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69. Jayadrathavadha

( L'uccisione di Jayadratha. VII, 61-121)

                              LXI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ il giorno dopo che fecero loro soverchiati dal dolore
     	per la morte di Abhimanyu e quali dei miei là combatterono?

   2 	conoscendo i kuru le imprese dell'ambidestro,
     	dimmi come avendo compiuto quella colpa, i miei erano senza paure,

   3 	in che modo guardarono quella tigre fra gli uomini che giungeva,
     	infuriato come il dio-morte finale, e soverchiato dal dolore per il figlio?

   4 	vedendo l'eroe dalla scimmia per insegna, flettere il grande arco in battaglia,
     	addolorato per il figlio, che fecero i miei?

   5 	quale fu il comportamento in battaglia verso Duryodhana o Saṃjaya?
     	un grande lamento vi è qui, io non odo grida di gioia,

   6 	quei suoni affascinanti e piacevoli all'udito che vi erano prima,
     	oggi non si odono più nella dimora del re sindhu,

   7 	non si odono ora negli accampamenti dei figli i suoni di elogio,
     	dei sūta, e delle schiere dei menestrelli, e di tutti i bardi,

   8 	dove risuonava quel suono che sempre era alle mie orecchie, 
     	ora io non sentirò quel suono soverchiato dai lamenti,

   9 	nella dimora di Somadatta dalle sincere intenzioni o Saṁjaya,
     	un tempo io là seduto o caro, udivo suoni sublimi,

  10 	ora privo di purezza io, risuonare grida di dolore,
     	scorgo la dimora dei miei figli, perduto ogni potere,

  11 	di Viviṁśati, di Durmukha, di Citrasena e di Vikarṇa,
     	e degli altri miei figli non si ode alcun suono,

  12 	i brahmani, gli kṣatriya e i vaiśya, gli allievi che seguivano
     	il figlio di Droṇa grande arciere e rifugio dei miei figli,

  13 	con controversie e conversazioni, con elogi e richieste,
     	con canti vari e gradevoli, lo rallegravano notte e giorno,

  14 	lui che era onorato da molti kuru, pāṇḍava e sātvata,
     	o auriga, nella casa del figlio di Droṇa ora quel suono non si ode come un tempo,

  15 	i cantori e i bardi che servivano il figlio di Droṇa grande arciere,
     	in grande quantità, di costoro non si ode ora il dolce suono,

  16 	il dolcissimo suono che vi era di sera negli accampamenti di Vinda e Anuvinda,
     	ora non si ode più e neppure nelle dimore dei kekaya,

  17 	il grande suono di canti a battimani delle schiere sempre allegre,
     	dei danzatori o caro, ora non si ode più quel dolce suono,

  18 	i celebranti che spargendo il burro in sette parti, servivano
     	il figlio di Somadatta, tesoro di sapienza, di costoro non si ode il dolce suono,

  19 	lo scatto degli archi, il suono dei veda, e quello di lance, spade e carri,
     	era un tempo ininterrotto nella casa di Droṇa, ma questo io ora non lo odo,

  20 	il suono che vi era di canti provenienti da varie regioni,
     	e quello grande delle musiche strumentali, non si ode più ora,

  21 	quando all'inizio, Janārdana giungeva da upaplavya cercando
     	la pace, quell'incrollabile per compassione di tutti i viventi,

  22 	allora io dicevo o sūta, al folle Duryodhana:
     	'per mezzo di Vāsudeva o figlio, fai la pace coi pāṇḍava,

  23 	io penso che il tempo sia giunto non trascurarlo o Duryodhana,
     	se tu rifiuterai il lunghi-capelli che chiede la pace,
     	che parla per il bene altrui, non vi sarà vittoria.'

  24 	egli però rifiutò il dāśārha, toro di tutti gli arcieri,
     	che parlava di conciliazione, e non praticava inganni,

  25 	allora l'opinione di quei due di Duḥśāsa e di Karṇa,
     	seguiva quello sciocco, trascurando me trascinato dal destino,

  26 	io non voleva la partita a dadi, Vidura non l'approvava,
     	il re di sindhu non voleva la partita, Bhīṣma non voleva la partita,

  27 	e neppure Śalya, Bhūriśravas, Purumitra, e Jaya,
     	Aśvatthāman, Kṛpa, Droṇa, volevano la partita o Saṁjaya,

  28 	se secondo l'opinione di costoro avesse agito mio figlio,
     	coi suoi famigliari e amici, coi suoi compagni, a lungo vivrebbe in salute,

  29 	con onesti e gentili discorsi, con care parole verso i famigliari,
     	i nobili pāṇḍava dotati di saggezza otterranno la felicità,

  30 	l'uomo che sempre guarda al dharma ovunque ottiene la felicità,
     	e nel mondo dell'aldilà entra nella sublime pace,

  31 	avendo abilità e maestà essi meritano di godere di metà della terra,
     	la terra fino al mare è la loro terra ancestrale,

  32 	tutti uniti i pāṇḍava rimarranno sul sentiero del dharma,
     	noi abbiamo o caro, parenti che i pāṇḍava staranno ad ascoltare,

  33 	quando Śalya, Somadatta, e Bhīṣma grand'anima,
     	e Droṇa, e Vikarṇa, Bāhlika, e Kṛpa,

  34 	e tutti gli altri anziani, dei bhārata grandi anime,
     	parleranno per il tuo bene o figlio, essi ubbidiranno alle loro parole,

  35 	o chi pensi di costoro che ti possa parlare altrimenti?
     	Kṛṣṇa non si muove dal dharma, e tutti loro sono al tuo seguito, 

  36 	io pure ho parlato ai valorosi con parole aderenti al dharma,
     	e non altrimenti agiranno i pāṇḍava che sono anime giuste.'

  37 	così io conversando o sūta, parlai molte volte al figlio,
     	ma quello sciocco non mi ascoltò, io credo impedito dal destino,

  38 	dove vi sono ventre-di-lupo e Arjuna, e il valoroso vṛṣṇi Sātyaki,
     	e il pāñcāla Uttamaujas, e l'invincibile Yudhāmanyu, 

  39 	l'inaffrontabile Dhṛṣṭadyumna e l'invitto Śikhaṇḍin,
     	gli aśmaka e i kekaya, e il somaka Kṣatradharman, 

  40 	il re dei cedi, e Cekitāna, e Abhibhu, il figlio del re di kāśi,
     	e i figli di Draupadī, Virāṭa e Drupada, grande sul carro,
     	e i gemelli, tigri fra gli uomini, e come consigliere l'uccisore di Madhu,

  41 	chi mai può combattere contro costoro in questo mondo sperando di vivere?
     	questi uccisori di nemici sfoderano e usano armi divine,

  42 	nessun altro che Duryodhana, e Karṇa e Śakuni il figlio di Subala,
     	e per quarto Duḥśāsana, non ne vedo un altro quinto,

  43 	per quelli che hanno Viṣvaksena schierato sul carro, tenendo le redini,
     	e per guerriero Arjuna armato di corazza, non vi è sconfitta,

  44 	i miei lamenti Duryodhana non ricorda,
     	tu mi hai detto che quelle due tigri fra gli uomini Bhīṣma e Droṇa sono morti,

  45 	delle parole profetiche pronunciate da Vidura,
     	il frutto arrivato vedendo, io penso che soffriranno i miei figli,

  46 	come alla fine dell'inverno, spinto dal vento, un grande fuoco
     	brucia una foresta secca, così farà il conquista-ricchezze con l'armata dei miei,

  47 	dicci dunque, tu che sai tutto o Saṁjaya,
     	cosa accadde in quella sera dopo la colpa fatta al pṛthāde,
     	dopo l'uccisone di Abhimanyu o caro, come era il vostro sentire?

  48 	nell'agire in combattimento l'armato del gāṇḍīva, non ha mai
     	fallito, i miei non saranno capaci di fermare questo grande,

  49 	che fece dunque Duryodhana, e che disse di fare Karṇa?
     	e Duḥśāsana, e il figlio di Subala? e che accadde pure
     	a tutti gli altri miei figli là riuniti o Saṁjaya?

  50 	quanto è successo o caro, in battaglia di violento per la condotta di quel folle,
     	di quel makvagio che insegue l'avidità, con l'anima stravolta dall'ira,

  51 	di quello sciocco bramoso del regno, dalla mente rapita dalla furia,
     	sia che sia sbagliato o giusto raccontamelo o Saṁjaya.”
     


                              LXII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ dunque ti racconterò tutto quello di cui sono stato testimone,
     	ascolta, facendoti saldo, grande è il tuo cattivo agire,

   2 	come una diga dopo che sono uscite le acque, così sei tu,
     	che ti lamenti invano o re, non dolerti, o toro dei bhārata,

   3 	inevitabile è la legge sovranaturale del fato,
     	non dolerti o migliore dei bhārata, ciò è stabilito da tempo,

   4 	se tu un tempo dalla partita con figlio di Kuntī Yudhiṣṭhira,
     	avessi distolto i figli, questa sventura non ti colpirebbe,

   5 	e ancora, giunto il momento della guerra se tu
     	avessi trattenuto quei furiosi, questa sventura non ti colpirebbe,

   6 	se tu un tempo avessi fermato l'incauto Duryodhana,
     	incitando i kuru a farlo, questa sventura non ti colpirebbe,

   7 	i pāṇḍava allora non avrebbero percepito la tua mancanza di senno,
     	né i pāñcāla, né i vṛṣṇi, né tutte le altre grandi genti,

   8 	praticando l'agire dei padri se tu trattenendo il figlio sul retto sentiero,
     	avessi praticato il dharma, questa sventura non ti colpirebbe,

   9 	tu che sei il più saggio al mondo, avendo rigettato il dharma eterno,
     	seguendo l'opinione di Duryodhana, di Karṇa, e di Śakuni,

  10 	tutte queste lamentazioni o re, che io odo da te,
     	che sei immerso nelle ricchezze, sono come miele misto a veleno,

  11 	un tempo Kṛṣṇa non rispettava il re pāṇḍava, 
     	né Bhīṣma, né Droṇa quanto rispettava te o sovrano,

  12 	ma quando in te è sorto il tentennamento dal dharma dei re,
     	da allora Kṛṣṇa non ti rispetta più molto,

  13 	come tu riguardi i pṛthādi che sono oggetto di offese,
     	e la conseguenza di ciò ti ha raggiunto mentre brami il regno per i figli,

  14 	portando via a loro il regno avito o senza-macchia,
     	hai ottenuto che i pṛthādi hanno conquistato l'intera terra,

  15 	il pāṇḍava ha acquisito il regno e la gloria dei kuru,
     	e i pāṇḍava praticando il dharma anche la superiorità,

  16 	ma questo loro agire di tal fatta, fu vano quanto ti furono vicino,
     	che furono scacciati dal regno paterno, da te bramoso di preda,

  17 	che ancora tu al tempo della guerra, hai biasimato i figli o sovrano,
     	indicando varie loro colpe, ora ciò non ha importanza,

  18 	i re combattendo sul campo non prestano attenzione alle loro vite,
     	ma penetrando l'esercito dei pṛthādi, combattono quei tori fra gli kṣatriya,

  19 	l'esercito che è protetto da Kṛṣna e da Arjuna, da Sātyaki e da
     	ventre-di-lupo, quali altri che i kaurava potrebbero affrontare?

  20 	quelli che hanno come guerriero il folti-capelli, e come consigliere Janārdana,
     	e Sātyaki come protettore e ventre-di-lupo che li protegge,

  21 	quale arciere di condizione mortale potrebbe combatterci contro,
     	a parte i kaurava o quelli che sono i loro alleati?

  22 	quanto è possibile fare da parte di amati sovrani,
     	da parte di prodi saldi nel dharma kṣatriya, tanto compiono i kaurava,

  23 	come fu il combattimento, supremamente arduo di quelle tigri fra gli uomini,
     	dei kuru contro i pāṇḍava, tutto questo ascolta in verità.”
     


                              LXIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ schiaritasi alfine quella notte, Droṇa il migliore degli armati,
     	tutte le proprie truppe cominciava a schierare,

   2 	di quei prodi che rumoreggiavano o re, pieni di furia e passione,
     	le varie voci si udivano mentre si apprestavano ad uccidersi vicendevolmente,

   3 	e provando gli archi sul campo, tendendo le corde con le mani,
     	soffiavano gridando: ' dov'è ora il conquista-ricchezze?'

   4 	altri sfoderando le spade, ben fatte coi bordi affilati,
     	ben temperate, del color del cielo, le facevano volteggiare,

   5 	e con abilità maneggiando le spade e gli archi, e provandole,
     	i guerrieri smaniosi di battaglia, si mostravano a migliaia,

   6 	coi loro campanelli, spalmati di sandalo, adornati d'oro, di gemme,
     	altri volteggiando le mazze, chiedevano dei pāṇḍava,

   7 	altri folli del loro orgoglio e forza, colle loro forti braccia, 
     	alzando le barre di ferro simili a bandiere di Indra riempivano il cielo,

   8 	e altri ancora adornati di bellissime ghirlande, con varie armi, 
     	dei guerrieri smaniosi di battaglia, qua e là si schieravano,

   9 	'dov'è Arjuna, dov'è Govinda, e dov'è il prode ventre-di-lupo?
     	e dove sono i loro amici?' così gridavano sul campo,

  10 	quindi dando fiato alla conchiglia, e affrettando i propri cavalli,
     	Droṇa qua e là radunandoli si muoveva in fretta,

  11 	avendo ordinato a tutte le truppe di schierarsi,
     	il figlio di Bharadvāja, o grande re, così parlava a jayadratha:

  12 	'tu assieme a figlio di Somadatta, e a Karṇa grande sul carro,
     	ad Aśvatthāman, a Śalya e a Vṛṣasena, e pure a Kṛpa,

  13 	con centomila cavalli, e sei miriadi di carri,
     	e con quattordici migliaia di elefanti furiosi,

  14 	e con ventuno migliaia di fanti armati di corazza,
     	schièrati senza allontarti da me per tre gavyūti, 

  15 	là schierato neppure gli dèi assieme ad Indra potrebbero prenderti,
     	come dunque tutti i pāṇḍava? o sindhu abbi coraggio.'

  16 	cosi apostrofato, prese coraggio Jayadratha il re dei sindhu,
     	e si mosse assieme ai gāndhāra, circondato da quei grandi guerrieri,
     	schierati con le loro armature, e cogli auriga impegnati con le forti mani,

  17 	tutti decorati con pennacchi, e adornati d'oro fino,
     	erano o re dei re, i cavalli di Jayadratha, dall'ottimo tiro,
     	in numero di settemila e e altri duemila di razza sindhu,

  18 	e con mille e cinquecento elefanti montati da abili
     	guidatori, furiosi, di terribile aspetto, con le corazze,

  19 	e di fiero agire, tuo figlio Durmarṣaṇa,
     	si schierava combattendo davanti a tutti gli eserciti,

  20 	quindi Duḥśāsana, e Vikarṇa, questi due tuoi figli,
     	per la salvezza del re dei sindhu si schieravano all'avanguardia,

  21 	lungo dodici gavyūti, e largo cinque alla retroguardia,
     	uno schieramento a cerchio e a cuneo fu ordinato dal figlio di Bharadvāja,

  22 	da Droṇa in persona fu ordinato, schierando qua e là 
     	vari valorosi sovrani, con carri, elefanti, cavalli, e fanti,

  23 	e dietro di lui vi era una formazione a loto, impenetrabile al suo interno,
     	e in mezzo al loto vi era ancora nascosto uno schieramento ad ago,

  24 	così avendo ordinato il suo grande schieramento Droṇa stesso si schierava,
     	e alla punta dell'ago, si schierava il grande arciere, Kṛtavarman,

  25 	e di seguito il re dei kāmboja e Jalasaṁdha o mio signore,
     	e Duryodhana coi suoi consiglieri, subito dietro,

  26 	quindi centomila guerrieri che mai indietreggiano,
     	erano tutti schierati a protezione del'ago e del cuneo,

  27 	e dietro a questi o re, circondato da una grande armata,
     	era schierato Jayadratha, o re al bordo dell'ago,

  28 	il figlio di Bharadvāja era schierato alla testa del cuneo o re dei re,
     	e dietro a lui vi era il re dei bhoja che di persona lo proteggeva,

  29 	con l'armatura, vesti e turbante bianchi, a protezione dello schieramento,
     	il grandi-braccia Droṇa tendeva l'arco saldo come il dio-morte infuriato,

  30 	scorgendo il carro di Droṇa coi rossi destrieri, e la vedi e la pelle
     	di antilope nera sul pennone, i kuru divennero entusiasti,

  31 	e grandissima meraviglia sorgeva nelle schiere dei Siddha e di cāraṇa,
     	vedendo lo schieramento ordinato da Droṇa, simile a mare agitato,

  32 	' questo schieramento nasconde l'intera terra,
     	con i suoi monti, mari e selve, e piena di vari popoli.' così pensavano i viventi,

  33 	vedendo quel cuneo schierato, coi molti carri, elefanti, cavalli e fanti, di meraviglioso
     	e lucente aspetto, dal terribile frastuono, da rompere il cuore del nemico, gioiva il re.”
     


                              LXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi ordinate quelle schiere urlanti o mio signore,
     	mentre battevano i tamburi di battaglia, e suonavano i timpani,

   2 	e col frastuono delle truppe e le musiche degli strumenti, 
     	con le conchiglie soffiate, essendo da far rizzare i capelli quel frastuono,

   3 	mentre si armavavo lentamente i soldati pronti al combattimento,
     	l'ambidestro appariva pronto a quel crudele momento,

   4 	e molte migliaia di corvi e cornacchie gridavano là,
     	vicino all'ambidestro o bhārata,

   5 	e animali con urla tremende, e sciacalli dall'aspetto infausto,
     	alla nostra destra mentre avanzavamo, urlavano,

   6 	e fulgenti meteore accompagnate da uragani cadevano ovunque,
     	e tremava l'intera terra, sorto che fu quel terribile pericolo,

   7 	in ogni direzione aspri venti con tempeste, e piogge di pietre,
     	soffiavano mentre il kuntīde partiva pronto alla battaglia,

   8 	il figlio di Nakula, Śatānīka, e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	quei due saggi ordinavano allora gli eserciti dei pāṇḍava,

   9 	quindi con mille carri e cento elefanti,
     	e tremila cavalli, ciascuno con cento fanti,

  10 	che coprivano uno spazio della misura di mille e cinquecento archi,
     	tuo figlio Durmarṣaṇa, schierandosi davanti a tutte le truppe diceva:

  11 	' oggi io arresterò il possessore del gāṇḍīva dal fiero combattere,
     	e acceso di fuoco, come la costa arresta il mare dimora di mostri,

  12 	oggi vedranno in battaglia il conquista-ricchezze infuriato,
     	da me fermato quell'invincibile, come un mucchio di sassi da una roccia.'

  13 	così parlava o grande re, quel grand'anima, dal grande intelletto,
     	quel grande arciere circondato da grandi arcieri o re, là schierato,

  14 	quindi come il dio finale infuriato, come il Vāsava con la sua folgore,
     	come l'invincibile morte col bastone in pugno, spinto dal fato,

  15 	come l'Imperturbabile con tridente in mano, come Varuṇa col suo laccio,
     	come il fuoco acceso di fine yuga, che brucia di nuovo i viventi,

  16 	acceso d'ira di passione e di forza, l'uccisore dei nivātakavaca,
     	il vittorioso, il comquistatore, saldo nella verità per concludere il grande voto,

  17 	indossata la corazza, cinta la spada, con una corona d'oro,
     	portando uno splendido scudo circolare, con bei bracciali e preziosi orecchini,

  18 	stando sul suo ottimo carro, Nara accompagnato da Nārāyaṇa,
     	tendendo il gāṇḍīva splendeva in battaglia come il sole sorgente,

  19 	il conquista-ricchezze davanti all'esercito dove c'è una grande caduta di frecce
     	portando il suo carro ben armato, diede fiato alla conchiglia quel potente,

  20 	allora anche Kṛṣṇa, senza agitazione, assieme al pṛthāde o mio signore,
     	dava potentemente fiato alla pāñcajanya, la migliore delle conchiglie,

  21 	per il suono delle conchiglie di quei due, nel tuo esercito o signore di popoli,
     	tutti erano con i capelli ritti, tremanti e privi di sensi,

  22 	come tremano tutti gli esseri per il rumore del tuono,
     	così tremavano i tuoi soldati per il suono delle conchiglie,

  23 	tutti gli animali emettevano urina e feci,
     	e cosi l'intero esercito con tutti gli animali era agitato,

  24 	si abbattevano gli uomini o re, per il suono delle conchiglie o mio signore,
     	alcuni erano privi di sensi e altri tremavano,

  25 	allora la scimmia assieme agli esseri che erano sull'insegna lanciava
     	un grande urlo a bocca aperta, terrorizzando le tue truppe,

  26 	allora conchiglie, tamburelli e tamburi, assieme a timpani,
     	di nuovo furono battuti, rincuorando il tuo esercito,

  27 	da quel suono di vari strumenti, dal frastuono di urla e battimani,
     	dalle urla leonine che assieme alle musiche sfidavano i grandi guerrieri,

  28 	in quel tumultuoso frastuono terrorizzante per i vili,
     	fortemente entusiasta, il figlio del dio punitore di Pāka diceva al dāśārha:

  29 	' spingi i cavalli o signore-dei-sensi, dove sta Durmarṣaṇa,
     	rompendo lo schierameto di elefanti io penetrerò nell'armata nemica.'

  30 	così richiesto dall'ambidestro, il lunghi-capelli grandi-braccia,
     	spingeva i cavalli là dove stava Durmarṣaṇa,

  31 	un tumultuoso combattimento sorgeva terribile,
     	tra uno solo contro i molti a protezione dei carri e degli elefanti,

  32 	allora con una pioggia di dardi, come il dio-nuvoloso fa con la pioggia,
     	il pṛthāde ricopriva i nemici, come nuvola le montagne,

  33 	e allora tutti quei guerrieri sui carri rapidamente e abilmente,
     	ricoprivano di scrosci di frecce, Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze,

  34 	infuriato allora il grandi-braccia, respinto dai nemici in battaglia,
     	il pṛthāde con le frecce tagliava dai corpi le teste dei guerrieri sui carri,

  35 	con gli occhi e le bocche spalancate, con le labbra e le ciglia serrate,
     	con i loro orecchini ed elmi, da quelle teste la terra era ricoperta,

  36 	come boschetti di loto a pezzi ovunque,
     	apparivano disperse le teste dei guerrieri,

  37 	e i bellissimi ornamenti d'oro imbrattati di sangue,
     	apparivano o re, come masse di nuvole piene di fulmini,

  38 	il rumore di quelle teste che cadevano al suolo era o re,
     	come quello di frutti maturi che cadevano al proprio tempo dalle palme,

  39 	quelche corpo senza testa stava in piedi con l'arco in mano,
     	qualcuno la spada estratta, con le braccia alzate se ne stava,

  40 	e non sapevano che le loro teste erano cadute a terre quei tori fra gli uomini,
     	infuriati come erano per sconfiggere in battaglia il kuntīde,

  41 	della parti superiori dei cavalli, delle proboscidi degli elefanti, 
     	e delle molte teste di quei valorosi era riempita la terra,

  42 	'quello è il pṛthāde; in che direzione è il pṛthāde? questo è il pṛthāde.' 
     	così o potente, nei tuoi eserciti ai guerrieri appariva la natura del pṛthāde,

  43 	alcuni si uccisero vicendevolmente, e altri anche sé stessi,
     	confusi dal loro destino, pensavano che l'intero mondo fosse lo stesso pṛthāde,

  44 	urlando sanguinanti, privi di senno, violentemente sofferenti, 
     	molti valorosi giacevano chiamando gli amici,

  45 	coi loro giavellotti, coi loro dardi, lance, spade e asce,
     	coi loro elmetti, e sciabole, con le frecce, gli archi e le aste,

  46 	con i loro dardi scudi e gioielli, con le mazze e i loro bracciali, 
     	le braccia simili a grandi serpenti, e a barre di ferro,

  47 	si agitavano si muovevano, si allacciavano, in ogni luogo,
     	e con furia facevano sforzi, dopo essere stati tagliati dalle supreme frecce,

  48 	di ciascuno degli uomini che in battaglia si scontrava col pṛthāde,
     	il corpo era trafitto dalle frecce mortali,

  49 	mentre danzava tendendo il suo arco sul percorso del suo carro,
     	nessuno poteva neppure scorgere da vicino il pṛthāde,

  50 	e dell'abilità del figlio di Pāṇḍu intento a scagliare
     	velocemente le sue frecce, le altre persone di stupivano,

  51 	Phalguna trafiggeva con le sue frecce, l'elefante col suo guidatore,
     	il cavallo col suo cavaliere, e il guerriero sul carro col suo auriga,

  52 	nessuno dei combattenti, sia che fuggisse, sia che si girasse,  
     	sia che gli stesse davanti, vi era che il pāṇḍava non uccidesse, 

  53 	come il sole sorgendo in cielo distrugge le tenebre,
     	così Arjuna distruggeva quell'esercito di elefanti coi suoi dardi piumati,

  54 	il tuo esercito con quegli elefanti trafitti e caduti, appariva
     	come la terra alla fine dei tempi, con i monti dispersi,

  55 	come i viventi non possono guardare il sole a mezzogiorno,
     	così i nemici in battaglia non potevano vedere il conquista-ricchezze infuriato,

  56 	e così l'esercito di tuo figlio in battaglia o tormenta-nemici,
     	fu rapidamente rotto, e grandemente confuso, dai colpi delle frecce,

  57 	come da un grande vento le schiere delle nuvole sono disperse,
     	cosi era respinta quell'armata, e non era in grado neppure di scorgerlo,

  58 	con le fruste, con le punte degli archi, con urla ben dirette,
     	con colpi di redini e di corde e con aspre parole,

  59 	inditando i cavalli, rapidamente si salvavano i tuoi,
     	cavalieri, e guerrieri sui carri e i fanti pressati da Arjuna,

  60 	e cogli uncini e le dita pungendoli, altri spingevano gli elefanti,
     	e altri confusi dalle frecce procedevano verso di lui,
     	i tuoi guerieri, perduta la loro potenza, erano tutti tremanti allora.”
     


                              LXV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“rotta l'avanguardia dell'armata e colpita dal coronato,
     	quali valorosi là sul campo combatterono contro il conquista-ricchezze?

   2 	o forse alcuni entrati nello schieramento a cuneo avendo perso la determinazione,
     	si schierano rifugiandosi presso Droṇa, sicuro muro per ripararsi?”

   3 	Saṁjaya disse:
     	“quindi allora essendo rotto da Arjuna quell'esercito,
     	perduto il valore, perduta la forza, messo in fuga in un batter d'occhio,

   4 	trafitto continuamente dalle ottime frecce del figlio del dio punitore di Pāka,
     	nessuno vi era sul campo che fosse neppure in grado di guardare Arjuna,

   5 	quindi tuo figlio o re, vedendo l'esercito in quel frangente,
     	Duḥśāsana violentemente infuriato, si avviava a combattere contro Arjuna,

   6 	era coperto da una corazza variopinta di oro,
     	con un elmo di oro fino, quel prode dal fiero coraggio,

   7 	con una grande schiera di elefanti, quasi per ingoiare l'intera terra,
     	Duḥśāsana o grande re, circondava l'ambidestro,

   8 	dal rumore dei barriti degli elefanti, e dal suono delle conchiglie,
     	dagli scatti delle corde sulle mani, e dal frastuono dei pachidermi,

   9 	la terra, i luoghi e l'aria intera era piena di quel frastuono,
     	che a lungo sorgeva terrificante e pauroso,

  10 	vedendo rapidamente giungere quegli elefanti spinti dai pungoli,
     	con le proboscidi pendenti, furiosi, con fianchi simili a montagne,

  11 	il conquista-ricchezze leone tra gli uomini, con un grande ruggito leonino,
     	disperdeva con le frecce la schiera degli elefanti nemici in ogni parte,

  12 	come un grande oceano squassato dal vento,
     	è penetrato da un mostro marino, così quella schiera di elefanti dal coronato, 

  13 	come il sole che supera i suoi limiti, bruciando alla fine dello yuga,
     	appariva il pṛthāde, vincitore di città nemiche, in ogni luogo,

  14 	e dal rumore degli zoccoli dei cavalli e dal frastuono delle ruote,
     	dal suono delle urla, e dal risuonare della corda,
     	dal suono della devadatta, e dal canto dell'arco gāṇḍīva,

  15 	privati di potenza divennero gli elefanti e privi dei sensi,
     	trafitti dalle frecce simili a serpenti velenosi dell'ambidestro,

  16 	gli elefanti, dalle frecce spiumate scagliate dal gāṇḍīva in battaglia,
     	a molte centinaia e migliaia erano colpiti in tutte le membra,

  17 	lanciando supreme urla trafitti dal coronato,
     	cadevano incessantemente a terra, come monti rotti ai fianchi,

  18 	alcuni elefanti colpiti nelle gengive, sulla fronte, sui fianchi,
     	dalle frecce, lanciavano ogni momento urla come di chiurlo,

  19 	e dal coronato erano tagliate le parti superiori
     	degli uomini che stavano sulla groppa degli elefanti, con frecce ben levigate,

  20 	e di quelle teste coi loro orecchini che cadevano al suolo,
     	il pṛthāde ne faceva offerta agli dèi convenuti, come fossero loti,

  21 	attaccati ai loro apparati, privi di corazza, pieni di ferire, e coperti di sangue, 
     	degli uomini pendevano dagli elefanti che si aggiravano sul campo,

  22 	alcuni da una sola freccia piumata ben scagliata,
     	in due e in tre trafitti cadevano al suolo,

  23 	corde e archi, stendardi, e anche i timoni e i gioghi
     	dei carri faceva a pezzi con frecce bhalla ben levigate,

  24 	né mentre incoccava, o mirava o scagliava, o tendeva,
     	danzando con l'arco teso, il pṛthāde si poteva scorgere,

  25 	grandemente trafitti dalle frecce scagliate, perdendo sangue,
     	altri elefanti ad ogni momento cadevano al suolo,

  26 	innumerevoli corpi senza testa, in piedi ovunque,
     	apparivano o grande re, in quel supremo scontro,

  27 	cogli archi, e le protezioni per le dita, con le spade, e i bracciali,
     	si mostravano braccia tagliate, adornate di gioielli d'oro,

  28 	e con gli apparati, coi pianali di carro, coi timoni e i pennoni abbattuti,
     	con le ruote, e gli assali dispersi, e coi gioghi rotti in molte parti,

  29 	con scudi, archi e frecce, dispersi qua e là,
     	con ghirlande e ornamenti, colle vesti e grandi bandiere cadute,

  30 	e dai corpi caduti di elefanti, cavalli, e kṣatriya uccisi,
     	la terra appariva là, terribile a vedersi,

  31 	così l'esercito di Duḥśāsana colpito dal coronato,
     	fuggiva o grande re, tremante assieme al suo capo,

  32 	allora Duḥśāsana, tremando col suo esercito, oppresso dalle frecce,
     	si precipitava verso la schiera a cuneo cercando scampo presso Droṇa”
     


                              LXVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ l'ambidestro, il conquista-ricchezze, distrutto l'esercito di Duḥśāsana,
     	si precipitava verso l'esercito di Droṇa per raggiungere il re dei sindhu,

   2 	e raggiunto che ebbe Droṇa schierato davanti alla sua formazione,
     	a mani giunte, con l'approvazione di Kṛṣṇa queste parole gli diceva:

   3 	' con benevolenza pensa a me o brahmano, e augurami fortuna,
     	per tua grazia, io voglio penetrare in questa armata ardua da rompere,

   4 	tu o signore, sei per me come il padre, e anche come il dharmarāja,
     	e pure come Kṛṣṇa, io ti dico la verità,

   5 	come Aśvatthāman o padre, da te è protetto o senza-macchia,
     	così anch'io fui da te sempre protetto e migliore dei brahmani,

   6 	per tua grazia io voglio uccidere in battaglia il re dei sindhu,
     	o migliore degli uomini, salvaguarda la mia promessa o illustre.'

   7 	così apostrofato il maestro allora sorridendo rispondeva:
     	'senza sconfiggere me o Bībhatsu non puoi vincere Jayadratha.'

   8 	e detto questo, Droṇa lo ricopriva di frotte di frecce
     	aguzze, assieme al suo carro, cavalli, insegna e auriga come ridendo,

   9 	allora Arjuna coi suoi dardi abbattute quelle frotte di frecce di Droṇa, 
     	attaccava Droṇa con potentissime frecce terribili a vedersi,

  10 	e colpiva Droṇa sul campo, col suo permesso o signore di popoli,
     	ancora con nove frecce, restando saldo nel dharma kṣatriya,

  11 	i suoi dardi con le frecce abbattuti, Droṇa colpiva quei due, 
     	Kṛṣṇa e il pāṇḍava con frecce simili e velenose fiamme infuocate,

  12 	il pāṇḍava voleva targliargli l'arco con le frecce,
     	e mentre Phalguna grand'anima pensava a ciò,
     	il valoroso Droṇa con le frecce senza tremare tagliava la corda del suo arco,

  13 	e colpiva i suoi cavalli, l'insegna e l'auriga,
     	e copriva di frecce sorridendo, il valoroso Arjuna, 

  14 	il quel frangente, il pṛthāde attaccata la corda al grande arco,
     	superando il maestro, il migliore di tutti gli armati,
     	scagliava seicento frecce con la velocità di una sola,

  15 	e ancora altre settecento alle migliaia del suo seguito,
     	scagliava, e altre miriadi ancora, e queste colpirono l'esercito di Droṇa, 

  16 	da quelle precise frecce di quel fortissimo, ed esperto di varie armi,
     	trafitti, uomini cavalli ed elefanti, cadevano morti,

  17 	e guerrieri sui carri che fuggivano sul campo cadevano, rotte le armi e
     	le vite, dai loro ottimi carrri, coi loro cavalli colpiti dalle frecce,

  18 	elefanti simili di aspetto a picchi montuosi, a nuvole, o a palazzi, cadevano
     	come fossero bruciati dispersi e fatti a pezzi, dalla folgore o da vento e fuoco,

  19 	migliaia di cavalli cadevano uccisi dalle frecce di Arjuna,
     	come oche selvatiche trascinate dalle acque sulle pendici dell'himavat,

  20 	schiere di fanti, cavalli elefanti e carri, erano distrutti dalle frecce del pāṇḍava,
     	come le meravigliose schiere degli oceani dai raggi del sole a fine yuga,

  21 	quella rete di raggi di sole che erano i dardi del pāṇḍava che bruciava i valorosi kuru sul campo,
     	dalla nuvola che era Droṇa violenti piogge di frecce veniva coperta, come il sole dalle nuvole,

  22 	quindi con una freccia fortemente scagliata da divorar la vita dei nemici,
     	Droṇa colpiva al petto il conquista-ricchezze,

  23 	tremando in tutte le membra, come una montagna nel terremoto,
     	Bībhatsu, ritrovata la calma trafiggeva Droṇa con le frecce, 

  24 	Droṇa però con cinque frecce colpiva Vāsudeva,
     	e Arjuna con settantatre, e la sua insegna con tre frecce,

  25 	e superando il discepolo in ardimento, Droṇa o re,
     	in un istante rendeva Arjuna nascosto dalle piogge di frecce,	

  26 	noi non vedevamo volare le frecce scagliate dal figlio di Bharadvāja,
     	ma solo il cerchio del suo arco teso, e questo era un portento,

  27 	volavano sul campo o re, verso Vāsudeva e verso il conquista-ricchezze,
     	moltissime frecce coperte di penne di airone scagliate da Droṇa,

  28 	vedendo un tale scontro tra Droṇa e il pāṇḍava allora,
     	Vāsudeva dal grande intelletto, pensava al da farsi,

  29 	quindi Vāsudeva diceva queste parole al conquista-ricchezze:
     	' pṛthāde, pṛthāde, grandi-braccia, non perdiamo altro tempo,

  30 	abbandonando Droṇa, andiamo a fare la cosa più importante.'
     	e il pṛthāde allora diceva a Kṛṣṇa: ' come tu vuoi o lunghi-capelli.'

  31 	quindi compiuta la pradakṣiṇa, a Droṇa se ne partiva quel grandi-braccia,
     	e girandosi Bībhatsu andava via scagliando frecce,

  32 	allora Droṇa sorridendo, diceva: ' dove te ne vai o pāṇḍava,
     	certo non puoi andartene senza aver vinto il nemico in battaglia.'

  33 	Arjuna disse:
     	' tu sei il mio guru non il nemico, io ti sono discepolo e come tuo figlio,
     	e non vi è nessun uomo al mondo che possa vincerti.' “

  34 	Saṁjaya disse:
     	“ così avendo parlata Bībhatsu, ansioso di uccidere Jayadratha,
     	con grande fretta quel grandi-braccia assaliva l'armata,

  35 	le sue due guardie alle ruote, i pāñcāla Yudhāmanyu e Uttamaujas,
     	quelle due grandi anime lo seguivano mentre penetrava nel tuo esercito,

  36 	allora Jaya o grande re, e il sātvata Kṛtavarman,
     	il re kāmboja e Śrutāyu andarono incontro al conquista-ricchezze,

  37 	li seguivano con diecimila carri,
     	gli abhīṣāha, gli śurasena, glgli śibi e i vasāti,

  38 	i mācellaka, e i lalittha, i kekaya e i madraka,
     	e i nārāyaṇa, i gopāla, e le schiere dei kāmboja,

  39 	prodi guerrieri che un tempo furono vinti in battaglia da Karṇa, 
     	con in testa il figlio di Bharadvāja, pronti alla morte si pararono contro Arjuna,

  40 	con lui furioso e oppresso per la morte del figlio, pari al dio-morte alla fine,
     	che trascurava la propra vita nel tumulto, armato di varie armi,

  41 	mentre penetrava le armate come un capobranco di elefanti,
     	con quel grande e valoroso arciere, tigre fra gli uomini si scontrarono,

  42 	allora sorgeva una tumultuosa battaglia da fare rizzare i capelli,
     	tra quei guerrieri e Arjuna che si attaccavano reciprocamente,

  43 	e tutti insieme resistettero a quel toro fra gli uomini che avanzava,
     	per uccidere Jayadratha, come un farmaco contro un sorta malattia.”
     


                              LXVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ da questi fermato, il fortissimo e coraggioso pṛthāde, 
     	quel migliore dei guerrieri, rapidamente fu raggiunto da Droṇa, 

   2 	scagliando mucchi di frecce pungenti, come il sole i suoi raggi,
     	tormentava quell'armata come un mucchio di malattie il corpo,

   3 	cavalli trafitti, bandiere tagliate, elefanti caduti coi loro cavalieri,
     	parasoli e archi rotti, carri privati delle ruote,

   4 	schiere che fuggivano ovunque afflitte dalle frecce,
     	così era quella tumultuosa battaglia, e non si capiva più nulla,

   5 	l'esercito di quelli che si scontravano vicendevolmente con le frecce in battaglia, 
     	Arjuna, o re, quell'armata faceva tremare di continuo,

   6 	volendo render vero il suo giuramento, quel fedele alla verità,
     	coi suoi bianchi destrieri attaccava quel migliore dei carri dai rossi cavalli; 

   7 	il maestro Droṇa con venticinque frecce capaci di penetrar le viscere,
     	colpiva quel suo discepolo grande arciere,

   8 	quasi immediatamente Bībhatsu, il migliore di tutti gli armati,
     	lo attaccava scagliando frecce da abbattere la foga dei suoi dardi,

   9 	le sue frecce rapidamente scagliate con frecce ben levigate,
     	quel grand'anima abbatteva sfoderando l'arma di Brahmā, 

  10 	portentosa noi vedemmo, la maestria di Droṇa in battaglia,
     	che Arjuna pur con sforzo giovanile, non riusciva a colpirlo,

  11 	come una grande nuvola scaglia torrenti d'acque a migliaia,
     	la nuvola che era Droṇa sommergeva il mare che era il pṛthāde, di piogge di frecce,

  12 	Arjuna quella pioggia di frecce con l'arma di Brahmā o mio signore,
     	arrestava, quello splendido, abbattendo le frecce con le sue frecce,

  13 	Droṇa però con venticinque dardi colpiva l'eroe dai bianchi cavalli,
     	e con settanta Vāsudeva alle braccia e al petto,

  14 	ma il saggio pṛthāde ridendo, il maestro che tirava le sue frecce,
     	che scagliava aguzze frecce, respingeva in battaglia,

  15 	quindi i due supremi guerrieri colpiti da Droṇa,
     	si allontanarono da lui inaffrontabile come il fuoco che sorge a fine yuga,

  16 	ed evitando le affilate frecce scagliate dall'arco di Droṇa,
     	il kuntīde con diadema e ghirlanda, si precipitava sull'esercito dei bhoja,

  17 	egli in mezzo tra Kṛtavarman e il kāmboja Sudakṣiṇa,
     	si schierava, evitando Droṇa come fosse la montagna maināka,

  18 	quindi l'invincibile re dei bhoja, colpiva o migliore dei kuru,
     	rapido e con freddezza, quella tigre fra gli uomini con dieci frecce piumate,

  19 	Arjuna lo trafiggeva in battaglia o re, con una aguzza freccia,
     	e ancora con altre tre frecce quasi confondendo il sātvata,

  20 	il bhoja però, ridendo, ciascuno dei due il pṛthāde e il mādhava Vāsudeva,
     	con venticinque missili colpiva, 

  21 	Arjuna tagliato il suo arco, lo colpiva poi con ventuno
     	frecce simili a fiamme di fuoco, ed a serpenti velenosi infuriati,

  22 	il grande guerriero Kṛtavarman preso allora un altro arco, 
     	con cinque missili rapidamente lo colpiva al petto o bhārata,

  23 	e ancora con altre cinque aguzze frecce colpiva il pṛthāde,
     	il pṛthāde con nove frecce lo trafiggeva al centro del petto,

  24 	vedendo il kuntīde occupato contro il carro di Kṛtavarman,
     	il principe vṛṣṇi, pensava che non dovessero perdere tempo,

  25 	quindi Kṛṣṇa diceva al pṛthāde: ' non aver pietà di Kṛtavarman,
     	pensando alla sua prentela coi kuru, fallo a pezzi.'

  26 	allora Arjuna avendo confuso Kṛtavarman con le sue frecce,
     	procedeva coi suoi veloci destrieri verso l'esercito dei kāmboja,

  27 	ma non sopportando, il figlio di Hṛdika, che l'eroe dai bianchi cavalli fosse entrato,
     	tendendo l'arco con la freccia, attaccava i due pāñcāla,

  28 	ma i due pāñcāla che seguivano Arjuna a guardia delle ruote,
     	furono arrestati mentre avanzavano da Kṛtavarman con le sue frecce,

  29 	il bhoja colpiva i due con frecce tutte di ferro,
     	con tre Yudhāmanyu e con quattro Uttamaujas,

  30 	e i due pure lo colpivano con dieci frecce ciascuno,
     	e gli tagliavano l'insegna, e l'arco

  31 	quindi il figlio di Hṛdika preso dall'ira afferrato un altro arco,
     	privandoli dell'arco copriva di frecce quei due valorosi,

  32 	i due altri due archi presi e allacciati, colpivano il bhoja,
     	e nel frattempo Bībhatsu penetrava nell'esercito nemico,

  33 	ma i due impediti da Kṛtavarman, non ottennero un varco,
     	negli eserciti di Dhṛtarāṣṭra, pur impegnandosi qei due tori fra gli uomini,

  34 	l'eroe dai bianchi cavalli, attaccando rapido in battaglia le armate,
     	quell'uccisore di nemici, non uccideva però Kṛtavarman pur raggiungendolo,

  35 	però il prode re Śrutāyudha, vedendolo arrivare,
     	lo attaccava con grande furia tendendo il grande arco,

  36 	egli colpiva con tre frecce il pṛthāde e con settanta Janārdana,
     	e abbatteva con una frecca affilata come rasoio l'insegna del pṛthāde,

  37 	allora Arjuna con novanta frecce ben levigate,
     	lo colpiva violentemente infuriato, come si fa coi pungoli su un elefante,

  38 	ma egli non sopportava o re, quell'avanzata del pāṇḍava
     	e quindi lo colpiva con settantacinque frecce,

  39 	Arjuna tagliato il suo arco e abbattuta la sua faretra,
     	infurato lo colpiva al petto con sette frecce ben levigate,

  40 	il re preso dall'ira, afferrato un altro arco,
     	colpiva il figlio di Indra con nove frecce alle braccia e al petto,

  41 	allora Arjuna uccisore di nemici, ridendo colpiva
     	Śrutāyudha con molte migliaia di frecce o bhārata,

  42 	rapidamente ne uccideva i cavalli, e l'auriga quel grande guerriero,
     	e poi quel fortissimo lo trafiggeva con settanta frecce,

  43 	il re Śrutāyudha abbandonato il carro coi cavalli uccisi,
     	attaccava sul campo il pṛthāde imbracciando una mazza quel valoroso,

  44 	ma il re Śrutāyudha quel valoroso era figlio di Varuṇa,
     	e aveva per madre la grande fiumana dalle fresche acque chiamata Parṇaśā,

  45 	e sua madre aveva detto queste parole a Varuṇa per proteggere il figlio:
     	' che sia inviolabile al mondo dai nemici il figlio mio.'

  46 	e Varuṇa contento le aveva detto: ' io gli concedo questa grazia richiesta,
     	questa è un'arma divina con la quale tuo figlio sarà inviolabile,

  47 	l'immortalità non è propria dell'uomo in alcun modo, 
     	deve morire suo malgrado chiunque sia nato o migliore delle fiumane,

  48 	ma lui sarà sempre invincibile dai nemici in battaglia,
     	per merito di quest'arma, allontana ogni ansia dal cuore.'

  49 	così avando parlato Varuṇa gli dava una mazza benedetta da mantra,
     	con la quale divenne invincibile in tutto il mondo Śrutāyudha,

  50 	e il beato, il signore delle acque ancora gli diceva:
     	'questa non sia mai abbattuta da te su un non combattente.'

  51 	ma egli con quell'arma distruggi-eroi colpiva Janārdana,
     	e il valoroso Kṛṣṇa la parava con le larghe spalle,

  52 	non faceva vacillare il nipote di Śūra, come il vento contro il monte vindhya,
     	tornava indietro su di lui come lanciata impropriamente,

  53 	e uccideva il valoroso e audace Śrutāyudha schierato sul campo,
     	e dopo aver ucciso il valoroso Śrutāyudha cadeva a terra,

  54 	grandissime urla allora sorgevano tra i soldati,
     	vedendo Śrutāyudha uccisore di nemici ucciso dalla sua stessa arma,

  55 	scagliata sul lunghi-capelli che non combatteva o sovrano di uomini,
     	da Śrutāyudha, quella mazza allora lo uccideva,

  56 	come fu detto da Varuṇa, così egli trovò la sua fine,
     	e cadeva morto a terra sotto gli occhi di tutti quegli arcieri,

  57 	e caduto il caro figlio della Parṇāśā, appariva
     	come un albero dai molti rami abbattuto dal vento,

  58 	quindi tutte le truppe e tutti i capitani degli eserciti,
     	correvano a vedere Śrutāyudha ucciso quell'uccisore di nemici,

  59 	allora il prode figlio del re di kāmboja Sudakṣiṇa,
     	volava coi veloci destrieri contro Phalguna uccisore di nemici,

  60 	il pṛthāde gli scagliava contro sette frecce o bhārata,
     	e queste trappassando quel prode si piantarono a terra,

  61 	profondamente colpito dalle fiere frecce, scagliate dal gāṇḍīva sul campo,
     	controcolpiva Arjuna con dieci frecce dalle piume di airone,

  62 	e colpito Vāsudeva con altre tre e il pṛthāde con cinque,
     	il pṛthāde tagliato il suo arco, abbatteva la sua insegna o mio signore,

  63 	e il pāṇḍava lo colpiva con due frecce bhalla altamente affilate,
     	egli però colpito il pṛthāde con tre, lanciava allora un ruggito leonino,

  64 	e il prode Sudakṣiṇa, una lancia fatta interamente di ferro,
     	con delle campanelle, scagliava infuriato all'armato del gāṇḍīva,

  65 	questa splendente come una meteora, raggiunto quel grande guerriero,
     	e trapassandolo fiammeggiante cadeva a terra,

  66 	il pṛthāde con quattordici frecce piumate di airone,
     	quell'incomparabile valoroso, lo colpiva coi suoi cavalli, insegna, arco e auriga,
     	e con altre moltissime frecce ne faceva a pezzi il carro,

  67 	e il pāṇḍava con una freccia dai larghi bordi trafiggeva al cuore,
     	il kāmboja Sudakṣiṇa, che aveva perduto coraggio e speranze,

  68 	col cuore trafitto, molli le membra, caduti bracciali e diadema,
     	cadeva a faccia in giù quel prode come una bandiera priva di sostegno,

  69 	quel glorioso nato sulla cima di un monte, dalle belle membra, ben piantato,
     	come un loto strappato dal vento in primavera,

  70 	giaceva ucciso a terra, il kāmboja abituato a preziosi tappeti,
     	Sudakṣiṇa, bellissimo, cogli occhi rossi, il figlio
     	del re dei kāmboja con una freccia fu ucciso dal pṛthāde,

  71 	allora tutti i soldati corsero da tuo figlio,
     	avendo visto uccisi Śrutāyudha e il kāmboja Sudakṣiṇa.”
     


                              LXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ uccisi Sudakṣiṇa o re, e il valoroso Śrutāyudha,
     	infuocate le tue truppe velocemente assalivano il pṛthāde,

   2 	gli abhīṣāha, i śūrasena, gli śibi, e i vasāti,
     	ricoprivano di piogge di frecce o re, il conquista-ricchezze,

   3 	il pāṇḍava distrusse con le frecce seicento di questi non nobili,
     	e loro fuggirono come vili animali terrorizzati da una tigre,

   4 	poi tornati di nuovo circondarono da ogni parte il pṛthāde,
     	che massacrava i nemici sul campo, volendo vincere i nemici in battaglia,

   5 	con le frecce scagliate dal gāṇḍīva di costoro che rapidi giungevano,
     	il conquista-ricchezze abbatteva moltissime teste,

   6 	e la terra dalle teste cadute là era compleamente coperta,
     	e vi era come una nuvola sul campo formata da corvi, cornacchie e avvoltoi,

   7 	ma per tutti costoro distrutti, presi da furia e rabbia,
     	i due Śrutāyus e Acyutāyus si scontrarono col conquista-ricchezze,

   8 	questi due valorosi e forti, orgogliosi, di nobile stirpe, dalle ampie braccia,
     	gli scagliarono piogge di frecce da destra e da sinistra,

   9 	molto rapidi erano i due, o grande re, e bramosi di grande gloria,
     	questi due arcieri volevano uccidere Arjuna per conto di tuo figlio,

  10 	i due di migliaia di frecce ben levigate riempivano
     	Arjuna con furia, come due nuvole uno stagno,

  11 	Śrutāyus quindi infuriato quel migliore sul carro, 
     	colpiva il conquista-ricchezze, con un'aguzza e temperata lancia, 

  12 	quel tormenta-nemici, profondamnete ferito da quel forte avversario,
     	cadeva in supremo deliquo sul campo, meravigliando il lunghi-capelli,

  13 	nello stesso momento Acyutāyus grande guerriero,
     	con un tridente potente e appuntito, colpiva il pāṇḍava,

  14 	aggiungendo dolore alla ferita del pāṇḍava grand'anima,
     	ma il pṛthāde violentemente trafitto si reggeva all'asta della bandiera,

  15 	quindi dall'intero esercito dei tuoi o signore di popoli,
     	sorgeva un grande ruggito leonino, pensando morto il conquista-ricchezze,

  16 	Kṛṣṇa molto preoccupato, vedendo il pṛthāde privo di sensi,
     	confortava il conquista-ricchezze allora con amichevoli parole,

  17 	quindi quei due supremi sul carro, presi di mira il conquista-ricchezze,
     	e il vṛṣṇi Vāsudeva, con piogge di frecce da ogni parte,

  18 	il carro con ruote e timone, con cavalli, stendardo e pennone,
     	nascondevano sul campo, e questo apparve come un portento,

  19 	ripreso fiato lentamente Bībhatsu o bhārata,
     	come raggiunta la città del re dei morti ne fosse tornato,

  20 	vedendo il carro col lunghi-capelli interamente coperto dalla pioggia di frecce,
     	e vedendo arrivare i due nemici come fuochi accesi,

  21 	il pṛthāde grande sul carro, faceva apparire l'arma di Śakra,
     	quindi vi erano migliaia di frecce ben levigate,

  22 	colpirono i due grandi arcieri, e le frecce scagliate dei due,
     	che abbattute dai dardi del pṛthāde si dispersero in cielo,

  23 	il pāṇḍava distrutte le frecce con la forza dei suoi dardi,
     	si schierava qua e là a combattere contro i grandi guerrieri,

  24 	e i due dai mucchi di frecce di Phalguna resi privi di braccia e teste,
     	si abbattevano a terra come due alberi abbattuti dal vento,

  25 	la distruzione di Śrutāyus e l'uccisione di Acyutāyus,
     	appariva sorprendente al pari del disseccamento del mare,

  26 	e distrutti anche cinquecento carri che seguivano i due,
     	il pṛthāde attaccava l'esercito dei bhārata, uccidendo ciascuno dei migliori,

  27 	ma visti uccisi Śrutāuyus e anche Acyutāyus,
     	Ayutāyus infuriato, e anche Dīrghāyus o bhārata,

  28 	i due figli di quei due ottimi uomini, attaccarono il kuntīde,
     	scagliando vari tipi di frecce, afflitti per la perdita dei padri,

  29 	Arjuna in un istante con frecce ben levigate, quei due
     	con suprema ira, spediva verso la dimora di Yama,

  30 	mentre disperdeva gli eserciti come un elefante in uno stagno di loti, 
     	quei tori fra gli kṣatriya non erano in grado di fermare il pṛthāde,

  31 	gli aṅga però con una schiera di elefanti circondarono il pāṇḍava,
     	infuriati erano migliaia o re, quei crestati guerrieri sugli elefanti, 

  32 	e comandati da Duryodhana i sovrani orientali e meridionali,
     	con in testa il kaliṅga e con pachidermi simili a montagne,

  33 	di costoro che attaccavano, rapidamente con le frecce scagliate dal gāṇḍīva,
     	le teste tagliava e le fiere braccia dai bei ornamenti,

  34 	delle loro teste e delle braccia coi loro bracciali la terra era piena,
     	e sembrava come un mucchio di pietre d'oro coperto di serpenti,

  35 	le braccia tagliate dalle frecce, e le teste disperse,
     	apparivano cadere come uccelli dagli alberi,

  36 	gli elefanti trafitti da migliaia di frecce, perdendo sangue,
     	apparivano come monti di gesso rosso cosparsi d'acque quando piove,

  37 	altri giacevano uccisi dalle acute frecce di Bībhatsu,
     	barbari sulla groppa di elefanti, di vario aspetto orrendo,

  38 	con vesti di varie fogge o re, forniti di mucchi di varie armi,
     	con le membra imbrattate di sangue, apparivano uccisi da varie frecce,

  39 	gli elefanti vomitavano sangue colpiti dalle frecce del pṛthāde,
     	a migliaia coi corpi rotti, con le loro guide e scorte,

  40 	urlavano e correvano, e altri vagavano per i luoghi,
     	violentemente tremando con molte grida gli elefanti uccidevano
     	i loro combattenti, i pachidermi infuriati come serpenti velenosi,

  41 	dei terribili yavana e pārada e śaka assieme ai sunika,
     	di terribile aspetto, che erano sapienti delle magìe degli asura,

  42 	dei barbari nati dalla vacca, combattenti mortali,
     	i dārva e gli abhisāra, e i puṇḍra assieme ai bāhlika,

  43 	non si potevano contare queste schiere a centinaia e a migliaia,
     	erano come gocce di pioggia o sciami di cavallette,

  44 	il conquista-ricchezze fatta una nuvola d'ombra con le frecce sull'esercito,
     	mezzi pelati o interamente pelati, impuri a viso barbuto,
     	tutti questi barbari riuniti abbatteva con la magìa delle armi,

  45 	colpiti dalle frecce a centinaia, queste schiere che si muovevano in branco,
     	questi abitanti di monti impervi fuggivano sul campo terrorizzati,

  46 	e di questi elefanti, cavalli coi cavalieri, di questi barbari colpiti da cento frecce,
     	il sangue bevevano felici a terra lupi, aironi, e corvi,

  47 	con un ponte fatto dai mucchi di elefanti, cavalli, e fanti,
     	terribile per le zattere fatte di piogge di frecce, con capelli per alghe e erbe, 
     	produceva un orrendo fiume colorato dal sangue degli uccisi,

  48 	con teste ed elmetti per piccoli pesci, simile alla morte a fine yuga,
     	rendeva quel fiume pieno di elefanti, supremamente sanguinoso,
     	per i corpi dei figli di re, e di elefanti, carri e cavalli coi loro cavalieri,

  49 	come non si vedono conche e cunette quando li sommerge la pioggia,
     	così la terra intera era completamente coperta di sangue,

  50 	quel toro degli kṣatriya spediva al mondo dei morti, i guerrieri,
     	seimila tra i migliori eroi, e ancora un migliaio dei migliori,

  51 	trafitti dalle frecce a migliaia gli elefanti ben addestrati,
     	giacevano prostrati a terra, come picchi montani colpiti da fulmini,

  52 	Arjuna si aggirava distruggendo cavalli, carri ed elefanti,
     	come un elefante infuriato distrugge un boschetto di canne,

  53 	come una selva fatta di molti alberi liane e cespugli,
     	di erbe e legna secca può bruciare il fuoco aiutato dal vento,

  54 	così la foresta del tuo esercito, aiutato dal vento che era Kṛṣṇa,
     	il conquista-ricchezze, l'infuocato pāṇḍava furioso, bruciava con le sue frecce,

  55 	vuoti di uomini rendendo i carri, ne copriva la terra,
     	quasi danzava in mezzo alla folla arco in pugno, il conquista-ricchezze,

  56 	rendendo la terra violentemente sanguinante con le frecce simili a folgori,
     	penetrava nell'esercito dei bhārata, con furia il conquista-ricchezze,
     	Śrutāyus il re ambaṣṭha, lo fermava mentre avanzava,

  57 	e Arjuna con aguzze frecce fornite di piume di airone,
     	abbatteva rapido i suoi cavalli, mentre lui si impegnava o mio signore,
     	e il pṛthāde con altre frecce tagliato il suo arco procedeva,

  58 	l'ambaṣṭha però afferrato una mazza, con gli occhi pieni di rabbia,
     	assaliva sul campo il pṛthāde e il lunghi-capelli grande guerriero,

  59 	quindi quel valoroso ridendo, alzata la mazza o bhārata,
     	fermando il carro con la mazza colpiva il lunghi-capelli,

  60 	vedendo il lunghi-capelli colpito dalla mazza, Arjuna,
     	uccisore di eroi nemici, violentemente infuriato contro l'ambaṣṭha o bhārata,

  61 	con delle frecce dalla cocca d'oro copriva quel supremo sul carro 
     	con la sua mazza in battaglia, come nuvola il sole alto in cielo,

  62 	quindi con altre frecce quel grand'anima polverizzava
     	la sua mazza, e questo del pṛthāde apparve un portento,

  63 	ma vedendo distrutta la mazza un'altra grande ne afferrava,
     	e ripetutamente colpiva Arjuna e Vāsudeva,

  64 	allora Arjuna con due frecce come rasoi, le sue braccia alzate con la mazza,
     	simili a bandiere di Indra tagliava e con un'altra freccia anche la sua testa,

  65 	ucciso egli cadeva al suolo o re, urlando,
     	come una bandiera di Indra caduta coi legami recisi dal palo,

  66 	penetrato nella schiera dei carri, circondato da centinaia di elefanti e cavalli,
     	il pṛthāde appariva come il sole circondato dalle nuvole.”
     


                              LXIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi il kuntīde per desiderio di raggiungere il re dei sindhu, penetrato
     	nell'armata di Droṇa spaccando l'impenetrabile esercito dei bhoja, 

   2 	ucciso Sudakṣiṇa il figlio del re kāmboja o re,
     	e abbattuto il coraggioso Śrutāyudha dall'ambidestro, 

   3 	e disperse e messe in fuga le schiere in ogni luogo,
     	e vedendo rotto il proprio schieramento, tuo figlio si avvicinava a Droṇa,

   4 	affrettandosi con un solo carro raggiunto Droṇa gli diceva:
     	'passato è quella tigre fra gli uomini spazzando via il grande esercito,

   5 	guarda con intelligenza cosa sia immediatamente da fare,
     	per uccidere Arjuna in questa terribile strage di genti,

   6 	perché non sia ucciso quella tigre fra gli uomini di Jayadratha,
     	tutto disponi, fortuna sia a te, tu sei la nostra suprema risorsa,

   7 	il fuoco che è il conquista-ricchezze, spinto dai venti dell'ira,
     	brucia la selva che è il mio esercito come un fuoco acceso una foresta,

   8 	avanzando il kuntīde rompendo lo schieramento o tormenta-nemici,
     	è in supremo pericolo Jayadratha, che gli sia portata salvezza,

   9 	la ferma convinzione vi è nei sovrani o migliore dei sapienti del brahman,
     	che il conquista-ricchezze non supererà mai Droṇa vincendolo,

  10 	ma il pṛthāde è passato sotto i tuoi occhi o splendidissimo,
     	tutto mi sembra doloroso ora, e di non avere un esercito,

  11 	io ti so o gloriosissimo, contento del bene dei pāṇḍava,
     	così sono confuso o brahmano, pensando a cosa si debba fare,

  12 	per quanto in mio potere ti ho fornito o brahmano, di supreme ricchezze,
     	ti do conforto per quanto posso, non dimenticarlo,

  13 	noi che ti siamo devoti, non ci vuoi tu dall'infinito ardimento, 
     	sempre dei pāṇḍava sei conforto, che sono intenti al nostro male,

  14 	tu che vivi coi nostri mezzi sei intento al nostro male,
     	io non ti conoscevo come rasoio ricoperto di miele,

  15 	se tu non mi avessi promesso il dono o signore, della cattura del pāṇḍava,
     	io non avrei mai impedito che il sovrano dei sindhu tornasse a casa,

  16 	io mi aspettavavo scioccamente che tu fossi per lui rifugio,
     	e assicurato da me il re dei sindhu per errore è stato dato alla morte,

  17 	giunto dentro il morso di Yama, un uomo si può liberare,
     	ma giunto preda di Arjuna sul campo Jayadratha non si può liberare,

  18 	quindi agisci o eroe dai rossi destrieri, in modo che il sindhu si salvi,
     	non irritarti per i miei lamenti di dolore, salva il re dei sindhu.'

  19 	Droṇa disse:
     	' non mi indigno per le tue parole, tu sei per me come Aśvatthāman,
     	io ti dirò la verità questo accetta con piacere o signore di popoli,

  20 	Kṛṣṇa è il migliore auriga, veloci sono i suoi cavalli,
     	e fatto anche un piccolo varco, rapido procede il conquista-ricchezze,

  21 	perché non guardi alle frotte di frecce del coronato ampie come krośa
     	che cadono dietro il suo carro scagliate rapidamente mentre procede?

  22 	io non sono capace pur dotato di vigore di andare così veloce,
     	l'intera armata dei pāṇḍava è ora schierata davanti al nostro esercito,

  23 	e Yudhiṣṭhira sarà mio prigioniero davanti a tutti gli arcieri,
     	così io ho promesso, in mezzo agli kṣatriya o grandi-braccia,

  24 	che abbandonato dal conquista-ricchezze quando mi sia vicino,
     	perciò io non seguirò Phalguna abbandonando il fronte dello schieramento,

  25 	il nemico da solo di pari lignaggio e imprese, coi tuoi alleati,
     	raggiungendo combatti, non temere, tu sei il signore del mondo,

  26 	il re, valoroso, celebrato, abile, avendo iniziato l'inimicizia coi pāṇḍava,
     	o eroe, in persona corri rapidamente dove è andato il conquista-ricchezze.'

  27 	Duryodhana disse:
     	' in che modo il migliore di tutti gli armati che ha superato anche te, 
     	il conquista-ricchezze può essere da me fermato o maestro?

  28 	pure il dio armato di folgore, il distruggi-fortezze può essere vinto in battaglia,
     	ma Arjuna vincitore di città nemiche non può essere vinto sul campo,

  29 	lui da cui il bhoja figlio di Hṛdika e tu che sei pari agli dèi,
     	foste vinti colla potenza delle sue armi, e Śrutāyus fu abbattuto,

  30 	e ucciso Sudakṣiṇa, e anche il re Śrutāyudha,
     	e Śrutāyus e Acyutāyus, e i barbari furono uccisi a centinaia,

  31 	come posso io combattere il pāṇḍava in battaglia, che invincibile,
     	sta bruciando i molti nemici? questo dimmi o maestro d'armi,

  32 	se tu pensi che io sia adeguato a combattere con lui, istruiscimi,
     	io sono obbediente ai tuoi ordini, salvaguardia la mia fama.'

  33 	Droṇa disse:
     	' nel vero affermi o kaurava, che il conquista-ricchezze è invincibile,
     	e io agirò come in modo che tu lo vinca,

  34 	questo portento vedano dunque oggi al mondo tutti questi arcieri,
     	mentre tu fermi il kuntīde sotto gli occhi di Vāsudeva,

  35 	questa armatura d'oro o re, io ti allaccerò,
     	in modo che nessuna freccia o arma ti possa vincere in battaglia,

  36 	se contro di te, i tre mondi con i loro dèi e asura, con yakṣa, 
     	con uraga e rākṣasa e coi tutti gli uomini combattessero, tu non ne avrai pericolo,

  37 	né Kṛṣṇa né il kuntīde, né nessun altro armato in battaglia,
     	sarà in grado di trafiggere di frecce la tua corazza,

  38 	tu stesso portando la corazza il furioso Arjuna in battaglia
     	affrettati a colpire, e lui non ti potrà vincere.' “

  39 	Saṁjaya disse:
     	“ ciò detto, affrettandosi Droṇa spruzzando d'acqua un splendida corazza,
     	miracolosa, la allacciava recitando rettamente un mantra,

  40 	a tuo figlio in quella grande battaglia per la sua vittoria,
     	volendo stupire il mondo con la sua scienza quel sapientissimo del brahman.

  41 	Droṇa disse:
     	' che il successo ti arrida, che il brahman e i brahmani ti siano propizi,
     	e i principali dei serpenti ti siano propizi o bhārata,

  42 	che Yayāti, e Nahuṣa e Dhundhumāra e Bhagīratha,
     	e tutti i re ṛṣi ti siano ovunque propizi,

  43 	che tu abbia fortuna dalle creature con un solo piede e con molti,
     	che tu abbia sempre fortuna in battaglia dalle creature senza piedi,

  44 	che Svāhā Svadhā e Śacī ti siano sempre propizie,
     	e che Lakṣmī, e Arundhatī ti portino fortuna o senza-macchia,

  45 	e Asita e Devala, Viśvāmitra e anche Aṅgiras,
     	Vasiṣṭha, e Kaśyapi ti portino fortuna o sovrano,

  46 	Dhātṛ e Vidhātṛ, e il signore del mondo, le direzioni coi loro signori,
     	ti donino fortuna oggi, e anche Kārttikeya dalle sei facce,

  47 	e il beato Vivasvat ti sia interamente propizio,
     	e i quattro elefanti delle direzioni, la terra, il cielo, il firmamento e i pianeti,

  48 	e colui che sotto la terra sempre la sostiene o sovrano,
     	Śeṣa il migliore dei serpenti, ti conceda fortuna,

  49 	o figlio di Gāndhārī, un tempo scesi in battaglia i migliori dei celesti,
     	furono sconfitti dal daitya Vṛtra, coi corpi rotti a migliaia,

  50 	tutti allora assieme a Indra privi di forza e di energia i celesti,
     	corsero a rifugiarsi da Brahmā, spaventati dal grande asura Vṛtra.'

  51 	gli dèi dissero:
     	' essendo martoriati da Vṛtra gli dèi o migliore degli dèi,
     	dacci rifugio o migliore dei celesti, salvaci dal grande pericolo.'

  52 	Droṇa disse:
     	' allora a Viṣṇu che era al suo fianco e agli ottimi celesti con Śakra in testa,
     	diceva queste vere parole alle supreme divinità così abbattute:

  53 	' da me sempre sono protetti gli dèi, con Indra in testa, e con i brahmani,
     	l'energia con la quale Vṛtra fu fornito da Tvaṣṭṛ è inaffrontabile,

  54 	Tvaṣṭṛ un tempo compiendo un tapas per cento miriadi di anni,
     	creava Vṛtra o dèi, dopo aver ottenuto il permesso dal Maheśvara,

  55 	il forte nemico col suo favore può essere ucciso.
     	ma senza andare alla sede di Śaṁkara il beato Hara non può essere visto,

  56 	dopo averlo visto ucciderete il nemico, andate dunque rapidi al mandara,
     	dove risiede il distruttore del rito di Dakṣa, l'origine degli asceti,
     	l'armato del tridente, il signore di tutti gli esseri, che privò degli occhi Bhaga.'

  57 	gli dèi insieme raggiunto il mandara assieme a Brahmā,
     	scorgevano una massa di splendore, pari a milioni di soli,

  58 	ed egli diceva:' benvenuti o dèi, ditemi cosa posso fare per voi,
     	il vedermi non è mai senza frutto, siano esauditi i vostri desideri.'

  59 	i celesti così apostrofati, tutti gli rispondevano:
     	' la nostra energia fu presa da Vṛtra, sii dunque il rifugio dei celesti,

  60 	guarda o dio, i nostri corpi fatti a pezzi dai suoi colpi,
     	corsi a rifugiarci da te, sii la nostra salvezza o Maheśvara.'

  61 	Maheśvara disse:
     	' io  so o dèi come questa azione potentissima,
     	terribile e sorta dall'energia di Tvaṣṭṛ, con può essere fermata da anime imperfette,

  62 	ma certamente io fornirò assistenza a tutti gli abitanti celesti,
     	questa splendente corazza nata dal mio corpo prendendo o Śakra,
     	allacciala con questo mantra mentale o sovrano degli dèi.'

  63 	Droṇa disse:
     	' cosi avendo parlato il dio donatore, dava la corazza e il mantra,
     	e lui protetto dall'armatura, partiva contro l'esercito di Vṛtra,

  64 	e in quella grande barraglia tutti i mucchi di vari armi lanciate,
     	insieme non erano in grado di trapassare lo scudo della sua corazza, 

  65 	quindi il sovrano degli dèi in persona uccideva in battaglia Vṛtra,
     	questa corazza legata dal mantra la diede poi ad Aṅgiras,

  66 	e Aṅgiras lo rivelava al figlio Bṛhaspati, sapiente di ogni mantra,
     	e Bṛhaspati quindi lo rivelava al saggio Agniveśya,

  67 	e Agniveśya lo diede a me, e con questo mantra io ho legato la tua corazza, 
     	oggi, per proteggere il tuo corpo o migliore dei sovrani.' “

  68 	Saṁjaya disse:
     	“ così avendo parlato allora lo spledidissimo Droṇa a tuo figlio, 
     	di nuovo queste parole con dolcezza disse quel toro fra i maestri:

  69 	' con le catene di Brahmā ho legato la tua corazza o principe,
     	come legata da Brahmā hiraṇyagarbha fu un tempo quella di Viṣṇu in battaglia,

  70 	come da Brahmā fu legata nella guerra per Tārakā
     	la divina corazza di Śakra, così io ho legato la tua.'

  71 	legata dunque che ebbe la sua corazza correttamente con un mantra, 
     	mandava il re al grande combattimento il brahmano,

  72 	e quel grandi-braccia equipaggiato dal maestro grand'anima,
     	e con migliaia di carri e guerrieri dei trigarta,

  73 	e migliaia di elefanti infuriati, pieni di valore,
     	e da miriadi di cavalli, e da altri grandi guerrieri,

  74 	attorniato, quel grandi-braccia procedeva contro il carro di Arjuna,
     	e al suono di vari strumenti musicali, come il figlio di Virocana,

  75 	allora era grande il frastuono fra le tue truppe o bhārata
     	avendo visto il re kaurava partire simile ad un oceano senza fondo.”
     


                              LXX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ penetrati però quei due il pṛthāde e il vṛṣṇi o grande re,
     	e partito Duryodhana dietro ai due tori fra gli uomini,

   2 	rapidamente i pāṇḍava assieme ai somaka con grande frastuono,
     	assalivano Droṇa e allora la battaglia iniziava,

   3 	terribile e tumultuoso da far rizzare i capelli, era quello scontro,
     	tra i pāñcāla e i kuru, e portentoso davanti allo schieramento,

   4 	o re, mai noi prima ne abbiamo visto uno simile o udito di uno,
     	come fu quello scontro a mezzogiorno o signore di popoli,

   5 	i pṛthādi al comando di Dhṛṣṭadyumna, assalendo le schiere ordinate,
     	tutti con piogge di frecce coprivano l'esercito di Droṇa,

   6 	e noi posto davanti Droṇa il migliore di tutti gli armati,
     	innondavamo di frecce i pṛthādi guidati dal nipote di Pṛṣata,

   7 	come due grandi nubi elevate spinte dal vento in primavera,
     	le due teste degli eserciti, apparivano bellissime adornate dai carri,

   8 	e i due grandi eserciti scontrandosi, compirono un supremo impeto,
     	come i due fiumi la jāhnavī e la yamunā pieni d'acque durante i monsoni,

   9 	spinto dal vento di varie armi, composto da elefanti, cavalli e carri,
     	coi lampi della mazze, quel terribilissimo esercito grande come le acque del mare,

  10 	spinto come vento dal figlio di Bharadvāja, con migliaia di piogge di dardi,
     	innondava terribilmente il fuoco acceso che era l'esercito dei pāṇḍava,

  11 	come un grande vento a volo d'uccello nella stagione dei monsoni, scuote
     	l'oceano così quel migliore dei brahmani scuoteva le armate dei pāṇḍava,

  12 	e pure loro con ogni sforzo assalivano Droṇa,
     	volendo travolgere quella grande diga come potenti torrenti d'acque,

  13 	Droṇa, come un montagna fa con torrenti d'acqua, respingeva
     	i pāṇḍava furiosi in battaglia assieme ai pāñcāla e ai kekaya,

  14 	e anche altri re, muovendosi in ogni direzione,
     	questi forti guerrieri, in battaglia respingevano i pāñcāla,

  15 	allora il nipote di Pṛṣata tigre fra gli uomini assieme ai pāṇḍava,
     	ripetutamente si abbatteva su Droṇa per rompere lo schieramento nemico,

  16 	ma Droṇa quante piogge di frecce scagliava il nipote di Pṛṣata,
     	con tante piogge di frecce innondava Dhṛṣṭadyumna,

  17 	spinta dal vento della sua spada, cinto di lance e potenti lame,
     	la sua corda per lampo, e l'arco per tuono la nuvola che era Dhṛṣṭadyumna,

  18 	scagliava piogge di frecce come pietre in ogni direzione,
     	abbattendo i migliori carri, e le schiere di cavalli, innondava l'esercito,

  19 	ciascuna freccia che Droṇa scagliava sulla schiera dei carri dei pāṇḍava,
     	il nipote di Pṛṣata la abbatteva con le frecce respingendo Droṇa,

  20 	ma pur così impegnandosi Droṇa in combattimento o bhārata,
     	scontrandosi con Dhṛṣṭadyumna, il suo esercito si divise in tre parti,

  21 	alcuni abbandonarono il bhoja, e altri Jalasaṁdha,
     	e altri abbandonarono Droṇa, massacrati dai pāṇḍava,

  22 	ma le schiere che Droṇa il migliore sul carro, raccoglieva,
     	venivano disperse da Dhṛṣṭadyumna grande sul carro,

  23 	le truppe di Dhṛtarāṣṭra divise in tre, erano colpite dai pāṇḍava e dagli sṛñjaya,
     	come branchi di animali senza pastore in una selva dai molti predatori,

  24 	' la morte stessa ingoia i guerrieri, confusi da Dhṛṣṭadyumna,
     	in questa tumultuosa battaglia!' così pensavano le genti,

  25 	come il regno di un cattivo re, dalle carestie fonti di malattie,
     	viene disperso, così era afflitto dai pāṇḍava il tuo esercito,

  26 	e per le armi e le armature colpite dai raggi del sole,
     	e dalla polvere delle armate la vista ne era impedita,

  27 	e le truppe divise in tre essendo martoriate dai pāṇḍava,
     	non tollerandolo, allora Droṇa disperdeva i pāñcāla con le frecce,

  28 	mentre uccideva e massacrava colle frecce quelle truppe,
     	l'aspetto di Droṇa appariva come il fuoco acceso della morte,

  29 	carri, elefanti, cavalli e fanti o signore di popoli,
     	ciascuno con una freccia, quel grande guerriero trafiggeva in battaglia,

  30 	nessuno vi era tra gli eserciti dei pāṇḍava o bhārata,
     	che reggesse in battaglia le frecce aguzze scagliate dall'arco di Droṇa,

  31 	tormentato dal fuoco delle brucianti frecce di Droṇa,
     	l'esercito del nipote di Pṛṣata si muoveva qua e là o bhārata,

  32 	e il tuo esercito sotto la spinta del nipote di Pṛṣata,
     	era ovunque in fiamme, come un foresta secca per il fuoco,

  33 	ma pur trafitti gli eserciti dalle frecce di Droṇa e del nipote di Pṛṣata,
     	a costo della vita, col massimo potere le truppe combattevano,

  34 	e combattendo i tuoi e i nemici o toro dei bhārata,
     	non vi era nessuno o grande re, che per paura abbandonasse il combattimento,

  35 	Bhīmasena il figlio di Kuntī era circondato dai fratelli,
     	là vi erano Viviṁśati, Citrasena, e Vikarṇa grande guerriero,

  36 	e Vinda e Anuvinda i due āvanti, e il valoroso Kṣemadhūrti,
     	questi tre seguivano i tuoi tre figli,

  37 	lo splendido re dei bāhlīka, di nobile stirpe e grande guerriero,
     	con le sue truppe e i suoi alleati impegnava i figli di Draupadī,

  38 	il re degli śibi Govāsana, con mille eccellenti guerrieri,
     	impegnava attaccandolo il coraggioso figlio del re dei kāśi,

  39 	e il figlio di Kuntī il senza-avversari, il re splendente come un fuoco,
     	era impegnato dal re, dal signore dei madra Śalya,

  40 	l'orgoglioso Duḥśāsana facendo avanzare il suo esercito,
     	quel prode attaccava con furia in battaglia l'eccellente carro di Sātyaki,

  41 	io stesso con le mie truppe, armato e coperto dalla corazza,
     	con quattrocento grandi arcieri, impegnavo Cakitāna,

  42 	Śakuni con suo esercito impegnava il figlio di Mādrī,
     	con settecento gāndhāra armati di arco frecce e lance,

  43 	i due āvanti Vinda e Anuvinda, muovevano contro il matsya Virāṭa,
     	trascurando le loro vite quei due grandi arcieri, alzando le armi per l'amico,

  44 	Śikhaṇḍin l'invitto e irresistibile figlio di Yajñasena,
     	mentre avanzava era impegnato da Bāhlika pronto a combattere,

  45 	Dhṛṣṭadyumna, il principe pāñcāla con i fieri prabhadraka,
     	dall'aspetto infuriato, era impegnato dagli āvanti e dai sauvīra,

  46 	e Ghaṭotkaca il prode rākṣasa dal fiero combattere,
     	che rapido e furioso avanzava in battaglia, era attaccato da Alāyudha,

  47 	e Kuntibhoja grande sul carro, unito ad un grande esercito,
     	impegnava il furioso Alambusa re dei rākṣasa,

  48 	il re dei sindhu era dietro l'intero esercito o bhārata,
     	protetto da supremi arcieri, sui carri a cominciare da Kṛpa,

  49 	e a guardia delle ruote del sindhu vi erano due fortissimi,
     	il figlio di Droṇa a destra e il figlio del sūta a sinistra,

  50 	e a protezione delle sue spalle vi erano a cominciare dal figlio di Somadatta,
     	Kṛpa, Vṛṣasena, Śala, e Śalya arduo da vincere,

  51 	tutti questi grandi arcieri di provata condotta ed esperti d'armi,
     	combattevano per proteggere in ogni modo il re dei sindhu.”
     	


                              LXXI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“e ora o re, ascolta raccontato da me come questo portentoso scontro
     	tra kuru e pāṇḍava in combattimento è sorto,

   2 	scontrandosi col figlio di Bharadvāja, che stava alla testa dello schieramento,
     	combattevano i pṛthādi per penetrare l'esercito di Droṇa,

   3 	ma anche le truppe di Droṇa per mantenere il proprio schieramento,
     	combattevano contro i pṛthādi, cercando una grande gloria in battaglia,

   4 	i due āvanti Vinda e Anuvinda, con dieci frecce Virāṭa
     	colpivano con grande furia, per compiere il bene di tuo figlio,

   5 	e Virāṭa o grande re, entrambi quei due schierati sul campo,
     	impegnando mentre avanzavano li combatteva coi loro alleati,

   6 	e il loro scontro sorgeva terribile e sanguinoso,
     	come quello di due elefanti capibranco furiosi contro un leone nella selva,

   7 	il fortissimo figlio di Yajñasena attaccava l'impetuoso
     	Bāhlīka con terribili e aguzze frecce spiumate capaci di penetrare ossa e viscere,

   8 	Bāhlīka però furioso violentemente attaccava il figlio di Yajñasena 
     	con nove dardi ben levigati, dalla cocca d'oro, affilati a pietra,

   9 	quello scontro era terribilmente pieno di di frecce e lance,
     	da far tremare i vili, e da rallegrare i prodi,

  10 	il luogo là e l'aria, dalle frecce scagliate da quei due
     	era interamente coperto e non si capiva alcunchè, 

  11 	il re degli śibi Govāsana col suo esercito, combatteva sul campo,
     	contro il figlio del re dei kāśi grande guerriero, come elefante contro elefante,

  12 	il re dei bāhlīka infuriato, combattendo sul campo contro
     	i figli di Draupadī grandi sul carro, appariva come la mente contro i cinque sensi,

  13 	ed essi violentemente lo attaccavano da ogni parte con mucchi di frecce,
     	come perennemente gli oggetti dei sensi il corpo, o migliore degli incarnati,

  14 	tuo figlio Duḥśāsana in battaglia attaccava il vṛṣṇi 
     	Sātyaki con nove frecce aguzze ben levigate,

  15 	profondamente colpito coi dardi dal forte e grande arciere col suo arco,
     	Sātyaki dal sincero ardimento, cadeva rapidamente svenuto,

  16 	ripresosi però il vṛṣṇi Sātyaki trafiggeva tuo figlio grande guerriero,
     	rapidamente con dieci frecce dalle piume di airone,

  17 	i due reciprocamente duramente colpiti, e feritisi l'un l'altro con le frecce,
     	sembravano sul campo o re, come due alberi kiṁśuka pieni dei rossi fiori,

  18 	pure il furioso Alambusa, colpito dalle frecce di Kuntibhoja,
     	splendeva di suprema bellezza come un kiṁśuka ricco di fiori,

  19 	quindi il rakṣas colpendo Kuntibhoja con molte frecce di ferro,
     	lanciava un terrificante urlo sul fronte del tuo esercito,

  20 	quei due prodi combattendosi reciprocramente in battaglia,
     	apparivano a tutti gli esseri come un tempo Śakra contro Jambha,

  21 	i due figli di Mādrī con furia muovevano in battaglia con le frecce,
     	contro l'acerrimo e impetuoso nemico Śakuni o bhārata,

  22 	la radice di questa carneficina o grande re, si è originata
     	creata da te, e grandemente accresciuta da Karṇa,

  23 	e acceso da tuo figlio, è il fuoco dell'ira,
     	che si è alzato a bruciare o re l'intera terra,

  24 	Śakuni fatto volgere le terga dalle frecce dei due figli di Pāṇḍu,
     	non sapeva mostrare sul campo nessun ardimento,

  25 	e i due figli di Mādrī grandi sul carro, vedendolo voltar la schiena,
     	ancora lo innondarono di frecce come due nuvole un grande monte,

  26 	trafitto dalle molte frecce ben levigate,
     	il figlio di Subala correva coi suoi veloci cavalli tra le schiere di Droṇa

  27 	Ghaṭotkaca allora attaccava il prode rākṣasa Alāyudha,
     	impetuoso in battaglia, usando una moderata foga,

  28 	lo scontro tra i due o grande re, era di fiero aspetto,
     	come quello un tempo occorso sul campo tra Rāma e Rāvaṇa,

  29 	quindi il re Yudhiṣṭhira colpito in battaglia il re dei madra,
     	con cinquecento frecce, lo trafiggeva con altre sette,

  30 	quindi sorgeva portentoso lo scontro tra i due o sovrano,
     	come un tempo il grande duello tra Śambara e il re degl'immortali,

  31 	Viviṁśati, Citrasena, e tuo figlio Vikarṇa
     	accompagnati da un grande esercito combattevano contro Bhīmasena.”
     


                              LXXII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora sorta quella battaglia da far rizzare i capelli,
     	i pāṇḍava assalivano i kaurava spaccati in tre tronconi,

   2 	il grandi-braccia Bhīmasena si scontrava con Jalasaṁdha,
     	e Yudhiṣṭhira col suo esercito contro Kṛtavarman in battaglia,

   3 	Dhṛṣṭadyumna splendente come il sole, attaccava sul campo
     	o grande re, Droṇa che scagliava piogge di frecce,

   4 	allora sorgeva la battaglia tra tutti quei frementi arcieri,
     	tra i kuru e i somaka che infuriavano gli uni contro gli altri,

   5 	infuriando questa terrificante distruzione di viventi,
     	tra quegli eserciti che scontrandosi singolarmente combattevano senza paura,

   6 	il fortissimo Droṇa contro il potente figlio del re pāñcāla,
     	scagliava frotte di varie frecce e questo appariva un portento,

   7 	e Droṇa e il principe pāñcāla tagliavano le teste degli uomini a frotte,
     	disperse ovunque come stagni di loti,

   8 	ovunque tra le schiere di quei valorosi erano sparsi,
     	indumenti, gioielli e dardi, bandiere, scudi e armi,

   9 	e le loro membra adornate d'oro, imbrattate di sangue,
     	apparivano come schiere di dense nuvole piene di lampi,

  10 	i grandi guerrieri tendendo i loro archi grandi come palme,
     	abbattevano in battaglia con le frecce elefanti, cavalli e uomini,

  11 	spade, scudi archi frecce e corazze,
     	di quei guerrieri grandi anime, erano sparsi sul campo di battaglia,

  12 	e innumerevoli tronchi senza testa in piedi si vedevano
     	ovunque, o grande re, in quella grandissima battaglia,

  13 	avvoltoi, aironi, cornacchie, falchi, corvi, e sciacalli,
     	e molti demoni carnivori, là si vedevano o mio signore,

  14 	che divoravano le carni e bevevano il sangue,
     	che strappavano capelli, e si immergevano in vari modi nei loro corpi,

  15 	che trascinavano i corpi e le parti di essi,
     	e qua e là vi erano le teste di schiere di uomini, cavalli, elefanti,

  16 	questi esperti d'armi armati di frecce pronti ad ogni scontro,
     	cercando la vittoria in battaglia, combattevano allora violentemente,

  17 	i tuoi sul campo compivano i vari movimenti con le spade, 
     	con le lame, con le lance, coi dardi, con tridenti e giavellotti,

  18 	con le mazze, e clave di ferro, e altri senza armi, anche con le sole braccia,
     	reciprocamente si colpivano, gli uomini con furia sul campo di battaglia,

  19 	carri contro i carri, cavalieri contro cavalieri,
     	elefanti contro grandi elefanti e fanti contro fanti,

  20 	altri come ubriachi o come folli aggirandosi sul campo,
     	si urlavano contro vicendevolmente e si colpivano in battaglia,

  21 	infuriando allora quello scontro in confusione o signore di popoli,
     	Dhṛṣṭadyumna spingeva i cavalli tra i destrieri di Droṇa,

  22 	quei cavalli veloci come il vento bene splendevano, intrecciati
     	in battaglia, quelli di color piccione e quelli rosso-sangue,
     	i cavalli o re apparivano come nuvole piene di lampi,

  23 	e Dhṛṣṭadyumna scorgendo Droṇa giuntogli vicino,
     	prese allora scudo e spada gettando l'arco o bhārata,

  24 	volendo compiere un'ardua impresa il nipote di Pṛṣata uccisore di eroi nemici,
     	superando il timone, saliva sul carro di Droṇa,

  25 	e si fermava a mezzo del giogo, tra i legami del giogo,
     	colpiva i fianchi dei cavalli, e le truppe inneggiarono a ciò,

  26 	e mentre con la sua spada, agiva stando sopra i rossi cavalli,
     	Droṇa non lo vedeva neppure e questo era un portento,

  27 	come la picchiata di un falcone sulle foreste in cerca di carne,
     	così era il suo assalto per uccidere Droṇa,

  28 	allora con un centinaio di frecce Droṇa abbatteva lo scudo dalle cento lune,
     	del figlio di Drupada e la sua spada con dieci frecce,

  29 	e quel fortissimo uccideva anche i suoi cavalli con sessantaquattro frecce,
     	e anche lo stendardo e il parasole e con due bhalla i due auriga laterali,

  30 	e pure a lui rapidamente un'altra freccia mortifera,
     	a tutta forza scagliava, come l'armato di folgore fa col suo fulmine,

  31 	Sātyaki con quattordici frecce tagliava la sua freccia,
     	e liberava Dhṛṣṭadyumna dalle fauci del maestro,

  32 	come la preda dalle fauci di un leone, da quel leone fra gli uomini,
     	da Droṇa il toro dei śini, liberava il principe pāñcāla,

  33 	ma vedendo che Sātyaki proteggeva il pāñcāla in quel grande scontro,
     	Droṇa rapidamente con ventisei frecce lo colpiva,

  34 	allora il nipote di Śini, mentre Droṇa colpiva gli sṛñjaya,
     	lo trafiggeva con ventisei aguzze frecce al centro del petto,

  35 	allora tutti i carri dei pāñcāla bramosi di vittoria,
     	mentre Droṇa era impegnato col sātvata liberavano Dhṛṣṭadyumna.”
     


                              LXXIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ avendo abbattuto quella freccia e salvato Dhṛṣṭadyumna,
     	quel grande eroe dei vṛṣṇi Yuyudhāna o Saṁjaya,

   2 	Droṇa quel grande arciere infuriato, il migliore di tutti gli armati,
     	quella tigre fra gli uomini che fece al nipote di Śini in battaglia?”

   3 	Saṁjaya disse:
     	“ correndo con l'ira come veleno, l'arco come fauci spalancate,
     	spada e frecce come denti, e gli affilati dardi come zanne,

   4 	con gli occhi rossi per la furia e l'ira, come un grande serpente soffiante,
     	coi suoi velocissimi cavalli che farebbero la gioia degli eroi umani,

   5 	che quasi salivano in cielo, muovendosi in ogni parte,
     	assaliva Yuyudhāna scagliandogli frecce dalla cocca d'oro,

   6 	vedendo la nuvola che era Droṇa, col volo delle frecce per pioggia, 
     	il frastuono del carro per tuoni, l'apertura dell'arco per ampiezza,

   7 	le molte frecce per lampi, spada e lancia per fulmini,
     	tenuta insieme dalla forza dell'ira, inarrestabile spinta dal vento dei suoi cavalli,

   8 	vedendola sopraggiungere, quel prode vincitore di città nemiche,
     	il nipote di Śini arduo da combatterci diceva all'auriga ridendo:

   9 	' a quel feroce brahmano che non si cura delle azioni brahmaniche,
     	e che rifugio del re figlio di Dhṛtarāṣṭra è fonte di pericolo e dolore,

  10 	rapidamente avvicinati incitando i cavalli con gioia,
     	al maestro dei figli di re, sempre prode e orgoglioso.'

  11 	allora quegli ottimi destrieri argentei del mādhava,
     	veloci come il vento, rapidamente vorrevano contro Droṇa,

  12 	una terribile infinita tenebra, formata dalla pioggia di frecce,
     	quasi invincibile da parte degli altri guerrieri sorgeva allora, 

  13 	quindi da parte di quei due rapidi esperti d'armi, di Droṇa e del sātvata,
     	non si scorgeva alcuna pausa nelle piogge di frecce di quei due leoni degli uomini,

  14 	il suono delle frecce nella loro collisione, e nato dal battere e dal parare,
     	si udiva simile al frastuono dei fulmini scagliati da Śakra,

  15 	e l'aspetto delle ferite prodotte dalle frecce, appariva
     	come quello prodotto da serpenti dal morso velenoso o bhārata,

  16 	il suono della corda sulle palme di quei due si udiva terribile,
     	e come quello di picchi montani colpiti continuamente dal fulmine,

  17 	entrambi i carri o re, gli otto cavalli e i due auriga,
     	coperti di frecce dalla cocca d'oro, splendevano bellissimi,

  18 	i colpi di quelle lucide e ben dirette frecce o signore di popoli,
     	scagliate simili a serpenti velenosi, erano tremendi,

  19 	abbattuti erano i parasoli di entrambi e di entrambi i vessilli,
     	entrambi avevano le membra imbrattate di sangue, mentre cercavano la vittoria,

  20 	e il sangue scorreva dai loro corpi, come il liquido da due elefanti furiosi,
     	e l'un l'altro si erano trafitti con frecce capaci di ucciderli,

  21 	barriti, urla e clamori, il suono di conchiglie e tamburi,
     	mai aveva pause, o grande re, e mai cessava,

  22 	moltissimi guerrieri fattosi silenziosi smisero di combattere,
     	e la gente guardava con grande brama il duello di carri dei due,

  23 	guerrieri sui carri e sugli elefanti, cavalieri e fanti,
     	guardadoli con occhi immobili, circondavano quei due tori sui carri,

  24 	schiere di elefanti ed eserciti di cavalli erano lì fermi,
     	e i guidatori dei carri in ordine erano lì schierati,

  25 	con bandiere variegate di perle e corallo, e adornate di gemme e d'oro,
     	con splendidi ornamenti, e corazze fatte d'oro,	

  26 	con ghirlande e insegne di vittoria, con cuscini e mantelli,
     	con ampie e affilate lame, con i fiocchetti sui destrieri,

  27 	e con arnamenti d'oro e d'argento sul capo,
     	sulle fronti e sulle zanne degli elefanti,

  28 	sembravano reti di nuvole colle loro gru, arcobaleni e fulmini,
     	ed insetti, alla fine dell'estate,

  29 	i nostri e quelli di Yudhiṣṭhira, schierati, guardavano
     	quello scontro tra Yuyudhāna e Droṇa grand'anima,

  30 	e gli dèi con Brahmā e Śakra in testa sui loro bei carri volanti,
     	e le schiere dei siddha e dei cāraṇa, e i vidyādhara e i grandi uraga,

  31 	per le mosse avanti e indietro e gli scontri, e per i colpi delle armi,
     	vari e belli, di quei due leoni tra gli uomini cadevano in meraviglia,

  32 	rapidità di mano nelle armi mostrando quei due fortissimi,
     	l'un l'altro si colpivano con le frecce Droṇa e Sātyaki,

  33 	quindi il dāśārha abbatteva sul campo le frecce di Droṇa,
     	e l'arco di quello splendido rapidamente con violenti dardi,

  34 	in un batter d'occhio il figlio di Bharadvāja, allacciava la corda
     	ad un altro arco, e Sātyaki rapidamente tagliava anche quella, 

  35 	quindi affrettandosi Droṇa con un altro arco si schierava,
     	e ciascuna delle sue corde gli tagliava con affilate frecce,

  36 	allora Droṇa vedendo l'impresa sovrumana di Yuyudhāna
     	in battaglia o re dei re, questo pensava nella sua mente:

  37 	'la forza delle armi che era in Rāma, nel figlio di Kṛtavīrya, nel conquista-ricchezze,
     	e in Bhīṣma tigre fra gli uomini, si trova in questo eccellente sātvata.'

  38 	e con la mente Droṇa onorava il suo valore, 
     	quel migliore dei ri-nati lo vedeva paragonabile alla destrezza di Indra,

  39 	e quel migliore degli esperti d'armi lo elogiava, e gli dèi con Indra in testa,
     	non potevano scorgere nessuna pecca nella sua rapidità,

  40 	dèi e gandharva, e le schiere dei siddha e dei cāraṇa o signore di popoli,
     	in Yuyudhāna e pur conoscevano le imprese di Droṇa,

  41 	quindi preso un altro arco Droṇa uccisore di kṣatriya,
     	quel migliore degli esperti d'arme, con le sue armi combatteva o bhārata,

  42 	e Sātyaki abbattendo le sue armi con armi magiche,
     	lo colpiva con aguzze frecce, e questo era un portento,

  43 	vedendo quella sua impresa sovrumana, impareggiabile da altri in battaglia,
     	e piena di arte, i tuoi quelli esperti dell'arte militare lo ammiravano,

  44 	per ogni arma che scagliava Droṇa, ne scagliava una Sātyaki,
     	e pure il maestro, quel tormenta-nemici, lo combatteva, senza incertezze,

  45 	quindi infuriato, o grande re, quel sapiente dell'arte dell'arco,
     	sfoderava un'arma divina per uccidere Yuyudhāna,

  46 	ma quel grande arciere, scorgendo quella terribile arma di Agni, 
     	distruttrice di nemici, sfoderava la divina arma di Varuṇa,

  47 	grande fu il grido di stupore, nel vedere quei due armati di armi divine,
     	né si muovevano dal cielo gli esseri che vi si muovono,

  48 	quelle due armi di Varuṇa e di Agni, legate alle frecce dei due,
     	in questo modo non avevano effetto, e quindi il sole tramontava,

  49 	allora il re Yudhiṣṭhira, e Bhīmasena il figlio di Pāṇḍu,
     	e Nakula e Sahadeva, correvano a proteggere Sātyaki, 

  50 	e Virāṭa coi kekaya, assieme ai principali di Dhṛṣṭadyumna,
     	i matsya, e le schiere dei śālveya, rapidamente attaccarono Droṇa,

  51 	e i figli dei re a migliaia con Duḥśāsana in testa,
     	correvano verso Droṇa circondato dai nemici,

  52 	allora sorgeva lo scontro o re, fra i tuoi e i loro guerrieri,
     	e dalla polvere era coperto il mondo, e pieno di torrenti di frecce,

  53 	tutto era confuso e non si capiva alcunchè,
     	e oscurato dalla polvere dell'esercito, procedeva in confusione.”
     


                              LXXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ ma al tramonto del sole, là per i raggi del sole,
     	e perché coperti di polvere, gli eserciti erano affaticati,

   2 	e restando alcuni a combattere e altri ritornando,
     	desiderosi di vittoria, il giorno procedeva lentamente

   3 	così intenti essendo gli eserciti bramosi di vittoria,
     	Arjuna e Vāsudeva procedevano verso il re dei sindhu,

   4 	il kuntīde con aguzze frecce a misura del percorso del carro,
     	creava un sentiero e in quello procedeva Janārdana, 

   5 	e in ogni luogo in cui procedeva il carro del pāṇḍava grand'anima,
     	là i tuoi eserciti venivano dispersi o signore di popoli,

   6 	il valoroso principe dāśārha dimostrava la sua abilità nel carro,
     	mostrando cerchi piccoli, grandi e mediani,

   7 	e i dardi marchiati col suo nome, temperati, simili alle fiamme del fato,
     	legati con tendini, ben levigati, grandi e lungogittati,

   8 	di legno e di ferro, dalle varie punte, ben controllate,
     	bevevano sul campo il sangue dei viventi assieme alle mosche,

   9 	stando sul carro Arjuna, le frecce che scagliava a distanza di grido,
     	colpivano i nemici giusto quando il suo carro percorreva la distanza, 

  10 	con cavalli veloci come il vento e come Tārkṣya, e dall'ottimo tiro,
     	allora procedeva il signore-dei-sensi, meravigliando l'intero universo,

  11 	in questo modo né il carro dell'astro che brucia, o signore di popoli,
     	né quello di Indra, o di Rudra e neppure quello del figlio di Viśravaṇa,

  12 	il carro di nessun altro o re, si muoveva prima in battaglia,
     	come procedeva quello di Arjuna che era veloce come voleva,

  13 	il lunghi-capelli uccisore di eroi nemici o re, entrato sul campo di battaglia,
     	spingeva i cavalli rapidamente in mezzo all'esercito o bhārata,

  14 	quindi gli ottimi destrieri giunti in mezzo alla schiera dei carri,
     	soverchiati da stanchezza da fame e sete trainavano il carro con difficoltà,

  15 	e feriti dalle molte e innumerevoli armi dei prodi guerrieri,
     	compivano continuamente vari tipi di cerchi,

  16 	lasciandosi alle spalle i mucchi di cavalli e carri abbattuti,
     	coi loro uomini, simili a colline che erano là a migliaia,

  17 	in questo frangente i due valorosi fratelli āvanti o sovrano	
     	colle loro truppe, si precipitavano contro il carro affaticato del pāṇḍava,

  18 	i due con gioia colpivano Arjuna con sessantaquattro frecce,
     	Janārdana con settanta, e con cento i loro cavalli,

  19 	Arjuna o grande re, infuriato ed esperto di ferite mortali,
     	colpiva i due in battaglia con nove frecce ben levigate e mortifere,

  20 	allora quei due con furia coprirono Bībhatsu e il lunghi-capelli,  
     	con una pioggia di frecce, e lanciarono urla leonine,

  21 	ma l'eroe dai bianchi cavalli gli splendidi archi dei due con due frecce bhalla, 
     	rapidamente tagliava in battaglia e anche le due insegne splendenti d'oro,

  22 	quindi altri due archi afferrati in battaglia o re,
     	violentemente infuriati i due muovevano contro il pāṇḍava con le frecce,

  23 	ma il figlio di Pāṇḍu a sua volta molto infuriato, con due frecce,
     	il conquista-ricchezze tagliava rapidamente di nuovo i loro archi,

  24 	quindi rapido con altre aguzze frecce dalla cocca d'oro e affilate a pietra, 
     	ne uccideva i cavalli coi loro fanti ed entrambi gli auriga laterali,

  25 	e con una freccia affilata come rasoio separava la testa dal corpo del maggiore,
     	costui cadeva ucciso a terra, come un albero abbattuto dal vento, 

  26 	il potente Anuvinda però veduto ucciso Vinda,
     	lasciando il carro coi cavalli abbattuti, quel fortissimo afferrava una mazza,

  27 	e si precipitava in battaglia per vendicare la morte del fratello,
     	con la sua mazza, il migliore di quell'arma quasi danzando quel grande guerriero,

  28 	Anuvinda dunque con la sua mazza colpendo sulla fronte l'uccisore di Madhu,
     	con furia, non lo faceva vacillare come fosse il monte maināka,

  29 	allora Arjuna con sei frecce collo, gambe, braccia e testa
     	gli tagliava, e allora così tagliato cadeva come un pezzo di montagna,

  30 	i fanti al seguito, veduti uccisi i due o re,
     	si precipitarono contro infuriati, scagliando centinaia di frecce,

  31 	Arjuna rapidamente uccisi costoro con le sue frecce o toro dei bhārata,
     	appariva come un fuoco dopo aver bruciato una foresta alla fine dell'inverno,

  32 	il conquista-ricchezze, superando l'esercito dei due con qualche difficoltà,
     	splendeva come il sole alto dopo aver lacerato le nubi,

  33 	vedendolo i kuru, divennero impauriti ma anche deliziati,
     	e allora innondarono il pṛthāde da ogni parte o toro dei bhārata,

  34 	e scorgendolo stanco e sapendo che il re dei sindhu era lontano,
     	con grandi urla leonine lo circondarono da ogni parte,

  35 	ma vedendoli così infuriati, sorridendo quel toro fra gli uomini,
     	Arjuna quasi dolcemente queste parole diceva al dāśārha:

  36 	'stanchi e feriti dalle frecce sono i cavalli, e distanti i sindhu,
     	qual'è la cosa migliore che preferisci fare in questo frangente?

  37 	dimmelo in verità o Kṛṣṇa, tu sei sempre il massimo della saggezza,
     	i pāṇḍava con te come guida vinceranno sicuramente i nemici in battaglia,

  38 	ascolta cosa si debba fare per me in questo frangente,
     	staccando il cavalli liberali felicemente dalle frecce o mādhava.'

  39 	così apostrofato dal pṛthāde, il lunghi-capelli, gli rispondeva:
     	' anche io sono di questa opinione o pṛthāde che tu mi hai espresso.'

  40 	Arjuna disse:
     	' io arresterò tutte le truppe o lunghi-capelli,
     	tu nel frattempo compi secondo le regole quanto occorre.' “

  41 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi il conquista-ricchezze, sceso dal piano del carro senza tremori,
     	afferrato l'arco gāṇḍīva si schierava saldo come una montagna,

  42 	lo assalivano urlanti i guerrieri bramosi di vittoria,
     	' è in difficoltà.' così pensavano vedendo a terra il conquista-ricchezze,

  43 	quindi con una grande schiera di carri lo circondarono mentre era solo,
     	tendendo gli archi e scagliando frecce,

  44 	e infuriati mostravano armi di vario tipo,
     	coprendo di frecce il pṛthāde come nuvole sul sole,

  45 	gli kṣatriya assalirono con violenza quel toro fra gli kṣatriya,
     	fieri sui carri, contro quel leone tra i guerrieri, come elefanti furiosi contro leone,

  46 	e là si mostrò la grande forza delle braccia del pṛthāde,
     	che con furia, respingeva molti eserciti tutt'intorno,

  47 	abbattendo quel potente con le sue armi, le armi dei nemici dappertutto,
     	e rapidamente copriva tutti loro con moltissime frecce,

  48 	e là nell'aria o signore di popoli, per il mutuo scontro,
     	delle inumerevoli frecce sorgeva un fuoco con grandi fiamme,

  49 	e qua e là per quei grandi arcieri che soffiavano imbrattati di sangue,
     	e per i suoni dei cavalli e degli elefanti infuriati, e uccisori di nemici,

  50 	e per l'agitazione di quei valorosi nemici, che cercavano la vittoria in battaglia,
     	in molti, con furia, e uniti allo stesso scopo, sorgeva un grande frastuono,

  51 	con le frecce per onde, i vessilli per gorghi, gli elefanti per coccodrilli,
     	difficile da attraversare, pieno di fanti come pesci, col rumore di conchiglie 

  52 	e tamburi, immenso, privo di rive, con la polvere come terribile foschia,
     	coi turbanti come tartarughe nascoste, ammantato di vessilli come schiume,

  53 	questo oceano di carri inagitato, coi corpi degli elefanti per scogli,
     	veniva arrestato con le frecce dal pṛthāde divenutone la costa,

  54 	allora Janārdana, sul campo al caro Arjuna, al migliore degli uomini,
     	quel grandi-braccia senza timore diceva queste parole:

  55 	' non vi è qui un pozzo bastante per i cavalli o Arjuna,
     	essi cercano acqua per bere ma non per immergersi.'

  56 	'qui si trova.' così senza timore parlando, con una freccia la terra
     	colpendo, Arjuna creava un bellissimo lago per far bere i cavalli,

  57 	e il pṛthāde creava un padiglione di frecce, meraviglioso, con colonne di frecce,
     	tetti di frecce, pavimenti di frecce, agendo meravigliosamente come fosse Tvaṣṭṛ,

  58 	allora Govinda ridendo diceva: 'bravo, bravo!'
     	avendo creato il pṛthāde quel padiglione di frecce in quella grande battaglia.”
     


                              LXXV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ mentre generava quel lago, il kuntīde grand'anima,
     	e creava il padiglione di frecce dopo aver arrestato l'esercito nemico,

   2 	Vāsudeva dal grande splendore, sceso rapido dal carro, 
     	liberava i destrieri feriti dalle frecce piumate,

   3 	vedendo ciò, cosa mai vista prima, sorgeva un grande urlo leonino,
     	da parte di tutte le truppe e dalle schiere di siddha e cāraṇa,

   4 	quei tori fra gli uomini invero, non erano in grado di resistere,
     	al kuntīde che combatteva appiedato, e questo era un portento,

   5 	mentre si precipitavano le schiere dei carri e le moltitudini di cavalli ed elefanti,
     	il pṛthāde non si agitava ma tirando contro quelli uomini,

   6 	quei principi scagliavano frotte di frecce, contro il pāṇḍava,
     	ma il figlio di Indra, uccisore di eroi nemici, e anima giusta non vacillava,

   7 	il valoroso pṛthāde, quelle piogge di frecce, di mazze e dardi, 
     	che arrivavano, le ingoiava come il mare fa coi coi fiumi,

   8 	il pṛthāde con la forza del suo braccio con la grandissima potenza delle sue armi,
     	ingoiava le ottime frecce di tutti quei sovrani della terra,

   9 	e invero il valore di quei due: del pṛthāde e di Vāsudeva,
     	veniva onorato dai kaurava o grande re, come un supremo portento,

  10 	' quale cosa più stupefacente al mondo vi sarà o anche vi è stata,
     	del fatto che il pṛthāde e Govinda hanno sciolto i cavalli sul campo?

  11 	grande paura hanno ispirato in noi quei due supremi uomini,
     	i due privi di ansia hanno mostrato tremenda energia sul campo di battaglia.'

  12 	allora sorridendo il signore-dei-sensi, come fosse tra donne o bhārata,
     	dopo che Arjuna aveva creato sul campo quel gineceo di frecce,

  13 	l'eroe dagli occhi di loto, indisturbato vi ricoverava i cavalli,
     	sotto gli occhi di tutte le tue armate o signore di popoli,

  14 	esperto dell'arte dei cavalli, Kṛṣṇa toglieva loro interamente,
     	la stanchezza e il languore, le ferite, il tremore, e ogni nausea,

  15 	tolte con le mani i dardi dolorosi, e lavati quei cavalli,
     	e medicati secondo le regole, dava loro dell'acqua da bere,

  16 	e abbeverateli, lavateli, fattili mangiare, e liberi da stanchezza
     	contento li aggiogava di nuovo al supremo carro,

  17 	il nipote di Śūra, il migliore di tutti gli armati, salito
     	sul supremo carro quello splendido assieme ad Arjuna partiva veloce, 

  18 	vedendo il carro del migliore dei guerrieri aggiogato a cavalli abbeverati,
     	i migliori guerrieri dei kuru di nuovo si riempirono di meraviglia,

  19 	e sospirando o re, come degli uraga colle zanne rotte,
     	ciascuno diceva:' vergogna a noi che il pṛthāde e Kṛṣṇa, 

  20 	sotto gli occhi di tutti gli kṣatriya, armati i due su un solo carro,
     	come in un gioco di bambini senza preoccuparsi del nostro esercito,

  21 	sotto le grida dei guerrieri impegnati, con indifferenza quei due tormenta-nemici,
     	mostrando il proprio valore sono partiti in mezzo a tutti quei re.'

  22 	e vedendoli di nuovo procedere altri soldati dicevano:
     	' affrettatevi tutti voi kuru ad uccidere Kṛṣṇa e il coronato,

  23 	il dāśārha aggiogato il carro sotto gli occhi di tutti gli arcieri,
     	corre verso Jayadratha senza preoccuparsi di noi in battaglia.'

  24 	e là alcuni altri sovrani della terra o re, tra loro si dicevano,
     	dopo aver visto quel grande portento mai visto prima in battaglia:

  25 	'tutte le truppe e anche il re Dhṛtarāṣṭra sono in pericolo,
     	e gli kṣatriya e l'intera terra, per l'offesa fatta da Duryodhana, 

  26 	e il re pur avendo raggiunto le fauci della morte non se ne avvede.'
     	così parlavano questi kṣatriya e altri dicevano o bhārata:

  27 	'la cerimonia da fare per il re dei sindhu ormai giunto alla dimora di Yama,
     	compia dunque il figlio di Dhṛtarāṣṭra, dalla corta vista, e scarsamente esperto di mezzi.'

  28 	quindi velocissimamente il pāṇḍava correva verso il sindhu,
     	coi sui freschi e abbeverati destrieri, abbassandosi ormai il sole, 

  29 	e quel grandi-braccia, quel migliore di ogni armato che avanzava, 
     	furioso come la morte, non poteva essere arrestato dai soldati,

  30 	il pāṇḍava quel tormenta-nemici, disperdendo quell'esercito,
     	come un leone fa coi branchi di erbivori, correva in vista del sindhu,

  31 	e penetrando dunque rapido tra gli eserciti spingeva i cavalli,
     	bianchi come gru, il dāśārha e soffiava nella pāñcajanya,

  32 	le frecce scagliate avanti dal kuntīde cadevano dietro al carro,
     	per la velocità rapidissima con cui i cavalli veloci come il vento lo trainavano,

  33 	vedendo quel carro dal rumore di tuono, col vessillo alto per il vento,
     	dalla terribile scimmia per insegna, i guerrieri sui carri divennero impauriti,

  34 	ed essendo il sole fonte del giorno completamente coperto dalla polvere,
     	i guerrieri oppressi dalle frecce, non erano in grado di scorgere i due Kṛṣṇa,

  35 	allora i sovrani infuriati circondarono il conquista-ricchezze,
     	e anche molti altri kṣatriya, mentre lui cercava di uccidere Jayadratha,

  36 	Duryodhana però rapidamente in quella grande battaglia correva verso il pṛthāde,
     	risalito sul carro quel toro fra gli uomini, dopo aver tolto le frecce.”
     


                              LXXVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ come sprofondati e abbattutti dalla paura erano i tuoi o sovrano,
     	vedendo passare quei due, Vāsudeva e il conquista-ricchezze,

   2 	ma tutti si fecero coraggio, vergognosi spinti dal loro carattere,
     	fattisi forti, quelle grandi anime, attaccarono il conquista-ricchezze,

   3 	pieni di furia e furore quelli che si scontravano in battaglia col pāṇḍava,
     	allora non si ritiravano come i fiumi che mai tornano dal mare,

   4 	i vili però si ritirarono come dei non credenti dei veda,
     	e costoro soffrendo di quella colpa precipitarono all'inferno,

   5 	quei due tori fra gli uomini passati attraverso l'esercito di carri,
     	sembravano come i due astri luminosi usciti dalla bocca di Rāhu,

   6 	come due pesci che senza paura spezzano una grande rete,
     	così i due Kṛṣṇa apparivano spezzando la rete di quell'esercito,

   7 	liberatisi dalla pressione delle armi dell'armata di Droṇa ardua da infrangere,
     	quelle due grandi anime apparivano come due soli fatali alti nel cielo,

   8 	liberi dunque dalla pressione delle armi, e fuori da quelle strettoie,
     	quelle due grandi anime apparivano come legassero a loro i nemici,

   9 	come due larghi pesci usciti dalla bocca di coccodrillo o dal tocco delle fiamme,
     	essi stessi come due coccodrilli il mare, agitavano quell'esercito,

  10 	i tuoi e i tuoi figli, quando quei due stavano tra le truppe di Droṇa,
     	non credevano che quei due superassero Droṇa,

  11 	ma vedendo quei due splendidi attraversare l'esercito di Droṇa, 
     	non si aspettavano o grande re che il re dei sindhu sopravvivesse,

  12 	una forte speranza vi era tra i tuoi figli o re,
     	che i due Kṛṣṇa non si liberassero o potente, da Droṇa e dal figlio di Hṛdika,

  13 	ma vana avendo resa quella speranza, quei due tormenta-nemici passando
     	l'esercito di Droṇa o grande re, e quello del bhoja arduo da passare,

  14 	allora vedendoli passati come due fuochi accesi,
     	senza più speranze, non si aspettavano che il re dei sindhu sopravvivesse,

  15 	e quei due senza paura ma facendo paura, mutualmente si scambiavano
     	vari consigli per uccidere Jayadratha, quei due Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze:

  16 	' costui si è posto in mezzo a sei grandi guerrieri del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	ma giunto a portata di occhi il sindhu non si salverà da noi,

  17 	seppur fosse protetto sul campo da Śakra con le schiere degli dèi,
     	anche allora lo uccideremo.' così parlavano i due Kṛṣṇa,

  18 	mentre così parlavano tra loro i due Kṛṣṇa grandi-braccia,
     	guardando al re dei sindhu, i tuoi figli li udivano,

  19 	come due elefanti assetati che procedono attraversano un deserto,
     	ristorati dopo aver bevuta l'acqua, così erano quei due uccisori di nemici,

  20 	come quasi attraversando montagne piene di elefanti, leoni e tigri,
     	apparivano quei due grandi-braccia: ' come la morte che sorpassa la vecchiaia,

  21 	così è il colore dei loro visi.' così pensavano 
     	i tuoi  ovunque lanciavano urla, vedendoli passare liberi 

  22 	da Droṇa che è simile a serpente velenoso, o ad un fuoco acceso,
     	e dagli altri principi, splendenti come due soli,

  23 	quei due uccisori di nemici liberi dall'esercito di Droṇa simile all'oceano,
     	apparivano pieni di gioia come usciti dal mare agitato,

  24 	liberatisi dalle schiere di armati protetti da Droṇa e dal figlio di Hṛdika,
     	i due splendendo sembravano tali e quali Indra e Agni in battaglia,

  25 	coperti di sangue per le aguzze frecce del figlio di Bharadvāja, i due Kṛṣṇa
     	apparivano come due montagne coperte di fiori di karṇikāra,

  26 	liberi dal mare di squali di Droṇa, pieno di lance come serpi velenose,
     	di frecce di ferro come fieri coccodrilli, coi migliori kṣatriya come acque,

  27 	rumoreggiante cogli scatti delle corde sui palmi, lampeggiante di mazze e spade,
     	era la nuvola di armi di Droṇa da cui erano liberi come sole e luna dalle tenebre,

  28 	come due che avessero attraversato a braccia i cinque fiumi col sindhu per sesto,
     	che in piena a fine estate, vanno verso l'oceano pieni di grandi coccodrilli,

  29 	così, quei due Kṛṣṇa grandi arcieri, famosi al mondo per la loro gloria,
     	tutti gli esseri pensavano che fossero, per la grande forza delle armi di Droṇa,

  30 	vedendo i due, che Jayadratha stava vicino ad essere preso,
     	come due tigri schiarati all'acqua in agguato per prendere una gazzella,

  31 	così pensavano che fosse l'aspetto di quei due,
     	i tuoi soldati o grande re, e che Jayadratha fosse come morto,

  32 	Kṛṣṇa e il pāṇḍava grandi-braccia, che erano concentrati, e cogli occhi rossi,
     	scorgendo il re dei sindhu, eccitati urlarono a lungo,

  33 	il nipote di Śūra con le redini in mano e il pṛthāde armato dell'arco,
     	avevano entrambi quasi lo splendore del sole e del fuoco,

  34 	e gioia avevano quei due, liberatisi dall'esercito di Droṇa,
     	vedendo vicino il sindhu, come due aquile che vedono la carne,

  35 	i due però scorgendo il re sindhu che stava lì vicino,
     	violentemente infuriati si precipitarono come due aquile sulla carne,

  36 	vedendo però arrivare quei due, il signore-dei-sensi e il conquista-ricchezze, 
     	tuo figlio avanzava per proteggere il re dei sindhu,

  37 	con la corazza allacciata da Droṇa, il re Duryodhana allora
     	esperto istruttore di cavalli, procedeva con un solo carro in battaglia, 

  38 	tuo figlio superando quei due grandi arcieri Kṛṣṇa e il pṛthāde,
     	procedendo davanti all'eroe dagli occhi-di-loto o sovrano di uomini,

  39 	allora in tutte le armate gli strumenti musicali con grande gioia
     	risuonarono, avendo tuo figlio sorpassato il conquista-ricchezze,

  40 	vi erano ruggini leonini, accompagnati da conchiglie e tamburi,
     	avendo visto Duryodhana là schierato davanti ai due Kṛṣṇa,

  41 	quelli che erano a protezione del re dei sindhu, simili a fuochi,
     	si entusiasmarono vedendo in battaglia tuo figlio o potente,

  42 	Kṛṣṇa però, veduto Duryodhana passare assieme al suo seguito,
     	diceva allora ad Arjuna o re, queste appropriate parole:
     


                              LXXVII


   1 	Vāsudeva disse:
     	' guarda o conquista-ricchezze Suyodhana che ci ha sorpassato,
     	io la credo una sventura, non vi è un carro pari al suo,

   2 	è un grande arciere che scaglia lontano, esperto, dal fiero combattere,
     	dal forte arco, con varie armi, il fortissimo figlio di Dhṛtarāṣṭra,

   3 	pur allevato con grande lusso è stimato dai grandi guerrieri,
     	sempre attivo è egli o pṛthāde e sempre nemico dei pāṇḍava,

   4 	io ritengo che sia giunto il momento che tu combatta con lui o senza-macchia,
     	qui è giunto il vostro scontro per la vittoria o la sconfitta,

   5 	qui o pṛthāde abbandona la rabbia che hai a lungo alimentato,
     	questo grande guerriero è la radice delle sventure dei pāṇḍava,

   6 	costui è giunto a portata delle tue mani, guarda alla tua fortuna,
     	come poteva il re bramoso del regno venire a scontrarsi con te?

   7 	ma per fortuna ora è giunto a tiro delle tue frecce,
     	agisci dunque o conquista-ricchezze, in modo che perda la sua vita, 

   8 	accecato e innebriato dalla sovranità non ha mai provato dolore,
     	egli non conosce il tuo valore in battaglia o toro fra gli uomini,

   9 	i tre mondi interi o pṛthāde con dèi, asura e uomini,
     	non sono in grado di vincerti in battaglia, come dunque il solo Suyodhana?

  10 	per fortuna egli è arrivato davanti al tuo carro o pṛthāde,
     	uccidilo dunque o grandi-braccia, come il dio distruggi-fortezze fece con Vṛtra,

  11 	costui fu sempre intento nel tuo male o senza-macchia,
     	umiliando il dharmarāja, lo ingannava nella partita ai dadi,

  12 	molti inganni furono fatti da lui o onorevole,
     	sempre escogitando dei mali verso di voi privi di malvagità, 

  13 	questo ignobile e sempre vile uomo, intento alle proprie brame,
     	uccidi in battaglia senza esitare o pṛthāde ponendo mente alla nobiltà,

  14 	ricordando il furto del regno con l'inganno o pāṇḍava,
     	l'esilio nella foresta, e l'offesa fatta a Kṛṣṇā, mostra il tuo coraggio,

  15 	fortuna che egli si trova a tiro delle tue frecce,
     	per fortuna egli agisce là davanti per impedire la tua impresa,

  16 	per fortuna egli sa che deve scontrarsi in battaglia con te,
     	per fortuna tutti i tuoi desideri e aspettative saranno esauditi,

  17 	perciò uccidi in battaglia o pṛthāde, il figlio di Dhṛtarāṣṭra, disonore della stirpe,
     	come da Indra un tempo fu ucciso Jambha nella guerra tra dèi e asura,

  18 	ucciso costui da te, e rotto l'esercito privo di capo,
     	da purificatore, taglia la radice dell'inimicizia di quei malvagi.' “

  19 	Saṁjaya disse:
     	“ il pṛthāde disse di si: ' questa è la mia intenzione,
     	tutto il resto tralasciando, vai dove sta Suyodhana,

  20 	da costui per lungo tempo fu goduto il nostro regno privo di nemici,
     	avanzando sul campo io taglierò la sua testa in battaglia,

  21 	e potrò gettarla ai piedi di Kṛṣṇā o Mādhava,
     	 offesa senza meritarlo quando l'hanno trascinata per i capelli.'

  22 	così parlando contenti i due Kṛṣṇa gli eccellenti bianchi destrieri,
     	spingevano in battaglia per raggiungere il sovrano di uomini,

  23 	tuo figlio giunto vicino ai due o toro dei bhārata,
     	non mostrava paura, pur essendo in un grande pericolo o mio signore,

  24 	e questo di lui là fu applaudito da tutti gli kṣatriya,
     	che scontrandosi in arme con Arjuna e il signore-dei-sensi non esitava,

  25 	quindi dall'intero esercito dei tuoi o signore di popoli,
     	sorgeva un grande urlo, vedendo là il re sul campo,

  26 	essendo sorto dunque quel terrificante frastuono di gente,
     	tuo figlio, ignorandolo arrestava il nemico,

  27 	arrestato il kuntīde da tuo figlio arco in pugno,
     	diveniva enormemente furioso, e lo stesso quel tormenta-nemici,

  28 	vedendo quei due Duryodhana e il conquista-ricchezze schierati contro,
     	tutti i re con aspetto di timore si feramarono a guardarli,

  29 	vedendo dunque il pṛthāde infuriato e anche Vāsudeva o mio signore,
     	tuo figlio quasi ridendo bramoso di combattere li sfidava,

  30 	allora eccitati il dāśārha e il pāṇḍava il conquista-ricchezze,
     	lanciarono un grande urlo e diedero fiato alle supreme conchiglie,

  31 	e i kaurava tutti vedendo i due con aspetto felice,
     	persero ogni speranza per la vita di tuo figlio,

  32 	tutti i kaurava invero caddero in supremo dolore,
     	e pensavano che tuo figlio fosse come un'oblazione sulla bocca del fuoco,

  33 	tutti quei guerrieri vedendo felici Kṛṣṇa e il pāṇḍava,
     	gridavano presi dalla paura: ' il re è ormai ucciso, il re è ucciso.'

  34 	ma Duryodhana udendo quel grido della folla diceva:
     	' cacciate la paura, io spedirò alla morte i due Kṛṣṇa.'

  35 	così avendo parlato a tutte le truppe, il sovrano bramoso di vittoria,
     	rivolgendosi al pṛthāde con furia queste parole diceva:

  36 	' o pṛthāde, le armi umane e divine che hai imparato,
     	mostrami ora veloce, se sei nato da Pāṇḍu,

  37 	la forza e valore che hai e che ha il lunghi-capelli,
     	adopera rapido contro di me, vedremo dunque la tua valentìa,

  38 	dicono che hai compiute delle imprese senza che noi fossimo testimoni,
     	mostra dunque queste imprese che hanno quaggiù il plauso dei maestri.'”
     


                              LXXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ così avendo parlato ad Arjuna, il re con tre frecce morifere
     	lo colpiva, e con quattro frecce di grande potenza i quattro cavalli,

   2 	e trafiggeva al petto Vāsudeva con dieci frecce,
     	e la sua frusta tagliando con una freccia bhalla la abbatteva a terra,

   3 	il pṛthāde con quattordici frecce affilate a pietra e dalle belle cocche,
     	rapido e freddo lo colpiva, ma queste erano respinte dalla corazza,

   4 	vedendo l'inefficacia di queste, di nuovo altre quattordici
     	aguzze frecce scagliava, e queste erano respinte dalla corazza,

   5 	vedendo inefficaci queste ventotto frecce scagliate,
     	Kṛṣṇa uccisore di eroi nemici, diceva ad Arjuna queste parole:

   6 	' una cosa mai vista prima io vedo, come il muoversi dei monti,
     	che le tue frecce o pṛthāde non prendono il bersaglio,

   7 	forse che il gāṇḍīva ha perduto vitalità o toro dei bhārata?,
     	e la tua mano e la forza del tuo braccio non è più come prima?

   8 	se non è giunto il momento opportuno ora di andar dietro
     	al tuo nemico, dimmelo che io te lo chiedo,

   9 	in me vi è grande meraviglia vedendo le tue frecce,
     	cadere in battaglia inefficaci, contro il carro di Duryodhana,

  10 	terribili sono le tue frecce simili a folgori che squarciano i corpi dei nemici,
     	quale disgrazia vi è oggi o pṛthāde che non sono più efficaci?'

  11 	Arjuna disse:
     	' da Droṇa questa idea o Kṛṣṇa è stata fornita al figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	portando questa corazza si diviene impenetrabili alle armi,

  12 	in questa corazza o Kṛṣṇa l'intero trimundio vi è dentro,
     	solo Droṇa la conosce, e io l'ho saputo da quell'ottimo uomo,

  13 	non si può in alcun modo trapassare la corazza con le frecce,
     	neppure da parte di Govinda o dal dio-folgorante in persona con la folgore,

  14 	tu questo lo sai pure o Kṛṣṇa, perché vuoi confondermi?
     	quanto è avvenuto nei tre mondi e quanto o lunghi-capelli, avviene,

  15 	e quando avverrà in futuro, tutto interamente è conosciuto da te,
     	nessuno lo conosce meglio di te o uccisore di Madhu,

  16 	Duryodhana o Kṛṣṇa, fornito di essa da Droṇa,
     	si schiera senza paura in battaglia indossando la protezione della corazza,

  17 	quanto uno così fornito debba fare egli non lo conosce o Mādhava,
     	lui la indossa come una donna fornita della protezione dell'armatura,

  18 	guarda ora il valore del mio braccio, e del mio arco o Janārdana,
     	io vincerò il kaurava anche protetto dalla corazza,

  19 	questa splendente armatura la diede il signore degli dèi ad Aṅgiras,
     	e ancora a me il signore dei celesti fornì questa corazza tutto l'occorrrente,

  20 	anche se questa armatura è divina e fatta da Brahmā in persona,
     	non proteggerà oggi quel malvagio colpito delle mie frecce.'”

  21 	Saṁjaya disse:
     	“ così avendo parlato, Arjuna recitando un mantra tendeva le frecce,
     	e così tese da lui quelle frecce incoccate nell'arco,
     	il figlio di Droṇa le tagliava con un'arma distruttrice di ogni arma,

  22 	abbattute vedendo le sue frecce da lontano dal brahmano,
     	meravigliato l'eroe dai bianchi cavalli lo diceva al lunghi-capelli:

  23 	' io non posso usare due volte quest'arma o Janārdana,
     	perché potrebbe colpire me, guarda però ora la mia forza.'

  24 	intanto Duryodhana con nove frecce ben levigate, i due Kṛṣṇa 
     	colpiva in battaglia o re, e con delle frecce simili a serpi velenose,
     	di nuovo sommergeva in battaglia Kṛṣṇa e il pāṇḍava,

  25 	per quella grande pioggia di frecce i tuoi si rallegrarono
     	e suonarono i loro strumenti lanciando urla leonine,

  26 	allora il pṛthāde infuriato in battaglia leccandosi i baffi,
     	non scorgeva però alcuna sua parte che non fosse protetta dalla corazza,

  27 	quindi con aguzze frecce ben scagliate, supremamente mortifere,
     	morire faceva i cavalli ed entrambi i guidatori laterali,

  28 	e quel valoroso tagliava il suo arco dalla bellissima impugnatura,
     	l'ambidestro, e avanzava per fare a pezzi il suo carro,

  29 	e Arjuna reso senza carro Duryodhana, con due potenti frecce, 
     	gli trafiggeva entrambe le palme delle mani,

  30 	i supremi arcieri, vedendolo caduto in estrema difficoltà,
     	si precipitarono a proteggerlo mentre era pressato dal conquista-ricchezze,

  31 	costoro con molte migliaia di carri attrezzati, cavalli ed elefanti, 
     	e con furiose schiere di fanti, circondarono il conquista-ricchezze,

  32 	allora né Arjuna, né Govinda, e neppure il carro si poteva vedere,
     	circondati com'erano dalle schiere di uomini e per la grande pioggia di frecce,

  33 	quindi Arjuna con la forza delle sue armi distruggeva quell'esercito,
     	e carri ed elefanti mutilati cadevano a centinaia,

  34 	uccisi o in procinto di esserlo, non raggiungevano il potente carro,
     	e il carro stava fermo circondato da ogni parte per la misura di un tiro di voce,

  35 	allora l'eroico vṛṣṇi rapidamente queste parole diceva ad Arjuna:
     	' tendi il tuo arco con grande forza, io daro fiato alla conchiglia.'

  36 	allora tendendo con forza il gāṇḍīva, Aarjuna distruggeva i nemici,
     	con una grandissima pioggia di frecce e col suono della corda,

  37 	e il lunghi-capelli forte soffiava in pāñcajanya con acuto suono,
     	coi capelli coperti di polvere, col viso violentemente sudato,

  38 	e per il suono della conchiglia, e per il rumore dell'arco,
     	le persone potenti e deboli cadevano tutte a terra,

  39 	liberatosi il carro da quelli simili a nuvole disperse dal vento,
     	i difensori di Jayadratha, col loro seguito erano allora in agitazione,

  40 	i protettori del re sindhu però vedendo all'improvviso il pṛthāde,
     	lanciarono urla di vario genere facendo tremare la terra tesoro di ricchezze,

  41 	quelle grandi anime producevano un fiero frastuono con le frecce,
     	e grandi urla leonine accompagnate dal suono delle conchiglie,

  42 	udendo quel tremendo frastuono sorgere dai tuoi,
     	Vāsudeva e il conquista-ricchezze diedero fiato alle loro conchiglie,

  43 	da quel grande suono l'intera terra era riempita,
     	coi suoi monti, mari e isole, e col suo mondo sotterraneo, o signore di popoli,

  44 	quel suono o toro dei bhārata penetrando tutte le dieci direzioni,
     	risuonava là nelle armate dei kuru e dei pāṇḍava,

  45 	i tuoi carri vedendo là Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze,
     	si affrettavano quei grandi guerrieri intenti in un supremo sforzo,

  46 	e allora i tuoi visti i due Kṛṣṇa dalla grande gloria armati,
     	con furia li assalivano, e questo appariva un portento.”
     


                              LXXIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ i tuoi scorgendo quei due eroi dei vṛṣṇi andhaka e dei kuru,
     	si affrettavano in avanti per conquistare la vittoria sui nemici,

   2 	quei grandi guerrieri che rumoreggiavano adornati d'oro e di pelli di tigre,  
     	illuminavano tutti i luoghi come fuochi ardenti,

   3 	con gli archi incrostati d'oro ardui da guardare o signore della terra,
     	e col frastuono delle ruote grande rumore sorgeva come di uraga infuriati,

   4 	Bhūriśravas, Śala, Karṇa, Vṛṣasena, e Jayadratha,
     	Kṛpa, il re dei madra, e il figlio di Droṇa eccellente sul carro,

   5 	questi otto grandi guerrieri, divorando l'aria coi loro cavalli,
     	illuminavano le dieci direzioni coi carri dalle lune d'oro e dalle pelli di tigre,

   6 	con le corazze, con grande furia coi loro carri dal frastuono di tuono,
     	coprirono ogni luogo e il pṛthāde con aguzze frecce,

   7 	bellissimi cavalli di razza kaulūta conducevano quei grandi carri,
     	velocissimi splendevano, illuminando le dieci direzioni,

   8 	con ottimi cavalli di razza, di grande forza,
     	di origine montana, o palustre e della regione dei sindhu,

   9 	quei migliori guerrieri dei kuru per raggiungere tuo figlio,
     	rapidamente attaccavano da ogni lato il carro del conquista-ricchezze, 

  10 	questi ottimi uomini afferrate le grandi conchiglie vi diedero fiato,
     	riempiendo il cielo o re, e la terra coi suoi mari,

  11 	allora anche Vāsudeva e il conquista-ricchezze diedero fiato alle conchiglie,
     	i due migliori di tutti gli esseri, sulla terra le due loro formidabili conchiglie,
     	la devadatta il kuntīde e la pāñcajanya il lunghi-capelli,

  12 	il suono della devadatta prodotto dal conquista-ricchezze,
     	riempiva la terra, l'aria, il cielo e ogni luogo,

  13 	e anche la pāñcajanya suonata da Vāsudeva, 
     	producendo un grande suono riempiva cielo e terra,

  14 	sorgendo dunque questo terribile scontro di suoni,
     	che faceva trasalire i vili ed entusiasmare i prodi,

  15 	risuonando i tamburi, tamburelli e timpani,
     	e grancasse o re dei re, e le moltitudini di altri strumenti,

  16 	i grandi guerrieri convenuti dalla parte di Duryodhana,
     	infuriati quei supremi arcieri, non tollerando quel suono,
     	quei sovrani di varie regioni, circondati dai loro eserciti,

  17 	quei valorosi grandi guerrieri, insofferenti diedero fiato alle grandi conchiglie,
     	per opporsi a quello, fatto da Arjuna e dal lunghi-capelli,

  18 	allora il tuo esercito divenne agitato dal suono delle conchiglie,
     	tremando cavalli, elefanti e uomini sui carri, come fossero malati o potente,

  19 	l'aria intera riempita del suono delle conchiglie di quei prodi,
     	divenne violentemente scossa, come fatta risuonare da uragani, 

  20 	quel grandissimo frastuono o re faceva risuonare ogni luogo,
     	facendo tremare l'esercito come fosse pronta la fine dello yuga,

  21 	allora Duryodhana e quegli otto re, grandi sul carro,
     	circondarono il pāṇḍava a protezione di Jayadratha,

  22 	quindi il figlio di Droṇa colpiva Vāsudeva con settantatre frecce,
     	e Arjuna con tre fatte a bhalla, e con altre cinque i suoi cavalli e la bandiera,

  23 	Arjuna lo colpiva con cento e sei rapide frecce,
     	enormemente infuriato per esser stato colpito Janārdana,

  24 	e trafitto Karṇa con dodici, e Vṛṣasena con tre,
     	quel valoroso tagliava all'impugnatura l'arco di Śalya con le sue frecce,

  25 	Śalya però, afferrato un altro arco, colpiva il pāṇḍava,
     	e Bhūriśravas lo faceva con tre frecce affilate a pietra dalla cocca d'oro,

  26 	e Karṇa con trentadue, e Vṛṣasena con cinque,
     	e Jayadratha con settantatre e Kṛpa con dieci frecce,
     	e il re dei madra con dieci frecce colpiva Phalguna sul campo,

  27 	quindi il figlio di Droṇa con sessanta frecce ricopriva il pṛthāde,
     	e Vāsudeva con settanta, e di nuovo il pṛthāde con altre cinque,

  28 	ma ridendo quella tigre fra gli uomini dai bianchi cavalli, e con Kṛṣṇa come auriga,
     	le abbatteva tutte quante mostrando la sua destrezza di mano,

  29 	e colpito Karṇa con dodici frecce e Vṛṣasena con tre,
     	spezzava sul campo l'arco di Śalya all'impugnatura,

  30 	e colpito il figlio di Somadatta con tre frecce e Śalya con dieci,
     	trafiggeva il figlio di Droṇa con otto aguzze frecce simili alle fiamme del fuoco,

  31 	e il gautama con venticinque, e il re dei sindhu con cento,
     	e ancora colpiva il figlio di Droṇa con settanta frecce,

  32 	Bhūriśravas però infuriato, tagliava la frusta di Hari, 
     	e colpiva Arjuna con settantatre frecce,

  33 	allora l'eroe dai bianchi cavalli quei nemici con centinaia di aguzze frecce,
     	respingeva rapidamente con furia come un grande vento fa con le nuvole.”
     


                              LXXX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“  dei vessilli fatti i vario modo, risplendenti di grande bellezza,
     	apartenenti ai pṛthādi e ai miei, raccontami o Saṁjaya.”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“ascolta come erano in vario modo fatte, le bandiere di quelle grandi anime,
     	di forma e di colore, e di nome, sentilo dunque da me,

   3 	sui carri questi supremi guerrieri, varie bandiere,
     	si mostravano o re dei re, splendenti come fuochi,

   4 	d'oro, con diademi d'oro, adornate con ghirlande d'oro,
     	quasi come picchi d'oro di una grande montagna d'oro,

   5 	queste loro bandiere ovunque coperte di emblemi,
     	dipinti ovunque con vari colori e tonalità, apparivano,

   6 	e quei loro vessilli, agitati dal vento,
     	sembravano danzare, come in drammi sul palcoscenico,

   7 	questi vessilli simili nel colore all'arcobaleno o toro dei bhārata,
     	agitandosi illuminavano i grandi carri di quei guerrieri,

   8 	con l'emblema di una scimmia dalla coda di leone e dalla fiera bocca,
     	noi vedevamo sul campo la terrificante bandiera del conquista-ricchezze,

   9 	questa bandiera con la grande scimmia o re, adornata di vari emblemi,
     	del possessore del gāṇḍīva, faceva tremare l'esercito,

  10 	quindi vedevamo l'alta bandiera del figlio di Droṇa o bhārata,
     	con la sua coda di leone, simile in splendore al sole nascente,

  11 	d'oro spinta dal vento, simile al vessillo di Śakra,
     	alta era questa insegna del figlio di Droṇa per la gioia dei re dei kuru,

  12 	un sottopancia di elefante d'oro splendeva sull'insegna del figlio di Adhiratha,
     	in battaglia o grande re, sembrava riempire il cielo,

  13 	il vessillo di Karṇa col suo pennone e ghirlande d'oro, in battaglia
     	danzava sul piano del carro agitato dal vento,

  14 	su quella del maestro dei pāṇḍava, del glorioso brahmano,
     	del gautama Kṛpa, vi era un bellissimo toro,

  15 	questo grande guerriero appariva per quel toro o re,
     	come appare col suo toro il carro del distruttore della città di tripura,

  16 	un pavone d'oro, con gemme e perle stava su quella di Vṛṣasena,
     	quasi nell'atto di gridare, e illuminando il fronte dell'armata

  17 	il carro di quel grand'anima  per quel pavone appariva
     	come quello di Skanda o re dei re, col suo splendente pavone,

  18 	sulla sommità del vessillo di Śalya il re dei madra, noi vedevamo
     	d'oro, un solco simile a fiamma infuocata, di ineguagliabile bellezza,

  19 	qusto solco appariva stando sul suo carro o mio signore,
     	come la dea piena di bellezza, che fa spuntare ogni seme, 

  20 	un cinghiale d'argento splendeva sull'insegna del re
     	dei sindhu, coperto da una rete d'oro e simile a puro cristallo,

  21 	Jayadratha appariva con questa sua insegna d'argento,
     	come un tempo appariva Pūṣan nella guerra tra dèi e asura,

  22 	e ancora un palo sacrificale sulla bandiera del figlio di Somadatta, saggio 
     	sacrificatore, splendeva e appariva come il sole e la luna,

  23 	questo palo sacrificale d'oro o re, del figlio di Somadatta appariva,
     	come il palo eretto nella grande cerimonia del rājasūya,

  24 	un grande elefante d'argento o grande re, è il vessillo 
     	di Śala adornato da pavoni con le parti d'oro,

  25 	questo vessillo illuminava il tuo esercito o toro dei bhārata,
     	come il grande elefante bianco l'esercito del re degli dèi,

  26 	così l'elefante sulla bandiera del re, fatto di gemme e coperto d'oro,
     	tintinnante di cento campanelle, splendeva sul bel carro,

  27 	fortemente splendeva o re, tuo figlio o signore di popoli,
     	in battaglia con la grande bandiera, quel toro dei kuru,

  28 	questi nove supremi stendardi in alto sui tuoi eserciti, 
     	illuminavano l'esercito nemico come il sole a fine yuga,

  29 	e decimo era però il solo grande vessillo di Arjuna,
     	dal quale Arjuna era illuminato come l'himavat da un fuoco,

  30 	quindi quei grandi guerrieri i loro splendidi e variegati grandissimi
     	archi quei tormenta-nemici afferrarono rapidamente contro Arjuna,

  31 	allora il pṛthāde distruttore di nemici, tendeva il suo arco,
     	il gāṇḍīva di divina fattura o re, per il tuo cattivo consiglio,

  32 	per le tue offese molti uomini furono uccisi in battaglia,
     	convenuti da vari luoghi, coi loro cavalli, carri ed elefanti,

  33 	uno scambio di urla gli uni contro gli altri vi era tra loro,
     	tra i principali di Duryodhana e quel toro dei pāṇḍava,

  34 	e là il kuntīde con Kṛṣṇa come auriga compiva supremi portenti,
     	che da solo contro molti, si scontrava senza paura,

  35 	splendeva quel grandi-braccia tendendo l'arco gāṇḍīva,
     	per vincere quelle tigri fra gli uomini, e per uccidere Jayadratha,

  36 	là Arjuna o grande re, con le frecce scagliate a migliaia,
     	quel tormenta-nemici copriva rendendo invisibili i tuoi guerrieri,

  37 	quindi tutti quelle tigri fra gli uomini, grandi sul carro, resero
     	invisibile il pṛthāte sul campo con mucchi di frecce da ogni parte,

  38 	e circondato che fu Arjuna, il toro dei kuru, da quei leoni tra gli uomini,
     	grandissimo sorgeva il frastuono di quell'esercito.”
     


                              LXXXI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“dopo che Arjuna raggiunse il re sindhu, circondati dal figlio di Bharadvāja,
     	i pāñcāla assieme ai kuru come agirono o Saṁjaya?”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“ nel pomeriggio o grande re, in quel terribile scontro
     	tra i pāñcāla e i kuru, Droṇa ne divenne l'obiettivo,

   3 	i pāñcāla volendo prendere Droṇa, con grande eccitazione,
     	scagliavano gridando, piogge di frecce o mio signore,

   4 	quindi stupefacente e tumultuosa sorgeva la loro battaglia,
     	tra i pāñcāla e i kuru, e terribile come quella tra dèi e asura,

   5 	tutti i pāñcāla assieme ai pāṇḍava raggiunto il carro di Droṇa,
     	per rompere quello schieramento misero in mostra grandi armi,

   6 	i guerrieri schierati sui carri attorno al carro di Droṇa,
     	lo attaccarono scuotendolo usando solo metà impeto,

   7 	Bṛhatkṣatra il grande guerriero dei kekaya gli scagliava,
     	quel forte, diritte frecce simili alle folgori del grande Indra,

   8 	ma Kṣemadhūrti dalla grande gloria, rapido gli si faceva contro,
     	scagliando aguzze frecce a centinaia e a migliaia,

   9 	e Dhṛṣṭaketu, toro dei cedi, dotato di suprema forza,
     	rapido assaliva Droṇa come il grande Indra fece con Śambara,

  10 	ma lui che si precipitava con violenza come il dio-morte a bocca spalancata,
     	rapidamente veniva affrontato dal grande arciere Vīradhanvan,

  11 	quindi il valoroso Droṇa o grande re, respingeva 
     	Yudhiṣṭhira che avanzava bramoso di vittoria col suo esercito,

  12 	Nakula esperto in battaglia, che avanzava con ardimento, 
     	dal tuo coraggioso figlio Vikarṇa fu attaccato o potente,

  13 	e Durmukha tormenta-nemici, con molte migliaia di rapide frecce
     	ricopriva Sahadeva che stava avanzando,

  14 	ma Vyāghradatta respingeva Sātyaki tigre fra gli uomini,
     	con acutissime e affilate frecce agitandolo di quando in quando,

  15 	e i figli di Draupadī tigri fra gli uomini, che scagliavano ottimi dardi,
     	con grande furia quei supremi sul carro, erano respinti dal figlio di Somadatta,

  16 	Bhīmasena terribile nella sua furia che avanzava,
     	veniva respinto dal figlio di Ṛṣyaśṛṅga grande guerriero dal terribile aspetto,

  17 	tra l'uomo e il rākṣasa sorgeva uno scontro in battaglia,
     	simile a quello un tempo compiuto da Rāma e da Rāvaṇa,

  18 	allora Yudhiṣṭhira con nove frecce ben levigate colpiva
     	Droṇa o migliore dei bhārata, in tutte le parti vitali o bhārata,

  19 	ma Droṇa lo colpiva al petto con venticinque dardi,
     	irritato o migliore dei bhārata, da quel glorioso kuntīde, 

  20 	e ancora Droṇa con altre venti frecce lo copriva,
     	con i suoi cavalli, auriga e vessillo, sotto gli occhi di tutti i grandi arcieri,

  21 	il pāṇḍava però quelle frecce scagliate da Droṇa con una pioggia di dardi,
     	abbatteva mostrando quell'anima giusta destrezza di mano,

  22 	allora Droṇa violentemente infuriato, tagliava in battaglia,
     	rapidamente col suo arco, l'arco del dharmarāja grand'anima,

  23 	quindi quel grande guerriero rapidamente mentre aveva l'arco rotto,
     	lo copriva da ogni parte con molte migliaia di frecce,

  24 	vedendo nascosto il re dalle frecce del figlio di Bharadvāja,
     	tutti i presenti pensarono che Yudhiṣṭhira fosse stato ucciso,

  25 	e alcuni pensavano anche che fosse fuggito:
     	' il re è stato preso dal glorioso brahmano.' così o re dei re,

  26 	il dharmarāja Yudhiṣṭhira caduto in quella suprema difficoltà,
     	gettando l'arco rotto dal figlio di Bharadvāja in battaglia,
     	prese un altro arco divino molto potente da ucciderne moltitudini,

  27 	quindi tutte le migliaia di frecce scagliate da Droṇa,
     	quel valoroso tagliava sul campo, e questo era un portento, 

  28 	il re con gli occhi rossi di rabbia tagliate le frecce,
     	afferrava una lancia capace di abbattere i monti in battaglia,
     	con l'asta d'oro, terribile, con otto campanelle, terrificante,

  29 	e dopo averla scagliata, eccitato quel forte urlava con forza,
     	con suo urlo facendo tremare tutti gli esseri o bhārata,

  30 	vedendo quella lancia scagliata dal dharmarāja in battaglia,
     	tutti gli esseri con forza augurano fortuna a Droṇa,

  31 	e questa scagliata dal braccio del re, scagliata simile ad un uraga,
     	illuminava il cielo, e i luoghi in ogni direzione,
     	e si avvicinava a Droṇa fiammeggiante come una serpentessa,

  32 	Droṇa scorgendo quella che rapidamente volava o signore di popoli,
     	quel migliore degli esperti d'arme faceva apparire l'arma di Brahmā,

  33 	questa arma ridotta in cenere quella lancia terribile a vedersi,
     	muoveva rapidamente contro il carro del glorioso pāṇḍava,

  34 	allora il re Yudhiṣṭhira quell'arma di Droṇa pronta a colpire,
     	abbatteva quel grande saggio con un'altra arma di Brahmā o bhārata,

  35 	e colpiva sul campo Droṇa con cinque frecce ben levigate,
     	e con una affilata come un rasoio, gli tagliava il grande arco,

  36 	Droṇa uccisore di kṣatriya vedendo rotto il suo arco,
     	violentemente scagliava una mazza al figlio di Dharma o mio signore,

  37 	ma Yudhiṣṭhira vedendo giungere rapidamente quella mazza,
     	afferrava una mazza e furioso la scagliava quel tormenta-nemici,

  38 	le due mazze volentemente lanciate, si scontrarono l'una con l'altra,
     	producendo fiamme per lo scontro, cadevano a terra,

  39 	allora Droṇa violentemente furioso col dharmarāja,
     	con quattro aguzze e supreme frecce di ferro uccideva i suoi cavalli,

  40 	e tagliava il suo arco simile al vessillo di Indra con una sola freccia, 
     	e con un'altra ne tagliava il pavese e con altre tre colpiva il pāṇḍava,

  41 	balzando rapidamente dal carro dai cavalli uccisi, Yudhiṣṭhira,
     	il re se ne stava a mani alzate senza armi o toro dei bhārata,

  42 	scorgendolo dunque senza carro e specialmente senza armi,
     	Droṇa stupiva i nemici e tutte le altre schiere o potente,

  43 	quel fermo nei voti e svelto di mano, scagliando schiere di frecce aguzze,
     	assaliva il re come un potente leone la sua preda,

  44 	e vedendolo attaccato da Droṇa uccisore di nemici,
     	un violento urlo sorgeva tra i pāṇḍava:' oh! oh!

  45 	il re è preso, il re è preso dal figlio di Bharadvāja.' o mio signore,
     	così erano quelle grandissime urla in tutto l'esercito dei pāṇḍava,

  46 	quindi rapidamente salendo sul carro di Sahadeva, il sovrano
     	il figlio di Kuntī Yudhiṣṭhira, si allontanava coi veloci cavalli.”
     


                              LXXXII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“Kṣemadhūrti trafigeva al petto con le frecce o grande re,
     	Bṛhatkṣatra, il kekaya che avanzava con fermo ardimento,

   2 	ma il re Bṛhatkṣatra con novanta frecce ben levigate,
     	rapido lo colpiva in battaglia volendo rompere lo schieramento di Droṇa,

   3 	Kṣemadhūrti però infuriato, l'arco del kekaya grand'anima,
     	tagliava con un freccia bhalla affilata e temperata,

   4 	e quindi mentre stava con l'arco tagliato, con un freccia ben levigata,
     	colpiva rapidamente al petto quel migliore di tutti gli arcieri,

   5 	Bṛhatkṣatra afferrando un altro arco, quasi ridendo,
     	privava il grande guerriero Kṣemadhūrti di cavalli, auriga e stendardo, 

   6 	quindi con un'altra freccia bhalla affilata e temperata,
     	separava la testa dai fiammeggianti orecchini dal corpo di quel sovrano,

   7 	violentemente tagliata, quella sua testa dai ricci capelli, 
     	con la sua corona, caduta a terra splendeva come una stella caduta dal cielo,  

   8 	il grande guerriero Bṛhatkṣatra, fiero di aver ucciso costui in battaglia,
     	rapidamente attaccava l'esercito dei tuoi in favore del pṛthāde,

   9 	Vīradhanvan grande arciere marciando in favore di Droṇa,
     	impegnava Dhṛṣṭaketu mentre avanzava o bhārata,

  10 	i due rapidissimi con le frecce per zanne, assalendosi l'un l'altro,
     	con molte mgliaia di frecce reciprocamente si colpirono,

  11 	entrambi quelle due tigri fra gli uomini combattevano l'un contro l'altro,
     	come due elefanti capibranco fieramente furiosi nella grande foresta,

  12 	come due tigri infuriate dopo aver raggiunto un impenetrabile monte,
     	così combattevano quei due grandi eroi, bramosi di colpirsi l'un l'altro,

  13 	quello scontro tumultuoso era guardato o signore di popoli,
     	dalle schiere di siddha e cāraṇa in quanto stupefacente e meraviglioso a vedersi,

  14 	Vīradhanvan allora infuriato, l'arco di Dhṛṣṭaketu
     	tagliava in due con freccia bhalla, quasi ridendo o bhārata,

  15 	il re dei cedi grande guerriero gettato l'arco spezzato,
     	afferrava una grande lancia fatta di ferro e con l'asta d'oro,

  16 	e quella lancia alzando con la grande forza delle braccia o bhārata,
     	la scagliava violentemente sforzandosi contro il carro di Vīradhanvan,	

  17 	ed egli fieramente ferito da quella lancia distruttrice di eroi,
     	col cuore trafitto rapidamente cadeva a terra dal carro,

  18 	ucciso dunque quel prode grande guerriero dei trigarta,
     	il tuo esercito o potente fu rotto in ogni parte dai pāṇḍava,

  19 	a Sahadeva Durmukha scagliava sessanta frecce,
     	e lanciava un grande urlo, deridendo il pāṇḍava in battaglia,

  20 	ma il figlio di Mādrī infuriato, colpiva Durmukha con dieci frecce,
     	quasi ridendo, il fratello contro il fratello che avanzava, 

  21 	vedendo il fortissimo Sahadeva impetuoso in battaglia,
     	Durmukha con nove frecce lo colpiva o bhārata,

  22 	ma quel fortissimo con una freccia bhalla tagliava il vessillo di Durmukha,
     	e uccideva i suoi quattro cavalli con quattro aguzze frecce,

  23 	quindi con un'altra freccia bhalla, affilata e temperata,
     	tagliava dal corpo la testa splendente di orecchini, del suo auriga,

  24 	e con una affilata come rasoio, il grande arco del kaurava
     	tagliato sul campo, Sahadeva lo colpiva con altre cinque,

  25 	Durmukha abbandonato il carro coi cavalli uccisi, abbattuto,
     	saliva sul carro o re, di Niramitra o bhārata,

  26 	Sahadeva uccisore di eroi nemici quindi infuriato, in battaglia
     	uccideva Niramitra in mezzo all'armata con una freccia bhalla,

  27 	Niramitra signore di genti, cadeva dal piano del carro,
     	quel figlio del re dei trigarta, facendo tremare il tuo esercito,

  28 	il grandi-braccia Sahadeva, dopo averlo ucciso appariva
     	come Rāma figlio di Daśaratha dopo aver ucciso il fortissimo Khara,

  29 	grandi urla di dolore vi erano tra i trigarta o signore di genti,
     	avendo visto Niramitra, il fortissimo figlio del re ucciso,

  30 	Nakula vinceva in battaglia in un lampo o re, tuo figlio
     	Vikarṇa dai grandi occhi, e questo sembrava un portento,

  31 	Vyāghradatta invece, con molte frecce ben levigate, rendeva
     	non visibile Sātyaki coi suoi cavalli, auriga, e stendardo in mezzo alla battaglia,

  32 	il prode nipote di Śini, abile di mano parava quelle frecce,
     	e con le sue frecce abbatteva Vyāghradatta assieme a cavalli, auriga e bandiera,

  33 	ucciso che fu il giovane figlio del re dei magadha o potente,
     	i magadha tutti insieme impegnandosi attaccarono Yuyudhāna,

  34 	scagliando frecce, e giavellotti a migliaia,
     	dardi e missili, martelli e anche bastoni e clave,

  35 	quei prodi combattevano in battaglia contro il sātvata arduo in combattimento,
     	il forte Sātyaki arduo da affrontare, tutti questi
     	senza molte difficoltà vinceva ridendo o toro tra gli uomini,

  36 	vedendo fuggire ovunque il sopravissuti maghada,
     	il tuo esercito fuggiva o illustre, colpito dalle frecce di Yuyudhāna,

  37 	quel supremo mādhava avendo distrutto l'esercito dei tuoi in battaglia,
     	agitando il grande arco splendeva di grandi gloria,

  38 	disordinato l'esercito o re, dal sātvata grand'anima,
     	non lo affrontava in battaglia spaventato da quel grandi-braccia,

  39 	allora Droṇa violentemente infuriato, spalancando violentemente gli occhi,
     	in persona attaccava Sātyaki, dalle sincere imprese.”
     


                              LXXXIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“il gloriosissimo figlio di Somadatta, ciascuno dei figli di Draupadī,
     	quei grandi arcieri colpiti con cinque frecce, ancora li colpiva con altre sette, 

   2 	essi violentemente feriti, rapidamente da quel fiero, o illustre,
     	come fossero privi di sensi non sapevano più che fare in battaglia,

   3 	ma il figlio di Nakula Śatānīka, tormenta-nemici, con due frecce
     	avendo colpito il figlio di Somadatta toro fra gli uomini con gioia urlava,

   4 	quindi anche gli altri impegnandosi in battaglia, ciascuno con tre veloci frecce,
     	rapidamente sul campo colpirono il furioso figlio di Somadatta,

   5 	egli contro di loro o grande re, scagliava cinque frecce,
     	e ciascuno al petto colpiva con ciascuna freccia, quel gloriosissimo,

   6 	allora i cinque fratelli grandi anime, colpendolo con le frecce,
     	circondando quel valoroso coi carri lo colpivano fieramente con le frecce,

   7 	il figlio di Arjuna dunque con quattro aguzze frecce, i suoi cavalli
     	con furia spediva verso la dimora di Yama,

   8 	il figlio di Bhīmasena, tagliato l'arco deel figlio di Somadatta grand'anima,
     	lanciava un fortissimo urlo, e lo colpiva con aguzze frecce,

   9 	il figlio di Yudhiṣṭhira, tagliando il suo vessillo lo abbatteva a terra,
     	e il figlio di Nakula spazzava via dal sedile del carro il suo auriga,

  10 	il figlio di Sahadeva invece vedendolo fatto a pezzi dai fratelli,
     	con una freccia a rasoio o re, gli tagliava la testa, quel grande intelletto,

  11 	la sua testa adornata d'oro cadeva a terra,
     	splendendo sul campo di battaglia simile al sole nascente,

  12 	e vedendo cadere la testa del figlio di Somadatta grand'anima,
     	tremando i tuoi o re, fuggirono in molti modi,

  13 	Alambusa invece in battaglia, combatteva contro il fortissimo
     	Bhīmasena, con grande furia, come il figlio di Rāvaṇa contro Lakṣmana,

  14 	vedendo quei due l'uomo e il rākṣasa impegnati in duello sul campo,
     	vie era grande meraviglia ed eccitazione in tutti gli esseri,

  15 	quindi Bhīma con nove acute frecce colpiva
     	ridendo o re, il figlio di Ṛsyaśṛṅga quel furente re dei rākṣasa, 

  16 	e quel rakṣas colpito in battaglia lanciando un urlo terrificante,
     	attaccava allora Bhīma con tutto il suo seguito,

  17 	e colpito Bhīma con cinque frecce ben levigate,
     	rapidamente quell'uccisore di nemici distruggev trenta carri al seguito di Bhīma,
     	e distruttine altri centoquattro colpiva Bhīma con un freccia piumata,

  18 	il fortissimo Bhīma profondamente ferito dal rākṣasa,
     	si sedeva sul piano del carro sopraffatto dal venir meno, 

  19 	recuperata quindi la coscienza il figlio del vento pieno di furia,
     	tendendo il suo terribile arco supremamente efficace,
     	con aguzze frecce colpiva Alambusa in ogni parte,

  20 	colpito da molte frecce simile ad una massa di antimonio,
     	appariva in ogni parte o re, come un albero kiṁśuka incendiato,

  21 	trafitto in battaglia dalle frecce scagliate dall'arco di Bhīma,
     	ricordando l'uccisione del fratello fatta dal pāṇḍava grand'anima,

  22 	assunto una terribile forma diceva allora a Bhīmasena:
     	' fermati subito sul campo o pṛthāde guarda il mio valore ora,

  23 	il forte principe dei rākṣasa o malvagio, di nome Baka,
     	solo perché io non c'ero quel mio fratello fu da te ucciso.'

  24 	così avendo parlato allora scomparendo alla vista,
     	ricopriva violentemente Bhīma con una grande pioggia di frecce,

  25 	Bhīma però o re, non vedendo sul campo il rākṣasa, allora
     	riempiva l'intero spazio di frecce ben levigate,

  26 	trafitto da Bhīma mentre era sul carro, in un batter d'occhio,
     	scendeva a terra quel vile, e rapidamente saliva in aria,

  27 	e assumeva moltissime forme grandi e piccole,
     	e parole grandi e piccole pronunciava in ogni parte,

  28 	da lui gli elefanti dell'esercito dei pāṇḍava erano distrutti,
     	e anche molti cavalli o re, come pure i fanti,
     	e i guerrieri dai loro carri cadevano abbattuti dalle sue frecce,

  29 	un fiume col sangue per acque, carri per vortici, pieno di elefanti come alligatori,
     	parasoli per oche selvatiche, paludoso, pieno di braccia come serpenti,

  30 	questo fiume aveva provocato pieno di schiere di rakṣas,
     	che trasportava in vari modi o re, cedi, pāñcāla e sṛñjaya,

  31 	mentre lui si aggirava o re senza paura sul campo di battaglia,
     	i pāṇḍava grandemente spaventati, guardavano il suo valore,

  32 	gioia allora sorgeva negli eserciti dei tuoi,
     	e fieri e grandissimi suoni di strumenti da far rizzare i capelli,

  33 	il pāṇḍava udendo il fiero frastuono del tuo esercito,
     	non lo sopportava come un nāga agitato dal suono delle mani, 

  34 	quindi cogli occhi rossi dall'ira, bruciando come un fuoco,
     	si armava dell'arma detta tvāṣṭra come fosse Tvaṣṭṛ in persona o mio signore,

  35 	quindi migliaia di frecce si producevano tutt'intorno,
     	e per quelle frecce vi era una grandissima fuga del tuo esercito,

  36 	qull'arma scagliata in battaglia da Bhīmasena,
     	colpiva il rākṣasa dopo aver distrutto la grande magìa rākṣasa,

  37 	trafitto in molte parti da Bhīmasena il rākṣasa,
     	abbandonando Bhīma in battaglia, fuggiva verso lo schieramento di Droṇa

  38 	essendo sconfitto dunque quel re dei rākṣasa da quel grand'anima,
     	i pāṇḍava facevano risuonare ogni luogo con le loro urla leonine,

  39 	e gioiosi onorarono il fortissimo figlio del vento,
     	come fecero le schiere dei marut a Śakra dopo la vittoria su Prahrāda in battaglia.”
     


                              LXXXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“il figlio di Hiḍimbā rapidamente attaccava Alambusa che agiva
     	sul campo senza paura e lo colpiva con aguzze frecce,

   2 	vi fu una terrificante battaglia tra quei due leoni dei rākṣasa,
     	che crearono varie magìe come quelle di Śakra e di Śambara,

   3 	Alambusa ferocemente infuriato colpiva Ghaṭotkaca,
     	Ghaṭotkaca però con venti frecce al petto,
     	colpendo Alambusa, ruggiva a lungo come un leone,

   4 	e pure Alambusa o re, colpendo il figlio di Hiḍimbā arduo da affrontare,
     	dopo averlo colpito, felice gridava riempiendo interamente il cielo,

   5 	e così quei due fortissimi re dei rākṣasa ferocemente irati,
     	combattevano vicendevolmente con le loro magìe, senza alcuna differenza,

   6 	creando centinaia di magìe, fieri, confondendosi reciprocamente,
     	quei due espertissimi nello scontro di magìe, combattevano un tale scontro,

   7 	e a ciascuna delle magìe che in battaglia mostrava Ghaṭotkaca o sovrano,
     	un'altra magìa o re, Alambusa gli opponeva,

   8 	ma i pāṇḍava vedendo combattere Alambusa quel re dei rākṣasa,
     	esperto a combattere nelle lotte magiche, si infuriarono,

   9 	e fieramente adirati tutti insieme i migliori coi carri,
     	lo attaccarono con furia con Bhīmasena in testa o sovrano,

  10 	circondandolo dunque con le schiere dei carri o mio signore,
     	da ogni parte, lo riempivano di frecce, come un elefante da mille torce, 

  11 	la forza delle loro armi abbattendo con l'arma della magìa,
     	si liberava perciò dalla schiera di carri, come un elefante da un fuoco silvano, 

  12 	egli tendendo il suo terribile arco, tonante come il fulmine di Indra,
     	con venticinque frecce il figlio del vento e con cinque quello di Bhīmasena,
     	colpendo e Yudhiṣṭhira con tre, e Sahadeva con sette,

  13 	e con settantatre Nakula, e anche i figli di Draupadī, o mio signore,
     	colpendoli con cinque frecce ciascuno, lanciava un terribile urlo,

  14 	Bhīmasena lo trafiggeva con nove frecce, e Sahadeva con cinque,
     	Yudhiṣṭhira trafigeva il rākṣasa con un centinaio,
     	e Nakula con sessantaquattro, e i figli di Draupadī ciascuno con tre,

  15 	il figlio di Hiḍimbā colpito il rākṣasa sul campo con cinquecento frecce,
     	ancora lo colpiva con altre settanta e dopo urlava quel fortissimo,

  16 	trafitto oltre misura quel grande arciere dappertutto da quei grandi guerrieri,
     	li controcolpiva tutti con cinque frecce per ciascuno,

  17 	ma il rākṣasa figlio di Hiḍimbā infuriato in battaglia, colpiva
     	quel furente rākṣasa con sette frecce o migliore dei bhārata,

  18 	trafitto oltre misura da quel forte, il fortissimo rākṣasa,
     	scagliava rapidamente delle frecce affilate a pietra e con la cocca d'oro,

  19 	queste frecce ben levigate penetrarono nel rākṣasa
     	come fieri e fortissimi serpenti infuriati in una montagna,

  20 	allora i pāṇḍava o re, ripetute appuntite frecce
     	gli scagliarono agitati, e pure Ghaṭotkaca il figlio di Hiḍimbā,

  21 	egli colpito in battaglia dai pāṇḍava ardenti di vittoria,
     	era come un picco montano in fiamme, simile al corpo rotto di un elefante,

  22 	e sollevatolo colle braccia e colpitolo ripetutamente,
     	lo gettava rapidamente a terra, come un vaso pieno su una roccia,

  23 	e il figlio di Bhīmasena dotato di forza e abilità, e dotato
     	di ardimento e furioso in battaglia spaventava tutti gli eserciti,

  24 	e squarciato in ogni membra, fatto a pezzi nelle ossa e negli ornamenti,
     	dal valoroso Ghaṭotkaca, fu ucciso come un albero su una pira,

  25 	allora soddisfatti i pṛthādi essendo morto quel demone notturno,
     	lanciarono urla leonine, e agitarono le vesti,

  26 	e i tuoi veduto ucciso quel fortissimo re dei rākṣasa,
     	Alambusa dal terribile aspetto, come fosse una montagna distrutta,
     	le armate lanciarono grida di dolore o toro fra i bhārata,

  27 	e le genti piene di curiosità guardavano quel rakṣas
     	caduto a terra suo malgrado, come un tizzone spento,

  28 	Ghaṭotkaca però ucciso quel rakṣas eccellente tra i forti,
     	lanciava un fortissimo urlo, come quello di Indra dopo aver ucciso Bala.

  29 	e onorato dai padri e dai parenti, Ghaṭotkaca compiuta una difficile impresa,
     	avendo ucciso il nemico si rallegrava, avendo cotto Alambusa come un frutto di alambusa,

  30 	allora un grandissimo suono sorgeva di conchiglie e di vari tipi di frecce,
     	e udendo questo, i kaurava di contro suonarono e allora l'eco toccava l'intera terra.”
     


                              LXXXV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“in che modo Yuyudhāna respingeva in battaglia il figlio di Bharadvāja?
     	raccontami questo o Saṁjaya io ne ho grande curiosità.”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“ ascolta o re dalla grande saggezza, di questo scontro da far rizzare i capelli,
     	di Droṇa contro i pāṇḍava con Yuyudhāna in testa,

   3 	vedendo l'esercito colpito da Yuyudhāna o mio signore,
     	Droṇa in persona attaccava Sātyaki dal sincero valore,

   4 	e mentre il figlio di Bharadvāja, grande sul carro, rapidamente avanzava,
     	Sātyaki lo colpiva con venticinque piccole frecce,

   5 	ma Droṇa avanzando in battaglia a raggiungere Yuyudhāna,
     	lo colpiva rapidamente con cinque frecce affilate a pietra e dalla cocca d'oro,

   6 	queste perforata la robustissima armatura divorando le carni del nemico,
     	raggiungevano la terra o re, come sibilanti serpenti,

   7 	quel grandi-braccia reso furioso come un elefante colpito dal pungolo,
     	colpiva Droṇa con cinquecento frecce simili a fuochi,

   8 	il figlio di Bharadvāja colpito in battaglia da Yuyudhāna, il virtuoso
     	Sātyaki mentre era impegnato, con molte frecce,

   9 	quindi infuriato quel fortissimo grande arciere ancora,
     	colpiva il sātvata con cento frecce ben levigate,

  10 	Sātyaki trafitto in battaglia dal figlio di Bharadvāja,
     	non sapeva più cosa fare o signore di popoli,

  11 	e pure col viso abbattuto era allora Yuyudhāna o sovrano,
     	vedendo il figlio di Bharadvāja scagliare acute frecce in battaglia,

  12 	ma i tuoi figli e le truppe così vedendolo o signore di popoli,
     	di animo gioioso divenuti, ruggirono a lungo come leoni, 

  13 	udendo quelle fiere urla ed essendo colpito il mādhava,
     	Yudhiṣṭhira o re, diceva a tutte le sue truppe o bhārata:

  14 	' l'eccellente vṛṣṇi, il valoroso Sātyaki dalle sincere imprese,
     	viene ingoiato sul campo dall'eroe nemico come il sole da Rāhu,
     	andate, accorrete là dove sta combattendo Sātyaki.'

  15 	e al pāñcāla Dhṛṣṭadyumna questo diceva o signore di genti:
     	' attacca in fretta Droṇa, perché non ti muovi o nipote di Pṛṣata?
     	non vedi il terribile pericolo che ci viene da Droṇa?

  16 	Droṇa grande arciere, in battaglia con Yuyudhāna
     	gioca come un bambino fa con un uccello legato da una corda,

  17 	là dunque, tutti i carri devono andare con Bhīmasena in testa,
     	impegnandosi assieme a te verso il carro di Yuyudhāna,

  18 	e dietro io ti seguirò con le mie truppe,
     	salva ora Sātyaki finito dentro le fauci di Yama.'

  19 	così avendo parlato il re, il pāṇḍava assieme alle sue truppe
     	attaccava in battaglia Droṇa in aiuto di Yuyudhāna,

  20 	vi era là dunque un grande frastuono mentre Droṇa da solo era attaccato
     	dai pāṇḍava e fortuna sia a te, anche da tutti gli sṛñjaya,

  21 	queste tigri fra gli uomini raggiunto il figlio di Bharadvāja grande sul carro,
     	lo innondarono di frecce aguzze con piume di pavone e di airone,  

  22 	Droṇa però sorridendo da sé, ricevette quei valorosi,
     	come fossero ospiti appena arrivati, con un mare di frecce,

  23 	soddisfatti dalle frecce dell'arciere figlio di Bharadvāja,
     	come ospiti, giunti in uan casa ospitale o sovrano di uomini,

  24 	tutti loro non erano in grado nemmeno di guardarlo il figlio di Bharadvāja,
     	come il sole dai mille raggi quando è giunto a mezzogiorno o potente,

  25 	Droṇa, il migliore di tutti gli armati, tutti quei grandi arcieri
     	tormentava con piogge di frecce, come il sole fa coi suoi raggi,

  26 	colpiti in battaglia o re, i pāṇḍava e gli sṛñjaya,
     	non trovavano salvezza come elefanti nelle sabbie mobili,

  27 	le grandi frecce di Droṇa sembravano diffondersi,
     	come i raggi del sole si diffondono ovunque,

  28 	in questo frangente da Droṇa furono uccisi venticinque pāñcāla,
     	ritenuti grandi guerrieri secondo l'opinione di Dhṛṣṭadyumna,

  29 	e mentre tutte le truppe dei pāṇḍava e dei pāñcāla,
     	non riuscivano a vedere il prode Droṇa che uccideva i migliori,

  30 	occisi dunque cento dei kekaya, e messili in fuga da ogni parte,
     	Droṇa stava schierato o grande re, come il dio-morte a fauci spalancate,

  31 	e Droṇa quel grandi-braccia, vinceva a centinaia e a migliaia,
     	i pāñcāla, gli sṛñjaya, i matsya, i kekaya e anche i pāṇḍava,

  32 	e da costoro colpiti dalle frecce di Droṇa sorgeva un grande frastuono,
     	come di animali selvaggi nelle foresta bruciati dal fuoco fumoso,

  33 	là gli dèi, coi gandharva, e i padri dicevano o sovrano:
     	' fuggono i pāñcāla, e i pāṇḍava con le loro truppe.'

  34 	e a Droṇa che in battaglia sta uccidendo i somaka sul campo,
     	nessun altro può avvicinarsi né colpirlo.'

  35 	infuriando così quella sanguinosa strage di valorosi,
     	il pṛthāde improvvisamente udiva il suono della pāñcajanya,

  36 	soffiata da Vāsudeva risuonava forte quella regina delle conchiglie,
     	mentre quei valorosi combattevano per proteggere il re di sindhu,
     	e mentre le truppe di Dhṛtarāṣṭra rumoreggiavano contro il carro del Vijaya,

  37 	e non udendosi in nessun luogo il suono del gāṇḍīva,
     	il re figlio di Pāṇḍu preso dall'abbattimento pensava:

  38 	' non deve esserci fortuna al pṛthāde se suona la regina delle conchiglie,
     	e i kaurava gioiosi rumoreggiano così a lungo.'

  39 	così pensando dunque, con animo agitato,
     	il kuntīde, il senza-avversari si rivolgeva al sātvata,

  40 	con voce tremante per le lacrime e lungamente perplesso
     	guardando a cosa fare allora, diceva al nipote di Śini, al toro tra i śini:

  41 	'il dharma eterno che un tempo fu mostrato dai virtuosi o nipote di Śini,
     	da compiersi nella sventura degli amici, è giunto il tempo di compierlo,

  42 	e anche pensando a tutti gli scontri passati o toro dei śini,
     	io non non riconosco nessuno più amico di te o Sātyaki,

  43 	tu che sei sempre affezionato e che sei sempre fedele,
     	applicati ora sul da farsi in questa battaglia, questa è la mia intenzione, 

  44 	come il lunghi-capelli è sempre il rifugio dei pāṇḍava,
     	così anche tu o vṛṣṇi, che sei pari a Kṛṣṇa per ardimento,

  45 	io dunque pongo questo peso su di te, tu sei in grado di reggerlo,
     	e sempre i miei intenti tu sei in grado di non rendere vani,

  46 	Arjuna ti è fratello, coetaneo e maestro, dunque in battaglia
     	agisci per essergli d'aiuto mentre è in difficoltà o toro tra gli uomini,

  47 	tu sei un prode dai sinceri voti, che rende sicuri gli amici,
     	tu splendi nel mondo o valoroso, per le tue imprese e le sincere promesse,

  48 	chi trascura la sua vita combattendo per gli amici o nipote di Śini,
     	è pari a chi dona la terra ai brahmani,

  49 	noi abbiamo udito di molti re che sono andati in cielo,
     	dopo aver donato l'intera terra ai brahmani, secondo la regola,

  50 	così a te o anima giusta, io chiedo a mani giunte,
     	che tu possa avere un frutto maggiore del dare via la terra o illustre,

  51 	Kṛṣṇa è uno che è sempre fonte di sicurezza per gli amici,
     	pronto a gettare la vita in battaglia, e tu ne sei secondo o Sātyaki,

  52 	avanzando valorosamente in battaglia, cercando la gloria,
     	un prode coi suoi cavalli può essere una guida, anche se una persona plebea,

  53 	ma infuriando questa strage o mādhava,
     	nessun altro che te si trova sul campo che possa proteggere il Vijaya,

  54 	il pāṇḍava stesso vantando le tue centinaia di imprese,
     	dandomi grande gioia, ripetutamente me le raccontava:

  55 	' rapido con le armi di vario tipo, e di facile ardimento,
     	saggio, prode, esperto di ogni arma, mai si confonde in battaglia,

  56 	ha grandi spalle, e ampio torace, grandi braccia, e un ampio arco,
     	è fortissimo di grande valore, quel grand'anima è grande sul carro,

  57 	è mio discepolo e caro amico, e io pure sono caro a lui,
     	Yuyudhāna da mio alleato distruggerà i kaurava,

  58 	anche se in nostro favore o re dei re, si armasse il lunghi-capelli,
     	o Rāma, o Aniruddha o Pradyumna grande sul carro,

  59 	o anche Gada, o Sāraṇa, o Sāmba assieme ai vṛṣṇi,
     	come alleati o grande re, sul fronte della suprema battaglia,

  60 	anche allora io sceglierei il nipote di Śini, tigre fra gli uomini, dal sincero coraggio, 
     	come alleato, non vi è nessun altro come lui.'

  61 	così mi diceva il conquista-ricchezze nella selva dvaitavana,
     	raccontando in tua assenza nella nobile assemblea le tue sincere qualità,

  62 	dunque non rendere vane le convinzioni
     	del conquista-ricchezze, o vṛṣṇi, le mie e quelle di Bhīma,

  63 	e pure quando visitando i tīrtha io giunsi alla città di dvārakā,
     	anche allora là io ti vidi devoto ad Arjuna,

  64 	io non trovai in nessun altro un'amicizia o nipote di Śini, 
     	come quella che tu mostrasti a noi quando eravamo in difficoltà,

  65 	per nobile nascita, e fedeltà all'amico e al maestro,
     	per la tua amicizia, e valore, e per discendenza o mādhava,

  66 	e per la tua sincerità o grandi-braccia, soccorri il pṛthāde,
     	conformemente a ciò o grande arciere, tu devi agire,

  67 	Suyodhana è stato fieramente armato da Droṇa,
     	e poco fa i grandi guerrieri dei kaurava si sono messi in marcia,

  68 	grandi urla si sono udite intorno al Vijaya,
     	tu o nipote di Śini devi velocemente andare là o mādhava,

  69 	Bhīmasena e noi con le nostre truppe siamo pronti,
     	e respingeremo Droṇa se marcerà verso di te,

  70 	guarda o nipote di Śini, come sono messe in fuga sul campo le truppe,
     	dei bhārata che sono disperse in battaglia con grande rumore,

  71 	come un mare spinto dalla forza del vento sulle montagne,
     	l'esercito dei figli di Dhṛtarāṣṭra è spinto via dall'ambidestro,

  72 	ed essendo messi in fuga carri, uomini e cavalli, dunque,
     	la polvere sollevato dall'esercito li ricopre,

  73 	circondato da sindhu e sauvīra, armati di lance e scimitarre,
     	da questi prodi grandemente stimati è Phalguna uccisore di eroi nemici,

  74 	senza respingere queste forze non è possibile uccidere Jayadratha,
     	e costoro sono tutti pronti a rischiare la vita per il re di sindhu,

  75 	guarda questa foresta di dardi, lance e bandiere, piena di cavalli ed elefanti,
     	guarda l'armata dei figli di Dhṛtarāṣṭra ardua da affrontare,

  76 	ascolta il suono dei tamburi e delle numerose conchiglie,
     	e le urla leonine, e il frastuono delle ruote dei carri,

  77 	ascolta il rumore degli elefanti e dei fanti che sono a migliaia,
     	e ascolta quello dei cavalieri che galoppano facendo tremare la terra,

  78 	davanti ha l'esercito dei sindhu, e dietro lo schieramento di Droṇa,
     	da questa moltitudine o tigre fra gli uomini, anche il re degli dèi sarebbe colpito,

  79 	sprofondato in questa infinita armata potrebbe pure perdere la vita,
     	e ucciso lui in battaglia, come potrebbe vivere uno come me?
     	essendo caduto in ogni modo ahime, in così grande calamità da vivo? 

  80 	il pāṇḍava dai folti capelli bello, scuro di pelle e giovane,
     	di rapide armi, che in molti modi combatte, è penetrato nell'esercito dei bhārata,

  81 	al solgere del sole il grandi-braccia, e ora il giorno dura da molto,
     	io non so o vṛṣṇi se egli vive o no,
     	l'armata dei kuru è sterminata come l'oceano,

  82 	da solo Bībhatsu, ha penetrato l'esercito dei bhārata,
     	che è invincibile pure per gli dèi in battaglia, così quel grandi-braccia, 

  83 	la mia ragione oggi non funziona in nessun modo in battaglia, 
     	e pure Droṇa violentemente opprime il mio esercito in battaglia,
     	tu hai visto o grandi-braccia, come il brahmano agisce,

  84 	e allo stesso tempo tu ti mostri capace di fare altrettanto,
     	 o mādhava tu devi compiere questo grande compito rapidamente, 

  85 	fra tutte le cose da fare io ritengo che questo si debba sempre fare
     	che si debba portare protezione ad Arjuna in battaglia,

  86 	io non mi preoccupo per il potente dāśārha, egli è il protettore dell'universo, 
     	egli può in battaglia vincere anche i tre mondi riuniti,

  87 	io ti dico la verità o tigre fra gli uomini,
     	come dunque non, il debole esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra?

  88 	ma Arjuna o vṛṣṇi, che da molti è oppresso in battaglia,
     	potrebbe perdere la vita sul campo, e per questo io mi dispero,

  89 	va dunque sulle sue tracce come possono andare quelli come te,
     	verso uno come lui in questo frangente, richiesti da uno come me,

  90 	due sono menzionati dei principali eroi vṛṣṇi come supremi sul carro,
     	Pradyumna il grandi-braccia, e tu o sātvata sei così conosciuto,

  91 	nelle armi sei come Nārāyaṇa, e per forza come Rāma Saṁkarṣaṇa,
     	e in valore o tigre fra gli uomini sei pari al conquista-ricchezze,

  92 	e superando Bhīṣma e Droṇa per abilità in ogni arma,
     	i virtuosi al mondo dicono di te ora o tigre fra gli uomini:

  93 	'non si trova al mondo che possa vincere Sātyaki.' così o mādhava,
     	quindi compi o fortissimo quanto io ti dirò,

  94 	la stima del mondo avete voi due, tu e il pṛthāde,
     	e tu o grandi-braccia, non puoi agire altrimenti che così,

  95 	a costo della cara vita agisci con valore in battaglia,
     	i dāśārha o nipote di Śini non guardano alla propria vita in battaglia,

  96 	fuggire senza combattere né stare saldi in battaglia, 
     	è proprio dei vigliacchi, e la via dei vili non è seguita dai dāśārha,

  97 	Arjuna ti è guru o caro, ed ha anima giusta, o toro dei śini,
     	e il saggio Vāsudeva è tuo guru e anche del pṛthāde,

  98 	e conoscendo questi due motivi io ti dico,
     	non disattendere le mie parole, io sono il guru del tuo guru,

  99 	la mia opinione è quella di Vāsudeva, e di Arjuna,
     	io ti ho detto la verità, vai dunque dove sta il conquista-ricchezze,

 100 	acconsenti alle mie parole o eroe dal sincero ardimento,
     	penetra o caro nell'esercito del malvagio figlio di Dhṛtarāṣṭra,

 101 	e penetrandolo nel giusto modo, e scontrandoti coi grandi guerrieri
     	mostra il battaglia o sātvata, quanto vale il tuo agire.'"	
     


                              LXXXVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ queste parole piacevoli al suo cuore e dette con dolce voce,
     	belle, e adatte al momento e pronunciate dall'autorità

   2 	del dharmarāja, sentendo il toro fra i śini,
     	Sātyaki o migliore dei bhārata, rispondeva a Yudhiṣṭhira:

   3 	ho udito o incrollabile tutto quanto mi hai detto,
     	pieno di logica, e bello e fonte di gloria in favore di Phalguna,

   4 	e in questa particolare circostanza guarda la decisione di uno come me,
     	tu mi devi parlare o re dei re, come parleresti al pṛthāde,

   5 	in favore del conquista-ricchezze io non tengo conto minimamente della mia vita,
     	e ancora se chiesto da te cosa io non potrei compiere in battaglia?

   6 	io combatterei contro il trimundio, coi suoi dèi, asura e uomini,
     	da te richiesto o re dei re, come non dunque contro queste deboli forze?

   7 	oggi io combatterò contro tutto l'esercito di Suyodhana,
     	e lo vincerò in battaglia o re, il vero io ti dico,

   8 	esperto io sono e unendomi coll'esperto conquista-ricchezze,
     	dopo aver ucciso Jayadratha o re io ritornerò da te,

   9 	e certamente ti informerò o sovrano di uomini di tutte le
     	parole dette da Vāsudeva e dal saggio Phalguna,

  10 	fermamente io fui richiesto da Arjuna ripetutamente
     	in mezzo a tutte le schiere in presenza di Vāsudeva:

  11 	'oggi o mādhava, con attenzione proteggi il re,
     	finché io posto mente alla nobile battaglia non avrò ucciso Jayadratha,

  12 	a te io o grandi-braccia, o al grande guerriero Pradyumna,
     	affidando il sovrano, potrò andare tranquillo da Jayadratha,

  13 	tu conosci il formidabile Droṇa, stimato il migliore in battaglia,
     	e pure del fermo giuramento di Droṇa hai udito o mādhava,

  14 	il figlio di Bharadvāja si accinge a catturare il dharmarāja,
     	e Droṇa  è in grado di catturare Yudhiṣṭhira sul campo,

  15 	così io affidando a te il dharmarāja il migliore degli uomini,
     	io oggi mi recherò ad uccidere il re dei sindhu,

  16 	e una volta ucciso Jayadratha io certamente tornerò o mādhava,
     	dal dharmarāja affinché Droṇa non lo catturi con la forza sul campo,

  17 	se fosse cartturato quel miglior uomo dal figlio di Bharadvāja o mādhava,
     	e non fosse ucciso il re dei sindhu, io ne avrei grande dispiacere,

  18 	e così andata per il miglior uomo, il pāṇḍava dalla sincera parola,
     	per noi certamente sarà certo il ritorno nella foresta,

  19 	e anche la mia vittoria apparirà così vana, 
     	se il furioso Droṇa catturasse sul campo Yudhiṣṭhira,

  20 	quindi tu oggi o grandi-braccia, per farmi piacere o mādhava,
     	per la vittoria e per la gloria, proteggi il re sul campo,

  21 	tu dunque o signore sei stato affidato a me, dall'ambidestro,
     	che ti debba sempre aver in vista per timore del figlio di Bharadvāja, o potente,

  22 	io sempre vedo o grandi-braccia sul campo di battaglia che nessuno vi è
     	che possa competere con lui, a parte il figlio di Rukmiṇī o potente,
     	e io pure sono ritenuto tale sul campo riguardo al saggio figlio di Bharadvāja,

  23 	dunque questa stima che ho e l'ordine del mio maestro,
     	non posso gettare al vento, e abbandonarti o signore della terra,

  24 	il maestro con la sua abilità nelle armi e cinto di una corazza impenetrabile,
     	raggiuntoti in battaglia, potrebbe giocare come un fanciullo con un uccellino,

  25 	se il figlio di Kṛṣṇa dal coccodrillo sull'insegna, arco in pugno, fosse qui,
     	io potrei affidarti a lui in modo che tu sia protetto come da Arjuna,

  26 	tu proteggi te stesso con alcuni uomini che possano attaccare
     	Droṇa in battaglia mentre io sono via, fintanto che andrò dal pāṇḍava,

  27 	non aver timore oggi o re, per la sorte di Arjuna,
     	mai quel grandi-braccia può fallire nel prendersi un peso,

  28 	i guerrieri che sono i sauvīraka, i sindhu e i paurava,
     	e gli altri grandi guerrieri del settentrione e del meridione,

  29 	e quelli che sono ritenuti o re, eccellenti sui carri, a cominciare da Karṇa,
     	non valgono la sedicesima parte di Arjuna infuriato,

  30 	e l'intera terra unita con dèi, asura e uomini,
     	con le schiere dei rākṣasa o re, kiṁnara e grandi uraga,

  31 	tutti i mobili assieme agli immobili, non valgono il pṛthāde in battaglia,
     	coscendo ciò o grande re, non aver timore per il conquista-ricchezze,

  32 	là dove sono i due valorosi e grandi arcieri, i due Kṛṣṇa dal sincero ardimento,
     	non esiste nessuna impresa che non sia raggiunta,

  33 	pensa alla divina abilità d'armi, alla concentrazione e furia in battaglia,
     	alla giusta condotta e alla compassione di tuo fratello,

  34 	e mentre io mi allontano andando verso Arjuna,
     	pensa alle molte armi che ha Droṇa in battaglia o re,

  35 	il maestro fortemente brama o re, la tua cattura,
     	e agirà per rendere vera la sua promessa o bhārata,

  36 	pensa oggi alla tua sicurezza, chi ti proteggerà quando io sarò andato via?
     	se di lui io sarò soddisfatto o pṛthāde io mi recherò da Phalguna,

  37 	io non posso o grande re, abbandonandoti in questa grande battaglia,
     	andarmene da qualche parte o kaurava, ti dico il vero,

  38 	pensa a tutto ciò con la tua ragione o migliore dei ragionatori,
     	e stabilito il meglio, e il supremo con la mente o re dammi i tuoi ordini.'

  39 	Yudhiṣṭhira disse:
     	' così è o grandi-braccia, come tu dici o mādhava,
     	ma non mi è chiara la situazione dell'eroe dai bianchi cavalli o signore,

  40 	io compirò il supremo sforzo per proteggere me stesso,
     	ma tu va con la mia approvazione là dove è impegnato il conquista-ricchezze,

  41 	della mia protezione in battaglia e del tuo andare da Arjuna,
     	pensando con la ragione a questo dubbio, io preferisco che tu vada là,

  42 	preparati dunque ad andare dove è impegnato il conquista-ricchezze,
     	e il fortissimo Bhīma sarà la mia protezione,

  43 	e il nipote di Pṛṣata coi suoi fratelli, e gli altri fortissimi principi,
     	e i figli di Draupadī, certamente mi proteggerano,

  44 	e anche i cinque fratelli kekaya, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	e Virāṭa e Drupada, e Śikhaṇḍin grande sul carro,

  45 	e Dhṛṣṭaketu, e il fortissimo Kuntibhoja o signore,
     	e Nakula e Sahadeva, e i pāñcāla e gli sṛñjaya,
     	tutti questi uniti o caro mi proteggeranno con certezza,

  46 	né Droṇa col suo esercito, né Kṛtavarman sul campo,
     	potranno avvicinarsi, a portarmi offesa,

  47 	e Dhṛṣṭadyumna tormenta-nemici, respingerà in battaglia
     	il furioso Droṇa avanzante, come la costa il mare sede di mostri,

  48 	dove è schierato in battaglia il nipote di Pṛṣata uccisore di eroi nemici,
     	in nessun modo può passare il pur forte esercito di Droṇa,

  49 	egli è nato dal fuoco sacrificale per la distruzione di Droṇa,
     	con la corazza, la spada l'arco e le frecce, e con preziosi ornamenti,

  50 	senza timori vai o nipote di Śini, non avere agitazione per me,
     	Dhṛṣṭadyumna furioso in battaglia respingerà Droṇa.' “
     


                              LXXXVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ udite le parole del dharmarāja, il toro dei śini,
     	avendo timore del pṛthāde per aver lasciato il sovrano,

   2 	e specialmente per proteggersi dal biasimo del mondo:
     	'che non dicano che io ho paura di andare verso Phalguna.'

   3 	pensando ripetutamente, Sātyaki, arduo da affrontare,
     	queste parole diceva al dharmarāja o toro fra gli uomini:

   4 	' se tu pensi di darti protezione, fortuna sia a te o signore di popoli,
     	io mi recherò da Bībhatsu, obbedendo ai tuoi ordini,

   5 	non vi è nessuno nei tre mondi che mi sia più caro,
     	del pāṇḍava o re, ti dico la verità,

   6 	io andrò sulle sue tracce, al tuo comando o onorevole,
     	in tuo favore non c'è nulla che io non debba fare,

   7 	come le parole del mio guru sono per me le più importanti, o migliore dei bipedi,
     	così pure le tue parole sono per me ancora più importanti,

   8 	i tuoi due fratelli, Kṛṣṇa e il pāṇḍava agiscono nel tuo bene,
     	e saldo nel loro bene sappi me o toro dei re,

   9 	ponendo sulla mia testa il tuo comando per il bene del pāṇḍava o potente,
     	rompendo quell'esercito arduo da rompere io procederò o migliore degli uomini,

  10 	penetrerò nello schieramento di Droṇa con furia come un pesce nel mare,
     	e volerò là dove sta o re, il re Jayadratha,

  11 	dove egli sta rifugiatosi nell'esercito, timoroso del pāṇḍava,
     	protetto dai migliori guerrieri a cominciare da Karṇa, Kṛpa e dal droṇide,

  12 	io penso che da qui sia di tre yojana la distanza o signore di popoli,
     	dove si trova il pṛthāde, intento all'uccisione di Jayadratha,

  13 	ma pur distante tre yojana io seguirò i suoi passi,
     	con cuore e anima salda finché non sarà ucciso il re sindhu,

  14 	senza il comando del guro, quale uomo combatterebbe?
     	ma comandato da te come potrebbe non combattere uno come me?
     	io conosco il luogo dove devo andare o potente,

  15 	e tormentandolo con le mie frecce, io farò agitare questo mare di truppe, 
     	fatto di lance, barre di ferro, mazze, dardi, spade, scudi, spiedi, e giavellotti, 

  16 	quell'esercito di migliaia di elefanti che tu vedi,
     	di razza detta añjanaka, dove sono dotati di grande valore,

  17 	portati da molti barbari, prodi guerrieri dal fiero combattere, 
     	sono questi elefanti simili a nubi o re, innondanti di piogge,

  18 	mai essi si ritirano, incitati dai loro cavalieri,
     	e non hanno essi sconfitta altrimenti che con la morte,

  19 	e quei guerrieri sui carri o re, che vedi dappertutto,
     	essi sono chiamati carri-doro, e sono principi e grandi guerrieri,

  20 	esperti di carri e armi, e di elefanti o signore di popoli,
     	supremamente pronti nell'arte dell'arco, ed esperti nel pugilato,

  21 	interamente addestrati nel combattimento di mazze, ed esperti di lotta,
     	pronti all'assalto di spada, e nello scontro con scudo e spada,

  22 	prodi e di fatta esperienza rivaleggiano gli uni cogli altri,
     	sempre in battaglia o re, per vincere gli altri uomini,

  23 	sconfitti da Karṇa o re, essi obbediscono a Duḥśāsana,
     	anche Vāsudeva li elogia come eccellenti guerrieri,

  24 	essi sono sottoposti a Karṇa sempre pronti a compiacerlo,
     	e per suo ordine o re, che si abbattono sull'eroe dai bianchi cavalli,

  25 	essi non sono mai distrutti né stanchi, con le loro robuste armature ed archi,
     	e ora saranno schierati contro di me per ordine del figlio di Dhṛtarāṣṭra,

  26 	schiacciando costoro in battaglia per tuo conto o kaurava,
     	io marcerò allora sulle tracce dell'ambidestro,

  27 	e quegli altri settecento elefanti o re, che tu 
     	scorgi coperti di corazze, e guidati dai kirāta,

  28 	che il re dei kirāta catturato dall'ambidestro, diede
     	mandandoli tutti ben adornati, per salvarsi la vita,

  29 	questi che un tempo erano tuoi saldi servitori o re, 
     	combattono ora contro di te, guarda il mutamento del fato,

  30 	e di costoro i più grandi kirāta ardui da affrontare,
     	tutti esperti nel condurre i pachidermi, e nati da Agni,

  31 	tutti questi furono sconfitti i battaglia dall'ambidestro
     	e contro di me saranno impegnati per ordine di Duryodhana,

  32 	distrutti con le frecce questi kirāta o re, di arduo combattere,
     	io raggiungerò il pāṇḍava, intento all'uccisione del re dei sindhu, 

  33 	e quei grandi elefanti nati nella stirpe di Añjana,
     	robusti, e ben addestrati, con le tempie aperte,

  34 	tutti ben adornati con corazze fatte d'oro fino,
     	ben provati in battaglia o re, pari ad Airāvaṇa in combattimento,

  35 	condotti dalle montaghe settentrionali da fieri barbari,
     	eccellenti e saldi combattenti, con armature di nero ferro,

  36 	alcuni sono nati da vacche, e altri sono nati da schimmie,
     	e altri da altri animali e anche dagli esseri umani,

  37 	si fa avanti questa armata color del fumo, di malvagi
     	barbari, dalle malvage imprese, che abitano gli impervi luoghi dell'himavat,

  38 	Duryodhana avendo ottenuto questo esercito di elefanti in battaglia,
     	e Kṛpa e il figlio di Somadatta, e anche Droṇa il migliore sul carro,

  39 	e il re dei sindhu, e anche Karṇa, non si cura dei pāṇḍava,
     	egli pensa sé stesso già vincitore, spinto dal fato,

  40 	ma tutti questi giunti a tiro delle mie frecce,
     	non mi sfuggiranno o kuntīde, anche se fossero veloci come il pensiero,

  41 	sempre sostenuti costoro, da quello che vive sul valore di altri,
     	troveranno la distruzione colpiti dai nugoli delle mie frecce,

  42 	quei guerrieri o re, che fanno mostra delle loro bandiere dorate,
     	che sono irresistibili, se tu li conosci, hanno il nome di kāmboja,

  43 	e sono prodi, di provata esperienza, consumati nell'arte dell'arco,
     	fortemente uniti essi sono pronti ad aiutarsi reciprocamente,

  44 	e gli akṣauhiṇī del figlio di Dhṛtarāṣṭra con furia o bhārata,
     	sono pronti a starmi di fronte, protetti dagli eroi dei kuru,

  45 	che con grande attenzione essi mi stanno aspettando,
     	io tutti questi li distruggerò come il fuoco fa con l'erba secca,

  46 	perciò forniscano tutte le faretre e panoplie,
     	al mio carro o re, secondo le regole, gli addetti agli equipaggiamenti,

  47 	in modo che in questo scontro io possa avere varie armi,
     	che il carro sia equipaggiato cinque volte di più da quanto stabilito dai maestri,

  48 	io mi scontrerò coi kāmboja furiosi come serpi velenose,
     	che hanno svariati tipi di armi, e sanno combattere in molti modi,

  49 	e mi scontrerò coi kirāta, che combattono come veleni,
     	sempre elogiati dal re, e fedeli al tornaconto di Duryodhana,

  50 	e mi scontrerò cogli śaka, per ardimento pari a Śakra,
     	simili a fuochi irresistibili, come accesi falò,

  51 	e con altri vari guerrieri, ardui da affrontare, simili al dio-morte,
     	io mi scontrerò in battaglia o re, e con molti invincibili combattenti,

  52 	perciò i migliori cavalli, instancabili con le migliori caratteristiche,
     	riscaldati e abbevarati, siano anche aggiogati al mio carro.'

  53 	di tutte queste faretre e di ogni equipaggiamento,
     	e di varie armi, il re faceva fornire il suo carro,

  54 	e delle persone, sciolti interamete i suoi quattro eccellenti cavalli,
     	li abbeveravano con acque dolci, e bevande energetiche,

  55 	e abbeverati, e riscaldati, e ben lavati e nutriti, e adornati,
     	questi quattro cavalli ben addestrati e armati, inghirlandati d'oro,

  56 	scalpitanti del color dell'oro, addestrati e velocissimi,
     	dal cuore eccitato ma calmi aggiogati secondo le regole al carro,

  57 	con un leone dalla criniera d'oro sulla grande insegna,
     	e circondato da bandierine d'oro, adornate di coralli e perle,
     	e decorato con stendardi splendenti come bianche nuvole, 

  58 	con un parasole dal manico d'oro, attrezzato con varie armi,
     	a questo carro li aggiogarono secondo le regole adornati da finimenti d'oro,

  59 	e il fratello minore di Dāruka, che era suo auriga e caro amico,
     	conduceva quel carro attrezzato, come Mātali quello del Vāsava,

  60 	quindi col bagno fattosi purificato, e fatto ogni rito di auspicio,
     	a migliaia di brahmani snātaka, distribuiva gioielli d'oro,
     	celebrato con benedizioni, Sātyaki il migliore dei gloriosi,

  61 	quindi bevuto del miele di kailāvata meritando ogni dolce bevanda,
     	con gli occhi rossi, divenne là con lo sguardo pieno di ardimento,

  62 	avuta la sua coppa del valore, pieno di grande eccitazione,
     	con la sua energia raddoppiata, come un un fuoco fiammeggiante,
     	posto sulle sue spalle arco e frecce, quel migliore sul carro,

  63 	con la sua corazza e i suoi ornamenti, benedetto dai brahmani,
     	e salutato da fanciulle con ghirlande di grani profumate,

  64 	inchinatosi ai piedi di Yudhiṣṭhira a mani giunte,
     	e da lui baciato sulla fronte, saliva sul grande carro,

  65 	quindi i suoi cavalli eccitati e ben nutriti, veloci come il vento,
     	invincibili, allevati nel sindhu, trasportarono quel conquistatore,

  66 	quindi eccitato in ogni membra, Sātyaki diceva a Bhīma:
     	' tu o Bhīma proteggi il re, questa deve essere la prima cosa da fare,

  67 	io spezzando l'armata vi penetrerò come in un frutto maturo,
     	per il presente e per il futuro, proteggere il re è la cosa migliore,

  68 	tu conosci il mio valore, e io il tuo o uccisore di nemici,
     	perciò o Bhīma torna indietro, se mi vuoi bene.'

  69 	così apostrofato, diceva a Sātyaki: ' vai dunque tu a compiere la tua missione,
     	io mi schiererò a protezione del re o migliore degli uomini.'

  70 	il mādhava così apostrofato rispondeva a Bhīmasena:
     	' vai, vai dunque in fretta o pṛthāde, certa è oggi la mia vittoria,

  71 	se tu che mi sei affezionato e da me amato, sei pronto ad obbedirmi,
     	questi sono segni di buon auspicio che mi parlano o Bhīma, 

  72 	una volta ucciso il malo sindhu da parte del pāṇḍava grand'anima,
     	io tornerò senza dubbio ad abbracciare il re dall'anima giusta.'

  73 	ciò detto, lasciando Bhīma quel grande intelletto,
     	controllava il tuo esercito, come una tigre fa con un branco di prede,

  74 	e scorgendolo pronto a penetrarlo, il tuo esercito o signore di genti,
     	divenne ancora meravigliato, e violentemente tremava,

  75 	allora partiva rapidamente Sātyaki, contro il tuo esercito,
     	per correre da Arjuna o re, per ordine del dharmarāja.”
     


                              LXXXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ partito dunque per combattere contro il tuo esercito, Yuyudhāna,
     	il dharmarāja, o grande re, attorniato dalle proprie truppe,
     	marciava verso il carro di Droṇa dietro a Yuyudhāna,

   2 	allora il figlio del re dei pāñcāla invincibile in battaglia,
     	e il principe Vasudāna, urlavano all'armata dei pāṇḍava:

   3 	' venite, attaccate e rapidamente impegnatevi,
     	affinché felicemente Sātyaki furente in combattimento possa procedere,

   4 	molti grandi guerrieri si impegneranno per sconfiggerlo.'
     	con forza assalirono il tuo esercito, così gridando:

   5 	' noi vogliamo vincere quelli che là lo attaccano.'
     	quindi vi era un grandissimo frastuono attorno al carro di Yuyudhāna,

   6 	il grande esercito di tuo figlio, fatto tremare
     	dal sātvata o grande re, si disperdeva in cento rivoli,

   7 	e fatto a pezzi quell'armata, il nipote di Śini, grande sul carro,
     	abbatteva sette valorosi grandi arcieri sul fronte della battaglia,

   8 	e quelli terrorizzati di essere uccisi erano risparmiati dal grandi-braccia,
     	quei valorosi, smisero infatti di combattere vedendo quel superuomo,

   9 	e dai carri con gli assi rotti, e dai seggi divelti o mio signore,
     	dalle rotte e disperse ruote, e dalle bandiere cadute,

  10 	dai pennoni e dagli assali, dagli elmi e dalle corazze,
     	e dalle braccia spalmate di sandalo coi loro bracciali o signore di popoli,

  11 	simili a proboscidi di elefanti, e di gambe simili a corpi
     	di serpenti, di queste membra umane era coperta la terra o migliore degli uomini,

  12 	e per le teste coi loro orecchini e simili alla luna,
     	cadute a quegli eroi dagli occhi di toro, o bhārata, splendeva la terra,

  13 	e da elefanti in vari modi trafitti, che giacevano simili a montagne,
     	la terra appariva come coperta da monti divelti,

  14 	e con le redini fatte di fili d'oro, e decorate di perle,
     	e con le belle armature, splendevano i destrieri,
     	senza vita caduti a terra, abbattuti dal grandi-braccia,

  15 	il sātvata dunque distrutte varie tipi di truppe,
     	penetrava nel tuo esercito, mettendo violentemente in fuga l'armata,

  16 	quindi percorreva quella strada per cui era passato il conquista-ricchezze,
     	Sātyaki, quando da Droṇa gli fu impedito il passaggio,

  17 	Yuyudhāna però assalendo il figlio di Bharadvāja o mio signore,
     	con furia non si fermava come il mare fa con la costa,

  18 	Droṇa però fermando in battaglia Yuyudhāna grande guerriero,
     	lo trafiggeva con cinque aguzze e mortifere frecce, 

  19 	ma Sātyaki, colpiva Droṇa sul campo con sette dardi
     	dalla cocca d'oro, levigate a pomice, con piume di pavone e di airone,

  20 	Droṇa lo colpiva con sette frecce assieme ai suoi cavalli e conducente,
     	ma Yuyudhāna grande guerriero, non sopportava questo da Droṇa,

  21 	quindi lanciando un ruggito leonino, Sātyaki colpiva Droṇa,
     	con dieci frecce, e con altre sei e poi con otto,

  22 	e Yuyudhāna di nuovo colpiva Droṇa con altre dieci frecce,
     	e con una il suo auriga, e con quattro i suoi quattro cavalli,
     	e con una freccia bhalla colpiva sul campo la sua bandiera,

  23 	Droṇa allora con rapide frecce velocemente lo copriva,
     	assieme a cavalli, auriga, carro e vessillo, come da piogge di locuste,

  24 	ma pure Yuyudhāna copriva Droṇa con molte frecce,
     	senza tremare, gli diceva quindi Droṇa:

  25 	'il tuo maestro abbandonando la battaglia se ne andato come un vile,
     	lasciandomi mentre ero pronto a combattere, dopo avermi fatto la pradakṣiṇa,

  26 	ma tu ora non ti libererai vivo, da me pronto a combattere o mādhava,
     	se tu abbandonando lo scontro con me, non fuggirai veloce come il tuo maestro.'

  27 	Sātyaki disse:
     	' io seguo la pista del conquista-ricchezze, per ordine del dharmarāja,
     	fortuna sia a te o brahmano, io non ho tempo da perdere.' “

  28 	Saṁjaya disse:
     	“ ciò detto, il nipote di Śini abbandonando il maestro,
     	partiva velocemente o re, e questo diceva al suo auriga:

  29 	' Droṇa compirà ogni sforzo per fermarmi,
     	a tutto impegno procedi sul campo o auriga, ascolta le mie supreme parole,

  30 	è in vista l'esercito di grande splendore degli āvanti,
     	e dopo questo il grande esercito dei meridionali, 

  31 	e di seguito la grande armata dei bāhlika,
     	e schierato vicino ai bāhlika vi è pure il grande esercito di Karṇa,

  32 	pur rotti uno alla volta questi questi eserciti o auriga,
     	proteggendosi vicendevolmente non abbandoneranno il campo di battaglia,

  33 	raggiunto lo spazio tra di loro, spingi i cavalli a tutta birra,
     	ma conducimi a media velocità o auriga, là

  34 	dove appaiono essere i bāhlika, con varie armi schierate,
     	e i meridionali, e i molti altri a cominciare dal figlio del sūta,

  35 	e dove si mostra quell'esercito denso di elefanti carri e cavalli,
     	e formato da fanti provenienti da varie regioni.'

  36 	questo avendo detto al conducente, abbandonando il brahmano,
     	egli si spingeva dove si trovava il grandissimo e forte esercito di Karṇa,

  37 	Droṇa però infuriato lo inseguiva, scagliando molte diritte frecce,
     	a Yuyudhāna grandi-braccia, che se ne andava senza voltarsi,

  38 	colpendo con aguzze frecce il grandissimo esercito di Karṇa,
     	Sātyaki penetrava all'interno dello sterminato esercito dei bhārata,

  39 	ma penetrando Yuyudhāna e mettendo in fuga le truppe,
     	il furioso Kṛtavarman circondava Sātyaki,

  40 	Sātyaki colpendolo mentre giungeva con sei frecce spiumate,
     	con altre quattro quel valoroso gli uccideva rapido i quattro cavalli, 

  41 	quindi ancora con sedici rapidi dardi ben levigati,
     	Sātyaki colpiva al petto Kṛtavarman,

  42 	ma Kṛtavarman pur colpito da quelle molte e splendenti frecce,
     	dal sātvata o grande re, non se curava,

  43 	incoccata una freccia a dente di vitello, simile a velenoso serpente,
     	e tirandola a tutta forza o re, colpiva al torace Sātyaki,

  44 	quella freccia trapassata la corazza e il corpo,
     	si piantava a terra con tutta la cocca piumata imbrattata di sangue,

  45 	e quindi quel supremo esperto d'armi Kṛtavarman,
     	con molte frecce tagliava il suo arco con la freccia già incoccata,

  46 	e con furia colpiva ancora sul campo o re, Sātyaki, dal sincero ardimento,
     	con dieci aguzze frecce, in pieno petto,

  47 	quindi avendo l'arco spezzato, con una lancia il migliore dei lancieri, 
     	Sātyaki colpiva il braccio destro di Kṛtavarman,

  48 	quindi quel valoroso preso un altro robusto arco, Sātyaki,
     	scagliava rapidamente frecce a centinaia e a migliaia,

  49 	e ricopriva interamente Kṛtavarman col suo carro,
     	e Sātyaki, trafitto profondamente in battaglia il figlio di Hṛdika,

  50 	con una freccia bhalla tagliava la testa del suo conducente,
     	e l'auriga del figlio di Hṛdika ucciso, cadeva dal grande carro,
     	quindi uciso l'auriga, i cavalli si diedero a violenta fuga,

  51 	ma il bhoja senza scomporsi trattenuti da sé i destrieri,
     	li fermava arco e frecce in mano, e questo fu applaudito dalle truppe,

  52 	egli poi fatto respirare i bei cavalli li incitava, 
     	e senza timore caricava di grande paura i nemici,
     	e Sātyaki se ne andava e allora egli assaliva Bhīma,

  53 	Yuyudhāna invece o re dei re, disimpegnato dalle schiere di Droṇa,
     	in fretta partiva veloce contro il grande esercito dei kāmbhoja,

  54 	e là impegnato da molti prodi e grandi guerrieri,
     	non poteva muoversi o re allora Sātyaki dal sincero ardimento,

  55 	e Droṇa avendo riunito il suo esercito e posto il comando sul bhoja,
     	impetuoso si gettava su Yuyudhāna bramoso di combattere,

  56 	quindi le truppe dei pāṇḍuva infuriati con la massima foga, lo trattenevano
     	mentre lui si precitava dietro Yuyudhāna,

  57 	dopo aver raggiunto il carro del figlio di Hṛdika il migliore sul carro,
     	i pāñcāla pur guidati da Bhīmasena persero il loro impeto,
     	e avanzando furono respinti o re dal valoroso Kṛtavarman,

  58 	ma attaccando senza paura tutti questi che si impegnavano pur depressi,
     	egli con una pioggia di frecce copriva i loro stanchi animali,

  59 	ma pur trattenuti dal bhoja, mentre cercavano sul campo il suo esercito,
     	stavano schierati quei valorosi con nobiltà, cercando una grande gloria.”
     


                              LXXXIX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ il nostro eccellente esercito di vario genere così esperto,
     	e schierato secondo le regole, e così numeroso o Saṁjaya,

   2 	sempre è da noi celebrato, e a noi e sempre devoto,
     	e maturo ha fatto meraviglie precedentemente, per saldo ardimento,

   3 	non è troppo vecchio né troppo giovane, né magro né grasso, 
     	di ampi e sviluppati organi, di robusta costituzione, e in salute, 

   4 	fornito di adatte armature, dotato di molte armi,
     	è esperto in molte arti e maneggi delle armi,

   5 	esperto nel salire e nello scendere, nel muoversi, e nel balzare,	
     	nell'assalto singolo, nell'avanzare e nel ritirarsi,

   6 	e provato molte volte coi carri, elefanti e cavalli,
     	e testato, fornito di soldo secondo le regole,

   7 	non per la stirpe, né per privilegio, né per causa di parentela,
     	qualcuno nel mio esercito non è pagato o non ammesso,

   8 	ma consiste di gente nobile di buona stirpe, pienamente contenta, non arrogante,
     	onorata e servizievole, gloriosa e intelligente,

   9 	ed è comandato dai migliori uomini, pari ai custodi del mondo,
     	e da molti altri eccellenti ufficiali, dalle ottime imprese,

  10 	protetto da molti principi, pronti al nostro intento,
     	a noi alleati per amore, con le loro truppe e seguito,

  11 	come il grande oceano è interamente riempito dai fiumi, 
     	esso è pieno di carri, e cavalli, simili ad uccelli senza ali,

  12 	i guerrieri sono le sue sterminate acque, gli animali le terribili ondate,
     	pieno di spade, mazze per remi, lance, e frecce per pesci,

  13 	affollato di adornate bandiere, pieno di fanti come perle,
     	e agitato come dal vento dagli animali galoppanti,

  14 	con Droṇa come sua profondità, e Kṛtavarman come suo pozzo, 
     	Jalasaṁdha come grande predatore, e Karṇa la marea sollevata dalla luna,

  15 	avendo passato l'oceanico esercito rompendolo rapidamente, il toro dei pāṇḍava,
     	e anche Yuyudhāna i miei, con un solo carro o Saṁjaya, 

  16 	io non vedo sopravissuti dove è penetrato l'ambidestro,
     	e il sātvata formidabile sul carro, tra i miei soldati o Saṁjaya,

  17 	e vedendo questi due abilissimi avanzare senza paura,
     	e scorgendo il re di sindhu a tiro del gāṇḍīva,

  18 	quale azione addottarono i kuru, spinti dal destino?
     	oppure in quel terribile e stretto momento come si comportarono?

  19 	io credo che i kaurava fossero giunti in preda alla morte,
     	e il loro valore in battaglia non si mostra più ora,

  20 	incolumi essendo penetrati quei due: Kṛṣṇa e il pāṇḍava,
     	nessuno che possa fermarli si trova quaggiù o Saṁjaya,

  21 	molti dei guerrieri al soldo sono provati grandi guerrieri,
     	aggregati per il soldo, e altri con gentili discorsi,

  22 	nessuno nel mio esercito si trova che non sia remunerato,
     	ma ottiene la giusta paga appropriata alle azioni, 

  23 	non vi è nessun guerriero nel mio esercito o Saṁjaya,
     	che sia assoldato per poco, o uomo che non sia pagato in argento,

  24 	sono da me onorati secondo il valore, con doni, onori e seggi,
     	e anche dai miei figli, o caro, e dai famigliari, dagli altri parenti,

  25 	e questi scontrandosi in battaglia sono vinti dall'ambidestro,
     	e strapazzati dal nipote di Śini, che altro se non il destino può essere?

  26 	chi è protetto, e quelli che lo proteggono in battaglia,
     	una sola medesima strada percorre il protetto assieme ai protettori,

  27 	vedendo Arjuna in combattimento, pronto a catturare il re sindhu,
     	mio figlio nella sua violenta follia, in che azione si precipitava?

  28 	e vedendo Sātyaki sul campo, che penetrava senza paura,
     	cosa pensava fosse il momento di fare Duryodhana?

  29 	vedendo che penetravano l'esercito quei due supremi sul carro, 
     	e superiori in ogni arma, che comportamento ebbero sul campo i miei?

  30 	e vedendo Kṛṣṇa il dāśārha schierato dalla parte di Arjuna,
     	e anche il toro dei śini, io credo che si dolessero i miei figli,

  31 	e vedendo l'esercito attraversato dal sātvata e da Arjuna,
     	e i kuru fuggire, io credo che si dolessero i miei figli,

  32 	e vedendo i carri in fuga, senza forze nella vittoria dei nemici,
     	e fuggire quei provati forti, io credo che si dolessero i miei figli,

  33 	e svuotati dagli uomini i piani del carri dal sātvata e da Arjuna,
     	e uccisi i guerrieri, scorgendo, io credo che si dolessero i miei figli,

  34 	e vedendo quei valorosi a migliaia privati di cavalli, carri ed elefanti,
     	fuggire tremanti dalla battaglia, io credo che si dolessero i miei figli,

  35 	e i cavalli privati dei cavalieri, e i carri privati di uomini,
     	là da Sātyaki e dal pṛthāde, io credo che si dolessero i miei figli,

  36 	e vedendo, le schiere di fanti fuggire ovunque sul campo,
     	tutti privi di speranza di vittoria, io credo che si dolessero i miei figli,

  37 	e vedendo quei due invincibili attraversare lo schieramento di Droṇa,
     	affrettandosi quei due valorosi, io credo che si dolessero i miei figli, 

  38 	violentemente stupefatto sono o caro, udendo che Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze,
     	quei due incrollabili sono penetrati nel mio esercito, assieme al sātvata,

  39 	essendo penetrato nel mio esercito il carro di quel principe dei śini,
     	e avendo superato l'esercito del bhoja, come erano i kaurava?

  40 	e quindi essendo fermati in battaglia i pāṇḍava da Droṇa,
     	come fu lo scontro là? questo raccontami o Saṁjaya,

  41 	Droṇa è forte e prode, esperto d'armi, e di saldo ardimento,
     	come combatterono contro quel grande arciere i pāñcāla in battaglia?

  42 	e ingaggiato lo scontro con Droṇa per la vittoria del dharmarāja,
     	il figlio di Bharadvāja, grande sul carro, come combatteva contro di loro?

  43 	e pure quanto Arjuna compiva per uccidere il re dei sindhu,
     	tutto questo raccontami, tu ne sei al corrente o Saṁjaya.”
     


                              XC


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ della disgrazia sorta per tuo fallo o toro dei bhārata,
     	in cui sei caduto per tua natura o valoroso, non devi dolerti,

   2 	conoscendo la mancanza di qualità, l'inclinazione dei tuoi figli,
     	e la loro doppia natura, nel dharma, e l'ostilità per i pāṇḍava,
     	e le loro continue lamentazioni, o migliore dei sovrani di uomini,

   3 	quel sincero sapiente di tutto il mondo, il potente guru di tutto il mondo,
     	Vāsudeva ha quindi scatenato questa grande guerra ai kuru,

   4 	quest'ampia e grandissima distruzione è accaduta per tuo fallo,
     	nulla di ben fatto appare né al principio, né a metà o bhārata,
     	né alla fine, tu sei la radice della sconfitta,

   5 	perciò ora mantenendoti saldo, e conoscendo come va il mondo,
     	ascolta come si svolse la tremenda battaglia simile a quella tra dèi e asura,

   6 	penetrato nel tuo esercito il nipote di Śini dal sincero valore,
     	i pṛthādi con Bhīmasena il testa assalirono il tuo esercito,

   7 	e ai pāṇḍava che giungevano rapidamente con fiero aspetto coi loro alleati
     	il solo Kṛtavarman grande sul carro si opponeva,

   8 	come le coste trattengono l'oceano di acque agitato,
     	così in battaglia il figlio di Hṛdika respingeva l'esercito dei pāṇḍava,

   9 	e là pensavano che fosse portentoso l'ardimento del figlio di Hṛdika,
     	che tutti i pṛthādi insieme non riuscivano a superare in battaglia,

  10 	allora Bhīma con tre dardi di ferro avendo colpito Kṛtavarman,
     	quel grandi-braccia, diede fiato alla conchiglia entusiasmando tutti i pāṇḍava,

  11 	Sahadeva invece, con venti, e il dharmarāja con cinque,
     	e con un centinaio Nakula, colpirono il figlio di Hṛdika,

  12 	e i figli di Draupadi con settantatre, e Ghaṭotkaca, con sette,
     	e Dhṛṣṭadyumna cone altre tre colpirono Kṛtavarman,
     	e Virāṭa e Drupada  con cinque ciascuno e il figlio di Yajñasena,

  13 	Śikhaṇḍin, dopo aver colpito il figlio di Hṛidika con cinque dardi,
     	di nuovo lo trafiggeva con venti frecce quasi ridendo,

  14 	Kṛtavarman, quindi o re, tutt'intorno quei grandi guerrieri,
     	ciascuno con cinque frecce colpendo, trafiggeva Bhīma con sette,
     	e ben schierato, arco e vessillo abbatteva a terra dal carro,

  15 	quindi rapidamente quel grande guerriero lo colpiva al petto 
     	mentre era con l'arco infranto, con furia con settanta aguzze frecce,

  16 	profondamente ferito quel forte dalle ottime frecce del figlio di Hṛdika,
     	vacillava in mezzo al carro come un monte per il terremoto,

  17 	e vedendo così Bhīmasena, tutti con in testa il dharmarāja,
     	scagliando tremende frecce, colpirono Kṛtavarman,

  18 	quindi circondandolo con una schiera di carri o mio signore,
     	con le frecce lo colpirono gai, per proteggere sul campo il figlio del vento,

  19 	allora il fortissimo Bhīmasena recuperati i sensi,
     	afferrava in battaglia una lancia di ferro con l'impugnatura d'oro,
     	e dal carro la scagliava rapidamente verso il carro di Kṛtavarman,

  20 	questa lanciata dal braccio di Bhīma, simile ad un uraga di fresca pelle,
     	terribilissima fiammeggiava verso Kṛtavarman,

  21 	e mentre questa volava veloce simile al fuoco di fine yuga,
     	con due frecce, il figlio di Hṛdika la spezzava in due,

  22 	spezzata la lancia lucente d'oro, cadeva a terra, 
     	illuminando ogni luogo o re, come una grande meterora caduta dal cielo,
     	ma vedendo la sua lancia distrutta, Bhīma violentemente si adirava,

  23 	quindi afferrato un altro potente arco dal grandissimo suono,
     	Bhīmasena con furia in battaglia respingeva il figlio di Hṛdika,

  24 	quindi Bhīma dalla terribile forza, con cinque frecce,
     	lo colpiva in mezzo al petto, o re, per il tuo cattivo consiglio,

  25 	il bhoja però ferito in ogni parte da Bhīmasena o mio signore,
     	appariva sul campo di battaglia come un albero aśoka rosso-fiorito,

  26 	allora infuriato quasi ridendo con tre frecce colpendo Bhīmasena,
     	controcolpiva tutti loro fieramente in quello scontro,

  27 	ciascuno con tre frecce quel grande arciere, quei grandi guerrieri schierati,
     	e loro pure lo controcolpivano ciascuno con sette frecce,

  28 	quel grande guerriero quindi infuriato, con una freccia affilata a rasoio, 
     	tagliava l'arco di Śikhaṇḍin quasi ridendo in battaglia o bhārata,

  29 	Śikhaṇḍin allora adirato con l'arco tagliato, rapidamente,
     	afferrava la spada e lo splendente grande scudo,  

  30 	dalle cento lune, tutto adornato d'oro imbracciando, 
     	scagliava la spada contro il carro di Kṛtavarman,

  31 	la grande spada tagliando sul campo il suo arco con la freccia,
     	si piantava a terra o re, cadendo come una stella dal firmamento,

  32 	in quel frattempo, i grandi carri affrettandosi,
     	trafigevano profondamente con le frecce Kṛtavarman sul campo,

  33 	quindi afferrato un altro arco, gettando il suo grande arco
     	spezzato, il figlio di Hṛdika, uccisore di eroi nemici, 

  34 	trafiggeva i pāṇḍava in battaglia ciascuno con tre rapide frecce,
     	e colpiva Śikhaṇḍin con tre e poi con altre cinque,

  35 	Śikhaṇḍin dalla grande gloria, afferrato però un altro arco, 
     	copriva il rampollo di Hṛdika con rapidi dardi ad artiglio di tortora,

  36 	allora infuriato in battaglia o re, quel figlio nato da Hṛdika, 
     	assaliva con violenza il figlio di Yajñasena grande sul carro,

  37 	e il prode guerriero mostrava la sua forza o re, a lui causa della morte
     	di Bhīṣma grand'anima, come una tigre ad un elefante,

  38 	quei due simili a due elefanti custodi del mondo, come due fuochi accesi,
     	si attaccavano l'un l'altro, con nugoli di frecce quei due tormenta-nemici,

  39 	e maneggiando quei due, i loro eccellenti archi senza tremare,
     	e scagliando centinaia di frecce come raggi di due soli,

  40 	tormentandosi reciprocamente con aguzze frecce, quei due grandi guerrieri,
     	quei due eroi splendevano com due soli che appaiono a fine yuga,

  41 	Kṛtavarman però colpito l'impetuoso figlio di Yajñasena grande sul carro,
     	con settantatre frecce, ancora lo colpiva con altre sette,

  42 	profondamente ferito, e afflitto si sedeva sul piano del carro,
     	abbandonando arco e frecce, soverchiato dallo svenimento,

  43 	i tuoi vedendolo privo di sensi sul carro o toro dei bhārata,
     	applaudivano il figlio di Hṛdika, e agitarono le vesti,

  44 	e conscio che Śikhaṇḍin era stato ferito dal figlio di Hṛdika,
     	il suo auriga rapidamente portava via dalla battaglia quel grande guerriero,

  45 	i pṛthādi dunque veduto Śikhaṇḍin seduto sul piano del carro,
     	circondarono rapidamente coi carri Kṛtavarman sul campo,

  46 	e là apparve compiere un supremo portento il grande guerriero Kṛtavarman,
     	che da solo in battaglia, respingeva i pṛthādi coi loro alleati,

  47 	e vinti i pṛthādi, sconfiggeva anche i cedi, i pāñcāla, e gli sṛñjaya,
     	e anche i kekaya dal grande valore, quel grande guerriero di Kṛtavarman,

  48 	i pāṇḍava colpiti in battaglia dal figlio di Hṛdika,
     	qua e là fuggivano e non resistettero saldi sul campo,

  49 	e avendo vinti sul campo i figli di Pāṇḍu a cominciare da Bhīmasena,
     	il figlio di Hṛdika, stava saldo sul campo come una fuoco senza fumo,

  50 	i grandi carri, messi in fuga sul campo dal figlio di Hṛdika,
     	girarono le terga sopraffatti dalle sue piogge di frecce.” 
     
     


                              XCI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ ascolta con attenzione o re, quanto tu mi hai chiesto,
     	messo in fuga l'esercito dal figlio di Hṛdika grand'anima,

   2 	umiliato dalla vergogna, e rallegrandosi invece i tuoi,
     	colui che era il rifugio dei pāṇḍava, che cercavano una riva nel profondo mare,

   3 	udendo il terribile urlo dei tuoi in quella grande battaglia,
     	il nipote di Śini, rapidamente o re, si precipitava su Kṛtavarman,

   4 	Kṛtavarman figlio di Hṛdika, di aguzze frecce il nipote di Śini,
     	copriva con grandissima furia, e allora anche Sātyaki si infuriava,

   5 	quindi il nipote di Śini una affilatissima freccia bhalla scagliava
     	a Kṛtavarman in battaglia, e pure altre quattro frecce,

   6 	queste uccidevano i suoi cavalli, e con la bhalla tagliava il suo arco,
     	e colpiva con altre aguzze frecce l'auriga sul carro,

   7 	quindi resolo senza carro, Sātyaki, dal sincero ardimento,
     	prendeva di mira il suo esercito con frecce ben levigate,

   8 	si diedero alla fuga dunque quelle truppe afflitte dalle frecce del nipote di Śini,
     	quindi Sātyaki dal sincero coraggio, rapidamente procedeva,

   9 	ascolta o re, che fece quel valoroso tra le tue armate,
     	superato dunque o grande re, il grande scontro con l'armata di Droṇa,

  10 	e avendo sconfitto con gioia Kṛtavarman in battaglia,
     	quel prode diceva al suo conducente: ' procedi piano senza timore.'

  11 	e vedendo il tuo esercito pieno di carri, elefanti e cavalli,
     	e affollato di genti a piedi, diceva di nuovo al suo auriga:

  12 	'quella grande schiera di elefanti simile ad una nuvola
     	che è alla sinistra dell'armata di Droṇa e che ha a capo Rukmaratha,

  13 	questi molti sono ardui da respingere in battaglia o auriga,
     	e per ordine di Duryodhana sono pronti a morire contro di me,
     	sono tutti figli di re, grandi arcieri, e coraggiosi combattenti, 

  14 	gli ottimi carri dei trigarta, con i vessilli decorati d'oro,
     	contro di me combatteranno, schierandosi quei valorosi,

  15 	qui fammi avanzare rapidamete incitando i cavalli o auriga,
     	io combatterò contro i trigarta sotto gli occhi del figlio di Bharadvāja.'

  16 	quindi procedeva lentamente il conducente del sātvata, con salda decisione,
     	collo splendente carro color del sole, e imbandierato,

  17 	quei supremi cavalli docili all'auriga, galoppando,
     	veloci come il vento, simili ad argentea luna od a fiore di gelsomini, erano in battaglia

  18 	e mentre lui avanzava con suoi ottimi cavalli del colore di conchiglie,
     	i guerrieri col loro esercito di elefanti lo circondarono da ogni parte,
     	scagliandogli da lontano varie e aguzze frecce,

  19 	ma anche il sātvata combatteva quella schiera di elefanti con le sue diritte frecce,
     	come una grande nuvola con le piogge, le montagne a fine estate,

  20 	gli elefanti trafitti da quelle frecce dall'impatto di folgori tonanti,
     	fuggirono abbandonando la battaglia, per i tiri dell'eroe dei śini,

  21 	con le zanne rotte, sanguinanti, rotti nei crani e nelle tempie,
     	frantumati i musi, orecchi e proboscidi, privi di guidatori e di vessilli,

  22 	campanelle e corazze in frantumi, colle grandi bandiere abbattute,
     	coi cavalieri uccisi, e le gualdrappe lacere, fuggivano in ogni direzione,

  23 	lanciando vari barriti, simili al rombo di nuvole tonanti,
     	erano fatti a pezzi dal sātvata con frecce a dente di vitello,

  24 	fuggendo dunque questa schiera di elefanti, il grande guerriero Jalasaṁdha,
     	si impegnava a spingere il suo elefante verso il carro dai cavalli argentei,

  25 	quel prode dal viso color dell'oro, con bracciali d'oro fino, purificato,
     	con gli orecchini, il diadema e la sua conchiglia, rosso per l'unguento di sandalo,

  26 	e portando sulla testa una splendida ghirlanda fatta d'oro,
     	e indossando sul petto allacciato al collo un lucente gioiello d'oro, 

  27 	e agitando un arco intarsiato d'oro, sulla testa del suo elefante,
     	splendeva o grande re, come nuvole piena di lampi,

  28 	Sātyaki arrestava quel supremo pachiderma del māgadha,
     	che si avvicinava come la costa fa con il mare agitato,

  29 	veduto dunque quell'elefante respinto dalle ottime frecce del nipote di Śini,
     	il fortissimo Jalasaṁdha, si infuriava sul campo o re,

  30 	quindi con furia il grande arciere Jalasaṁdha, con efficacissimi dardi, 
     	trafiggeva al grande petto il nipote di Śini,

  31 	allora con un'altra freccia bhalla, affilata e temperata,
     	spezzava l'arco del valoroso vṛṣṇi mentre stava tirando,

  32 	e quasi ridendo il valoroso māgadha, colpiva o bhārata
     	con cinque aguzze frecce Sātyaki mentre era con l'arco spezzato,

  33 	quel valoroso pur trafitto con molte frecce da Jalasaṁdha,
     	non vacillava quel grandi-braccia, e questo apparve un portento,

  34 	e non pensando alle frecce non ne era troppo turbato quel forte,
     	afferrato quindi un altro arco gridava: 'fermati, fermati!'

  35 	e così avendo urlato, il nipote di Śini colpiva al petto
     	violentemente Jalasaṁdha con sessanta frecce quasi ridendo,

  36 	e con un dardo a rasoio temperato, tagliava all'impugnatura
     	il grande arco di Jalasaṁdha, e lo colpiva con altre tre frecce,

  37 	Jalasaṁdha però gettato l'arco con la sua freccia,
     	scagliava rapidamente un giavellotto verso Sātyaki o mio signore,

  38 	e questo passato il braccio sinistro del mādhava in quel grande scontro,
     	penetrava terribile nel terreno come un grande uraga sibilante,

  39 	Sātyaki dal sincero coraggio, pur col braccio sinistro trafitto,
     	colpiva Jalasaṁdha con trenta aguzze frecce,

  40 	e il fortissimo Jalasaṁdha afferrata quindi la spada,
     	e il grande scudo di pelle di bufalo, decorato con cento lune,
     	roteandola scagliava la sua spada contro il sātvata,

  41 	e tagliato l'arco del nipote di Śini, la spada cadeva a terra,
     	e splendeva dopo aver raggiunto il suolo, come una ruota di fuoco, 

  42 	quindi afferrato un altro arco, capace di trapassare ogni corpo,
     	simile a tronco di śāla, dal rumore simile al tuono di Indra,
     	tendendolo con furia colpiva Jalasaṁdha con una freccia,

  43 	quindi quell'ottimo mādhava con due affilati dardi le due braccia adornate,
     	coi loro bracciali, di Jalasaṁdha tagliava quasi ridendo,

  44 	le due braccia simili a sbarre di ferro cadevano giù dal grande elefante,
     	come due uraga dalle cinque teste, caduti da un monte,

  45 	quindi Sātyaki con una terza freccia affilata tagliava la sua testa, 
     	dai bei denti, e belle guance, con grande naso e bei orecchini,

  46 	quella testa e quelle braccia tagliate dal corpo, terribili a vedersi,
     	imbrattavano di sangue l'elefante di Jalasaṁdha,

  47 	rapido però il sātvata ucciso che ebbe Jalasaṁdha in battaglia,
     	abbatteva dalla schiena dell'elefante il baldacchino o signore di popoli,

  48 	il pachiderma di Jalasaṁdha, col corpo imbrattato di sangue,
     	trascinava la grande sella che gli pendeva attaccata,

  49 	afflitto dalle frecce del sātvata, uccidendo le proprie truppe,
     	fuggiva quel grande elefante, emettendo grandi grida di dolore,

  50 	grandi urla di dispiacere vi erano nel tuo esercito o mio signore,
     	vedendo ucciso Jalasaṁdha, da quel toro dei vṛṣṇi,

  51 	e i tuoi soldati, girate le terga fuggivano ovunque,
     	cercando disperatamente rifugio, privi di forza nella vittoria nemica,

  52 	nel frattempo o re, Droṇa il migliore di tutti gli armati,
     	procedeva coi veloci destrieri contro Yuyudhāna grande sul carro,

  53 	quei tori dei kuru, vedendo orgoglioso il nipote di Śini,
     	furiosi assieme a Droṇa circondarono Sātyaki,

  54 	quindi sorgeva lo scontro tra i kuru e il sātvata,
     	e con Droṇa sul campo, o re terribile come quello tra dèi e asura.”
     


                              XCII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ tutti quei guerrieri intenti a scagliare nugoli di frecce,
     	affrettandosi o grande re, combatterono contro Yuyudhāna,

   2 	Droṇa lo colpiva con settantasette diritte frecce,
     	Durmarṣaṇa con dodici, e Duḥsaha con dieci frecce

   3 	e pure Vikarṇa con sessantatre diritte frecce dalla piume di airone,
     	lo colpiva al fianco sinistro, e il mezzo al petto,

   4 	Durmukha con dieci dardi e Duḥśāsana con otto,
     	e Citrasena colpiva il nipote di Śini con due o mio signore,

   5 	e Duryodhana con una grande pioggia di frecce colpiva
     	il mādhava sul campo o re, anche altri prodi e grandi guerrieri lo facevano

   6 	colpito ovunque dai tuoi figli grandi sul carro,
     	il nipote di Śini li controcolpiva ciascuno con le sue frecce,

   7 	il figlio di Bharadvāja con tre dardi, e Duḥsaha con nove,
     	Vikarṇa con venticinque, e Citrasena con sette,

   8 	Durmarṣaṇa con dodici, e Viviṁśati con quattro,
     	Satyavrata con nove e Vijaya con dieci frecce,

   9 	e poi colpito Rukmāṅgada, agitando l'arco il grande guerriero,
     	Sātyaki, si precipitava rapido contro tuo figlio grande sul carro,

  10 	e colpiva il re, il migliore di tutti gli armati di tutto il mondo,
     	con le frecce, e allora sorgeva tra i due un durissimo scontro,

  11 	scagliando aguzze frecce e piazzando le loro frecce, i due
     	grandi guerrieri si rendevano reciprocamente invisibili,

  12 	Sātyaki molto ferito dal re dei kuru appariva,
     	e perdeva sangue sul terreno come un sandalo il suo succo,

  13 	e tuo figlio ferito dai nugoli di frecce del sātvata,
     	sembrava un elevato palo sacrificale incrostato d'oro,

  14 	il mādhava però in battaglia o re, tagliava l'arco dell'arciere
     	che era il re dei kuru, violentemente e in un batter d'occhio quasi ridendo,
     	e mentre era con l'arco rotto lo colpiva con molte frecce,

  15 	tormentato dalle frecce del nemico dalla svelta mano,
     	non sopportava il re, questo segno di vittoria del nemico,

  16 	afferrato quindi un altro arco, col dorso d'oro difficile da usare,
     	trafiggeva rapidamente Sātyaki con un centinaio di frecce,

  17 	duramente trafitto dal fortissimo tuo figlio armato d'arco,
     	caduto in preda al furore, colpiva tuo figlio,

  18 	e vedendo il sovrano colpito, i tuoi figli grandi guerrieri,
     	istantaneamente coprivano il sātvata con una pioggia di frecce,

  19 	circondato da molti dei tuoi figli grandi sul carro,
     	ciascuno di essi avendo colpito con cinque frecce, di nuovo li colpiva con sette,

  20 	e rapido colpiva Duryodhana con otto frecce,
     	e sorridendo tagliava il suo formidabile arco,

  21 	e abbatteva con le frecce la bandiera con sopra l'elefante fatto di gemme,
     	e uccisi i suoi quattro cavalli, con quattro aguzze frecce,
     	quel gloriosissimo abbatteva il suo auriga con una freccia a rasoio,

  22 	e nello stesso momento copriva il re dei kuru grande sul carro,
     	con moltissime frecce mortifere e con grande gioia,

  23 	trafitto sul campo dalle ottime frecce del nipote di Śini,
     	tuo figlio Duryodhana rapidamente fuggiva o re,
     	balzando sul carro di Citrasena armato di arco,

  24 	ovunque vi fu un grido di disperazione, vedendo il re sul campo, 
     	ingoiato da Sātyaki come in cielo la luna da Rāhu,

  25 	udendo dunque quel grande frastuono, Kṛtavarman grande guerriero,
     	si precipitava in fretta là dove stava il potente mādhava,

  26 	agitando il grande arco e incitando i cavalli,
     	e minacciando aspramente il conducente: 'vai, vai dunque!' così quel virtuoso,

  27 	scorgendolo precipitarsi simile al dio-morte a bocca spalancata,
     	Yuyudhāna o grande re, questo diceva al conducente:

  28 	' quel Kṛtavarman si precipita rapido con le sue frecce,
     	porta il carro contro quel migliore di tutti gli arcieri.'

  29 	quindi con suo carro ben attrezzato incitando i cavalli,
     	assaliva in battaglia il bhoja il migliore degli ercieri,

  30 	quindi supremamente infuriati quei due, come fuochi ardenti,
     	quelle due tigri fra gli uomini si scontrarono come due rapide tigri,

  31 	Kṛtavarman però colpiva il nipote di Śini con ventisei,
     	aguzze e affilate frecce, e il suo auriga con sette,

  32 	e con quattro supremi dardi gli ottimi cavalli,
     	di razza sindhu ben addestrati del sātvata colpiva,

  33 	con la bandiera d'oro, tentendo il grande arco dal dorso d'oro,
     	con i bracciali e la corazza d'oro, scagliava dei dardi dalla cocca d'oro,

  34 	allora il nipote di Śini ottanta frecce a Kṛtavarman
     	rapidamente scagliava, intento ad andare a vedere il conquista-ricchezze,

  35 	questo tormenta-nemici, supertrafitto dal forte nemico,
     	si agitava quell'invincibile come un monte nel terremoto,

  36 	e Sātyaki con sessantatre frecce i suoi quattro cavalli e 
     	con sette dardi l'auriga di Kṛtavarman rapidamente colpiva,

  37 	e Sātyaki incoccata un dardo spiumato dalla cocca d'oro,
     	la scagliava accesa di fiamma come un serpente infuriato,

  38 	quella freccia simile al bastone di Yama, penetrava in Kṛtavarman,
     	splendente e adornata d'oro dopo averne perforato l'armatura,
     	si piantava violentemente al suolo imbrattata di sangue,

  39 	perdendo sangue sul campo colpito dalle frecce del sātvata,
     	tremando abbandonando l'arco si accasciava sul piano del carro,

  40 	quel supremo per coraggio, dai denti di leone, cadeva sulle ginocchia,
     	sul piano del carro, colpito dalle frecce di Sātyaki, quel toro tra gli uomini,

  41 	avendo arrestato Kṛtavarman simile al mille-braccia, 
     	e all'imperturbabile mare, allora Sātyaki proseguiva,

  42 	quell'armata piena di spade, lance, e archi, di elefanti carri e cavalli,
     	imbrattata dal fiero sangue di centinaia di tori tra gli kṣatriya,

  43 	avendo penetrato come l'uccisore di Vṛtra l'esercito degli asura,
     	sotto gli occhi di tutti i soldati, il toro dei śini, procedeva

  44 	e ripresosi il figlio di Hṛdika, afferrato un altro grande arco,
     	si schierava là quel forte a respingere in battaglia i pāṇḍava.”
     


                              XCIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ mentre erano disperse le truppe ripetutamente dal nipote di Śini,
     	il figlio di Bharadvāja lo ricopriva di grandi piogge di frecce,

   2 	e un tumultuoso scontro sorgeva tra Droṇa e il sātvata,
     	come quello tra Indra e Bali, sotto gli occhi di tutte le schiere,

   3 	allora Droṇa, il nipote di Śini con tre frecce tutte di ferro,
     	simili a serpenti velenosi, colpiva in fronte,

   4 	Yuyudhāna colpito in fronte da quelle frecce ben dirette,
     	appariva o grende re, come una montagna con tre picchi,

   5 	allora il figlio di Bharadvāja, scorgendo un varco, gli scagliava
     	altre frecce tonanti come le folgori di Indra

   6 	il dāśārha quelle frecce scagliate dall'arco di Droṇa ancora in volo,
     	ciascuna in due le tagliava con dardi ben piumati quell'esperto di armi supreme,

   7 	Droṇa scorgendo la sua abilità o signore di popoli,
     	ridendo rapidamente colpiva il toro dei śini con venticinque frecce,

   8 	e ancora con altre cinquanta frecce e poi con cento lo colpiva,
     	superando in sveltezza la sveltezza di Yuyudhāna,

   9 	partendo come dei feroci uraga da un formicaio,
     	quelle frecce piumate volavano dal carro di Droṇa o re,

  10 	e scagliate da Yuyudhāna a centinaia e a migliaia,
     	coprivano il carro di Droṇa quelle frecce sanguinose,

  11 	nella sveltezza di quel grande brahmano e del sātvata o mio signore,
     	non scorgevamo diffenza alcuna, quei due tori degli uomini erano uguali,

  12 	Sātyaki però colpiva Droṇa con nove frecce ben levigate,
     	violentemente e con furia, e abbatteva la sua bandiera con appuntite frecce,
     	e il suo auriga, con cento sotto gli occhi del figlio di Bharadvāja,

  13 	Droṇa grande guerriero veduta la destrezza di Yuyudhāna,
     	colpendo Sātyaki con settanta, e i suoi cavalli ciascuno con tre,
     	e con un'altra trafiggeva il vessillo che stava sul carro del mādhava,

  14 	quindi con un'altra freccia bhalla, dalla cocca d'oro,
     	tagliava sul campo l'arco del mādhava grande guerriero,

  15 	Sātyaki grande sul carro, allora infuriato gettato quell'arco, 
     	afferrava un grande mazza e la scagliava al figlio di Bharadvāja,

  16 	mentre si avvicinava rapidamente quella mazza di ferro avvolta di corde,
     	veniva parata da Droṇa con molte frecce di varia forma,

  17 	Sātyaki dal sincero coraggio, afferrato un altro arco,
     	colpiva il valoroso figlio di Bharadvāja con molte frecce affilate a pietra,

  18 	e avendo colpito Droṇa in battaglia, lanciava un ruggito leonino,
     	ma Droṇa il migliore di tutti gli armati, questa cosa non sopportava,

  19 	quindi presa una lancia, di ferro col manico d'oro,
     	rapidamente la scagliava verso il carro del mādhava,

  20 	non raggiungeva però il nipote di Śini quella lancia simile alla morte,
     	ma trafitto il carro si piantava fiera a terra con terribile rumore,

  21 	allora il nipote di Śini o re, colpiva Droṇa con una freccia piumata,
     	che lo colpiva al braccio destro dopo averlo raggiunto o toro dei bhārata,

  22 	ma Droṇa o re, sul campo, il grande arco del mādhava,
     	tagliava con una freccia a mezzaluna, e l'auriga col pennone del suo carro,

  23 	sveniva il conducente colpito dal pennone del carro,
     	e caduto sul piano del carro, a lungo vi restava riverso,

  24 	allora Sātyaki o re, compiva là un'impresa sovrumana,
     	che combatteva con Droṇa e afferrava da sé le redini,

  25 	poi Yuyudhāna grande sul carro con centinaia di frecce,
     	e con fiero aspetto, colpiva il brahmano in battaglia, o signore di popoli,

  26 	e Droṇa gli spediva contro cinque frecce o bhārata,
     	queste trapassata la sua corazza bevvero il suo sangue sul campo,

  27 	ferito dunque da quelle frecce, si infuriava violentemente Sātyaki,
     	e quel valoroso scagliava frecce contro il carro d'oro,

  28 	allora con una sola freccia abbatteva al suolo il conducente di Droṇa,
     	e metteva in fuga i cavalli con l'auriga ucciso, di quel grand'anima con le frecce,

  29 	il carro fuggendo sul campo, migliaia di cerchi,
     	compiva, o re, come la luna splendente d'argento,

  30 	' correte, afferrate i cavalli imbizzarriti di Droṇa.'
     	così gridavano tutti quei figli di re con gli stessi re,

  31 	quei grandi guerrieri o re, lasciando velocemente Sātyaki sul campo,
     	correvano tutti rapidamente là dove stava Droṇa,

  32 	e vedendoli tutti messi in fuga colpiti dalle frecce del sātvata,
     	agitato divenne e molto confuso divenne il tuo esercito,

  33 	e raggiunta di nuovo un apertura nello schieramento Droṇa si schierava,
     	trascinato dai destrieri veloci come il vento colpiti dalle frecce del vṛṣṇi,

  34 	e quel valoroso scorgendo rotto il suo schieramento dai pāṇḍava e dai pāñcāla,
     	non si impegnava contro il nipote di Śini, per proteggere il suo schieramento,

  35 	e respingendo i pāṇḍava e i pāñcāla Droṇa come un fuoco ardente,
     	si schierava saldo, acceso dal fuoco del'ira come il sole finale alto nel cielo.”
     


                              XCIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“quel valorosa uomo vinto Droṇa e pure i tuoi col figlio di Hṛdika per primo,
     	l'eroe dei śini, ridendo diceva queste parole all'auriga, o primo dei tori tra i kuru:

   2 	' noi qui o auriga, nella misura in cui sono stati bruciati i nemici da Kṛṣṇa e da Phalguna,
     	noi li uccidiamo qui, gia uccisi dal toro tra gli uomini nato dal signore degli dèi.'

   3 	ciò detto il toro dei śini allora, uccisore di nemici, dal grande arco, in quel grande scontro,
     	quel forte scagliando rapidamente dardi ovunque, volava come un falco sulla carne,

   4 	quell'uomo eroico penetrando nell'esercito portato dai cavalli color di luna e di conchiglia,
     	quel primo fra gli uomini, simile ad un sole radiante, nessuno poteva fermare,

   5 	di tutte quelle schiere o bhārata, quell'invincibile di grande potere, dall'insostenibile valore,
     	dalla natura pari al mille-occhi, simile al sole nel cielo privo di nuvole,

   6 	pieno di furore, con svariate armi, col suo arco, e indossando un corazza d'oro,
     	Sudarśana, quel migliore dei re, lo arrestava resistendo davanti a Sātyaki che giungeva,

   7 	tra i due o bhārata vi fu uno scontro tremendo, che fu applaudito,
     	dai tuoi soldati e dai somaka, come dalle schiere degl'immortali, lo scontro tra Vṛtra e Indra,

   8 	Sudarśana colpiva in battaglia il principe sātvata con centinaia di aguzze frecce,
     	ma il toro dei śini tagliava con i suoi dardi quelle frecce ancora in aria,

   9 	e quindi Sātyaki pari a Śakra, le frecce che lanciava a Sudarśana,
     	furono fatte in due e in tre parti dalle ottime frecce di Sudarśana, schierato sul suo carro,

  10 	e Sudarśana vedendo le sue frecce abbattute immediatamente, dai potenti dardi di Sātyaki,
     	quasi bruciando di rabbia quel valente, scagliava delle frecce adornate d'oro,

  11 	e ancora con tre frecce simili a fuochi, dalle belle cocche, aguzze e a tutta forza,
     	lo colpiva trapassando la sua corazza queste penetrarono nel corpo di Sātyaki, 

  12 	e il figlio del sovrano, incoccando altre quattro frecce accese di fiamme,
     	colpiva ridendo i suoi quattro cavalli dallo splendore di argento,

  13 	il nipote di Śini dal valore pari a quello di Indra, da lui così ferito quell'abile,
     	rapido uccidendo i cavalli di Sudarśana con aguzze frecce, lanciava un urlo,

  14 	quindi tagliata con una freccia bhalla simile a folgore, la testa del suo auriga, 
     	l'eroe dei śini ridendo tagliava pure la testa di Sudarśana con un dardo affilato,

  15 	staccava dal corpo il capo splendente simile aluna piena, coi suoi orecchini,
     	come un tempo il dio con la folgore, ridendo sul campo quella del fortissimo Bala o re,

  16 	ucciso dunque quel nipote di re in battaglia, l'abilissimo toro degli yadu,
     	il grand'anima pieno di suprema gioia, splendeva o re, come il re dei celesti,

  17 	quindi procedeva alla via di Arjuna, respingendo il tuo esercito con nugoli di frecce,
     	sul suo carro procedeva aggiogato a ottimi cavalli, quell'eroico uomo, meravigliando i mondi,

  18 	e tutti i guerrieri riuniti applaudivano quel grande eroe meraviglioso,
     	che bruciava come un fuoco con le frecce i nemici che si trovavano a tiro.”
     


                              XCV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi il saggio Sātyaki, grand'anima e toro dei vṛṣṇi,
     	abbattuto Sudarśana sul campo, diceva questo al suo auriga:

   2 	'questo mare profondo di carri, elefanti e cavalli, con dardi e lance come onde,
     	spade per pesci, mazze per caimani, con grande frastuono di armi e guerrieri,

   3 	sanguinoso, per le vite prese, risuonante di suoni degli strumenti, 
     	pericoloso, dal contatto infelice per i combattenti, che vanno alla sconfitta,

   4 	questo mare che è l'esercito di Droṇa arduo da attraversare, l'abbiamo passato
     	coperto dai cannibali che erano in battaglia le forze di Jalasaṁdha,

   5 	da qui l'altro che ci rimane davanti io penso sia un piccolo rivo,
     	senza tremare spingi i cavalli ad attraversare questo piccolo fiume,

   6 	a portata di mano io ritengo sia ragionevolmente l'ambidestro,
     	avendo sconfitto l'invincibile Droṇa col suo seguito in battaglia,

   7 	e quel forte guerriero, il figlio di Hṛdika, prossimo io penso il conquista-ricchezze,
     	non mi sorge il timore vedendo queste moltissime armate,
     	sono come erbe secche d'estate per un fuoco acceso,

   8 	guarda il terreno dove è passato il coronato, il primo dei pāṇḍava,
     	fatto disuguale per i fanti, i cavalli, e le schiere di carri caduti,

   9 	io penso che sia vicino l'eroe dai bianchi cavalli con Kṛṣṇa per auriga,
     	si ode ormai il suono dell'arco gāṇḍīva dall'infinita potenza,

  10 	mi appaiono tali segnali del fato che
     	prima del tramonto del sole, Arjuna ucciderà il re sindhu,

  11 	con calma incoraggiando i cavalli vai deciso dentro l'esercito nemico,
     	là dove vi sono con le loro truppe e con Suyodhana in testa,

  12 	i kāmboja, con le loro armature, dalle crudeli imprese e ardui da affrontare,
     	e i gurrieri yavana che portano i loro archi e frecce,

  13 	glgli śaka, i kirāta, i darada, e i barbari tāmraliptaka,
     	e molti altri stranieri, armati di varie armi,
     	tutti loro mi si sono schierati davanti pronti alla battaglia,

  14 	avendo distrutto in battaglia questi carri, elefanti, cavalli e fanti,
     	ora apprestati o passare quest'altra grande difficoltà.'

  15 	l'auriga disse:
     	' nessun tremore o vṛṣṇi si trova in me o dal sincero coraggio,
     	pure se ci fosse schierato contro il figlio di Jamadagni infuriato,

  16 	o Droṇa il migliore sul carro, o Kṛpa o anche il re dei madra,
     	così dunque che nessun tremore ti possa colpire o grandi-braccia,

  17 	tu hai sconfitto in battaglia moltissini nemici o uccisore di nemici,
     	mai nemmeno prima d'ora io ebbi alcun tremore,
     	come dunque affrontando o valoroso un cosi piccolo scontro?

  18 	in quale modo o dalla lunga vita, io ti porto dal conquista-ricchezze?
     	quali sono quelli con cui sei furioso, e quelli di cui sei la morte?
     	e quelli che oggi hanno cuore di venire a scontrarsi con te?

  19 	e quali quelli che vedendoti avanzare in battaglia simile alla morte di fine yuga,
     	dotato del tuo supremo valore, ti attaccheranno in battaglia?.
     	di quali oggi il re, figlio di visvavat si ricorderà oggi o grandi-braccia?' 
     	
  20 	Sātyaki disse:
     	' i muṇḍa io ucciderò, come il Vāsava fece coi dānava,
     	io manterrò la mia promessa, conducimi dunque dai kāmboja,
     	dopo aver compiuto la loro distruzione rapido mi recherò dal pāṇḍava,

  21 	oggi vedranno il mio valore i kaurava con loro Suyodhana,
     	dopo aver distrutto l'esercito dei muṇḍa, o auriga, e tutte le loro truppe,

  22 	oggi udendo il frastuono dell'armata dei kaurava,
     	fatta a pezzi in battaglia Suyodhana si rammaricherà,

  23 	oggi io mostrerò in battaglia la via che mi ha insegnato il mio maestro,
     	il primo dei pāṇḍava il grand'anima dai bianchi cavalli,

  24 	oggi vedendo i principali guerrieri da me uccisi a migliaia,
     	il re Duryodhana, cadrà nel più grande rincrescimento,

  25 	oggi i kaurava vedranno il mio arco simile ad un cerchio infuocato,
     	e la mia sveltezza di mano nello scagliare supreme frecce,

  26 	molto sangue deve scorrere dai loro corpi colpiti dalle mie frecce,
     	e vedendo l'uccisione delle sue truppe si addolorerà Suyodhana,

  27 	oggi Suyodhana vedendomi uccidere con truce aspetto i migliori,
     	penserà di me che sono un secondo Arjuna a questo mondo,

  28 	oggi vedendo le migliaia di re uccisi da me in battaglia,
     	il re Duryodhana si addolorerà in questa grande battaglia,

  29 	oggi il mio affetto e la fedeltà verso i pāṇḍava grandi anime,
     	io mostrerò ai sovrani, uccidendo migliaia di re.'"

  30 	Saṁjaya disse:
     	“ così apostrofato allora l'auriga, i docili e ottimi animali,
     	quei cavalli color della luna, fortemente incitava,

  31 	questi ottimi destrieri quasi bevendo l'aria, portavano
     	Yuyudhāna contro gli yavana, veloci come il pensiero e come il vento,

  32 	giunti vicino a Sātyaki che non volgeva le terga alle truppe nemiche,
     	molti di questi rapidi di mani, lo coprivano di piogge di frecce,

  33 	le loro frecce e le altre armi, con frecce ben levigate, violentemente 
     	Sātyaki tagliava o re, e nessuna freccia lo raggiunse,

  34 	con affilatissime frecce dalla cocca d'oro e con piume di avvoltoio,
     	ferocemente staccava le teste e le braccia degli yavana,

  35 	e perforate interamente le loro corazze di ferro e di bronzo,
     	trapassando i loro corpi le frecce si piantavano al suolo

  36 	questi barbari dal valoroso Sātyaki venivano uccisi in battaglia,
     	e a centinaia cadevano morti sulla faccia della terra,

  37 	con continue masse di frecce dalla larga e ben piena punta,
     	cinque, sei, sette, otto yavana trafiggeva 

  38 	e migliaia di kāmboja, e dgli śaka o signore di popoli,
     	e di śabara, e di kirāta e di altri barbari,

  39 	là il nipote di Śini, tormentando il tuo esercito, rendeva
     	la terra inattraversabile per la mota di sangue e di carni,

  40 	delle teste coi capelli rasati e coi loro elmi di quei barbari,
     	la terra era ovunque piena, come di uccelli senza penne,

  41 	con tutte le membra insanguinate, il campo di battaglia appariva
     	interamente coperto di corpi senza teste, come il cielo da rosse nubi,

  42 	dai rapidi dardi dall'impatto simile a folgori,
     	costoro uccisi coi loro carri e cavalli, coprivano la terra,

  43 	pochi erano rimasti tremanti, e privi di ragione, con scarsa vita,
     	vinti erano con le armature sul campo o grande re, da Yuyudhāna,

  44 	sui fianchi con le redini colpendo i loro destrieri,
     	alla massima velocità, fuggivano ovunque per la paura,

  45 	messo in fuga l'esercito dei kāmboja, arduo da vincere in battaglia o bhārata,
     	e l'esercito degli yavana, e la grande armata deglgli śaka,

  46 	allora Sātyaki, tigre fra gli uomini dal sincero coraggio,
     	felice per aver sconfitto i tuoi incitava il suo auriga: 'vai!'

  47 	scorgendo intento a proteggere da dietro Arjuna o signore di popoli,
     	i cāraṇa ne furono lieti, e pure i tuoi lo appaludirono.”
     


                              XCVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vinti yavana e kāmboja, allora Yuyudhāna procedeva
     	verso Arjuna in mezzo al tuo esercito quel migliore sul carro,

   2 	quella tigre fra gli uomini con frecce per zanne, la bella corazza per pelle,
     	come una tigre che cerca le sue prede, affrontava il tuo esercito,

   3 	egli sul suo carro, faceva tremare violentemente le sue prede, usando il suo arco
     	dal dorso d'oro, di grande potenza, simile ad una mezzaluna d'oro,

   4 	con bracciali ed elmo d'oro, coperto di una corazza d'oro,
     	quel prode con la sua bella bandiera d'oro, appariva come un picco del meru,

   5 	col suo arco teso in battaglia pieno di splendore dei raggi del sole,
     	appariva come il sole alto d'autunno, quel sole degli uomini,

   6 	con movenze e spalle di toro, con occhi di toro, quel toro fra gli uomini,
     	appariva in mezzo ai tuoi, come un toro in mezzo alle vacche,

   7 	simile ad un elefante furioso, con le movenze di un elefante furioso,
     	come un pachiderma in calore, schierato in mezzo al branco,
     	viene affrontato dalle tigri, così lui veniva assalito in battaglia dai tuoi,

   8 	superato l'esercito di Droṇa, e quello del bhoja arduo da superare,
     	attraversata l'armata di Jalasaṁdha, e l'esercito dei kāmbhoja,

   9 	attraversato quel mare di soldati, liberatosi del coccodrillo che è il figlio di Hṛdika,
     	Sātyaki fu circondato dai carri dei tuoi con grandissima furia,

  10 	Duryodhana, Citrasena, Duḥśāsana, e Viviṁśati,
     	Śakuni, Duḥsaha, e il giovane Durmarṣaṇa, Kratha,

  11 	e molti altri prodi armati ardui da affrontare,
     	pieni di furore correvano dietro a Sātyaki che avanzava,

  12 	quindi un grande frastuono sorgeva nel tuo esercito o mio signore,
     	come dell'oceano agitato dalla forza della tempesta nell'alta marea,

  13 	quel toro dei śini scorgendo tutti quelli che lo inseguivano,
     	disse quasi ridendo al suo conducente: 'vai piano;

  14 	l'esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra procede agitato,
     	rapidamente verso di me, con tutti i suoi carri, elefanti, cavalli e fanti,

  15 	facendo risuonare ogni luogo, col frastuono dei carri o auriga,
     	e facendo tremare la terra, il cielo e pure i mari,

  16 	questo oceano di truppe o caro, io arresterò nella grande battaglia,
     	come la costa arresta l'oceano d'acque alzato dalla luna piena,

  17 	guarda il mio valore simile a quello di Indra in questa grande battaglia,
     	disperderò gli eserciti dei nemici con diritte frecce,

  18 	guarda dunque uccisi in battaglia fanti, cavalli, carri e ed elefanti,
     	dalle mie frecce simili a fuochi, a migliaia caduti morti.'

  19 	mentre così parlava Sātyaki dall'infinito splendore,
     	rapidamente quelle truppe bramose di combattere si avvicinirono,
     	gridando: ' colpisci; corri; fermati; guarda, guarda! '

  20 	e Sātyaki con aguzze frecce di quei valorosi che così parlavano,
     	uccideva trecento cavalieri e quattrocento elefanti, 

  21 	e tumultuoso era la battaglia tra lui e gli arcieri,
     	simile a quella tra dèi e asura, e sorgeva una grande strage di genti,

  22 	l'esercito di tuo figlio simile a nube temporalesca o mio signore,
     	fu ricevuto dal nipote di Śini con frecce simili e serpi velenose,

  23 	quel valoroso coprendoli in battaglia con piogge di frecce,
     	senza vacillare o grande re, uccideva molti dei tuoi,

  24 	e là un grande portento io vidi o re dei re,
     	che nessuna delle frecce di Sātyaki andava fallita o potente,

  25 	quel grande oceano di truppe, denso di carri elefanti, e cavalli,
     	e pieno di fanti come onde, saldo, raggiunta la diga che era il nipote di Śini,

  26 	volgeva ripetutamente le spalle, tremando gli uomini, i cavalli e gli elefanti,
     	colpito da ogni parte quell'esercito dalle sue frecce,
     	vagava qua e là come vacche colpite dal gelo,

  27 	fanteria, carri, elefanti, e cavalli coi loro cavalieri,
     	che non erano là colpiti dalle frecce di Yuyudhāna non si vedevano,

  28 	nemmeno Phalguna là o re aveva compiuto una simile distruzione,
     	come la strage delle truppe che fece Sātyaki o sovrano,
     	meglio di Arjuna combattè il nipote di Śini o toro dei bhārata,

  29 	allora il re Duryodhana con tre frecce il conducente 
     	del sātvata colpiva e con quattro aguzze frecce i suoi quattro cavalli,

  30 	e dopo aver colpito Sātyaki con tre, lo colpiva ancora con altre otto,
     	Duḥśāsana colpiva il toro dei śini con sedici,

  31 	e Śakuni con venticinque, e Citrasena con cinque,
     	Duḥsaha con quindici colpiva il petto Sātyaki,

  32 	sorridendo quella tigre dei vṛṣṇi, colpito dalle frecce 
     	trafiggeva tutti loro o grande re, ciascuno con tre,

  33 	e dopo aver ferito profondamente i nemici, con le sue accese frecce,
     	il nipote di Śini, dal grande ardimendo agiva sul campo come un falco,

  34 	tagliato l'arco del figlio di Subala, rotta l'impugnatura,
     	colpiva Duryodhana con tre frecce in mezzo al petto,

  35 	e Citrasena con un centinaio, e Duḥsaha con dieci,
     	quel toro dei śini trafiggeva poi Duḥśāsana con venti,

  36 	tuo cognato afferrato un altro arco o signore di popoli,
     	colpito Sātyaki con otto dardi di nuovo lo colpiva con altri cinque,

  37 	e Duḥśāsana pure con dieci, e Duḥsaha con tre frecce,
     	e Durmukha con dodici colpivano Sātyaki o re,

  38 	e Duryodhana colpito il mādhava con settantatre o bhārata,
     	con altre tre aguzze frecce colpiva il suo conducente,

  39 	ma Sātyaki tutti quei grandi prodi guerrieri riunitisi
     	con grande impegno, con cinque frecce per ciascuno trafiggeva,

  40 	quindi quel supremo sul carro, l'auriga di tuo figlio,
     	colpiva rapidamente con una freccia bhalla, e uccisolo lo abbatteva a terra,

  41 	caduto il suo conducente, il carro di tuo figlio o potente,
     	fu portato via dalla battaglia dai cavalli veloci come il vento,

  42 	quindi i tuoi figli o re, e le truppe o signore di popoli,
     	vedendo il carro del re si misero in fuga a centinaia,

  43 	e Sātyaki, veduto il tuo esercito in fuga o bhārata,
     	lo copriva di aguzze frecce affilate a pietra e dalla cocca d'oro,

  44 	messi in fuga interamente tutti i tuoi eserciti,
     	Sātyaki procedeva o re, verso il carro dell'eroe dal bianchi cavalli,

  45 	e mentre lui toglieva le frecce e proteggeva il suo auriga,
     	e liberava sé stesso, anche i tuoi lo applaudivano.”
     	


                              XCVII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ come agirono i miei orgogliosi figli contro il nipote di Śini
     	che procedeva verso Arjuna massacrando il grande esercito o Saṁjaya?

   2 	e quale fu la condotta in battaglia di loro bramosi di morte,
     	vedendo che il nipote di Śini agiva in pari modo dell'ambidestro?

   3 	che dicevano questi kṣatriya sconfitti in mezzo al loro esercito?
     	e in che modo il gloriosissimo Sātyaki li attravervasa in battaglia?

   4 	come ha potuto, coi miei figli vivi là o Saṁjaya
     	il nipote di Śini procedere in battaglia? questo raccontami in verità,

   5 	un vero portento è ciò o caro, che io sento dalla tua testimonianza,
     	di questo scontro di uno contro molti nemici grandi guerrieri,

   6 	un destino avverso io ritengo fosse contro i miei sfortunati figli,
     	laddove furono distrutti in battaglia dal sātvata grand'anima,

   7 	dunque se il mio esercito non è adeguato o Saṁjaya al solo
     	Yuyudhāna infuriato, che tutti i pāṇḍava se ne stiano fermi,

   8 	sconfitto sul campo Droṇa abilisissimo, e arduo da affrontare,
     	come un leone dei branchi di animali, così egli colpisce i miei figli,

   9 	molti prodi guerrieri impegnati sul campo con Kṛtavarman in testa,
     	non poterono uccidere Yuyudhāna quel toro fra gli uomini,

  10 	nemmeno Phalguna compiva là un simile scontro,
     	come la battaglia che ha fatto  il gloriosissimo nipote di Śini.”

  11 	Saṁjaya disse:
     	“ quanto fece Duryodhana o re per il tuo cattivo consiglio,
     	ascolta fattoti attento, che io te lo dirò o bhārata,

  12 	di nuovo riuniti ritornarono dopo aver giurato tutti insieme,
     	ponendo mente a combattere il nemico, per ordine di tuo figlio,

  13 	tremila guerrieri con Duryodhana in testa,
     	gli śaka, i kāmboja, i bāhlīka, gli yavana, e anche i pārada,

  14 	i kuṇinda, i taṅgaṇa, gli ambaṣṭha, i paiśāca, e i samandara,
     	si precipitarono sul nipote di Śini come le falene sul fuoco,

  15 	cinquecento carri dei montanari armati di spiedi,
     	prodi guerrieri o re, attaccarono il nipote di Śini,

  16 	allora con un migliaio di carri, centinaia di grandi guerrieri,
     	con mille elefanti, e con duemila cavalli,

  17 	quei grandi sul carro scagliando svariate piogge di frecce,
     	innumerevoli fanti si precipitarono sul nipote di Śini, 

  18 	e tutti si incitavano urlando:' uccidetelo!' così o bhārata,
     	Duḥṣāsana o grande re, circondava Sātyaki,

  19 	e là noi vedemmo il grande e portentoso agire del nipote di Śini,
     	che da solo contro molti, senza tremare, combatteva,

  20 	e distruggeva la schiera dei carri e l'armata di elefanti,
     	e tutti quei guerrieri, e pure interamente quei barbari, 

  21 	dalle ruote là disperse, e dalle supreme armi frantumate,
     	e dagli assali rotti in molti modi, dai dardi dai manici adornati,

  22 	dai timoni dei carri distrutti, e dalle bandiere cadute,
     	da corazze e da flabelli, era ricoperta la terra,

  23 	e da ghirlande e ornamenti, e da vesti e pianali di carri,
     	era coperta la terra, là come il cielo dai pianeti o bhārata,

  24 	e i grandi elefanti caduti con l'aspetto di montagne,
     	nati dalla stirpe di Añjana, e di Vāmana o bhārata,
     	e nati nella stirpe di Supratīka, e in quella di Mahāpadma,

  25 	e in quella di Airāvaṇa, e pure nati da altre genìe,
     	questi superbi elefanti o re, innumerevoli giacevano morti, 

  26 	e Sātyaki  là uccise dei superbi cavalli o re,
     	di razza vanāyu, e delle montagne, e dei kāmboja, dei bāhlīka e degli āraṭṭa,

  27 	e fanti venuti da varie regioni, e di varia nascita,
     	furono uccisi dal nipote di Śini a centinaia e a migliaia,

  28 	e mentre questi fuggivano, Duḥśāsana diceva a quei predoni:
     	' tornate indietro o ingiuste genti, combattete, basta fuggire voi.'

  29 	così tuo figlio Duḥśāsana scorgendo tutti loro 
     	quei guerrieri delle montagne, armati di pietre, li incitava:

  30 	'Sātyaki non conosce l'efficacia delle armi di pietra,
     	uccidete dunque quel bramoso di combattere che ignora le armi di pietra,

  31 	nemmeno tutti i kaurava sono esperti di armi di pietra,
     	assalitelo senza timore, Sātyaki non vi avrà.'

  32 	allora questi abitanti dei monti, con delle pietre grandi come cuccioli di elefante,
     	alzandole si schieravano per uccidere Yuyudhāna,

  33 	e altri armati di remi pronti a uccidere il sātvata,
     	incitati da tuo figlio lo assediavano da tutte le parti,

  34 	precipitandosi costoro pronti al loro scontro di pietre,
     	Sātyaki, incoccando scagliava loro trecento frecce,

  35 	e quella tumultuosa pioggia di pietre tirata dai montanari, 
     	il toro dei śini, distruggeva con le sue frecce simili ad uraga,

  36 	da quelle pietre accese e fatte a pezzi, come da nugoli di insetti,
     	la maggior parte delle truppe veniva uccisa con grida di dolore,

  37 	quindi cinquecento guerrieri armati di grandi pietre,
     	con le braccia tagliate o re cadevano al suolo,

  38 	molte migliaia di questi prodi fieramente schierati, armati
     	di pietre egli distrusse, e questo apparve un portento,

  39 	quindi ovunque la pioggia di pietre ancora, fatta da queste facce di capra,
     	armati di ferro, e di tridenti, dai darada, dai khaśa e dai taṅgaṇa,

  40 	dagli ambaṣṭha, e dai kuṇinda, scagliata da ciascuno di loro, Sātyaki,
     	distruggeva con le sue frecce appena la vedeva quel fortissimo,

  41 	mentre erano distrutte nell'aria quelle pietre dalle affilate frecce,
     	con grande rumore o re, fuggivano elefanti, cavalli, carri e fanti,

  42 	e coperti dai frammenti di pietre, uomini e animali,
     	non erano in grado di stare in piedi, come armature coperte di api, 

  43 	i rimanenti elefanti, coperti di sangue, coi globi frontali rotti,
     	fuggivano lontano dal carro di Yuyudhāna,

  44 	quindi sorgeva un grande frastuono tra il tuo esercito o mio signore,
     	come mare agitato, mentre era colpito dal mādhava,

  45 	Droṇa udendo questo tumultuoso frastuono, diceva al suo auriga:
     	' questo o auriga, è il furente grande guerriero dei sātvata in battaglia,

  46 	che riducendo a brani l'esercito, agisce sul campo come la stessa morte,
     	conduci il carro o auriga, là dove si sente quel tumultuoso frastuono

  47 	forse Yuyudhāna si sta scontrando con gli armati di pietre,
     	così tutti i carri sono trascinati via dai cavalli che fuggono,

  48 	e privi di armi e corazze e rotti cadono qua e là,
     	e non sono in grado i loro conducenti di calmare i cavalli in quel tumulto.'

  49 	avendo così parlato il saggio figlio di Bharadvāja o re, 
     	rispondeva il conducente a Droṇa al migliore di tutti gli armati:

  50 	' o anziano, l'esercito dei kaurava fugge da ogni parte,
     	guarda i guerrieri colpiti in battaglia, che fuggono qua e là,

  51 	e i guerrieri pāñcāla uniti ai pāṇḍava,
     	che si precipitano da ogni parte per ucciderti,

  52 	è giunto il momento che tu decida cosa fare o uccisore di nemici,
     	se stare qui o andare, Sātyaki è andato ormai lontano.'

  53 	così apostrofato il figlio di Bharadvāja o mio signore,
     	guardava al nipote di Śini che distruggeva vari carri,

  54 	i tuoi colpiti in battaglia da Yuyudhāna,
     	abbandonando il carro di Yuyudhāna correva verso lo schieramento di Droṇa,

  55 	e Duḥśāsana tornava indietro assieme ai carri con cui prima era,
     	e questi spaventati, correvano tutti verso il carro di Droṇa. “
     


                              XCVIII


   1 	saṁjaya disse:
     	“ vedendo scheierato lì vicino il carro di Duḥśāsana,
     	il figlio di Bharadvāja diceva queste parole a Duḥśāsana:

   2 	' perché tutti questi carri stanno fuggendo?
     	è dunque al sicuro il sovrano, e vive ancora il re sindhu?

   3 	tu sei figlio di re o fratello di re, e grande sul carro,
     	perché dunque fuggi in battaglia, tu che sei principe reale?

   4 	avendo tu prodotto questa grande inimicizia coi pāṇḍava e i pāñcāla,
     	incontrando ora il solo Sātyaki, come puoi aver paura in battaglia?

   5 	non sapevi allora dunque che afferrando i dadi in quella partita,
     	delle frecce sarebbero diventati simili a terribili serpi velenose?

   6 	specialmente delle male parole contro i pāṇḍava,
     	e dell'offesa fatta a Draupadī tu fosti allora l'origine,

   7 	dovè ora il tuo onore e il tuo orgoglio? dov'è ora o valoroso il tuo vantarti?
     	avendo reso furiosi come serpenti velenosi i pṛthādi, dove andrai ora?

   8 	dovrà piangere le armate dei bhārata il re Suyodhana,
     	di cui tu sei il fratello, che deve essere devoto a proteggerlo?

   9 	certamente tu o valoroso, devi proteggere quest'armata
     	fatta fuggire piena di paura, confidando sulla forza del tuo braccio,
     	se tu oggi fuggi spaventato dalla battaglia renderai felici i nemici,

  10 	fuggito tu o tormenta-nemici, che sei il duce dell'asercito,
     	chi altro starà saldo in battaglia, spaventato, se tu sei impaurito?

  11 	combattendo contro il solo sātvata ora o senza-macchia,
     	hai deciso di salvarti e di fuggire dalla battaglia, 

  12 	quando vedrai l'armato del gāṇḍīva o Bhīmasena o kaurava
     	o i gemelli in battaglia allora dunque che cosa farai?

  13 	in battaglia delle frecce di Phalguna, ardenti come soli e fuochi,
     	non sono pari le frecce di Sātyaki, dalle quali spaventato ti salvi,

  14 	se la tua intenzione è di impegnarti a salvarti,
     	sia concessa con la pace, la terra al dharmarāja,

  15 	finché le frecce di Phalguna simili a uraga scagliati,
     	non sono entrate nel tuo corpo, fai dunque la pace coi pāṇḍava

  16 	finché i pṛthadi dopo aver ammazzato i tuoi cento fratelli in battaglia,
     	non fanno tremare la terra quelle grandi anime, fai dunque la pace coi pāṇḍava,

  17 	finché il re Yudhiṣṭhira, il figlio di Dharma non è infuriato,
     	e Kṛṣṇa non desidera combattere, fai la pace coi pāṇḍava,

  18 	finché Bhīma grandi-braccia, penetrando il grande esercito,
     	non uccide i tuoi fratelli, fai la pace coi pāṇḍava,

  19 	Bhīṣma un tempo disse a tuo fratello Suyodhana:
     	'i pāṇḍava sono invincibili in battaglia calmati e fai la pace coi pāṇḍava.'
     	ma quello sciocco di tuo fratello Suyodhana non l'ha fatto,

  20 	dunque restando saldo sul campo con zelo combatti contro i pāṇḍava,
     	torna rapidamente col tuo carro là dove sta Sātyaki,

  21 	privo di te l'esercito fuggirà o bhārata,
     	per te dunque combatti sul campo contro Sātyaki dal sincero coraggio.'

  22 	così apostrofato tuo figlio non diceva alcunché,
     	e fatto finta di non aver sentito si recava dove era Sātyaki,

  23 	unito ad un grande esercito di barbari che mai indietreggiano,
     	raggiuntolo in battaglia fieramente combatteva contro Yuyudhāna,

  24 	Droṇa invece il migliore sul carro, verso i pāñcāla e i pāṇḍava
     	si precipitava furioso, stando a mezza velocità,

  25 	e penetrato sul campo dentro lo schieramento dei pāñcāla, Droṇa
     	metteva in fuga quei guerrieri a centinaia e a migliaia,

  26 	quindi Droṇa o grande re, gridando il suo nome in battaglia,
     	compiva una grande strage di pāṇḍava, di pāñcāla e di matsya,

  27 	mentre il figlio di Bharadvāja vinceva ripetutamente le truppe,
     	il figlio dei pāñcāla, lo splendido Vīraketu, lo attaccava,

  28 	e colpito Droṇa con cinque frecce ben levigate,
     	con una colpiva il suo vessillo, e con sette il suo auriga,

  29 	allora o grande re, un portento io vidi in battaglia,
     	che Droṇa non attaccava in battaglia quell'impetuoso pāñcāla,

  30 	e scorgendo Droṇa ritirarsi in battaglia, i pāñcāla o mio signore,
     	lo circondarono da ogni parte cercando la vittoria del dharmarāja,

  31 	essi con frecce simili a fuochi, con giavellotti, e con preziose
     	armi di vario genere o re, ricoprivano il solo Droṇa,

  32 	Droṇa abbattute quei nugoli di frecce o re, da ogni parte,
     	come un fortissimo vento fa con le grandi nubi in cielo,

  33 	quindi un terribile freccia splendente come il fuoco e il sole,
     	quell'uccisore di eroi nemici tirava verso il carro di Vīraketu,

  34 	questa freccia trafitto o re, quel pāñcāla di nobile stirpe,
     	si piantava rapida a terra insanguinata quasi fiammeggiando,

  35 	allora quel pāñcāla di nobile stirpe rapidamente cadeva dal carro,
     	come un grande fiore fatto precipitare dal vento dalla cima di un monte,

  36 	ucciso dunque questo fortissimo principe grande arciere,
     	i pāñcāla in fretta circondarono da ogni parte Droṇa,

  37 	Citraketu, Sudhanvan, e Citravarman o bhārata,
     	e anche Citraratha, tutti afflitti per amore del fratello,

  38 	insieme assalirono bramosi di combattere il figlio di Bharadvāja,
     	scagliando piogge di frecce come fanno le nuvole a fine estate,

  39 	colpito in molti modi da quei principi grandi sul carro,
     	acceso d'ira rese quei principi tutti privi di carri, cavalli e conducenti,

  40 	quindi con altre affilatissime frecce bhalla quel glorioso,
     	le loro teste tagliando come fossero fiori, li abbatteva, 

  41 	questi vigorosissi, uccisi dai carri cadevano a terra o re,
     	come un tempo i daitya e i dānava nella guerra tra dèi e asura,

  42 	e il potente figlio di Bharadvāja uccisi costoro in battaglia o re,
     	agitava arco dal dorso d'oro arduo da affrontare,

  43 	vedendo però uccisi quei pāñcāla, grandi guerrieri, simili a dèi,
     	Dhṛṣṭadyumna fieramente infuriato, dagli occhi versava lacrime,
     	e si precipitave furente in battaglia contro il carro di Droṇa,

  44 	quindi sorgevano grandi urla di paura o sovrano,
     	vedendo Droṇa sul campo coperto dalle frecce del pāñcāla,

  45 	colpito varie volte dal nipote di Pṛṣata grand'anima,
     	non vacillava Droṇa e ridendo continuava a combattere,

  46 	allora il pāñcāla sommerso dall'ira colpiva, o grande re,
     	con furia Droṇa al petto con novanta frecce ben levigate,

  47 	così fieramente colpito da quel forte, il figlio di Bharadvāja, dalla grande gloria,
     	si sedeva sul piano del carro e cadeva in deliquio,

  48 	e vedendolo in questo modo, il valoroso Dhṛṣṭadyumna
     	gettato l'arco rapidamente afferrava la spada quel valente,

  49 	e scendendo dal carro in fretta quel grande guerriero,
     	saliva rapido sul carro del figlio di Bharadvāja o mio signore,
     	volendo staccargli la testa dal corpo, con gli occhi rossi di collera,

  50 	recuperati i sensi però Droṇa e afferrato l'arco, quel fortissimo
     	con dei dardi lunghi un palmo o re, sempre da seduto con armi adatte,
     	combatteva sul campo contro il grande guerriero Dhṛṣṭadyumna,

  51 	queste frecce lunghe un palmo, armi adatte da seduto,
     	di Droṇa che lui conosceva o re, allontanavano Dhṛṣṭadyumna,

  52 	colpito da quelle molte frecce quel fortissimo,
     	quell'ardimetoso riscendeva rapido dal carro indebolito, 

  53 	e il valoroso risalito sul suo carro afferrato il grande arco,
     	Dhṛṣṭadyumna grande sul carro, colpiva in battaglia Droṇa,

  54 	e le schiere degli esseri applaudirono il portentoso scontro tra quei due,
     	e anche gli kṣatriya e gli altri soldati che erano là,

  55 	' ineviltabilmente Droṇa scontrandosi con Dhṛṣṭadyumna in battaglia
     	cadrà nelle nostre mani.' cosi urlavano i re pāñcāla,

  56 	Droṇa però rapido in battaglia la testa del conducente
     	di Dhṛṣṭadyumna tagliava come un frutto maturo da un albero,
     	allora corsero via o re, i cavalli di quel grand'anima,

  57 	e mentre questi fuggivano, Droṇa metteva in fuga
     	i pāñcāla e gli sṛñjaya, quel valoroso in battaglia,

  58 	il potente figlio di Bharadvāja sconfitti i pāṇḍava e i pāñcāla,
     	schierato saldo di nuovo nelle sue fila, si trovava quell'uccisore di nemici
     	e i pāṇḍava non erano riusciti a sconfiggerlo in battaglia o potente.”
     


                              XCIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ intanto Duḥśāsano o re, assaliva il nipote di Śini,
     	scagliando migliaia di frecce, come il dio della pioggia le acque,

   2 	avendo colpito Sātyaki con sessanta, e poi con altre sedici frecce,
     	non lo smuoveva sul campo ma rimase saldo come il monte maināka,

   3 	quel valoroso però, copriva fieramente di frecce Duḥśāsana,
     	come una mosca caduta in una ragnatela dai ragni,

   4 	il re vedendo Duḥśāsana così coperto da centinaia di frecce,
     	spingeva i trigarta verso il carro di Yuyudhāna,

   5 	tremila carri dei trigarta tutti esperti di guerra,
     	dalle sanguinose imprese, marciarono nei pressi di Yuyudhāna,

   6 	costoro lo circondarono con quella grande schiera di carri,
     	con la salda intenzione di combattere avendo tutti giurato,

   7 	mentre questi si precipitavano in battaglia scagliando piogge di frecce,
     	egli faceva a pezzi cinquecento dei migliori guerrieri dell'avanguardia,

   8 	costoro cadevano rapidamente uccisi dalle frecce del migliore dei śini,
     	come grandi alberi abbattuti dalla violenza di un grande vento,

   9 	dai carri in molti modi distrutti, e dai vessilli o signore di popoli,
     	e dai cavalli e dagli elmi d'oro là caduti,

  10 	e distrutti dalle frecce del nipote di Śini, e immersi nel proprio sangue,
     	la terra appariva o grande re, come piena di fiori di kiṁśuka,

  11 	i tuoi colpiti in battaglia da Yuyudhāna,
     	non trovavano scampo, come elefanti sprofondati nel fango,

  12 	quindi tutti fuggirono verso il carro di Droṇa,
     	come grandi uraga nelle loro tane per paura del re degli uccelli,

  13 	uccisi cinquecento guerrieri con frecce simili a serpi velenose,
     	procedeva con calma quel valoroso verso il carro del conquista-ricchezze,

  14 	tuo figlio Duḥśāsana colpiva quel migliore degli uomini che procedeva,
     	con nove rapidissime frecce ben levigate,

  15 	ma quel grande arciere lo controcolpiva con cinque aguzze frecce,
     	dalla cocca d'oro, e dalle piume di avvoltoio ben indirizzate,

  16 	ma Duḥśāsana o grande re, quasi ridendo o bhārata,
     	colpito Sātyaki con tre dardi, di nuovo lo colpiva con altri cinque,

  17 	il nipote di Śini colpito tuo figlio con cinque rapide frecce,
     	e tagliato il suo arco in battaglia, sorridendo procedeva verso Arjuna,

  18 	allora Duḥśāsana infuriato, si avvicinava al valoroso vṛṣṇi,
     	e gli scagliava per ucciderlo un lancia fatta interamente di ferro,

  19 	Sātyaki però quella terribile lancia di tuo figlio,
     	tagliava in cento pezzi o re, con affilate frecce dalle piume di airone,

  20 	tuo figlio afferrato allora un altro arco o signore di genti,
     	dopo aver colpito Sātyaki con dieci frecce, lanciava un ruggito leonino,

  21 	Sātyaki però con furia sul campo facendo stupire tuo figlio,
     	lo colpiva in mezzo al petto con frecce simili alle fiamme di Agni,
     	e di nuovo lo colpiva con otto dardi tutti di ferro, dalla punta aguzza,

  22 	Duḥśāsana però controcolpiva Sātyaki con venti frecce,
     	ma anche il sātvata o grande re, lo colpiva in mezzo al petto,
     	con tre frecce di grande potenza dai nodi ben levigati,

  23 	quindi quel grande guerriero i suoi animali uccideva con aguzze frecce,
     	e con grande furia anche il suo auriga con frecce ben levigate,

  24 	con una freccia bhalla il suo arco, e la protezione alla mano con cinque,
     	e con suprema perizia, il vessillo e il pennone del carro con due frecce bhalla,
     	e trafiggeva con aguzze frecce anche entrambi i conducenti laterali,

  25 	egli con l'arco rotto, privo di carro, i cavalli e i conducenti uccisi,
     	fu portato via dal signore dei trigarta sul proprio carro,

  26 	il nipote di Śini rincorrendolo per un po' o bhārata,
     	quel grandi-braccia non lo uccise ricordando le parole di Bhīmasena,

  27 	Bhīmasena o bhārata, l'uccisione dei tuoi figli,
     	ha promesso in mezzo all'assemblea, di tutti loro in battaglia,

  28 	quindi vinto Duḥśāsana sul campo Sātyaki o potente,
     	rapido si recava o re, là dove stava il conquista-ricchezze.”
     


                              C


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ perché nel mio esercito non vi erano dei grandi guerrieri,
     	che arrestavano o anche uccidevano Sātyaki che passava?

   2 	da solo quel sincero ardimentoso agiva in battaglia,
     	simile a Śakra per forza in battaglia, e come il grande Indra contro i dānava,

   3 	o era deserto il luogo per il quale passava Sātyaki,
     	che da solo distruggeva quel toro tra gli uomini, svariate truppe?

   4 	in che modo combattevano quelle grandi anime, mentre 
     	da solo il nipote di Śini passava quelle moltitudini? questo dimmi o Saṁjaya.”

   5 	Saṁjaya disse:
     	“ l'impegnarsi dell'esercito o re, di carri, elefanti cavalli e fanti,
     	e la confusione delle truppe era come quella di fine yuga,

   6 	delle truppe riunite del tuo esercito o onorevole,
     	non vi è uguale al mondo nessun'altra armata, questa è la mia opinione,

   7 	là gli dèi, e i cāraṇa riuniti discorrevano:
     	'questo è l'assembramento di truppe definitivo sulla faccia della terra.'

   8 	mai un tale schieramento vi fu o signore di popoli,
     	che eguagliasse questo ordinato da Droṇa quando fu ucciso Jayadratha,

   9 	un frastuono simile a degli oceani agitati da violenti venti,
     	vi era sul campo, mentre le schiere si attaccavano vicendevolmente,

  10 	molti vi erano dei principi convenuti o migliore degli uomini,
     	nel tuo esercito, e tra i pāṇḍava erano centinaia di migliaia,

  11 	e di questi valorosi eroi che fieramente agivano sul campo,
     	vi era un grandissimo rumore, un tumulto da far rizzare i capelli,

  12 	quindi avanzavano Bhīmasena, e Dhṛṣṭadyumna o mio signore,
     	Nakula e Sahadeva, e il dharmarāja figlio di Pāṇḍu:

  13 	' venite, assaltate, con forza accorrete,
     	quei due valorosi, il mādhava e il pāṇḍava hanno penetrato l'esercito nemico,

  14 	affinché vadano a compiere con agio l'uccisione di Jayadratha,
     	dunque con sveltezza agite.' così egli incitava le truppe,
     	'con la morte di quei due, i kuru avranno successo noi saremo vinti

  15 	dunque voi tutti insieme rapidamente questo oceano di truppe
     	agitate, come i venti di grande violenza fanno col mare.'

  16 	incitati da Bhīmasena o re, e dal principe pāñcāla,
     	attaccarono i kaurava in battaglia trascurando le proprie care vite,

  17 	desiderando una morte in battaglia con le armi quegli splendidissimi,
     	in vista del paradiso e del bene degli amici non si curavano della vita,

  18 	e anche i tuoi cercando la grande gloria o re,
     	posto mente alla nobile battaglia, si schieravano a combattere,

  19 	mentre infuriava quel tumultuoso scontro di grande pericolo,
     	Sātyaki procedeva verso Arjuna, massacrando tutte quelle schiere,

  20 	lo splendore delle corazze, aumentato dai raggi del sole,
     	feriva la vista delle truppe ovunque in battaglia, 

  21 	quindi senza timore mentre avanzavano i pāṇḍava,
     	Duryodhana o grande re, raggiungeva il grande esercito,

  22 	lo scontro di lui con loro o bhārata, tumultuoso
     	divenne, e di grande strage tra tutte le truppe.”

  23 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ così ridotte le truppe, e caduto in difficoltà lui stesso,
     	spero che Duryodhana o auriga, non si sia ritirato dalla battaglia,

  24 	quello scontro di uno con molti nella grande battaglia,
     	e specialmente del sovrano, a me sembra pericoloso,

  25 	e il sovrano fu eccessivamente cresciuto nel lusso del mondo,
     	da solo scontrandosi con molti, spero non abbia girato le terga.”

  26 	Saṁjaya disse:
     	“ o re, un combattimento miracoloso fece tuo figlio o bhārata,
     	da solo contro molti, ascoltami mentre ti racconto il portento,

  27 	l'esercito dei pāṇḍava sul campo, da Duryodhana
     	fu sparpagliato ovunque come uno stagno di loti da un elefante,

  28 	vedendo l'esercito così ridotto da tuo figlio, o kaurava,
     	i pāñcāla con Bhīmasena in testa lo attaccarono,

  29 	egli colpendo Bhīmasena con dieci frecce, i due figli di Mādrī con tre ciascuno,
     	con sei Virāṭa e Drupada e con un centinaio Śikhaṇḍin,

  30 	e con venti Dhṛṣṭadyumna e il figlio di Dharma con sette,
     	i kekaya con dieci, e i figli di Draupadī con tre ciascuno,

  31 	e gli altri guerrieri coi loro elefanti e carri sul campo, con centinaia 
     	di fiere frecce faceva a pezzi, come il dio-morte infuriato le creature,

  32 	né mentre incoccava o scagliava si vedeva ma solo l'arco
     	sempre teso, di quel forte esperto d'armi mentre colpiva i nemici,

  33 	il suo grande arco col dorso d'oro mentre colpiva i nemici fu tagliato
     	in tre parti con due frecce bhalla dal più vecchio dei pāṇḍava o mio signore,

  34 	che lo colpiva con molte aguzze frecce ben scagliate,
     	queste abbattendosi rapide sulle sue protezioni deviate cadevano a terra,

  35 	allora con gioia i pṛthādi attorniarono Yudhiṣṭhira,
     	come gli dèi assieme ai grandi ṛṣi, Śakra, felici per l'uccisione di Vṛtra,

  36 	quindi il re Duryodhana afferrato un forte arco,
     	attaccava il pāṇḍava gridando al re: ' fermati; fermati!'

  37 	ma mentre così parlava o re, tuo figlio grande guerriero,
     	i pāñcāla con gioia gli si gettarono contro cercando la vittoria,

  38 	costoro li accoglieva Droṇa che voleva raggiungere il pāṇḍava sul campo,
     	come una montagna fa con le nubi piene d'acque spinte dai forti venti,

  39 	e là o re, vi fu un grande scontro di grandi colpi,
     	distruttivo per tutti quei corpi come il gioco di Rudra.”
     


                              CI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ al pomeriggio o grande re, sorgeva la battaglia
     	con frastuono simile a tempesta di nuovo tra Droṇa e i somaka,

   2 	concentrato stando sul suo carro dai rossi cavalli quell'eroico uomo,
     	in battaglia correva a media velocità verso i pāṇḍava,

   3 	era saldo nel tuo interesse, quel fortissimo grande arciere,
     	quel supreno nato in un secchio, con aguzze frecce dalle varie cocche, 

   4 	ciascuno dei migliori guerrieri, separando o bhārata,
     	il potente figlio di Bharadvāja faceva a pezzi in battaglia o re, 

   5 	Bṛhatkṣatra il grande guerriero dei kekaya si precipitava su di lui
     	il più vecchio di quei cinque valorosi fratelli, fiero in battaglia,

   6 	scagliando aguzze frecce colpiva fieramente il maestro,
     	come una grande nuvola che versa le sue piogge sul monte gandhamādana,

   7 	Droṇa o grande re, delle frecce dalla cocca d'oro e molate a pietra,
     	prima dieci e poi altre sette con furia gli spediva,

   8 	ma lui quei terribili dardi scagliati dall'arco di Droṇa e simili a serpi velenose,
     	ciascuna con dieci frecce spezzava sul campo con grande letizia,

   9 	scorgendo quindi la sua destrezza, ridendo quel migliore dei brahmani,
     	gli spediva otto dardi spiumati dai nodi ben levigati,

  10 	vedendo arrivare veloci quelle frecce scagliate dall'arco di Droṇa,
     	le parava con altrettante aguzze e diritte frecce,

  11 	allora o grande re, vi era grande meraviglia nelle tue truppe,
     	vedendo l'impresa compiuta da Bṛhatkṣatra, così diffcoltosa,

  12 	quindi Droṇa o grande re, essendo superiore al kekaya,
     	quel grande asceta faceva apparire in battaglia la divina arma di Brahmā,

  13 	ma anche quella o re l'incrollabile kekaya, parava
     	quel grandi-braccia mettendo in moto un altra arma di Brahmā, 

  14 	e abbattuta in battaglia quell'arma del figlio di Bharadvāja,
     	colpiva il brahmano con sessanta dardi molati a pietra e colle cocche d'oro,

  15 	ma Droṇa il migliore dei bipedi, lo colpiva con una freccia,
     	e questa penetrata la sua corazza, si piantava a terra,

  16 	come un nero serpente che penetra un formicaio o migliore dei sovrani,
     	così quella freccia si piantava a terra, dopo aver trafitto il kekaya in battaglia,

  17 	così fieramente ferito o grande re, da Droṇa esperto di ogni arma,
     	sommerso da grande ira, spalancando i suoi begl'occhi,

  18 	colpiva Droṇa con settanta dardi molati a pietra e con le cocche d'oro,
     	e con una bhalla affliggeva il suo auriga alle braccia e al petto,

  19 	Droṇa trafitto in molte parti da Bṛhatkṣatra o mio signore,
     	scagliava aguzzi dardi spiumati verso il carro del kekaya,

  20 	Droṇa confondendo Bṛhatkṣatra grande sul carro,
     	scagliava verso il kekaya una appuntita freccia,

  21 	e profondamente ferito al petto da quella rapida freccia o grande re,
     	quella tigre tra gli uomini, dal carro col cuore trafitto cadeva,

  22 	ucciso Bṛhatkṣatra grande guerriero dei kekaya o re,
     	il figlio di Śiśupāla, infuriatissimo diceva al suo auriga:

  23 	' vai o conducente, là dove è schierato Droṇa nella sua armatura,
     	che sta massacrando tutti i kekaya e l'esercito dei pāñcāla.'

  24 	udite le sue parole, l'auriga, conduceva quel supremo guerriero,
     	verso Droṇa con suoi velici cavalli di kāmboja,

  25 	Dhṛṣṭaketu, toro dei cedi, dotato di grandissima forza,
     	rapidamente volava su Droṇa come una falena sul fuoco,

  26 	quindi colpiva Droṇa coi suoi cavalli, carro e vessillo, con sessanta dardi,
     	e ancora con altre aguzze frecce, come colpisse una tigre addormentata,

  27 	Droṇa l'arco a metà tagliava con un freccia affilata,
     	di quel forte re che era impegnato in battaglia,

  28 	quindi il figlio di Śiśupāla, grande guerriero preso un altro arco,
     	colpiva di nuovo Droṇa con aguzze e diritte frecce,

  29 	il fortissimo Droṇa dopo aver ucciso i suoi cavalli, e il conducente, 
     	colpiva anche lui con venticinque frecce,

  30 	privato del carro e dell'arco, il re dei cedi in battaglia,
     	furente scagliava una mazza contro il carro del figlio di Bharadvāja,

  31 	mentre giungeva rapida, orrida e vedersi e terrificante,
     	questa pesante mazza fatta di ferro e incrostata d'oro,
     	il figlio di Bharadvāja la abbatteva con molte migliaia di frecce,

  32 	la mazza cadeva a terra distrutta dal figlio di Bharadvāja,
     	come una stella inghirladata di rosso caduta dalla faccia del firmamento,

  33 	vedendo distrutta la mazza, infuriato Dhṛṣṭaketu,
     	un giavelloto scagliava rapido e una lancia fiammeggiante d'oro,

  34 	Droṇa tagliato il giavellotto con tre frecce, in quel grande scontro,
     	abbatteva rapidamente anche la lancia quel fortissimo dalla mano esperta,

  35 	allora il potente figlio di Bharadvāja gli scagliava in battaglia,
     	per ucciderlo una aguzza freccia, bramoso di di uccidere,

  36 	quella freccia passata la corazza e il petto di quel potentissimo,
     	volava a terra come un'oca selvatica su un lago di loti,

  37 	come un uccello affamato ingoia una farfalla, o re,
     	così il prode Droṇa ingoiava Dhṛṣṭaketu nella grande battaglia,

  38 	ucciso il re dei cedi, però suo figlio supremo esperto d'armi,
     	caduto in preda al furore, subentrava al ruolo paterno,

  39 	e pure lui ridendo Droṇa spediva alla dimora di Yama con le frecce,
     	come una forte e grande tigre nella grande foresta un cucciolo di cervo,

  40 	mentre venivano massacrate le truppe pāṇḍava o bhārata,
     	il valoroso figlio di Jarāsaṁdha, lui stesso assaliva Droṇa,

  41 	egli dunque copriva Droṇa o grande re, con aguzze frecce,
     	e lo rendeva rapidamente invisibile, come le nuvole fanno col cielo,

  42 	Droṇa vedendo la destrezza di quell'uccisore di kṣatriya,
     	scagliava rapido le sue frecce a centinaia e a migliaia,

  43 	e Droṇa avendo trafitto quel supremo guerriero sul suo carro,
     	quindi uccideva il figlio di Jarāsaṁdha sotto gli occhi di tutti quegli arcieri,

  44 	e ciascuno di quelli che si avvicinavano a Droṇa, lui simile al dio-morte,
     	li riceveva, come il dio-morte fa con tutti gli esseri al momento opportuno,

  45 	allora Droṇa grande arciere, dichiarando il suo nome in battaglia,
     	con molte migliaia di frecce confondeva le truppe pāṇḍava,

  46 	quindi le innumerevoli frecce di Droṇa, molate a pietra e con la cocca d'oro,
     	colpivano ovunque in battaglia uomini, elefanti e cavalli,

  47 	colpiti da Droṇa come i grandi asura da Śakra,
     	tremavano i pāñcāla come vacche colpite dal gelo,

  48 	allora terribili urla nascevano tra i pāṇḍava,
     	mentre le truppe erano trafitte da Droṇa o toro dei bhārata,

  49 	confusi sul campo dalla pioggia di frecce del figlio di Bharadvāja,
     	i grandi guerrieri dei pāñcāla erano con le gambe paralizzate,

  50 	e i cedi o grande re, gli sṛñjaya e i somaka 
     	si precipitarono felici a combattere contro il figlio di Bharadvāja:

  51 	' uccidi Droṇa, uccidi Droṇa.' in questo modo assalivano Droṇa,
     	armati tutti di lance quelle tigri fra gli uomini, volevano spedire
     	lo splendidissimo Droṇa alla dimora di Yama,

  52 	ma il figlio di Bharadvāja quei valorosi così impegnati, con ottime frecce,
     	li spediva tutti da Yama, a cominciare specialmente dai cedi,

  53 	mentre costoro erano così distrutti a cominciare dai cedi o bhārata,
     	i pāñcāla tremavano colpiti dalle frecce di Droṇa,

  54 	e invocavano Bhīmasena, vicino al carro di Dhṛṣṭadyumna,
     	avendo visto le imprese di tal fatta compiute da Droṇa o mio signore:

  55 	' il brahmano deve aver compiuto un grande e difficile tapas,
     	se così avanzando in battaglia brucia questi tori fra gli kṣatriya,

  56 	la guerra è il dharma dello kṣatriya e il supremo tapas quello del brahmano,
     	e questo sapiente asceta può bruciare pure con lo sguardo,

  57 	i tori degli kṣatriya sono trafitti dalle armi di Droṇa dal tocco infuocato,
     	invincibili e terribili, e in molti là ne sono bruciati o bhārata,

  58 	con tutta la forza e il potere, e con tutta la sua purezza, lo splendido,
     	Droṇa confonde tutti gli uomini e uccide le nostre truppe.'

  59 	udite queste loro parole, schierandosi Kṣatradharman,
     	con una freccia a mezzaluna tagliava l'arco con la freccia incoccata di Droṇa,

  60 	Droṇa quell'uccisore di kṣatriya diventato estrememente furioso,
     	preso un altro splendente arco ancora più potente,

  61 	incoccata là una aguzza freccia lunga e robusta che può ucciderne molti,
     	il potente maestro a tutta forza la scagliava,

  62 	essa dopo aver ucciso Kṣatradharman si piantava a terra,
     	egli con cuore trafitto dal carro cadeva a terra,

  63 	quindi le truppe tremavano dopo la morte del figlio di Dhṛṣṭadyumna,
     	e quindi il grande guerriero Cekitāna avanzava verso Droṇa,

  64 	e con dieci frecce controcolpiva Droṇa in mezzo al petto,
     	e con quattro il suo auriga e con altre quattro i suoi quattro cavalli,

  65 	il maestro colpiva il suo braccio destro con sedici dardi,
     	e con altre sedici il suo vessillo, e l'auriga con sette,

  66 	ucciso il suo auriga, i cavalli fuggendo trascinavano il carro,
     	sul campo oppressi dalle frecce del figlio di Bharadvāja o mio signore,

  67 	vedendo in fuga il carro di Cekitāna con l'auriga ucciso,
     	una grande paura pentrava i pāñcāla e i pāṇḍava,

  68 	e mettendo in fuga da ogni parte quei guerrieri riuniti in battaglia,
     	i cedi, i pāñcāla e gli sṛñjaya, molto splendeva Droṇa o mio signore,

  69 	scuro di pelle con le tempie grige, più che ottuagenario,
     	l'anziano Droṇa agiva in battaglia come un sedicenne,

  70 	e i nemici credevano che Droṇa o grande re, che agiva senza timore
     	in battaglia, fosse il dio armato di folgore uccisore di nemici, 

  71 	allora il saggio Drupada o grande re, diceva o sovrano:
     	'quel cacciatore uccide gli kṣatriya come una tigre fa con le sue vili prede,

  72 	il malvagio e malevolo Duryodhana avrà certamente i peggiori mondi,
     	che per le sue brame, sono uccisi in battaglia questi tori fra gli kṣatriya,

  73 	a centinaia giacciono a terra, come tori abbattuti,
     	con le membra coperte di sangue, divenuti cibo per cani e sciacalli.'

  74 	così avendo parlato o grande re, Drupada comandante di eserciti,
     	dietro ai pṛthādi, in battaglia assaliva rapidamente Droṇa.”
     


                              CII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ essendo ripetutamente messi in disordine gli schieramenti dei pāṇḍava,
     	i pṛthādi, e i pāñcāla coi somaka si erano allontanati,

   2 	e infuriando quella sanguinosa battaglia da far rizzare i capelli,
     	come la fiera distruzione del mondo a fine yuga o bhārata,

   3 	e avanzando Droṇa in battaglia urlando ad ogni momento,
     	ed essendo distrutti i pāñcāla e trafitte le truppe pāṇḍava,

   4 	non scorgeva alcuna salvezza il dharmarāja Yudhiṣṭhira,
     	e pensava o re dei re, a cosa sarebbe accaduto,

   5 	guardando là in ogni luogo alla ricerca dell'ambidestro,
     	Yudhiṣṭhira non vedeva là né il pṛthāde né il mādhava,

   6 	non vedendo quella tigre fra gli uomini dalla grande scimmia sul pavese,
     	e non udendo il rumore del gāṇḍīva era coi sensi agitati,

   7 	e non vedendo neppure Sātyaki, il principale carro dei vṛṣṇi,
     	il dharmarāja Yudhiṣṭhira preso totalmente dai pensieri,
     	non trovava allora pace, non vedendo quei due tori fra gli uomini,

   8 	per timore del biasimo del mondo, il gloriosissimo dharmarāja,
     	dalle grandi braccia pensava rivolto al carro del nipote di Śini:

   9 	' da me fu spedito in battaglia sulle tracce di Phalguna,
     	il nipote di Śini Sātyaki, quel vero terrore dei nemici,

  10 	ciò che prima era uno solo, ora mi è diventato doppio,
     	dovendo sapere dove sono Sātyaki e il conquista-ricchezze figlio di Pāṇḍu,

  11 	avendo mandato Sātyaki, sulle tracce del pāṇḍava,
     	chi spedirò ora in battaglia sulle tracce del sātvata? 

  12 	se compirò ogni sforzo per cercare mio fratello,
     	senza cercare Yuyudhāna, il mondo mi biasimerà:

  13 	' il dharmarāja Yudhiṣṭhira, messosi alla ricerca del fratello,
     	ha abbandonato il vṛṣṇi Sātyaki dal sincero coraggio.'

  14 	per timore dello sdegno del mondo io manderò il pṛthāde,
     	ventre-di-lupo sulle tracce del mādhava grande anima,

  15 	quanto mi è caro Arjuna uccisore di nemici,
     	tanto mi è pure il valoroso vṛṣṇi, il sātvata arduo da affrontare,

  16 	ho affidato un compito eccessivo al discendente di Śini,
     	e quel fortissimo per rispetto all'amico e per il suo guru,
     	è penetrato nell'esercito dei bhārata, come un caimano nel mare,

  17 	si ode il frastuono di quei prodi che mai volgon le terga,
     	che tutti insieme combattono con quel saggio eroe dei vṛṣṇi,

  18 	è giunto il momento per me di prendere forti decisioni,
     	mi sembra che il pāṇḍava Bhīmasena col suo arco,
     	debba andare là dove sono andati quei due grandi guerrieri,

  19 	nulla di impossibile vi è sulla terra per Bhīma,
     	lui è capace in battaglia di schierarsi contro,
     	tutti gli arcieri sulla terra confidando sulla forza del suo braccio,

  20 	confidando nella forza del braccio di questo grand'anima,
     	noi siamo tornati dall'esilio nella foresta e mai siamo stati vinti in battaglia,

  21 	da qui partito il pāṇḍava Bhīmasena verso il sātvata,
     	entrambi avranno un protettore i due, il sātvata e Phalguna, 

  22 	in ogni modo però non si deve temere per il sātvata e per Phalguna in battaglia, 
     	i due sono esperti nelle armi e protetti da Vāsudeva in persona,

  23 	indubbiamente io mi devo togliere questa sofferenza,
     	perciò manderò Bhīma sulle tracce del sātvata,
     	così io credo di aver compiuto ogni misura verso Sātyaki.'

  24 	così avendo stabilito nel suo animo Yudhiṣṭhira il figlio di Dharma,
     	diceva al suo auriga o re: 'conducimi verso Bhīma.'

  25 	udito l'ordine del dharmarāja, il guidatore esperto di cavalli,
     	conduceva quel carro incrostato d'oro vicino a Bhīma,

  26 	raggiunto Bhīmasena ricordando la circostanza
     	il re entrava in ansia e molte cose ordinava:

  27 	'di colui che sconfisse dèi, gandharva e daitya da solo sul carro,
     	del fratello minore di Bhīmasena io non scorgo segni.'

  28 	allora di seguito diceva Bhīmasena al dharmarāja:
     	'non ho mai visto prima né ho mai udito una tale ansia in te,

  29 	un tempo tu fosti rifugio per noi che eravamo oppressi da dolore,
     	alzati, alzati, o re dei re, ordina cosa io debba fare per te,

  30 	nulla di impossibile da farsi si trova per me o onorevole,
     	ordina o migliore dei kuru, non por mente al dolore.'

  31 	pieno di lascime sospirando come un nero serpente diceva
     	queste parole con voce rotta il sovrano a Bhīmasena:

  32 	giacché si ode il suono della conchiglia pāñcajanya,
     	emesso dal glorioso Vāsudeva, con grande furia,
     	forse ora giace morto sul campo tuo fratello il conquista-ricchezze,

  33 	e se lui è morto forse sta combattendo Janārdana in persona,
     	e per il valore di quel potente sopravvivono i pāṇḍava,

  34 	quel prode a cui essi si rifugiano nei pericoli come gli immortali al mille-occhi,
     	per raggiungere il re dei sindhu affronta l'esercito dei bhārata,

  35 	noi sappiamo che quando avanza o Bhīma mai volge le spalle,
     	lui è scuro giovane, dai folti capelli, bello, con grandi braccia,

  36 	dall'ampio petto, con grandi spalle, coraggioso come un elefante infuriato,
     	dagli splendidi occhi iniettati di rosso, supremo pericolo per i nemici,

  37 	questa è la mia preoccupazione o uccisore di nemici, che la fortuna ti assista,
     	che per il bene di Arjuna, e a causa del sātvata,

  38 	si accenda come un fuoco per il burro bruciando ad ogni istante,
     	io non vedo segno di lui, e da ciò sospetto sia in difficoltà

  39 	sappi che il sātvata, tigre fra gli uomini e grande sul carro,
     	è andato poco fa,all'inseguimento di tuo fratello grande guerriero, 
     	e non scorgendo questo grandi-braccia, io sospetto sia in difficoltà,

  40 	e per questo Kṛṣṇa sapiente nelle armi sta combattendo in battaglia,
     	per il valore di questo eroe, sopravvivono i pāṇḍava,

  41 	recati là o kuntīde, dove è andato il conquista-ricchezze,
     	e pure il valorosissimo Sātyaki, se credi di dover compiere
     	le mie parole o sapiente del dharma, io sono tuo fratello maggiore,

  42 	tu non devi trovare solo Arjuna, ma anche Sātyaki devi cercare,
     	egli è partito per mio conto o pṛthāde a cercare l'ambidestro, 
     	percorrendo un difficile sentiero impercorribile per chi ha l'anima irrisolta.'

  43 	Bhīmasena disse:
     	' il carro che un tempo trasportava Brahmā, Īśāna, Indra e Varuṇa,
     	su quello stanno i due Kṛṣṇa, per quei due non vi è pericolo,

  44 	ma il tuo ordine prendendo sulla testa io andrò non preoccuparti,
     	e dopo aver trovato quelle due tigri fra gli uomini ti darò un avvertimento.' “

  45 	Saṁjaya disse:
     	“  e ciò detto egli si preparave a partire per devozione a Yudhiṣṭhira,
     	quel fortissimo e ancora per Dhṛṣṭadyumna e per i due amici,
     	e il fortissimo Bhīmasena diceva questo a Dhṛṣṭadyumna:

  46 	' tu sai o grandi-braccia, come Droṇa grande sul carro,
     	agisca con ogni sforso per catturare il dharmarāja,

  47 	partito io, non vi è uno adatto che possa fare o nipote di Pṛṣata,
     	la protezione del nostro re rapidamente all'occorrenza,

  48 	ma mi fu ordinato dal Pṛthāde e io non posso disobbedire,
     	andrò dunque dove sta quello in cerca di uccidere il re sindhu,
     	agli ordini del dharmarāja bisogna stare immediatamente,

  49 	quindi ora impegnati in battaglia a proteggere Yudhiṣṭhira,
     	questo è il supremo di tutti i compiti da fare sul campo.'

  50 	Dhṛṣṭadyumna o grande re diceva allora a ventre-di-lupo:
     	' a tuo piacere o grandi-braccia, recati a cercare il pṛthāde,

  51 	senza uccidere Dhṛṣṭadyumna mai Droṇa potrà
     	compiere la cattura del dharmarāja in battaglia.'

  52 	quindi affidato il re a Dhṛṣṭadyumna, il pāṇḍava,
     	salutato il fratello maggiore, partiva verso dove era Phalguna,

  53 	il kuntīde dopo essere stato abbracciato dal dharmarāja o bhārata,
     	e baciato sulla fronte, e aver ascoltato le sue benedizioni,

  54 	Bhīmasena grandi-braccia, con la corazza e dei bei orecchini,
     	coi suoi bracciali, il corpo protetto, e con le sue frecce quel supremo sul carro,

  55 	col suo scudo fatto di nero acciaio, coperto d'oro e di grande peso,
     	splendeva come una nuvola piena di lampi attorno ad una montagna,

  56 	ben vestito con abiti bianchi, neri e arancione,
     	col suo sottogola, splendeva come una nuvola col suo arcobaleno,

  57 	partendo Bhīmasena per combattere contro il tuo esercito,
     	di nuovo vi era il suono terribile della pāñcajanya o signore di popoli,

  58 	udendo questo terribile e grande suono, che spaventa il trimundio,
     	di nuovo il figlio di Dharma grandi-braccia si rivolgeva a Bhīma:

  59 	' la conchiglia suonata forte da quell'eroico vṛṣṇi,
     	quella regina delle conchiglie fa risuonare la terra e il cielo,

  60 	forse che caduto in grandissimo disastro l'ambidestro,
     	l'eroe armato di mazza e disco combatte contro tutti i kuru?

  61 	forse che la nobile Kuntī e Draupadī, e Subhadrā coi loro 
     	famigliari vedranno oggi un grande e infausto evento?

  62 	vai dunque o Bhīma con impegno dove sta il conquista-ricchezze,
     	ogni luogo mi sembra confuso per il desiderio di vedere il conquista-ricchezze,
     	e ogni direzione o pṛthāde anche a causa del Sātvata,

  63 	vai, vai dunque.' così ancora diceva a Bhīmasena,
     	fortemente spinto dal fratello, il fratello per far piacere al fratello,
     	Bhīma dopo aver colpito il tamburo, dava fiato ripetutamente alla sua conchiglia,

  64 	e lanciando un ruggito leonino, e facendo risuonare molte volte la corda dell'arco,
     	e mostrando un fiero aspetto, rapidamente si precipitava contro i nemici,

  65 	degli ottimi e veloci cavalli, eccitati e ben addestrati lo conducevano,
     	governati da Viśoka, veloci come il vento e il pensiero,

  66 	dividendo e facendo a pezzi, tendendo la corda con la mano,
     	spingendo e trascinando metteva in confusione il fronte dell'armata,

  67 	i prodi pāñcāla assieme ai somaka lo seguivano da dietro
     	mentre avanzava come gli immortali fanno col dio delle nuvole,

  68 	i fratelli col loro esercito o grande re, lo circondarono,
     	Duḥśala, Citrasena, Kuṇḍabhedin, Viviṁśati,

  69 	Durmukha, Duḥsaha, Vikarṇa e Śala,
     	Vinda e Anuvinda, Sumukha, Dīrghabāhu, Sudarśana,

  70 	Vṛndāraka, Suhasta, Suṣena, Dīrghalocana,
     	Abhaya, Raudrakarman, Suvarman, Durvimocana,

  71 	questi supremi sui carri, con varie truppe e col loro seguito,
     	prodi e preparati in combattimento, assalirono Bhīmasena,

  72 	ma scorgendoli, l'ardimentoso kuntīde Bhīmasena,
     	li attaccava con violenza come un leone fa con le vili prede,

  73 	questi valorosi mostrarono là grandi e divine armi,
     	coprendo Bhīma di frecce come fanno le nubi col sole alto,

  74 	egli passatili con impeto, si precipitava sull'esercito di Droṇa,
     	e prima di tutto riempiva di frecce la schiera degli elefanti,

  75 	in brevissimo tempo con le sue frecce quell'esercito di elefanti,
     	muovendosi in ogni direzione, il figlio del vento disperdeva,

  76 	come animali nella foresta spaventati dal grido del śarabha,
     	tutti quegli elefanti fuggirono lancianto paurosi barriti,

  77 	e passati con impeto anche questi di nuovo assaliva l'esercito di Droṇa,
     	lo fermava il maestro come la costa fa col mare agitato,

  78 	e sorridendo lo colpiva sulla fronte con una freccia,
     	come il sole coperto dai suoi raggi, appariva là il pāṇḍava,

  79 	il maestro pensando che come prima Phalguna,
     	Bhīma volesse onorarlo, così diceva a ventre-di-lupo:

  80 	' o Bhīmasena, tu non puoi penetrare nell'esercito nemico,
     	senza vincermi in battaglia in mezzo ai nemici o fortissimo,

  81 	se tuo fratello minore Kṛṣṇa è penetrato col mio permesso,
     	tu non puoi però penetrare nell'esercito qui.'

  82 	allora Bhīma udite le parole del guru, senza timore
     	infuriato diceva a Droṇa soffiando con gli occhi iniettati di rosso:

  83 	'Arjuna non ha avuto il tuo permesso o brahmano solo di nome, per penetrare
     	nel campo di battaglia, egli è invincibile, supera per forza anche Śakra,

  84 	Arjuna da cui hai avuto suprema venerazione ed onore,
     	non è violento come io sono o Droṇa, io sono il tuo nemico Bhīmasena,

  85 	tu ci sei padre, guru e famigliare, e noi siamo tuoi figli,
     	così noi ti onoriamo inchinandoci davanti a te,

  86 	ma oggi tu sembri parlare al contrario verso di noi,
     	se tu pensi di essere nostro nemico, così sia qui,
     	e io Bhīma, agirò in tal modo contro di te che ci sei nemico.'

  87 	quindi roteando la mazza Bhīma come il dio distruttore il suo fatale bastone,
     	la scagliava a Droṇa o re, scendendo dal carro,

  88 	e distruggeva il veicolo di Droṇa coi cavalli, auriga e vessillo,
     	e uccideva molti guerrieri, come il vento impetuoso fa cogli alberi,

  89 	di nuovo i tuoi figli circondarono quel supremo sul carro,
     	mentre Droṇa il migliore dei combattenti si schierava su un altro carro,

  90 	quindi furente l'ardimentoso Bhīmasena o grande re,
     	quell'esercito di carri lì davanti riempiva di piogge di frecce,

  91 	e colpiti in battaglia i tuoi figli grandi guerrieri, 
     	combattevano contro Bhīma dalla terribile forza cercando sul campo la vittoria,

  92 	allora Duḥśāsana, infuriato scagliava il pennone del carro,
     	aguzzo e fatto tutto di ferro per uccidere il rampollo di Pāṇḍu,

  93 	quella grande lancia che giungeva scagliata da tuo figlio,
     	Bhīma la tagliava in due parti, e questo apparve un portento,

  94 	quindi con grande furia quel forte uccideva con tre acuminate frecce,
     	i tre: Kuṇḍabhedin, Suṣena e Dīrghanetra,

  95 	quindi ancora uccideva il valoroso Vṛndāraka apportatore di gloria ai kuru,
     	mentre i tuoi valorosi figli stavano combattendo,

  96 	e di nuovo Bhīma con tre frecce uccideva altri tre figli tuoi:
     	Abhaya, Raudrakarman, e Durvimocana,

  97 	massacrati o grande re i tuoi figli da quel fortissimo,
     	circondarono da ogni parte Bhīma il migliore dei combattenti,

  98 	ma il Kuntīde quasi ridendo con le sue frecce mandava alla dimora di Yama
     	Vinda e Anuvinda quei due insieme, e tuo figlio Suvarman,

  99 	quindi tuo figlio Sudarśana o toro dei bhārata,
     	trafiggeva rapido in battaglia, e costui cadeva e moriva,

 100 	e in non troppo tempo con le sue frecce quelle schiere di carri 
     	spingendole in ogni direzione, il rampollo di Pāṇḍu disperdeva,

 101 	allora dal frastuono del suo carro, come gazzelle dal barrito di elefante 
     	agitati in battaglia i tuoi figli o signore di popoli,
     	fuggivano tutti coi loro carri terrorizzati da Bhīmasena,

 102 	il kuntīde però inseguiva il grande esercito dei tuoi figli,
     	e trafiggeva i kaurava o re, ovunque in battaglia,

 103 	i tuoi o grande re, massacrati da Bhīmasena,
     	abbandonando Bhīma sul campo si allontanavano spingendo gli ottimi destrieri,

 104 	ma il fortissimo Bhīmasena avendoli vinti  in battaglia,
     	il pāṇḍava lanciava un ruggito leonino, battendo le braccia,

 105 	e avendo fatto un grandissimo battimano, il fortissimo Bhīma,
     	avendo superato quei carri, assaliva l'esercito di Droṇa.”
     
     


                              CIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	e mentre lui sorgeva dalla schiera dei carri come il sole dalle tenebre,
     	il maestro ben saldo schierato, lo copriva di frecce,

   2 	bevendo quei nugoli di frecce, scagliate dall'arco di Droṇa,
     	egli assaliva quei fratelli confondendo l'esercito con la sua māyā,

   3 	allora dei supremi arcieri spediti dai tuoi figli,
     	lo circondavano da ogni parte mentre stava in battaglia con vigore,

   4 	così dunque ciscondato Bhīma quasi ridendo o Bhārata,
     	alzava a loro un terribile mazza, e lanciando un ruggido leonino,
     	la scagliava loro con violenza e li massacrava quel forte,

   5 	come la folgore scagliata da Indra con la forza del suo braccio,
     	con un grande frastuono o re, riempie la terra,
     	la terribile mazza bruciando di splendore faceva tremare i tuoi figli,

   6 	vedendola arrivare con grande violenza ammantata di splendore,
     	fuggirono tutti i tuoi lanciando urla di terrore,

   7 	percependo quel suono irresistibile di quella o mio signore,
     	fuggivano gli uomini là, e anche i guerrieri coi loro carri,

   8 	l'invincibile kuntīde, messi in fuga i nemici in battaglia, 
     	come fa il re degli uccelli Suparna con suo impeto, oltrepassava l'esercito,

   9 	allora il figlio di Bharadvāja, o grande re, assaliva Bhīmasena,
     	quel caposchiera dei capitani dei carri, che così li massacrava,

  10 	Droṇa dunque arrestato Bhīma sul campo con frotte di frecce,
     	lanciava un violento urlo, coprendo di paura i pāṇḍava,

  11 	quello scontro era grandissimo e terribile come quello tra dèi e asura,
     	quello tra Droṇa o grande re, e tra Bhīma grand'anima,

  12 	quando però dalle aguzze e affilate frecce scagliate dall'arco di Droṇa,
     	i valenti guerrieri erano colpiti sul campo a centinaia e a migliaia,

  13 	allora sceso dal carro, il pāṇḍava confidando nel suo impeto,
     	chiudendo gli occhi o re, a piedi assaliva Droṇa,

  14 	come un toro sostiene la pioggia con facilità,
     	così Bhīma tigre fra gli uomini, sosteneva quella pioggia di frecce,

  15 	pur colpito in battaglia, il carro di Droṇa o mio signore,
     	afferrando con le mani al timone lo schagliava via con grande forza,

  16 	Droṇa però scagliato via da Bhīma sul campo,
     	salendo rapido su un altro carro, procedeva verso l'inizio dello schieramento,

  17 	e in quel frangente l'auriga di Bhīmasena rapido 
     	incitava i cavalli, e quello sembrava un portento o kaurava,

  18 	quindi schierato di nuovo sul carro il fortissimo Bhīmasena,
     	metteva in fuga con violenza l'esercito di tuo figlio,

  19 	massacrando gli kṣatriya sul campo come un impetuoso vento gli alberi,
     	procedeva consumando l'esercito come un violento fiume le montagne,

  20 	raggiunto l'esercito dei bhoja, protetto dal figlio di Hṛdika,
     	Bhīmasena lo disperdeva in molte parti o re, e proseguiva,

  21 	spaventando le schiere con battere delle sue mani o mio signore,
     	vinceva tutti quei soldati come una tigre fa coi tori,

  22 	superato l'esercito dei bhoja, e l'armata dei kāmboja,
     	e pure molte altre schiere di barbari esperti nel combattere,

  23 	e scorgendo Sātyaki, quel toro tra gli uomini che stava combattendo,
     	il kuntīde impegnato sul suo carro con impeto procedeva,

  24 	Bhīmasena o grande re, bramoso di veder il conquista-ricchezze,
     	quel rampollo di Pāṇḍu superava in battaglia i tuoi soldati,

  25 	quel coraggioso vide dunque là Arjuna toro fra gli uomini che stava combattendo,
     	con ardimento per poter uccidere il re dei sindhu,

  26 	e avendo visto là Arjuna, lanciava un grandissimo urlo, 
     	il pṛthāde dunque udiva quel grande urlo da lui lanciato,

  27 	e allora il pṛthāde un grande urlo lanciava e anche il mādhava,
     	come di due tori urlanti o grande re, che si scontrano,

  28 	Vāsudeva e Arjuna udito l'urlo di quel coraggioso,
     	ripetutamente urlarono desiderosi di vedere ventre-di-lupo,

  29 	e udendo l'urlo di Bhīmasena, e quello dell'arciere Phalguna,
     	il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira o grande re, si rallegrava,

  30 	e privo d'ansia divenne il re udendo quel grande suono,
     	del conquista-ricchezze in battaglia, il potente augurandogli speranza di vittoria,

  31 	mentre dunque urlava Bhīmasena smisurato in battaglia,
     	il grandi-braccia il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira faceva un sorriso,

  32 	quel migliore dei sostenitori del dharma diceva al fratello pensandolo con la mente: 
     	' hai compiuto la tua promessa o Bhīma e l'ordine del tuo capo,

  33 	non vi è vittoria in battaglia per quelli di cui sei nemico o pāṇḍava,
     	per fortuna è vivo sul campo, l'ambidestro, il conquista-ricchezze,

  34 	e per fortuna è in salute il valoroso Sātyaki, dal sincero coraggio,
     	per fortuna odo gridare quei due Vāsudeva e il conquista-ricchezze,

  35 	che avendo vinto Śakra sul campo ha soddisfatto il fuoco veicolo dell'offerta,
     	per fortuna vive Phalguna e ucciderà i suoi nemici in battaglia,

  36 	per fortuna vive Phalguna, che ucciderà le truppe nemiche in battaglia,
     	e alla forza del cui braccio noi tutti ci rifugiamo per vivere,

  37 	il quale anche i nivātakavaca invincibili pure per gli dèi,
     	ha sconfitto da solo sul carro, per fortuna è vivo il pṛthāde,

  38 	colui che tutti i kaurava insieme sopraggiunti per fare bottino,
     	ha sconfitto alla città dei matsya, il pṛthāde per fortuna vive,

  39 	colui che quattordicimila kālakeya in un grande scontro,
     	ha distrutto col valore del suo braccio, il pṛthāde per fortuna vive,

  40 	colui che per il bene di Duryodhana, il forte re dei gandharva
     	ha sconfitto con la forza delle armi, il pṛthāde per fortuna vive,

  41 	il forte inghirlandato del diadema, che ha bianchi destrieri e Kṛṣṇa per auriga,
     	che è a me sempre caro, Phalguna per fortuna vive,

  42 	lui che soverchiato dal dolore per il figlio, vuole compiere una difficile impresa,
     	cercando di uccidere Jayadratha, lui che ha fatto questa promessa,
     	speriamo che il conquista-ricchezze possa uccidere il re sindhu in battaglia,

  43 	speriamo che compiuta la sua promessa protetto da Vāsudeva,
     	io possa incontrare Arjuna prima del tramonto del sole,

  44 	speriamo che il re sindhu, saldo nel bene di Duryodhana,
     	possa rallegrare i nemici essendo abbattuto da Phalguna,

  45 	speriamo che il re Duryodhana vedendo il re sindhu 
     	abbattuto in battaglia da Phalguna, ci possa concedere la pace,

  46 	vedendo uccisi in battaglia i suoi fratelli da Bhīmasena,
     	speriamo che il folle Duryodhana ci conceda la pace,

  47 	e vedendo i molti altri guerieri abbattuti a terra,
     	speriamo che il folle Duryodhana possa averne pentimento,

  48 	speriamo che rinunci ad esserci nemico per il solo Bhīṣma,
     	e che Suyodhana si impegni a proteggere quanto gli rimane.'

  49 	mentre così in vari modi pensava egli o principe,
     	soverchiato dalla compassione, infuriava quel terribile scontro.”
     


                              CIV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ quali valorosi hanno circondato il fortissimo Bhīmasena,
     	mentre rumoreggiava con franstuono di tuono?

   2 	io non vedo nessuno nel trimundio o Saṁjaya,
     	che possa stare in battaglia di fronte a Bhīmasena infuriato,

   3 	a lui mentre alza la sua mazza come il Fato nella grande battaglia,
     	io non vedo nessuno che possa stare di fronte sul campo di battaglia o caro,

   4 	a lui che può distruggere un carro con un carro, e un elefante con un elefante,
     	chi può stare di fronte in battaglia fosse pure il cento-riti in persona,

   5 	quali dei miei figli desiderosi di uccidere il furioso Bhīmasena,
     	saldi nel bene di Duryodhana si erano schierati di fronte a lui?

   6 	a Bhīmasena che come un fuoco nella selva i miei figli come erbe secche 
     	brucia, quali valorosi stavano davanti a lui in battaglia?

   7 	vedendo i miei figli massacrati da Bhīma in battaglia,
     	come tutte le creature dal Fato, quali uomini circondavano Bhīma,

   8 	volendo Bhīma bruciare i miei figli come un fuoco acceso,
     	quali prodi lo circondarono? questo raccontami o Saṁjaya.”

   9 	Saṁjaya disse:
     	"mentre Bhīmasena grande sul carro così rumoreggiava
     	con tumultuoso frastuono, anche il forte Karṇa si precipitava su di lui,

  10 	non tollerando ciò, tendeva il suo grandissimo arco
     	Karṇa il forte bramando lo scontro mostrava la sua forza,

  11 	quello scontro tra Karṇa e Bhīma, quasi faceva tremare le membra
     	a cavalieri e guerrieri sui carri, udendo il rumore delle mani di quei due,

  12 	e udendo il terribile rumore di Bhīmasena sul campo di battaglia,
     	quei tori degli kṣatriya credevano che si scontrassero cielo e terra,

  13 	e ancora per il terribile urlo del pāṇḍava grand'anima,
     	gli archi di tutti quei guerrieri cadevano a terra sul campo,

  14 	e tutti gli animali tremanti emettevano feci ed urina,
     	o grande re, e divennero privi di ogni coraggio,

  15 	e apparvero molti terribili segni infausti
     	in quel tumultuoso scontro o re, tra Bhīma e Karṇa,

  16 	quindi Karṇa colpiva Bhīma cone venti frecce,
     	e trafiggeva rapido il suo auriga con altre cinque rapidi dardi,

  17 	ma Bhīmasena ridendo, controcolpiva Karṇa in battaglia,
     	quel fortissimo di mano svelta, lo colpiva con sessantaquattro frecce, 

  18 	Karṇa grande arciere gli scagliava quattro frecce,
     	ma Bhīma con delle frecce ben levigate, mentre erano in volo
     	le tagliava in molti parti o re, mostrando grande rapidità di mano,

  19 	Karṇa lo copriva di innumerevoli piogge di frecce,
     	e quel rampollo di Pāṇḍu, coperto in vari modi da Karṇa,

  20 	quel grande guerriero tagliava l'arco di Karṇa all'impugnatura,
     	e lo colpiva con molte frecce ben levigate,

  21 	il figlio del sūta, afferrato un altro arco e messa la corda,
     	quel grande sul carro dalle terribili imprese colpiva Bhīma in battaglia,

  22 	ma Bhīma violentemente infuriato tre dardi ben levigati
     	piantava nel petto del figlio del sūta, con impeto,

  23 	per quei dardi piantati in mezzo al petto, Karṇa sembrava allora
     	come un monte elevato con tre cime, o toro dei bhārata,

  24 	e scorreva il sangue di lui ferito dalle supreme frecce,
     	come torrenti di gesso rosso da un giacimento di una montagna,

  25 	Karṇa un po' agitato, essendo colpito da quel grande colpo,
     	messa una freccia all'arco, colpiva Bhīma o mio signore,
     	e scagliava ancora delle frecce a centinaia e a migliaia,

  26 	il rampollo di Pāṇḍu violentemente coperto da Karṇa dal forte arco,
     	ridendo rapidamente gli tagliava la corda dell'arco.

  27 	e spediva alla dimora di Yama il suo auriga con una freccia bhalla,
     	e quel grande guerriero abbatteva morti i suoi quattro cavalli, 

  28 	Karṇa scendendo dal carro coi cavalli uccisi o signore di popoli,
     	quel grande guerriero saliva sul carro di Vṛṣasena,

  29 	il potente Bhīmasena avendo vinto in battaglia Karṇa,
     	lanciava un grandissimo urlo, simile a rombo di tuono,

  30 	e udendo il suo urlo, felice divenne Yudhiṣṭhira,
     	pensando che Karṇa fosse stato vinto da Bhīmasena o bhārata,

  31 	e ovunque fecero risuonare le loro conchiglie le truppe dei pāṇḍava,
     	e udendo il frastuono dell'esercito nemico, anche i tuoi rumoreggiarono,
     	e il pṛthāde fletteva il gāṇḍiva e Kṛṣṇa suonava la sua conchiglia,

  32 	ma il frastuono provocato da Bhīma, coprendo questo suono
     	si faceva sentire o grande re, da tutte le truppe o bhārata,

  33 	quei due uccisori di nemici, si colpivano uno dopo l'altro con le armi, 
     	ma il figlio di Rādhā mollemente, e il pāṇḍava strenuamente.”
     


                              CV


   1 	Saṁjaya disse:
     	" disordinato l'esercito per l'avanzare di Arjuna verso il re sindhu,
     	e pure il sātvata e Bhīmasena, tuo figlio si avvicinava a Droṇa,
     	affrettandosi con un solo carro, pensando non ci fosse tempo,

   2 	il carro di tuo figlio impegnato in grande fretta,
     	rapido si avvicinava a Droṇa con la velocità del pensiero e del vento,

   3 	e tuo figlio con gli occhi rossi per la rabbia gli diceva:
     	' Arjuna e Bhīmasena e l'invincibile Sātyaki,

   4 	avendo vinto tutte i nostri grandissimi eserciti quei grandi guerrieri,
     	quei tormenta-nemici arrivati vicino al re dei sindhu, 
     	là sono pronti a combattere tutti quegli invincibili,

   5 	se tu hai fatto avanzare in battaglia il pṛthāde quel grande guerriero,
     	come hai potuto essere superato da Sātyaki e da Bhīma o onorevole?

   6 	sembra un grande portento come il seccarsi dell'oceano,
     	che tu sia stato vinto o grande savio dal sātvata e da Arjuna.

   7 	e anche da Bhīmasena, il mondo ne parla violentemente,
     	' come può essere vinto in battaglia Droṇa l'esperto dell'arte dell'arco?'

   8 	non vi è dunque alcuna speranza in battaglia per me infelice,
     	quando quei tre carri hanno superato te che sei una tigre fra gli uomini,

   9 	essendo accaduto tutto ciò, dimmi qual'è la tua intenzione,
     	quanto è andato è andato, qui ora pensa al rimanente o onorevole,

  10 	a quanto si debba fare immediatamente in questa fatale ora del re dei sindhu,
     	questo dimmi rapido o signore, e decidi nel miglior modo.'

  11 	Droṇa disse:
     	' molto c'è da riflettere o grande re, sul da farsi, e questo ascolta da me,
     	tre grandi guerrieri dei pāṇḍava sono passati,
     	si deve temere dietro di loro tanto quanto davanti a loro,

  12 	io credo che il maggior pericolo sia là dove stanno Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze,
     	l'armata dei bhārata è presa sia davanti che dietro,

  13 	io credo che si debba proteggere il re dei sindhu,
     	deve essere protetto da noi o figlio, è in pericolo per l'ira del conquista-ricchezze,

  14 	quando i due valorosi Yuyudhāna e ventre-di-lupo, avranno raggiunto il re sindhu,
     	sarà compiuta quella partita nata dalla mente di Śakuni,

  15 	nella sala da gioco, non vi fu né vittoria né sconfitta,
     	qui noi dobbiamo oggi giocare o figlio, per la vittoria e per la sconfitta,

  16 	quelle terribili cose con cui ha giocato Śakuni, nell'assemblea dei kuru,
     	pensando che fossero dadi, sono state poi invincibili frecce,

  17 	laddove molti kuru sono schierati o figlio,
     	sappi che vi è un esercito per tavolo, e frecce per dadi o signore di popoli,

  18 	e la posta di questa partita è certamente il re dei sindhu,
     	per il re sindhu questa garnde partita si gioca coi nemici,

  19 	qui tutti o grande re, trascurando la vostra vita,
     	in battaglia dovete agire bellamente in protezione del re dei sindhu,
     	qui noi stiamo giocandoci con certezza la vittoria e la sconfitta,

  20 	laddove questi supremi arcieri sono impegnati a proteggere il sindhu,
     	recati di persona rapidamente là e proteggi i suoi protettori,

  21 	qui io starò e ne mandero degli altri,
     	e arresterò i pāñcāla uniti a pāṇḍava e sṛñjaya.'

  22 	allora Duryodhana partiva rapido per ordine del maestro,
     	impegnandosi in una possente impresa coi suoi armati,

  23 	le due guardie alle ruote, i pāñcāla Yudhāmanyu e Uttamaujas,
     	dall'esterno avvicinandosi all'esercito, andavano verso l'ambidestro,

  24 	i due precedentemente o grande re, erano stati respinti da Kṛtavarman,
     	quando era penetrato Arjuna per combattere il tuo esercito o re,

  25 	con quei due Duryodhana venne a supremo combattimento,
     	rapidamente quel forte bhārata, contro quei due fratelli che si affrettavano,

  26 	i due lo assalirono entrambi con l'arco teso,
     	essendo conosciuti come grandi sul carro e primi tra gli kṣatriya in battaglia,

  27 	Yudhāmanyu con furia, trenta frecce di ferro
     	scagliava rapidamente in mezzo al petto di tuo figlio, 

  28 	ma Duryodhana o re dei re, del pāñcāla Uttamaujas,
     	abbatteva i quattro cavalli, ed entrambi i guidatori laterali,

  29 	Uttamaujas coi cavalli e gli auriga uccisi in battaglia,
     	saliva sul carro del fratello Yudhāmanyu, con grande fretta,

  30 	egli raggiunto il carro del fratello, i cavalli di Duryodhana con frecce
     	molteplici colpiva, e questi uccisi cadevano a terra,

  31 	e uccisi e caduti i cavalli, Yudhāmanyu con una suprema freccia
     	tagliava il suo arco e rapidamente anche la faretra in battaglia,

  32 	il grande guerriero scendendo dal carro dai cavalli e auriga uccisi,
     	afferrata una mazza tuo figlio correva contro i due pāñcāla,

  33 	vedendo arrivare infuriato quel distruttore di città nemiche,
     	scesero entrambi dal piano del carro Yudhāmanyu e Uttamaujas,

  34 	quindi quell'armato di mazza il loro supremo carro decorato d'oro,
     	con la mazza distruggeva sul campo, coi suoi cavalli auriga e vessillo,

  35 	tuo figlio dopo averlo distrutto, avendo i cavalli e l'auriga uccisi,
     	rapidamente saliva sul carro del re dei madras quel tormenta-nemici,

  36 	quei due principi dei pāñcāla, figli di re, e fortissimi,
     	saliti su un altro carro procedevano verso il conquista-ricchezze.”
     


                              CVI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ di quei due fortissimi Karṇa e Bhīma che si scontrarono in combattimento,
     	vicino al carro di Arjuna come fu il loro combattimento?

   2 	precedentemente Karṇa fu vinto da Bhīmasena in battaglia,
     	in che modo il figlio di Rādhā grande sul carro, tornava da Bhīma?

   3 	e Bhīma come combatteva sul campo comtro il rampollo del sūta?
     	che è riconosciuto grande sul carro, e primo carro sulla terra,

   4 	e il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira superati Bhīṣma e Droṇa,
     	nessun altro temeva eccetto Karṇa dal forte arco,

   5 	per la paura non dormiva mai pensando a quel grande guerriero,
     	e come combatteva sul campo Bhīma contro il figlio del sūta?

   6 	come poteva Bhīma combattere sul campo contro Karṇa, il migliore dei guerrieri,
     	dotato di valore e religiosamete pio e che mai si ritira in battaglia?

   7 	quei due valorosi che andavano verso il carro di Arjuna,
     	in che modo combatterono quei due, il figlio del sūta e ventre-di-lupo?

   8 	il figlio del sūta pure dal cuore tenero prima aveva saputo della fratellanza,
     	come poteva combattere contro Bhīma avendo in mente le parole di Kuntī?

   9 	e Bhīma quel valoroso come combatteva con il figlio del sūta 
     	in battaglia ricordando l'antica inimicizia fattagli da Karṇa?

  10 	sempre o sūta, mio figlio nutre grandi speranze:
     	' Karṇa vincerà i pāṇḍava riuniti in battaglia.'

  11 	laddove lui è la speranza di vittoria in battaglia del mio folle figlio,
     	come combattè contro Bhīmasena dalle terribili imprese?

  12 	affidandosi all'inimicizia fattagli dai miei figli grandi guerrieri,
     	Bhīma come combattè o caro, contro il figlio del sūta,

  13 	le molte offese sorte dal figlio del sūta 
     	ricordando, Bhīma come combattè col rampollo del sūta?

  14 	quel valoroso che vinse l'intera terra da solo sul carro,
     	Bhīma come combattè sul campo col figliolo del sūta?

  15 	come combattè Bhīma sul campo contro il figlio del sūta,
     	che è nato con gli orecchini e con la corazza?

  16 	come fu lo scontro dei due, e quale dei due fu il vincitore,
     	questo raccontami, in verità tu ne sei esperto o Saṁjaya.”

  17 	Saṁjaya disse:
     	“ Bhīmasena dunque, lasciato il figlio di Rādha eccellente sul carro,
     	si accingeva ad andare dove si trovavano i due eroi Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze,

  18 	ma mentre partiva il figlio di Rādha assalendolo con frecce dalle piume di airone,
     	lo ricopriva o grande re, come una nuvola di pioggia una montagna,

  19 	deridendolo quel forte con una faccia come un un grande loto,
     	il figlio di Adhiratha sfidava in battaglia Bhīma mentre costui partiva, 

  20 	Bhīmasena quella sfida di Karṇa alla battaglia non sopportava,
     	e compiuto un semicerchio, andava a combattere il figlio del sūta,

  21 	con ben dirette frecce di ferro in un duello di carri ricopriva,
     	quel migliore di tutti gli armati impegnato in combattimento con la sua corazza,

  22 	volendo por fine alla lotta per uccidere Karṇa, lo indeboliva,
     	quel fortissimo avendo uccisi tutti gli altri voleva distruggerlo,

  23 	a lui scagliava varie terribili piogge di frecce quel tormenta-nemici,
     	quel pāṇḍava impetuoso e infuriato o mio signore,

  24 	ma quelle piogge di frecce di quell'eroe dalle movenze di elefante furioso,
     	il gloriosissimo figlio del sūta le ingoiava con la magìa delle armi,

  25 	molto onorato per la sua corretta scienza o grande re,
     	il grande arciere Karṇa si muoveva in battaglia come un maestro,

  26 	quasi ridendo a Bhīmasena che combatteva con grande furia,
     	l'impetuoso figlio di Rādhā assaliva ventre-di-lupo,

  27 	il kuntīde non sopportava quel sorriso di Karṇa, 
     	sotto gli occhi di quei valorosi combattenti tutt'intorno,

  28 	quindi Bhīmasena raggiuntolo, con frecce a dente di vitello in mezzo al petto
     	quel forte con furia lo colpiva, come un grande pachiderma dagli uncini,

  29 	e all'auriga del figlio del sūta con settantatre aguzze frecce 
     	ben piumate e ben dirette trapassava la bella corazza,

  30 	Karṇa il valoroso i cavalli veloci come il vento ricoperti
     	di reti d'oro fino, colpiva ciascuno con cinque frecce,

  31 	quindi un fiume fatto di frecce verso il carro di Bhīmasena
     	prodotto da Karṇa o re, in un batter d'occhio apparve,

  32 	e allora là il pāṇḍava col suo carro, vessillo e auriga,
     	fu interamente coperto o grande re, dalle frecce mosse dall'arco di Karṇa,

  33 	Karṇa con sessantaquattro frecce distruggeva la sua robusta corazza,
     	e con furia pure uccideva i due auriga laterali con dardi mortiferi,

  34 	quindi pensando di grande potenza le frecce scagliate dall'arco di Karṇa,
     	freddamente ventre-di-lupo si avvicinava al figlio del sūta,

  35 	così le frecce come serpi velenose lanciate dall'arco di Karṇa,
     	Bhīma poteva reggere o grande re, senza danno in battaglia, 

  36 	quindi con trentadue affilate frecce bhalla di fiera potenza
     	il possente Bhīmasena colpiva Karṇa sul campo,

  37 	senza sforzo però Karṇa di frecce ricopriva
     	il fortissimo Bhīmasena che voleva uccidere il re dei sindhu,

  38 	il figlio di Rādhā combatteva Bhīma sul campo mollemente,
     	Bhīma invece con grande furia, ricordando l'antica inimicizia,

  39 	l'impetuoso Bhīmasena non sopportava quell'offesa,
     	quel vincitori di nemici gli scagliava rapido una pioggia di frecce,

  40 	quelle frecce spedite da Bhīmasena in battaglia o re,
     	cadevano ovunque terribili come uccelli assordanti,

  41 	con le cocche d'oro o grande re scagliate dall'arco di Bhīmasena,
     	volavano verso il figlio di Rādhā come lupi su timide prede,

  42 	Karṇa però il migliore sul carro pur trafitto ovunque,
     	o re, scagliava in battaglia terribili piogge di frecce,

  43 	ma le sue frecce che splendevano in battaglia simili a folgori,
     	ventre-di-lupo abbatteva in volo con molti dardi a bhalla,

  44 	ancora Karṇa il figlio del sole con una pioggia di frecce 
     	copriva in battaglia il grande guerriero Bhīmasena,

  45 	e là si vedeva Bhīma o bhārata, da quelle frecce
     	coperto nel corpo in battaglia come un porcospino dai suoi aculei,

  46 	quelle frecce dalla cocca d'oro, e polite a pietra spinte dall'arco di Karṇa,
     	quell'eroe portava sula campo come il sole i suoi raggi,

  47 	con le membra imbrattate di sangue Bhīmasena sembrava
     	come un albero parṇa coi suoi fiori simili all'oro,

  48 	Bhīma però il comportamento di Karṇa in battaglia
     	non sopportava quel grande aciere, con gli occhi spalancati dall'ira,

  49 	ed egli colpiva Karṇa con venticinque frecce,
     	come fosse una bianca montagna da serpi velenosi nascosti ai suoi piedi,

  50 	e Bhīma valoroso come un'immortale, ancora colpiva con sei 
     	e poi con otto, il figlio del sūta nei vitali in quella grande battaglia,

  51 	quindi il possente Bhīmasena infuriato l'arco di Karṇa
     	tagliava rapido e tutti gli altri suoi strumenti,

  52 	uccise i suoi quattro cavalli e l'auriga rapido con le frecce,
     	e con dardi simili ai raggi del sole colpiva Karṇa al petto,

  53 	questi trapassando Karṇa cadevano a terra o mio signore,
     	come i raggi del sole o re, dopo aver trapassato le nubi,

  54 	caduto in grande debolezza colpito dalle frecce, con l'arco rotto,
     	qull'uomo di grande onore, si accasciava dentro il carro.”
     


                              CVII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“lui in cui sempre mio figlio poneva la speranza di vittoria o Saṁjaya,
     	vedendolo a faccia in giù sul campo che disse Duryodhana?
     	e Karṇa come si condusse in battaglia o caro, da lì in poi?”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo sul campo Bhīmasena fiammeggiante come un fuoco, 
     	salito di nuovo su un altro carro fabbricato a regola d'arte,
     	Karṇa simile ad un oceano agitato dal vento assaliva il pāṇḍava,

   3 	tuo figlio vedendo il figlio di Adhiratha infuriato o signore di popoli,
     	pensava che Bhīmasena fosse come burro sulla bocca di Yama figlio di Vivasvat,

   4 	facendo risuonare grandemente l'arco col terribile impatto sulla mano,
     	il figlio di Rādhā si precipitava contro il carro di Bhīmasena,

   5 	e ancora allora o re, apparve grande e terribile,
     	lo scontro tra il figlio del sūta e Bhīma o signore di popoli,

   6 	quei due grandi-braccia infuriati, che tentavano di uccidersi a vicenda,
     	l'un l'altro si squadravano quasi bruciandosi cogli occhi,

   7 	quei grandi guerrieri, furiosi cogli occhi rossi dall'ira, soffiando,
     	assalendosi vicendevolmente i due uccisori di nemici si preparavano alla battaglia,

   8 	come due tigri infuriate, come due veloci aquile,
     	come due mitici animali infuriati, si combattevano l'un l'altro,

   9 	quindi Bhīma ricordando le pene nella partita a dadi e nella foresta,
     	e i dolori avuti nella città di Virāṭa, quell'uccisore di nemici,

  10 	e il furto dei regni e delle larghe ricchezze da parte dei tuoi figli,
     	e le continue offesa fatte da te e assieme ai tuoi figli,

  11 	e che tu volevi bruciare l'innocente Kuntī coi suoi figli,
     	e l'offesa portata a Kṛṣṇā in mezzo alla sala da quei malvagi:

  12 	' scegli un altro marito, non hai più mariti tu,
     	i pṛthādi sono caduti tutti all'inferno come miseri eunuchi.'

  13 	così davanti a te o kaurava fu quanto dissero i kuru allora,
     	i tuoi figli bramosi di godersi di Kṛṣṇa come di una schiava,

  14 	e quando fu detto loro mentre si preparavano a partire vestiti di pelli,
     	quelle offese dette da Karṇa nella sala vicino a te,

  15 	e che tuo figlio saltava di gioia avendo fatto carta straccia dei pṛthādi,
     	caduti in difficoltà, privi di senno per la rabbia, mentre lui era prospero,

  16 	e pensando quell'uccisore di nemici ai dolori subiti fin dalla fanciullezza,
     	ventre-di-lupo era disgustato della sua stessa vita quel grand'anima,

  17 	quindi tendendo il grandissimo arco invincibile, dal dorso d'oro,
     	quella tigre dei bhārata trascurando la propria vita assaliva Karṇa,

  18 	Bhīma contro il carro di Karṇa, con piogge fatte di frecce
     	splendenti, polite a pietra, copriva la luce del sole,

  19 	allora ridendo il figlio di Adhiratha rapido scagliando aguzze frecce,
     	coi suoi dardi abbatteva le piogge di frecce di Bhīmasena,

  20 	quel grande guerriero, il fortissimo grandi-braccia il figlio di Adhiratha,
     	colpiva Bhīma con nove aguzze frecce di grande violenza,

  21 	coperto dalle frecce come un pachiderma dagli uncini,
     	ventre-di-lupo senza tremare assaliva il figlio del sūta,

  22 	e Karṇa, con quell'impetuoso toro dei pāṇḍava che arrivava con violenza
     	si scontrava in combattimento come un elefante furioso contro un altro,

  23 	quindi diede fiato alla conchiglia dal suono pari a cento tamburi,
     	si agitava l'esercito per la gioia come un oceano agitato,

  24 	e vedendo quell'esercito di carri, elefanti, cavalli e fanti così agitato, 
     	Bhīma avvicinandosi a Karṇa lo copriva di frecce,

  25 	Karṇa mescolava i suoi cavalli dal colore di antilope, con quei supremi
     	destrieri del colore di oche selvatiche, e copriva di dardi il pāṇḍava,

  26 	e mescolati vedendo quei cavalli di nera antilope veloci come il vento,
     	con quelli bianchi, forte divenne l'urlo dei tuoi figli,

  27 	quei cavalli veloci come il vento mescolati insieme sembravano
     	come nuvole temporalesche bianche e nere nel cielo, o grande re, 

  28 	scorgendo infuriati quei due: Karṇa e ventre-di-lupo con gli occhi rossi dall'ira, 
     	i grandi guerrieri dei tuoi pieni di timore tremavano,

  29 	terribile come il regno di Yama era lo scontro dei due,
     	pauroso a vedersi o migliore dei bhārata come la città del re dei morti,

  30 	i grandi guerrieri, assistendo a quel bell'incontro,
     	non scorgevano evidente supremazia in ciascuno di loro nell'offesa e difesa,

  31 	vedevano solo lo scontro dei due, e il contatto di quei due grandi armati,
     	per il tuo cattivo consiglio o re, assieme a tuo figlio o signore di popoli,

  32 	si coprivano vicendevolmente quei due uccisori di nemici con aguzze frecce,
     	e riempivano il cielo di fiumi di frecce con le loro piogge di frecce,

  33 	quei due grandi guerrieri si colpivano l'un l'altro con affilate frecce,
     	e apparivano bellissimi come due nuvole piene di pioggia,

  34 	quei due uccisori di nemici scagliando frecce decorate d'oro,
     	rendevano luminoso il cielo come per infuocate meteore o potente,

  35 	scagliate da quei due quelle frecce dalle piume di airone e di pavone,
     	splendevano come stormi di gru eccitate in cielo d'autunno,

  36 	vedendo Bhīma uccisore di nemici scontrarsi col figlio del sūta,
     	Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze pensavano che fosse un peso eccessivo per Bhīma,

  37 	là cavalli, uomini ed elefanti fieramente colpiti dalle frecce scagliate
     	da Bhīma e dal figlio di Adhiratha, attraversandoli la pioggia di frecce cadeva,

  38 	e cadendo e altri essendo caduti privi di vita uno dopo l'altro,
     	si faceva o grande re, una grande strage di gente dei tuoi figli,

  39 	e dai corpi privi di vita di uomini elefanti e cavalli,
     	in breve la tempo la terra appariva completamente coperta o toro dei bhārata.”
     


                              CVIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ più che portentoso io ritengo il valore di Bhīmasena,
     	se combattè in battaglia contro Karṇa dall'ampio ardimento,

   2 	anche i trenta dèi riuniti in combattimento armati di tutte le armi,
     	assieme a yakṣa, asura e uomini, Karṇa potrebbe respingere sul campo, 

   3 	perchè dunque non ha superato il pāṇḍava splendente di gloria in battaglia,
     	in quello scontro o caro? questo raccontami o Saṁjaya,

   4 	perché vi fu di nuovo quello scontro tra i due per la vita?
     	da qui io penso vittoria o sconfitta sia dipesa,

   5 	mio figlio Suyodhana o sūta, avuto Karṇa in battaglia,
     	era in grado di vincere i pṛthādi assieme a Govinda e al sātvata,

   6 	udendo che Karṇa ripetutamente fu vinto in battaglia da Bhīmasena,
     	dalle terribili imprese, lo stupore mi prende,

   7 	distrutti io ritengo i kaurava per il cattivo comando di mio figlio,
     	se Karṇa non ha vinto in battaglia i pṛthādi grandi arcieri o Saṁjaya,

   8 	in tutti gli scontri coi figli di Pāṇḍu di Karṇa, 
     	ovunque i pāṇḍava hanno vinto Karṇa sul campo di battaglia,

   9 	i pāṇḍava non possono essere vinti nemmeno dagli dèi con Indra,
     	ma il folle mio figlio Duryodhana questo non lo capiva,

  10 	mio figlio presa la ricchezza del pṛthāde come quella del dio delle ricchezze,
     	come uno sciocco che desidera il miele, non vede il precipizio,

  11 	con la frode, quell'ingannatore preso il regno di quelle grandi anime,
     	pensando che siano vinti i pāṇḍava non ne tiene conto,

  12 	da me pure irrisolto nell'anima, soggiogato dall'amore per i figli,
     	furono ingannati i figli di Pāṇḍu grandi anime che sono saldi nel dharma,

  13 	sempre ha desiderato la pace il pṛthāde Yudhiṣṭhira dalla lunga vista,
     	e fu cacciato dai miei figli che pensavano fosse impotente,

  14 	con molteplici dolori sempre lo offesero,
     	pensando nel loro cuore che Bhīma grandi-braccia avrebbe combattuto col figlio del sūta,

  15 	perciò dimmi o Saṁjaya come sul campo Karṇa e Bhīma 
     	hanno combattuto quei due migliori in battaglia, per uccidersi l'un l'altro.”

  16 	Saṁjaya disse:
     	“ ascolta o re, come si svolse lo scontro tra Karṇa e Bhīma,
     	che cercavano di uccidersi a vicenda come due elefanti nella selva,

  17 	il figlio del sole infuriato o re, attaccando il furioso uccisore di nemici
     	Bhīma che attaccava, lo colpiva con trenta frecce,

  18 	con dardi di grande potenza, dalle belle punte adornati d'oro,
     	il figlio del sole colpiva Bhīma, o migliore dei bhārata,

  19 	Bhīma però con affilete frecce tagliava il suo arco teso,
     	e dal sedile del carro abbatteva a terra con una freccia bhalla il suo auriga,

  20 	il toro che è il figlio del sole bramando la morte di Bhīma,
     	afferrava una lancia coll'asta incrostata di gemme e d'oro,

  21 	e afferrata quella grande lancia simile alla lancia del fato,
     	il figlio di Rādhā alzandola e caricandola con grande forza,
     	la scagliava a Bhīmasena come per troncargli la vita,

  22 	il figlio di Rādha scagliata la lancia pari al fulmine del dio ditruggi-fortezze,
     	lanciava un grandissimo urlo quel forte rampollo del sūta,
     	e udendo quell'urlo allora i tuoi figli si entusiasmarono,

  23 	scagliata dal braccio di Karṇa, brillante come fuoco o sole,
     	quella lancia in aria fu tagliata da Bhīma con sette frecce,

  24 	tagliata quella lancia simile ad un uraga slanciante, allora Bhīma 
     	cercava di prendere la vita del figlio del sūta o mio signore,

  25 	con furia scagliava nove frecce piumate di pavone,
     	con la cocca d'oro, polite a pietra, simili a bastoni di Yama sul campo,

  26 	ma Karṇa afferrato un altro arco invincibile col dorso d'oro,
     	e tesolo quel gloriosissimo, scagliava nove frecce

  27 	il figlio di Pāṇḍu tagliava con nove dardi ben levigati,
     	quelle grandi frecce scagliate da Vasuṣeṇa o re,
     	e Bhīma dopo averle tagliate lanciava un grido leonino,

  28 	quei due forti urlavano come due tori in mezzo alle femmine in calore,
     	come due tigri si ruggivano fortissimo l'un l'altro,

  29 	l'un l'altro cercando di colpirsi, l'un l'altro avvicinandosi,
     	l'un l'altro squadrandosi, come due grandi tori in un recinto,

  30 	come due grandi elefanti che si assalgono colle punte delle zanne l'un l'altro,
     	con le frecce scagliate a tutta forza l'un l'altro si colpivano,

  31 	bruciandosi o grande re, l'un l'altro con piogge di frecce,
     	squadrandosi vicendevolmente con gli occhi spalancati dall'ira,

  32 	deridendosi l'un l'altro, e minacciandosi ripetutamente,
     	dando fiato alle conchiglie, si combattevano reciprocamente,

  33 	di nuovo Bhīma il suo arco tagliava all'impugnatura o mio signore,
     	e spediva alla dimora di Yama con le frecce i sui cavalli color madreperla,

  34 	allora il sovrano Duryodhana vedendo Karṇa caduto in difficoltà,
     	tremando per la rabbia, comandava allora a Durjaya:

  35 	' vai Durjaya prima che il pāṇḍava inghiotta il figlio di Rādhā,
     	colpisci rapido quell'eunuco e fornisci aiuto a Karṇa.'

  36 	così apostrofato rispondendo di si, tuo figlio all'altro tuo rampollo,
     	assaliva Bhīmasena scagliando delle frecce con cura,

  37 	colpiva Bhīma con nove frecce, e i suoi cavalli con otto,
     	con sei il conducente e con tre il vessillo e di nuovo anche lui con sette,

  38 	Bhīmasena però infuriato, con le sue frecce spediva
     	Durjaya trappassandogli il cuore alla dimora di Yama con cavalli e auriga,

  39 	Karṇa allora compiva la pradakṣiṇa a tuo figlio ucciso e sanguinante
     	mentre era trafitto a terra coi suoi ornamenti come un uraga agitato,

  40 	ma egli fattolo privo del carro, sorridendo all'acerrimo nemico,
     	lo riempiva di frotte di dardi come un śataghnī dalle sue punte,

  41 	allora Karṇa supremo sul carro, pur trafitto dalle frecce,
     	quel tormenta-nemici non lasciava lo scontro con Bhīma dall'aspetto adirato.”
     


                              CIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ Karṇa allora privo del carro, di nuovo sconfitto da Bhīma,
     	salito su un altro carro, immediatamente colpiva il pāṇḍava,

   2 	come due grandi elefanti che si assalgono l'un l'altro con le zanne,
     	si colpivano l'un l'altro i due con frecce scagliate a tutta forza,

   3 	quindi Karṇa fortemente con frotte di frecce tormentava Bhīma,
     	e lanciava quel forte un urlo e ancora lo colpiva al petto,

   4 	Bhīma con dieci frecce ben dirette lo controcolpiva,
     	e di nuovo lo trafiggevva con venti frecce ben levigate,

   5 	Karṇa però colpito Bhīma il mezzo al petto con nove dardi o re,
     	trafiggeva il suo vessillo con una freccia affilata,

   6 	Il pṛthāde con sessantatre dardi lo controcolpiva,
     	come un grande elefante cogli uncini, come un cavallo con le fruste,

   7 	grandemente colpito o grande re, dal glorioso pāṇḍava,
     	quel valoroso leccandosi le labbra con gli occhi rossi dall'ira,

   8 	quindi una freccia capace di penetrare ogni corpo,
     	scagliava al forte Bhīma come Indra fa colla folgore,

   9 	trafiggendo sul campo il pṛthāde, la freccia scagliata dall'arco del figlio del sūta,
     	dalla bella cocca e appuntita a pietra, volava piantandosi a terra, 

  10 	una mazza lunga quattro braccia, pesante, tutta damascata e dorata,
     	scagliava al figlio del sūta dopo everla fatta girare sei volte,

  11 	con quella mazza uccideva i buoni cavalli dal buon tiro, del figlio di Adhiratha,
     	quel bhārata infuriato, come Indra con la sua folgore gli asura,

  12 	quindi Bhīma grandi-braccia, con due dardi come rasoi o toro dei bhārata,
     	tagliata la bandiera del figlio di Adhiratha ne uccideva l'auriga,

  13 	abbandonando il carro con l'auriga e i cavalli uccisi, con la bandiera abbattuta,
     	Karṇa se ne stava in piedi abbattuto tendendo l'arco,

  14 	allora vedemmo il portentoso valore del figlio di Rādhā,
     	che senza carro quel migliore dei guerrieri, respingeva il nemico,

  15 	vedendo il figlio di Adhiratha il migliore sul carro senza carro in battaglia,
     	allora Duryodhana o re diceva a Durmukha:

  16 	“ il figlio di Rādhā o Durmukha è stato privato del carro da Bhīma,
     	fai salire sul carro quel grande guerriero, quel migliore degli uomini.'

  17 	udite le parole di Duryodhana allora Durmukha o bhārata,
     	rapidamente correva da Karṇa e copriva Bhīma di frecce,

  18 	vedendo Durmuka soccorrere in battaglia il figlio del sūta,
     	il figlio del vento, felice divenne leccandosi le labbra,

  19 	e arrestato Karṇa o grande re, con frecce appuntite a pietra,
     	il pāṇḍava spingeva rapidamente il carro verso Durmuka,

  20 	in quel frangente o grande re, con nove frecce ben levigate,
     	e dalla splendida cocca, Bhīma spediva Durmukha alla dimora di Yama,

  21 	allora il figlio di Adhiratha salendo sul carro dopo la morte di Durmukha,
     	splendeva o re, come l'astro del sole illuminato,

  22 	vedendo Durmukha giacere col cuore trafitto immerso nel sangue,
     	Karṇa con gli occhi pieni di lacrime, per un momento si ritirava,

  23 	Karṇa quindi compiuta la pradakṣiṇa attorno al defunto,
     	sospirando a lungo e fieramente quell'eroe non faceva nulla,

  24 	in quella pausa però o re, quattordici frecce dalle piume di avvoltoio
     	Bhīmasena scagliava al figlio del sūta,

  25 	queste violente frecce dalla cocca d'oro, rompendo la sua corazza,  
     	col loro splendore d'oro o grande re, illuminando le dieci direzioni,

  26 	bevvero e si nutrirono del sangue del figlio del sūta,
     	come serpenti induriati scagliati dal fato o sovrano di uomini,

  27 	quelle frecce penetrando nella terra splendevano,
     	come grandi uraga infuriati entrati a metà nelle tane,

  28 	il figlio di Rādha lo controcolpiva con quattordici frecce
     	adornate di oro fino, e ben appuntite senza pensarci,

  29 	queste frecce trafitto il braccio sinistro di Bhīmasena,
     	si piantavano a terra terribili come uccelli sul monte krauñca,

  30 	queste frecce piantate nella terra splendevano
     	accese come i raggi del sole verso il tramonto,

  31 	Bhīma trafitto in battaglia da quelle frecce mortifere,
     	colava sangue sulla terra, come un torrente montano,

  32 	Bhīma sforzandosi con tre dardi piumati della violenza di Garuḍa,
     	il figlio del sūta colpiva e il suo auriga con altre sette,

  33 	Karṇa ferito o grande re, afflitto dalle frecce di Bhīma,
     	fuggiva coi veloci cavalli abbandonando la battaglia quel gloriosissimo,

  34 	Bhīmasena però tentendo l'arco incrostato d'oro,
     	gridava: ' supremo guerriero rimani sul campo.' bruciando come un fuoco sacro.”
     


                              CX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	' io penso che il fato sia superiore, vergogna all'inutile valentìa umana,
     	se il figlio di Adhiratha impegnandosi non superava il pāṇḍava in battaglia,

   2 	'Karṇa è in grado di vincere in battaglia i pṛthādi assieme a Govinda,
     	io non vedo nessun guerriero pari a Karṇa in battaglia.'
     	così io ho udito dire a Duryodhana frequentemente,

   3 	'Karṇa è forte guerriero, dal saldo arco, infaticabile.'
     	così mi disse un tempo il folle Duryodhana o sūta:

   4 	' con Vasuṣeṇa per compagno neppure gli dèi mi vinceranno in battaglia,
     	come dunque i deboli e sciocchi figli di Pāṇḍu?' 

   5 	e là vedendo Karṇa sconfitto come una serpe senza veleno,
     	e abbandonare lo scontro, che disse dunque Duryodhana?

   6 	ahimè  ha spedito l'inesperto Durmukha da solo, 
     	dentro il fuoco come una falena quello sciocco,

   7 	Aśvatthāman, il re dei madra, Kṛpa e Karṇa riuniti,
     	forse che non sono in grado stare di fronte a Bhīma o Saṁjaya,

   8 	pure essi la sua terribilissima forza pari a quella di un branco di elefanti,
     	conoscendo, e le fiere intenzioni di quel violento come il vento,

   9 	per quale motivo conoscendone forza, valore e furia,
     	provocarono in battaglia quel crudele simile a Yama, al fato, alla morte?

  10 	Karṇa da solo quel grandi-braccia, fidando nella forza del proprio braccio,
     	il figlio del sūta senza rispetto per Bhīmasena lo combatteva in battaglia,

  11 	lui che vinceva sul campo Karṇa come il distruggi-fortezze un asura,
     	da nessuno in battaglia può essere sconfitto il figlio di Pāṇḍu,

  12 	Bhīma che da solo ha strapazzato Droṇa penetrando il mio esercito,
     	andando in cerca del conquista-ricchezze, chi può muovergli contro per vincerlo?

  13 	chi è in grado o Saṁjaya di stare di fronte a Bhīma
     	come un dānava contro al grande Indra con la sua folgore alzata?

  14 	l'uomo che è giunto alla città del re dei morti può ritornare,	
     	ma nessuno scontrandosi con Bhīmasena lo può mai,

  15 	come falene entrano nel fuoco quegli sciocchi 
     	che confusi corrono contro Bhīmasena infuriato,

  16 	quando nella sala la promessa della morte dei miei figli 
     	fu giurata da Bhīma alla presenza dei kuru,

  17 	quella dunque ricordando e vedendo Karṇa sconfitto,
     	Duḥśāsana assieme ai suoi fratelli fuggirà per paura di Bhīma,

  18 	quello sciocco o Saṁjaya che disse ripetutamente in assemblea:
     	'Karṇa, Duḥśāsana e io, vinceremo i pāṇḍava in battaglia.'

  19 	vedendo dunque Karṇa privo del carro e vinto da Bhīma,
     	lui che rifiutò la pace di Kṛṣṇa, si pentirà violentemente,

  20 	vedendo i suoi fratelli armati uccisi in combattimento da Bhīmasena,
     	grandemente si pentirà dunque mio figlio della sua offesa,

  21 	chi volendo vivere può avvicinarsi al pāṇḍava
     	Bhīma dal terribile combattere, schierato infuriato come il fato in persona?

  22 	l'uomo che sta in mezzo al Vaḍavāmukha può liberarsi,
     	ma non può liberarsi dopo aver raggiunto la bocca di Bhīma, questo io credo,

  23 	né i pāṇḍava né i pāñcāla né il lunghi-capelli o Sātyaki,
     	quando sono intenti a combattere mostrano di proteggere le loro vite.”

  24 	Saṁjaya disse:
     	“ tu che ti duoli o kaurava, mentre infuria la strage di genti,
     	sei la radice della distruzione di questo mondo senza dubbio,

  25 	avendo fatto di persona questa grande guerra, fedele alle parole dei tuoi figli,
     	pur consigliato non hai seguito la via come un moribondo la medicina,

  26 	da te avendo bevuto o grande re, il veleno impossibile da digerire,
     	ora ottieni l'intero frutto di quello o migliore degli uomini,

  27 	ma se tu rimproveri i guerrieri che combattono per le loro forze,
     	qui ti devo mostrare come lo scontro si svolse,

  28 	i tuoi figli vedendo Karṇa sconfitto da Bhīmasena,
     	cinque di quei fratelli, grandi arcieri non lo sopportarono o mio signore,

  29 	Durmarṣaṇa, Duḥsaha, Durmada, Durdhara e Jaya,
     	pronti alla battaglia corsero incontro al pāṇḍava,

  30 	essi circondarono da ogni parte il grandi-braccia ventre-di-lupo,
     	e coprirono ogni luogo di frecce come nugoli di cavallette,

  31 	quei principi belli come dèi, che giungevano con violenza,
     	li accolse sul campo Bhīmasena quasi ridendo,

  32 	vedendo i tuoi figli accorrere vicino a Bhīmasena,
     	il figlio di Rādhā ritornava dal fortissimo Bhīmasena,

  33 	scagliando aguzze frecce o re, dalla cocca d'oro e appuntite a pietra,
     	Bhīma lo assaliva rapidamente pur circondato dai tuoi figli,

  34 	i kuru però attorniando da ogni parte Karṇa,
     	coprivano Bhīmasena con dardi ben levigati,

  35 	con venticinque frecce o re, Bhīma quei tori fra gli uomini,
     	con cavalli e auriga, col suo terribile arco spediva alla dimora di Yama,

  36 	cadevano morti dai carri assieme ai loro auriga,
     	come grandi alberi coperti di bei fiori abbattuti dal vento,

  37 	e là noi vedemmo il portentoso ardimento di Bhīmasena,
     	che uccideva i tuoi figli arrestando con le frecce il figlio di Adhiratha,

  38 	coperto da ogni parte con aguzze frecce da Bhīma,
     	il figlio del sūta o grande re, squadrava Bhīmasena,

  39 	e Bhīmasena con gli occhi rossi per la furia,
     	tendendo il suo grande arco a lungo guardava Karṇa.”
     


                              CXI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ il potente Karṇa vedendo abbattuti i tuoi figli,
     	penetrato da suprema furia, disgustato era della vita,

   2 	e pensava sé stesso colpevole allora il figlio di Adhiratha,
     	e adirato con grande furia attaccava allora Bhīmasena,

   3 	il figlio di Rādhā colpito Bhīma con cinque dardi quasi ridendo,
     	di nuovo lo colpiva con settanta frecce dalla cocca d'oro e affilate a pietra,

   4 	ma la sua derisione il pṛthāde ventre-di-lupo non la sopportava,
     	quindi colpiva il figlio di Rādhā cone cento dardi ben levigati,

   5 	e di nuovo colpendolo con cinque aguzze e affilate frecce,
     	tagliava l'arco del figlio del sūta con una freccia bhalla, 

   6 	Karṇa depresso o bhārata afferrato un altro arco,
     	copriva da ogni parte Bhīmasena di frecce,

   7 	Bhīma però uccisi i suoi cavalli e l'auriga,
     	lo derideva facendo una grande risata ancora per rivalsa,

   8 	quel toro fra gli uomini faceva a pezzi con le frecce il suo arco,
     	e questo cadeva con grande frastuono col suo dorso d'oro,

   9 	allora Karṇa il grande guerriero scendeva dal carro,
     	e afferrata una mazza la scagliava sul campo a Bhīmasena,

  10 	vedendo arrivare rapidamente quella mazza ventre-di-lupo
     	con le frecce la parava o re, sotto gli occhi di tutte le truppe,

  11 	quindi il pāṇḍava spediva migliaia di frecce
     	rapidamente attaccando volendo la morte del figlio del sūta,

  12 	Karṇa però con le sue frecce parando le frecce in quel grande scontro,
     	con i suoi dardi abbatteva la corazza di Bhīmasena,

  13 	e lo colpiva con venticinque piccole frecce,
     	sotto gli occhi di tutti gli esseri, e questo appariva un portento,

  14 	allora Bhīma o grande re, con nove frecce ben levigate,
     	con furia moveva contro il figlio del sūta o mio signore,

  15 	queste infranta la sua corazza e colpito il suo braccio destro,
     	si piantarono a terra pungenti come serpenti in un formicaio,

  16 	ma vedendo il figlio di Rādhā schierato a piedi 
     	che si scontrava con Bhīmasena, il re Duryodhana diceva:
     	'affrettatevi tutti insieme con impeto verso il carro del figlio di Rādhā.'

  17 	allora i tuoi figli o re, udite le ferme parole del fratello,
     	attaccarono in battaglia il pāṇḍava scagliando aguzze frecce,

  18 	Citra, Upacitra, Citrāksa, Cārucitra, Śarāsana,
     	Citrāyudha, e Citravarman spledidi guerrieri in battaglia,

  19 	Bhīma grande guerriero li abbatteva mentre giungevano,
     	coi loro cavalli, auriga e vessilli, intenti nella battaglia,
     	questi uccisi, caddero a terra come alberi abbattuti dal vento,

  20 	e vedendo uccisi i tuoi figli o re, grandi sui carri,
     	Karṇa col viso pieno di lacrime, cadde nella disperazione,

  21 	salendo di nuovo su un altro carro perfettamente attrezzato, 
     	quell'ardimentoso rapidamente assaliva il pāṇḍava sul campo,

  22 	i due vicendevolmente colpitisi con frecce dalla cocca d'oro e affilate a pietra,
     	apparivano o grande re, come due alberi kiṁśuka fioriti,

  23 	il pāṇḍava furioso, con trentasei affilate frecce bhalla
     	dall'acuto splendore distruggeva la corazza del figlio del sūta,

  24 	i due con le membra spalmate di rosso sandalo, facendo grandi ferite coi dardi,
     	imbrattati di sangue, apparivano come due soli alla fine dei tempi,

  25 	i due con le membra imbrattate di sangue, rotte le armature,
     	privi di protezioni, sembravano due serpenti senza pelle,

  26 	come due tigri l'un l'altro colle zanne, quelle tigri fra gli uomini 
     	coi dardi come frecce, colpendosi si facevano a pezzi quei due uccisori di nemici,

  27 	come due elefanti che si scontrano, apparivano in mezzo all'agone,
     	ferendosi con aguzze frecce col coraggio di due elefanti infuriati,

  28 	coprendosi vicendevolmente con fiumi di frecce in battaglia,
     	si muovevano facendo risuonare ogni luogo coi carri, 

  29 	all'inizio compiendo dei cerchi coi carri o grande re,
     	quelle due grandi anime sembravano l'armato di fulmine contro Vṛtra,

  30 	tendendo il suo arco con le braccia e con le mani adornate,
     	Bhīma sembrava in battaglia come una nube piena di folgori,

  31 	tuonando col suono del suo arco, quella grande nuvola piena di frecce,
     	la nube che era Bhīma o grande re, assaliva il monte che era Karṇa,

  32 	quindi con migliaia di frecce sacgliate dal suo arco o bhārata,
     	il pāṇḍava ricopriva Karṇa come una nube una montagna con le piogge,

  33 	i tuoi figli là osservarono il valore di Bhīmasena,
     	che copriva Kaṛna con frecce dalla bella cocca e dalle piume di airone,

  34 	rallegrando in battaglia il pṛthāde e il glorioso lunghi-capelli, 
     	e Sātyaki coi due protettori laterali, Bhīma combatteva contro Karṇa,

  35 	la potenza di braccia, il valore, l'intelligenza e conoscenza,
     	di quel pāṇḍava o grande re i tuoi figli videro sul campo.”
     


                              CXII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ il figlio di Rādhā, udendo il suono dell'arco di Bhīmasena,
     	non lo sopportava come un elefante infuriato, il barrito di un ostile pachiderma,

   2 	e ritirandosi per un momento dal tiro delle frecce di Bhīma,
     	il figlio di Adhiratha vedendo i tuoi figli abbattuti dai carri,

   3 	uccisi da Bhīmasena divenne abbattuto e addolororato,
     	e soffiando a lungo e intensamente di nuovo attaccava il pāṇḍava,

   4 	soffiando come un grande uraga, cogli occhi rossi dall'ira,
     	Karṇa appariva, scagliando frecce come il sole fa coi suoi raggi,

   5 	dalle frecce scagliate dall'arco di Karṇa o toro dei bhārata,
     	numerose come i raggi del sole ventre-di-lupo era ricoperto,

   6 	le varie frecce con piume di pavone scagliate dall'arco di Karṇa,
     	penetrarono ovunque nel pṛthāde come uccelli su un albero per nidificare,

   7 	le frecce scagliate dall'arco di Karṇa volando qua e là,
     	col le loro cocche d'oro sembravano oche selvatiche in formazione,

   8 	dall'arco, dal vessillo, da ogni strumento, dal parasole, dal timone e dal giogo,
     	sembravano partire o re le frecce del figlio di Adhiratha,

   9 	riempiendo il cielo, e volando con grande eviolenza con le piume di uccello,
     	adornate d'oro, bellissime erano le frecce scagliate dal figlio di Adhiratha,

  10 	ma ventre-di-lupo lui che giungeva come il ditruttore affamato,
     	trascurando la vita, colpiva infuriandosi con nove frecce, 

  11 	il pāṇḍava vedendo irresistibile la foga di Karṇa,
     	e grandissimi i nugoli delle sue frecce, tuttavia non tremava quel valoroso,

  12 	quindi il pāṇḍava disperdendo i fiumi di frecce del figlio di Adhiratha,
     	colpiva Karṇa con venti dardi e di nuovo con altre aguzze frecce, 

  13 	e come era coperto il pṛthāde dalle frecce del figlio del sūta,
     	così il pāṇḍava ricopriva Karṇa in battaglia,

  14 	vedendo il valore di Bhīmasena sul campo o bhārata,
     	i tuoi e i cāraṇa con lietezza lo applaudivano,

  15 	Bhūriśravas, Kṛpa, il dronide, il re dei madra, Jayadratha,
     	Uttamaujas, Yudhāmanyu, Sātyaki, Arjuna e il lunghi-capelli,

  16 	questi dieci grandi guerrieri, principi dei kuru e dei pāṇḍava,
     	' bravo; bravo!' così con forza e lanciavano ruggiti leonini,

  17 	mentre sorgeva questo tumultuoso frastuono da far rizzare i capelli,
     	il re Duryodhana in fretta si rivolgeva ai tuoi figli o re,

  18 	e ai re, e ai figli di re, e a tutti i suoi fratelli:
     	correte da Karṇa, fortuna sia a voi, per salvarlo da ventre-di-lupo,

  19 	prima che le frecce scagliate dall'arco di Bhīma uccidano il figlio di Rādhā,
     	impegnatevi o grandi arcieri a proteggere il figlio del sūta.'

  20 	comandati da Duryodhana, sette suoi fratelli o mio signore,
     	precipitandosi infuriato contro Bhīmasena lo circondavano,

  21 	raggiuto il kuntīde lo coprivano con piogge di frecce,
     	come nuvole tempestose nella stagione delle piogge un monte con scrosci d'aqua,

  22 	questi sette grandi guerrieri con furia colpivano Bhīmasena,
     	come al tempo della distruzione o re i sette pianeti la luna,

  23 	allora il kuntīde con forza premendo il suo arco ben adornato
     	con la salda mano, il pāṇḍava o re, 

  24 	sapendo che erano egualmente uomini, incoccate sette frecce,
     	a quelli le scagliava con foga, simili ai raggi del sole quel potente,

  25 	per far uscire la vita dai corpi dei tuoi figli, 
     	Bhīmasena o grande re, ricordando l'antica inimicizia,

  26 	queste frecce scagliate da Bhīmasena o bhārata, sui bhārata,
     	lacerando il cielo volavano con le cocche d'oro, e affilate a pietra,

  27 	le frecce adornate d'oro, lacerando i loro cuori,
     	sembravano o grande re, come tanti uccelli Garuḍa, 

  28 	con le punte e le piume imbrattate di sangue, queste sette adornate d'oro,
     	procedevano o re dei re, bevendo il sangue dei tuoi figli,

  29 	con cuore trafitto dalle frecce essi cadevano a terra dai carri,
     	come grandi alberi sulla cima di un monte abbattuti da un elefante,

  30 	Śatruṁjaya, Śatrusaha, Citra, Citrāyudha, Dṛdha,
     	Citrasena e Vikarṇa, questi sette furono abbattuti,

  31 	avendo uccisi costoro sotto gli occhi del figlio di Rādhā, il grandi-braccia,
     	il figlio di Pāṇḍu lanciava un terribile ruggito leonino,

  32 	quel suono annunciava al prode dharmarāja o bhārata,
     	la propria grande vittoria in quella battaglia,

  33 	e udendo quel grande grido dell'arciere Bhīmasena,
     	un supremo piacere vi era nel dharmarāja sul campo,

  34 	allora felice o grande re, con grandi suoni di strumenti musicali,
     	in ogni parte, il pṛthāde accoglieva il grido di Bhīmasena,

  35 	e si avviava in battaglia verso Droṇa il migliore di tutti gli armati,
     	pieno di grandissima gioia avendo quel segnale da ventre-di-lupo,

  36 	vedendo trentuno dei tuoi figli grandi guerrieri o grande re,
     	uccisi Duryodhana ricordava le parole dello kṣattṛ,

  37 	che si fossero avverate le parole benefiche dello kṣattṛ,
     	così pensando quel re, non riusciva a fare alcunchè,

  38 	quanto quel malvagio tuo figlio disse nella partita a dadi,
     	e le offensive parole che Karṇa disse a Kṛṣṇā nella sala,

  39 	davanti ai figli di Pāṇḍu e ai tuoi o signore di popoli,
     	e di tutti i kaurava e alla presenza del maestro:

  40 	' distrutti sono i pāṇḍava o Kṛṣṇā, eternamente finiti all'inferno,
     	scegli dunque un altro marito.' di queste era giunto il frutto,

  41 	e quando di offensivo dissero i tuoi figlio conducendo nella sala Draupadī,
     	e facendo infuriare i pāṇḍava terribili arcieri,

  42 	Bhīmasena quel fuoco dell'ira rimasto per tredici anni,
     	scagliando, portava la fine dei tuoi figli o kaurava,

  43 	pur molto parlando lo kṣattṛ non portò la pace in te,
     	ora coi tuoi figli o migliore dei bhārata ottieni il frutto conseguente,
     	ucciso Vikarṇa o re dei re, e il valente Citrasena,

  44 	e degli altri principali tuoi figlioli grandi guerrieri,
     	ciascuno che scorse Bhīma giunto sotto i suoi occhi,
     	quel grandi-braccia rapidamente uccise i tuoi figli,

  45 	io vidi quell'esercito di uomini distrutti per tua colpa,
     	a migliaia dalle frecce scagliate dal pāṇḍava e da Karṇa.”
     


                              CXIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“una grande sbaglio o sūta, io certamente qui ho compiuto, 
     	e ora io penso che è giunto il momento della sofferenza o Saṁjaya,

   2 	'ma ciò che è stato è stato.' questo è fermo nella mia mente,
     	oggi qui che cosa dovrò fare o Saṁjaya?

   3 	come si svolse sorta dalla mia cattiva condotta questa distruzione
     	di valorosi, questo raccontantami o Saṁjaya io sono saldo.”

   4 	Saṁjaya disse:
     	“ Karṇa e Bhīma o grande re, attaccandosi in quella grande battaglia,
     	si scagliavano piogge di frecce come due nuvole fanno con fiumi di piogge,

   5 	le frecce col nome di Bhīma dalla cocca d'oro e affilate a pietra,
     	raggiunto Karṇa vi si piantavano quasi togliendogli la vita,

   6 	e dalle frecce scagliate da Karṇa come serpi velenose,
     	a centinaia e a migliaia, Bhīma era coperto in battaglia,

   7 	dalle frecce dei due o grande re, che volavano ovunque,
     	era violentemente agitato come l'oceano il tuo esercito,

   8 	il tuo esercito o uccisore di nemici dalle frecce scagliate all'arco di Bhīma,
     	terribili come serpi velenose era colpito in mezzo allo schieramento,

   9 	dagli elefanti caduti o re, e dai cavalli assieme agli uomini,
     	la terra appariva coperta, come da alberi abbattuti dal vento,

  10 	trafitti sul campo dalle frecce scagliate dall'arco di Bhīma,
     	i tuoi guerrieri fuggivano gridando:' che cos'è ciò?'

  11 	quindi era disperso quell'esercito dei sindhu, dei sauvīra e dei kaurava,
     	spinto via dalle frecce potentissime di Karṇa e del pāṇḍava,

  12 	feriti dalle frecce e colpiti moltissimi erano gli elefanti, uomini e cavalli,
     	che abbandonando Karṇa e Bhīma fuggivano in ogni direzione,

  13 	'forse che gli dèi celesti ci avevano abbandonati in favore dei pṛthādi,
     	giacché il nostro esercito era colpito dalle frecce uscite da Bhīma e da Karṇa.'

  14 	così urlando i tuoi guerrieri oppressi dalla paura,
     	allontanandosi dal tiro delle frecce, si fermavano a guardare lo scontro,

  15 	quindi sorgeva un fiume orribile a vedersi in quella grande battaglia,
     	che era foriero di terrore specialmente per i vili,

  16 	sorto dai torrenti di sangue di elefanti, di cavalli e uomini,
     	coperto dai cadaveri di uomini, pachidermi e cavalli,

  17 	con assali e bandiere, con ornamenti di carri cavalli ed elefanti,
     	coi carri dispersi, rotte le ruote gli assi e i timoni,

  18 	cogl'archi preziosissimi incrostati d'oro fino,
     	con le frecce e i dardi di ferro dalle cocche d'oro a migliaia,

  19 	scagliate da Karṇa e dal pāṇḍava come serpenti privi di pelle,
     	con le masse di dardi e giavellotti, e con le spade e la accette,

  20 	e anche con mazze, clave e spiedi intarsiati d'oro,
     	e con le lance di acciaio di varia foggia e da sbarre di ferro,
     	e con le belle catapulte splendeva la terra o bhārata,

  21 	e per i bracciali e braccialetti d'oro, per gli orecchini e le belle gemme,
     	per le corazze e le protezioni di cuoio, e per le collane disperse o bhārata

  22 	e per le vesti e i parasoli strappati, e anche per le piume e i flabelli,
     	per gli uomini, elefanti e cavalli, per la armi rotte, e per gli ornamenti dei carri,

  23 	e per ciascuna delle varie esistenze che là vi erano, cadute  
     	e trafitte, la terra splendeva come il cielo per i suoi pianeti,

  24 	e vedendo incredibile e portentoso l'agire dei due 
     	e sovrumano, la meraviglia prendeva cāraṇa e siddha,

  25 	come si muove il fuoco spinto dal vento in una foresta, così
     	fiero era il movimento in battaglia del figlio di Adhiratha assieme a Bhīma,
     	che abbatteva carri e vessilli e uccideva cavalli uomini ed elefanti,

  26 	come un boschetto di canne per due elefanti che si scontrano,
     	così era quel grande esercito in battaglia o bhārata,
     	e supremo era lo scontro di Karṇa e di Bhīma sul campo.”
     


                              CXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi Karṇa o grande re, colpito Bhīma con tre frecce,
     	scagliava poi molte e varie piogge di frecce,

   2 	il pāṇḍava o grande re, colpito dal figlio del sūta,
     	non tremava Bhīmasena, come una montagna colpita,

   3 	ma Bhīmasena con un dardo piumato, affilato e temperato, 
     	all'orecchio colpiva Karṇa in battaglia o re,

   4 	il grande orecchino dall'orecchio di Karṇa cadeva a terra,
     	tutto d'oro o grande re, e splendente come una stella nel firmamento,

   5 	quindi con un'altra freccia bhalla in mezzo al petto, il fortissimo
     	Bhīma colpiva violentemente il figlio del sūta quasi ridendo,

   6 	e ancora si affrettava Bhīma a spedire dieci frecce o bhārata,
     	di grande violenza in battaglia, e simili a bastoni di Yama,

   7 	queste raggiunta la fronte del figlio del sūta o mio signore,
     	da lui spedite vi si piantarono come serpenti in un formicaio,

   8 	per quelle frecce piantate in fronte il figlio del sūta appariva
     	come quando prima portava una ghirlanda fatta di loti blu,

   9 	allora infuriato Karṇa, colpito in battaglia dal quel fiero arciere,
     	quel potente un grande impeto fece per uccidere Bhīmasena,

  10 	il forte Karṇa, furente e adirato, a lui spediva o re, 
     	cento frecce piumate di avvoltoio o bhārata,

  11 	allora il pāṇḍava gli scagliava terribili piogge di frecce,
     	sul campo, senza rispetto e non pensando al suo valore,

  12 	quindi Karṇa o grande re, con aguzze frecce colpiva 
     	il pāṇḍava dall'aspetto furioso al petto, e con furia quel tormenta-nemici,

  13 	come due nuvole quei due si spiovevano l'un l'altro in battaglia,
     	e con il frastuono delle palme si spaventavano vicendevolmente,

  14 	si coprivano sul campo di varie piogge di frecce,
     	vicendevolmente, entrambi furiosi, cercavano di agire e parare sul campo,

  15 	allora Bhīma grandi-braccia, tagliato l'arco del figlio di Rādhā,
     	con un dardo a rasoio, con un'altra freccia colpiva Karṇa,

  16 	gettando l'arco rotto, il figlio del sūta dal grande intelletto,
     	afferrava un altro arco, dai veloci colpi e di grande efficacia,

  17 	e vedendo la distruzione delle forze dei kuru, dei sauvīra e dei sindhu,
     	e la terra coperta da armi, corazze e vessilli caduti,

  18 	e scorgendo ovunque i corpi morti di elefanti, cavalli e uomini,
     	il corpo del figlio del sūta produceva fiamme per la furia,

  19 	tentendo il grande arco, intarsiato d'oro, il figlio di Rādhā
     	squadrava Bhīma o re, con terribile sguardo,

  20 	quindi il figlio del sūta scagliando furioso le frecce appariva
     	come il sole radioso d'autunno giunto a mezzogiorno,

  21 	come il corpo del sole o re, splendente di raggi,
     	era il terribile corpo del figlio di Adhiratha infiammato di cento frecce,

  22 	mentre con le mani prendeva le frecce, le incoccava,
     	mirava e scagliava non si vedeva pausa in battaglia,

  23 	simile ad un cerchio di fuoco terribile, sempre tesa era l'arma
     	di Karṇa o grande re, mentre scagliava a destra e a sinistra,

  24 	le acutissime frecce dalla cocca d'oro, scagliate dall'arco di Karṇa,
     	coprivano o grande re, ogni luogo e anche la luce del sole,

  25 	allora si vedevano in cielo varie frotte di frecce 
     	dalla cocca d'oro e ben levigate, scagliate dal suo arco, 

  26 	dal lanciafrecce del figlio di Adhiratha, sorgevano quelle frecce,
     	e uno dietro l'altra o re, apparivano come falchi pescatori in cielo,

  27 	il figlo di Adhiratha scagliava frecce di grande potenza dalla punta accesa,
     	con piume di avvoltoio, polite a pietra, intarsiate d'oro,

  28 	ma adornate d'oro, lanciate dalla forza dell'arco, 
     	queste frecce in continuazione volavano verso il carro del pṛthāde,

  29 	adornate di gemme, a migliaia apparivano in cielo,
     	come stormi di locuste, le frecce lanciate da Karṇa,

  30 	scagliate dall'arco del figlio di Adhiratha, volando le frecce,
     	diventando come una sola lunga e potente apparivano come un unica freccia,

  31 	come una nuvola coprendo di fiumi di piogge una montagna,
     	Karṇa infuriato copriva Bhīma di piogge di frecce,

  32 	allora o bhārata il valore e il coraggio di Bhīma,
     	e la sua determinazione i tuoi figli videro assieme agli altri kuru,

  33 	quella pioggia di frecce sollevata come un mare in tempesta,
     	disdegnando, Bhīma furioso assaliva invece Karṇa,

  34 	il grande arco col dorso d'oro che aveva Bhīma o signore di popoli,
     	tentendo a cerchio, come un'altro arco di Śakra,
     	da questo partivano le frecce come da una nuvola piena di pioggia,

  35 	per le frecce dalla cocca d'oro e ben levigate scagliate da Bhīma 
     	appariva alta nel cielo come una ghirlanda d'oro,

  36 	allora quelle piogge di frecce sospese in cielo una dopo l'altra,
     	erano abbattute fatte a pezzi dalle frecce di Bhīmasena,

  37 	dai molti fiumi di frecce di Karṇa e di Bhīma e di entrambi,
     	dal rapido volo, e dal tocco di fiamme di fuoco in battaglia,
     	da ciascuna delle frotte di frecce dalla cocca d'oro era coperto il cielo,

  38 	il figlio del sūta coprendo Bhīma di frecce di vario tipo,
     	eguagliava senza sforzo il valore di quel grand'anima,

  39 	quelle piogge di frecce scagliate da quei due o mio signore,
     	apparivano come fiotti di vento unite una all'altra,

  40 	Karṇa, delle frecce aguzze ben polite dagli artefici,
     	intarsiate d'oro, con furia gli scagliava per ucciderlo,

  41 	queste ancora in aria con affilati dardi ciascuna in tre pezzi distruggeva
     	Bhīma, e superando il figlio del sūta: 'fermati!' gli diceva,

  42 	e ancora il pāṇḍava fiere piogge di frecce scagliava
     	impaziente e infuriato quel forte, e bruciando come un fuoco,

  43 	Karṇa parava tutti i suoi proiettili senza paura,
     	con la magia delle sue armi il figlio del sūta, mentre il figlio di Pāṇḍu lottava,

  44 	con frecce ben levigate, la corda dell'arco, le sue due faretre,
     	e le redini legate ai cavalli, Karṇa il figlio del sole tagliava,

  45 	quindi uccisi i suoi cavalli, ancora con tre frecce ne colpiva l'auriga,
     	e l'auriga rapidamente saltando giù, procedeva verso il carro di Yuyudhāna,

  46 	e quasi deridendo Bhīma, furioso come il fuoco finale,
     	il figlio di Rādhā tagliava il suo vessillo, e ne abbatteva i pennoni,

  47 	privato dell'arco o grande re, afferrava il pennone del carro,
     	e con furia lo scagliava verso il carro di Karṇa per colpirlo,

  48 	il figlio di Adhiratha con slancio quella lancia incrostata d'oro,
     	che arrivava simile a una grande meteora, con dieci frecce tagliava,

  49 	questa cadeva spezzata in dieci parti dalle frecce di Karṇa,
     	che scagliava in favore dell'amico il figlio del sūta dalle varie armi,

  50 	il kuntīde prendeva lo scudo incrostato d'oro fino,
     	e la spada, nient'altro volendo in battaglia che la morte o la vittoria,
     	ma rapido Karṇa lo abbatteva quasi ridendo,

  51 	privo dello scudo o grande re, senza carro, preso da grande ira,
     	scagliava la spada contro il carro di Karṇa colpendolo,

  52 	e tagliato l'arco del figlio del sūta e la corda ben fissata,
     	cadeva a terra la spada, come un serpente che cade dal cielo,

  53 	allora sorridendo il figlio di Adhiratha prese un altro arco,
     	distruttore di nemici, potentissimo e con una forte corda, con furia in battaglia,

  54 	Bhīmasena irritato quel forte dal sincero coraggio,
     	saltava in aria, facendo tremare la mente di Karṇa,

  55 	vedendo il suo agire in cerca della vittoria in battaglia,
     	il figlio di Rādhā muoveva verso Bhīmasena tenendosi nascosto,

  56 	non vedendolo sul piano del carro, che era nascosto coi sensi agitati,
     	raggiunto il suo vessillo si fermava in piedi al suolo

  57 	e questo di lui fu applaudito da tutti i kuru e dai cāraṇa,
     	mentre cercava di abbattere Karṇa dal carro, come Tārkṣya un uraga,

  58 	coll'arco tagliato, senza carro salvaguardando il proprio dharma,
     	si schierava a combattere, messosi dietro il suo carro,

  59 	questo avendogli distrutto, il figlio di Rādā attaccava
     	con furia il pāṇḍava che era pronto a combatterre in battglia, 

  60 	i due fortissimi scontrandosi nel grande agone, per competere,
     	come due nuvole a fine estate, tonanti in mezzo al cielo,

  61 	lo scontro di quei due leoni degli uomini infuriati,
     	e impazienti in battaglia era come quello tra dèi e dānava,

  62 	ma privo di armi il kuntīde e attaccato da Karṇa,
     	vedendo gli elefanti uccisi da Arjuna e caduti simili a montagne,
     	ed essendone impedito il passaggio dei carri, disarmato vi entrava,

  63 	e raggiunto quel mucchio di elefanti ed entrando in quel luogo impossibile ai carri,
     	il pāṇḍava per proteggersi la vita non attaccava il figlio di Rādhā,

  64 	quindi raggiunto un elefante adagiato ucciso dalle frecce del conquista-ricchezze,
     	il pṛthāde vincitore di città nemiche, alzandolo si schierava, 

  65 	Karṇa quel suo elefante faceva a pezzi con le frecce,
     	allora il pāṇḍava scagliava a Karṇa le membra di quell'elefante gridando,

  66 	e ruote e cavalli e pure veicoli, e quanto vedeva al suolo,
     	afferrando il pāṇḍava con furia lo scagliava a Karṇa,

  67 	tutto quanto veniva scagliato, con affilate frecce lo tagliava
     	Karṇa, ma non lo uccideva mentre era disarmato, ricordando la promessa a Kuntī,

  68 	ma Karṇa avvicinatosi con la punta dell'arco lo toccava,
     	il figlio di Rādhā, e quasi deridendo Bhīmasena gli diceva

  69 	ripetutemente: ' tu eunuco, e sciocco ghiottone,
     	inesperto d'armi, non voler combattere tu fanciullo timido in battaglia,

  70 	dove c'è cibo vario da mangiare e da bere tu o pāṇḍava
     	devi essere o sciocco, non impegnarti negli scontri in alcun modo,

  71 	o diventato un muni, o Bhīma raccogli i frutti o sciocco,
     	recati nella foresta o kuntīde tu non sei adatto a combattere,

  72 	intento a nutrirti di frutta e radici e pure del cibo ospitale,
     	non penso che tu debba impegnarti nell'uso delle armi o ventre-di-lupo,

  73 	raccogliendo radici, frutta e fiori, nei voti e nelle rinunce,
     	nella foresta contento, o Bhīma, tu non sei adatto a combattere, 

  74 	una cosa è la guerra e un'altra l'ascesi, vai nella foresta o ventre-di-lupo,
     	non sei esperto di guerra o caro, accontentati di vivere nella selva,

  75 	tu in casa affrettando con violenza cuochi, servitori e schiavi,
     	tu sei adatto a batterli con ira per aver il cibo o ventre-di-lupo.'

  76 	e tutti quei dispiaceri che vi furono nella fanciullezza o signore di popoli,
     	e le offese un tempo fattegli, egli violentemente ricordava,

  77 	e avvicinatolo di nuovo lo toccava con l'arco,
     	e ridendo il potente, ancora diceva queste parole a Bhīma:

  78 	'in altro luogo senza esitare devi combattre, non lottare con quelli come me,
     	in quelli che combattono gente come me ben altro si trova,

  79 	vai dove sono i due Kṛṣṇa, che loro due ti proteggano in battaglia,
     	vai a casa o kuntīde, che hai da combattere o fanciullo?'

  80 	avendolo così privato del carro o re, Karṇa si vantava,
     	davanti al leone dei vṛṣṇi, e al pṛthāde grand'anima,

  81 	allora l'eroe dalla scimmia per vessillo o re, delle frecce polite a pietra,
     	scagliava al figlio del sūta, incitato dal lunghi-capelli,

  82 	quindi quelle frecce incrostate d'oro, lanciate dal braccio del pṛthāde, 
     	prodotte dal gāṇḍīva, come oche su un falco pescatore, penetrarono in Karṇa,

  83 	con le frecce scagliate dal gāṇḍīva che si movevano come serpenti,
     	il conquista-ricchezze allontanava il figlio del sūta da Bhīmasena,

  84 	coll'arco tagliato da Bhīma e colpito dai dardi del conquista-ricchezze,
     	Karṇa si allontanava da Bhīma rapido con suo grande carro,

  85 	ma anche Bhīma leone tra gli uomini salendo sul carro di Sātyaki,
     	si recava sul campo dal fratello, l'ambidestro figlio di Pāṇḍu,

  86 	quindi il conquista-ricchezze rapidamente contro Karṇa,
     	spediva una freccia di ferro, con gli occhi rossi dall'ira come il distruttore la morte,

  87 	muovendosi in cielo come Garuḍa contro un grande serpente,
     	quel dardo scagliato dal gāṇḍīva rapido volava su Karṇa,

  88 	ma il figlio di Droṇa in aria abbatteva quel dardo con una freccia,
     	quel grande guerriero volendo salvare Karṇa dal pericolo del conquista-ricchezze,

  89 	provocato Arjuna colpiva il droṇide con sessantaquattro frecce,
     	o grande re, e gli gridava: ' non fuggire, fermati.'

  90 	il droṇide però rapidamente si ritirava nello schieramento pieno di carri,
     	e con tutti i furiosi elefanti, oppresso dalle frecce del conquista-ricchezze,

  91 	allora il suono di tutti quegli archi incrostati d'oro che risuonavano
     	in battaglia, il forte kuntīde soverchiava col frastuono del gāṇḍīva,

  92 	quindi il conquista-ricchezze correva dietro al droṇide che fuggiva,
     	non a troppa distanza faceva tremare l'esercito con le sue frecce,

  93 	lacerando i corpi di uomini, cavalli, ed elefanti, con le sue frecce di ferro,
     	dalle piume di airone, Arjuna disperdeva l'esercito,

  94 	il pṛthāde, il figlio del punitore di Pāka, irato,
     	massacrava quell'esercito o migliore dei bhārata, di uomini, cavalli, ed elefanti.”
     


                              CXV


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ di giorno in giorno la mia gloria cade bruciata o Saṁjaya,
     	molti miei guerrieri sono stati uccisi io penso, nel trascorrere del tempo,

   2 	il conquista-ricchezze infuriato è penetrato nell'esercito dei miei,
     	pur protetto da Droṇa e da Karṇa e impenetrabile anche dai celesti,

   3 	quell'immenso valoroso, unito a quei due eroi potentissimi,
     	a Kṛṣṇa e a Bhīma, e pure al toro dei śini,

   4 	da allora in poi la sofferenza mi brucia come Agni fa con una capanna,
     	io già vedo inghiottiti questi sovrani della terra assieme al sindhu,

   5 	il re dei sindhu avendo dato un grande dispiacere al coronato,
     	arrivato sotto il suo sguardo, come può liberarsi da vivo?

   6 	sotto ogni considerazione io vedo o Saṁjaya che il re sindhu non sopravvive,
     	ma questo scontro come si è svolto raccontalo a me che te lo chiedo,

   7 	lui che agitando il grande esercito e ripetutamente disperdendolo,
     	penetrandolo da solo con grande furia, come un elefante uno stagno di loti,

   8 	di questo grande eroe dei vṛṣṇi raccontami la battaglia secondo verità,
     	fatta in favore del conquista-ricchezze, tu di ciò sei esperto o Saṁjaya.”

   9 	Saṁjaya disse:
     	“ allora vedendo colpito dal figlio del sole, fuggire Bhīma quel valoroso uomo,
     	in mezzo a quei valorosi uomini o re, l'eroe dei śini lo seguiva col carro,

  10 	rumoreggiando come il tonante a fine estate, bruciando come il sole dopo le piogge,
     	uccidendo i nemici col forte arco, faceva tremare l'esercito di tuo figlio,

  11 	e mentre quel'eroico uomo procedeva coi cavalli argentei, muovendosi in battaglia,
     	nessuno dei tuoi carri o bhārata, era in grado di respingere quel principe mādhava,

  12 	pieno di impazienza, e guerriero che mai indietreggia, con l'arco e la corazza d'oro, 
     	l'ottimo re Alambusa volando su Sātyaki, principe mādhava lo respingeva,

  13 	lo scontro tra i due o bhārata fu come nessun altro che ci fosse stato prima,
     	e tutti i tuoi guerrieri e quelli nemici guardarono quei due splendidi in battaglia,

  14 	quindi l'ottimo re Alambusa lo colpiva con dieci frecce con grande impeto,
     	ma il toro dei śini tagliava quelle frecce coi suoi dardi ancora in volo,

  15 	di nuovo con tre frecce simili a fuochi, aguzze e dalla bella cocca, a tutta forza,
     	colpiva Sātyaki rompendone la corazza corporea, e queste penetrarono il suo corpo,

  16 	con queste frecce sorte da vento e fuoco colpito il suo corpo, con altre quattro splendenti
     	colpiva i suoi quattro cavalli argentei, con grande violenza,

  17 	quindi l'abile nipote di Śini, pur colpito da lui, potente come l'armato del disco,
     	con quattro frecce di suprema potenza uccideva i cavalli di Alambusa,

  18 	e tagliata la testa del suo auriga con una freccia bhalla, simile al vento del fato,
     	quello splendido separava dal corpo la sua testa coi suoi orecchini e simile a luna piena,

  19 	ucciso dunque in battaglia quel nipote e figlio di sovrano, il potente toro dei madhu,
     	quell'eroe allora seguiva Arjuna, respingendo o re, le tue truppe,

  20 	e vedendo quel principe vṛṣṇi andar via, muovendosi in mezzo ai nemici,
     	e ripetutamente uccidendo le truppe dei kuru con le frecce, come Vāyu mucchi di nubi,

  21 	i destrieri di razza sindhu ben addestrati, del colore del latte, di gelsomino di nivea luna, 
     	di buona razza adornati di reti d'oro, lo trasportavano dove voleva quel leone fra gli uomini,

  22 	allora i tuoi figli insieme lo attaccarono e anche altri rapidi guerrieri dei tuoi,
     	dopo aver messo a capo o bhārata, tuo figlio l'ottimo guerriero Duḥśāsana o ajamīḍhide, 

  23 	da ogni parte circondavano in battaglia il nipote di Śini per ucciderlo quelle forti truppe,
     	ma il valoroso principe dei sātvata anche loro disperdeva con un fiume di frecce,

  24 	l'uccisore di nemici nipote di Śini, rapidamente fermati costoro con frecce simili a fuochi,
     	uccideva pure i cavalli di Duḥśāsana, usando il proprio arco  o ajamīḍhide.”
     


                              CXVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	quel grandi-braccia che si precipitava verso il carro di Duḥśāsana,
     	affrettandosi tra quei rapidi, per raggiungere il conquista-ricchezze,

   2 	venne arrestato dai grandi arcieri dei trigarta dalle bandiere ornate d'oro,
     	mentre era penetrato danzando in quell'oceano di esercito,

   3 	circondandolo da ogni parte con schiere di carri,
     	quei supremi arcieri con furia lo coprivano di piogge di frecce, 

   4 	ma da solo vinceva quei figli di re impegnati nella grande battaglia,
     	Sātyaki dal sincero coraggio, ben cinquecento nemici,

   5 	e raggiunto il centro delle schiere bhārata, pieno del frastuono delle mani,
     	e pieno di spade, lance, e mazze, e come un mare inattraversabile,

   6 	allora noi vedemmo il portentoso comportamento del nipote di Śini,
     	che vedutolo all'occidente, per la sua sveltezza lo vedemmo già all'oriente,

   7 	e rumoreggiando, a nord, a sud, ad est e a ovest,
     	muoversi danzando quel prode come fosse cento carri,

   8 	e veduto l'agire di quell'eroe dalle movenze e coraggio leonino,
     	i trigarta tormentati volgevano le terga verso le proprie genti,

   9 	altri guerrieri di quelle prodi truppe lo ingaggiarono in battaglia,
     	fermandolo con piogge di frecce come un elefante selvaggio cogli uncini, 

  10 	quasi in un istante Sātyaki respingeva questi attaccanti,
     	quindi combatteva coi kaliṅga quel valoroso dall'impensabile forza,

  11 	e superato l'esercito dei kaliṅga, arduo da attraversare,
     	quindi quel grandi-braccia raggiungeva il conquista-ricchezze figlio di Pṛthā,

  12 	come uno stanco, che attraversando le acque raggiuge la riva,
     	vedendo quella tigre fra gli uomini Yuyudhāna si rianimava,

  13 	e il lunghi-capelli vedendolo arrivare diceva ad Arjuna:
     	'il nipote di Śini, giunge come tuo alleato o pṛthāde,

  14 	egli è tuo discepolo e amico, e dal sincero ardimento,
     	facendo a pezzi tutti i guerrieri, li ha vinti quel toro fra gli uomini,

  15 	terribile violenza avendo portata ai guerrieri dei kaurava,
     	giunge Sātyaki a te più caro della vita stessa o coronato,

  16 	tormentando con le sue frecce Droṇa e il bhoja
     	Kṛtavarman o Phalguna è giunto Sātyaki,

  17 	per il bene del dharmarāja avendo ucciso i migliori guerrieri,
     	quel prode e guerriero fatto, o Phalguna, è giunto Sātyaki,

  18 	quel fortissimo compiuta una difficile impresa in mezzo all'esercito,
     	cercando di venirti a vedere o pāṇḍava, è giunto Sātyaki,

  19 	da solo sul carro combattendo contro molti grandi guerrieri in battaglia,
     	a cominciare dal maestro o pṛthāde, è giunto Sātyaki,

  20 	confidando nella forza del suo braccio, fatto a pezzi l'esercito,
     	mandato dal dharmarāja o pṛthāde, è giunto Sātyaki,

  21 	tra i kaurava non vi è nessun guerriero pari a lui,
     	è arrivato o kuntīde Sātyaki dal sincero coraggio,

  22 	allontanatosi dall'esercito kuru, come un leone dal centro di una mandria di vacche,
     	avendo ucciso molte truppe o pṛthāde, è giunto Sātyaki,

  23 	con le teste di migliaia di re simili a fiori di loto,
     	avendo riempito la terra o pṛthāde rapido è giunto Sātyaki,

  24 	avendo vinto in battaglia Duryodhana assieme ai suoi fratelli,
     	avendo ucciso Jalasaṁdha, rapido giunge Sātyaki,

  25 	avendo creato un fiume fatto di mucchi di sangue, con sangue per fango,
     	ricco di erbe abbattendo i kaurava, è dunque giunto Sātyaki.'

  26 	allora contento il kuntīde diceva queste parole al lunghi-capelli:
     	' nulla mi è caro o grandi-braccia, quanto che mi raggiunga Sātyaki,

  27 	io non conosco quanto accaduto al dharmarāja o lunghi-capelli,
     	lasciato dal sātvata, se egli viva oppure no,

  28 	il sovrano o grandi-braccia doveva essere protetto da lui,
     	perché dunque l'ha lasciato e mi è venuto compagno o Kṛṣṇa?

  29 	il re è abbandonato a Droṇa e il re sindhu non è stato ucciso,
     	e Bhūriśravas sta per assalire il nipote di Śini in battaglia,

  30 	questo è un peso eccessivo per me intento al re sindhu,
     	io devo sapere come preteggere il re e anche Sātyaki,

  31 	e Jayadratha deve essere ucciso e il sole si abbassa,
     	stanco è quel grandi-braccia, e debole è al presente,

  32 	stanchi i suoi cavalli, anche il suo auriga o mādhava,
     	e Bhūriśravas non è stanco assieme ai suoi compagni o lunghi-capelli,

  33 	imbattibile appare e sicuro in questo scontro
     	speriamo che dopo aver attraversatao il mare Sātyaki dal sincero coraggio,
     	e aver raggiunta la terra ferma non sprofondi, quel potentissimo toro dei śini, 

  34 	e che pure scontrandosi col grand'anima, esperto d'armi, primo tra i kuru,
     	con Bhūriśravas la fortuna assista Sātyaki,

  35 	io credo che questo sia un contrordine del dharmarāja o lunghi-capelli,
     	il quale abbia mandato Sātyaki abbandonando ogni paura del maestro,

  36 	come un uccello è fatto cibo da un falco, la cattura del dharmarāja
     	sempre vuole ottenere Droṇa, speriamo sia accorto il sovrano.' ”
     


                              CXVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo arrivare il sātvata arduo da affrontare,
     	per l'ira Bhūriśravas o re, violentemente lo assaliva,

   2 	e diceva al toro dei śini il kauravya, grandi-braccia:
     	' oggi sei giunto alla mia vista, per mia fortuna,

   3 	oggi otterrò questo mio desiderio a lungo bramato in battaglia,
     	non ti libererai vivo da me, se non abbandonerai la battaglia,

   4 	oggi dopo aver ucciso te che sei sempre onorato dai prodi,
     	renderò felice o dāśārha, il re dei kuru Suyodhana,

   5 	oggi arso dalle mie frecce e caduto al suolo
     	in battaglia ti vedranno i due eroi insieme Arjuna e il lunghi-capelli,

   6 	oggi il re figlio di Dharma, udendo che tu sei stato ucciso da me,
     	si vergognerà giusto ora di averti mandato,

   7 	oggi il pṛthāde il conquista-ricchezze conoscerà il mio valore,
     	quando tu abbattuto a terra giacerai pieno di sangue,

   8 	a lungo ho desiderato di scontrarmi ora con te,
     	come un tempo nella guerra tra dèi e asura fece Śakra con Bali,

   9 	oggi ti darò un terribilissimo scontro o sātvata,
     	quindi conoscerai dal vero la forza del mio valore e la mia valentìa,

  10 	oggi andrai alla città di Yama da me ucciso in battaglia,
     	come il figlio di Rāvaṇa ucciso da Lakṣmaṇa il fratello di Rāma in battaglia,

  11 	oggi Kṛṣṇa, il pṛthāde e il dharmarāja o mādhava,
     	dopo che tu sarai ucciso, scoraggiati senza dubbio abbandoneranno la battaglia,

  12 	oggi a te fatto vendetta con le mie aguzze frecce o mādhava,
     	renderò gioiose le mogli di quelli che hai ucciso in battaglia,

  13 	giunto sotto la mia vista tu o mādhava non mi sfuggirai,
     	come una timida preda giunta sotto gli occhi di un leone.'

  14 	Yuyudhāna però o re quasi ridendo gli rispondeva:
     	'mai io ebbi paura in battaglia o kauravya,

  15 	mi può uccidere in battaglia solo chi mi possa disarmare,
     	chi mi può uccidere può uccidere per anni eterni,

  16 	basta con queste molte false parole, compi le tue azioni,
     	tu hai dei tuoni senza frutto come una nuvola autunnale,

  17 	udendo le tue vanterie o valoroso mi nasce solo il riso,
     	abbi dunque ora quello scontro che a lungo hai bramato nel mondo o kaurava,

  18 	pure il mio animo mi spinge o caro, verso te bramoso di lotta,
     	non senza averti ucciso io mi ritirerò oggi o vile uomo.'

  19 	tagliandosi l'un l'altro con queste parole quei due tori fra gli uomini,
     	con suprema furia volendosi uccidere si assalirono in battaglia,

  20 	scontrandosi quelle due tigri fra gli uomini, impetuosi e orgogliosi in battaglia,
     	come due elefanti infuriati, eccitati per una femmina in calore,

  21 	Bhūriśravas e Sātyaki, quei due uccisori di nemici si rovesciarono
     	vicendevolmente terribili piogge di frecce come due nuvole,

  22 	il figlio di Somadatta coprendo il nipote di Śini con veloci lanci, 
     	per ucciderlo o migliore dei bhārata, lo colpiva con aguzze frecce,

  23 	e colpito Sātyaki con dieci, il figlio di Somadatta pure altre
     	acute frecce scagliava per uccidere il toro dei śini,

  24 	ma quelle sue frecce affilate ancora in aria o signore di popoli,
     	non ancora giunte al bersaglio il potente Sātyaki inghiottiva,

  25 	a turno versandosi l'un l'altro piogge di frecce,
     	quei due eroi di nobilissima stirpe, che erano gloria di kuru e vṛṣṇi,

  26 	come due tigri con gli artigli, come due grandi elefanti con le zanne,
     	si colpivano l'un l'altro con aguzze lance dai carri, 

  27 	trafiggendosi le membra e versando entrambi sangue,
     	si arrestavano vicendevolmente giocandosi la vita in quella partita,

  28 	così combattendosi vicendevolmente quelle glorie di kuru e vṛṣṇi,
     	dalle supreme imprese come due elefanti capibranco,

  29 	messo per prima cosa il mondo di Brahmā in breve tempo,
     	volendo conquistare la suprema regione, l'un l'altro si colpivano,

  30 	Sātyaki e il figlio di Somadatta, con piogge di frecce vicendevolmente
     	eccitati si ricoprivano sotto gli occhi dei figli di Dhṛtarāṣṭra,

  31 	le genti vedevano là quei due signori delle armi combattere,
     	come due elefanti capibranco, lottano per una femmina in calore,

  32 	quei due colpendosi i cavalli vicendevolmente e tagliandosi gli archi,
     	privi dei carri si scontrarono in quella grande battaglia in un duello di spade,

  33 	afferrati i loro due scudi di bufalo, belli, splendenti e larghi,
     	e sguainate pure le spade, sul campo i due si muovevano,

  34 	compiendo varie mosse e cerchi da una parte e dall'altra,
     	inprovvisamente con furia si colpivano l'un l'altro quei due uccisori di nemici,

  35 	con le loro spade e i bellissimi scudi i due, adornate le membra con collane d'oro,
     	sul campo si tormentavano vicendevolmente quei due furiosi in battaglia,

  36 	un momento quasi affliggendosi vicendevolmente o re dei re,
     	e di nuovo prendevano fiato quei due eroi sotto gli occhi di tutti gli eserciti,

  37 	con le spade i bellissimi scudi e le ampie faretre,
     	avendo fatte a pezzi, le due tigri fra gli uomini, iniziarono una lotta di braccia,

  38 	entrambi con gli ampi petti, le lunghe braccia, esperti nella lotta,
     	si afferravano con le braccia simili e barre di acciaio,

  39 	i colpi delle braccia dei due, l'afferrarsi e lo sciogliersi, 
     	aumentati dalla forza e dall'esperienza, erano la gioia di tutti i guerrieri, 

  40 	danzando i due sul campo combattendo o re,
     	terribile era in grande frastuono, simile a due monti colpiti dal fulmine,

  41 	come due elefanti con le zanne come due grandi tori con le corna,
     	lottavano quelle grandi anime, i due tori dei kuru e dei sātvata,

  42 	e mentre il sātvata lottava senza armi, Vāsudeva diceva ad Arjuna:
     	'guarda come combatte sul campo senza carro quella bandiera di tutti gli arcieri,

  43 	penetrato nell'esercito bhārata dietro di te o pāṇḍava,
     	combattendo contro tutti quei grandi eroi dei bhārata o bhārata,

  44 	pur affaticato quel migliore dei guerrieri, si scontra col re dai molti sacrifici,
     	che viene bramoso di lotta come nessun altro o Arjuna.'

  45 	allora Bhūriśravas furioso, colpiva con violenza Sātyaki arduo 
     	da affrontare o re, come un elefante infuriato una altro furioso, 

  46 	stando sul carro quei due principi guerrieri furiosi in battaglia,
     	il lunghi-capelli ed Arjuna o re, li guardavano sul campo,

  47 	quindi Kṛṣṇa grandi-braccia si rivolgeva ad Arjuna:
     	' guarda la tigre dei vṛṣṇi e degli andhaka, caduto in preda al figlio di Somadatta,

  48 	caduto a terra stanchissimo, dopo aver compiuto difficili imprese,
     	quel tuo prode compagno Sātyaki proteggi o Arjuna,

  49 	perché non cada in preda al re dai frequenti sacrifici, quell'uccisore di eroi nemici,
     	per tua colpa o tigre fra gli uomini, rapidamente fallo o potente.'

  50 	allora con animo lieto diceva il conquista-ricchezze a Vāsudeva:
     	guarda come gioca col principe vṛṣṇi il toro dei kuru,
     	come un leone capobranco con un grande elefante furioso nella selva.'

  51 	grandi urla di giubilo vi erano tra tutte le truppe o toro dei bhārata,
     	quando con violenza quel grandi-braccia abbatteva a terra Sātyaki,

  52 	come un leone un elefante, il re dai molti sacrifici, il migliore dei kuru,
     	splendeva in battaglia abbattendo quel principe sātvata,

  53 	allora Bhūriśravas sfilando la spada dal fodero sul campo,
     	afferrandolo per i capelli lo colpiva al petto col piede,

  54 	allora quindi vedendo tormentato sul campo il sātvata,
     	Vāsudeva o re, di nuovo diceva ad Arjuna:

  55 	guarda la tigre dei vṛṣṇi e degli andhaka, caduto in preda del figlio di Somadatta,
     	lui è tuo discepolo o grandi-braccia, e non inferiore a te nell'arco,

  56 	falso appare il suo valore dove Bhūriśravas in battaglia,
     	supera il vṛṣṇi Sātyaki dal sincero coraggio.'

  57 	così apostrofato da Vāsudeva il pāṇḍava grandi-braccia,
     	con la mente applaudiva Bhūriśravas in battaglia:

  58 	'strapazzando il migliore di sātvata quasi giocando sul campo,
     	mi allieta di nuovo quella fonte di gloria per i kuru,

  59 	ma che non possa uccidere Sātyaki, il migliore degli eroi vṛṣṇi,
     	come il re degli animali trascina un grande elefante nella foresta.'

  60 	così con la mente o re, il pṛthāde avendo onorato il kaurava,
     	Arjuna grandi-braccia, rispondeva a Vāsudeva:

  61 	'intento a guardare solo il re sindhu, io non lo vedo o mādhava,
     	ma io comunque compirò in favore dello yādava una difficile impresa.'

  62 	così avendo parlato, ubbidendo all'ordine di Vāsudeva, il pāṇḍava,
     	con una freccia tagliava il braccio con la spada del re dai frequenti sacrifici.”
     


                              CXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ quel braccio con in pugno la spada cadeva a terra coi suoi preziosi bracciali,
     	quel supremo atto portava supremo dolore al mondo dei vivi,

   2 	muovendosi quel braccio tagliato dal coronato fuori di vista,
     	con violenza cadeva a terra come un serpente a cinque teste,

   3 	il kaurava avendo visto sé stesso fatto invalido dal pṛthāde,
     	lasciando Sātyaki con ira rimproverava il pāṇḍava:

   4 	' oh, un'azione sleale hai compiuto o kuntīde,
     	che agendo fuori vista mi hai tagliato un braccio,

   5 	che dirai dunque al re al figlio di Dharma Yudhiṣṭhira?
     	con quale azione gli dirai di aver ucciso sul campo Bhūriśravas?

   6 	questo colpo ti è stata insegnata dal grand'anima Indra in persona?
     	o da Rudra o da Droṇa oppure da Kṛpa o pṛthāde?

   7 	tu sei di certo un sapiente del dharma superiore al mondo di tutti gli altri,
     	come hai potuto colpire uno che non combatteva con te in battaglia?

   8 	chi non è intento, chi è terrorizzato, chi è senza carro o chi implora,
     	o chi è caduto in difficoltà non è colpito dai sapienti,

   9 	questa vile azione adatta agli uomini malvagi,
     	come hai potuto compiere o pṛthāde questo atto impossibile?

  10 	un'azione adatta ad un nobile dicono sia una nobile azione o conquista-ricchezze,
     	e dicono un'azione ignobile, quella impossibile a farsi da un nobile,

  11 	tra quelli in cui è un uomo, e dove egli si trova ad agire,
     	rapidamente trova la sua condotta, è questa dunque quella che si mostra in te?

  12 	come tu di stirpe reale e specialmente un kuru,
     	virtuoso e di fermi voti, puoi trasgredire il dharma kṣatriya,

  13 	questa cosa che tu hai fatto in favore del vṛṣṇi è più che vile,
     	il consiglio di Vāsudeva non è certo adatto a te,

  14 	chi può fare ad uno intento a combattere con un altro,
     	una simile criminosa azione, che non sia un amico di Kṛṣṇa?

  15 	dei vili che non distinguono il bene dal male, reprensibili per natura,
     	sono i vṛṣṇi e gli andhaka, come o pṛthāde li hai presi a modello?'

  16 	così avendo parlato il grandi-braccia, il glorioso eroe dal palo sacrificale sul pavese,
     	lasciando Yuyudhāna in battaglia si sedeva per morire,

  17 	gettate le frecce con la mano sinistra per buon auspicio,
     	desiderando il mondo di Brahmā, sacrificava i respiri nel respiro,

  18 	posto gli occhi sul sole, calmando la mente nel salila,
     	meditando le grandi upaniṣad, divenne quel muni concentrato nello yoga,

  19 	quindi tutte le genti degli eserciti, rimproveravano
     	Kṛṣṇa e il conquista-ricchezze, ed elogiavano quel toro fra gli uomini,

  20 	rimproverati allora i due Kṛṣṇa, non dissero alcunchè,
     	ma pur elogiato l'eroe dallo yūpa sul vessillo, non si rallegrava,

  21 	ma il conquista-ricchezze ai tuoi figli che così parlavano,
     	non sopportando in cuore quei loro discorsi,

  22 	ricordando quelle parole quasi senza rancore o bhārata,
     	Phalguna il figlio di Pāṇḍu diceva quasi con rimprovero:

  23 	' tutti i re conoscono questo mio grande voto,
     	che nessuno che sia nel raggio delle mie frecce può uccidere uno di noi,

  24 	questo sapendo o Bhūriśravas non devi rimproverarmi,
     	senza conoscere il dharma non si può rimproverare un altro,

  25 	quando io taglio il braccio di chi armi in pugno vuole uccidere
     	in battaglia il valoroso vṛṣṇi, il dharma non è offeso,

  26 	l'uccisione del giovane Abhimanyu, senza armi ne carro,
     	privo dell'armatura o caro, chi non ha appludito come giusta?'

  27 	così apostrofato dal pṛthāde, con la testa toccava la terra,
     	e con la mano sinistra gettava via il suo braccio destro,

  28 	e udite le parole del pṛthāde quello splendidissimo,
     	dallo yūpa nel vessillo o grande re, se ne stava silenzioso a testa bassa.

  29 	Arjuna disse:
     	' quanto mi è caro il dharmarāja, e Bhīma il migliore dei parlanti,
     	e Nakula e Sahadeva, tale mi sei tu o fratello maggiore di Śala,

  30 	colla mia bendizione e con quella di Kṛṣṇa grand'anima,
     	ottieni i mondi dei virtuosi, come Śibi il figlio di Uśīnara.' “

  31 	Saṁjaya disse:
     	“ quindi rialzandosi il nipote di Śini, libero dal figlio di Somadatta,
     	presa la spada voleva tagliare la testa di quel grand'anima,

  32 	Sātyaki andava ad uccidere il fratello maggiore di Śala privo di colpe,
     	i re dalle molte offerte imbelle, abbattutto dal figlo di Pāṇḍu,

  33 	seduto con un braccio tagliato, come un elefante senza proboscide,
     	lui turbato nella mente rimproverato da tutte le truppe urlanti,

  34 	e con la proibizione di Kṛṣṇa e del pṛthāde grand'anima,
     	e di Bhīma e dei due a guardia delle ruote, e di Aśvatthāman e di Kṛpa,

  35 	e di Karṇa e Vṛṣasena, e pure del sindhu,
     	e mentre gridavano i soldati, uccise quel fermo nei voti

  36 	immerso nel prāya sul campo, col braccio tagliato dal pṛthāde,
     	Sātyaki con la spada tagliava la testa a quel re dei kuru,

  37 	gli eserciti non applaudirono Sātyaki per quella sua azione,
     	in cui uccideva quel continuatore dei kuru già abbattuto prima da Arjuna,

  38 	i siddha, i cāraṇa e gli uomini là vedendo Bhūriśravas,
     	simile al mille-occhi, ucciso in battaglia immerso nel prāya,

  39 	lo appaludivano gli dèi meravigliati delle sue imprese,
     	e molte diverse opinioni esprimevano i suoi soldati:

  40 	' non vi è offesa alcuna da parte del vṛṣṇi qui,
     	per questo non dovete cadere nella furia, l'ira è il peggior male degli uomini,

  41 	doveva essere ucciso dall'eroe, non vi è qui altra considerazione da fare, 
     	stabilito dal creatore fu che Sātyaki fosse la sua morte in battaglia.'

  42 	Sātyaki disse:
     	'chi di voi mi ha detto che non bisogna ucciderlo,
     	è un empio con parole di dharma, uno che solo si veste dei panni del dharma, 

  43 	quando il figlio di Subhadrā ancora fanciullo rimasto senz'armi,
     	da voi fu ucciso in battaglia allora il vostro dharma dove era?

  44 	questo io lo riconosco, che mentre là giacevo
     	l'essere che colpendomi sul campo col furioso piede voleva uccidermi,
     	possa essere ucciso da me, quel nemico anche se sia immerso nel voto ascetico,

  45 	vedendomi impedito a muovermi dal suo braccio,
     	avete pensato che fossi morto, voi per carenza di intelletto,
     	giusta è dunque la sua uccisione fatta da me o tori dei kuru,

  46 	quanto dal pṛthāde per l'affetto che mi porta e per salvaguardare la sua promessa,
     	fu tagliato il suo braccio con la spada in pugno, da ciò io sono stato frodato,

  47 	quanto deve accadere accade, il destino lo muove,
     	quando lui viene ucciso in battaglia quale fallo del dharma vi è qui?

  48 	pure un tempo fu cantata una strofa sulla terra da Vālmīki:
     	il tormento dei nemici quale che sia deve essere fatto.' “

  49 	Saṁjaya disse:
     	“ così essendo apostrofati tutti i kaurava e i pāṇḍava,
     	non dicevano più nulla e con la mente lo applaudivano,

  50 	e con mantra purificato il glorioso Bhūriśravas in grandi riti,
     	come un muni andato nella foresta, nessuno là si rallegrava per la sua morte,

  51 	la testa tagliata coi nerissimi capelli, cogli occhi rossi di piccione, di quel prode,
     	di quel benefattore, era deposta come l'offerta sacrificale dell'aśvamedha dal sacerdote,

  52 	purificato dal suo valore e dalla morte per armi, nella grande battaglia lasciando il corpo.
     	procedeva in alto il meritevole benefattore riempiendo cielo e terra col supremo dharma.”
     


                              CXIX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ invitto da Droṇa dal figlio di Rādhā, da Vikarṇa e da Kṛtavarman,
     	avendo passato quel mare di esercito, quell'eroe avendolo promesso a Yudhiṣṭhira,

   2 	come fu che quell'invitto in ogni combattimento, dal kuru,
     	da Bhūriśravas afferrato con forza, fu abbattuto a terra?”

   3 	Saṁjaya disse:
     	“ ascolta o re, come fu l'origine quaggiù allora per il nipote di Śini,
     	e come lo fu per Bhūriśravas, laddove tu ne hai il dubbio o sovrano,

   4 	il figlio di Atri era Soma, e quello di Soma è chiamato Budha,
     	e Budha aveva un solo figlio pari al grande Indra: Purūravas

   5 	e quello di Purūravas era Āyus, e quello di Āyus è chiamato Nahuṣa,
     	Nahuṣa aveva Yatāti, un re e ṛṣi pari agli dei,

   6 	il figlio maggiore di Yayāti con Devayānī era Yadu,
     	nella discendenza di Yadu vi fu uno chiamato Devamīḍha,

   7 	suo figlio era lo yādava Śūra stimato nel trimundio,
     	e di Śūra da lui disceso, fu l'eccellente uomo il gloriosissimo Vasudeva,

   8 	senza rivali nell'arco Śūra era pari a Kārtavīrya in battaglia,
     	e dello stesso valore in quella stirpe vi fu in sovrano Śini,

   9 	e in quel tempo nello svayaṁvara della figlia 
     	di Devaka grand'anima, o re, vi era la folla di tutti gli kṣatriya,

  10 	là raggiunse la divina Devakī per conto di Vasudeva,
     	e Śini sconfitti tutti quei principi la faceva salire sul carro,

  11 	vedendo Devakī sul carro del figlio di Śūra, quel toro fra gli uomini
     	Somadatta dal grande splendore non sopportava questo da Śini o sovrano,

  12 	vi fu uno scontro tra i due o re, bello e meraviglioso durato una mezza giornata,
     	un duello di braccia tra quei due fortissimi, come quello tra Śakra e Prahrāda,

  13 	da Śini Somadatta con violenza fu scagliato a terra,
     	alzando la spada, afferratolo per i capelli e colpito con un piede,

  14 	in mezzo a migliaia di re che li guardavano tutt'intorno,
     	ma alla fine per pietà da lui fu apostrofato con un 'vivi dunque.'

  15 	ridotto in questa condizione da lui, Somadatta allora o mio signore,
     	si prostrava ai piedi di Mahādeva, in preda alla furia,

  16 	contento di lui, il potente Mahādeva dispensatore di doni,
     	lo gratificava di una grazia, e il sovrano scelse questo dono:

  17 	'un figlio io voglio o beato, che possa uccidere il figlio di Śini,
     	in mezzo a migliaia di re, e lo colpisca col piede in battaglia.'

  18 	udite queste parole di Somadatta o principe,
     	' così sia!' allora rispondendo il dio scompariva,

  19 	per quel dono ottenne allora Bhūridakṣiṇa,
     	e il figlio di Somadatta abbatteva in battaglia il figlio di Śini,

  20 	questo è il racconto di quanto tu mi hai chiesto o re,
     	i sātvata non possono essere sconfitti in battaglia o toro fra gli uomini,

  21 	molti sono provati arcieri in battaglia e guerrieri con varie armi,
     	privi di arroganza sono vincitori di dèi, dānava e gandharva,
     	confidando nella vittoria del proprio valore non dipendono da nessuno,

  22 	nessuno si trova quaggiù pari ai vṛṣṇi o potente,
     	per forza, in passato, presente o futuro o toro tra i bhārata,

  23 	non abbandonano un parente e sono saldi nell'ascolto degli anziani,
     	né dèi, asura o gandharva, né yakṣa uraga o rākṣasa,
     	e neppure gli uomini possono vincere i vṛṣṇi in battaglia,

  24 	non pericolosi per le ricchezze di brahmani, dei guru e dei parenti
     	ma di quelli che siano in qualche difficoltà sono protettori, 

  25 	atti allo scopo e mai arroganti, pii, e di sincere parole,
     	non trascurano i potenti né elevano i deboli,

  26 	sempre sono devoti agli dèi, controllati, pronti a dare, e privi di vanterie, 
     	per questo uno schieramento di principi vṛṣṇi non può essere abbattuto,

  27 	qualcuno può muovere il monte meru, o attraversare l'oceano sede di mostri,
     	ma nessuno può attraversare fino alla fine le migliori truppe dei vṛṣṇi,

  28 	tutto quanto ti ho detto laddove tu avevi dubbio o illustre
     	re dei kuru, sulla tua grande colpa o migliore degli uomini.”
     


                              CXX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ in queste circostanze essendo stato ucciso il kuru Bhūriśravas,
     	raccontami o Saṁjaya come è proseguita la battaglia.”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“ dopo che Bhūriśravas procedette verso l'altro mondo o bhārata,
     	il grandi-braccia Arjuna incitava Vāsudeva:

   3 	' spingi rapido i cavalli o Kṛṣṇa dove sta il re Jayadratha,
     	il sole ormai si affretta verso il tramonto o grandi-braccia,

   4 	questa grande impresa intrapresa da me o tigre fra gli uomini,
     	deve compiersi, egli è protetto da grandi guerrieri dell'esercito kuru,

   5 	il sole non deve tramontare prima che si compia la mia promessa,
     	spingi i cavalli dunque Kṛṣṇa, affinché io possa uccider Jayadratha.'

   6 	allora Kṛṣṇa grandi-braccia, quei cavalli simili all'argento,
     	spingeva da esperto di cavalli, verso il carro di Jayadratha,

   7 	mentre lui arrivava con le sue efficaci frecce, come frecce volanti,
     	lo assalirono in fretta o grande re, i principali dell'armata,

   8 	Duryodhana, Karṇa e Vṛṣasena, e anche il re dei madra,
     	e Aśvatthāman, Kṛpa, e lo stesso re dei sindhu,

   9 	ma Bībhatsu raggiunto il sindhu che gli stava di fronte,
     	lo squadrava con occhi accesi d'ira quasi bruciandolo,

  10 	allora il re Duryodhana rapido diceva al figlio di Rādhā:
     	' guarda Arjuna che si precipita verso il carro di Jayadratha,

  11 	è tempo di combattere o figlio del sole, mostra la tua forza o grande anima,
     	agisci in modo che Jayadratha non sia ucciso in battaglia da Arjuna o Karṇa,

  12 	resta poco del giorno o valoroso uomo, uccidi ora il nemico con frotte di frecce,
     	giunta la fine del giorno o eccellente uomo, certamente la vittoria sarà nostra o Karṇa,

  13 	proteggendo il re sindhu, fino al tramonto del sole,
     	fallendo la sua promessa, il kuntīde entrerà nel fuoco che consuma l'offerta,

  14 	e senza Arjuna sulla terra, anche per un po' o onorevole,
     	i suoi fratelli e alleati non saranno in grado di vincere,

  15 	e sconfitti i pāṇḍava dell'intera terra coi suoi monti foreste e boschetti,
     	avendo distrutto ogni spina o Karṇa noi godremo,

  16 	trascinato dal fato, il pṛthāde agendo contro di sè o onorevole,
     	senza conoscere quanto fare e non fare, ha compiuto questo giuramento sul campo,

  17 	spero che il pāṇḍava il coronato, abbia distrutto sé stesso,
     	avendo fatto questo giuramento o Karṇa riguardo all'uccisione di Jayadratha,

  18 	come può sopravvivere a te che sei invincibile, Phalguna o figlio di Rādhā,
     	e uccidere prima del tramonto del sole il sovrano sindhu?

  19 	protetto dal re dei madra, e da Kṛpa grand'anima,
     	Jayadratha all'avanguardia, come può essere ucciso dal conquista-ricchezze?

  20 	e protetto dal droṇide, da me e da Duḥśāsana,
     	in che modo Bībhatsu spinto dal fato può raggiungere il sindhu?

  21 	molti prodi stanno combattendo e il sole sta calando,
     	e quando sarà tramontato, il pṛthade non raggiungerà Jayadratha o onorevole,

  22 	tu o Karṇa assieme a me e con gli altri prodi e grandi guerrieri,
     	combatti con massimo impegno, contro il pṛthāde in battaglia.'

  23 	così apostrofato da tuo figlio il figlio di Rādhā o mio signore,
     	queste parole rispondeva a Duryodhana il migliore dei kuru:

  24 	'violentemente io fui ferito in battaglia con innumerevoli fiumi di frecce,
     	dal prode arciere Bhīmasena dalla ferma mira,

  25 	ma io devo restare, e resto al presente sul campo o onorevole,
     	nessuna mia parte si muove dalla lotta pur essento torturato dalle frecce,

  26 	io dunque combatterò o re, con supremo sforzo in battaglia,
     	affinché il primo dei pāṇḍava non uccida il sindhu,

  27 	finché io sto combattendo e lanciando aguzze frecce,
     	il valoroso ambidestro, il conquista-ricchezze non raggiungerà il sindhu,

  28 	quanto deve essere fatto sempre secondo potere e per tuo beneficio,
     	io lo compirò o kaurava, la vittoria è radicata nel destino.

  29 	oggi io combatterò contro Arjuna comfidando nella mia valentìa,
     	per te o tigre fra gli uomini, ma la vittoria è radicata nel destino,

  30 	oggi o migliore di kuru vedranno tutti i viventi lo scontro
     	terribile da far rizzare i capelli del pṛthāde con me.'

  31 	mentre Karṇa e il kaurava così parlavano sul campo,
     	Arjuna con aguzze frecce colpiva il tuo esercito,

  32 	tagliava in battaglia con dardi dalle larghe punte affilate, le braccia,
     	di quei prodi che mai indietreggiano, simili a barre di ferro o a proboscidi, 

  33 	e le teste tagliava il grandi-braccia con affilate frecce,
     	le proboscidi degli elefanti, le teste dei cavalli e gli assi dei carri da ogni parte,

  34 	e i cavalieri pieni di sangue coi loro dardi e lance in pugno,
     	tagliava ciascuno in due o in tre pezzi, Bībhatsu colle sue rasoiate,

  35 	i principali cavalli ed elefanti cadevano a migliaia,
     	e pure i vessilli, i parasoli, gli archi, i flabelli e le teste,

  36 	come un fuoco acceso un foresta, bruciava il tuo esercito,
     	il pṛthāde e in breve tempo rendeva la terra coperta di sangue,

  37 	quel forte avendo ucciso la maggior parte dei guerrieri del tuo esercito,
     	quell'invincibile dal sincero coraggio si precipitava sul re sindhu,

  38 	Bībhatsu protetto da Bhīmasena e dal sātvata,
     	splendeva o migliore dei bhārata come un fuoco fiammeggiante,

  39 	i tuoi stimati eroi vedendo Phalguna così schierato,
     	quei grandi arcieri, tori fra gli uomini non lo sopportavano,

  40 	Duryodhana e Karṇa, Vṛṣasena, e anche il re dei madra,
     	Aśvatthāman e Kṛpa e lo stesso re dei sindhu,

  41 	intenti alla salvezza del sindhu accerchiarono il coronato,
     	che danzava in mezzo a quei carri, al suono delle corde dell'arco,

  42 	tutti esperti d'armi, senza paura circondaroro il pṛthāde,
     	sapiente in battaglia, simile al distruttore a bocca spalancata,

  43 	messo il re sindhu dietro di loro volendo uccidere Arjuna e l'incrollabile,
     	aspettavano il tramonto del sole, mentre il sole diventava rosso,

  44 	con le braccia simili a serpenti, tendendo gli archi, scagliavano
     	frecce simili e raggi di sole a centinaia contro Phalguna,

  45 	il coronato arduo da affrontare, quelle frecce scagliate 
     	ciascuna in due, in tre, o in otto parti tagliate, li colpiva sul campo,

  46 	il figlio della figlia di Śaradvat, mostrava la sua forza,
     	con la coda di leone nel pavese o re, arrestava Arjuna,

  47 	colpendo il pṛthāde con dieci frecce e Vāsudeva con sette.
     	rimaneva schierato sul percorso del carro a proteggere il sindhu,

  48 	quindi tutti quei grandi guerrieri, i migliori dei kuru lo circondarono
     	da ogni parte con una grande schiera di carri,

  49 	e tendendo i loro archi e scagliando le loro frecce,
     	proteggevano il sindhu, per ordine di tuo figlio,

  50 	allora la forza del braccio del prode pṛthāde appariva,
     	e l'inesauribilità delle frecce dell'arco gāṇḍīva,

  51 	coi suoi dardi parando le frecce del droṇide e del figlio di Śaradvat,
     	colpiva ciascuno di tutti loro con nove frecce,

  52 	e il droṇide colpiva lui con venticinque, e Vṛṣasena con sette,
     	e Duryodhana con venti, e Karṇa e Śalya ciascuno con tre,

  53 	essi con grandi urla e colpendolo ripetutamente,
     	e muovendo i loro archi lo circondavano da ogni parte,

  54 	aderendo in ogni parte con le ruote rapidamente fecero un cerchio di carri,
     	aspettando il tramonto del sole si affrettavano quei grandi guerrieri,

  55 	urlandogli contro e agitando gli archi essi,
     	gli rovesciarono terribili strali, come nuvole le piogge su una montagna,

  56 	mostrarono allora colà delle armi divine o re, questi
     	prodi dalle braccia d'acciaio, sulle membra del conquista-ricchezze,

  57 	quel forte dopo aver ucciso la maggior parte dei guerrieri del tuo esercito,
     	quell'invincibile dal sincero coraggio si precipitava sul sindhu,

  58 	allora Karṇa o re, lo arrestava con le sue frecce,
     	davanti a Bhīmasena e al sātvata o bhārata,

  59 	il pṛthāde grandi-braccia con dieci frecce controcolpiva sul campo di battaglia,
     	il figlio del sūta, sotto gli occhi di tutte le truppe,

  60 	e il sātvata con tre frecce colpiva Karṇa o mio signore,
     	e Bhīmasena con altre tre, e di nuovo il pṛthāde con altre sette,

  61 	Karṇa grande sul carro, li controcolpiva ciascuno con sessanta,
     	questo era lo scontro o re, di Karṇa contro molti,

  62 	e là noi vedemmo un portento del figlio del sūta o mio signore,
     	che da solo in battaglia, con furia tre carri arrestava,

  63 	ma Phalguna grandi-braccia, colpiva Karṇa il figlio del sole,
     	in ogni parte del corpo, con centinaia di frecce sul campo,

  64 	con tutte le membra piene di sangue, il potente figlio del sūta, 
     	quel valoroso, con cinquecento frecce controcolpiva Phalguna,
     	vedendo la sua abilità in battaglia non lo sopportava Arjuna,

  65 	quindi il pṛthāde tagliato il suo arco lo colpiva in mezzo al petto,
     	con nove frecce, con rapidità il valoroso conquista-ricchezze,

  66 	e per ucciderlo una freccia splendente come il sole in battaglia
     	il conquista-ricchezze rapidamente gli scagliava attento ad affrettarsi,

  67 	ma il droṇide tagliava quella freccia mentre si avventava con violenza,
     	con una freccia affillata a mezza luna, ed essa cadeva a terra,

  68 	allora afferrato un altro arco quel potente figlio del sūta,
     	Karṇa uccisore di nemici, copriva Phalguna
     	con molte migliaia di frecce in attacchi e contrattacchi,

  69 	quei due grandi guerrieri, leoni fra gli uomini urlando come due tori,
     	con le loro frecce riempivano il cielo di frotte di dardi,
     	e resisi vicendevolmente nascosti si colpivano l'un l'altro,

  70 	il pṛthāde: io sono qui, fermati!' e Karṇa: 'ci sono fermati o Phalguna.'
     	così deridendosi i due si colpivano con male parole, 

  71 	quei due valorosi combattevano sul campo, bellamente, rapidi ed efficaci,
     	ed erano in bella vista di tutti quei guerrieri riuniti,

  72 	osservati in battaglia da siddha, cāraṇa e uccelli,
     	i due combattevano o grande re, volendo uccidersi a vicenda,

  73 	allora Duryodhana o re, ai tuoi si rivolgeva:
     	' sforzatevi di proteggere il figlio di Rādhā, senza aver ucciso Arjuna,
     	il figlio di Rādhā non si ritirerà, così mi ha detto quel toro.'

  74 	in quel frangente o re, vedendo il valore di Karṇa,
     	con frecce a tutta forza scagliate, i quattro cavalli di Karṇa
     	spediva al mondo dei morti, con quattro supreme frecce,

  75 	e il suo auriga con un dardo bhalla abbatteva dal piano del carro,
     	e lo colpiva con le frecce sotto gli occhi di tuo figlio,

  76 	trafitto in battaglia, coi cavalli e l'auriga uccisi,
     	confuso dal fiume di frecce, non sapeva cosa dovesse fare,

  77 	vedendolo senza carro, facendolo salire sul proprio carro allora,
     	Aśvatthāman o grande re, di nuovo combatteva contro Arjuna,

  78 	il re dei madra però, colpiva il kuntīde con trenta frecce,
     	e il figlio di Śaradvat mirava a Vāsudeva con venti,
     	e colpiva il conquista-ricchezze con dodici frecce appuntite a pietra,

  79 	e il re dei sindhu con quattro, e Vṛṣasena con sette
     	ciascuno dei due o grande re colpivano Kṛṣṇa e il pṛthāde,

  80 	il figlio di Kuntī, il conquista-ricchezze li controcolpiva:
     	il figlio di Droṇa con sessantaquattro, e il re dei madra con cento,

  81 	il re sindhu con dieci bhalla e Vṛṣasena con tre frecce,
     	e dopo aver colpito il figlio di Śaradvat con venti il pṛthāde lanciava un urlo,

  82 	volendo impedire il giuramento dell'ambidestro,
     	i tuoi insieme rapidi assalivano il conquista-ricchezze,

  83 	allora Arjuna facendo tremare i figli di Dhṛtarāṣṭra evocava l'arma dalle infinite punte,
     	i kaurava assalirono il figlio di Pāṇḍu scagliando piogge di frecce dai preziosi carri,

  84 	quindi sorto questo terribile e confuso tumulto o bhārata,
     	il principe coronato e inghirlandato non si confondeva allora, scagliando le sue frecce,

  85 	volendo il regno l'ambidestro ricordando le offese dei kuru fatte per dodici anni,
     	quel grand'anima con le infinite frecce scagliate dal gāṇḍīva copriva ogni direzione,

  86 	il cielo sembrava acceso di meteore, innumerevoli uccelli si gettavano sui corpi,
     	mentre il coronato infuriato uccideva i nemici coll'arco dalla bruna corda,

  87 	il gloriosissimo coronato vincitore di armate, col suo grande arco le loro frecce,
     	i migliori cavalli, gli elefanti coi loro guidatori, i primi tra i kuru abbatteva con le frecce,

  88 	quei sovrani afferrando sul campo, mazze e pesanti sbarre di ferro, spade e lance,
     	e altre grandi armi, di terribile aspetto, con violenza assalivano il pṛthāde,

  89 	col suo grande arco questi prodi coi loro carri, cavalli ed elefanti, e le schiere dei fanti
     	quell'eroe distruggendo le vite di tutti quei guerrieri aumentava il regno di Yama.”
     


                              CXXI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ il pṛthāde, il conquista-ricchezze si muoveva visibile in battaglia, 
     	mostrando simultaneamente in ogni luogo meravigliose armi,

   2 	come un sole giunto a mezzogiorno che brucia nel cielo,
     	nessuno dei viventi era in grado di guardare il pāṇḍava,

   3 	le frecce di quel grand'anima, scagliate dal gāṇḍīva,
     	noi vedevamo in battaglia, simili a stormi di oche selvatiche in cielo,

   4 	parando con le sue frecce interamente le armi di quei valorosi,
     	intento in una fiera impresa, si mostrava simile a Rudra,

   5 	Arjuna o re superava quei carri eccellenti,
     	confondendoli con le frecce per poter uccidere Jayadratha,

   6 	scagliando frecce in ogni direzione, con Kṛṣṇa come auriga,
     	agiva in battaglia mostrandosi rapido il conquista-ricchezze,

   7 	le frotte di frecce di quel grand'anima, volando come raggi di sole,
     	apparivano in mezzo al cielo a centinaia e a migliaia,

   8 	non vedevamo quel grande arciere mentre prendeva, né incoccava,
     	né scagliava quel pāṇḍava figlio di Kuntī,

   9 	quindi in tutti i luoghi avendo confuso tutti quei carri
     	in battaglia, il kuntīde ai avventava su Jayadratha,
     	e lo colpiva con sessantaquattro frecce ben levigate,

  10 	il re dei sindhu allora colpito dalle frecce dell'arco gāṇḍīva,
     	non lo sopportava come un elefante colpito dagli uncini,

  11 	col suo cinghiale per vessillo rapido, delle frecce dalle piume di avvoltoio,
     	simili a serpi velenose, ben polite dal costruttore,
     	scagliava quelle aguzze frecce all'ambidestro,

  12 	colpito il gāṇḍīva con tre frecce e Arjuna con sei,
     	con altre otto trafiggeva i cavalli e con una sola piumata la bandiera,

  13 	Arjuna abbattendo quelle aguzze frecce scagliate dal sindhu,
     	in un attimo con le sue frecce tagliava la testa dell'auriga
     	del sindhu dal corpo e pure la preziosissima bandiera,

  14 	quel grande pennone rotto e distrutto, colpito dalle frecce,
     	il cinghiale del re dei sindhu, cadeva simile a fuoco fiammeggiante,

  15 	in quel frangente rapido muovendosi il sole,
     	Janārdana in fretta diceva al pāṇḍava allora:

  16 	' taglia o conquista-ricchezze, la testa del malvagio sindhu,
     	alla grande montagna occidentale si avvia il creatore del giorno,
     	ascolta le mie parole riguardo all'uccisione di Jayadratha,

  17 	Vṛddhakṣatra è chiamato al mondo il padre del sindhu,
     	egli dopo molto tempo ha ottenuto come figlio, il sindhu 

  18 	Jayadratha uccisore di nemici, e diceva allora a quel sovrano
     	una voce nell'aria, sonora come il tabureggiare delle nuvole:

  19 	' tuo figlio tra i mortali dotati di stirpe, condotta, e controllo,
     	sarà per qualità illustre, e tale come fosse delle due stirpi,
     	eccellente tra gli kṣatriya sempre onorato dai prodi,

  20 	ma combattendo contro i nemici in battaglia quell'arciere,
     	il nemico con furia gli taglierà la testa nascosto sulla terra.'

  21 	udito ciò il re dei sindhu, meditato a lungo o uccisore di nemici,
     	a tutti i parenti diceva questo, infiammato dall'amore per il figlio:

  22 	mentre mio figlio sta combattendo conducendo un difficile compito,
     	chi farà cadere a terra la testa di mio figlio,
     	senza alcun dubbio la sua testa in cento pezzi si romperà.' 

  23 	ciò detto, allora messo sul trono Jayadratha,
     	Vṛddhakṣatra si recava nella foresta impegnato in un fiero tapas,

  24 	quello splendido pratica un terribile tapas arduo a farsi,
     	appena fuori di questi samantapañcaka o eroe dalla scimmia nel pavese,

  25 	perciò tu tagliata la testa di Jayadratha in questa grande battaglia,
     	con un'arma divina o uccisore di nemici, dalla terribile portentosa azione,

  26 	e o fratello minore del figlio del vento, rapidamente la sua cogli orecchini
     	del signore dei sindhu fai cadere in grembo a Vṛddhakṣatra o bhārata,

  27 	se tu quella testa farai cadere al suolo,
     	anche la tua testa si frantumerà in cento pezzi senza dubbio,

  28 	come ha fatto sapere il re, signore della terra,
     	allora agisci o migliore dei kuru affidandoti all'arma divina,

  29 	nulla di impossibile o non fattibile da te quaggiù si trova,
     	o anche nei tre mondi riuniti o rampollo del Vāsava.'

  30 	udendo queste parole, leccandosi le labbra,
     	consacrandola con un divino mantra, una freccia dal tocco della folgore

  31 	di Indra, potente in ogni compito, onorata con ogni profumata ghirlanda,
     	scagliava Arjuna rapidamente intento ad uccidere il sindhu,

  32 	questa freccia scagliata dal gāṇḍiva veloce come un falco, 
     	come un uccelo dalla cima di un albero tagliava la testa del sindhu,

  33 	e la spingeva ancora in alto con le frecce il conquista-ricchezze,
     	per amareggiare i nemici e rallegrare gli amici,

  34 	il pāṇḍava in quel frangente facendo un continuo colle frecce,
     	quella testa tarsportava fuori da samantapañcaka,

  35 	dove in quel momento il sovrano Vṛddhakṣatra,
     	il tuo illustre parente era seduto in concentrazione o mio signore,

  36 	e mentre era così seduto, la testa del re dei sindhu,
     	coi capelli neri, e coi suoi orecchini cadeva sul suo grembo,

  37 	e caduta la testa coi bei orecchini, su grembo 
     	del sovrano Vṛddhakṣatra a sua insaputa o uccisore di nemici,

  38 	e mentre il saggio Vṛddhakṣatra recitando le sue preghiere 
     	si alzava rapidamente la testa cadeva al suolo,

  39 	quindi la testa del figlio di quel sovrano di uomini caduta 
     	a terra, anche la sua testa andava in cento pezzi o uccisore di nemici,

  40 	allora tutti gli esseri caddero in grande meraviglia,
     	e Vāsudeva elogiava il grande guerriero Bībhatsu,

  41 	vedendo dunque ucciso il re dei sindhu Jayadratha,
     	dagli occhi dei tuoi figli per il dolore cadevano molte lacrime,

  42 	Bhīmasena però per avvertire il pāṇḍava sul campo,
     	riempiva il cielo e la terra con un grande ruggito leonino,

  43 	e udendo questo grande urlo il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira,
     	capiva che il re dei sindhu era stato ucciso da Phalguna grand'anima,

  44 	allora rendendo gioiosi i suoi guerrieri col suono dei tamburi,
     	si precipitava in battaglia per combattere contro il figlio di Bharadvāja,

  45 	allora infuriava o re, mentre il sole si avviava al tramonto,
     	uno scontro da far rizzare i capelli tra Droṇa e i somaka,

  46 	questi grandi guerrieri con ogni sforzo per uccidere il figlio
     	di Bharadvāja combattevano o re, dopo che il sindhu era stato ucciso, 

  47 	e i pāṇḍava ottenuta la vittoria uccidendo il sindhu,
     	combattevano ripetutamente contro Droṇa bramosi di vittoria,

  48 	e pure Arjuna combatteva contro i tuoi guerrieri supremi sul carro,
     	in battaglia o grande re, dopo aver ucciso il sovrano dei sindhu,

  49 	come il re degli dèi i nemici degli dei, il coronato li disperdeva in ogni parte
     	come il sole disperde le tenebre, quel valoroso avendo compiuto il suo giuramento.”