglia con dieci frecce, Bhīṣma mentre aveva l'arco spezzato,
     	e il suo auriga con altre dieci, e con una tagliava la sua bandiera,

  24 	il figlio di Gaṅgā prendeva un altro arco potentissimo,
     	ma anche questo con tre affilate frecce fu tagliato da Phalguna,

  25 	e così il furioso pāṇḍava ripetutemante ciascun arco preso,
     	da Bhīṣma faceva a pezzi, quel tormenta-nemici dell'ambidestro,

  26 	egli coll'arco tagliato, pieno di furia leccandosi le labbra,
     	afferrava con furia una lancia capace di frantumare le montagne,
     	e la scagliava furioso, contro il carro di Phalguna,

  27 	scorgendola arrivare simile a folgore fulgente,
     	il rampollo di Pāṇḍu incoccava cinque affilate frecce,

  28 	e tagliava con cinque frecce, in cinque parti quella lancia 
     	scagliata dal forte braccio di Bhīṣma o migliore dei bhārata, con grande furia,

  29 	questa cadeva fatta pezzi dall'irato coronato,
     	come un fulmine caduto tagliato da una massa di nuvole,

  30 	Bhīṣma veduta quella lancia in pezzi, soverchiato dall'ira,
     	quel valoroso vincitore di città nemiche, sul campo pensava con intelligenza:

  31 	'io sono in grado con un solo arco di uccidere tutti i pāṇḍava,
     	se essi non avessero come protettore il fortissimo dio dal potere universale,

  32 	per queste due ragioni io dunque, non combatterò contro i pāṇḍava:
     	per l'invulneribilità dei pāṇḍava e per la femmilinità di Śikhaṇḍin,

  33 	mio padre, un tempo da me soddisfatto quando sposò Kālī,
     	mi donava il morire a mia volontà, e l'invincibilità in battaglia, 
     	perciò io penso che sia giunto in tempo della mia morte.'

  34 	conoscendo la decisione di Bhīṣma dall'infinito splendore,
     	i ṛṣi, e i vasu stando in cielo, dicevano a Bhīṣma:

  35 	' quanto tu hai deciso o valoroso, è per noi di grande piacere,
     	così dunque agisci o grande arciere, allontana la mente da combattere.'

  36 	alla fine di queste parole, comparve un benefico vento,
     	nella giusta direzione, profumatissimo, e pieno di gocce d'acqua,

  37 	e i tamburi divini risuonarono con grande frastuono,
     	e cadde una pioggia di fiori sopra Bhīṣma, o principe,

  38 	nessuno aveva udito quelli che parlavano o sovrano,
     	eccetto Bhīṣma grandi-braccia, e me, per il potere del muni,

  39 	grande era l'agitazione dei trenta dèi o signore di popoli,
     	per Bhīṣma caro a tutto il mondo che scendeva dal carro,

  40 	così udite le parole delle schiere divine, allora Bhīṣma,
     	il figlio di Śaṃtanu dal grande intelletto non attaccava Bībhatsu, 
     	pur trafitto da aguzze frecce penetranti ogni corazza,

  41 	Śikhaṇḍin però o grande re, colpiva al petto il patriarca
     	dei bhārata, furiosamente con nove frecce aguzze,

  42 	Bhīṣma il patriarca dei kuru, da lui colpito in battaglia,
     	non vacillava o grande re, come una montagna durante il terremoto,

  43 	allora Bībhatsu ridendo, tendendo l'arco gāṇḍīva, 
     	colpiva il il figlio di Gaṅgā con venticinque piccole frecce,

  44 	e ancora il conquista-ricchezze lo colpiva velocemente con cento frecce, 
     	furiosamente in tutte le membra e in tutte le parti scoperte,

  45 	così trafitto violentemente da altre nella grande battaglia,
     	queste frecce molate a pietra, e dalla cocca d'oro non lo uccisero,

  46 	allora il coronato, furioso, assaliva Bhīṣma, 
     	messo davanti a sé Śikhaṇḍin e gli tagliava il suo arco,

  47 	quindi colpitolo con altre dieci, con una gli abbatteva la bandiera,
     	e con altre dieci frecce spiumate abbatteva il suo auriga,

  48 	il figlio di Gaṅgā prese allora un altro potente arco,
     	ma anche quello con tre frecce bhalla mandava in tre pezzi
     	in un batterd'ochio ciascuno degli archi afferrati nella grande battaglia,

  49 	da lui, i moltissimi suoi archi tagliava in battaglia, 
     	quindi Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu non attaccava Bībhatsu,

  50 	ma l'altro lo colpiva con venticinque piccole frecce,
     	così profondamente trafitto, quel grande arciere diceva a Duḥśāsana:

  51 	'il pṛthāde quel grande guerriero dei pāṇḍava furioso in battaglia
     	con molte migliaia di frecce mi vince in battaglia,

  52 	e lui non può essere vinto sul campo neppure dall'armato del fulmine,
     	ma neppure  tutti gli eroi, dèi, dānava e rākṣasa, riuniti,
     	possono sconfiggere me, come dunque dei deboli mortali?'

  53 	mentre i due così parlavano, Phalguna con frecce acuminate,
     	stando dietro Śikhaṇḍin trafiggeva Bhīṣma in battaglia,

  54 	allora di nuovo sorridendo si rivolgeva Duḥśāsana
     	profondamente e violentemente ferito dalle aguzze frecce scagliate dal gāṇḍīva:

  55 	queste frecce dalla punta aguzza e penetranti, per impatto simili al fumine,
     	scagliate senza interruzione, non sono quelle di Śikhaṇḍin,

  56 	esse penetrano nella parti vitali, spaccando ogni corazza,
     	e mi colpiscono come mazze, queste non sono le frecce di Śikhaṇḍin,

  57 	hanno l'impatto dei bastoni di Brahmā, la forza della folgore, queste perigliose,
     	e mi spezzano la vita, queste non sono le frecce di Śikhaṇḍin,

  58 	come serpenti infuriati che si leccano pieni di veleno,
     	penetrano nei miei vitali, queste non sono le frecce di Śikhaṇḍin,

  59 	mi portano quasi via la vita come fossero messaggeri inviati da Yama,
     	hanno l'impatto di mazze di ferro, queste non sono le frecce di Śikhaṇḍin,

  60 	mi spezzano le membra come, nei mesi invernali quelle della vacche,
     	queste frecce sono di Arjuna, queste non sono le frecce di Śikhaṇḍin,

  61 	tutti questi altri sovrani non mi possono far del male,
     	a parte il valoroso Jiṣṇu, dalla scimmia per insegna, l'arciere col gāṇḍiva.'

  62 	così parlando il figlio di Śaṃtanu, quasi volendo bruciare il pāṇḍava,
     	gli scagliava una lancia dalla punta accesa di fiamme scintillanti,

  63 	tagliandola in tre parti con tre frecce smussate, l'abbatteva
     	là, sotto gli occhi di tutti i valorosi kuru, o bhārata,

  64 	il figlio di Gaṅgā prese allora uno scudo intarsiato d'oro,
     	e una spada, volendo raggiungere o la vittoria o la morte,

  65 	in cento pezzi gli faceva lo scudo di cui era armato,
     	mentre ancora non era sceso dal carro, e questo apparve un portento,

  66 	con forti urla come un leone, incitava le proprie schiere:
     	' assalite il figlio di Gaṅgā, non abbiate alcuna paura.'

  67 	allora con lance, giavelloti, mucchi di frecce in ogni parte,
     	e con tridenti, con le loro spade e molte altre armi, 

  68 	con frecce bhalla e a dente di bue, assalirono lui solitario, 
     	e terribili ruggiti di leone sorgevano allora tra i pāṇḍava,

  69 	allora i tuoi figli o re, per la vittoria di Bhīṣma,
     	lo attorniarono mentre era da solo e lanciarono ruggiti leonini,

  70 	là dunque era tumultuoso il combattimento dei tuoi coi nemici,
     	in quel decimo giorno o re dei re, mentre si scontravano Bhīṣma e Arjuna,

  71 	il figlio di Gaṅgā in un momento divenne come un vortice nel mare,
     	per quelle schiere che combattendo si uccidevano vicendevolmente,

  72 	e la terra piena di sangue divenne allora impraticabile,
     	il piano e il dirupato non si distinguevano in alcun modo,

  73 	mentre una miriade di combattenti erano uccisi in quel decimo giorno,
     	stava saldo sul campo Bhīṣma trafitto in tutte le parti vitali,

  74 	allora il pṛthāde, il conquista-ricchezze, schierato davanti all'esercito,
     	in mezzo alle truppe dei kuru assaliva quell'esercito,

  75 	e noi atterriti dal conquista-ricchezze, dal figlio di Pāṇḍu dai bianchi destrieri,
     	colpiti dalle taglienti frecce, fuggimmo dalla grande battaglia,

  76 	i sauvīra, i kitava, i soldati orientali, occidendali e del nord, e i mālava,
     	gli abhīṣāha, i śurasena, gli śibi, e i vasāti,

  77 	coll'aiuto degli śālva i trigarta, e gli ambaṣṭha assieme ai kekaya,
     	questi dodici popoli pur afflitti dalle frecce, e dolenti per le ferite,
     	non abbandonarono Bhīṣma che combatteva contro il coronato,

  78 	allora in molti avendo circondato lui da solo da ogni parte,
     	tormentando tutti i kuru, li coprirono di piogge di frecce:

  79 	' abbatteteli, afferrateli, trafiggeteli, respingeteli.'
     	queste erano le tumultuose grida o re verso il carro di Bhīṣma, 

  80 	e colpendolo con frotte di frecce a centinaia e a migliaia,
     	sulle due membra non vi era un punto non trafitto della misura di un dito,

  81 	così o illustre, il padre tuo, fatto a pezzi dalle frecce
     	dalla punta aguzza di Phalguna, cadeva dal carro con la testa verso est sul campo,
     	mentre v'era qualche ora di luce, e sotto gli occhi dei tuoi figli,

  82 	urla di oh, oh, in cielo degli dèi, e ovunque dei principi della terra,
     	sorgeva con grande frastuono, mentre cadeva dal carro Bhīṣma,

  83 	scorgendo il patriarca grand'anima cadere,
     	il nostri cuori e quelli di tutti precipitavano insieme a Bhīṣma,

  84 	il grandi-braccia cadeva facendo risuonare la terra,
     	lui insegna stessa di tutti gli arcieri, come fosse caduta l'insegna di Indra,
     	ma non toccava il terreno, trattenuto dai mucchi di frecce,

  85 	quel grande arciere, toro tra gli uomini, che giaceva su un letto di frecce, 
     	dopo esser caduto dal carro, fu penetrato da una natura divina,

  86 	si riversava la pioggia e tremava la terra,
     	cadendo egli vedeva il sole divenuto piccolo, 

  87 	e pensando al momento, l'eroe ne capiva la ragione,
     	e nell'aria tutt'intorno egli udiva una voce divina:

  88 	' come può il figlio di Gaṅgā grand'anima, il migliore di tutti gli armati,
     	cadere morto quella tigre degli uomini durante il percorso meridionale del sole?'

  89 	udite quelle parole, il figlio di Gaṅgā, diceva: 'io sono vivo.'
     	aveva infatti ancora i soffi vitali pur essendo caduto al suolo,
     	Bhīṣma il patriarca dei kuru, aspettando il corso settentrionale,

  90 	la Gaṅgā figlia dell'himavat, conoscendo la sua intenzione,
     	gli mandava là dei grandi ṛṣi in forma di oche selvatiche,

  91 	quindi rapidamente volando queste oche selvatiche risiedenti nel lago mānasa,
     	insieme si recarono a vedere Bhīṣma il patriarca dei kuru,
     	là dove quel migliore degli uomini il patriarca giaceva su un letto di frecce,

  92 	questi muni in forma di oche selvatiche, avvicinatisi a Bhīṣma, 
     	videro il patriarca dei kuru, Bhīṣma steso sul letto di frecce, 

  93 	ed essi vedendo quella grand'anima, fatta la pradakṣiṇa,
     	al figlio di Gaṅgā il migliore dei bhārata, mentre il sole era a sud,

  94 	consultatisi tra loro quei saggi là dicevano:
     	'Bhīṣma essendo una grande anima, resisterà durante ll sole meridionale.'

  95 	dopo aver così parlato, scorgendo partire le oche selvatiche verso il meridione, 
     	quel grande intelletto, allora avendo meditato o bhārata, 

  96 	a loro diceva il figlio di Śaṃtanu: 'io non me ne andrò mai 
     	finché il sole va verso sud, questa è la mia ferma intenzione,

  97 	io me ne tornerò alla sede che un un tempo fu mia,
     	quando il sole si dirigerà a nord, il vero io vi dico o oche selvatiche,

  98 	io mi manterrò in vita in attesa del corso settentrionale,
     	io sono concentrato, e ho il potere di controllare la fine della mia vita,
     	perciò mi manterrò in vita per morire durante il corso settentrionale,

  99 	la grazia che mi fu data dal padre mio grand'anima,
     	di una morte a volontà, sia allora resa effettiva,

 100 	io manterrò la mia vita, mantenendo il controllo in questa sospensione.'
     	così avendo parlato alle oche selvatiche, allora giaceva sul suo letto di frecce,

 101 	così caduto il primo arco dei kuru, Bhīṣma dal grande splendore, 
     	i pāṇḍava e gli sṛñjaya lanciarono urla leonine,

 102 	morto dunque quel nobilissimo, quel supremo dei bhārata,
     	i tuoi figli se ne stavano inerti o toro dei bhārata,
     	e una tumultuosa confusione nasceva allora tra i kuru,

 103 	i sovrani con Duryodhana in testa, sospirando piangevano,
     	per la disperazione, e stettero molto tempo privi dei sensi,

 104 	e se ne stettero a pensare o grande re, e non posero mente alla guerra,
     	e con le gambe paralizzate, non attaccavano i pāṇḍava,

 105 	ucciso Bhīṣma dalla grande energia, l'inviolabile figlio di Śaṃtanu,
     	un grande abbattimento senza requie, soverchiava i kuru, 

 106 	e noi, ucciso quel supremo eroe, e fatto a pezzi dalle aguzze frecce,
     	e vinto dall'ambidestro, non sapevamo cosa fare,

 107 	i pāṇḍava invece, ottenuta la vittoria e il supremo scopo,
     	tutti quei prodi dalle braccia di ferro, diedero fiato alle grandi conchiglie, 
     	i somaka, e i pāñcāla gioirono o signore di genti,

 108 	quindi mentre suonavano migliaia di strumenti, il fortissimo
     	Bhīmasena violentemente applaudiva e danzava,

 109 	e caduto il figlio di Gaṅgā, in entrambi gli eserciti,
     	gli eroi abbandonate le armi, si avvicinavano da ogni parte,

 110 	e alcuni gridavano forte, altri caddero in deliquio,
     	e altri ancora censurarono gli kṣatriya, e alcuni onoravano Bhīṣma,

 111 	ṛṣi e avi, cantavano elogi di quel grande nei voti,
     	e quelli che furono gli antichi bhārata pure lo elogiavano,

 112 	quel valoroso rifugiandosi nello yoga delle grandi upaniṣad,
     	pregando il saggio figlio di Śaṃtanu, era saldo in attesa della morte.”
     


                              CXV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“come erano allora quei guerrieri privati di Bhīṣma o Saṃjaya,
     	privi di quel forte, simile ad un dio, che praticò la castità in favore del padre?

   2 	io penso che fossero morti i kuru e gli altri principi,
     	quando Bhīṣma non attaccava per pietà del figlio di Drupada,

   3 	allora io penso: ' che altro mi può capitare di più doloroso?'
     	dopo che oggi ho saputo che il padre mio è morto, me meschino,

   4 	fatto di ferro è certo il mio cuore o Saṃjaya
     	che udendo dell'uccisione di Bhīṣma non va in cento pezzi,

   5 	e ancora non posso sopportare che Devavrata sia stato ucciso in battaglia,
     	non fu ucciso dal figlio di Jamadagni un tempo con le sue divine armi,

   6 	come oggi sia stato ucciso in battaglia Bhīṣma mentre in cerca di vittoria,
     	si adoperava quel leone tra gli uomini, questo raccontami o Saṃjaya.”

   7 	Saṃjaya disse:
     	“ al tramonto disperando i figli di Dhṛtarāṣṭra, cadeva a terra
     	il patriarca, l'anziano dei kuru, dando gioia ai pāñcāla,

   8 	giaceva stando sul letto di frecce, senza toccare terra,
     	Bhīṣma precipitato dal carro, e caduto sulla faccia della terra,

   9 	un tumultuoso suono di oh,oh, sorgeva tra i viventi,
     	quando cadde sul luogo della battaglia quella pietra miliare dei kuru,

  10 	in entrambi gli eserciti o re, la paura penetrò gli kṣatriya,
     	vedendo Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu con l'insegna e la corazza a pezzi,
     	i kuru e anche i pāṇḍava lo attorniarono o signore di popoli,

  11 	il cielo era coperto di tenebre, e non vi era la luce del sole,
     	e piangeva la terra poiché Bhīṣma figlio di Śaṃtanu era stato ucciso,

  12 	'lui è il migliore dei sapienti del brahman, la meta dei sapienti del brahman.'
     	così dicevano i viventi a quel toro dei bhārata giacente:	

  13 	' quel toro fra gli uomini coscientemente per amore del padre
     	Śaṃtanu, praticò per sé stesso la totale castità.'

  14 	così quel supremo dei bhārata, che giaceva sul letto di frecce,
     	fu attorniato dai ṛṣi assieme ai siddha e ai cāraṇa,

  15 	ucciso Bhīṣma figlio di Śaṃtanu, il patriarca dei bhārata,
     	i tuoi figli o bhārata se ne stavano inerti,

  16 	e pallidi in viso, essi erano e sfigurati o bhārata,
     	e stavano imbarazzati, e pieni di vergogna guardando in basso,

  17 	i pāṇḍava raggiunta la vittoria, stando sul fronte della battaglia,
     	tutti diedero fiato alle grandi conchiglie, adornate di reti d'oro,

  18 	e mentre violentemente risuonavano gli strumenti e le grida o senza-macchia,
     	noi vedemmo in battaglia o re il fortissimo Bhīmasena,
     	il figlio di Kuntī che giocava pieno di grandissima gioia,

  19 	dopo aver ucciso in battaglia nemici dotati di grande forza,
     	una tumultuosa confusione vi era allora tra i kuru,

  20 	Karṇa e Duryodhana, sospiravano continuamente,
     	essendo abbattutto Bhīṣma, punto fermo dei kaurava,
     	vi erano urla di dolore e una grande confusione era sorta,

  21 	avendo visto cadere Bhīṣma, tuo figlio Duḥśāsana,
     	usando suprema velocità si avvicinava alle schiere di Droṇa,

  22 	con l'armatura e colle sue schiere il valoroso comandato dal fratello,
     	quella tigre fra gli uomini, si lanciava spingendo le proprie schiere,

  23 	e scorgendolo arrivare, i kaurava attorniarono
     	Duḥśāsana o grande re, per cosa egli avrebbe detto,

  24 	quindi il kaurava diceva a Droṇa che Bhīṣma era stato ucciso,
     	Droṇa udita quella disgrazia, di botto cadeva dal carro,

  25 	quindi il potente figlio di Bharadvāja ripresi i sensi,
     	ritirava allora le proprie schiere o mio signore,

  26 	e pure i pāṇḍava vedendo ritirarsi i kuru con dei messaggeri,
     	dotati di velocissimi cavalli ordinarono la ritirata del proprio esercito,

  27 	avendo cessato di combattere vicendevolmente le truppe ovunque,
     	tutti i sovrani, tolte le corazze, si recavano da Bhīṣma,

  28 	i guerrieri desistendo dal combattere, a centinaia di migliaia,
     	stavano attorno al grande anima, come gli immortali attorno a Prajāpati,

  29 	dopo aver raggiunto Bhīṣma, il toro dei bhārata giacente,
     	e averlo salutato riverentemente i pāṇḍava assieme a kuru se ne stavano in piedi,

  30 	quindi ai pāṇḍava e ai kuru, che se ne stavano a testa inchinata,
     	Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu, anima pia, diceva allora: 

  31 	' siate i benvenuti o illustrissimi, siate i benvenuti o grandi guerrieri,
     	sono contento della vostra visita o voi che siete pari agl'immortali.'

  32 	e così salutatili reclinando la testa, aggiungeva:
     	'la mia testa sta pendendo, per questo mi sia dato un cuscino.'

  33 	allora i sovrano raccolsero i loro morbidi
     	e preziosi cuscini, ma il patriarca non li volle,

  34 	e quel tigre fra gli uomini con un sorriso diceva a quei sovrani:
     	' questi non sono adatti ad una catafalco di eroe o principi.'

  35 	quindi scorgendo il migliore degli uomini, il pāṇḍava, diceva
     	allora al conquista-ricchezze al lunghi-braccia, grande guerriero in tutto il mondo: 

  36 	' o conquista-ricchezze, grandi-braccia, la mia testa sta pendendo,
     	mi sia dato un cuscino che tu ritenga qui adatto.'

  37 	egli inchinatosi al nonno, abbandonando il grande arco,
     	cogli occhi pieni di lacrime diceva queste parole:

  38 	' ordina o migliore dei kuru, e di tutti gli armati,
     	servo tuo io sono, o invincibile, che devo fare per te o nonno?'

  39 	il figlio di Śaṃtanu allora gli diceva:' la mia testa o caro figlio pende,
     	o migliore di kuru, forniscimi un cuscino o Phalguna,
     	adatto al mio letto, dammelo in fretta o valoroso,

  40 	tu o grandi-braccia, o figlio di Pṛthā sei il migliore di tutti gli arcieri,
     	sei esperto del dharma kṣatriya, e dotato di qualità, di intelletto e di purezza.'

  41 	Phalguna avendo detto di sì, con rapida azione,
     	afferrato il gāṇḍīva, e delle frecce ben levigate, recitato un mantra, 

  42 	col permesso del grand'anima, il principale di tutti i bhārata,
     	con tre aguzze frecce di grande potenza sollevava la sua testa, 

  43 	avendo quell'anima pia dell'ambidestro, capito il suo desiderio,
     	se ne compiaceva Bhīṣma il migliore dei bhārata, sapiente di dharma e artha,

  44 	e del cuscino da lui fornito ringraziava il conquista-ricchezze,
     	il figlio di Kuntī, il migliore dei guerrieri, gioia degli amici:

  45 	' tu me ne hai fornito uno adatto al mio letto o pāṇḍava,
     	se tu me ne avessi dato un altro, io ti avrei maledetto con rabbia,

  46 	questo o grandi-braccia è perfettamente adeguato al dharma,
     	per il giacere di uno kṣatriya sul campo, in un letto di frecce.'

  47 	così avendo parlato a Bībhatsu, queste parole diceva a tutti
     	quei re e figli di re che erano vicini al pāṇḍava,

  48 	' io giacerò in questo letto, fin quando il sole non muterà il suo corso,
     	i sovrani che allora mi verranno a trovare

  49 	quando il sole andrà verso la regione frequentata dal vaiśravaṇa,
     	infiammato e riscaldando i mondi, sul suo carro di grande splendore,
     	io lascerò la vita come fosse un caro amico,

  50 	o sovrani una fossa sia scavata qui dove io sono,
     	trafitto dalle mie cento frecce io venererò il sole,
     	e voi cessate di combattere e abbandonate le inimicizie o principi.'

  51 	gli giunsero accanto allora dei medici, esperti nell'estrarre i dardi,
     	coi loro strumenti, valenti e ben preparati,

  52 	il figlio della Jāhnavī, vedendoli diceva queste parole:
     	' sia dato loro dei beni, e siano licenziati, dopo aver onorato questi medici,

  53 	date le circostanze ora non vi è nulla che i medici possano fare per me,
     	nel momento favorevole nel dharma kṣatriya, io raggiungerò la suprema meta,

  54 	non è nel dharma per me o signori della terra questo letto di frecce,
     	e io dovrò liberarmi da queste frecce alla fine o sovrani di uomini.'

  55 	udite queste sue parole, tuo figlio Duryodhana,
     	licenziava i medici, dopo averli onorato secondo il merito,

  56 	allora quei sovrani di vari popoli, caddero in meraviglia,
     	vedendo la saldezza nel supremo dharma di Bhīṣma dall'incomparabile splendore,

  57 	e dopo aver fornito un cuscino a tuo padre o signore di genti,
     	tutti i pāṇḍava uniti e i kuru, grandi guerrieri,

  58 	avvicinatisi a quella grande anima giacente su quel bel letto,
     	e dopo averlo salutato inchinandosi, fecero a Bhīṣma la pradakṣiṇa,

  59 	e stabilita una guardia tutt'intorno a Bhīṣma, tutti quei
     	valorosi, pieni di somma sofferenza, pensavano alle loro tende,
     	vi si recarono e vi entrarono alla sera, ancora imbrattati di sangue,

  60 	e ai pāṇḍava rientrati, a quei grandi guerrieri a lui carissimi,
     	a quei grandi guerrieri contenti per la caduta di Bhīṣma, avvicinandosi,
     	il principe yadu, in quel momento diceva al figlio di Dharma Yudhiṣṭhira:

  61 	' per fortuna hai vinto o kaurava, per fortuna Bhīṣma è caduto,
     	quel grande guerriero, saldo nella verità è inviolabile da parte degli uomini,

  62 	e pure da parte degli dèi, o pṛthāde, egli è esperto di armi e di śastra,
     	ma giunto alla tua vista, che può uccidere, può bruciarsi col tuo terribile sguardo.'

  63 	così apostrofato il dharmarāja, rispondeva a Janārdana:
     	'dal tuo favore viene la vittoria e dalla tua furia la sconfitta,
     	tu sei il nostro rifugio o Kṛṣṇa, che libera dalla paura i tuoi fedeli,

  64 	non è un portento che la vittoria vada a quelli tra cui sei o lunghi-capelli,
     	protetti siamo sempre in battaglia da te, e sempre tu sei pronto al nostro bene,
     	che con ogni mezzo affidandoci a te, questo non è un miracolo, io penso.'

  65 	così apostrofato Janārdana sorridendo rispondeva 
     	'queste tue parole sono degne di te o migliore dei principi.' “
     


                              CXVI


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ passata la notte, o grande re, tutti quei principi,
     	i pāṇḍava e i figli di Dhṛtarāṣṭra si recarono dal patriarca,

   2 	salutato l'eroe, quel migliore dei kuru che giaceva nel suo eroico letto, 
     	quel toro degli kṣatriya, tutti i guerrieri lo circondarono

   3 	fanciulle da ogni parte, con ghirlande e polveri di sandalo,
     	e donne, bambini e vecchi, e gente del popolo e semplici spettatori,
     	si recarono dal figlio di Śaṃtanu, come i viventi al sole,

   4 	strumenti musicali ed eccellenti cortigiane, e attori e danzatori, 
     	danzando si recavano dall'anziano patriarca dei kuru,

   5 	e cessati i combattimenti, liberatisi dalle armature,
     	gettate le armi, insieme erano i kuru e i pāṇḍava,

   6 	e sedevano attorno all'invincibile Devavrata, uccisore di nemici,
     	reciprocamente cordiali, come un tempo, e secondo l'anzianità,

   7 	l'agone pieno di centinaia di principi illuminati da Bhīṣma,
     	appariva come un conciliabolo illuminato attorno al cerchio del sole,

   8 	e splendeva quel conciliabolo di sovrani seduti attorno al patriarca,
     	come quello degli dèi seduto in cielo attorno al signore, al Grande-avo, 

   9 	Bhīṣma però sopportando con saldezza il dolore o toro dei bhārata,
     	trafitto dalle frecce, con animo non troppo felice diceva:

  10 	'il mio corpo è trafitto dalle frecce, pervaso dal dolore delle frecce,
     	io desidero dell'acqua.' a quei re rivolgendosi,

  11 	allora gli kṣatriya o re, portarono da ogni parte,
     	là cibi grandi e piccoli, e brocche di acque fresche,

  12 	e vedendo quello che gli portavano Bhīṣma, il figlio di Śaṃtanu diceva:
     	'ora io non sono in grado in nessun modo di consumare cibi 

  13 	umani, io giaccio in un letto di frecce, alle cose umane,
     	indifferente io me sto qui in attesa del ritorno di luna e sole.'

  14 	così avendo parlata il figlio di Śaṃtanu, a tutti quei principi,
     	si rivolgeva al conquista-ricchezze, a quel grandi-braccia o bhārata,

  15 	allora avvicinatosi il grandi-braccia, inchinatosi al nonno,
     	stava in piedi a mani giunte inchinato e disse: 'che posso fare per te?'

  16 	vedendo il pāṇḍava o re, fermo a testa inchinata,
     	Bhīṣma anima pia, compiaciuto diceva al conquista-ricchezze:

  17 	' il mio corpo brucia, io sono trafitto da grandi frecce,
     	le mie viscere bruciano, la mia bocca si secca,

  18 	per rinfrescare il mio corpo dammi dell'acqua o Arjuna,
     	tu sei in grado o grande arciere, di darmi l'acqua secondo le regole.'

  19 	Arjuna avendo detto di sì, saliva sul carro quel valoroso,
     	e con forza fissata la corda al gāṇḍiva, tendeva l'arco,

  20 	il rumore della corda al braccio, che risuonava come tuono,
     	avendo udito tutti gli esseri e tutti i principi, tremarono,

  21 	quindi quel migliore dei guerrieri su carro, fatta la pradakṣiṇa col carro,
     	al migliore dei bhārata e di tutti gli armati, là giacente,

  22 	quel gloriosissimo, incoccata un freccia accesa e recitatovi un mantra,
     	trasformandola in un'arma di pioggia sotto gli occhi di tutto il mondo,
     	il pṛthāde la piantava a terra dalla parte destra di Bhīṣma,

  23 	e sorgeva allora un'ampia fontana di acqua benefica,
     	e fresca simile ad amṛta, dal gusto e aroma divini, 

  24 	il pṛthāde autore di imprese divine, quindi con acqua fresca
     	rendeva soddisfatto Bhīṣma, toro dei kuru, 

  25 	per questa impresa del pṛthāde compiuta come se fosse Śakra,
     	quei sovrani di genti caddero in suprema meraviglia,

  26 	vedendo quell'impresa sovrumana e portentosa di Bībhatsu,
     	i kaurava tremarono come vacche afflitte dal freddo,

  27 	e per la meraviglia tutti quei sovrani scuotevano le loro vesti,
     	ovunque vi era un tumultuoso frastuono di tamburi e conchiglie,

  28 	e soddisfatto il figlio di Śaṃtanu, o re, diceva a Bībhatsu.
     	quasi venerandolo in quel congresso di tutti quei re ed eroi:

  29 	' questa o grandi-braccia è la bella tua impresa o rampollo dei kuru,
     	che ha di te riferito l'antico ṛṣi dall'infinito splendore Nārada,

  30 	con Vāsudeva come compagno, tu compirai grandi imprese,
     	che non sono certamente possibili neppure per il re degli dèi assieme a loro,

  31 	i sapienti ti conoscono come la distruzione di tutti gli kṣatriya,
     	tu solo degli arcieri sei il migliore sulla terra,

  32 	gli uomini sono i migliori al mondo, e Garuḍa è il migliore degli uccelli,
     	l'oceano il migliore dei mari, la vacca la migliore dei quadrupedi,

  33 	il sole il migliore degli splendenti, e l'himavat è il migliore dei monti,
     	il brahmano la miglior nascita, e tu sei il migliore degli arcieri,

  34 	i figli di Dhṛtarāṣṭra non hanno ascoltato le istruttive parole di Vidura,
     	di Droṇa, di Rāma e di Janārdana, e ripetutamenete pronunciate da Saṃjaya,

  35 	senza cervello come uno privo di sensi, Duryodhana non applaudì le mie parole,
     	egli soffre e tra poco sarà morto, colpito dalle armi imbracciate dal forte Bhīma.'

  36 	udite quelle parole il re dei kuru, Duryodhana allora divenne scoraggiato,
     	e a lui diceva guardandolo il figlio di Śaṃtanu:' ascolta o re, cessa la furia, 

  37 	tu hai veduto o Duryodhana, come dal sapiente pṛthāde,
     	fu creato questo getto d'acqua, fresca e pari all'amṛta,
     	nessun altro si conosce al mondo che possa così agire,

  38 	egli ha le armi divine di Agni, di Varuṇa, di Vāyu e di Viṣṇu,
     	di Indra, di Śiva paśupati, di Brahmā, del supremo signore Prajāpati,
     	e tutte le divine armi di Dhātṛ, di Tvastṛ e di Savitṛ,

  39 	solo il conquista-ricchezze le conosce nell'intero mondo umano,
     	e anche Kṛṣṇa il figlio di Devakī, e nessun altro le conosce,
     	nessuno mai è in grado di vincere in battaglia i pāṇḍava,

  40 	le azioni di questo grand'anima sono sovrumane, 
     	con questo illustre guerriero, splendente in battaglia, 
     	con questo esperto in battaglia si deve fare la pace o figlio mio,

  41 	fintanto che Kṛṣṇa grandi-braccia, è a suo agio davanti ai kuru,
     	tu o figlio, devi fare la pace col prode pṛthāde,

  42 	fintanto che il resto del tuo esercito non è distrutto dalle frecce
     	ben levigate di Arjuna, tu devi fare la pace con lui, o figlio,

  43 	fintanto che i tuoi rimanenti fratelli sono schierati in battaglia,
     	e i molti altri sovrani o re, tu devi fare la pace,

  44 	fintanto che Yudhiṣṭhira con gli occhi pieni d'ira non brucia
     	il tuo esercito tu devi unirti alla pace o figlio mio,

  45 	finché Nakula e Sahadeva e Bhīmasena il figlio di Pāṇḍu,
     	non hanno distrutto interamente il tuo esercito, 
     	tu devi scegliere la fratellanza coi pāṇḍava, figlio mio,

  46 	la guerra coi pāṇḍava sia finita dunque con la mia morte,
     	accetta queste parole che io ti dico o senza-macchia,
     	queste io penso siano salutari per te e per la stirpe,

  47 	abbandonata la furia fai la pace coi pāṇḍava, sufficente sia quanto fatto da Phalguna,
     	con la morte di Bhīṣma amicizia sia tra voi, l'unione è un bene, accettala,

  48 	sia dato metà del regno ai pāṇḍava, il dharmarāja governi ad indraprastha,
     	non offendere l'amicizia non essere il peggiore dei principi, ne avrai mala fama o re dei kuru,

  49 	con la mia morte vi sia la pace tra i viventi, i principi si incontrino cordialmente,
     	il padre col figlio, lo zio col nipote, il fratello col fratello, si congiunga,

  50 	se non coglierai le mie salutari parole, per ignoranza o soverchiato dall'errore te ne pentirai,
     	la fine di Bhīṣma sia per voi tutti la fine di ciò, vero è quanto io di dico.'

  51 	il figlio della fiumana, fatte sentire per amicizia queste parole al bhārata in mezzo ai re,
     	stava in silenzio, con le membra tormentate dai dardi, concentrandosi sopportava il dolore.”
     


                              CXVII


   1 	Saṃjaya disse:
     	“ quindi tutti quei principi ritornarono alle proprie dimore,
     	divenuto ormai silente o grande re, Bhīṣma il figlio di Śaṃtanu,

   2 	il figlio di Rādhā però quel toro tra gli uomini, udito che Bhīṣma era stato ucciso,
     	lievemente tremando rapidamente giungeva,

   3 	egli scorgeva allora quella grande anima nel suo letto di frecce,
     	simile al potente dio Kārttikeya nel suo letto di nascita,

   4 	con le lacrime in gola avvicinatosi all'eroe che aveva gli occhi chiusi,
     	cadeva ai suoi piedi quell'uomo di grande splendore:

   5 	' io sono il figlio di Rādhā o migliore di kuru, sempre presente ai tuoi occhi,
     	come odioso, pur mai offendendo.' a lui questo diceva,

   6 	e l'anziano dei kuru avendo udito ciò con forza spalancando gli occhi,
     	dolcemente guardandolo con affetto, queste parole diceva,

   7 	vedendo il luogo deserto dopo aver allontato le guardie,
     	come un padre al figlio, il figlio di Gaṅgā abbracciandolo con un braccio:

   8 	' oh, oh, tu sempre a me contrario fosti in competizione con me,
     	ma se non fossi venuto da me, di certo non avresti avuto il meglio per te,

   9 	tu sei figlio di Kuntī, non di Rādhā, così ho saputo da Nārada,
     	e da Kṛṣṇa il dvaipāyana, e anche dal lunghi-capelli senza dubbio,

  10 	tu non mi sei in odio o figlio, io ti dico il vero,
     	ma fu per abbattere il tuo ardore che io pronunciai delle offese,

  11 	senza motivo tu nutri odio per i pāṇḍava, questo io credo,
     	per cui molte volte hai usato la crudeltà o figlio del sole,

  12 	io conosco il tuo valore in battaglia inaffrontabile dai tuoi nemici,
     	e la tua devozione e la potenza e il tuo supremo attaccamento al donare,

  13 	non vi è nessuno pari a te tra gli uomini o simile agl'immortali,
     	col pensiero alla distruzione della stirpe io sempre pronunciai male parole,

  14 	nell'arco, nell'affrontare i tuoi scopi, in rapidità e forza delle armi,
     	tu sei pari a Phalguna e a Kṛṣṇa grand'anima,

  15 	recatoti alla città del re o Karṇa da solo con tuo arco,
     	per conto del re dei kuru, quei re hai ucciso in battaglia,

  16 	e anche il fortissimo re Jarāsaṃdha, arduo da affrontare, 
     	e prode in battaglia, non era pari a te,

  17 	pio sei e di parola sincera, e di splendore come un secondo sole,
     	figlio di un dio, invitto in battaglia, supremo sulla terra tra gli uomini,

  18 	liberati ora della furia che un tempo avevi contro di me,
     	il destino non può essere sorpassato dall'agire umano,

  19 	fartelli uterini ti sono i prodi pāṇḍava o uccisore di nemici,
     	unisciti a loro o grandi-braccia se mi vuoi fare un bene,

  20 	e cessa l'inimicizia che hai con me o figlio del sole,
     	e tutti i principi della terra siano allora salvi.'

  21 	Karṇa disse:
     	' io conosco ogni cosa senza alcun dubbio o grande saggio,
     	come tu dici o invincibile, io sono nato figlio di Kuntī,

  22 	ma fui abbandonato da Kuntī, e allevato dal sūta,
     	avendo goduto della sovranità data da Duryodhana non posso agire falsamente,

  23 	ricchezze, corpo e quanto ho di nobiltà e gloria,
     	a tutto questo io rinuncio in favore di Duryodhana o tu dalle molte dakṣiṇa,
     	sempre infuriati con me sono i pāṇḍava, rifugiato come sono in Suyodhana,

  24 	inevitabile sarà quanto non si può evitare,
     	il destino non può essere allontanto dall'agire umano,

  25 	vi sono segni premonitori che annunciano le fine della terra o patriarca,
     	come tu hai percepito e raccontato nell'assemblea, 

  26 	Vāsudeva e i pāṇḍava sono da me interamente conosciuti,
     	come invincibili dagli altri uomini, ma noi possiamo vincerli,

  27 	concedi a me o caro padre, che io sia gratificato in battaglia,
     	col tuo permesso o eroe, io combatterò, questa la mia decisione,

  28 	e tu mi devi perdonare per qualsiasi cosa abbia fatto di male,
     	di offensivo o contrario per la rabbia e per incuria.'

  29 	Bhīṣma disse:
     	' se io non sono in grado di vincere la tua terribile inimicizia,
     	ti concedo o Karṇa di combattere in aspettativa del cielo,

  30 	senza rabbia, cessata la tua furia, compi le imprese del sovrano,
     	secondo il tuo valore, come puoi, agendo con virtuosa condotta,

  31 	io ti concedo quanto tu vuoi e questo dunque ottieni,
     	otterrai dunque certamente i mondi di quelli fedeli al dharma kṣatriya,

  32 	combatti senza egoismi, confidando nella forza e nel tuo valore,
     	nulla si trova migliore di una guerra giusta, per uno kṣatriya,

  33 	a lungo e per molto tempo mi sono sforzato per fare la pace,
     	ma non sono ci sono riuscito, dove c'e il dharma là c'è la vittoria.' "

  34 	Saṃjaya disse:
     	"il figlio di Rādhā inchinatosi compiaciuto al figlio di Gaṅgā che così parlava, 
     	salito sul carro, partiva alla volta di tuo figlio.”