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65. Droṇābhiṣeka

( La consacrazione di Droṇa. VII, 1-11)

                              I


   1 	Janamejaya disse:
     	“ udendo che quell'impareggiabile spirito per forza, valore coraggio e splendore,
     	che Devavrata era stato ucciso dal pāñcāla Śikhaṇḍin,

   2 	il re Dhṛtarāṣṭra con l'animo pieno di dolore, allora
     	che fece quel valente, o savio ṛṣi, alla morte del padre?

   3 	suo figlio o venerabile, coi suoi carri con Bhīṣma e Droṇa in testa,
     	voleva il regno dopo aver ucciso i pāṇḍava grandi arcieri,

   4 	ma uccisa dunque o venerabile quella bandiera di tutti gli arcieri,
     	raccontami o migliore dei ri-nati, che cosa fece il kaurava.”

   5 	Vaiśaṁpāyana disse:
     	avendo udito dell'uccisione del padre, Dhṛtarāṣṭra, signore di genti,
     	non aveva pace quel kaurava, soverchiato dal dolore e dall'ansia,

   6 	e mentre quel principe pensava al suo incessante dolore,
     	lo raggiungeva di nuovo il figlio di Gavalgaṇa dall'anima purificata,

   7 	a Saṁjaya che giungeva di notte dagli accampamenti alla città degli elefanti,
     	Dhṛtarāṣṭra, il figlio di Ambikā chiedeva dunque,

   8 	dopo aver saputo della morte di Bhīṣma, violentemente depresso nell'animo,
     	poiché  desiderando la vittoria dei figli, si lamentava addolorato.

   9 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ sconfitto Bhīṣma il grand'anima dal terribile coraggio,
     	che fecero dopo o caro, i kaurava spinti dal destino?

  10 	ucciso quel prode invincibile e dalla grande potenza,
     	che fecero dunque i kuru sprofondati in quel mare di dolore?

  11 	quel prode grande esercito dei pāṇḍava grandi anime,
     	porterebbe acuto terrore anche al trimundio o Saṁjaya,

  12 	ucciso dunque Devavrata, toro dei kuru, allora
     	raccontami che cosa fecero quei sovrani o Saṁjaya.”

  13 	Saṁjaya disse:
     	“ ascolta o re, attentamente le parole che ti dico,
     	quanto allora fecero i tuoi figli alla morte di Devavrata in battaglia,

  14 	ucciso dunque Bhīṣma dal sincero coraggio o re,
     	i tuoi e i pāṇḍava cominciarono a meditare separatamente,

  15 	depressi, gli uni ed esaltati gli altri, guardando al dharma kṣatriya, essi
     	biasimando il proprio dharma, e inchinandosi alla grande anima,

  16 	approntarono il giaciglio per Bhīṣma dall'infinito splendore,
     	col suo cuscino fatto di frecce ben levigate o tigre fra gli uomini,

  17 	e stabilita una guardia per Bhīṣma parlando tra loro,
     	lasciarono il figlio di Gaṅgā dopo avergli fatto la pradakṣiṇa,

  18 	e guardandosi reciprocamnete cogli occhi rossi d'ira,
     	di nuovo andarono a combattere quelgi kṣatriya spinti dal fato,

  19 	allora con suoni di trombe e col frastuono di tamburi,
     	gli eserciti dei tuoi e dei nemici si misero in marcia,

  20 	passato quel giorno o re dei re, della caduta del figlio della Jāhnavī,
     	caduti in preda all'intolleranza, le menti rapite dal fato,

  21 	trascurando le parole indicate dal figlio di Gaṅgā grand'anima.
     	andarono quei migliori bhārata tutti a prendere le armi,

  22 	per la follia di tuo figlio, e per l'uccisione del figlio di Śaṁtanu,
     	i kaurava uniti a tutti quei re, divenuti preda della morte,

  23 	come pecore e capre prive di pastore, in una foresta piena di belve,
     	essi privati di Devavrata erano violentemente agitati in cuore,

  24 	caduto il migliore di bhārata l'armata dei kuru era
     	come il cielo senza stelle, come l'aria senza brezze,

  25 	come la terra priva di grano, come la parola imperfetta,
     	come l'armata degli asura, dopo che fu ucciso Bali, 

  26 	come una bella donna vedova, come un fiume in secca,
     	come un'antilope in balìa dei lupi in una selva dopo la morte del capobranco,

  27 	come una grande grotta montana resa accessibile dalla morte del leone,
     	caduto quel migliore dei bhārata, il figlio della Jāhnavī, l'armata bhārata

  28 	era come una nave in avaria copita dalla tempesta nell'oceano,
     	afflitta come era violentemente dai valorosi e forti pāṇḍava coi loro strali,

  29 	quell'esercito pieno di cavalli, carri ed elefanti, era allora grandemente
     	con moltissimi uomini depressi, e appariva miserabile a vedersi,

  30 	tremanti erano in quello i sovrani, e le truppe di ciascun genere,
     	come sprofondati all'inferno privi di Devavrata erano quelli,
     	i kuru si ricordarono di Karṇa che era pari a Devavrata,

  31 	e invocavano come un ospite quel migliore di tutti gli armati,
     	e i cuori andarono a lui come ad un parente nel momento di sventura,

  32 	i principi là o bhārata, gridavano:' Karṇa, karṇa,
     	il figlio di Rādhā è la nostra salvezza, il figlio del sūta pronto alla morte,

  33 	quel gloriosissimo non ha combattuto in questi dieci giorni,
     	Karṇa coi suoi parenti e accoliti, chiamatelo immantinente.'

  34 	quando Bhīṣma davanti a tutti gli kṣatriya, elencava
     	dei carri forze valore e debolezze, quel grandi-braccia
     	Karṇa fu definito un mezzo-carro, pur essendo pari a due, quel toro degli uomini,

  35 	che è da considerare un guerriero superiore ai carri e ai supremi carri,
     	che potrebbe combattere pure col signore delle ricchezze, con quello delle acque, e quello degli dèi,

  36 	egli per l'ira ha detto un tempo al figlio di Gaṅgā o re:
     	' finché tu vivi o kaurava io non combatterò mai,

  37 	e se tu ucciderai i pāṇḍava nella grande battaglia,
     	consegnando il regno a Duryodhana io me ne andrò nella foresta, o kaurava,

  38 	ma se Bhīṣma sarà ucciso dai pāṇḍava e tu andrai in paradiso,
     	io da solo sul carro ucciderò tutti quelli che tu ritieni guerrieri buoni sui carri.'

  39 	ciò detto o grande re, per dieci giorni quel glorioso,
     	Karṇa non combatteva col consenso di tuo figlio,

  40 	Bhīṣma, valoroso in battaglia, o principe, i soldati
     	del pāṇḍava uccideva in battaglia, lui dall'impareggiabile ardimento,

  41 	ma una volta ucciso quel prode di grande energia, e sincerità,
     	i tuoi figli si rammentarono di Karṇa come di una nave per chi deve navigare,

  42 	i tuoi e i tuoi figli assieme a tutti i re:
     	'oh! Karṇa, è giunto il momento.' cosi dicevano,

  43 	istruito nelle armi dal figlio di Jamadagni di irresistibile valentìa,
     	Karṇa era alle nostre menti come un parente per chi soffre,

  44 	egli è in grado o re in battaglia di trarci da questo grande pericolo,
     	come Govinda sempre trae dai grandi pericoli i trenta dèi.”

  45 	Vaiśaṁpāyana disse:
     	allora  a lui che celebrava sul campo Karṇa ripetutamente,
     	Dhṛtarāṣṭra soffiando come un serpente velenoso questo diceva:

  46 	“ la vostra mente andava allora a Karṇa figlio del sole, 
     	e pure vedeste allora quel figlio di Rādhā e del sūta pronto alla morte,

  47 	ma dunque quell'eroe dal sincero ardore non rese vano questo,
     	mentre voi agitati afflitti e tremanti, volevate un salvatore?

  48 	quell'eccellente arciere in battaglia riuscì a riempire la mancanza
     	che si era aperta tra i kaurava con la morte di Bhīṣma?

  49 	suppliva dunque a quella mancanza e portava terrore ai nemici,
     	e faceva ottenere ai miei figli la vittoria e i suoi frutti?”
     


                              II


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ il figlio di Adhiratha saputo che Bhīṣma era morto come nave rotta nel mare dei kuru,
     	con la cura di un fratello, il figlio del sūta voleva salvare l'esercito di tuo figlio,

   2 	Karṇa udito che l'incrollabile sovrano, il figlio di Śaṁtanu, grande sul carro era caduto,
     	rapido giungeva allora quel tormenta-nemici, supremo toro di tutti gli arcieri,

   3 	ucciso Bhīṣma dai nemici, supremo sul carro, a quella nave sprofondata nel mare, ai kuru,
     	giungeva come un padre ai figli, per salvare l'esercito di tuo figlio.

   4 	Karṇa disse:
     	' il costante Bhīṣma in cui vi era fermezza, forza coraggio e intelligenza, controllo,
     	sincerità e ogni virile qualità, armi divine, umiltà e modestia, e piacevoli parole,

   5 	lui che era uccisore di nemici del brahman, corretto sempre, come sacro cordone della luna, 
     	se lui tranquillo uccisore di eroi nemici è morto io credo siano morti tutti i guerrieri,

   6 	quaggiù in questo mondo non si trova nulla che sia certo, per l'impermanenza dell'agire,
     	chi, dopo che questo grande nei voti è morto, può dire che oggi il sole sorgerà?

   7 	poichè questo sovrano, nato dai vasu, col valore dei vasu, è tornato ai vasu, 
     	piangete dunque per i kuru, per questo esercito, per la terra le ricchezze e per i figli.' “

   8 	Saṁjaya disse:
     	“ caduto il potente benefattore, il migliore al mondo, il figlio di Śaṁtanu di grande energia,
     	e sconfitti i bhārata, con animo triste, Karṇa versando lacrime li consolava,

   9 	udendo queste parole dette dal figlio di Rādhā, i tuoi figli o re, e i soldati,
     	si lamentevano forte tutti per il grande dolore, e piangevano colle lacrime agli occhi,

  10 	quando sorse di nuovo la battaglia, e le truppe erano spinte dai principi,
     	allora quel toro fra tutti i guerrieri, diceva parole incoraggianti a tutti quei tori dei guerrieri.

  11 	Karṇa disse.
     	' pensando che nell'impermanente mondo tutto sempre scorre, io oggi lo ritengo transiente,
     	come altrimenti con voi schierati in battaglia poteva cadere il toro dei kuru, simile a monte?

  12 	caduto il figlio di Śaṁanu grande sul carro, come sole caduto sulla terra, questi
     	principi non sono in grado di reggere il conquista-ricchezze, come alberi il vento montano,

  13 	ucciso il capo, dai nemici, questo esercito kuru, pieno di dolore, morto il potente, ora è
     	privo di protezione, io lo proteggerò in battaglia, come era protetto dal quel grand'anima,

  14 	prendendo su di me questo compito, io so che l'universo è impermanente,
     	se è caduto sul campo questo esperto di battaglie, come posso io aver timore in battaglia?

  15 	io agendo in battaglia colle frecce, cacciando questi tori fra i kuru alla dimora di Yama,
     	avendo la gloria come la suprema condotta al mondo, o ucciso dai nemici giacerò sul campo,

  16 	Yudhiṣṭhira, di saldo intelletto, e sincero dharma, ventre-di-lupo, forte come cento elefanti,
     	e il controllato Arjuna figlio del re degli dèi, questa armata neppure gli dèi la vincono,

  17 	dove vi sono i gemelli forti come due Yama, e dove c'è il figlio di Devakī con Sātyaki,
     	un codardo avvicinando tale armata, non si libera da essa come fosse la bocca della morte,

  18 	il tapas è aumentato dal tapas, e la forza dalla forza, così dicono i sapienti,
     	e la mia mente è fissata nell'oppormi al nemico, saldamente schierata a proteggere i nostri,

  19 	o auriga, io pensando alla loro grandezza, giunto qui li vincerò oggi
     	non perdonerò il traditore degli amici, amico è chi mi è alleato con l'armata in rotta,

  20 	io compirò le imprese dei virtuosi, e lasciando la vita seguirò Bhīṣma,
     	io ucciderò in battagla tutte le schiere dei nemici, o ucciso da loro avrò il mondo degli eroi,

  21 	quando donne e fanciulli piangono e gridano, e cede la valentìa del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	io so cosa debbo fare o auriga, vincerò dunque i nemici del figlio di Dhṛtarāṣṭra,

  22 	proteggendo i kuru, per uccidere i figli di Pāṇḍu, trascurando la vita sul terribile campo,
     	ucccise tutte le schiere dei nemici, darò il regno al figlio di Dhṛtarāṣṭra,

  23 	mi si allacci la bella armatura d'oro, splendida, brillante di perle e gemme,
     	e l'elmo, spledido come il sole, e l'arco e le frecce pari a serpi velenose,

  24 	si approntino sedici faretre, e siano raccolti archi divini,
     	e frecce, lance, e pesanti mazze, e la mia conchiglia adornata d'oro fino,

  25 	e la mia vittoriosa insegna splendida come loto e con la cintura d'oro di elefante, 
     	portami, pulendola con morbidi stoffe e attaccandovi belle ghirlande e pennacchi,

  26 	e gli eccellenti cavalli dal colore di bianco talco, ben nutriti, e lavati con acque consacrate,
     	con le redini d'oro bardati, conducimi rapido e rapido attaccali o auriga,

  27 	e il prezioso carro coperto da una rete d'oro, e splendido di gemme, simili a soli e lune,
     	e fornito di ogni cosa occorrente attacca ai cavalli e portamelo rapidamente pronto,

  28 	e i bei e potenti archi, e le corde supreme, di grande robustezza,
     	e le grandi faretre piene di frecce, unisci e gli scudi,

  29 	e rapido tutto per il viaggio e succhi di aloe e vasi di bevande d'oro e di ottone,
     	conduci e attacca ghirlande al mio corpo, e che siano percossi i tamburi per la vittoria,

  30 	vai rapido o auriga, dove sono il coronato, ventre-di-lupo, il figlio di Dharma e i gemelli,
     	io li ucciderò incontrandoli in battaglia, o andrò da Bhīṣma ucciso dai nemici,

  31 	il re Yudhiṣṭhira in cui vi è fermezza e sincerità, è schierato e anche Bhīma e Arjuna,
     	Vāsudeva, Sātyaki, e gli sṛñjaya, questa armata io credo invincibile per i sovrani,

  32 	anche se la morte che tutto distrugge, proteggesse con cura sul campo il coronato,
     	pure allora io lo ucciderò incontrandolo in battaglia, o andrò a Yama sulla via di Bhīṣma,

  33 	ma io dunque mi spingerò in mezzo a quei prodi, come così ho affermato,
     	e i traditori, quelli di debole fede, le anime cattive non mi saranno compagni.' “

  34 	Saṁjaya disse:
     	“ stando su quel supremo, e forte e perfetto carro, col suo splendido giogo intarsiato d'oro,
     	e la sua insegna, aggiogato a bei cavalli veloci come il vento, partiva per la vittoria,

  35 	celebrato dai kuru quel grand'anima, toro dei carri, marciando coi bianchi cavalli,
     	andava allora quel grande arciere a combattere, dove il toro dei bhārata stava,

  36 	con una grande schiera e la sua insegna, incrostata d'oro di perle e gemme come folgore,
     	Karṇa dall'infinita potenza, col suo carro aggiugato a ottimi cavalli, dal suono di tuono,

  37 	simile ad un fuoco sacro, luminoso come fuoco, splendido arciere su splendido carro
     	stando, brillava il figlio di Adhiratha, come il re degli dèi sul proprio veicolo.”
     


                              III


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo il grand'anima dall'impareggiabile splendore giacere sul letto di frecce,
     	come oceano seccato da mucchi di grandi venti,

   2 	quel grande arciere abbattuto dalle divine armi dell'ambidestro,
     	vedendo la speranza di vittoria dei tuoi figli distrutta assieme a scudo e corazza, 

   3 	lui che era come isola nel profondo delle acque per chi brama solida terra,
     	vedendo sommerso da tutte quelle frecce come dalla corrente della Yamunā,

   4 	simile alla grande montagna maināka abbattuta al suolo,
     	come il sole precipitato dal cielo e caduto a terra,

   5 	come un tempo l'impensabile sconfitta del dio dai cento-riti da parte di Vṛtra,
     	la caduta di Bhīṣma in battaglia che aveva confuso l'intero esercito,

   6 	vedendo quella cima di tutti i combattenti, la bandiera di ogni arciere,
     	il padre tuo dai ferrei voti coperto dalle frecce del conquista-ricchezze,

   7 	quel toro fra gli uomini, il valoroso giacere sull'eroico letto,
     	vedendo Bhīṣma il supremo dei bhārata, il figlio di Adhiratha, 

   8 	scendendo afflitto dal carro, con gli occhi pieni di lacrime, 
     	e salutandolo a mani giunte, e onorandolo gli diceva:

   9 	' io sono Karṇa, fortuna sia a te, parlami ora o bhārata,
     	 con parole pure e benevole, aprendo i tuoi occhi,

  10 	nessuno certo può ottenere il frutto della sua virtù quaggiù,
     	se tu l'anziano seguace del dharma, giaci qui a terra, 

  11 	nell'aumento delle ricchezze, nel consiglio, nelle armi e negli schieramenti,
     	io non vedo nessun altro dei kuru come te, o migliore dei kuru,

  12 	tu che dotato di intelletto, di purezza, potresti salvare i kuru dal pericolo,
     	lasciando i guerrieri senza nave, andrai al mondo degli avi,

  13 	a partire da oggi, furiosi come tigri nella distruzione delle prede,
     	 i pāṇḍava o migliore dei bhārata compiranno la distruzione dei kuru,

  14 	ora conoscendo la potenza dell'ambidestro, dal frastuono del gāṇḍīva
     	i kuru, tremeranno come gli asura davanti al dio armato del fulmine,

  15 	ora, il rumore delle frecce scagliate dal gāṇḍīva,
     	farà tremare i kuru sul campo e anche gli altri principi,

  16 	come un perfetto fuoco splendente può bruciare gli alberi,
     	così le frecce del coronato bruceranno i figli di Dhṛtarāṣṭra,

  17 	qualsiasi cosa si avvicini nella foresta a Vāyu e Agni uniti,
     	immediatamente viene bruciata da questi due beati come vogliono,

  18 	come è Agni fiammeggiante, così è il pṛthāde senza dubbio,
     	e com'è Vāyu o tigre tra gli uomini, lo è Kṛṣṇa senza dubbio,

  19 	quando suona la conchiglia pāñcajanya, e risuona il gāṇḍīva,
     	tutte le truppe che li odono cadono nel tremore o bhārata,

  20 	innalzandosi il suono del carro dalla scimmia per insegna, di quel tormenta-nemici,
     	i principi senza di te o valoroso non sono in grado di affrontarlo,

  21 	quale altro principe eccetto te, è in grado di affrontare in combattimento Arjuna,
     	che possiede armi divine come dicono i sapienti?

  22 	da quel saggio fu affrontato in una lotta sorvumana il dio dai tre occhi,
     	e per questo ha avuto un dono impossibile ad ottenersi da un'anima imperfetta,

  23 	io oggi confortato da te, non sopportando quel pāṇḍava dal furioso combattere, come serpe
     	velenosa, andrò alla sua terribile e distruttiva vista, ponendo innanzi la vittoria o la morte.'”
     


                              IV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ ascoltando mentre così parlava, l'anziano patriarca dei kuru,
     	con mente amorevole, queste parole appropriate diceva:

   2 	' come l'oceano dei fiumi, come il sole dei luminari,
     	come la virtù nella verità, come il fertile suolo per i semi,

   3 	come la pioggia per i viventi, sii dunque il sostegno degli amici,
     	che i parenti ti seguano come gli immortali seguono il mille-occhi,

   4 	con la forza e il valore del tuo braccio per amore del figlo di Dhṛtarāṣṭra,
     	tu hai ucciso i kāmboja dopo aver raggiunta la città reale,

   5 	molti sovrani che erano sui monti girivraja, con Nagnajit in testa,
     	e gli ambaṣṭha, e i videha, e i gāndhāra furono vinti da te,

   6 	i montanari feroci in battaglia che abitano i luoghi impervi dell'himavat,
     	furono un tempo da te o Karṇa ridotti in potere di Duryodhana,

   7 	in vari luoghi in battaglia per amore di Duryodhana, 
     	molti valorosi furono sconfitti da te o Karṇa, che hai grande potenza,

   8 	come Duryodhana o caro, lo è per i parenti e i nati della sua stirpe,
     	così dunque sii tu il rifugio per tutti kaurava,

   9 	io ti parlo benevolmente, va a combattere contro i nemici,
     	guida i kuru in battaglia e dai la vittoria a Duryodhana,

  10 	tu per noi come Duryodhana sei pari ad un figlio,
     	e tutti noi siamo per te come siamo per lui,

  11 	della nascita e della parentela, al mondo è migliore l'unione dei virtuosi
     	coi virtuosi, o migliore degli uomini, così dicono i sapienti,

  12 	e questa verità fu sempre da me seguita con decisione,
     	proteggi l'armata dei kuru, come lo stesso Duryodhana.'

  13 	avendo udite queste parole, inchinandosi ai suoi piedi,
     	Karṇa figlio del sole, rapido partiva verso la battaglia,

  14 	egli scorgendo quel grande e immenso accampamento di quelle schiere di uomini,
     	incoraggiava quell'armata di uomini ben armati e dal largo petto,

  15 	e vedendo il grande arciere Karṇa schierato a combattere,
     	con urla di gioia e applausi, e pure con ruggiti leonini,
     	e con vari rumori fatti cogli archi, i kuru lo onorarono.”
     


                              V


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo Karṇa tigre fra gli uomini, schierato sul suo carro,
     	felice Duryodhana o re, queste parole diceva:

   2 	'io penso che questo esercito da te ben protetto, abbia ora un buon capo,
     	che ogni cosa sia approntata per il meglio secondo il tuo potere.'

   3 	Karṇa disse:
     	' dillo tu stesso o tigre fra gli uomini, tu sei il più saggio o sovrano,
     	nessun altro sovrano può vedere quanto si debba fare,

   4 	tutti qui sono ansiosi di udire le tue parole o signore di uomini,
     	mai le parole che dici sono improprie, questa è la mia opinione.'

   5 	Duryodhana disse:
     	' Bhīṣma era il comandante dell'armata, per la sua energia, valore
     	e sapienza, ed egli era dotato di tutte le qualità del guerriero,

   6 	quell'illustre o Karṇa uccidendo le schiere dei miei nemici,
     	col suo bel combattere per dieci giorni fummo protetti da quel grand'anima,

   7 	avendo compiuto difficili imprese è salito al cielo,
     	quale altro dunque tu credi debba essere il comandante supremo?

   8 	senza un capo l'armata può resistere solo per poco,
     	nelle battaglie, o migliore sul campo, come una nave in mare senza nocchiero,

   9 	come una nave senza un pilota, come un carro senza auriga,
     	corre dove vuole, così potrebbe dunque un esercito senza comandante,

  10 	guardando tu stesso tra tutti i miei dalle grandi anime,
     	vedi dunque un comandante che sia adatto dopo il figlio di Śaṁtanu,

  11 	il comandante supremo che tu mi indicherai sul campo,
     	tutti noi insieme lo nomineremo o buon signore.'

  12 	Karṇa disse:
     	'tutti questi sono invero grandi anime e ottimi uomini,
     	e meritano il comando supremo, non vi è ragione di esitare,

  13 	di sapienza di genealogie, di intelligenza, forza e coraggio,
     	sono tutti dotati e sono esperti d'armi, che mai si ritirano dalle battaglie,

  14 	ma non si possono fare tutti contemporaneamente come capi,
     	uno solo deve essere fatto che abbia specifiche qualità,

  15 	se tu eleggerai uno di questi che sempre competono tra loro,
     	i rimanenti delusi, non combatterano bene o bhārata,

  16 	l'anziano Droṇa è guru e maestro di tutti i guerrieri,
     	ed è adatto ad essere fatto comandante, Droṇa il migliore degli armati,

  17 	quale altro, finché c'è l'invincibile Droṇa, supremo sapiente del brahman,
     	può essere comandante supremo, che lui che è pari a Śukra e ad Aṅgiras?

  18 	tra tutti i tuoi re non vi è combattente o bhārata
     	che possa eguagliare sul campo Droṇa schierato a battaglia,

  19 	egli è il migliore dei comandanti, il migliore degli armati,
     	egli è il migliore intelletto, o re ed è il tuo guru,

  20 	così allora o Duryodhana, nomina rapidamente il maestro comandante,
     	come gli immortali, volendo vincere gli asura, fecero con Kārttikeya.'

  21 	Saṁjaya disse:
     	“ udite le parole di Karṇa, il re Duryodhana allora,
     	diceva queste parole a Droṇa che stava in mezzo alle truppe:

  22 	' per superiorità di casta, per stirpe di nascita, per scienza, vigore e intelletto,
     	per valore, capacità, per invincibilità, sapienza negli scopi, condotta e vittoria, 

  23 	per tapas, per gratitudine, anzianità e per tutte le tue qualità,
     	non si trova un altro re che sia adatto come te alla nostra guida,

  24 	proteggici dunque tutti come il Vāsava fa con gli dèi,
     	noi ti vogliamo come guida alla vittoria sui nemici o migliore dei ri-nati,

  25 	come il dio col teschio per i rudra, come il fuoco per i vasu,
     	come Kubera per gli yakṣa, come il Vāsava per i marut,

  26 	come Vasiṣṭha per i brahmani, come il sole per i luminari,
     	come Dharma per gli avi, come il signore delle acque per gli āditya,

  27 	come la luna tra gli astri, come Uśanas per i figli di Diti,
     	tu che sei il migliore delle guide, sii il nostro comandante supremo,

  28 	i nostri undici akṣauhiṇī siano al tuo comando o senza-macchia,
     	schierando questi contro i nemici colpisciscili come Indra fece coi dānava,

  29 	marcia alla nostra testa come il figlio del fuoco a quella degli dèi,
     	noi ti seguiremo in battaglia, come le mandrie il toro,

  30 	il grande arciere dal terribile arco, tendendo il suo legno divino,
     	Arjuna non ci vincerà vedendo te alla nostra testa,

  31 	certamente io vincerò in battaglia Yudhiṣṭhira coi suoi parenti ed
     	alleati se tu o tigre fra gli uomini sarai il comandante supremo.'

  32 	così essendo detto a Droṇa, tutti i sovrani gridarono vittoria,
     	con un grande ruggito leonino, rallegrando tuo figlio,

  33 	e le truppe piene di gioia, magnificavano quell'ottimo brahmano,
     	con Duryodhana in testa, guardando alla sua grande gloria.

  34 	Droṇa disse:
     	' io conosco i veda coi sei vedaṅga, e la scienza delle umane cose,
     	i riti tryambaka, e l'arte dell'arco e anche varie altre armi,

  35 	e quelle qualità che voi avete detto in me desiderando la vittoria,
     	io voglio renderle vere, e combatterò contro i pāṇḍava.' “

  36 	Saṁjaya disse:
     	“ così egli avendo accettato, tuo figlio allora fece Droṇa 
     	comandante supremo o re, con la cerimonia appropriata,

  37 	quindi tutti i sovrani con Duryodhana in testa consacrarono Droṇa,
     	capo supremo, come un tempo i celesti con Śakra in testa, fecero con Skanda,

  38 	quindi con suoni di trombe e grandi grida degli uomini,
     	una grande gioia sorgeva allora per aver fatto Droṇa comandante in capo,

  39 	quindi con grida di auspicio e di buona fortuna,
     	con elogi, canti e musiche, dei sūta e dei menestrelli,

  40 	con grida di vittoria, danze di auspicio dei migliori brahmani, 
     	avendo onorato secondo le regole Droṇa, pensavano di aver sconfitto i pāṇḍava.”
     
     


                              VI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ avuto il comando dell'armata, il figlio di Bharadvāja, grande sul carro,
     	schierate le truppe marciava a combattere assieme ai tuoi figli,

   2 	i sindhu, e i kaliṅga e tuo figlio Vikarṇa, 
     	a protezione del'ala destra erano schierati in arme,

   3 	all'estremità della loro ala, Śakuni, coi migliori cavalieri,
     	procedeva assieme ai gāndhāra, armati di lunghi dardi,

   4 	Kṛpa, e Kṛtavarman, Citrasena e Viviṁśati,
     	con Duḥśāsana in testa proteggevano l'ala sinistra,

   5 	alla loro estremità, i kāmboja, guidati da Sudakṣiṇa,
     	con cavalli di grande potenza e i śaka assieme agli yuvana marciavano,

   6 	i madra, i trigarta, con gli ambaṣṭha, e gli abitanti dell'ovest e del nord,
     	i śibi e śūrasena, e gli śūdra assieme ai malada,

   7 	i sauvīra, i kitava, e tutti quelli dell'est e del sud,
     	con tuo figlio in testa erano dietro al figlio del sūta,

   8 	e rallegrando tutti i soldati, portando forza alle armate,
     	marciava il figlio del sole Karṇa alla testa di tutti gli arcieri,

   9 	il suo grande corpo splendente incoraggiando tutte le truppe, 
     	e la sua grande insegna dalla cinta di elefante splendeva come la luce del sole, 

  10 	nessuno vedendo Karṇa pensava alla morte di Bhīṣma, 
     	senza sofferenza, erano tutti i re, assieme ai kuru,

  11 	ed entusiasti molti guerrieri là conversavano insieme:
     	' i pāṇḍava vedendo Karṇa in battaglia non rimarrano schierati,

  12 	Karṇa sul campo è in grado di vincere pure gli dèi col Vāsava,
     	come dunque non i figli di Pāṇḍu che hanno scarso coraggio e valore?

  13 	i pṛthādi furono risparmiati in battaglia dal grande braccio di Bhīṣma, 
     	ma Karṇa li distruggerà senza dubbio con le sue aguzze frecce.'

  14 	così parlando tra loro con allegro aspetto o signore di popoli,
     	marciavano celebrando ed elogiando il figlio di Rādhā, 

  15 	lo schieramento dei nostri era stato disposto da Droṇa a cuneo,
     	lo schieramento dei nemici grandi anime era a riccio o re,
     	così ordinato dal confortante dharmarāja o bhārata,

  16 	davanti a tutte le loro schiere stavano i due tori tra gli uomini,
     	l'onnipotente e il conquista-ricchezze, alzando la bandiera colla scimmia,

  17 	cima di tutte le truppe, bandiera di tutti gli arcieri,
     	l'insegna del pṛthāde dall'incomparabile potere, era in alto come il sole,

  18 	e illuminava quell'armata del pāṇḍava grand'anima.
     	come il sole fiammeggiante di fine yuga, la terra,

  19 	Arjuna è il migliore degli arcieri, il gāṇḍīva il migliore degli archi,
     	Vāsudeva il migliore dei viventi, e sudarśana il migliore dei dischi,

  20 	trasportando questi quattro splendori, il carro coi bianchi destrieri,
     	era schierato alla testa dei nemici, come la ruota del fato pronta a colpire,

  21 	così queste due grandi anime erano entrambi alla testa dei due eserciti,
     	Karṇa alla testa dei tuoi, il conquista-ricchezze a quella dei nemici,

  22 	allora entrambi pieni di furia, desiderosi di uccidersi reciprocamente,
     	si guardavano l'un l'altro in battaglia Karṇa e il pāṇḍava,

  23 	quindi procedendo rapido il figlio di Bharadvāja grande sul carro,
     	per il tremendo rumore interiore la terra tremava, 

  24 	allora la polvere copriva il cielo e pure il sole,
     	sottile e tumultuosa, sollevata dal vento, simile a setosa barriera, 

  25 	dal cielo senza nubi piovevano carni ossa e sangue,
     	avvoltoi, falchi, gru, aironi, e corvi a migliaia,
     	sopra ciascuno degli eserciti volavano o sovrano,

  26 	e gli sciacalli urlavano con terribili e paurosi suoni,
     	giravano molte volte attorno al tuo esercito dal lato infausto,
     	desiderosi di mangiare le carni e di berne il sangue,

  27 	una meteora fiammeggiante cadeva con uragani e terremoti,
     	illuminando il campo di battaglia, e coprendolo ovunque con la coda,

  28 	e il grande cerchio del sole divenne pure 
     	pieno di lampi e tuoni o re, quando si mise in moto il comandante dell'armata,

  29 	questi e molti altri terribili portenti apparvero,
     	indicando la distruzione delle vite di quei valorosi in battaglia,

  30 	quindi sorgeva il combattimento di quelli intenti ad uccidersi reciprocamente,
     	e il mondo risuonava del frastuono prodotto dalle armate dei kuru e dei pāṇḍava,

  31 	i pāṇḍava con furia reciproca contro i kuru, 
     	si battevano con aguzze frecce, armati e bramosi di vittoria,

  32 	il grande e splendidissimo arciere con veemenza il grande esercito
     	dei pāṇḍava assaliva, scagliando centinaia di acute frecce,

  33 	e i pāṇḍava assieme agli sṛñjaya vedendo Droṇa assalirli,
     	lo contrattaccavano allora o re, ciascuno con piogge di frecce,

  34 	il grande esercito scosso e rotto da Droṇa,
     	assieme ai pāñcāla si disperse come nuvole al vento,

  35 	e producendo sul campo molte armi divine,
     	Droṇa colpiva rapidamente i pāṇḍava e gli sṛñjaya,

  36 	trafitti da Droṇa, come i dānava dal Vāsava,
     	i pāñcāla con Dhṛṣṭadyumna in testa si agitarono,

  37 	allora il grande guerriero, il prode esperto di armi divine, il figlio di Yajñasena,
     	rompeva in vari modi con una pioggia di frecce l'armata di Droṇa,

  38 	e con piogge di frecce le piogge di frecce di Droṇa
     	abbatteva e colpiva anche l'armata dei kuru quel forte,

  39 	allora Droṇa raccogliendo e schierando in battaglia
     	le proprie truppe, quel grandi-braccia attaccava il nipote di Pṛṣata,

  40 	scagliava una grandissima pioggia di frecce contro il nipote di Pṛṣata,
     	come il dio munificente violentemente infuriato contro i dānava,

  41 	i pāṇḍava e gli sṛñjaya scossi dalle frecce di Droṇa,
     	ripetutamente si disperdevano come mucchi di gazzelle per un leone, 

  42 	quindi Droṇa volava quel forte contro l'esercito dei pāṇḍava,
     	come un cerchio di fiamme, e questo apparve un portento,

  43 	sul carro simile a una città volante, fornito di ogni arma, coll'insegna al vento, coi cavalli ben tenuti, 
     	coll'asta di cristallo, schierato su quel carro terribile, colpiva l'esercito dei nemici.”
     


                              VII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi vedendo Droṇa, colpire cavalli, auriga, carri ed elefanti, 
     	i pāṇḍava agitati, non riuscivano a respingerlo,

   2 	allora il re Yudhiṣṭhira a Dhṛṣṭadyumna e al conquista-ricchezze
     	diceva: 'con lo sforzo di tutti si respinga il nato nella secchia.'

   3 	allora Arjuna e il nipote di Pṛṣata col suo seguito,
     	tutti quei grandi guerrieri lo circondarono mentre attaccava,

   4 	i kekaya, e Bhīmasena, e il figlio di Subhadrā e Ghaṭotkaca,
     	Yudhiṣṭhira e i gemelli, i matsia e i figli di Drupada,

   5 	i figli di Draupadī con entusiasmo, e Dhṛṣṭaketu, e Sātyaki,
     	e l'infuriato Cekitāna, e Yuyutsu grande sul carro,

   6 	e altri principi o re, che erano alleati del pāṇḍava,
     	in grande numero compirono imprese pari alla loro nobiltà,

   7 	vedendo l'esercito attaccato sul campo dai pāṇḍava,
     	il figlio di Bharadvāja spalancando gli occhi per l'ira, li osservava,

   8 	quell'arduo combattente, stando sul carro con acuta furia,
     	disperdeva l'armata dei pāṇḍava, come il vento fa con le nuvole, 

   9 	e attaccando ripetutamente carri, cavalli, uomini ed elefanti, 
     	l'anziano Drona agiva furiosamente come un giovane,

  10 	le membra imbrattate di sangue, rossi e veloci come il vento,
     	i suoi cavalli di razza aggirandosi sul campo apparivano in bellezza,

  11 	e vedendo quel fermo nei voti giungere come la morte infuriata,
     	i soldati del pāṇḍava fuggivano per ogni dove,

  12 	terribile però, era il frastuono di quelli che fuggivano, e di nuovo tornavano,
     	e di quelli che guardavano e stavano schierati era ancora più tremendo,

  13 	il frastuono eccitava i prodi e terrificava i vili,
     	e riempiva ovunque lo spazio tra il cielo e la terra,

  14 	quindi ancora Droṇa facendo sentire il suo nome sul campo,
     	si mostrava feroce, colpendo i nemici con piogge di frecce, 

  15 	dunque allora le truppe del saggio pāṇḍava,
     	erano colpite dall'anziano Droṇa simile al fato, e forte come un govane,

  16 	quel forte tagliando molte teste coi loro ornamenti,
     	e rendendo vuoti i carri, lanciava urla quel grande guerriero,

  17 	e per le sue urla di gioia e per le sue piogge di frecce o potente,
     	i guerrieri sul campo tremavano come vacche afflitte dal gelo,

  18 	col frastuono del carro di Droṇa, collo sbattere della corda,
     	e col rumore del suo arco, un grande frastuono sorgeva nell'aria,

  19 	e le molte sue frecce che volavano a migliaia,
     	giungendo in ogni luogo, cadevano su elefanti, cavalli, carri e fanti,

  20 	a lui dal potentissimo arco, col fuoco delle sue fiammeggianti armi,
     	a Droṇa si avvicinarono allora i pāñcāla assieme ai pāṇḍava,

  21 	e lui li spediva alla dimora di Yama coi loro carri, elefanti e cavalli,
     	e Droṇa in breve tempo, rendeva la terra fangosa di sangue,

  22 	producendo supreme armi, e scagliando frecce in continuazione,
     	la pioggia di frecce di Droṇa appariva raggiungere ogni luogo,

  23 	tra fanti, tra carri e cavalli, tra gli elefanti ovunque,
     	la sua insegna appariva muoversi come lampo tra le nuvole,

  24 	avendo colpiyo con le frecce i cinque capi dei kekaya, e il re dei pāñcāla,
     	l'instancabile guerriero Droṇa assaliva l'armata di Yudhiṣṭhira, con arco e frecce in pugno,

  25 	Bhīmasena e il conquista-ricchezze, il nipote di Śini, e il figlio di Drupada,
     	il figlio del śibi, il re dei kāśi e quello dei śibi, gridando gioiosi lo coprirono con di frecce,

  26 	allora le frecce scagliate dall'arco di Droṇa dalle belle cocche d'oro,
     	trapassando i corpi di elefanti e dei giovani cavalli, si piantavano a terra sporche di sangue,

  27 	di mucchi di soldati, di carri e di forti elefanti trafitti dalle frecce e caduti, la terra
     	appariva ricoperta ovunque come il cielo da nere nuvole,

  28 	il nipote di Śini, Bhīma, Arjuna, e il generale, Abhimanyu e il figlio del Śibi col re dei kāśi,
     	e altri valorosi erano colpiti in battaglia da Droṇa per la prosperità dei tui figli,

  29 	queste e altre imprese o re dei kuru, avendo compiuto sul campo quel grand'anima,
     	tormentando i mondi come il sole finale, Droṇa procedeva da qui al paradiso o re,

  30 	così quel prode dal carro d'oro, avendo ucciso a centinaia e migliaia,
     	in battaglia i guerrieri dei pāṇḍava fu abbattuto dal nipote di Pṛṣata,

  31 	dopo aver ucciso più di un akṣauhiṇī di coraggiosi guerrieri, 
     	quel risoluto otteneva la suprema meta,

  32 	dai pāṇḍava e dai pāñcāla dalle crudeli e malefiche azioni,
     	fu ucciso sul suo carro d'oro, o re, avendo compiuto impossibili imprese,

  33 	allora un grido degli esseri in cielo sorgeva,
     	e pure dai soldati o re, essendo ucciso il maestro in battaglia,

  34 	facendo risuonare il cielo la terra, l'aria le acque, i luoghi in ogni direzione:
     	' vergogna!' così sorgeva quel grande grido degli esseri,

  35 	gli dèi e gli antenati che un tempo erano stati i suoi parenti,
     	vedevano là ucciso il figlio di Bharadvāja grande sl carro,

  36 	e i pāṇḍava ottenuta la vittoria lanciarono ruggiti leonini,
     	e per quel grande frastuono tremava la terra.”
     


                              VIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“in quale modo i pāṇḍava e gli sṛñjaya uccisero Droṇa in battaglia
     	che così abile era nelle armi più di ogni altro armato?

   2 	era rotto il suo carro o il suo arco si ruppe mentre scagliava,
     	o era Droṇa fuori dei sensi, quando trovò la morte?

   3 	in che modo il nipote di Pṛṣata o caro, potè uccidere quell'inaffrontabile dai nemici,
     	che scaglia mucchi di frecce dalle cocche d'oro in continuazione?

   4 	che è abile di mano, quel migliore dei brahmani, che è esperto di ogni arma?
     	che scaglia frecce da lontano, che è esperto e sapiente di divine armi,

   5 	il figlio del re dei pāñcāla per destino uccise quel supremo incrollabile, 
     	che può compiere terribili imprese impegnato in battaglia quel grande guerriero,

   6 	superiore è il fato alla forza e alla valentìa, io credo,
     	se il prode Droṇa è stato ucciso dal nipote di Pṛṣata grand'anima,

   7 	di quel valoroso che era dotato di armi di quattro tipi, 
     	di Droṇa che era il miglior maestro d'arco tu mi dici che fu ucciso,

   8 	e udito che è stato ucciso l'eroe dal carro d'oro coperto con pelle di tigre,
     	intarsiato d'oro, ora io non posso togliermi il dolore,

   9 	sicuramente nessuno muore o Saṁjaya per il dolore altrui,
     	se io, udito che Droṇa è morto non muoio e continuo a vivere,

  10 	sicuramente è fatto di ferro durissimo il mio cuore,
     	se udendo dell'uccisione di Droṇa non si frantuma in cento pezzi,

  11 	lui che era seguito da brahmani e principi di qualità per
     	aver i sacri veda, e l'arte dell'arco, come può essere stato ucciso da un mortale?

  12 	che l'oceano si è seccato, che si è frantumato il monte meru,
     	che è caduto il sole, ma non reggo alla morte di Droṇa, 

  13 	era il punitore degli arroganti, e il protettore dei giusti,
     	quel tormenta-nemici, che ha dato la vita per quel miserabile,

  14 	lui nel cui valore era riposta la speranza di vittoria dei miei folli figli,
     	che era pari a Bṛhaspati e a Uśana per intelletto, come è potuto morire?

  15 	i suoi grandi e rossi cavalli del sindhu inghirlandati d'oro,
     	veloci come vento aggiogati al suo carro, più veloci del suono in battaglia,

  16 	forti, rumorosi, ben addestrati dai sindhu, dal retto traino,
     	saldi in mezzo alle battaglie, forse che erano stremati?

  17 	il suono in battaglia di conchiglie e tamburi e dei forti elefanti,
     	e delle corde sbattutte, delle piogge di frecce e armi, essi sopportavano,

  18 	volendo vincere i nemici vincevano il fiatone e il dolore
     	quei veloci cavalli quando erano incitati, aggiogati al carro del figlio di Bharadvāja,  

  19 	essi aggiogati al carro d'oro, erano uniti al quel supremo eroe,
     	come non hanno potuto o caro, attraversare l'esercito dei pāṇḍava?

  20 	stando sul suo supremo carro intarsiato doro,
     	il figlio di Bharadvāja, che fece quel prode chiamando a battaglia?

  21 	Droṇa sulla cui sapienza si affidano per vivere tutti gli arcieri del mondo,
     	quel fortissimo saldo nella verità che fece in battaglia?

  22 	lui che è come Śakra in cielo il migliore e il primo degli arcieri,
     	che compie feroci imprese da quali carri fu affrontato in battaglia?

  23 	non fuggirono dunque i pāṇḍava vedendolo sul carro d'oro
     	a produrre armi divine distruggendo invincibile le armate?

  24 	in che modo allora il dharmarāja coi suoi fratelli e con tutte le truppe,
     	col pāñcāla come guida, circondava da ogni parte Droṇa?

  25 	certamente il pṛthāde colle sue dritte frecce teneva lontani gli altri guerrieri,
     	allora il nipote di Pṛṣata dal malvagio agire assaliva Droṇa?

  26 	nessun altro io scorgo che possa uccidere quel forte,
     	a parte il feroce Dhṛṣṭadyumna, protetto dal coronato,

  27 	quel figlio degenere del pāñcāla circondato ovunque dai prodi
     	kekaya, dai cedi, e dai kārūṣa, dai matsya e da altri signori della terra,

  28 	colpiva il maestro reso confuso come un serpente da molte formiche
     	mentre stava compiendo un'ardua impresa, questo io credo,

  29 	lui che studiando i quattro veda e tutte cinque le tradizioni,
     	era il rifugio dei brahmani come l'oceano lo è dei fiumi,
     	quell'anziano brahmano come può aver trovato la morte da un'arma?

  30 	orgoglioso e incline al perdono fu sempre tormentato da me,
     	senza meritarlo il kuntide, questo è il frutto del suo agire, 

  31 	lui le cui imprese al mondo erano seguite da tutti gli arcieri,
     	che era saldo nella verità, e virtuoso, come può esser stato ucciso per la gloria?

  32 	nobilissimo, e fortissimo, il migliore come Śakra lo è in cielo,
     	come può essere stato ucciso dai pṛthādi, come balena da pesciolini?

  33 	di svelta mano, fortissimo, dal robusto arco, era quell'uccisore di nemici
     	nessuno che desideri vivere può arrivargli a tiro e sopravvivere,

  34 	due suoni mai lo abbandonarono mentre era vivo,
     	i veda per i brahmani e il suono del'arco per gli arcieri,

  35 	io non reggo alla morte di Droṇa dal coraggio di elefante e di leone,
     	come posso o Saṁjaya, se lui era di ardua lotta, e invincibile per forza e gloria?

  36 	chi proteggevano la sua ruota destra e chi la sinistra di quel grand'anima?
     	e chi erano alle spalle dell'eroe, mentre combatteva sul campo?

  37 	e quali abbandonando il corpo trovarono infelice morte?
     	e quali valorosi stettero saldi al fianco di Droṇa in battaglia?

  38 	questo deve fare un nobile nelle difficili situazioni o Saṁjaya,
     	deve mostrare coraggio come può e rimanere lì schierato,

  39 	si confonde la mia mente o caro, sospendi il tuo racconto finché 
     	di nuovo io riprendo i sensi, allora te lo richiederò o Saṁjaya.”
     


                              IX


   1 	Vaiśaṁpāyana disse:
     	avendo così apostrofato il figlio del sūta, violentemente afflitto dal dolore,
     	persa la speranza per la vittoria dei figli, cadeva al suolo,

   2 	i suoi attendenti mentre era caduto privo di sensi, lo spruzzavano 
     	con molta acqua fresca, spargendovi puri profumi,

   3 	e vedendolo caduto le donne bhārata da ogni parte 
     	circondarono il grande re, accarezzandolo con le mani,

   4 	e rialzato da terra dolcemente il re, 
     	lo mettevano sul seggio quelle donne dalle belle membra con le lacrime in gola,

   5 	il re riottenuto il suo seggio, ancora soverchiato dallo svenimento,
     	senza sensi se ne stava allora spruzzato ancora di acque,

   6 	ripreso lentamente i sensi, piangendo il signore della terra,
     	di nuovo chiedeva la verità all'auriga figlio di Gavalgaṇa:

   7 	“ quando alzandosi come il sole che scaccia le tenebre con la sua luce,
     	giungeva il senza-rivali, chi lo tenne distante da Droṇa,

   8 	lui rapido e furioso come un elefante infuriato,
     	con animo forte, e acceso quell'uccisore di elefanti nemici,
     	invincibile dagli altri capibranco nella lotta per la femmina,

   9 	quel valoroso e ottimo uomo che oltre agli altri guerrieri,
     	da solo quel grandi-braccia, può bruciare col suo terribile sguardo,
     	l'intero e ferreo esercito di Duryodhana, quel saldo nelle promesse,

  10 	lui che uccide con lo sguardo, ed è protetto dai migliori arcieri per la vittoria,
     	che è controllato e stimato al mondo, da quali guerrieri fu circondato?

  11 	e quali dei miei attaccarono il re incrollabile e intangibile,
     	l'eccellente arciere, il kuntīde tigre fra gli uomini? 

  12 	e quali guerrieri circondavano Bhīmasena che arrivava,
     	che rapido giungendo attaccava Droṇa?

  13 	e Bībhatsu, quando giungeva il suo carro simile ad una nuvola,
     	quel supremamente valoroso, come Indra che scaglia fulmini tumultuosi,

  14 	come il dio nuvoloso le piogge, faceva piovere piogge di frecce,
     	l'eroe dalla scimmia per insegna riempiendo il cielo colle sue frecce,
     	e facendo risuonare tutti i luoghi col suono tonante delle sue mani,

  15 	quel terribile il cui arco è simile a folgore, e il carro come massa di nubi finali,
     	il suono del carro è come tuono, il rumore delle sue frecce bellissimo,

  16 	la cui ira è come nuvola incombente, la cui mente raggiunge rapida lo scopo,
     	che scaglia frecce mortali, e tumultuoso sparge sangue,

  17 	riempiendo e coprendo l'intera terra di uomini allora,
     	feroce con voce tonante, impegnandosi contro Duryodhana,

  18 	in battaglia quel vittorisoso si consacrava con frecce aguzze con piume di avvoltoio,
     	imbracciando il gāṇḍīva quel saggio, in che stato era la vostra mente?

  19 	forse che al suono del gāṇḍiva non spariva l'esercito,
     	quando Arjuna violentemente vi attaccava eccitando terrore?

  20 	forse che il conquista-ricchezze riusciva a staccarvi con le frecce da Droṇa,
     	come il vento scaccia le nubi, e scuote i boschi di canne?
     	quale uomo può resistere in battaglia al possessore del gāṇḍīva?

  21 	quando l'esercito tremava, quando la paura toccava i valorosi,
     	quali furono là ad abbandonare Droṇa? quali vigliacchi fuggirono per la paura?

  22 	o quali là abbandonando il corpo al contrario andarono alla morte
     	nel combattere contro il conquista-ricchezze che vinse pure gli immortali?

  23 	i miei non saranno in grado quaggiù di reggere la forza dell'eroe dai bianchi cavalli,
     	e il suono del gāṇḍīva, simile al rumore di nuvole di pioggia,

  24 	il conquista-ricchezze che combatte e che ha per auriga Viṣvaksena,
     	col suo carro non può essere sconfitto neppure da dèi e asura, io credo,

  25 	fin dalla tenera giovinezza il pāṇḍava si mostrava prode,
     	intelligente, abile e saggio nel combattere, e di sincero ardimento,

  26 	quando facendo grandi urla, fa tremare tutti i kaurava,
     	e gli altri, quali guerrieri possono respingere il saggio Nakula?

  27 	quando Sahadeva furioso come un serpente velenoso attaccava,
     	facendo strage dei nemici, quel conquistatore invincibile in battaglia,

  28 	quali guerrieri respingevano quell'invitto, dalle efficaci frecce,
     	modesto, e saldo nei nobili voti, mentre arrivava contro Droṇa?

  29 	colui che sbaragliato il grande esercito del re dei sauvīra,
     	prese in moglie la nobile Bhojyā vergine bellissima in ogni membra,

  30 	saldo nella verità, nel valore, nella castità e nella purezza,
     	Yuyudhāna, toro tra gli uomini in tutte le circostanze,

  31 	quel forte, di sincero agire, invitto e di nobile animo,
     	pari a Vāsudeva in battaglia, come un secondo Vāsudeva,

  32 	saldo nel servire il conquista-ricchezze come suo maestro quel forte,
     	simile al pṛthāde nelle armi, da chi fu tenuto lontano da Droṇa?

  33 	quel principe dei vṛṣṇi, il prode eroe tra tutti gli arcieri,
     	simile a Rāma nelle armi, e per vigore e coraggio,

  34 	saldo nella verità, controllato, nel valore, e insuperabile nella castità,
     	essendo quel sātvata in tutte queste cose come il lunghi-capelli nel trimundio,

  35 	costui dotato di tutte le qualità, irresistibile pure per gli dèi,
     	mentre attaccava il grande arciere, quali eroi lo respingevano?

  36 	quel supremo guerriero tra i pāñcāla, di suprema nobiltà e affetto,
     	sempre di supremo agire, e di supremo vigore in battaglia,

  37 	saldo nel bene verso il conquista-ricchezze, e supremo nel mio male,
     	simile a Yama, al sole, al grande Indra, a Varuṇa e al figlio di Viśravaṇa

  38 	conosciuto come grande sul carro, mentre attaccava Droṇa in battaglia,
     	trascurando la vita in quel tumulto, quali prodi lo respingevano?

  39 	quello che da solo uscito dai cedi, si è alleato coi pāṇḍava, 
     	Dhṛṣṭaketu mentre attaccava, da chi era tenuto lontano da Droṇa?

  40 	Ketumat il prode che uccise il principe Sudarśana,
     	sul passo montano occidentale, chi lo tenne lontano da Droṇa?

  41 	quella tigre fra gli uomini che un tempo era donna, che conosce vizi e qualità,
     	Śikhaṇḍin il figlio di Yajñasena dalla mente non confusa in battaglia,

  42 	causa della morte sul campo di Devavrata grand'anima,
     	mentre giungeva contro Droṇa, quali valorosi lo tenevano lontano,

  43 	l'eroe che ha tutte le qualità superiori a quelle del conquista-ricchezze,
     	che ha armi, sincerità, e sempre dedito alla castità,

  44 	pari a Vāsudeva per valore, e al conquista-ricchezze per forza,
     	simile al sole per splendore e a Bṛhaspati per mente,

  45 	Abhimanyu grand'anima, pari alla morte con la bocca spalancata,
     	mentre andava contro Droṇa, quali eroi lo tenevano distante?

  46 	il giovane figlio di Subhadrā dallo scuro aspetto, uccisore di eroi nemici,
     	quando assaliva Droṇa come era il vostro animo?

  47 	e i figli di Draupadī, tigri fra gli uomini, che simili a fiumi contro l'oceano
     	assalirono Droṇa in battaglia, quali valorosi li respingevano?

  48 	loro che per dodici anni, trascurando il gioco da fanciulli,
     	vissero con Bhīṣma per imparare le armi, mantenendo un supremo voto,

  49 	Kṣatrañjaya, Kṣatradeva, Kṣatradharman, nobili figli
     	di Dhṛṣṭadyumna, valorosi, chi li tenne lontano da Droṇa?

  50 	quello dei vṛṣṇi che appare essere superiore a cento in battaglia,
     	Cekitāna, grande arciere, chi lo teneva lontano da Droṇa?

  51 	Vārdhakṣemi che ha preso moglie tra i kaliṅga,
     	impareggiabile in battaglia, di animo fiero, chi lo teneva lontano da Droṇa?

  52 	i cinque fratelli kekaya, saldi nel dharma, di sincero coraggio,
     	del colore delle falene, con le bandiere, le armi e le corazze rosse,

  53 	gli eroici vittoriosi figli della sorella della madre dei pāṇḍava,
     	che assalivano Droṇa per ucciderlo, quali valorosi li respingevano?

  54 	colui che i re che combattendo a vāraṇāvata non riuscirono a vincere,
     	impegnandosi per sei mesi, volendo uccidere quel comandante di soldati,

  55 	quel prode eccellente tra gli arcieri, saldo nella sincerità, fortissimo,
     	chi teneva lontano da Droṇa Yuyutsu quella tigre fra gli uomini?

  56 	colui che a vārāṇasī abbatteva dal carro con una freccia
     	in battaglia il grande guerriero re dei kāśi, che voleva prender moglie,

  57 	Dhṛṣṭadyumna grande arciere, primo consigliere dei pṛthādi,
     	fermo nell'inimicizia per Duryodhana, e nato per uccidere Droṇa,

  58 	che brucia in battaglia i nemici, disperdendoli ovunque,
     	mentre andava contro Droṇa quali eroi lo respingevano?

  59 	l'esperto nelle armi, cresciuto sulle ginocchia di Drupada,
     	Kṣatradeva, figlio di Śikhaṇḍin, chi lo teneva lontano da Droṇa?

  60 	il grande guerriero che, come un velo l'intera terra copriva
     	con una grande schiera di carri, l'uccisore di principi nemici,

  61 	che dieci aśvamedha celebrava, con sublimi cibi e bevande e ampie dakṣiṇa,
     	tutti quei riti senza alcun impedimento, proteggendo i viventi come un padre,

  62 	il valoroso figlio di Uśīnara che nel sacrificio offriva tante vacche, 
     	che ne bevevano il loro latte quanti bevono le acque della Gaṅgā,

  63 	'nessun altro uomo prima compiva ciò.'
     	così gli dèi parlavano:' avendo lui fatto un'ardua impresa,

  64 	noi non vediamo nel trimundio né tra i mobili né tra gli immobili,
     	che sia nato o che ha da nascere, ora o in una seconda vita,

  65 	un altro che abbia compiuto una tale impresa come Śibi figlio di Uśīnara.'
     	nessuno degli uomini che vivono al mondo otterrà la meta che

  66 	ha ottenuto Śaibya, chi dunque lo ha tenuto lontano,
     	mentre marciava contro Droṇa simile alla morte a bocca spalancata?

  67 	l'esercito di Virāṭa di quel matsya uccisore di nemici,
     	mentre si avvicinava sul campo a Droṇa, quali valorososi lo tenevano lontano?

  68 	il figlio di ventre-di-lupo, nato in un giorno, di fortissimo ardimento,
     	il terribile rākṣasa sapiente di magìa, di cui io ho grande paura,

  69 	che cerca sempre la vittoria dei pṛthādi e la distruzione dei miei figli,
     	il grandi-braccia Ghaṭotkaca chi lo tenne distante da Droṇa?

  70 	questi e molti altri erano intenti a questo scopo o Saṁjaya,
     	pronti a trascurare le loro vite in battaglia, quale cosa non vincono in battaglia?

  71 	quelle tigri fra gli uomini, che hanno l'armato dell'arco śārṅga come rifugio,
     	e pure come fautore di bene per i pṛthādi, come possono essere sconfitti?

  72 	l'eterno guru dei mondi, il signore dei mondi imperituro,
     	Nārāyaṇa protettore in battaglia, divino, potente, anima divina,

  73 	le cui divine imprese sono narrate dagli uomini,
     	e queste io con devozione reciterò per ristabilire la mia fermezza.”
     


                              X


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ ascolta le divine imprese di Vāsudeva o Saṁjaya,
     	che Govinda compiva come nessun altro uomo mai,

   2 	fin da fanciullo cresciuto in un famiglia di mandriani quel grand'anima,
     	ha mostrato la forza delle sue braccia, ai tre mondi o Saṁjaya,

   3 	uccideva il re dei cavalli che abitava la selva della yamunā,
     	che aveva la stessa forza di Uccaiḥśravas, ed era pari al vento per velocità,

   4 	e uccideva da fanciullo con le due braccia, il dānava,
     	dall'aspetto di toro, e dal terribile agire sorto come la morte per le vacche,

   5 	lui dagli occhi di loto, uccideva Pralamba, Nakara, Jambha, 
     	e pure il grande asura Pīṭha e Muru simile a montagna, 

   6 	quindi Kaṁsa di grande splendore, protetto da Jarāsaṁdha,
     	con le sue schiere fu abbattuto in battaglia dal valoroso Kṛṣṇa,

   7 	il potente di nome Sunāman, a capo di un intero akṣauhiṇī,
     	valoroso fratello mediano di Kaṁsa re dei bhoja,

   8 	con Baladeva come secondo, da Kṛṣṇa uccisore dei nemici,
     	quell'abile re di śūrasena fu ucciso in battaglia col suo esercito,

   9 	il ṛṣi brahmano di nome Durvāsas, fortemente irritato,
     	propiziato assieme alla moglie gli diede dei doni,

  10 	quindi quel valoroso la figlia del re dei gāndhāra nello svayaṁvara,
     	avendo sconfitto i principi della terra, quell'eroe dagli occhi di loto si portava via,  

  11 	questi re intolleranti, come fossero nati cavalli,
     	furono aggiogati al carro nuziale, e martoriati con la frusta,

  12 	Janārdana per mezzo di un altro faceva uccidere
     	il fortissimo Jarāsaṁdha, a capo di un intero akṣauhiṇī,

  13 	quel forte uccideva il potente re dei cedi, a capo di un esercito di re,
     	come fosse stato un animale, mentre disputava sull'ospitalità,

  14 	il mādhava abbatteva immergendola nelle profondità marine
     	la città daitya di saubha, invincibile, mentre volava protetta da Śālva,

  15 	gli aṅga, i vaṅga e i kaliṅga, i māgadha, i kāśi e kosala,
     	i vatsa, i garga, i karūṣa e i puṇḍra sconfiggeva in battaglia,

  16 	gli āvanti, gli abitanti del meridione e delle montagne, e i daśeraka,
     	i kāśmīraka, gli aurasaka, i piśāca, e i samantara,

  17 	i kāmboja, i vāṭadhāna, i cola, e i pāṇḍya o Saṁjaya,
     	i trigarta, i mālava, e i darada ardui da conquistare,

  18 	e quelli sorti dallo sterco di vacca provenienti da vari regioni,
     	l'eroe dagli occhi di loto vinceva e pure gli yavana coi loro alleati,

  19 	penetrato nel mare dimora di mostri, attorniato dagli yādu,
     	vinceva un tempo Varuṇa in battaglia mentre era dentro l'acqua,

  20 	in battaglia avendo uccise le cinque genti abitanti i mondi sotterranei,
     	il signore-dei-sensi, ottenne la divina conchiglia pāñcajanya,

  21 	alla foresta di khāṇḍava assieme al pṛthāde avendo soddisfatto il dio-fuoco,
     	ottenne quel fortissimo il disco di Agni, arma invincibile,

  22 	salito sul dorso del figlio di Vinatā, e facendo tremare la città di amarāvatī.
     	quell'eroe portava via dalla residenza del grande Indra il corallo,

  23 	e questo sopportava Śakra, conoscendo il suo ardimento,
     	mai abbiamo udito di qualche re, che non sia stato vinto da Kṛṣṇa,

  24 	e quel grande portento che nella mia sala o Saṁjaya,
     	l'eroe dagli occhi di loto compiva, chi altri può fare?

  25 	e quando io pieno di devozione vidi il signore Kṛṣṇa,
     	ogni cosa io ho conosciuto, come apparsa davanti agli occhi,

  26 	non vi è fine al suo coraggio, o alla sua intelligenza,
     	non si può trovare fine all'agire del signore-dei-sensi o Saṁjaya,

  27 	quindi Gada, Sāmba, Pradyumna, e Vidūratha,
     	Agāvaha, e Niruddha, Carudeṣṇa e Sāraṇa,

  28 	Ulmuka, Niśaṭha, Jhillin, e il valente Babhru,
     	e Pṛthu, e Vipṛthu, e Samīka e pure Arimejaya,

  29 	questi e molti altri potenti eroi dei vṛṣṇi,
     	sono schierati in battaglia nelle file dell'esercito dei pāṇḍava,

  30 	invitati dal lunghi-capelli, grand'anima, dal valoroso vṛṣṇi,
     	quindi tutto appare incerto, questa è la mia opinione,

  31 	e l'eroe forte come un branco di elefanti, simile alla cima del monte kailāsa,
     	inghirlandato di fiori Rāma armato del vomere, è là dove c'è Janārdana,

  32 	Vāsudeva che è chiamato dai brahmani il padre di tutto,
     	combatterà dunque o Saṁjaya dalla parte dei figli di Pāṇḍu?

  33 	quando il lunghi-capelli o caro, si unirà alla parte dei pāṇḍava,
     	non vi sarà nessuno tra i nemici che possa resistergli,

  34 	se tutti i kuru vincessero completamente i pāṇḍava,
     	il vṛṣṇi per loro imbraccerebbe la sua suprema arma,

  35 	allora quella tigre fra gli uomini uccisi in battaglia tutti i sovrani,
     	e i kaurava, quel grandi-braccia darebbe la terra a Kuntī

  36 	del carro di cui è auriga il signore-dei-sensi, e guerriero il conquista-ricchezze,
     	di questo carro, quale carro in battaglia può essere superiore?

  37 	in nessun modo appare la vittoria per i kuru,
     	perciò raccontami tutto come la battaglia si è svolta,

  38 	Arjuna è l'anima del lunghi-capelli, e Kṛṣṇa è l'anima del coronato,
     	in Arjuna sempre vi è la vittoria, in Kṛṣṇa eterna è la gloria,

  39 	in succinto, di gran lunga le qualità sono incommensurabili nel lunghi-capelli,
     	Duryodhana per la sua follia non riconosce il mādhava Kṛṣṇa,

  40 	confuso dal giogo del fato, avendo davanti il laccio della morte,
     	non riconosce il dāśārha Kṛṣṇa e il pāṇḍava Arjuna,

  41 	come antichi dèi, queste due grandi anime, sono Nara e Nārāyaṇa,
     	entrambi unica anima, divenuti due, si mostrano agli uomini sulla terra,

  42 	anche solo con la mente quei due gloriosi e invincibili l'esercito
     	possono distruggere, qui volendo, ma essendo ora umani non vogliono,

  43 	come il cambiamento di yuga, come l'incantamento dei mondi,
     	è stata la morte di Bhīṣma o caro, e quella di Droṇa grand'anima,

  44 	non attraverso la pratica della castità, non con lo studio dei veda,
     	non coi riti sacri, non attraverso le armi qualcuno si libera della morte,

  45 	avendo saputo che questi due eroi esperti e ardui da combatterci,
     	nati al mondo, Bhīṣma e Droṇa sono morti, come posso vivere o Saṁjaya?

  46 	quella ricchezza che era un tempo a Yudhiṣṭhira e di cui ci dispiaceva,
     	oggi dobbiamo accettare con la morte di Bhīṣma e di Droṇa,

  47 	questa distruzione dei kuru è giunta per mia colpa,
     	nella morte di quelli maturi o sūta, le erbe si mutano in folgori,

  48 	l'intera sovranità del mondo ha ottenuto Yudhiṣṭhira,
     	dalla cui ira questi due grandi arcieri, Bhīṣma e Droṇa furono abbattuti,

  49 	il dharma si ottiene per natura, l'adharma non va verso gli uomini,
     	il fato crudele non si astiene dalla distruzione totale,

  50 	in un modo sono pensati gli scopi dagli uomini saggi,
     	e in un altro modo sono condotti dal fato, questa è la mia opinione,

  51 	perciò essendo di esito inevitabile questa suprema sventura sopraggiunta,
     	impensabile da vincere, raccontami come è avvenuta.”
     


                              XI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ dunque io ti descriverò tutto quello che ho visto coi miei occhi,
     	come cadde Droṇa abbattuto dai pāṇḍava e dagli sṛñjaya,

   2 	avendo ottenuto il comando dell'armata, il grande guerriero figlio di Bharadvāja,
     	in mezzo all'intero esercito diceva queste parole a tuo figlio:

   3 	'del comando dell'armata che sempre era del figlio della fiumana,
     	di quel toro dei kuru, oggi tu mi hai onorato,

   4 	ottieni dunque il giusto frutto di questa azione o principe,
     	io compirò qualunque tuo desiderio, scegli ora quanto tu vuoi.'

   5 	allora Duryodhana consultandosi per primi con Karṇa e con Duḥśāsana,
     	rispondeva al maestro invincibile al migliore dei vincitori:

   6 	' se mi concedi una scelta, da vivo Yudhiṣṭhira
     	catturando, quel migliore dei guerrieri, conducilo alla mia presenza.'

   7 	allora il maestro dei kuru, udite le parole di tuo figlio,
     	facendo entusiasmare l'intero esercito diceva queste parole:

   8 	' è il virtuoso re figlio di Kuntī di cui vuoi la cattura,
     	non chiedi ora o invincibile, la grazia della sua morte, 

   9 	per quali motivo o tigre fra gli uomini, non ne desideri la morte?
     	tu non chiedi questa impresa certo per follia o Duryodhana,

  10 	forse che tu non hai odio verso il figlio di Dharma,
     	che tu lo vuoi vivo e salvaguardi la tua stirpe?

  11 	oppure o migliore dei bhārata, sconfitti i pāṇḍava in battaglia,
     	vuoi fare amicizia con loro dandogli una parte del regno?

  12 	è virtuoso il re figlio di Kuntī, è ha nobiltà quel saggio,
     	e assenza di nemici e sincerità, perciò tu lo ami?'

  13 	così apostrofato da Droṇa tuo figlio o bhārata,
     	immediatamente mostrando la natura che sempre è in lui,

  14 	neppure i simili a Bṛhaspati possono di nascondere il proprio animo,
     	perciò tuo figlio gioioso queste parole diceva:

  15 	' la mia vittoria o maestro non è nell'uccidere in battaglia il figlio di Kuntī,
     	ucciso Yudhiṣṭhira, il pṛthāde certo ci uccidera tutti,

  16 	egli non può essere ucciso in battaglia neppure da tutti gli immortali,
     	chi rimanesse di loro non ci risparmierebbe,

  17 	essendo egli di sincere promesse, condotto di nuovo e vinto ai dadi,
     	di nuovo i kuntīdi andranno nella foresta a lui obbedienti,

  18 	e dunque la mia vittoria sarà manifesta per lungo tempo,
     	quindi io non voglio in alcun modo la morte del dharmarāja.'

  19 	il suo contorto scopo conosciuto, Droṇa esperto della verità,
     	pensandoci quel sapiente, a lui diede il dono in modo differente.

  20 	Droṇa disse:
     	'se Arjuna o valoroso, non proteggerà Yudhiṣṭhira sul campo,
     	allora metti conto che sia caduto in tuo potere il maggiore dei pāṇḍava,

  21 	il pṛthāde, neppure da dèi e asura con Indra in testa può essere
     	controbilanciato, o caro, e neppure io posso reggerlo,

  22 	senza dubbio egli è stato un tempo mio discepolo nell'arte delle armi,
     	ed egli è abile, intento alla gloria e saldo nel suo scopo,

  23 	ed ha ottenute moltissime armi da Indra e da Rudra,
     	ed è infuriato con te o re, per questo non posso reggerlo,

  24 	egli sia allontanato dalla battaglia con qualche mezzo che sia possibile,
     	e allora ritiratosi il pṛthāde, il dharmarāja sarà vinto da te,

  25 	se tu credi che la vittoria sia la sua cattura o toro tra gli uomini,
     	con questo espediente certamente lui cadrà catturato,

  26 	io catturando il re che è sempre saldo nel vero e nel dharma,
     	lo condurrò in tuo potere o re, oggi senza dubbio,

  27 	se egli mi sarà vicino in battaglia anche solo per un momento,
     	mentre è lontano il conquista-ricchezze figlio di Kuntī, tigre fra gli uomini,

  28 	sotto gli occhi di Phalguna, il pṛthāde Yudhiṣṭhira,
     	non può essere catturato in battaglia neppure da dèi e asura assieme a Indra.' “

  29 	Saṁjaya disse:
     	“Droṇa avendo promesso la cattura al re sotto condizione,
     	i tuoi figli fanciullescamente pensavano che lui fosse già catturato,

  30 	tuo figlio invero sapeva che Droṇa aveva rispetto dei pāṇḍava,
     	quindi perché fosse fermo nella sua promessa, ne rendeva pubbliche le parole,

  31 	e allora Duryodhana della cattura del pāṇḍava
     	ne faceva proclama a tutte le sue truppe o uccisore di nemici.”