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70. Ghaṭotkacavadha

( L'uccisione di Ghaṭotkaca. VII, 122-154)

                              CXXII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ ucciso dunque il valoroso sindhu dall'ambidestro,
     	raccontami o Saṁjaya che cosa fecero i miei.”

   2 	Saṁjaya disse:
     	“vedendo il sindhu ucciso in battaglia dal pṛthāde o mio signore,
     	Kṛpa il figlio di Śaradvat, caduto in preda alla furia allora,

   3 	riempiva il pāṇḍava di una grande pioggia di frecce,
     	il droṇide stando sul carro assaliva il pṛthāde Phalguna,

   4 	quei due eccellenti sul carro, coi loro carri entrambi assalendo
     	quel supremo sul carro lo ricoprivano di aguzze frecce,

   5 	ma quel grandi-braccia da entrambe quelle grandissime piogge di frecce,
     	colpito, cadeva in una supremo ambascia quel migliore sul carro,

   6 	volendo uccidere il maestro e il figlio del maestro,
     	il figlio di Kuntī il conquista-ricchezze agiva da maestro,

   7 	parando con le sue frecce le armi del drọnide e del figlio di Śaradvat,
     	scagliava delle frecce di grande potenza per colpire entrambi,

   8 	le frecce lanciate da quel vincente, non colpirono troppo violentemente 
     	i due ma per il supremo numero essi caddero in grande ambascia,

   9 	allora il figlio di Śaradvat o re, ferito dalle frecce del kuntīde,
     	si sedeva sul piano del carro e cadeva in deliquio,

  10 	vedendo il suo signore in difficoltà ferito dalle frecce,
     	il suo auriga pensando fosse morto lo conduceva via,

  11 	svenuto dunque o grande re, Kṛpa il figlio di Śaradvat,
     	anche Aśvatthāman si allontanava dalle vicinanza del carro del pāṇḍava,

  12 	il pṛthāde vedendo però il figlio di Śaradvat ferito dalle frecce,
     	sul carro quel grande arciere si lamentava per Kṛpa:

  13 	'vedendo ciò quel grande saggio dello kṣattṛ diceva al re,
     	al momento della nascita del malvagio Suyodhana distruttore della stirpe:

  14 	'sia rettamente spedito all'altro mondo, questa disgrazia della stirpe,
     	da lui verrà un grandissimo pericolo per i principali kuru.'

  15 	giunte a compimento le parole di quel parlante il vero,
     	sono oggi, che vedo Kṛpa accasciato sul carro dalle frecce,

  16 	vergogna sia alla condotta guerriera, vergogna sia alla forza e al valore,
     	come uno come me ha potuto assalire il maestro brahmano?

  17 	figlio di un ṛṣi il mio maestro, cognato e amico di Droṇa,
     	giace sul piano del carro, trafitto dalle mie frecce,

  18 	colpito violentemente dalle frecce che io malvolentieri ho scagliato,
     	siede ora sul piano del carro, quasi colpendomi il respiro,

  19 	quello splendido da me pur colpito dalle sue frecce doveva essere solo guardato,
     	invece è stato abbattuto dalle molte mie frecce per povertà di concentrazione,

  20 	cadendo egli mi addolora di più dell'uccisione di mio figlio,
     	guarda o Kṛṣṇa come è finito Kṛpa che giace nel suo carro,

  21 	quei tori fra gli uomini che ottengono sapienza dai maestri,
     	e qui offrono loro quanto desiderano, ottengono la divinità,

  22 	quelle vergogne degli uomini che ottenuta sapienza dai guru,
     	li uccidono sono dei malvagi destinati all'inferno, 

  23 	l'azione che io ho compiuto ora certo conduce all'inferno,
     	che ho abbattuto sul carro il maestro Kṛpa con una pioggia di frecce,

  24 	Kṛpa fornedomi un tempo quest'arma mi disse:
     	'non deve mai essere usato contro il guru o kaurava.'

  25 	a queste parole del virtuoso maestro dalla grande anima,
     	io non ho obbedito innondandolo di frecce in battaglia,

  26 	mi prostro a questo onorevole, al gautama che mai fugge,
     	vergogna sia a me o vṛṣṇi, che l'ho attaccato.'

  27 	mentre così si lamentava l'ambidestro, il figlio di Rādhā,
     	vedendo ucciso il sindhu, contro di lui si avventava,

  28 	il pṛthāde grande sul carro, vedendo arrivare il figlio di Rādhā,
     	ridendo al figlio di Devakī queste parole diceva:

  29 	' il figlio di Adhiratha, si precipita verso il carro di Sātyaki,
     	non sopporta che abbia ucciso sul campo Bhūriśravas,

  30 	spingi i cavalli o Janārdana dove lui sta andando,
     	che quel potente non mandi Sātyaki sul sentiero del figlio di Somadatta.'

  31 	così apostrofato dall'ambidestro il grandi-braccia, il lunghi-capelli,
     	dal grande splendore rispondeva queste opportune parole:

  32 	' lascia che il grandi-braccia sia da solo contro Karṇa o pāṇḍava,
     	comunque è insieme ai due figli di Drupada, il toro dei sātvata,

  33 	non è il momento o pṛthāde che tu ti scontri con Karṇa,
     	egli ha la lancia del Vāsava splendente come meteora,
     	quell'uccisore di nemici la custodisce con venerazione per te,

  34 	quindi vada pure Karṇa dove sta il sātvata come vuole,
     	io conosco o kaurava il destino di quel malevolo.'"

  35 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	"quello che fu lo scontro del vṛṣṇi col valoroso Karṇa,
     	dopo che fu ucciso Bhūriśravas e abbattutto il sindhu,

  36 	e pure Sātyaki privo di carro su quale carro saliva,
     	avendo come guardie laterali i due pāñcāla, questo dimmi o Saṁjaya.”

  37 	Saṁjaya disse:
     	“ dunque ti descriverò quanto accaduto nella grande battaglia,
     	per la tua cattiva condotta, ascoltalo fattoti saldo, 

  38 	precedentemente nella sua mente Kṛṣṇa sapeva o potente,
     	che il valoroso Sātyaki sarebbe stato vinto dall'eroe collo yūpa sul vessillo,

  39 	Janārdana conosce o re, sia il passato che il futuro,
     	quindi rivolgendosi al suo auriga, ordinava a Dāruka:
     	' il mio carro sia domani aggiogato.' così o re, quel grandi-braccia,

  40 	né dèi, né gandharva, né yakṣa, uraga o rākṣasa,
     	e neppure uomini possono mai sconfiggere i due Kṛṣṇa,

  41 	a cominciare dal Grande avo, dèi e siddha conoscono
     	la potenza infinita di quei due, ascolta dunque come fu quello scontro

  42 	veduto Sātyaki senza carro e Karṇa con le armi puntate,
     	il mādhava dava fiato alla conchiglia con grande forza nella nota ārṣabha,

  43 	e giungendo Dāruka in quel luogo, udito che ebbe il suono della conchiglia,
     	conduceva a lui quel carro con il vessillo d'oro al vento,

  44 	col permesso del lunghi-capelli il nipote di Śini, 
     	saliva sul carro splendente come il sole acceso, assieme a Dāruka,

  45 	ai migliori cavalli: Sainya, Sugrīva, Meghapuṣpa, Balāhaka,
     	di grande vigore, che vanno dove vogliono, coi finimenti d'oro,

  46 	aggiogato, salito sul quel carro, simile ai divini carri volanti,
     	quel forte assaliva il figlio di Rādhā con molte frecce,

  47 	e le due guardie alle ruote Yudhāmanyu e Uttamaujas,
     	lasciato il carro del conquista-ricchezze si rivolsero contro il figlio di Rādhā,

  48 	ma il figlio di Rādhā o grande re, scagliando una pioggia di frecce,
     	con furia si avventava in battaglia contro l'incrollabile nipote di Śini,

  49 	né lotta divina o di gandharva, né di asura, uraga o rākṣasa,
     	tale a quello scontro fu mai udita in cielo o in terra,

  50 	si fermava l'intera armata di carri, cavalli uomini ed elefanti,
     	a guardare con animo meravigliato o grande re, l'agire dei due,

  51 	tutti guardavano quello scontro aldilà dell'umano,
     	di quei due eccellenti uomini, e di Dāruka come auriga,

  52 	meravigliati dai cerchi avanti e indietro fatti dall'auriga
     	discendente di Kaśyapa stando sul suo carro,

  53 	lassù in cielo dèi, gandharva e dānava,
     	si erano precipitati a vedere lo scontro tra Karṇa e il nipote di Śini,

  54 	per i loro amici marciando emulandosi fieri in battaglia,
     	Karṇa simile ad un immortale e Yuyudhāna, figlio di Satyaka,

  55 	si riversavano l'un l'altro o grande re, piogge di frecce,
     	Karṇa con piogge di frecce assaliva violentemente il nipote di Śini,

  56 	non sopportando l'uccisione del kaurava e di Jalasaṁdha,
     	Karṇa pieno di dolore, soffiava come un uraga,

  57 	quasi bruciando furioso cogli occhi in battaglia il nipote di Śini,
     	quell'uccisore di nemici lo attaccava con forza ripetutamente,

  58 	Sātyaki però vedendolo infuriato lo controcolpiva,
     	con una grande pioggia di frecce, come elefante contro elefante,

  59 	quelle due tigri fra gli uomini scontrandosi come due fortissime tigri,
     	si ferivano vicendevolmente in battaglia quei due dall'incomparabile coraggio,

  60 	allora il nipote di Śini con frecce interamente di ferro, Karṇa 
     	trafiggeva in tutte le membra ripetutamente, quell'uccisore di nemici,

  61 	e il suo auriga con un dardo bhalla abbatteva dal piano del carro,
     	e i quattro bianchi cavalli uccideva con aguzze frecce,

  62 	e quel toro tra gli uomini con altre cento ridotta in cento frammenti la bandiera,
     	rendeva Karṇa privo di carro, sotto gli occhi di tuo figlio,

  63 	quindi abbattuti o re, i tuoi tori fra gli uomini,
     	Vṛṣasena, figlio di Karṇa e Śalya il signore di madra,

  64 	e il figlio di Droṇa da ogni parte circondarono il nipote di Śini,
     	quindi tutto era confuso e non si capiva più nulla,

  65 	allora reso privo del carro il figlio del sūta da Sātyaki,
     	grande urla sorgevano o re, tra tutte le truppe,

  66 	ma Karṇa afflitto o re, e colpito dalle frecce del sātvata,
     	sospirando o re, saliva sul carro di Duryodhana,

  67 	onorando l'amicizia di tuo figlio fin dalla fanciullezza
     	e mantenendo la promessa fatta col dono del regno,

  68 	quindi privato del carro Karṇa, il potente Sātyaki 
     	non uccideva i tuoi figli o principe, con Duḥśāsana in testa,

  69 	per rispetto alla promessa fatta un tempo a Bhīmasena,
     	privi di carro e abbattuti li rendeva, ma non ne prendeva le vite,

  70 	da Bhīmasena invero l'uccisione dei tuoi figli fu giurata,
     	durante la partita, e dal pṛthāde fu dichiarata l'uccisione di Karṇa,

  71 	ma con grande impegno cercarono di uccidere Sātyaki allora,
     	i migliori carri con Karṇa in testa, ma non ne furono capaci,

  72 	il droṇide, e Kṛtavarman e anche altri grandi guerrieri,
     	centinaia di tori tra gli kṣatriya furono sconfitti da un solo arciere,
     	che bramava l'altro mondo, e il bene del dharmarāja,

  73 	Sātyaki, quel tormenta-nemici, per valore pari ai due Kṛṣṇa,
     	al mondo vi è Kṛṣṇa, e il pṛthāde armato di arco,
     	e poi il nipote di Śini tigre fra gli uomini, e un quarto non si trova.”

  74 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ stando Sātyaki sull'invitto carro di Vāsudeva,
     	rendeva Karṇa privo di carro, quel giovane simile a Vāsudeva,

  75 	in compagnia di Dāruka e confidando nella forza del suo braccio,
     	su qualche altro carro ancora saliva Sātyaki,

  76 	questo voglio sapere da te, che lo sai dire,
     	invincibile io lo credo, questo raccontami o Saṁjaya.”

  77 	Saṁjaya disse:
     	“ascolta o re come il fratello minore di Dāruka, di grande intelletto,  
     	gli portava veloce un altro carro, abilmente fabbricato secondo le regole, 

  78 	col suo timone dotato di catene di ferro e d'oro,
     	intarsiato di migliaia di stelle, e col vessillo leonino sul pennone, 

  79 	aggiogato a destrieri veloci come vento, coperti di finimenti d'oro, 
     	bianchi come la luna, saldi da superare ogni rumore, 

  80 	e protetti da corazze d'oro quei supremi destrieri, o signore di popoli,
     	il carro era coperto da reti di campanelle, con splendenti lance e giavellotti,

  81 	fornito degli attrezzi da guerra, pieno di molte armi,
     	quel carro gli portava dal rumore di nube tonante,

  82 	su questo salito il nipote di Śini, attaccava il tuo esercito,
     	e pure Dāruka si recava a suo piacimento vicino al lunghi-capelli,

  83 	e anche a Karṇa o grande re, coi suoi destrieri, di suprema velocità,
     	bianchi come il latte e la luna, coperti di belle armature,

  84 	un supremo carro dotato di parapetti e bandiera d'oro, completo di strumenti e
     	pennone, ben condotto, e fornito di molte armi,

  85 	gli portarono, e Karṇa stando su quello attaccava i nemici,
     	tutto quanto mi hai chiesto io ti ho raccontato,

  86 	ancora però ascolta la distruzione che avvenne per tua colpa,
     	trentuno dei tuoi figli furono abbattuti da Bhīmasena,

  87 	a cominciare da Durmukha, che sempre combatteva bellamente,
     	e a centinaia furono uccisi i guerrieri dal sātvata e da Arjuna,

  88 	a cominciare da Bhīṣma e da Bhagadatta o mio signore,
     	così si svolgeva la strage o re, per il tuo cattivo consiglio.”
     


                              CXXIII


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ morti così questi prodi, di costoro o Saṁjaya,
     	quale da Bhīma allora era attaccato? raccontami o Saṁjaya”

   2 	Saṁjaya disse:
     	"privo del carro Bhīmasena, ferito dalle ingiurie di Karṇa,
     	caduto in preda al furore, queste parole diceva a Phalguna:

   3 	' ripetutamente mi ha detto: ' tu eunuco, sciocco ghiottone,
     	fanciullo inesperto di armi, non combattere, incapace di combattimento.'

   4 	così mi ha detto Karṇa davanti a te o conquista-ricchezze,
     	devo uccidere chi così parla, e lui così mi ha detto o bhārata,

   5 	un voto fu giurato da me assieme a te o grandi-braccia,
     	e come il mio anche il tuo sia compiuto o kuntīde,

   6 	rammenta o migliore degli uomini il mio giuramento di ucciderli,
     	e affinché si realizzi dunque agisci o conquista-ricchezze.'

   7 	udite queste parole di Bhīma, quell'incomparabile per coraggio,
     	Arjuna allora diceva a Karṇa avvicinandosi a lui sul campo:

   8 	' Karṇa, Karṇa o scarso di inteligenza, tu elogi te stesso o figlio del sūta,
     	ascolta o ingiusto, quanto io ti dirò al presente,

   9 	due esiti ha l'agire dei prodi sul campo vittoria o sconfitta,
     	e le due cose o figlio di Rādhā sono incerte anche per Indra che combatta,

  10 	come volendo morire fosti sconfitto e privato del carro da Yuyudhāna,
     	e per caso fosti capace di privare del carro Bhīmasena,

  11 	ma contro il dharma è o figlio di Rādhā, quanto dicesti a Bhīma,
     	che conosce il giusto combattimento, e che combatte senza fuggire,
     	coprendo il campo di battaglia di prodi imprese per quanto può,

  12 	sotto gli occhi di tutti gli eserciti, del lunghi-capelli e dei miei,
     	Bhīmasena ti ha privato del carro molte volte,
     	e quel rampollo di Pāṇḍu non ti ha detto nessuna ingiuria,

  13 	e giacché molte offese ha dovuto sentire da te ventre-di-lupo,
     	e che fuori della mia vista il figlio di Subhadrā fu da voi ucciso,

  14 	perciò di quella colpa oggi ottieni dunque il frutto,
     	per la tua distruzione hai tagliato il suo arco o malvagio,

  15 	perciò oggi sarai ucciso da me o folle, col tuo seguito di truppe e animali
     	compi ogni cosa tu debba fare, un grande pericolo si abbatte su di te,

  16 	io ucciderò Vṛṣasena in battaglia sotto il tuo sguardo,
     	e pure quei sovrani che per confusione di intelletto mi attaccheranno,
     	tutti costoro io ucciderò in verita, io afferro la mia arma,

  17 	e vedendo te dalla folle e incompiuta intelligenza, pur stimato 
     	caduto in battaglia, lo sciocco Duryodhana violentemente si dorrà.'

  18 	compiuta la promessa di uccidere il figlio del sūta da parte di Arjuna,
     	un grande e tumultuoso rumore sorgeva fra i carri allora,

  19 	e infuriano quel confuso scontro nella grande battaglia,
     	il sole dai mille raggi, indebolito raggiungeva il monte del tramonto,

  20 	allora o re, il signore-dei-sensi, a Bībhatsu che stava alla testa 
     	della battaglia avendo compiuto il suo voto, questo diceva:

  21 	'per fortuna o Jiṣṇu è compiuto il tuo grande giuramento,
     	per fortuna è stato ucciso il malvagio Vṛddhakṣatra con suo figlio,

  22 	pure l'esercito degli dèi o bhārata, incontrando l'esercito dei figli di Dhṛtarāṣṭra,
     	sarebbe distrutto in battaglia, o Jiṣṇu, non vi è qui dubbio alcuno,

  23 	io non vedo uomo al mondo pur pensandoci,
     	che a parte te o tigre fra gli uomini possa combattere contro questo esercito,

  24 	molti principi della terra di grande potere uguali o
     	anche superiori a te si sono riuniti a causa del figlio di Dhṛtarāṣṭra,
     	questi scontrandosi con la tua furia in battaglia, armati non ti hanno attaccato,

  25 	il tuo valore e la tua forza è simile a quello di Rudra, di Śakra e del distruttore,
     	nessuno è in grado sul campo di agire con quell'ardimento,
     	che tu hai mostrato oggi da solo massacrando il nemici,

  26 	e così quando avrai ucciso Karṇa malanima, col suo seguito,
     	io ti applaudirò di nuovo, come vincitore e uccisore di nemici.' 

  27 	a lui Arjuna rispondeva:' per tua grazia o mādhava,
     	ho compiuto questo giuramento, difficile anche per i saggi dèi,

  28 	non desta meraviglia la vittoria di quelli di cui sei protettore o mādhava,
     	per tuo favore Yudhiṣṭhira otterrà l'intera terra,

  29 	tuo è il peso o vṛṣṇi, e tua la vittoria o potente,
     	noi siamo resi forti da te e tuoi servi o uccisore di Madhu.'

  30 	così apostrofato, sorridendo Kṛṣṇa lentamente guidando i cavalli,
     	mostrava al pṛthāde quella grande sanguinosa battaglia.

  31 	il beato Kṛṣṇa disse:
     	' cercando la vittoria in battaglia e grande e pubblica gloria,
     	questi prodi principi uccisi dalle tue frecce giacciono a terra,

  32 	dispersi le armi e i gioielli, distrutti cavalli, carri ed elefanti,
     	a pezzi rotte le armature, sono caduti in supremo abbattimento,

  33 	quelli ancora vivi e i morti sono pieni di supremo splendore
     	e i sovrani morti sembrano ancora in vita, 

  34 	e dagli animali di costoro trafitti da frecce aguzze dalle cocche
     	d'oro, e dalle armi, guarda come è coperta la terra,

  35 	da corazze, e da scudi, da cavalli, e da teste coi loro orecchini,
     	e da copricapi e diademi, da ghirlande da gemme e da vesti,

  36 	da bracciali e da collari, e da collane splendenti,
     	e da altri bei ornamenti risplende la terra o bhārata,

  37 	e da pennacchi, e da flabelli da belle bandiere, da elefanti, cavalli e carri,
     	e da varie gualdrappe dei cavalli disperse,

  38 	e da bellissime e preziosissime coperte e gualdrappe di elefanti,
     	guarda come è piena la terra, come coperta da belle vesti,

  39 	e guarda gli altri caduti dagli elefanti, assieme agli elefanti bardati,
     	simili a leoni caduti dalla cima di un monte colpita da un fulmine,

  40 	e guarda gli altri a terra uniti ai loro cavalli,
     	e le schiere di cavalieri e fanti, immersi in fiotti di sangue.'"

  41 	Saṁjaya disse:
     	“ così Kṛṣṇa mostrando il campo di battaglia al coronato,
     	riunitosi coi suoi contento diede fiato alla pāñcajanya.”
     


                              CXXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora il re Yudhiṣṭhira sceso dal carro o bhārata,
     	abbracciava i due Kṛṣṇa pieno di lacrime per la gioia,

   2 	e tergendosi il bel viso simile a splendido loto,
     	diceva a Vāsudeva e al pāṇḍava, al conquista-ricchezze:

   3 	' fortuna che posso vedere sul campo i due grandi guerrieri compiuta l'impresa,
     	fortuna che fu ucciso il malo re dei sindhu vergogna degli uomini,

   4 	fortuna o Kṛṣṇa che una grandissima gioia mi è accaduta,
     	fortuna che le schiere nemiche sono sprofondate in un mare di dolore,

   5 	nulla si trova di impossibile nei tre mondi per quelli,
     	di cui tu sia guida e maestro universale o uccisore di Madhu,

   6 	per tua grazia o Govinda, noi vinceremo i nemici,
     	come un tempo fece l'istruttore di Pāka coi dānava, per tua grazia,

   7 	la conquista della terra, o anche la conquista del trimundio intero,
     	è certa per quelli o vṛṣṇi, dei quali tu sei soddisfatto o mādhava,

   8 	non vi è per costoro male alcuno né sconfitta in battaglia,
     	per quelli di cui tu, signore e guida dei trenta dèi, sei soddisfatto o mādhava,

   9 	per tua grazia o signore-dei-sensi, Śakra il signore delle schiere divine,
     	la conquista del trimundio quello splendido ha ottenuto in battaglia,

  10 	per il tuo favore i trenta dèi o signore dei trenta,
     	hanno avuto l'immortalità, o Kṛṣṇa, e hanno ottenuto i mondi imperituri,

  11 	per il favore da te prodotto e per il tuo valore o uccisore di nemici,
     	Śakra ha avuto la sovranità degli dèi, uccidendo i daitya a migliaia,

  12 	per tua grazia o signore-dei-sensi, il mondo coi suoi immobili e mobili,
     	saldo sulle sue fondamenta o valoroso, si appoggia sulle preghiere,

  13 	un solo oceano vi era un tempo tutto fatto di tenebra,
     	per tua grazia, il mondo ha ottenuto visibilità o migliore degli uomini,

  14 	quelli che si inchinano al signore-dei-sensi, all'incrollabile,
     	alla suprema anima, creatore di tutti i mondi, non si confondono mai,

  15 	i tuoi devoti, dio senza principio né fine, immutabile,
     	creatore dei mondi, o signore-dei-sensi, superano ogni difficoltà,

  16 	al supremo e antico puruṣa, che è il supremo degli antichi,
     	chi si inchina a questo supremo, una suprema potenza ottiene, 

  17 	tu che hai ottenuto i quattro veda, e che nei veda sei cantato,
     	chi si inchina a te grand'anima ottiene suprema prosperità,

  18 	chi è amico del conquista-ricchezze, e chi è del conquista-ricchezze la salvezza,
     	a questo protettore del conquista-ricchezze inchinadosi si prospera felicemente.'

  19 	così apostrofati le due grandi anime il pāṇḍava e il lunghi-capelli,
     	felici dicevano allora al re al signore della terra:

  20 	' il malvagio re Jayadratha è stato bruciato dal fuoco della tua ira,
     	e anche il grandissimo e fiero esercito del figlio di Dhṛtarāṣṭra,

  21 	è stato distrutto, e distrutto è andato perduto o bhārata,
     	e anche questi kaurava sono uccisi dalla tua ira o uccisore di nemici,

  22 	Suyodhana avendo fatto infuriare te, il valoroso che uccide con lo sguardo,
     	quel malvagio assieme a parenti ed amici, perderà la vita in battaglia,

  23 	dalla tua ira prima fu colpito Bhīṣma invincibile pure
     	per gli dèi, e giace ora nel suo letto di frecce l'avo dei kuru,

  24 	impossibile è la vittoria sul campo di quelli o uccisore di nemici,
     	verso cui sei adirato, questi sono caduti preda della morte o pāṇḍava,

  25 	regno, vita, cari, figlio e ogni tipo di beni,
     	in breve tempo vanno perduti di quelli verso cui sei adirato o onorevole,

  26 	io ritengo i kaurava distrutti coi loro figli mandrie e parenti,
     	quando tu che sei sempre saldo nel dharma reale, sei infuriato o Yudhiṣṭhira.'

  27 	quindi Bhīma grandi-braccia, e Sātyaki grande sul carro,
     	salutando il guru, il loro maggiore, entrambi coperti da ferite di frecce,
     	in piedi stavano i due grandi arcieri attorniati dai pāñcāla,

  28 	e vedendo quei due valorosi felici a mani giunte in piendi lì accanto,
     	elogiava il kuntīde quei due: Bhīma e Sātyaki:

  29 	' per fortuna io vi vedo voi due valorosi salvi da quell'oceano di armati,
     	difficile da affrontare, sede del predatore Droṇa e del coccodrillo figlio di Hṛdika,
     	fortuna che sono stati sconfitti in battaglia tutti i principi della terra,

  30 	e fortuna che vedo voi due vincitori in battaglia,
     	fortuna che Droṇa è stato sconfitto in battaglia, anche il fortissimo figlio di Hṛdika,

  31 	fortuna che vedo voi due senza-macchia, scampati al mare di truppe,
     	voi due eroi fieri in battaglia, e che mai fuggono nei combattimenti,
     	per fortuna io vedo voi due che mi siete cari come le vita.'

  32 	così avendo parlato il re pāṇḍava a Yuyudhāna e a ventre-di-lupo,
     	abbracciava quelle due tigri fra gli uomini versando lacrime di gioia,

  33 	quindi tutto l'esercito era felicissimo o signore di popoli,
     	e avendo visto la vittoria dei pāṇḍava diede mente a combattere.”
     


                              CXXV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ ucciso che fu il re sindhu o re, tuo figlio Suyodhana,
     	era pieno di lacrime, abbattuto, senza più vigore, per la vittoria del nemico,
     	pensava che nessun guerriero si trovasse sulla terra pari ad Arjuna:

   2 	' né Droṇa, né il figlio di Rādha, né Aśvatthāman, e neppure Kṛpa, 
     	sono in grado di star di fronte a lui quand'è infuriato.' così pensava o mio signore,

   3 	' vinti in battaglia tutti i miei grandi guerrieri, il pṛthāde,
     	ha ucciso il sindhu in battaglia e nessuno lo ha fermato,

   4 	interamente è ditrutto il grande esercito dei kaurava,
     	e da lui non trova salvezza neppure il dio distruggi-fortezze in persona,

   5 	Karṇa su cui avevo fatto conto con le armi in pugno,
     	costui è stato vinto, e ucciso anche Jayadratha,

   6 	Karṇa che in mezzo alla sala pronunciava ingiurie contro i pāṇḍava,
     	costui è stato vinto in battaglia, e il sindhu abbattuto,

   7 	Karṇa sul cui valore confidando, l'Incrollabile che chiedeva la pace
     	io ho trattato come una pagliuzza, costui è stato vinto in battaglia.'

   8 	così lamentandosi o re, si recava a vedere Droṇa, 
     	tuo figlio o toro dei bhārata, quel maleagente di tutti i mondi,

   9 	quindi gli annunciava la grande distruzione dei kuru,
     	e che figli di Dhṛtarāṣṭra erano stati sconfitti dal nemico e abbattuti.

  10 	Duryodhana disse:
     	' guarda o maestro la distruzione fatta di questi consacrati re,
     	mettendo in testa il prode Bhīṣma l'avo mio,

  11 	il bramoso Śikhaṇḍin felice dopo averlo ucciso,
     	assieme a tutti i pāñcāla ha il sopravvento sulle migliori truppe,

  12 	e vi è un altro invincibile tuo discepolo, l'ambidestro
     	distrutti sette akṣauhiṇī ha ucciso il re Jayadratha,

  13 	il debito di quegli amici che combattenndo per la nostra vittoria
     	sono precipitati alla dimora di Yama come io lo pagherò?

  14 	quei sovrani della terra che in mio favore volevano ottenere la terra,
     	questi abbandonando ricchezze e sovranità giacciono a terra,

  15 	io sono di certo un vile avendo fatta una tale strage di amici,
     	nemmeno con migliaia di aśvamedha io posso purificarmi,

  16 	poiché io sono un avido malvagio che si è allontanato dal dharma,
     	costoro cercando la vittoria hanno raggiunto la dimora dei Yama il vaisvasvata,

  17 	perché la terra non potè aprire un buco in quell'assemblea di principi,
     	per me che per cattiva condotta sono un uccisore di amici?

  18 	io stesso che in mezzo ai re, non ho potuto salvare dal suo letto di morte,
     	il nonno Bhīṣma ucciso in battaglia con le membra piene di sangue,

  19 	che dirà quell'invincibile, quel conquistatore del supremo mondo incontrandomi,
     	a me vilissimo uomo, nemico degli amici, caduto nell'adharma?

  20 	guarda Jalasaṁdha grande arciere ucciso da Sātyaki,
     	per me quel prode si è armato e ha lasciato la vita quel grande guerriero,

  21 	avendo veduto ucciso il kāmboja e anche Alambusa,
     	e molti altri amici, quale scopo ho di vivere?

  22 	questi prodi che senza volger le terga hanno combattuto per me, sono stati uccisi,
     	tentando col massimo sforzo  di vincere i miei nemici,

  23 	di costoro io oggi diventato il debitore, quanto posso o tormenta-nemici,
     	cercherò di gratificarli con l'acqua presso la yamunā,

  24 	il vero io ti prometto o migliore di tutti gli armati,
     	e giuro per i sacrifici fatti, per il mio valore e anche per i miei figli,

  25 	che uccisi in battaglia tutti i pāñcāla assieme ai pāṇḍava,
     	troverò pace, oppure andrò in battaglia nello stesso luogo di costoro,

  26 	ora gli alleati non aiutati, non mi vorranno più 
     	penseranno che sono meglio i figli di Pāṇḍu che noi o grandi-braccia,

  27 	tu stesso in persona hai stabilito realmente la nostra morte in battaglia,
     	combattendo con negligenza contro il conquista-ricchezze perché tuo migliore allievo,

  28 	da qui sono morti tutti quelli che cercavano la nostra vittoria,
     	io vedo Karṇa rettamente cercare la nostra vittoria,

  29 	lo sciocco che non conosce l'amico secondo verità,
     	e si impegna per l'amico, sprofonda per il suo bene,

  30 	una tale cosa io ho compiuto per quelli che si dicevano amici,
     	e che agivano obliquamente mentre io malvagio ero confuso dall'avidità,

  31 	ucciso è Jayadratha e il valoroso figlio di Somadatta,
     	e gli abhīṣāha, gli śūrasena, gli śibi, e i vasāti,

  32 	io oggi andrò dove sono quei tori degli uomini,
     	uccisi per me in battaglia, combattendo contro il coronato,

  33 	non ho scopo di vivere senza quei tori degli uomini,
     	tu che sei il maestro dei figli di Pāṇḍu dacci il permesso.'"
     


                              CXXVI


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ ucciso il re dei sindhu in battaglia dall'ambidestro,
     	e pure Bhūriśravas, cosa avevate nel cuore allora?

   2 	e Droṇa così apostrofato da Duryodhana nell'assemblea dei kuru,
     	che gli diceva allora ancora? questo raccontami o Saṁjaya.”

   3 	Saṁjaya disse:
     	“ un grande mormorio vi era nelle tue truppe o bhārata,
     	veduto ucciso il sindhu e anche Bhūriśravas,

   4 	l'intero consiglio di tuo figlio deprecavano
     	quei tori fra gli kṣatriya erano stati uccisi a centinaia per quel consiglio,

   5 	ma Droṇa udite le parole del tuo malevolo figlio,
     	meditando quanche momento violentemente offeso diceva:

   6 	' Duryodhana, perché mi ferisci con queste frecce verbali?
     	ho sempre affermato che l'ambidestro è invincibile in battaglia,

   7 	dovresti conoscere abbastanza Arjuna in battaglia o kaurava,
     	dal fatto che Śikhaṇḍin uccise Bhīṣma in battaglia protetto dal coronato,

   8 	vedendo ucciso quell'intoccabile in battaglia da dèi e uomini,
     	allora io seppi che nulla vi era per l'esercito bhārata,

   9 	l'uomo che cosideravamo il più prode nei tremondi,
     	quando fu ucciso questo guerriero, a quale altro possiamo affidarci? 

  10 	dadi erano quelli che allora Śakuni giocava nell'assemblea dei kuru,
     	ma questi non sono dadi, ma diritte frecce che martoriano i nemici,

  11 	queste frecce scagliate dal conquistatore ci uccidono,
     	le esortazioni che allora ti fece Vidura, non hai ascoltato,

  12 	tutte quelle che ha fatto lamentandosi il grand'anima Vidura,
     	le parole benefiche di quel saggio dette per il bene, non hai ascoltato,

  13 	da ciò è giunta e infuria questa terribile grande guerra,
     	dal disprezzo per le sue parole o Duryodhana, che tu hai avuto,

  14 	e dall'aver condotto davanti ai nostri occhi, Kṛṣṇā nella sala,
     	lei innocente, nata da nobile stirpe, sempre intenta ad ogni dharma,

  15 	di quell'atto ingiusto o figlio di Gāndhārī, hai ora ottenuto il frutto,
     	il male che noi abbiamo ora tu lo raggiungerai aumentato nell'altro mondo,

  16 	e i pāṇḍava che tu, vintili con l'inganno ai dadi,
     	hai mandato in esilio nella foresta vestiti di rudi pelli,

  17 	comportandosi sempre come figli nel dharma,
     	quale altro uomo brucerebbe al mondo eccetto me che mi dico brahmano,

  18 	questa ira portata da te e da Śakuni ai pāṇḍava, 
     	con consenso di Dhṛtarāṣṭra nell'assemblea dei kuru,

  19 	assieme a Duḥśāsana e accresciuta da Karṇa, 
     	senza ascoltare le parole dello kṣttṛ tu l'hai ripetutamente aumentata,

  20 	tutti voi uccidendo dopo averlo circondato il figlio di Arjuna,
     	egli rifugiandosi dal re dei sindhu, perché fu ucciso in mezzo a voi?

  21 	come è che tu, e Karṇa e Kṛpa e Śalya siete in vita,
     	assieme ad Aśvatthāman o kaurava, e il sindhu è andato alla morte?

  22 	quando voi tutti re, avete usato la più violenta energia,
     	per proteggere il re dei sindhu come fu che egli fu ucciso in mezzo a voi?

  23 	in me senza dubbio e anche in te o Duryodhana,
     	il sovrano sperava di aver protezione da Arjuna,

  24 	ma non avendo egli ottenuto protezione da Phalguna,
     	nessuna salvezza per la mia stessa vita io scorgo,

  25 	quasi sprofondato me stesso nell'ingiuria di Dhṛṣṭadyumna,
     	io mi vedevo mentre colpivo i pāñcāla assieme a Śikhaṇḍin,

  26 	perché dunque me, che sono già addolorato ferisci con frecce verbali,
     	incapace essendo tu stato di proteggere il re dei sindhu o bhārata?

  27 	non vedendo la bandiera di Bhīṣma dalle sincere promesse,
     	e dalle infaticabili imprese in battaglia, come puoi sperare nella vittoria?

  28 	laddove il sindhu fu ucciso in mezzo a questi grandi guerrieri,
     	e ucciso fu pure Bhūriśravas, cosa credi sia qui rimasto?

  29 	se Kṛpa arduo da affrontare è vivo o principe,
     	lui che non venne in aiuto al re dei sindhu, io lo onoro,

  30 	e quando vidi ucciso sotto i tuoi occhi, e di tuo fratello
     	Duḥśāsana o kaurava, Bhīṣma che compiva le più difficili imprese,
     	impossibile da essere colpito in battaglia pure dagli dèi con Indra in testa,

  31 	io ho pensato che tu hai perduto la terra o sovrano,
     	le truppe dei pāṇḍava e degli sṛñjaya o bhārata,
     	questi eserciti oggi uniti mi hanno assalito o mio signore,

  32 	non senza uccidere tutti i pāñcāla io mi toglierò l'armatura,
     	io compirò in battaglia ogni cosa secondo i tuoi ordini o figlio di Dhṛtarāṣṭra,

  33 	di pure o re, a mio figlio Aśvatthāman che non abbandoni
     	i somaka sul campo per proteggersi la vita,

  34 	che sia sempre conforme al padre, obbedendo alle sue parole,
     	e saldo nell'assenza di crudeltà, nel controllo, nella verità e nell'onestà,

  35 	da esperto di dharma, artha e kāma, senza abbandonare dharma e artha,
     	compia continuamente le imprese guardando al miglior dharma,

  36 	con la mente e cogli occhi siano soddisfatti e serviti secondo possibilità i savi,
     	a loro non sia mai fatta nessuna offesa, essi sono come fiamme di fuoco,

  37 	io stesso però penetrerò in quegli eserciti o uccisore di nemici,
     	per conpiere un grande combattimento, pur ferito dalle tue ingiurie o re,

  38 	e tu o Duryodhana se ne sei capace guida l'esercito,
     	anche di notte combatteranno pieni di furia kuru e sṛñjaya.'

  39 	ciò detto Droṇa partiva contro pāṇḍava e sṛñjaya,
     	annichilendo lo splendore degli kṣatriya come il sole fa con le stelle.”
     


                              CXXVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora il re Duryodhana incitato dunque da Droṇa,
     	caduto in preda alla furia, pose mente a combattere,

   2 	e diceva allora a Karṇa tuo figlio Duryodhana:
     	' guarda come il coronato figlio di Pāṇḍu assieme a Kṛṣṇa,
     	ha rotto lo schieramento ordinato dal maestro, arduo da rompere pure dagli dèi,

   3 	pur col tuo pieno impegno e quello di Droṇa grand'anima,
     	sotto gli occhi dei principali guerrieri il sindhu è stato abbattuto,

   4 	guarda o figlio di Rādhā, i migliori re sulla terra in combattimento,
     	uccisi dal solo pṛthāde come vili bestie da un leone,

   5 	io stesso impegnandomi in battaglia o uccisore di nemici,
     	giacché il figlio di Śakra mi ha lasciato pochi resti del mio esercito,

   6 	come poteva Phalguna senza che Droṇa lo volesse rompere sul campo
     	quello schieramento impossibile da rompere, pur impegnandosi in battaglia?

   7 	sempre caro fu Phalguna al maestro grand'anima,
     	quindi gli ha aperto la porta non combattendo o uccisore di nemici,

   8 	il tormenta-nemici Droṇa avendo dato sicurezza sul campo al sindhu,
     	ha poi aperto la strada al coronato, guarda la mia avventatezza,

   9 	se io avessi dato allora il permesso di tornare a casa
     	al re dei sindhu, non vi sarebbe stata questa strage di genti,

  10 	Jayadratha per salvarsi la vita voleva tornare a casa,
     	e da me fu vilmente trattenuto e da Droṇa rassicurato sul campo,

  11 	e oggi i miei fratelli a cominciare da Citrasena sono caduti in battaglia,
     	scontrandosi con Bhīmasena, sotto i nostri occhi di malanime.'

  12 	Karṇa disse: 
     	' non biasimare il maestro, secondo la sua forza combatte quel brahmano,
     	invincibili io credo i pāṇḍava in battaglia, fatti esperti d'armi da Droṇa,

  13 	quindi se l'eroe dai bianchi cavalli prenetrando lo ha superato,
     	al fato è dovuto, non credo vi sia altra ragione,

  14 	pure mentre noi combattevamo con suprema forza o Suyodhana,
     	il sindhu è stato ucciso, o re, anche qui si chiama supremo destino,

  15 	combattendo con supremo sforzo assieme a te sul campo di battaglia,
     	il fato poi ha agito distruggendo la nostra valentìa,
     	sempre noi abbiamo agito con valore e con l'inganno,

  16 	l'uomo afflitto dal fato, quasiasi azione mai compia, 
     	ogni cosa compiuta da lui è distrutta dal destino,

  17 	quanto debba fare un uomo virtuoso, e dotato di risoluzione,
     	lo faccia senza esitazione, il successo è fondato sul fato,

  18 	con l'inganno furono giocati i pṛthāde, e per mezzo di servi o bhārata,
     	bruciati nella casa di lacca, e sconfitti nella partita a dadi,

  19 	confidando nelle regole politiche, e spediti nella foresta,
     	facendo ogni sforzo che dal fato è stato contrastato,

  20 	combatti con saldo impegno, senza desistere fino alla morte,
     	e impegnandoti tu con loro, il fato andrà in quella direzione,

  21 	non si è mai visto in loro una passata intenzione che fosse fortunata,
     	o una tua malfatta o valoroso, o priva di intelligenza o erede dei kuru,

  22 	il destino è la misura di tutto, della fortuna e del suo contrario,
     	il fato intento al suo agire, veglia quando gli altri dormono,

  23 	molti eserciti, e anche molti guerrieri, tu avevi
     	non così i figli di Pāṇḍu, così è sorta lo scontro,

  24 	da pochi noi in molti guerrieri siamo stati condotti alla rovina,
     	io ritengo che questa impresa fu del fato, per cui la nostra valentìa fu distrutta.'"

  25 	Saṁjaya disse:
     	“ così a lungo conversando ciascuno di loro o signore di genti,
     	scorgevano le armate dei pāṇḍava in battaglia,

  26 	allora sorgeva uno scontro di carri assieme ad elefanti,
     	tra i tuoi e i nemici o re, per il tuo cattivo consiglio.”
     


                              CXXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ il tuo esercito pieno di elefanti e di cavalli eccitati, o signore di genti,
     	avventandosi sull'armata dei pāṇḍava combatteva in ogni luogo,

   2 	pāñcāla e kaurava combattendosi vicendevolmente,
     	si consacravano all'altro mondo, al grande regno di Yama,

   3 	guerrieri scontrandosi con guerrieri, con frecce lance e giavellotti,
     	si colpivano in battaglia e rapidi si spedivano alla dimora di Yama,

   4 	tra i carri coi carri, con terribile perdita di sangue,
     	sorgeva un grande scontro, mentre si uccidevano a vicenda,

   5 	e gli elefanti scontrandosi reciprocamente o grande re,
     	con le zanne si ferivano furiosi ed eccitati,

   6 	cavalieri contro cavalieri con spade, lance e asce,
     	si scannavano nella confusa battaglia, cercando grande gloria,

   7 	e i fanti o grandi-braccia, a centinaia con le armi in pugno,
     	vicendevolmente si attaccavano o re, sempre con intenso ardimento,

   8 	solo sentendone i nomi propri di stirpe e di famiglia o mio signore
     	noi distinguevamo i pāñcāla dai kuru,

   9 	combattendosi reciprocamente con frecce, lance ed asce,
     	si spedivano all'altro mondo, comportandosi senza paura,

  10 	per le migliaia di frecce scagliate da loro, tutti i luoghi
     	non erano illuminati più come prima, e pure per il sole ormai al tramonto,

  11 	allora mentre controcombattevano i pāṇḍava, Duryodhana
     	senza paura o grande re, penetrava in quell'armata,

  12 	sommerso dal dolore violentemente per l'uccisione del sindhu,
     	determinato a distruggerlo pentrava nell'esercito nemico,

  13 	rumoreggiando col frastuono del carro quasi facendo tremare la terra,
     	tuo figlio assaliva l'esercito dei pāṇḍava,

  14 	la confusione da lui provocata in loro o bhārata,
     	divenne grandemente mortifera per tutte quelle truppe,

  15 	come il sole di mezzogiorno tormenta coi suoi raggi,
     	così  tuo figlio in mezzo li tormentava con le sue veloci frecce,

  16 	i pāṇḍava non erano in grado di vedere quel bhārata in combattimento,
     	mentre scoraggiati dalla vittoria del nemico con ogni sforzo fuggivano,

  17 	i pāñcāla fuggirono colpiti da quel grand'anima,
     	da tuo figlio armato dell'arco con i suoi dardi dalle lucide punte e cocche d'oro,
     	le truppe dei pāṇḍava rapidamente cadevano massacrati dalle frecce,

  18 	mai una tale impresa in battaglia i tuoi avevano fatto,
     	come quella che fece il re tuo figlio o signore di popoli,

  19 	distrutto in battaglia da tuo figlio era l'esercito pāṇḍava,
     	interamente come uno stagno di loti in pieno fiore da un elefante, 

  20 	come uno stagno di loti violentemente distrutto e seccato da fuoco e vento,
     	divenne allora l'esercito pāṇḍava dallo splendore di tuo figlio,

  21 	ma vedendo l'esercito dei pāṇḍava distrutto da tuo figlio o bhārata,
     	i pāñcāla lo assalirono con alla loro testa Bhīmasena,

  22 	colpendo Bhīmasena con dieci dardi, i due figli di Mādrī con tre ciascuno,
     	Virāṭa e Drupada cone sei, e con cento Śikhaṇḍin,

  23 	con settanta Dhṛṣṭadyumna, e il figlio dei Dharma con sette,
     	i kekaya e i cedi con molte aguzze frecce,

  24 	e trafitto il sātvata con cinque, e i figli di Draupadī con tre ciascuno,
     	e avendo colpito Ghaṭotkaca in battaglia ruggiva come un leone,

  25 	e altri guerrieri a centinaia coi loro cavalli, carri ed elefanti,
     	distruggeva con le aguzze frecce, come il distruttore infuriato fa colle creature,

  26 	ma il grande arco dal manico d'oro, con cui stava uccidendo i nemici,
     	il maggiore dei pāṇḍava tagliava in tre parti con due frecce bhalla o mio signore,

  27 	e lo colpiva con dieci aguzze frecce scagliate a tutta forza,
     	tutte queste attraversate le sue membra cadevano rotte a terra,

  28 	allora felici i guerrieri attorniarono Yudhiṣṭhira,
     	come gli dèi attorniarono il distruggi-fortezze che aveva ucciso Vṛtra,

  29 	quindi il re Yudhiṣṭhira a tuo figlio o mio signore,
     	scagliava in battaglia uno strale supremamente irresistibile,
     	quello da questa violentemente trafitto si accasciava sull'ottimo carro,

  30 	allora un enorme e violento urlo saliva dalle truppe dei pāñcāla:
     	'il re è stato ucciso.' così dappertutto o re dei re, gridavano contenti,

  31 	il fiero urlo e il frastuono di quella freccia veniva udito là o mio signore,
     	da Droṇa che rapidamente là si mostrava in battaglia

  32 	e ripresosi anche Duryodhana, afferrato un altro robusto arco,
     	gridando: 'fermati, fermati!' si avventava sul pāṇḍava,

  33 	rapidi i pāñcāla gli mossero contro per catturare il re,
     	e Droṇa li accoglieva volendo raggiungere il migliore dei kuru,
     	uccidendoli come il radioso sole fa con le nuvole spinte da violento vento,

  34 	allora grande era quella battaglia alimentata da molti,
     	tra i tuoi e i nemici, che si scontravano a combattimento.”
     


                              CXXIX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	" quando in preda all'ira il maestro penetrava nelle schiere dei pāṇḍava,
     	avendo rettamente parlato a mio figlio Duryodhana che sempre vìola i precetti,

   2 	mentre quel prode entrava pugnando schierato in battaglia,
     	in che modo i pāṇḍava arrestavano il grande arciere Droṇa?

   3 	quali uomini proteggevano la ruota destra del maestro grand'anima?
     	e quali lo proteggevano alle spalle, mentre uccideva i nemici in battaglia?

   4 	quel migliore di tutti gli armati danzando sui percorsi dei carri,
     	come un fuoco furioso, in che modo incontrava la morte?”

   5 	Saṁjaya disse:
     	“ avendo ucciso al tramonto il sindhu, il pṛthāde incontrandosi col re,
     	e il grande arciere Sātyaki, si avventarono su Droṇa,

   6 	quindi rapidaente Yudhiṣṭhira, e il pāṇḍava Bhīmasena,
     	uniti ciascuno con una armata, si avventarono su Droṇa,

   7 	quindi l'intelligente Nakula e l'invincibile Sahadeva,
     	Dhṛṣṭadyumna, Śatānīka e Virāṭa assieme ai kekaya,
     	e i matsya, e le schiere dei śālveya si precipitarono in battaglia su Droṇa,

   8 	e anche il re Drupada protetto dai pāñcāla,
     	il padre di Dhṛṣṭadyumna o re, attaccava Droṇa,

   9 	i figli di Draupadī grandi arcieri e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	colle loro schiere, attaccarono Droṇa dal grande splendore,

  10 	seimila guerrieri dei prabhadraka, e dei pāñcāla,
     	con alla loro testa Śikhaṇḍin attaccarono Droṇa,

  11 	e anche altri grandi guerrieri dei pāṇḍava tigri fra gli uomini,
     	tutti insieme si avventarono su Droṇa toro dei brahmani,

  12 	ed essendo impegnati a combattere questi prodi o toro dei bhārata,
     	sorgeva la terribile notte che porta spavento ai vili, 

  13 	sanguinosa e infausta per i guerrieri o re, che si muove da distruttrice,
     	e che porta la morte ad elefanti, cavalli e uomini,

  14 	in quella terribile notte ovunque ululando gli sciacalli,
     	incutevano tremenda paura con le loro bocche fiammeggianti,

  15 	e pure dei gufi si mostravano annunciando un grande pericolo,
     	certamente terribile per l'esercito dei kaurava,

  16 	allora tra le schiere o re dei re, sorgeva un grande frastuono,
     	con grande rumore di tamburi, e suono di tamburelli,

  17 	e di barriti di elefanti, e pure di nitriti di destrieri,
     	e ovunque vi era un tumulto per il suono degli zoccoli sul terreno,

  18 	quindi sorgeva un terrificante scontro all'imbrunire,
     	tra Droṇa o grande re, e gli sṛñjaya tutti insieme,

  19 	essendo coperto dalle tenebre il mondo, non si scorgeva nulla,
     	per la polvere sollevato ovunque dall'esercito,

  20 	il sangue di uomini, cavalli ed elefanti si mescolava insieme,
     	non vedevamo più la polvere della terra, soverchiati dalla confusione,

  21 	come di notte su un monte il rumore dell'incendio di un boschetto di canne,
     	tremendo scoppietta, cosi era quello delle armi che cadevano,

  22 	né i nostri né i nemici o re, si riconoscevano coperti dalle tenebre,
     	tutto era come confuso all'inizio di quella notte,

  23 	la polvere della terra o re dei re, era abbattuta dal sangue,
     	e le tenebre se ne andavano a causa degli ornamenti e corazze d'oro,

  24 	quindi l'esercito bhārata, adornato d'oro e di gemme, 
     	come il cielo con le sue stelle appariva nella notte o toro dei bhārata,

  25 	mentre risuonava di sciacalli e corvi, era pieno di lance e bandiere,
     	risuonante di terribili e crudeli suoni di parole, di urla e di lamenti,

  26 	allora quel grande frastuono divenne un tumulto da far rizzare i capelli,
     	ricoprendo ogni luogo, come il frastuono della folgore del grande Indra,

  27 	così a metà notte o grande re, appariva l'armata bhārata,
     	illuminata da bracciali, orecchini, pendenti d'oro e pure dalle armi, 

  28 	là gli elefanti, e i carri, adornati d'oro fino,
     	nella notte apparivano come nubi lampeggianti,

  29 	spade, lance, mazze, frecce, clave, giavelloti e spiedi,
     	volando apparivano come fuochi splendenti,

  30 	con Duryodhana come vento sorgente, con carri e pachidermi per nuvole, 
     	il suono di tamburi per tuoni, coperto di bandiere e archi come lampi,

  31 	con Droṇa e i pāṇḍava per pioggia, spade, lance e mazze per fulmini,
     	colle piogge di frecce e dardi come violento vento, pieno di caldo e freddo,

  32 	quel terribile sorprendente, crudele oceano che spazzava le vite,
     	quel terrificante esercito penetrando cercando il combattimento,

  33 	in quell'inizio di notte terribile, risuonante di grandi suoni,
     	che faceva tremare i vili, ed eccitava i prodi,

  34 	mentre infuriava quella tremenda e crudele battaglia notturna,
     	i pāṇḍava uniti agli sṛñjaya con furia attaccarono Droṇa,

  35 	e man mano che si presentavano o re, venivano respinti dal grand'anima,
     	tutti li fece volgere e alcuni ne spedì alla dimora di Yama.”
     


                              CXXX


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ mentre quell'invincibile dall'infinito splendore penetrava tra gli sṛñjaya,
     	insofferente e infuriato, cosa avevate in mente voi allora?

   2 	e dopo aver parlato col mio disobbediente figlio Duryodhana,
     	quell'anima impareggiabile essendo penetrata, cosa compiva il pṛthāde?

   3 	e dopo che fu ucciso il sindhu e il valoroso Bhūriśravas,
     	quando quell'invincibile di grande splendore attaccava i pāñcāla,

   4 	cosa pensava l'invincibile mentre quel tormenta-nemici era penetrato?
     	e Duryodhana cosa pensava che fosse il momento di fare?

   5 	e quali andarono a fermare quel valoroso, il migliore dei brahmani?
     	e quali valorosi gli andarono dietro mentre quel prode combatteva?
     	e quali gli combattevano davanti, mentre uccideva i nemici in battaglia?

   6 	io credo che tutti i pāṇḍava assaliti dalle frecce del figlio di Bharadvāja,
     	giacessero tremanti come povere vacche o potente,

   7 	quel grande arciere, uccisore di nemici, penetrando tra i pāñcāla,
     	in che modo dunque quella tigre tra gli uomini incontrava la distruzione?

   8 	scontrandosi di notte tutte le truppe, e quei grandi carri riuniti,
     	essendo disordinati in vari modi, quali di voi allora erano saldi di mente?

   9 	mi dici che distrutti, fermati, e sbaragliati 
     	erano i miei guerrieri e resi senza carro negli scontri,

  10 	come tra questi pṛthādi che non fuggivano, là 
     	si potevano distinguere di notte e come tra i kuru o Saṁjaya?"

  11 	Saṁjaya disse:
     	“ infuriando quella terribile battaglia notturna o re,
     	i pāṇḍava con le loro truppe, si avventarono di notte su Droṇa, 

  12 	allora Droṇa i kekaya e i figli di Dhṛṣṭadyumna 
     	li spediva tutti al mondo dei morti con velocissime frecce,

  13 	e i grandi guerrieri o re, che si presentavano davanti a lui,
     	li spediva tutti all'altro mondo o bhārata,

  14 	il potente re dei śibi o re, infuriato attaccava
     	il valoroso figlio di Bharadvāja grande sul carro che stava all'assalto,

  15 	Droṇa scorgendo arrivare quel grande guerriero dei pāṇḍava, 
     	lo colpiva con dieci frecce fatte interamente di ferro,

  16 	il śibi lo controcolpiva con trenta aguzze frecce,
     	e abbatteva sorridendo il suo auriga con una bhalla,

  17 	Droṇa uccisi i cavalli e l'auriga di quel grande guerriero,
     	quindi staccava dal suo corpo la testa col suo elmo,

  18 	il figlio del re kaliṅga con l'esercito kaliṅga, infuriato
     	per la precedente uccisione del padre, assaliva in battaglia Bhīmasena,

  19 	colpito Bhīma con cinque dardi, di nuovo lo colpiva con altri sette,
     	e colpiva Viśoka con tre, e con una freccia la sua bandiera,

  20 	ventre-di-lupo infuriato, il furioso e prode kaliṅga, 
     	uccideva coi pugni, saltando dal proprio carro sul suo,

  21 	ucciso costui coi pugni dal fortissimo pāṇḍava,
     	tutte le sue ossa cadevano violentemente separatamente,

  22 	Karṇa e i suoi fratelli, grandi guerrieri non sopportarono ciò,
     	e colpirono Bhīmasena con frecce simili a serpi velenose,

  23 	allora Bhīma abbandonato il carro nemico, raggiunto il carro di Dhruva,
     	con un pugno abbatteva Dhruva che incessantemente gli scagliava contro,
     	egli ucciso dal fortissimo figlio di Pāṇḍu cadeva,

  24 	ucciso che ebbe costui, il fortissimo Bhīmasena,
     	raggiunto il carro di Jayarāta, a lungo ruggiva come leone,

  25 	urlando afferrato Jayarāta con la mano sinistra,
     	con la palma lo abbatteva mentre stava davanti a Karṇa,

  26 	Karṇa però scagliava un lancia tutta d'oro al pāṇḍava,
     	ma ridendo la afferrava, il rampollo di Pāṇḍu,

  27 	ventre-di-lupo e quell'invincibile la scagliava in battaglia contro Karṇa,
     	ma Śakuni la tagliava nell'aria con una freccia lucidata ad olio,

  28 	quindi i tuoi figli o re, correvano verso il carro di Bhīma,
     	e con una grande pioggia di frecce ricoprivano ventre-di-lupo,

  29 	allora Bhīma quasi ridendo l'auriga e i cavalli di Durmada
     	sul campo spediva alla dimora di Yama con le sue frecce,
     	Durmada allora saliva sul veicolo di Duṣkarṇa,

  30 	i due fratelli tormenta-nemici, saliti su un unico carro,
     	in mezzo alla testa dello scontro assalivano Bhīma,
     	come Varuṇa e Mitra fecero con Tāraka supremo daitya,

  31 	quindi Durmada e Duṣkarṇa, questi tuoi due figli,
     	saliti sullo stesso carro colpivano Bhīma con le frecce,

  32 	allora davanti a Karṇa, al droṇide e a Duryodhana,
     	a Kṛpa, a Somadatta, e a Bāhlīka, il pāṇḍava

  33 	quell'uccisore di nemici, il carro di Durmada e del valoroso Duṣkarṇa
     	con un colpo del piede faceva entrare nel terreno,

  34 	quindi colpendo i tuoi due forti e prodi figli Duṣkarṇa e Durmada,
     	con un pugno con furia gli uccideva col piede,

  35 	allora nelle urla di terrore fatte dall'esercito, vedendo Bhīma i re gridavano:
     	' Rudra in persona con l'aspetto di Bhīma, si getta sui figli di Dhṛtarāṣṭra.'

  36 	e ciò detto, tutti i sovrani fuggivano o bhārata,
     	e sconvolti spingendo i cavalli, e non vi erano due che correvano insieme,

  37 	forte massacrando quel forte quella notte, ventre-di-lupo era celebrato dai tori tra i re,
     	quel fortissimo, dai grandi occhi di loti, andava a riverire il re Yudhiṣṭhira quel forte,

  38 	quindi i gemelli, Drupada, Virāṭa e i kekaya, e Yudhiṣṭhira ne ebbero grande gioia,
     	e onorarono forte ventre-di-lupo, come gli dèi fecero con Hara all'uccisione di Andhaka,

  39 	allora i tuoi figli simili a figli di Varuṇa, pieni di furia, assieme al guru grand'anima,
     	coi loro carri fanti ed elafanti, bramosi di lotta violentemente circondarono ventre-di-lupo,

  40 	allora vi era quel portentoso scontro di eccellenti re dalle grandi anime in quella paurosa
     	notte, terribile e arcispaventoso che faceva rallegrare corvi, lupi e avvoltoi.”


                              CXXXI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“essendo stato ucciso il figlio da Sātyaki mentre era intento nella prāya,
     	Somadatta terribilmente infuriato, queste parole diceva a Sātyaki, 

   2 	' tu che un tempo fosti visto dagli dèi grandi anime intento nel dharma kṣatriya,
     	riggettandolo come hai potuto o sātvata seguire il dharma degli schiavi?

   3 	come può un saggio saldo nel dharma kṣatriya, uccidere in battaglia
     	uno che volga la schiena, che sia debole, che abbia gettato le armi o implori?

   4 	due tra i vṛṣṇi qui sono ritenuti grandi guerrieri,
     	in battaglia, il fortissimo Pradyumna e tu o sātvata,

   5 	come hai potuto ad uno intento nella prāya e col braccio tagliato dal pṛthāde,
     	fare un simile degradante malvagio crimine?

   6 	io giuro sui due figli, sui sacrifici fatti e sui meriti,
     	se prima che sia finita questa notte, senza che ti protegga

   7 	Jiṣṇu il pṛthāde, te che ti ritieni un valoroso con tuo figlio e fratello
     	io non ucciderò che possa cadere nell'orrido inferno o vergogna dei vṛṣṇi.'

   8 	ciò detto, con grande furia il fortissimo Somadatta,
     	acutamente diede fiato alla conchiglia, e lanciava un ruggito leonino,

   9 	allora quel fortissimo con gli occhi a foglia di loto, e i denti di leone,
     	il sātvata, violentemente adirato, così diceva a Somadatta:

  10 	' ucciso ho tuo figlio il valoroso Bhūriśravas grande sul carro,
     	e anche Śala, o re, suo fratello colpito dalla sventura,

  11 	e pure te oggi io ucciderò coi tuoi figli, mandrie e parenti,
     	fermati ora in battaglia senza dubbio tu o kaurava sei pronto,

  12 	avendo il re Yudhiṣṭhira sempre ogni cosa virtuosa, lui che possiede
     	generosità, controllo, purezza, modestia, fermezza calma e non violenza,

  13 	fatto battere il tamburo, tu dal suo splendore sei già stato ucciso,
     	e troverai la distruzione in battaglia assieme a Karṇa e al figlio di Subala,

  14 	io giuro, sui piedi di Kṛṣṇa, per i meriti dei miei sacrifici,
     	se io con furia non ti ucciderò malvagio, coi tuoi figli in battaglia,
     	ma se tu fuggirai cedendo, allora sarai salvo.'

  15 	così parlandosi vicendevolmente quei due con gli occhi spalancati dall'ira,
     	incominciarono quei due ottimi uomini il loro scontro di frecce,

  16 	quindi con migliaia di elefanti e miriadi di carri,
     	Duryodhana si schierava ad attorniare Somadatta,

  17 	e Śakuni con grande furia, quel migliore di tutti gli armati,
     	circondato da figli e nipoti, e dai fratelli col coraggio di Indra,
     	tuo cognato dalle grandi braccia, saldo come diamante, giovane,

  18 	più che centomila cavalli aveva quell'astuto,
     	e da ogni parte proteggeva il grande arciere Somadatta,	

  19 	protetto da questi forti, egli innondava Sātyaki,
     	e vedendolo coperta da quelle frecce ben levigate,
     	Dhṛṣṭadyumna, attaccava furioso, impegnando il grande esercito,

  20 	come un suono di mari agitati da forti venti,
     	vi era o re, tra quelle forti schiere che si uccidevano vicendevolmente,

  21 	Somadatta però colpiva il sātvata con nove frecce,
     	e Sātyaki colpiva con dieci quel toro dei kuru,

  22 	egli trafitto in battaglia da quel forte dal fiero arco,
     	abbattendosi sul piano del carro sveniva privo di sensi,

  23 	vedendolo privo di sensi il suo auriga con grande fretta,
     	trasportava via dalla battaglia il valoroso Somadatta grande sul carro,

  24 	ma vedendolo privo di coscienza, colpito da Yuyudhāna,
     	il droṇide, si avventava con furia sul sātvata sul fronte della battaglia,

  25 	ma scorgendolo precipitarsi verso il carro del nipote di Śini,
     	il figlio di Bhīmasena con grande furia arrestava quel nemico,

  26 	stando in un grande carro terribile fatto di ferro coperto da una pelle d'orso,
     	aggiogato a cavalli simili ad elefanti, né cavalli né elefanti,

  27 	trasportato su otto ruote, sul vessillo splendente un
     	avvoltoio reale con becco alzato e gli occhi spalancati a urlare,

  28 	con pennone rosso e verde, e all'interno ornato di ghirlande,
     	stando in questo ampio carro fornito di otto ruote,

  29 	attorniato da un akṣauhiṇī di rakṣas dal terribile aspetto,
     	armati di spiedi e martelli, con in mano pietre e tronchi,

  30 	i sovrani vedendolo con il grande arco alzato, erano agitati,
     	apparendo come il distruttore col bastone in mano alla fine dello yuga,

  31 	pieno di paura, si agitava l'esercito di tuo figlio,
     	come le onde della Gaṅgā alzate dal vento e agitate, 

  32 	terrificati dal ruggito leonino lanciato da Ghaṭotkaca,
     	gli elefanti emettevano le feci, e gli uomini tremavano forte,

  33 	allora una grandissima pioggia di pietre là vi era ovunque,
     	scagliata a terra dai rākṣasa fattisi più forti per l'ora serale,

  34 	dischi di ferro, bhuśuṇḍi, lance e giavellotti,
     	cadevano e incessanti gli spiedi, i tridenti e gli śataghni,

  35 	i sovrani vedendo terribile e sanguinosissimo quello scontro,
     	e pure i tuoi figli e Karṇa agitati fuggirono da ogni parte,

  36 	e là solo il prode droṇide famoso per la forza delle armi non tremava,
     	e disperdeva con le sue frecce la magìa prodotta da Ghaṭotkaca,

  37 	ma distrutta la sua magìa, l'insofferente Ghaṭotkaca,
     	scagliava terribili frecce, e queste trafissero Aśvatthāman,

  38 	come serpenti pieni di furia fanno con forza in un formicaio,
     	queste frecce trapassando piene di sangue il figlio di Kṛpā,
     	si piantarono veloci a terra con le loro cocche d'oro e appuntite a pietra,

  39 	Aśvatthāman però infuriato quel potente svelto di mano,
     	trafiggeva il furioso Ghaṭotkaca con dieci frecce, 

  40 	ma Ghaṭotkaca pur trafitto nelle parti vitali dal figlio di Droṇa,
     	e violentemente dolente, afferrava un disco da centomila raggi,

  41 	affilato come rasoio, brillante come il sole giovane, adornato di gemme e diamanti,
     	e il figlio di Bhīmasena lo scagliava ad Aśvatthāman per ucciderlo,

  42 	con grande violenza scagliato volava, e abbattuto dalle frecce del droṇide,
     	e come un desiderio sfortunato cadeva inutile a terra,

  43 	Ghaṭotkaca allora vedendo abbattuto rapidamente il suo disco,
     	copriva il droṇide di frecce come Svarbhānu fa col sole,

  44 	il valoroso figlio di Ghaṭotkaca simile ad un mucchio di antimonio, 
     	arrestava il droṇide che avanzava, come il re dei monti fa colla tempesta,

  45 	per le frecce di Añjanaparvan nipote di Bhīmasena,
     	egli sembrava il monte meru colpito dalle acque di una nuvola,

  46 	Aśvatthāman però senza tremare, dal valore pari a Rudra, Upendra e Indra,
     	con una freccia tagliava la bandiera di Añjanaparvan,

  47 	e con due il conducente del carro e e con tre il suo triveṇuka,
     	con un'altra tagliava il suo arco, e con quattro i quattro cavalli,

  48 	la spada alzata dalla mano coperta di punti d'oro,
     	spezzava in due parti con una freccia ben acuminata,

  49 	una mazza intarsiata d'oro o re, rapidamente fatta girare e scagliata,
     	dal nipote di Hiḍimbā pure con le frecce colpita dal droṇide cadeva,

  50 	allora salendo nel cielo, tuonando come un nuvola nera,
     	dal cielo Añjanaparvan gli rovesciava addosso un pioggia di alberi, 

  51 	allora il droṇide con le frecce colpiva il figlio di Ghaṭotkaca in aria
     	mentre usava la sua magìa, come il sole coi suoi raggi fa con le nuvole,

  52 	Añjanaparvan, scendendo di nuovo si schierava sul carro intarsiato d'oro,
     	simile ad un'alta montagna quello splendido,

  53 	il droṇide, colpiva il nipote di Bhīma Añjanaparvan,
     	con la sua corazza di ferro, come il Maheśvara fece con Andhaka,

  54 	allora vedendo il fortissimo figlio ucciso da Aśvatthāman,
     	precipitandosi vicino al droṇide roteando gli occhi per l'ira,

  55 	senza tremare diceva queste parole al valoroso figlio di Kṛpā,
     	che bruciava l'esercito dei pāṇḍava come un fuoco acceso la foresta:

  56 	' fermati, fermati non mi sfuggirai vivo o figlio di Droṇa,
     	ora io ti ucciderò come il figlio di Agni ha fatto con monte krauñca.'

  57 	Aśvatthāman disse:
     	' vattene o figlio, a combattere con altri, o simile agli immortali per coraggio,
     	il padre col figlio, o figlio di Hiḍimbā, non è d'uopo che lotti,

  58 	io non ho desiderio di ira nei tuoi confronti o figlio di Hiḍimbā,
     	sebbene un uomo preso dall'ira possa pure uccidere sé stesso.' “

  59 	Saṁjaya disse:
     	“ udito ciò cogli occhi rossi dall'ira, sommerso dal dolore per il figlio,
     	il figlio di Bhīmasena addolorato diceva ad Aśvatthāman,

  60 	' perché dovrei io essere confuso o vile figlio di Droṇa in battaglia?
     	io sono nato da Bhīma nella larga stirpe dei kuru,

  61 	e io sono figlio dei pāṇḍava che mai indietreggiano in battaglia,
     	il primo re sono dei rākṣasa pari in battaglia al dieci-teste,

  62 	fermati, fermati, non mi sfuggirai vivo o figlio di Droṇa,
     	io oggi distruggerò sul campo di battaglia la tua voglia di combattere.'

  63 	ciò detto cogli occhi rossi dall'ira il fortissimo rākṣasa,
     	con furia attaccava il droṇide come un leone un grande elefante

  64 	Ghaṭotkaca con frecce grandi come assi di carro innondava
     	il droṇide, quel toro sul carro, come nuvola con le sue piogge,

  65 	quella pioggia di frecce in volo coi suoi dardi il droṇide faceva a pezzi,
     	quindi nel cielo appariva un altro scontro di frecce,

  66 	quindi per le fiamme prodotte dallo sfregamento splendeva
     	il cielo all'inizio della notte come decorato da lucciole,

  67 	vedendo distrutta la sua magìa dal droṇide celebrato in battaglia,
     	Ghaṭotkaca usava la sua magìa di nuovo invisibile,

  68 	egli divenne un'altissima montagna, con le sue cime dense di alberi, 
     	con una grande cascata di spiedi, giavelloti, e mazze per acqua,

  69 	il droṇide vedendo quella grande montagna simile ad un mucchio di antimonio,
     	per quelle molte schiere di proiettili non tremava,

  70 	quindi sorridendo il droṇide, approntava l'arma a folgore,
     	e con quell'arma rapidamente quella grande montagna andava in pezzi,

  71 	allora divenuto una nera nube in cielo coi suo arcobaleno,
     	con grande violenza copriva in battaglia il droṇide con piogge di pietre,

  72 	allora incoccata l'arma di Vāyu, quel sapiente di ogni arma,
     	il rampollo di Droṇa disperdeva quella nera nube apparsa,

  73 	il droṇide coprendo ogni luogo con frotte di frecce,
     	colpiva centomila carri, quel migliore dei brahmani,

  74 	e vedendo di nuovo giungere Ghaṭotkaca sul carro coll'arco
     	teso, senza alcun tremore, circondato da molti rākṣasa,

  75 	simili a tigri e a leoni, dal coraggio di furiosi elefanti,
     	su elefanti e su carri, anche in groppa a cavalli,

  76 	assieme ai seguaci del figlio di Hiḍimbā con larghe bocche teste e colli,  
     	discendenti di Pulastya, demoni, e tāmasa, dal fiero coraggio, 

  77 	armati di molte armi, valorosi, adornati da varie corazze,
     	fortissimi, dalle terribili urla, cogli occhi spalancati dalla furia,

  78 	che si schieravano allora in battaglia quei rākṣasa invincibili in battaglia,
     	abbattuto vedendo tuo figlio il droṇide disse:

  79 	' fermati Duryodhana, tu oggi non devi aver tremore,
     	coll'aiuto dei tuoi valorosi fratelli e dei sovrani dal divino coraggio,

  80 	io ucciderò i tuoi nemici, e tu avrai la vittoria,
     	il vero io ti prometto, rincuora il tuo esercito.'

  81 	Duryodhana disse:
     	' io non penso che sia un miracolo, tu hai un grande animo,
     	e noi abbiamo suprema fiducia in te o figlio della gautama.'"

  82 	Saṁjaya disse:
     	“ dopo aver detto ciò ad Aśvatthāman, diceva al figlio di Subala:
     	'accompagnato da centomila carri splendenti in battaglia,

  83 	e da sessantamila elefanti, avventati sul conquista-ricchezze,
     	e Karṇa, Vṛṣasena, Kṛpa, e Nīla,

  84 	gli armati del nord, e Kṛtavarman, Purumitra, Śrutārpaṇa,
     	Duḥśāsana, Nikumbha, Kuṇḍabhedin, Urukrama,

  85 	Puraṁjaya, Dṛḍharatha, Patākin, Hemapaṅkaja,
     	Śalya, Aruṇi, Indrasena, Saṁjaya, Vijaya, Jaya,

  86 	Kamalākṣa, Puru, Krāthin, Jayavarman, Sudarśana,
     	costoro ti seguiranno, con sei miriadi di fanti,

  87 	uccidi Bhīma, entrambi i gemelli, e il dharmarāja o zio,
     	come il re degli dèi gli asura, la mia speranza di vittoria è posta in te,

  88 	colpisci o zio, i kuntīdi come il figlio di Agni gli asura,
     	mentre sono divisi, feriti e separati dalle violenti frecce del droṇide.'

  89 	così richiesto da tuo figlio, il figlio di Subala rapidamante andava,
     	per amore dei tuoi figli o re, e per bruciare i pāṇḍava,

  90 	quindi infuriava lo scontro sul campo tra il droṇide e il rākṣasa,
     	nella notte, tumultuoso, come quello tra Śakra e Prahrāda,

  91 	quindi Ghaṭotkaca il figlio della gautama colpiva al petto,
     	 con furia, con dieci robuste frecce simili a velenosi fuochi,

  92 	fortemente afflitto da quelle frecce scagliate dal figlio di Bhīma,
     	si agitava in mezzo al carro come un albero agitato dal vento,

  93 	ancora con una freccia a palma di mano, il suo splendido
     	arco che stava in mano al Droṇide, rapidamente spezzava Ghaṭotkaca,

  94 	il droṇide allora preso un altro grande arco capace di grande forza,
     	scagliava acuminate frecce come una nuvola scrosci d'acqua,

  95 	quindi il figlio della figlia di Śaradvat scagliava o bhārata,
     	delle frecce dalla cocca d'oro distruttrici di nemici volanti contro quei volanti,

  96 	dalle sue frecce colpita la schiera dei rakṣas dai larghi toraci,
     	apparivano come un branco di furiosi elefanti agitati per dei leoni,

  97 	quel potente, colpendo con le frecce quei rākṣasa coi loro cavalli auriga e carri, 
     	quel venerabile li bruciava come il fuoco gli esseri a fine yuga,

  98 	e bruciando quell'esercito di demoni con le frecce, forte splendeva,
     	come un tempo in cielo il dio Maheśvara dopo aver bruciato la città tripura,

  99 	come il grande fuoco brucia tutti gli esseri a fine yuga,
     	così splendeva il migliore dei vincenti, il figlio di Droṇa in tuo favore,

 100 	tra le migliaia di re dei pāṇḍava o bhārata,
     	non vi era nessuno che potesse anche solo vedere il droṇide in battaglia,
     	eccetto il valoroso Ghaṭotkaca re dei rākṣasa dalla grande forza,

 101 	di nuovo con gli occhi arrossati dall'ira o migliore dei bhārata,
     	battendo le sue palme e digrignando la bocca dentata,
     	diceva infuriato al proprio auriga: 'conducimi dal figlio di Droṇa.'

 102 	e partiva con la sua bandiera di vittoria dall'orrido aspetto,
     	quell'uccisore di nemici, di nuovo in un duello di carri col figlio di Droṇa,

 103 	con furia il rākṣasa scagliava quindi al figlio di Droṇa,
     	una terribile folgore con otto cerchi, costruita da Rudra,

 104 	saltando dal carro e lasciando l'arco il droṇide la afferrava,
     	e la scagliava verso il suo carro, e questo sprofondava,

 105 	quella così splendente ridotto in cenere il carro coi cavalli, auriga e vessillo
     	penetrava nella terra dopo averla spaccata, quella folgore così terribile,

 106 	e veduta l'impresa del droṇide tutti i viventi lo applaudirono,
     	che saltando afferrava la terribile arma costruita da Śaṁkara,

 107 	allora il figlio di Bhīmasena raggiunto il carro di Dhṛṣṭadyumna o sovrano,
     	scagliava di nuovo aguzze frecce al petto del droṇide,

 108 	e anche Dhṛṣṭadyumna senza tremare scagliava velenose come serpi,
     	delle frecce con la cocca d'oro, al petto del figlio di Droṇa,

 109 	allora il droṇide scagliava ai due frecce a migliaia,
     	ma i due con frecce simili a fiamme del fuoco, abbattevano le sue frecce,

 110 	molto dura era la battaglia di quei due leoni tra gli uomini,
     	e il droṇide, da rallegrarne i guerrieri o toro fra i bhārata,

 111 	quindi con mille carri e con trecento elefanti,
     	e seimila cavalli, Bhīma giungeva in quel luogo,

 112 	allora il droṇide dall'infaticabile azione, e nello spirito del dharma combatteva
     	contro il rakṣas figlio di Bhīma e contro Dhṛṣṭadyumna e il suo seguito,

 113 	là il droṇide mostrava un valore più che meraviglioso,
     	impossibile a farsi da altri, a tutti gli esseri o bhārata,

 114 	in un batter d'occhio abbatteva coi suoi cavalli, arriga, carri ed elefanti,
     	un akṣauhiṇī di rākṣasa con le sue aguzze frecce,

 115 	davanti a Bhīmasena, al figlio di Hiḍimbā e al nipote di Pṛṣata,
     	davanti ai gemelli, al figlio di Dharma, ad Arjuna e all'incrollabile,

 116 	grandemente colpiti da quelle frecce veloci,
     	gli elefanti cadevano a terra come montagne a due corni,

 117 	per le proboscidi elefantine tagliate che si muovevano qua e là,
     	la terra sembrava piena di uraga striscianti,

 118 	la terra splendeva per le corazze e i bastoni dispersi, e per i parasoli reali,
     	come il cielo illuminato dai raggi lunari e pieno di stelle a fine yuga,

 119 	con le bandiere alzate come rane, i larghi tamburi per tartarughe,
     	pieno di parasoli per schiere di oche selvatiche, adornato di flabelli come schiuma,

 120 	con aironi e avvoltoi per coccodrilli, pieno di varie armi come pesci,
     	coi carri abbandonati come rive, e con i bei pennoni come alberi,

 121 	crudele di  frecce come pesci, dardi e lance come orride lucertole,
     	carni e midollo d'ossa come fango, coi ventri divelti come zattere,

 122 	capelli di vario colore per alghe, portando costernazione ai vili,
     	contenendo i corpi rotti di guerrieri, cavalli e di grandi elefanti,

 123 	codesto fiume il dronide faceva nascere potente per il mucchio di sangue,
     	risuonante di suoni di guerra e di dolore, pieno di sangue come onde,

 124 	procedeva attraverso questo terribile oceano del regno di Yama,
     	uccidendo i rākṣasa con le sue frecce il droṇine e colpendo il figlio di Hiḍimbā,

 125 	di nuovo grandemente infuriato il fortissimo droṇide colpiti i pṛthādi
     	con ventre-di-lupo e il nipote di Pṛṣata, con schiere di frecce,

 126 	quel potente uccideva il figlio di Drupada di nome Suratha,
     	e ancora il fratello minore di Suratha di nome Śrutaṁjaya,

 127 	e uccidendo poi Balānika, Jayānika, Jayaśva,
     	il droṇide spediva alla dimora di Yama o re dei re, Śrutāhavaya,

 128 	e con altre tre frecce affilate, dalla bella cocca e decorate d'oro,
     	avendo mandato il forte Śatruṁjaya al mondo di Śakra,

 129 	uccideva Pṛṣadhra e lo stimato Candradeva,
     	uccidendo poi con dieci frecce i dieci figli di Kuntibhoja,

 130 	Aśvatthāman, con grande furia, incoccata un fiera freccia,
     	scagliava col suo arco a tutta forza questa suprema freccia,
     	terribile come il bastone di Yama, rapida verso Ghaṭotkaca,

 131 	questa grande freccia trafitto il petto del rākṣasa,
     	si piantava veloce a terra fino alla cocca o signore della terra,

 132 	allora il grande guerriero Dhṛṣṭadyumna pensandolo caduto morto,
     	sotto gli occhi del Droṇide lo portava via da dentro il carro,

 133 	quindi avendo sconfitto l'esercito di Yudhiṣṭhira 
     	coi carri in fuga, il valoroso figlio di Droṇa lanciava un urlo,
     	applaudito da tutti gli esseri e dai tuoi figli o bhārata,

 134 	allora dai corpi trafitti e rotti da cento dardi, dai mostri notturni caduti uccisi ovunque, 
      	e da quelli in cerca di salvezza la terra era resa ardua da attraversare come da picchi montani,

 135 	allora le schiere di siddha, gandharva, e piśāca, i nāga, gli uccelli, gli avi, e uccellini, 
     	le schiere dei rakṣas e degli spiriti, con le apsarasas e gli dèi applaudirono il droṇide.”
     


                              CXXXII


   1 	Saṁjaya disse:
     	"veduti allora i figli di Drupada e quelli di Kuntibhoja
     	uccisi dal figlio di Droṇa e pure i rākṣasa a migliaia,

   2 	Yudhiṣṭhira, Bhīmasena e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	e Yuyudhāna posero mente con prontezza al combattimento,

   3 	Somadatta di nuovo furioso vedendo Sātyaki sul campo,
     	con una grande pioggia di frecce lo ricopriva da ogni parte,

   4 	allora sorgeva uno scontro grandemente terrificante,
     	e cruento tra i tuoi e i nemici che cercavano la vittoria,

   5 	Bhīma colpiva con dieci frecce il kaurava in favore del sātvata,
     	ma pure Somadatta controcolpiva quel valoroso con cento,

   6 	il sātvata però, pieno di furia, quel vecchio soverchiato dal dolore per i figli,
     	pieno di ogni qualità come Yayāti il figlio di Nahuṣa,

   7 	colpiva con dieci frecce aguzze, dall'impatto di folgori,
     	e colpitolo poi con una lancia, lo colpiva di nuovo con sette,

   8 	allora in favore di Sātyaki, Bhīmasena una nuova robusta
     	e terribile barra di ferro scagliava al petto di Somadatta,

   9 	e Sātyaki scagliava una suprema freccia simile a fuoco,
     	dalle belle piume e aguzza con furia al petto di Somadatta, 

  10 	la freccia e la sbarra terribili insieme volavano,
     	nel corpo di Somadatta e quel grande guerriero cadeva,

  11 	essendo il figlio privo di sensi, Bāhlīka sopraggiungeva
     	scagliando piogge di frecce come una nuvola al tempo delle piogge,

  12 	Bhīma allora in favore del sātvata, Bāhlīka con nove frecce
     	pressandolo, trafiggeva quel grand'anima sul fronte della battaglia,

  13 	il figlio di Pratīpa infuriato una lancia al petto di Bhīma
     	piantando quel grandi-braccia come il distruggi-fortezze la sua folgore,

  14 	da quella colpito Bhīma tremava e sveniva,
     	e recuperati i sensi, quel forte gli scagliava una mazza,

  15 	quella lanciata dal pāṇḍava tagliava la testa di Bāhlīka,
     	egli cadeva ucciso a terra come il re dei monti abbattuto dal fulmine,

  16 	ucciso dunque il valoroso Bāhlīka toro fra gli uomini,
     	dieci dei tuoi figli simili al figlio di Daśaratha attaccavano Bhīma,

  17 	e Bhīma con dieci frecce uccisi i tuoi figli,
     	investiva Vṛṣasena il caro figlio di Karṇa,

  18 	allora il fratello di Karṇa conosciuto col nome di Vṛṣaratha,
     	quel forte colpendo Bhīma con le frecce, lo trafiggeva,

  19 	quindi qul valoroso Bhīma sette carri dei tuoi cognati,
     	distruggendo con le frecce abbatteva poi Śatacandra,

  20 	non sopportando l'uccisione del grande guerriero Śatacandra,
     	i valorosi fratelli di Śakuni, Gavākṣa, Śarabha, Vibhu,
     	accorrevano colpendo Bhīmasena con aguzze frecce,

  21 	pur colpito da quelle frecce come un toro dalla forza della pioggia,
     	quel fortissimo distruggeva con cinque frecce i cinque carri,
     	e vedendo uccisi quei valorosi, vacillavano i migliori dei sovrani,

  22 	quindi Yudhiṣṭhira con furia disperdeva il tuo esercito,
     	davanti a Droṇa nato in una secchia e ai tuoi figli o senza-macchia,

  23 	gli ambaṣṭa, i mālava, e i prodi trigarta coi śibi,
     	Yudhiṣṭhira spediva queste schiere al mondo dei morti in battaglia,

  24 	gli abhīṣāha, i śurasena, i bāhlīka con i vasātika
     	fatti a pezzi, il re rendeva la terra nera di sangue,

  25 	le schiere degli yaudheya, e degli āraṭṭa sia nobili che plebee in combattimento
     	Yudhiṣṭhira spediva al mondo dei morti colle sue frecce questi prodi:

  26 	' prendete, uccidete, afferrate, trafiggete, fateli a pezzi.'
     	questo erano i tumultuosi suoni vicino al carro di Yudhiṣṭhira,

  27 	Droṇa allora vedendo Yudhiṣṭhira assalire le sue truppe,
     	incitato da tuo figlio, lo copriva di frecce,

  28 	Droṇa però con grande furia, scagliava al pṛthāde l'arma di Vāyu,
     	ma egli questa divina arma con un'altra arma abbatteva,

  29 	e distrutta da Yudhiṣṭhira la sua arma il figlio di Bharadvāja,
     	scagliava le armi di Varuṇa, di Yama, di Agni, di Tvaṣṭṛ,
     	con suprema furia per uccidere il rampollo dei Pāṇḍava,

  30 	il figlio di Dharma quelle armi scagliate in volo,
     	abbatteva con le sue armi quel grandi-braccia, senza tremare per Droṇa,

  31 	il nato nella secchia, volendo realizzare la sua promessa,
     	produceva l'arma di Indra e quella di Prajāpati o bhārata,
     	volendo uccidere il figlio di Dharma per fedeltà a tuo figlio,

  32 	il re dei kuru con movenze di leone o elefante, dall'ampio torace, dagli occhi di loto,
     	produceva un'arma di grande splendore e un'altra di Indra e abbatteva quelle armi,

  33 	essendo distrutte le sue armi, Droṇa posseduto dall'ira,
     	volendo uccidere Yudhiṣṭhira approntava l'arma di Brahmā,

  34 	allora io non vedevo nulla coperto dalle terribili tenebre,
     	ma tutti gli esseri caddero in supremo tremore o signore della terra,

  35 	il figlio di Kuntī Yudhiṣṭhira vedendo impugnata l'arma di Brahmā
     	con un'altra arma di Brahmā o re dei re, quell'arma parava,

  36 	allora i principali degli eserciti elogiarono quei due tori fra gli uomini,
     	Droṇa e il pṛthāde, grandi arcieri, esperti di ogni arma,

  37 	quindi Droṇa, lasciato il kuntīde disperdeva con gli occhi rossi d'ira,
     	l'esercito di Drupada con la sua arma di Vāyu o bhārata,

  38 	colpiti da Droṇa, i pāñcāla fuggivano per la paura,
     	davanti e Bhīmasena e al pṛthāde grand'anima,

  39 	quindi il coronato e Bhīma rapidamente si girarono,
     	con due grandi schiere di carri circondarono il tuo esercito,

  40 	Bībhatsu al fianco destro, e al sinistro ventre-di-lupo,
     	con due grandi mucchi di frecce innondavano il figlio di Bharadvāja,

  41 	gli sṛñjaya, e i pāñcāla di grande vigore, e i matsya 
     	assieme ai sātvata seguivano quei due o grande re,

  42 	quindi l'esercito bhārata colpito dal coronato,
     	e pur trattenuti da Droṇa e da tuo figlio,
     	tuttavia i guerrieri non potevano essere fermati.”
     


                              CXXXIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	"avanzare vedendo il grande esercito dai pāṇḍava,
     	e intollerabile la cosa pensando, Duryodhana diceva a Karṇa:

   2 	' è giunto il tempo degli amici o figlio del sole,
     	salva in battaglia tutti i guerrieri, o fortissimo,

   3 	che sono circondati da ogni parte dai pāñcāla, da matsya e kekaya, 
     	e dai pāṇḍava grandi anime, furiosi come uraga soffianti,

   4 	questi pāṇḍava infervorati cercando la vittoria urlano,
     	e simili a quelle di Śakra le schiere dei carri dei pāñcāla sono molte.'

   5 	Karṇa disse:
     	' se anche fosse giunto qui, il distruggi-fortezze, a salvare il pṛthāde,
     	anche allora vincendolo io ucciderò il pāṇḍava,

   6 	il vero io ti prometto abbi fiducia o bhārata,
     	io ucciderò i figli di Pāṇḍu e i pāñcāla insieme a loro,

   7 	a te io prometto la vittoria, come il figlio di Agni ad Indra,
     	per fare quanto ti è caro io vivo o principe,

   8 	di tutti i pṛthādi Phalguna è il più forte,
     	a lui io scaglierò la lancia fornitami da Śakra che non può fallire,

   9 	ucciso questo grande arciere, i suoi fratelli o onorevole,
     	in tuo potere cadranno, e andranno di nuovo nella foresta,

  10 	finché io sono vivo o kaurava, non devi mai cadere in disperazione,
     	io vincerò in battaglia tutti i pāṇḍava riuniti,

  11 	e i pāñcāla, i kekaya, e pure i vṛṣṇi qui convenuti,
     	fatti a pezzi con mucchi di frecce ti darò la terra.'"

  12 	Saṁjaya disse:
     	“ a Karṇa che così parlava diceva il figlio di Śaradvat Kṛpa,
     	sorridendo quel grandi-braccia queste parole al figlio del sūta:

  13 	' bellissimo, bellissimo o Karṇa, questo toro dei kuru avrà protezione,
     	se le parole riguardo la tua protezione avranno successo,

  14 	molte volte hai parlato o Karṇa, a fianco del kaurava,
     	ma non hai mostrato nessun tuo valore o forza, 

  15 	lo scontro di te in battaglia coi figli di Pāṇḍu si è visto molte volte,
     	e ogni volta fosti vinto dai pāṇḍava o rampollo del sūta,

  16 	quando il figlio di Dhṛtarāṣṭra fu catturato dai gandharva,
     	allora le truppe combatterono, e tu solo ti diedi alla fuga,

  17 	e pure tutti i kaurava schierati insieme nella città di Virāṭa,
     	furono sconfitti dal pṛthāde in battaglia e anche tu o Karṇa coi tuoi fratelli,

  18 	tu non sei sufficente al solo Phalguna sul campo di battaglia,
     	come puoi dunque vincere tutti i pāṇḍava insieme a Kṛṣṇa?

  19 	senza parlare o Karṇa, combatti, molto hai già detto o figlio del sūta,
     	senza parlare è chi persegue il voto degli uomini retti,

  20 	vantandoti o figlio del sūta, tu come una nuvola autunnale senza pioggia,
     	inefficace appari o Karṇa, e questo il re non lo capisce,

  21 	ti vanti o figlio di Rādhā, finché non vedrai il pṛthāde,
     	una volta che avrai visto il pṛthāde il tuo vanto diverrà inutile,

  22 	tu senza incontrare le frecce di Phalguna ti vanti,
     	ma trafitto dagli strali del pṛthāde il tuo vanto diverrà inutile,

  23 	con le braccia sono forti gli kṣatriya, con le parole sono forti i brahmani,
     	con l'arco è potente Phalguna, e Karṇa e forte coll'illusione.'

  24 	così rimproverato allora dal figlio di Śaradvat, 
     	Karṇa il migliore dei guerrieri, questa parole diceva a Kṛpa:

  25 	' i prodi rumoreggiano sempre, come nuvole temporalesche al tempo delle piogge,
     	e il frutto producono in fretta gettando il seme al giusto tempo,

  26 	qui io non vedo macchia nei guerrieri sul fronte della battaglia,
     	che mentre si vantano, portano a compimento il loro compito sul campo,

  27 	l'uomo che con la mente conduce l'ufficio lo porta a termine,
     	il destino stesso là gli viene come alleato,

  28 	con metà del mio impegno io con la mente concludo il compito,
     	e se io grido o savio, tu qui non perdi nulla,

  29 	i prodi mai rumoreggiano invano, come nuvole piene di pioggia,
     	conoscendo il loro valore anche i sapienti si vantano,

  30 	io oggi in battaglia impegnato Kṛṣṇa e il pāṇḍava uniti insieme,
     	sono in grado rapidamente di vincere, quindi mi vanto o gautama,

  31 	guarda il frutto del mio vanto o savio, col mio seguito
     	uccisi i figli di Pāṇḍu in battaglia, assieme a Kṛṣṇa e ai sātvata,
     	darò a Duryodhana la terra senza più spine.'

  32 	Kṛpa disse:
     	' il tuo discorso illusorio non mi cattura o figlio del sūta,
     	quando tu disprezzi i due Kṛṣṇa e il dharmarāja figlio di Pāṇḍu,

  33 	certa è la vittoria là dove stanno o Karṇa quei due esperti d'armi, 
     	neppure dèi, gandharva e yakṣa, uomini, uraga o rakṣas
     	tutti armati, possono vincere in battaglia Kṛṣṇa e il pāṇḍava,

  34 	sempre pio e sincero, disciplinato, venerante guru e divinità,
     	saldo nel dharma, e pure è principalmente esperto d'armi, 
     	il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira, dotato di fermezza e di saggezza,

  35 	e i suoi fratelli sono forti, di grande esperienza in tutte le armi,
     	saldi nella dottrina del guru, saggi, gloriosi e sempre fedeli al dharma,

  36 	e i parenti, valorosi come Indra, devotissimi guerrieri,
     	Dhṛṣṭadyumna, e Śikhaṇḍin, e Janamejaya il figlio di Durmukha,

  37 	Candrasena, Bhadrasena, Kīrtidharman, Dhruva, Dhara,
     	Vasucandra, Dāmacandra, Siṁhacandra, Suvedhana,

  38 	e i figli di Drupada e Drupada, grande esperto d'armi,
     	e pronto in aiuto a costoro vi è il re dei matsya coi suoi fratelli,

  39 	Śatānīka, Sudaśana, Śrutānīka, Śrutadhvaja,
     	Balānika, Jayānīka, Jayāśva, Rathavāhana

  40 	Candrodaya, Kāmaratha, fratelli di Virāṭa splendidi,
     	i gemelli, e i figli di Draupadī, e il rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	non vi è distruzione per quelli per cui questi combattono,

  41 	a loro piacere, tutto l'universo con dèi, asura e uomini,
     	con le schiere di yakṣa e rākṣasa, con spiriti, serpenti e uccelli,
     	ridotto a nulla possono fare Bhīma e Phalguna, col valore delle armi,

  42 	Yudhiṣṭhira potrebbe bruciare la terra col suo terribile occhio,
     	di insuperabile forza è il nipote di Śura, che si è armato per loro,
     	come puoi tu o Karṇa vincere in battaglia questi nemici?

  43 	una grande cattiva condotta tu hai sempre o figlio del sūta,
     	tu che sei capace di combattere sul campo contro il nipote di Śura.'"

  44 	Saṁjaya disse:
     	“ così apostrofato il figlio di Rādhā ridendo o toro dei bhārata,
     	diceva allora Karṇa al maestro, a Kṛpa figlio di Śaradvat:

  45 	' vere sono parole che tu hai detto o brahmano, riguardo i pāṇḍava,
     	queste e molte altre qualità sono nei figli di Pāṇḍu,

  46 	invincibili sono in battaglia i pṛthādi pur dagli dèi con Indra in testa,
     	e con daitya, yakṣa, gandharva, piśāca, uraga, e rākṣasa,
     	eppure io vincerò i pṛthādi con la lancia che mi ha dato il Vāsava, 

  47 	a me fu data questa lancia infallibile da Śakra, o ri-nato
     	con questa io ucciderò l'ambidestro in battaglia,

  48 	e ucciso il pāṇḍava, Kṛṣna e i sui propri fratelli,
     	senza Arjuna non saranno mai in grado di conquistare la terra,

  49 	e distrutti tutti questi, questa terra coi suoi mari,
     	senza sforzo cadrà nella mani del kaurava o gautama,

  50 	dalle giuste condotte tutti gli scopi si compiono quaggiù non vi è dubbio,
     	e questo scopo io conoscendo allora mi vanto o gautama,

  51 	tu però sei anziano, e savio, e impotente in battaglia,
     	e confuso per affetto verso i pṛthādi, disprezzi me, 

  52 	se così di nuovo mi dirai qui queste male parole o brahmano,
     	allora alzando la spada ti taglierò la lingua o malevolo,

  53 	che vuoi pure o savio, elogiare i pāṇḍava in battaglia,
     	per impaurire tutte le truppe dei kaurava, o malevolo,
     	qui pure ascolta le mie parole mentre parlo rettamente o brahmano,

  54 	Duryodhana, Droṇa, Śakuni, Durmukha, Jaya,
     	Duḥśāsan, Vṛṣasena, il re dei madra e pure tu,
     	e Somadatta, Bhūri, e il dronide e Viviṁśati,

  55 	laddove tutti questi esperti d'armi si schierino armati
     	chi può vincerli in battaglia pure sia un nemico pari per forza a Śakra?

  56 	prodi sono, ed esperti d'armi, forti, e desiderosi di aver il paradiso,
     	sapienti del dharma, provati in battaglia, essi ucciderebbero pure gli dèi in guerra,

  57 	costoro si schiereranno in battaglia bramosi di uccidere i pāṇḍava,
     	cercando armati la vittoria per il kaurava,

  58 	dipendente dal fato io penso sia la vittoria pure dei più forti,
     	quando Bhīṣma grandi-braccia, giace coperto da centinaia di frecce,

  59 	Vikarṇa, Citrasena, Bāhlīka, e Jayadratha,
     	Bhūriśravas, Jaya, e Jalasaṁdha, e Sudakṣiṇa,

  60 	e Śala il migliore sul carro, e il valente Bhagadatta,
     	questi e altri re, invincibili pure dagli dèi,

  61 	questi prodi dotati di suprema forza furono uccisi in battaglia dai pāṇḍava,
     	che altro se non colpiti dal destino tu pensi o vergogna degli uomini,

  62 	i nemici di Duryodhana che elogi continuamente o ri-nato,
     	di questi pure sono stati uccisi querrieri a centinaia e a migliaia,

  63 	in rovina sono tutti gli eserciti dei Kuru assieme a quelli dei pāṇḍava,
     	io non vedo alcuna superiorità qui dei pāṇḍava,

  64 	quelli che tu pensi sempre i più forti o vergogna dei ri-nati,
     	con quelli io mi impegnerò con tutte le forze a combattere in battaglia,
     	in favore del successo di Duryodhana, la vittoria giace nel destino.'"
     


                              CXXXIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora vedendo queste offese fatte dal figlio del sūta allo zio,
     	alzando la spada con furia, il droṇide, rapido lo assaliva.

   2 	Aśvatthāman, disse:
     	' Karṇa, guarda, o malvagio, fermati ora o vergogna degli uomini,
     	ora io ti staccherò la testa dal corpo, o malevolo.'"

   3 	Saṁjaya disse;
     	“ lui che si precipitava con violenza, dal re Duryodhana in persona
     	veniva fermato o grande re, e da Kṛpa il migliore dei bipedi.

   4 	Karṇa disse:
     	' quel guerriero folle celebrato in battaglia quella vergogna dei ri-nati,
     	che si scontri col mio valore, lascialo andare o migliore dei kuru.'

   5 	Aśvatthāman disse:
     	' questo tuo fallo noi lo perdoniamo o figlio del sūta pieno di ignoranza,
     	ma il tuo orgoglio arrogante lo distruggerà Phalguna.'

   6 	Duryodhana disse:
     	' Aśvatthāman calmati, tu devi perdonarlo o onorevole,
     	non bisogna certo aver dell'ira, verso il figlio del sūta in alcun modo,

   7 	tu, Karṇa, Kṛpa, Droṇa, il re dei madra e il figlio di Subala,
     	in un grande compito siete impegnati, calmati o migliore dei ri-nati,

   8 	tutti questi si avvicinano per combattere contro il figlio di Rādhā,
     	stanno venendo i pāṇḍava o brahmano sfidandoci dappertutto.'"

   9 	Saṁjaya disse:
     	“ il valoroso Karṇa però, il miglore sul carro, alzando l'arco, 
     	attorniato dai migliori kaurava come Śakra lo è dalle schiere divine,
     	si schierava quello splendido confidando nella forza del suo braccio,

  10 	quindi iniziava lo scontro di Karṇa contro i pāṇḍava,
     	risuonando il ruggito leonino di questo impetuoso o grande re,

  11 	allora i pāṇḍava o re, e i gloriosi pāñcāla,
     	vedendo il grandi-braccia Karṇa pure lanciarono forti urla:

  12 	' quello è Karṇa, dove sei Karṇa? fermati Karṇa nella grande battaglia,
     	combatti assieme a noi, malanima, vergogna degli uomini.'

  13 	altri invece vedendo il figlio di Rādhā con gli occhi rossi di rabbia, dicevano:
     	' uccidete l'arrogante figlio del sūta, dallo scarso cervello,

  14 	tutti voi tigri fra i principi, non ha alcun scopo di vivere,
     	quel malvagio uomo fu sempre l'arcinemico dei pṛthādi,

  15 	egli è la radice di ogni male, schierato nell'idea di Duryodhana,
     	uccidilo!' cosi mormorando gli kṣatriya attaccavano,

  16 	quei grandi guerrieri scagliando una grande pioggia di frecce,
     	per uccidere il figlio del sūta, incitati dal pāṇḍava,

  17 	vedendo tutti quei grandi guerrieri avventarsi,
     	non tremava il figlio del sūta, né cercava scampo,

  18 	vedendo quel mare di esercito eccitato grande come una città,
     	per compiacere i tuoi figli, quell'invitto nelle battaglie,

  19 	quel forte, dalla rapida mano, quel potentissimo, con un mucchio di frecce,
     	arrestava quell'esercito da ogni parte o toro dei bhārata,

  20 	allora però i principi lo coprivano di una pioggia di frecce,
     	tendendo i loro archi, a centinaia e a migliaia,
     	combattevano contro il figlio di Rādhā, come le schiere dei daitya contro Śakra,

  21 	ma quella pioggia di frecce scagliata da quei principi, Karṇa,
     	con una grande pioggia di strali, ovunque abbatteva o potente,

  22 	lo scontro tra costoro che si attaccavano e si contrattaccavano,
     	era come quello di Śakra coi dānava, nella guerra tra dèi e asura,

  23 	là noi vedemmo la meravigliosa abilità del figlio del sūta,
     	quando i nemici impegnati in battaglia non riuscivano a raggiungerlo,

  24 	quel grande guerriero arrestati con mucchi di frecce quelle dei principi,
     	sui loro gioghi, assi, parasoli, bandiere e cavalli,
     	scagliava aguzze frecce il figlio di Rādhā, inviate col suo nome,

  25 	quindi divenuti inquieti i re, colpiti da Karṇa,
     	si aggiravano qua e là come vacche tormentate dal freddo,

  26 	di cavall trafitti, di elefanti e di guerrieri sui carri,
     	in ogni luogo noi vedemmo quelle schiere abbattute da Karṇa,

  27 	delle molti teste cadute o re, in ogni parte,
     	era tutta piena la terra, e di quei prodi che mai indietreggiarono,

  28 	per gli uccisi, per quelli che ne erano in procinto e per tutti quelli che urlavano.
     	quel sanguinoso scontro assomigliava alla città del figlio di Vivasvat,

  29 	allora Duryodhana vedendo il valore di Karṇa,
     	avvicinatosi ad Aśvatthāman, queste parole gli diceva:

  30 	Karṇa sta combattendo in campo, armato contro tutti quei principi,
     	guarda l'esercito in fuga colpito dagli strali di Karṇa,
     	come l'esercito degli asura fatto a pezzi da Kārttikeya,

  31 	vedendo sconfitto in battaglia quell'esercito dal saggio Karṇa,
     	sta arrivando Bībhatsu, per uccidre il figlio del sūta,

  32 	guardiamo che il figlio del sūta grande sul carro,
     	non venga ucciso dal pāṇḍava, quest'ordine sia dato.'

  33 	allora il droṇide, Kṛpa, Śalya, e il figlio di Hṛdika, grande guerriero,
     	si precipitarono sul pṛthāde per proteggere il figlio del sūta,

  34 	ma vedendo sopraggiungere il kuntīde come Vṛtra contro l'armata divina,
     	vi si precipitava contro allora Karṇa come il potente Śakra.”

  35 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ vedendo Phalguna infuriato come Yama, o il fato distruttore,
     	il figlio del sole Karṇa o sūta, che fece allora in seguito?

  36 	quel grande guerriero sempre ha rivaleggiato col pṛthāde,
     	e spera di vincere in una terribile battaglia Bībhatsu,

  37 	ma quando incontrò improvvisamente il suo perenne acerrimo nemico,
     	Karṇa il figlio del sole, o sūta che fece dopo?”

  38 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo arrivare il pāṇḍava come un elefante contro un altro,
     	Karṇa senza il minimo tremore, andava contro il conquista-ricchezze,

  39 	con le sue frecce lo splendido Pāṇḍava, tormenta-nemici,
     	arrestava il figlio del sole che si precitava con violenza,

  40 	Karṇa lo copriva con una pioggia di frecce o mio signore,
     	e con furia lo colpiva con tre frecce ben diritte,

  41 	il fortissimo pṛthāde non tollerava questa sua destrezza,
     	e delle frecce polite a pietra, con splendide punte e ben diritte,

  42 	trenta ne scagliava al figlio del sūta quel tormenta-nemici,
     	e lo colpiva con furia con una sola freccia quel valoroso,

  43 	quasi ridendo quel forte, all'estremità del braccio sinistro,
     	essendo trafitto con violenza, l'arco dalla mano gli cadeva,

  44 	di nuovo afferrato l'arco, in mezzo batter d'occhio, quel fortissimo,
     	con compiuta destrezza copriva Phalguna di frotte di frecce,

  45 	ma quella pioggia di frecce scagliata dal figlio del sūta o bhārata,
     	disperdeva quasi ridendo il conquista-ricchezze con la sua pioggia di frecce,

  46 	i due reciprocamente assalendosi con piogge di frecce o principe, 
     	si coprivano quei due grandi arcieri, assalendosi e contro assalendosi,

  47 	allora apparve portentosa la battaglia di Karṇa e del pāṇḍava sul campo,
     	infuriati come due elefanti selvaggi per la femmina in calore,

  48 	quindi il pṛthāde grande arciere, vedendo il valore di Karṇa,
     	all'impugnatura tagliava il suo arco con grande velocità,

  49 	e i quattro cavalli con frecce bhalla spediva al regno di Yama,
     	e staccava la testa dal corpo del suo auriga, quel tormenta-nemici,

  50 	e quindi dopo avergli tagliato l'arco e uccisi cavalli ed auriga,
     	il pṛthāde figlio di Pāṇḍu lo colpiva con quattro frecce, 

  51 	quel toro fra gli uomini però scendendo rapidamente dal carro senza cavalli,
     	saliva rapido sul carro di Kṛpa, sotto i colpi delle frecce,

  52 	vedendo il figlio di Rādhā sconfitto, i tuoi o toro dei bhārata,
     	spinti dalle frecce del conquista-ricchezze, fuggirono in ogni direzione,

  53 	vedendoli fuggire, il re Duryodhana o sovrano,
     	li fermava allora e diceva queste parole:

  54 	' basta fuggire, voi prodi, fermatevi, o tori fra gli kṣatriya,
     	per uccidere il pṛthāde io in persona scenderò in battaglia,
     	io ucciderò i pṛthādi assieme ai pāñcāla e ai somaka,

  55 	ora mentre io combatterò contro il possessore del gāṇḍīva,
     	i pṛthādi vedranno una potenza come quella del fato a fine yuga,

  56 	ora le piogge delle mie frecce scagliate a migliaia,
     	vedranno i guerrieri in battaglia come frotte di cavallette,

  57 	ora la pioggia fatta di frecce creata da me coll'arco,
     	gli eserciti vedranno sul campo come quella di una nuvola a fine estate,

  58 	io ora vincerò in battaglia il pṛthāde con le mie frecce ben levigate,
     	fermatevi sul campo o prodi, abbandonate la paura per Phalguna,

  59 	scontrandosi col mio valore, Phalguna non prevarrà,
     	come il mare dimora di mostri quando incontra la costa.'

  60 	così avendo parlato, il re partiva attorniato da un grande esercito,
     	contro Phalguna, con gli occhi arrossati dall'ira, e terribile,

  61 	vedendo partire quel grandi-braccia, il figlio di Śaradvat allora
     	raggiunto Aśvatthāman, queste parole gli diceva:

  62 	' il re grandi-braccia, furioso e sopraffatto dall'ira,
     	agendo come una falena, vuole combattere contro Phalguna,

  63 	affinche la vita sotto i nostri occhi, scontrandosi col pṛthāde,
     	non perda quella tigre fra gli uomini, arresta il kaurava,

  64 	affinche a tiro delle frecce di Phalguna non giunga,
     	il valoroso principe dei kaurava, in fretta arrestalo,

  65 	affinché dalle frecce del pṛthāde simili a uraga appena mutati,
     	il re non sia ridotto in cenere, sia arrestato dal combattere,

  66 	ingiusto io vedo che mentre noi siamo fermi o onorevole,
     	il re in personao vada a combattere contro il pṛthāde senza compagni,

  67 	difficile io credo che il kaurava sopravviva al coronato,
     	combattendo contro il pṛthāde come un elefante contro una tigre.'

  68 	così richiesto dallo zio materno, il droṇide, il migliore d tutti gli armati,
     	rapidamente queste parole rivolgeva a Duryodhana:

  69 	' finché io vivo o figlio di Gāndhārī, tu non devi scendere a combattere,
     	me trascurando o kaurava che sempre sono intento al tuo bene,

  70 	non devi impegnarti nella sconfitta del pṛthāde,
     	io arresterò il pṛthāde, fermati o Suyodhana.'

  71 	Duryodhana disse:
     	' il maestro sempre protegge i figli di Pāṇḍu come suoi figli,
     	e tu pure hai sempre avuto rispetto verso di loro o migliore dei ri-nati,

  72 	o per mia sfortuna è stato sempre vano il tuo valore in battaglia,
     	o per il bene del dharmarāja o di Draupadī, non lo sappiamo,

  73 	vergogna sia alla mia cupidigia, per la quale tutti i parenti,
     	quegli invincibili che meritano il bene, hanno avuto il dolore,

  74 	quale principe degli armati pari al Maheśvara in battaglia
     	che sia in grado non ucciderebbe i nemici a parte il figlio della gautama?

  75 	o Aśvatthāman, siimi favorevole distruggi i miei nemici,
     	neppure gli dèi possono stare a tiro delle tue frecce o senza-macchia,

  76 	uccidi i pāñcāla e i somaka col loro seguito o droṇide,
     	noi uccideremo il resto da te protetti,

  77 	questi somaka o savio, e i pāñcāla gloriosi,
     	agiscono con furia sulle mie armate come Agni sulle foreste,

  78 	arresta o grandi-braccia i kekaya o migliore degli uomini,
     	prima hanno compiuto una strage protetti dal coronato,

  79 	che tu la faccia ora o dopo questa tua impresa o signore,
     	tu ne sei pronto o grandi-braccia, a uccidere i pāñcāla,

  80 	renderai tutto il mondo privo di pāñcāla o incrollabile,
     	così affermarono i siddha, e queste parole diverranno reali,

  81 	neppure gli dèi assieme a Indra possono stare nel raggio dei tuoi tiri,
     	come dunque i pṛthādi e i pāñcāla? io ti dico il vero.'"
     


                              CXXXV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ così richiesto da Duryodhana, il droṇide, arduo da affrontare in battaglia,
     	rispondeva: ' o grandi-braccia, come hai detto o kaurava,

   2 	cari sono sempre stati a me e anche a mio padre i pāṇḍava,
     	e pure noi due siamo cari a loro, ma non in battaglia o erede dei kuru,
     	con tutte le nostre forze noi combattiamo senza paura trascurando la vita,

   3 	io, Karṇa, Śalya, Kṛpa e il figlio di Hṛdika,
     	in un batter d'occhio ditruggeremo l'esercito pāṇḍava,

   4 	e loro pure possono distruggere in mezzo batter d'occhio o erede dei kuru,
     	l'esercito kaurava o grandi-braccia, se noi non fossimo sul campo,

   5 	combattendo i pāṇḍava al meglio di noi con voglia di combattere, e loro noi,
     	l'energia scontrandosi con l'energia rangiunge la quiete o bhārata,

   6 	l'esercito dei pāṇḍava non può essere direttamente vinto,
     	finché sono vivi i figli di Pāṇḍu, il vero io ti dico,

   7 	per sé stessi combattono uniti i rampolli d Pāṇḍu,
     	pe quale motivo dunque non possono distruggere i tuoi eserciti o bhārata?

   8 	tu sei avidissimo o re, ed esperto di inganni o kaurava,
     	sei orgoglioso e sospettoso di tutto, quindi sospetti di noi,

   9 	io col massimo sforzo in tuo favore, trascurando la mia vita,
     	scenderò in battaglia in tuo favore o rampollo dei kuru,

  10 	combatterò di persona contro i nemici, e vincerò ciascuno dei loro campioni,
     	combatterò contro pāñcāla, somaka e kekaya,
     	e contro i pāṇḍava in battaglia per compiacerti o uccisore di nemici,

  11 	oggi bruciati dalle mie frecce i pāñcāla e i somaka,
     	come vacche attaccate da un leone, fuggiranno da ogni parte,

  12 	oggi il re figlio di Dharma, vedendo il mio ardimento,
     	assieme ai somaka, penserà che il mondo sia pieno di Aśvatthāman,

  13 	cadrà nella disperazione, il figlio di Dharma, Yudhiṣṭhira,
     	vedendo uccisi in battaglia i pāñcāla assieme ai somaka,

  14 	ucciderò o bhārata, tutti quelli che mi affronteranno sul campo,
     	e non risparmierò nessuno di quelli giunti nel raggio del mio braccio.'

  15 	ciò detto, il grandi-braccia al figlio tuo Duryodhana,
     	si volgeva a combattere, mettendo in fuga tutti gli arcieri,
     	per compiere il bene dei tuoi figli, quel migliore dei viventi,

  16 	allora diceva il figlio della gautama ai pāñcāla e ai kekaya:
     	' tirate tutti voi al mio corpo o grandi guerrieri,
     	fattevi saldi combattete, mostrando la vostra destrezza d'armi.'

  17 	così apostrofati tutti loro scagliavano un pioggia di frecce
     	contro il droṇide o grande re, come nuvole le loro acque,

  18 	distrutte quelle frecce il droṇide, uccideva dieci campioni
     	davanti ai figli di Pāṇḍu e a Dhṛṣṭadyumna, o potente,

  19 	i pāñcāla e gli sṛñjaya colpiti in battaglia, 
     	abbandonarono il droṇide sul campo e fuggirono in ogni direzione,

  20 	vedendo fuggire i guerrieri pāñcāla assieme ai somaka,
     	Dhṛṣṭadyumna o grande re, affrontava il droṇide in battaglia,

  21 	quindi circondato da centinaia di guerrieri sui carri,
     	che mai volgono le terga, con bellissime corazze e tonanti come nuvole,

  22 	il figlio del re dei pāñcāla, Dhṛṣṭadyumna, grande sul carro,
     	diceva al droṇide queste parole vedendo i guerrieri abbattuti:

  23 	' o sciocco figlio del maestro, perché vuoi ucciderne altri?
     	scontrati con me se sei un prode in battaglia,
     	io ti ucciderò, fermati ora vicino a me.'

  24 	quindi il potente Dhṛṣṭadyumna colpiva il figlio del maestro,
     	con aguzze frecce mortifere o toro dei bhārata,

  25 	queste frecce riunitesi in gruppo, veloci penetravano nel droṇide,
     	con le loro cocche d'oro, brillanti punte, e capaci di perforare tutto, 
     	come le api in cerca di miele si precipitano su un albero fiorito,

  26 	violentemente trafitto, infuriato come un uraga colpito da un calcio,
     	l'orgoglioso droṇide, senza tremare con le frecce in mano diceva:

  27 	' o Dhṛṣṭadyumna, resta fermo un momento e difenditi,
     	finché io con aguzze frecce non ti spedirò alla dimora di Yama.'

  28 	il droṇide uccisore di eroi nemici, così avendo parlato al nipote di Pṛṣata,
     	con rapidità di mano lo copriva ovunque di frotte di dardi,

  29 	quell'arduo da affrontare in battaglio coperto di frecce sul campo dal droṇide,
     	il figlio del re pāñcāla allora con queste parole lo offendeva:

  30 	' non conosci dunque il mio giuramento, o savio, e la mia nascita,
     	dopo aver ucciso Droṇa, tu devi essere ucciso da me 
     	quindi ora non ti uccido in battaglia essendo ancora vivo Droṇa,

  31 	ma questa notte, giunta l'alba o vilissimo,
     	io oggi avrò ucciso tuo padre, e poi te in battaglia
     	spedirò al mondo dei morti, così io ho deciso in cuore,

  32 	l'inimicizia che hai per i pṛthādi, e la fede che hai nei kaurava,
     	quella mostrando rimani saldo, non mi sfuggirai da vivo,

  33 	il brahmano che abbandonando il suo ruolo, si affida al dharma kṣtriya,
     	come tu sei o vergogna degli uomini, può essere ucciso da tutto il mondo.' 

  34 	così apostraofato con offensive parole dal nipote di Pṛṣata,
     	manifestava una fiera ira, e diceva: 'fermati, fermati!'

  35 	e quasi bruciandolo cogli occhi squadrava il nipote di Pṛṣata,
     	e lo copriva di frecce, soffiando come un serpente,

  36 	coperto dai dardi del droṇide in battaglia, o migliore dei re,
     	quel supremo sul carro circondato dall'intero esercito pāñcāla,

  37 	non tremava il grandi-braccia, confidando nella sua intelligenza,
     	e scagliava svariate frecce ad Aśvatthāman,

  38 	di nuovo i due tornarono in battaglia in quella partita con la vita in gioco,
     	e si arrestavano vicendevolmente con frotte di frecce quei due insofferenti,
     	scagliando i due grandi arcieri, ovunque piogge di frecce,

  39 	quello scontro terribile e terrificante tra il droṇide e il nipote di Pṛṣata
     	vedendo, lo applaudivano i siddha, i cāraṇa e i vātika,

  40 	riempiendo il cielo e ogni direzione di mucchi di frecce,
     	avendo fatto le tenebre con le frecce, combattevano senza vedersi i due,

  41 	quasi danzando sul campo, cogli archi sempre tesi,
     	sforzandosi di uccidersi l'un l'altro, entrambi cercando la vittoria,

  42 	combattevano benissimo quei due grandi-braccia, e con bella destrezza,
     	applauditi in battaglia dai migliori guerrieri a migliaia,

  43 	vedendoli combattere sul campo come due elefanti selvaggi nella foresta,
     	una tumultuosa esaltazione sorgeva in entrambi gli eserciti,

  44 	e urla leonine vi erano e davano fiato alle conchiglie o mio signore,
     	e i tamburi suonavano a centinaia e a migliaia,

  45 	in questo tumultuoso scontro che terrorizzava i vili,
     	solo per un po' la battaglia rimaneva di pari aspetto,

  46 	poi il droṇide o grande re, del nipote di Pṛṣata,
     	il vessillo, l'arco, e il parasole, ed entrambi i guidatori laterali,
     	l'auriga e i quattro cavalli abbattendo si avventava in battaglia,

  47 	e tutti i pāñcāla, con strali ben levigati,
     	 metteva in fuga quell'incomparabile anima a centinaia e a migliaia,

  48 	allora tremava l'esercito pāṇḍava o toro dei bhārata,
     	vedendo quella grande impresa del droṇide, come quelle di Indra in battaglia,

  49 	uccisi cento dei pāñcāla con cento frecce quel grande guerriero,
     	e con tre aguzzi dardi uccisi tre grandi guerrieri,

  50 	il droṇide sotto gli occhi del figlio di Drupada, e di Phalguna,
     	distruggeva la maggior parte dei pāñcāla che erano schierati,

  51 	i pañcāla colpiti in battaglia assieme agli sṛñjaya,
     	lasciando il droṇide fuggivano disperdendosi coi carri e le bandiere,

  52 	il figlio di Droṇa grande sul carro, vinti i nemici in battaglia,
     	lanciava un un grandissimo suono, simile a nuvola a fine estate,

  53 	Aśvatthāman, uccisi molti nemici, splendeva
     	come il fuoco dopo aver ridotto in cenere tutti gli esseri a fine yuga,

  54 	applaudito sul campo dai kaurava, vinti in battaglia migliaia di schiere di nemici,
     	splendeva il potente figlio di Droṇa come il re degli dèi dopo aver ucciso i nemici.”
     


                              CXXXVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora Yudhiṣṭhira, e il figlio di Pāṇḍu Bhīmasena,
     	da ogni parte circondarono o grande re, il figlio di Droṇa,

   2 	quindi il re Duryodhana, accompagnato dal figlio di Bharadvāja,
     	attaccava i pāṇḍava sul campo, e quindi iniziava la battaglia,
     	terribile o grande re, da terrorizzare i vili,

   3 	gli ambaṣṭha, i mālava, i vaṅga, gli śibi, e pure i trigarta,
     	a schiere Yudhiṣṭhira infuriato spediva al mondo dei morti,

   4 	gli abhīṣāha, gli śūrasena, ksạtriya ardui da affrontare in battaglia,
     	abbattendo, Bhīma rese la terra fangosa di sangue,

   5 	gli yaudheya, gli Araṭṭa, e le schiere dei madra in battaglia,
     	il coronato spediva al mondo dei morti con aguzze frecce,

   6 	a mucchi, colpiti dai velocissimi strali,
     	gli elefanti cadevano a terra, come monti dalle due cime,

   7 	per le proboscidi di elefante tagliate, che si agitavano ovunque,
     	la terra sembrava piena come di uraga striscianti,

   8 	e per i parasoli abbelliti d'oro dei sovrani, la terra appariva,
     	come il cielo piena di astri con sole e luna in testa a fine yuga:

   9 	' uccidete, attaccate senza paura, trafiggete, fatelo a pezzi.'
     	così erano le tumultuose urla verso il carro dai rossi cavalli,

  10 	Droṇa però supremamente infuriato con l'arma di Vāyu in battaglia,
     	li disperdeva come Vāyu le nubi più inamovibili,

  11 	i pāñcāla colpiti da Droṇa fuggivano per la paura,
     	sotto gli occhi di Bhīmasena, e del pṛthāde grand'anima,

  12 	allora il coronato e Bhīma rapidamente si giravano,
     	e con una grande schiera di carri attorniava il tuo esercito,

  13 	Bībhatsu all'ala destra, e alla sinistra ventre-di-lupo,
     	riversavano sul figlio di Bharadvāja due grandi mucchi di frecce,

  14 	allora gli sṛñjaya e i grandi guerrieri pāñcāla,
     	seguivano i due o grande re, coi matsya e i somaka,

  15 	allora i migliori combattenti sui carri di tuo figlio,
     	assieme ad una grande esercito corsero verso il carro di Droṇa,

  16 	quindi l'esercito bhārata, colpito dal coronato,
     	era pure angustiato dalla tenebra e dal sonno,

  17 	e pure impediti da Droṇa e da tuo figlio in persona,
     	i guerrieri non erano in grado di esser arrestati,

  18 	quella grande armata dispersa dalle frecce del figlio di Pāṇḍu,
     	col mondo coperto dalle tenebra correva in ogni direzione,

  19 	a centinaia abbandonando i carri, alcuni sovrani,
     	sommersi dal terrore correvano o grande re, da ogni parte.”
     


                              CXXXVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ ma vedendo Somadatta, agitare il grande arco,
     	Sātyaki disse al suo auriga: 'conducimi da Somadatta,

   2 	senza aver ucciso in battaglia quel vile kaurava il nemico bāhlīka,
     	non abbandonerò la battaglia o auriga, ti sto dicendo il vero.'

   3 	allora il conducente spingeva i destrieri di razza sindhu, 
     	color madreperla, più veloci di ogni suono a grande velocità,

   4 	e questi condussero Yuyudhāna, veloci come il vento o il pensiero,
     	come un tempo i cavalli di Indra o re, intento a uccidere i daitya,

   5 	scorgendo arrivare quel toro sātvata in battaglia,
     	Somadatta grandi-braccia, senza tremare lo affrontava,

   6 	scagliando piogge di frecce come nuvola piena di pioggia,
     	copriva il nipote di Śini, come le nuvole fanno col sole,

   7 	senza tremare in battaglia Sātyaki, copriva il toro dei kuru
     	con mucchi di frecce da ogni parte o toro dei bhārata,

   8 	Somadatta perà con sessanta dardi colpiva al petto il mādhava,
     	e Sātyaki pure o re, lo colpiva con aguzzi strali,

   9 	trafiggendosi i due l'un l'altro, splendevano quei tori fra gli uomini,
     	come due fiori nella stagione dei fiori, come due kiṁśuka in fiore,

  10 	con tutte le membra sanguinanti, il kuru e il vṛṣṇi gloriosi,
     	si squadravano l'un l'altro quasi bruciandosi collo sguardo,

  11 	quei due uccisori di nemici muovendosi in ampi giri coi carri,
     	terribili a vedersi entrambi come due nuovole piene di pioggia,

  12 	con le membra trafitte dalle frecce ovunque rotte le carni,
     	come due porcospini, o re dei re, apparivano trafitti dalle frecce,

  13 	coperti di frecce dalla cocca d'oro, i due apparivano
     	come due grandi alberi o re, nella stagione delle piogge, coperti da lucciole,

  14 	con tutte le membra infiammate dalle frecce quei due grandi guerrieri,
     	si mostravano in battaglia come due elefanti infuriati dai fuochi,

  15 	allora Somadatta grande sul carro o grande re, in battaglia,
     	con un dardo a mezzaluna, tagliava il grande arco del mādhava,

  16 	quindi lo colpiva con ventinque frecce,
     	e in fretta con brevissimo intervallo ancora con dieci frecce,

  17 	Sātyaki afferrato un altro arco di maggiore potenza,
     	con cinque frecce rapidamente colpiva Somadatta,

  18 	quindi con un'altra freccia bhalla, tagliava il vessillo d'oro,
     	del bāhlīka sul campo, Sātyaki quasi ridendo,

  19 	Somadatta però senza tremare, vedendo il vessillo caduto,
     	copriva il nipote di Śini con venticinque strali,

  20 	pure il sātvata con furia l'arco che impugnava
     	Somadatta, tagliava sul campo con una freccia a rasoio,

  21 	quindi con cento frecce ben levigate, e dalla cocca d'oro,
     	lo copriva in varie parti, come fosse un elefante dalle zanne rotte,

  22 	Somadatta grande guerriero, afferrato quindi un altro arco, 
     	quel fortissimo copriva Sātyaki con una pioggia di frecce, 

  23 	Sātyaki però infuriato colpiva in battaglia Somadatta,
     	e pure Somadatta colpiva con un fiume di frecce Sātyaki,

  24 	Bhīma in aiuto del sātvata con dieci dardi colpiva il figlio di Bāhlīka,
     	ma Somadatta senza tremare colpiva con le frecce il nipote di Śini,

  25 	quindi in aiuto al sātvata, il figlio di Bhīma scagliava una
     	nuova e terribile dura barra di ferro al petto di Somadatta,

  26 	quella barra di ferro che giungeva con forza terribile a vedersi,
     	il kaurava quasi ridendo la tagliava in due parti sul campo,

  27 	quella grande barra di ferro tagliata in due parti cadeva, 
     	come la grande cima di una montagna spezzata dal fulmine,

  28 	ma allora Sātyaki o re, l'arco di Somadatta sul campo
     	tagliava, con una freccia bhalla, e con altre cinque la protezione alla mano,

  29 	con quattro frecce rapidamente i suoi quattro veloci destrieri
     	davanti, spediva presso il re dei morti o bhārata,

  30 	e con una freccia bhalla ben levigata la testa del conducente dal corpo
     	staccava, ridendo quella tigre sul carro, il toro dei śini,

  31 	quindi il sātvata una freccia di grande violenza accesa come fuoco,
     	quel sātvata scagliava o re, appuntita a pietra e dalla cocca d'oro,

  32 	quest'ottima freccia scagliata dal forte nipote di Śini,
     	terribile rapida si piantava o illustre, nel suo petto o bhārata,

  33 	fortemente colpito dal forte sātvata, il grande guerriero
     	Somadatta, grandi-braccia, cadeva e moriva,

  34 	vedendo là ucciso Somadatta, i grandi guerrieri,
     	con una grande pioggia di frecce assalivano Yuyudhāna,

  35 	ma Yudhiṣṭhira vedendo Yuyudhāna coperto dalle frecce,
     	assieme ad un grande esercito, si avventava sull'armata di Droṇa,

  36 	quindi Yudhiṣṭhira con furia il grande esercito dei tuoi,
     	con le frecce metteva in fuga sotto gli occhi del figlio di Bharadvāja,

  37 	ma Droṇa vedendo Yudhiṣṭhira mettere in fuga le truppe,
     	si avventava con violenza con gli occhi rossi d'ira,

  38 	quindi con sette acutissime frecce colpiva il pṛthāde,
     	quel grandi-braccia pur ferito si leccava le labbra,
     	e tagliava l'arco e la bandiera di Yudhiṣṭhira,

  39 	coll'arco rotto, rapidamente in un istante il migliore dei sovrani,
     	afferrava con forza in battaglia un altro robusto arco, 

  40 	quindi il pṛthāde colpiva con migliaia di frecce Droṇa,
     	coi suoi cavalli, auriga, carro e bandiera, e questo apparve un portento,

  41 	allora sofferente per esser colpito da quel mucchio di frecce,
     	Droṇa si sedeva sul piano del carro o toro dei bhārata,

  42 	quindi recuperati i sensi, dopo un po' quel migliore dei brahmani,
     	sopraffatto dall'ira scagliava la sua arma di Vāyu,

  43 	senza tremare il pṛthāde, allora tendendo l'arco,
     	quell'arma arrestava colla sua arma o bhārata,

  44 	allora Vāsudeva diceva a Yudhiṣṭhira figlio di Kuntī:
     	' Yudhiṣṭhira, ascolta o grandi-braccia, le parole che sto per dirti,

  45 	cessa di combattere contro Droṇa o migliore dei bhārata,
     	Droṇa cerca sempre di catturarti in battaglia,

  46 	non in pari io credo sia questo tuo scontro con lui,
     	chi è nato per ucciderlo lo ucciderà domani,

  47 	abbandonando il guru corri dove sta il re Suyodhana,
     	Bhīma tigre sul carro, sta combattendo contro i kaurava.'

  48 	udite le parole di Vāsudeva il dharmarāja Yudhiṣṭhira,
     	pensando un momento allora a quel terribile scontro,

  49 	quell'uccisore di nemici correva dove era schierato Bhīma,
     	massacrando i tuoi guerrieri come il distruttore a fauci spalancate,

  50 	col grande frastuono del suo carro faceva risuonare la faccia della terra,
     	come le nuvole a fine estate fanno risuonare ogni luogo,

  51 	e mentre Bhīma massacrava i nemici, il pāṇḍava raggiungeva il suo fianco,
     	ma anche Droṇa distruggeva pāṇḍava e pāñcāla in quell'inizio di notte.”
     


                              CXXXVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ infuriando quello scontro di terribile forma, e terrificante,
     	il mondo era coperto dalle tenebre e dalla polvere o signore della terra,
     	i guerrieri schierati reciprocamente non si vedevano, 

   2 	quanto i sensi permettevano, la grande battaglia procedeva,
     	suprememente agitando uomini, elefanti e cavalli, da far rizzare i capelli,

   3 	i valorosi Droṇa, Karṇa e Kṛpa, e Bhīma, Sātyaki e il nipote di Pṛṣata,
     	facevano tremare i reciproci eserciti o migliore dei sovrani,

   4 	gli eserciti da ogni parte colpiti da quei grandi guerrieri, 
     	per le tenebre e la polvere fuggivano per ogni dove,

   5 	e fuggendo tutti i soldati colle menti tremanti,
     	venivano uccisi o grande re, mentre correvano sul campo,

   6 	migliaia di grandi guerrieri sui carri si uccisero vicendevolmente in battaglia,
     	in quella cieca tenebra, confusi dall'ordine di tuo figlio,

   7 	quindi tutti gli eserciti, e i loro comandanti o bhārata,
     	erano là confusi essendo il campo coperto dalle tenebre.”

   8 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ essendo costoro confusi e fieramente colpiti dai pāṇḍava,
     	mentre erano immersi in quella cieca tenebra, che pensavate voi allora?

   9 	in che modo vedevano loro o anche i miei eserciti,
     	mentre il mondo era così coperto dalle tenebre?”

  10 	Saṁjaya disse:
     	“ allora tutte le truppe che erano ancora vive,
     	sotto gli ordini dei comandanti di nuovo si ordinarono a schieramento,

  11 	Droṇa davanti combatteva, quindi Śalya, e il droṇide, e dietro il figlio di Subala,
     	e in persona il re procedeva a guardia di tutte le armate, in quella notte,

  12 	e Duryodhana diceva a tutte le schiere dei fanti o sovrano con parole gentili:
     	'lasciando tutti le armi supreme, afferrate con le mani delle torce accese.'

  13 	comandati dal migliore dei principi, allora entusiasti afferrarono le torce,
     	e di nuovo l'esercito era visibile illuminato dalla luce dei fuochi, in quella notte,

  14 	e per i costosi e divini ornamenti, e per le armi brillanti che volavano,
     	e in breve tutti i forniti di lampade, illuminarono allora rapidamente l'armata,

  15 	tutti gli eserciti furono provvisti di luce dai fanti con in mano lampade a olio,
     	erano di nuovo visibili, e apparivano in quella notte, come nuvole lampeggianti nel cielo, 

  16 	ritornata visibile quell'armata, Droṇa simile ad Agni portando tormento ovunque,
     	splendeva o re dei re, con l'armatura d'oro, la in mezzo, come il sole coi suoi raggi,

  17 	sugli ornamenti e i collari d'oro, sui lucidi scudi,
     	sulle armi temprate, vi era là il riflesso dei fuochi,

  18 	le mazze damascate e le lucenti barre di ferro, e le lance agitate sui carri,
     	riplettevano colpite dai raggi o ajamīḍhide, e sempre più nasceva la luce,

  19 	i parasoli, i piccoli flabelli riuniti e gli accesi braceri, o re,
     	e le collane d'oro dei combattenti muovendosi là allora splendevano,

  20 	dai riflessi sulle armi e dalle lanterne illuminato allora l'esercito,
     	e dai riflessi sugli ornamenti, era visibile e grandemente splendente o sovrano,

  21 	le armi temperate imbrattate di sangue, agitate da quei valorosi, nel colpire i corpi,
     	facevano sorgere là un'accesa luce, come quella dei lampi in cielo a fine estate,

  22 	colpiti con violenza quelli tremanti, e caduti rapidamente quelli abbattuti,
     	i visi di quegli uomini allora sembravano nuvole disperse dal vento,

  23 	come il fuoco acceso in una grande foresta, che soverchia la luce del sole,
     	così era quell'esercito acceso, di terribile aspetto in quel grande pericolo o bhārata,

  24 	scorgendo il nostro esercito così illuminato, i pṛthādi rapidi allora,
     	ordinarono alle schiere di fanti di dare lampade a tutte le schiere,

  25 	a ciascun elefante si diede sette lampade, a ciascun carro dieci lampade,
     	due sulle groppe dei cavalli e altre attorno, e altre sui vessilli, e altre in basso,

  26 	e altre attorno a tutte le truppe, davanti dietro e ovunque,
     	e altre fiaccole accese impugnate in mezzo, e cosi agirono pure gli uomini nei due eserciti,

  27 	in tutte le armate le schiere dei fanti erano mescolate a elefanti, carri e cavalli,
     	e altre in mezzo con in mano fiaccole accese illuminavano l'armata del pāṇḍava,

  28 	da questa luce così illuminato l'esercito era più forte di forza,
     	come la luce del sole da una stella, come un fuoco acceso dal sole,

  29 	lo splendore dei due eserciti, accresceva superando terra, cielo e tutte le direzioni,
     	da questo violento splendore era acceso il tuo esercito e il loro,

  30 	di questa luce che giungeva in cielo accrgendosi le schiere di dèi o re,
     	quelle di gandharva, yakṣa, asura e siddha, e tutte le apsaras sopraggiunsero,

  31 	pieno di dèi e gandharva, e di schiere di yakṣa, di re degli asura e di apsaras,
     	e degli eroi morti che salivano al cielo, il campo di battaglia era simile al cielo,

  32 	pieno di carri, elefanti e cavalli illuminati da lampade, con furiosi soldati, cavalli morti o in corsa,
     	il grande esercito ordinate le schiere di cavalli e carri, era simile a quello di dèi e asura,

  33 	pieno di mucchi di violente lance, di nuvole di grandi carri, del rumore di carri e cavalli,
     	con piogge di frecce, di fiumi di sangue, nella notte infuriava lo scontro di uomini divini,

  34 	in quello, il supremo savio, grand'anima, simile a grande fuoco, tormentava i pāṇḍava,
     	era dunque come il sole a mezzogiorno coi suoi raggi alla fine delle piogge o re dei re.”
     


                              CXXXIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ illuminato allora il mondo coperto da tenebra e polvere,
     	si attaccarono allora quei valorosi, per uccidersi reciprocamente,

   2 	scontratisi in battaglia o re, con armi, dardi e spade in pugno,
     	si squadravano reciprocamente, per massacrarsi vicendevolmente,

   3 	per le migliaia di lampade accese dappertutto,
     	splendeva allora la terra come il cielo per gli astri o bhārata,

   4 	da centinaia di fuochi accesi il campo di battaglia appariva,
     	come la terra mentre brucia alla distruzione dei mondi,

   5 	tutte le direzioni splendevano per le lampade da ogni parte,
     	e sembravano alberi coperti da lucciole in una notte della stagione delle piogge,

   6 	si scontravano allora i valorosi coi valorosi, ad uno ad uno,
     	gli elefanti cogli elefanti, e destrieri coi cavalli si assalivano,

   7 	i carri coi migliori carri, pieni di gioia si scontravano,
     	in quest'inizio terribile di notte per ordine di tuo figlio,

   8 	allora Arjuna o grande re, disperdeva l'esercito
     	dei kaurava, in fretta e con impegno abbattendo tutti i principi.”

   9 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ essendo penetrato con furia nell'esercito di mio figlio,
     	quell'insofferente invincibile, che pensavate voi allora?

  10 	che pensavano gli eserciti che era penetrato quel tormenta-nemici?
     	e Duryodhana che pensava si dovesse fare il quel momento fatale?

  11 	e quali affrontarono in battagla quel valoroso uccisore di nemici?
     	e quali proteggevano la ruota destra di Droṇa e quali la sinistra?

  12 	quali eroi erano dietro di quel valoroso mentre combatteva?
     	e quali marciavano davanti a lui che uccideva i nemici in battaglia?

  13 	quando il grande e invincibile arciere, penetrò tra i pāñcāla,
     	quella valorosa tigre degli uomini, quasi danzando tra i percorsi dei carri,

  14 	 e Droṇa bruciava con le sue frecce le schiere di carri dei pāñcāla,
     	come un fuoco infuriato, come fu che andò incontro alla morte?

  15 	tu racconti di nemici freddi e invincibili,
     	e mi dici che uccisi e disperati e dispersi sono
     	i miei, coi guerrieri privati dei carri, combattendo negli scontri.”

  16 	Saṁjaya disse:
     	“ conoscendo l'intezione di Droṇa che desiderava combattere quella notte,
     	Duryodhana o grande re, diceva ai suoi obbedienti fratelli,

  17 	a Vikarṇa, a Citrasena, e al kurava Mahābāhu,
     	e all'insofferente Dīrghabāhu, e agli altri che li seguivano:

  18 	'correndo tutti da Droṇa con impegno proteggetelo da dietro,
     	il figlio di Hṛdika, alla ruota destra e Śalya a quella sinistra.'

  19 	e quei prodi grandi guerrieri che si erano salvati dei trigarta,
     	tutti questi tuo figlio aveva mandato davanti:

  20 	'il maestro è perfetteamente pronto, e i pāṇḍava fortemente son impegnati, 
     	con grande prontezza proteggetelo, mentre massacra i nemici in battaglia,

  21 	il forte e ardimentoso Droṇa dalla rapida mano in battaglia,
     	vincerebbe sul campo anche i trenta dèi come dunque non, pṛthādi e somaka?

  22 	voi tutti insieme fortemente impegnatevi o grandi guerrieri,
     	proteggete Droṇa dal pāñcāla Dhṛṣṭadyumna grande sul carro,

  23 	tra gli eserciti pāṇḍava io non vedo un guerriero
     	che possa vincere Droṇa in battaglia, eccetto Dhṛṣṭadyumna o sovrani,

  24 	io penso che la protezione del figlio di Bharadvāja, si faccia con tutta l'anima,
     	protetto lui, potrebbe uccidere sṛñjaya e somaka coi loro re,

  25 	e uccisi tutti gli sṛñjaya alla testa dell'esercito,
     	senza dubbio il droṇide ucciderà in battaglia Dhṛṣṭadyumna,

  26 	quindi Karṇa grande sul carro, vincerà Arjuna in battaglia,
     	e io armato sconfiggerò in battaglia Bhīmasena,

  27 	allora la mia vittoria apparirà certa per molto tempo,
     	perciò proteggete Droṇa in battaglia o grandi guerrieri.'

  28 	ciò detto o migliore dei bhārata, tuo figlio Duryodhana,
     	incitava il suo esercito in quella terribile notte,

  29 	quindi infuriava la battaglia nella notte o toro dei bhārata,
     	terribile in entrambi gli eserciti intenti verso la vittoria,

  30 	Arjuna contro l'esercito kaurava e pure i kaurava contro Arjuna,
     	scagliando varie armi vicendevolmente si tormentavano,

  31 	il droṇide contro il re dei pāñcāla e il figlio di Bharadvāja contro gli sṛñjaya,
     	li coprivano di frecce ben levigate in battaglia,

  32 	un terribile frastuono vi era o mio signore, tra i kaurava
     	e le truppe di pāñcāla e pāṇḍava che si massacravao vicendevolmente,

  33 	mai fu vista dai nostri predecessori, o prima da noi una tale
     	battaglia, come quella che vi fu in quella notte terrificante.”
     


                              CXL


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ infuriando quella sanguinosa battaglia notturna o signore di popoli,
     	che distruggeva tutti i viventi, il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira,

   2 	diceva ai pāṇḍava e ai pāñcāla assieme ai somaka:
     	'attaccate, correte da Droṇa per ucciderlo.'

   3 	all'ordine del re, i pāñcāla e i somaka o re,
     	si avventarono su Droṇa lanciando terrificanti urla,

   4 	noi a loro resistendo, li contrattaccavamo con furia,
     	col massimo sforzo, quanto potevamo, secondo natura, in battaglia,

   5 	Kṛtavarman il figlio di Hṛdika assaliva Yudhiṣṭhira,
     	che voleva uccidere Droṇa, come un elefante furioso contro un altro,

   6 	Bhūri, coprendo ovunque il nipote di Śini con piogge di frecce,
     	lo attaccava quel kaurava o re, sul fronte della battaglia,

   7 	Sahadeva grande sul carro, che si precipitava per raggiungere Droṇa,
     	il pāṇḍava fu fermato o re, da Karṇa figlio del sole,

   8 	Duryodhana in persona andava vicino alla morte contro
     	Bhīmasena che giungeva simile al dio Distruttore a fauci spalancate,

   9 	Śakuni il figlio di Subala, o re, rapido impegnava
     	Nakula, il migliore dei guerrieri, esperto in ogni combattimento,

  10 	Śikhaṇḍin che si avventava col carro, quel migliore sul carro,
     	da Kṛpa il figlio di Śaradvat o re, veniva impegnato in battaglia,

  11 	Prativindhya che attaccava coi suoi cavalli simili a pavoni,
     	con furia, fu fermato o grande re, dal furioso Duḥśāsana, 

  12 	il figlio di Bhīmasena esperto in cento magìe, che arrivava,
     	veniva arrestato da Aśvatthāman per rendere onore al padre,

  13 	Vṛṣasena, con suo esercito e compagni fermava Drupada,
     	in battaglia, quel grande guerriero che tentava di raggiungere Droṇa,

  14 	Virāṭa che si precipitava rapido verso l'uccisione di Droṇa,
     	fu arrestato dal re di madra con grande furia o bhārata,

  15 	Śatānīka il figlio di Nakula che giungeva impetuoso in battaglia,
     	era arrestato da Citrasena con le sue frecce, mentre cercava di uccidere Droṇa,

  16 	Arjuna il migliore dei guerrieri, grande sul carro che attaccava,
     	fu arrestato o grande re, da Alambusa, re dei rākṣasa,

  17 	e Droṇa grande arciere, che massacrava i nemici sul campo,
     	con fiero aspetto, dal pāñcāla Dhṛṣṭadyumna fu arrestato,

  18 	quindi gli altri grandi guerrieri dei figli di Paṇḍu che arrivavano,
     	dai tuoi carri o re, furono arrestati con violenza,

  19 	soldati su elefanti rapidamente scontrandosi nella grande battaglia con elefanti,
     	apparivano combattere a centinaia e a migliaia,

  20 	a metà notte i cavalli o re, che si assalivano vicendevolmente,
     	con violenza, apparivano come monti con le ali,

  21 	cavalieri contro cavalieri, con dardi, lance e spade in mano,
     	si attaccavano uno contro uno o grande re, urlando,

  22 	molti uomini là si scontravano reciprocamente,
     	con mazze e clave, e con varie altre armi, a gruppi,

  23 	Kṛtavarman il figlio di Hṛdika, dunque con furia fermava
     	il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira, come la costa fa col mare agitato,

  24 	Yudhiṣṭhira colpito il figlio di Hṛdika con cinque rapidi dardi,
     	di nuovo lo colpiva con altre venti, e gli gridava:' fermati, fermati!'

  25 	Kṛtavarman però infuriato, l'arco tagliava o mio signore,
     	del figlio di Dharma con una freccia bhalla, e poi lo colpiva con altre sette,

  26 	il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira afferrato un altro arco,
     	trafiggeva con dieci frecce il petto e le braccia del figlio di Hṛdika,

  27 	il mādhava trafitto in battaglia dal figlio di Dharma o mio signore,
     	vacillava e per l'ira gli scagliava sette frecce,

  28 	il pṛthāde tagliato il suo arco, fatta a pezzi la protezione della mano,
     	gli scagliava poi cinque frecce acuminate a pietra o re,

  29 	queste rotta la corazza, decorata d'oro, e di grande pregio,
     	dritte entrarono in terra come serpenti in un formicaio,

  30 	in un batter d'occhio egli afferrato un altro arco,
     	colpiva il pāṇḍava con sessanta frecce e l'auriga con nove,

  31 	il pāṇḍava anima infinita, una lancia simile ad un serpente, al suo
     	carro scagliava o migliore dei bhārata, avendo deposto l'arco,

  32 	questa grande lancia decorata d'oro, scagliata dal pāṇḍava,
     	trapassatogli il braccio destro si piantava al suolo,

  33 	e nel frattempo afferrato di nuovo l'arco, il pṛthāde,
     	ricopriva di frecce ben levigate il figlio di Hṛdika,

  34 	allora ii battaglia quel prode dei vṛṣṇi, eccellente sul carro,
     	in mezzo batter d'occhio rendeva Yudhiṣṭhira privo di carro auriga e cavalli,

  35 	allora però il maggiore dei pāṇḍava afferrava scudo e spada,
     	ma queste abbatteva il mādhava sul campo con diritte frecce,

  36 	afferrato allora un giavellotto dall'asta d'oro invincibile,
     	Yudhiṣṭhira rapido lo scagliava in battaglia al figlio di Hṛdika,

  37 	ma questo che giungeva veloce scagliato dal braccio del dharmarāja,
     	il figlio di Hṛdika lo tagliava in due con abilità, quasi ridendo,

  38 	allora colpiva in battaglia il figlio di Dharma con cento frecce,
     	e con furia con aguzze frecce gli toglieva la corazza,

  39 	di quel grand'anima la corazza tagliata dalle frecce del figlio di Hṛdika,
     	cadeva sul campo o re, come una pioggia di stelle dal firmamento,

  40 	coll'arco rotto, privo di carro, distrutto lo scudo, colpito dalle frecce,
     	si ritirava dalla battaglia rapido il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira,

  41 	Kṛtavarman invece sconfitto il figlio di Dharma Yudhiṣṭhira,
     	tornava a proteggere la ruota di Droṇa, quel fortissimo.”
     


                              CXLI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ Bhūri però in battaglia o re, arrestava il migliore sul carro
     	il nipote di Śini, che si avventava come un elefante verso l'acqua,

   2 	allora Sātyaki furioso, con cinque diritte frecce lo
     	colpiva al petto e rapido scorreva il suo sangue,

   3 	allora il kaurava colpiva in battaglia il nipote di Śini arduo da
     	affrontare, con aguzze frecce in mezzo al petto,

   4 	i due o grande re, si trafiggevano l'un l'altro con violente frecce,
     	entrambi cogli occhi rossi di rabbia, tendendo l'arco con ira,

   5 	vi era o re, una terribile pioggia di frecce tra i due
     	infuriati, che scagliavano frecce simili a Yama e al dio distruttore,

   6 	i due l'un l'altro con le frecce, o re, coprendosi, saldi in battaglia,
     	in un momento quel loro scontro divenne pari,

   7 	allora furioso il nipote di Śini o grande re, quasi ridendo,
     	tagliava sul campo l'arco del kaurava grand'anima,

   8 	e poi con nove diritte frecce lo colpiva, mentre era senza arco,
     	al petto e rapido gli gridava: 'fermati, fermati!'

   9 	quel tormenta-nemici, pur profondamente ferito dal forte nemico,
     	raccolto un altro arco, controcolpiva il sātvata,

  10 	colpito il sātvata con tre frecce o signore di popoli,
     	gli tagliava l'arco con una affilatissima freccia bhalla ridendo,

  11 	con l'arco rotto o grande re, Sātyaki invaso dall'ira,
     	scagliava una violentissima lancia al suo petto,

  12 	ed egli con le membra trafitte dalla lancia cadeva dal supremo carro,
     	le membra sanguinanti, come il sole radioso senza volerlo, dal cielo,

  13 	vedendo ucciso quel prode, Aśvatthāman, grande sul carro,
     	si avventava con furia contro il nipote di Śini in battaglia,
     	e lo innondava di frecce, come una nuvola il monte meru con le piogge,

  14 	a lui che si avventava furioso verso il carro del nipote di Śini,
     	urlava Ghaṭotkaca o re, lanciando un urlo quel grande guerriero:

  15 	'fermati, fermati non mi sfuggirai vivo o figlio di Droṇa,
     	ora ti ucciderò come Mahiṣa lo fu dal re Skanda,
     	te che brami lo scontro io distruggerò ora sul campo di battaglia.'

  16 	ciò detto con gli occhi rossi d'ira, il rākṣasa uccisore di eroi nemici,
     	attaccava con furia il droṇide, come un leone contro un grande elefante,

  17 	Ghaṭotkaca con frecce lunghe come assi di carro, innondava
     	il droṇide, toro dei guerrieri, come una nuvola con le acque,

  18 	ma quella pioggia di frecce in volo, con dardi simili a serpi velenose,
     	abbatteva in battaglia rapidamente il droṇide sorridendo,

  19 	e quindi con centinaia di aguzze frecce mortifere e veloci,
     	copriva quel re rākṣasa, Ghaṭotkaca, o uccisore di nemici,

  20 	coperto dalle sue frecca il rākṣasa sul fronte della battaglia,
     	appariva o grande re, come un porcospino coi suoi aculei,

  21 	ma allora il possente figlio di Bhīmasena, soverchiato dall'ira,
     	tirava contro il doṇide con frecce acute, dal rumore di tuono,

  22 	e con frecce a mezzaluna simili a rasoi, con le punte affilate a pietra,
     	a orecchio di cinghiale, aguzze e pure com dardi privi piume,

  23 	quella larga pioggia di frecce, dal rumore di tuono
     	che gli giungeva vicino, furioso, il droṇide coi sensi saldi,

  24 	con tremende frecce divenute con mantra armi divine,
     	quella pioggia irresistibile abbatteva lo splendido, come il vento fa con le nuvole,

  25 	allora nell'aria vi era quasi un altro scontro di frecce,
     	terribile a vedersi o grande re, che procurava gioia ai guerrieri,

  26 	quindi per lo scontro delle armi, infiammatosi da ogni parte,
     	in quell'inizio di notte, il cielo appariva come coperto da lucciole,

  27 	il droṇide con mucchi di frecce coprendo ogni direzione,
     	per favorire i tuoi figli, sommergeva il rākṣasa,

  28 	quindi infuriava lo scontro tra il droṇide e il rākṣasa sul campo,
     	simile a quello di Śakra e di Prahrāda, mentre giungeva la mezza notte, 

  29 	allora sul campo Ghaṭotkaca con dieci frecce colpiva il droṇide
     	al petto con grande furia coi suoi dardi simili al fuoco del tempo,,

  30 	quel fortissimo, colpito dai colpi del rākṣasa,
     	vacillava sul campo il droṇide come un albero scosso dal vento,
     	caduto in deliquio, aggrappandosi all'asta della bandiera,

  31 	allora urla di orrore vi erano in tutto il tuo esercito o signore di genti,
     	tutti i tuoi pensavano che fosse stato ucciso o signore di popoli,

  32 	vedendo così messo Aśvatthāman sul campo,
     	i pāñcāla, e gli sṛñjaya lanciarono ruggiti leonini,

  33 	allora recuperati i sensi, il fortissimo Aśvatthāman,
     	tendendo l'arco con la mano sinistra quel tormenta-nemici,

  34 	scagliava a tutta la forza dell'arco una suprema freccia,
     	terribile come il bastone di Yama, mirando rapido a Ghaṭotkaca,

  35 	questa magnifica freccia trapassando il petto del rākṣasa,
     	dura si piantava in terra fino alla cocca, o signore della terra,

  36 	o grande re, si sedeva sul piano del carro quel re rākṣasa, fortissimo,
     	fieramente colpito, dal droṇide orgoglioso in battaglia,

  37 	ma vedendo svenuto il figlio di Hiḍimbā, l'auriga lo portava via
     	dal campo di battaglia con rapidità impegnandosi, via dalle vicinanze del droṇide,

  38 	quindi trafitto in battaglia il re rākṣasa Ghaṭotkaca,
     	il fortissimo figlio di Droṇa lanciava un grandissimo urlo,

  39 	applaudito dai tuoi figli, e da tutti i combattenti o bhārata,
     	fiammeggiando nel corpo, come il sole a mezzogiorno.

  40 	ma Bhīmasena che combatteva presso il carro del figlio di Bharadvāja,
     	dal re Duryodhana in persona fu colpito con diritte frecce,

  41 	Bhīmasena lo colpiva con nove frecce o mio signore,
     	e pure Duryodhana con venti frecce lo controcolpiva,

  42 	i due coperi di frecce apparivano sul campo di battaglia,
     	come il sole e la luna in cielo, coperti da nuvole di pioggia,

  43 	allora il re Duryodhana colpiva Bhīma con cinque
     	strali o migliore dei bhārata, e gli gridava:' fermati, fermati!'

  44 	Bhīma tagliato il suo arco e la bandiera con nove frecce,
     	colpiva poi il migliore dei kuru, con novanta ben levigati dardi,

  45 	allora Duryodhana furioso, o mio signore, a Bhīmasena
     	scagliava delle frecce o re, davanti a tutti gli arcieri,

  46 	Bhīma, abbattutte quelle frecce scagliate dall'arco di Duryodhana,
     	colpiva il kaurava con venticinque piccoli dardi,

  47 	ma Duryodhana infuriato, a Bhīmasena o mio signore,
     	tagliato l'arco con una freccia a rasoio, lo controcolpiva con altre dieci,

  48 	il fortissimo Bhīmasena afferrato un altro arco,
     	colpiva il sovrano con sette diritte e rapide frecce,

  49 	e anche quel suo arco rapidamente tagliava con abile mano,
     	e il secondo, il terzo, il quarto e pure il quinto,

  50 	e ciascun arco che Bhīma prendeva o grande re, lo tagliava
     	tuo figlio o grande re, bramando la vittoria soverchiato dalla furia,

  51 	essendo allora tagliati continuamente i suoi archi,
     	scagliava in battaglia una bella lancia interamente di ferro,

  52 	ma il kaurava ancora in volo tagliava in tre quella lancia,
     	sotto gli occhi dell'intero mondo e di Bhīma grand'anima,

  53 	allora Bhīma o grande re, una splendente e pesante mazza,
     	scagliava per colpire con violenza, verso il carro di Duryodhana,

  54 	la pesante mazza rapidamente i cavalli di tuo figlio sul campo,
     	e il conducente abbatteva morti o migliore dei bhārata,

  55 	tuo figlio però o re dei re, dal carro incrostato d'oro,
     	saltava sul veicolo di Nandaka grand'anima, 

  56 	allora Bhīma pensando di aver ucciso tuo figlio grande sul carro,
     	lanciava un grande ruggito leonino, facendo tremare i kaurava,

  57 	e pure le tue truppe pensarono fosse stato ucciso il sovrano,
     	e tutti gridarono in ogni parte: 'oh, oh!'

  58 	udendo le grida di tutti questi guerrieri tremanti,
     	e udito l'urlo di Bhīmasena grand'anima o re,

  59 	allora il re Yudhiṣṭhira, pensando fosse stato ucciso Suyodhana,
     	correva con veemenza là dove stava il pṛthāde ventre-di-lupo,

  60 	e i pāñcāla, i kekaya, i matsya e gli sṛñjaya o signore di popoli,
     	tutti con impegno si avventarono su Droṇa per combattere,

  61 	là vi era un grandissimo scontro tra Droṇa e i nemici,
     	mentre si uccidevano reciprocamente, sprofondati nella terribile tenebra.”
     


                              CXLII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“Sahadeva che procedeva per raggiungere Droṇa, o signore di popoli,
     	il figlio del sole Karṇa lo arrestava in battaglia o bhārata,

   2 	Sahadeva però colpito il figlio di Rādhā con nove rapidi dardi,
     	ancora lo colpiva con dieci diritte frecce ben levigate,

   3 	Karṇa lo controcolpiva con cento dardi ben levigati,
     	e rapido con destrezza di mano, gli recideva la corda e l'arco,

   4 	allora afferrato un altro arco, il potente figlio di Mādrī,
     	colpiva Karṇa con venti frecce, e questo apparve un portento,

   5 	Karṇa uccisi i suoi cavalli con frecce ben lisciate,
     	e il suo auriga con una freccia bhalla, rapidamente spediva alla dimora di Yama,

   6 	privo del carro Sahadeva, prendeva spada e scudo,
     	ma pure quello con le frecce Karṇa abbatteva quasi ridendo,

   7 	allora una grande e pesante mazza terribile adornata d'oro,
     	egli spediva in battaglia contro il carro del figlio del sole,

   8 	ma quell'arma scagliata con violenza da Sahadeva, ancora in volo
     	arrestava con le frecce Karṇa ed essa cadeva a terra,

   9 	veduta colpita la sua mazza, Sahadeva con grande fretta,
     	scagliava una lancia a Karṇa, ma pure questa egli tagliava con le frecce,

  10 	molto agitato, allora rapidamente disceso dal carro supremo,
     	Sahadeva o grande re, vedendo Karṇa schierato,
     	afferrata una ruota del carro, la scagliava verso il supremo guerriero,

  11 	quella, che volava veloce simile alla ruota del tempo incombente,
     	con molte migliaia di frecce era tagliata dal figlio del sūta,

  12 	vana vedendo essere fatta quella ruota dal grand'anima,
     	e coperto dalle frecce, Sahadeva abbandonava la battaglia,

  13 	inseguendolo per un po' il figlio di Radhā o toro dei bhārata,
     	diceva ridendo queste parole a Sahadeva o signore di popoli:

  14 	' non voler combattere sul campo o valoroso, con carri superiori,
     	coi tuoi simili combatti o figlio di Mādrī, non dubitare delle mie parole.'

  15 	quindi toccandolo con la punta dell'arco di nuovo gli diceva:
     	' Arjuna è impegnato a combatterre contro i kuru,
     	vattene là o figlio di Mādrī, o a casa se preferisci.'

  16 	ciò detto Karṇa quel migliore sul carro, col suo carro,
     	partiva ridendo contro gli eserciti pāṇḍava e pāñcāla,

  17 	pur potendo uccidere il figlio di Mādrī in battaglia non lo fece l'uccisore di nemici,
     	ricordando le parole di Kuntī, o re, saldo nel voto il grande guerriero,

  18 	Sahadeva allora o re, abbattuto e ferito dalle frecce,
     	soffrendo per le acuminate parole di Karṇa, era disgustato dalla vita,

  19 	pure saliva sul carro del pāñcāla, del grand'anima
     	Janamejaya, con grande fretta sul campo quel grande guerriero,

  20 	il re dei madra copriva con una pioggia di frecce,
     	Virāṭa armato dell'arco, col suo esercito che giungeva rapido verso Droṇa,

  21 	tra quei due dal fiero arco, sorgeva uno scontro sul campo,
     	come quello che vi fu un tempo o re, tra il Vāsava e Jambha,

  22 	il re dei madra o grande re, colpiva Virāṭa comandante di eserciti,
     	rapidamente con cento acuminate frecce ben levigate,

  23 	il re lo controcolpiva con nove diritte frecce,
     	e ancora con settantatre e di nuovo con cento,

  24 	il sovrano dei madra uccisi i quattro cavalli del suo carro,
     	ne abbatteva la bandiera, in battaglia e l'auriga dal piano del carro,

  25 	il grande guerriero sceso rapidamente dal carro coi destrieri uccisi,
     	stava in piedi tendendo l'arco e scagliando acute frecce,

  26 	Śatānīka allora, vedendo il fratello coi cavalli uccisi,
     	col suo carro si avvicinava rapido, sotto gli occhi di tutto il mondo,

  27 	il re dei madra, colpendo Śatānīka che giungeva nella grande battaglia,
     	con molte frecce, allora lo mandava alla dimora di Yama,

  28 	ucciso che fu quel valoroso, Virāṭa il migliore sul carro,
     	saliva rapido su quel carro ammantato del vessillo,

  29 	allora spalancando gli occhi per l'ira, raddoppiando il suo valore,
     	copriva rapidamente il carro del re dei madra con le sue frecce,

  30 	allora il sovrano dei madra infuriato, con cento dardi bel levigati,
     	colpiva fieramente al petto Virāṭa comandante di eserciti,

  31 	grandemente ferito o grande re, sedeva sul piano del carro,
     	Virāṭa e cadde in un forte deliquio o toro dei bhārata,
     	e il suo auriga lo portava via dalla battaglia ferito dai dardi,

  32 	quindi il suo grande esercito fuggiva nella notte o bhārata,
     	tormentato dalle centinaia di frecce di Śalya, splendido in battaglia,

  33 	vedendo il fuga l'esercito, Vāsudeva e il conquista-ricchezze,
     	correvano là o re dei re, dove era schierato Śalya,

  34 	e coi due si scontrava o re, Alambusa re rākṣasa,
     	in piedi sul suo eccellente carro fornito di otto ruote,

  35 	aggiogato a ottimi cavalli dal terribile aspetto di piśāca,
     	con un vessillo di sangue, adornato da ghirlande di sangue,
     	fatto di ferro, terribile e grande, coperto da una pelle d'orso,

  36 	con sul vessillo uno splendente avvoltoio reale a becco aperto,
     	terribile con belle piume, con occhi spalancati e gracchiante,

  37 	quel rākṣasa o re, che appariva simile ad un mucchio di antimonio,
     	arrestava il cammino di Arjuna, come quello del vento dal re dei monti,
     	scagliando o re, mucchi di frecce, a centinaia sul fronte della battaglia,

  38 	molto duro era lo scontro sul campo dell'uomo e del rākṣasa,
     	facendo nascere piacere a tutti gli spettatori o toro dei bhārata,

  39 	Arjuna lo colpiva con un centinaio di  frecce
     	e con altre nove frecce abbatteva la sua bandiera innalzata,

  40 	con tre il suo auriga, e con altre tre il triveṇuka,
     	con una tagliava il suo arco e con quattro i suoi quattro cavalli,
     	e la spada sfoderata da quello privato del carro con una freccia tagliava in due,

  41 	e quindi con quattro acuminate frecce o toro dei bhārata,
     	il pṛthāde colpiva quel re rākṣasa e questi ferito fuggiva per la paura,

  42 	e rapidamente vinto costui, Arjuna si precipitava vicino a Droṇa,
     	scagliando mucchi di frecce o re, su uomini, elefanti e cavalli

  43 	trafitte o grande re, dal glorioso pāṇḍava,
     	le truppe correvano per la terra come come alberi spinti dal vento,

  44 	così, distrutti da Phalguna grand'anima,
     	tutti gli eserciti dei tuoi figli fuggivano o signore di popoli.”
     


                              CXLIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ Śatānīka che con le frecce rapidamente bruciava il tuo esercito,
     	lo fermava allora tuo figlio Citrasena o bhārata,

   2 	il figlio di Nakula però colpiva violentemente Citrasena con una freccia,
     	e questi lo controcolpiva con dieci diritte frecce,

   3 	Citrasena o grande re, di nuovo in battaglia colpiva
     	Śatānīka in mezzo al petto con aguzze frecce,

   4 	e il figlio di Nakula, la sua armatura con frecce ben levigate,
     	dal corpo gli rimuoveva, e questo apparve un portento,

   5 	persa l'armatura tuo figlio splendeva forte o sovrano,
     	come un serpente senza pelle o re dei re, al tempo della muta,

   6 	allora il figlio di Nakula con affilate frecce gli tagliava il vessillo,
     	e l'arco o grande re, mentre era impegnato in battaglia,

   7 	il grande guerriero con l'arco rotto in battaglia, privo di armatura,
     	afferrava un altro arco trapassa-nemici o grande re,

   8 	quindi rapido Citrasena, con nove frecce il figlio di Nakula 
     	colpiva in battaglia, furioso quel grande guerriero dei bhārata,

   9 	Śatānīka allora infuriato quel migliore degli uomini o mio signore,
     	abbatteva i quattro cavalli e l'auriga di Citrasena,

  10 	balzando dal carro allora Citrasena grande guerriero,
     	quel forte colpiva il figlio di Nakula con venticinque strali,

  11 	e il figlio di Nakula tagliava con un dardo a mezzaluna,
     	l'arco adornato di gemme di lui che compiva quest'impresa in battaglia,

  12 	con l'arco rotto, privo del carro, i cavalli e l'auriga uccisi,
     	egli saliva rapido sul carro del figlio di Hṛdika grand'anima,

  13 	ma il grande guerriero Drupada che col suo esercito tentava di raggiungere Droṇa,
     	era affrontato da Vṛṣasena scagliando rapidamente centinaia di frecce,

  14 	Yajñasena però sul campo colpiva il figlio di Karṇa grande guerriero,
     	con sessanta frecce alle braccia e al petto o senza-macchia,

  15 	Vṛṣasena infuriato colpiva in mezzo la petto Yajñasena,
     	che stava sul carro con molte acuminate frecce,

  16 	entrambi con le membra rotte dalle frecce, tormentandosi coi dardi in battaglia,
     	apparivano o grande re, come due porcospini coi loro aculei,

  17 	i due col corpo trafitto e aperto dalle frecce dalle dritte punte e dalla cocca d'oro,
     	umidi di sangue, splendevano in quella grande battaglia,

  18 	erano simili a variegati e meravigliosi alberi kalpa dorati,
     	o come due kiṁśuka fioriti, apparivano sul campo di battaglia,

  19 	Vṛṣasena allora o re, con nove frecce Drupada
     	avendo colpito, lo colpiva ancora con settanta e di nuovo con tre frecce,

  20 	quindi migliaia di frecce scagliando, appariva
     	il figlio di Karṇa o grande re, simile a una nuvola di pioggia,

  21 	quindi dunque, l'esercito di Drupada, rotto e trafitto dalle frecce,
     	fuggiva sul campo o re, in quella paurosa mezzanotte,

  22 	per quelle lanterne accese e abbandonate ovunque, 
     	la terra splendeva o re, come il cielo senza nuvole per gli astri,

  23 	e per i bracciali caduti, la terra splendeva
     	come una nuvola o grande re, per i lampi al tempo delle piogge,

  24 	allora incalzati dal figlio di Karṇa, i somaka fuggivano,
     	come i dānava incalzati da Indra nelle guerra per Tārakā,

  25 	fuggendo i somaka sul campo, da lui tormentati,
     	splendevano o grande re, illuminati dalle lampade,

  26 	il figlio di Karṇa sconfittili in battaglia, appariva
     	come il sole dai caldi raggi giunto a metà giorno o bhārata,

  27 	tra questi migliaia di re dei tuoi e dei nemici,
     	da solo era schierato brillando il potente Vṛṣasena,

  28 	avendo vinto in battaglia i prodi somaka grandi guerrieri,
     	procedeva spedito là dove era il re Yudhiṣṭhira,

  29 	a Prativindhya che furioso bruciava i nemici in battaglia,
     	andava incontro tuo figlio Duḥśāsana grande sul carro, 

  30 	lo scontro tra i due era o re, meraviglioso,
     	simile nel cielo senza nuvole a quello di venere e mercurio,

  31 	Duḥśāsana però sul campo con tre frecce alla fronte
     	colpiva Prativindhya mentre compiva difficili azioni,

  32 	cosi colpito dal forte tuo figlio col suo arco,
     	il grandi-braccia appariva come un monte coi suoi picchi,

  33 	il grande guerriero Prativindhya però, colpendo in battaglia 
     	Duḥśāsana con nove frecce ancora lo colpiva con sette,

  34 	là o bhārata, tuo figlio compiendo una difficile impresa,
     	abbatteva con fieri dardi i cavalli di Prativindhya,

  35 	e il suo auriga, e con una freccia bhalla ne atterrava il vessillo,
     	e ditruggeva in cento pezzi o re, il carro di quell'arciere,

  36 	e i pennoni, e le faretre, le redini, e i finimenti o potente,
     	tagliava in piccoli pezzi, furioso con frecce ben levigate,

  37 	privo del carro quell'anima giusta, in piedi coll'arco in mano,
     	combatteva contro tuo figlio scagliando molte centinaia di frecce,

  38 	con abile mano tagliava il suo arco con una rasoiata,
     	e mentre era senza arco lo colpiva con dieci frecce,

  39 	vedendolo privo del carro, i suoi fratelli grandi guerrieri,
     	lo raggiungevano rapidamente con una grande esercito,

  40 	salito dunque sul carro splendente di Sutasoma,
     	afferrato un altro arco o grande re, colpiva tuo figlio,

  41 	allora tutti i tuoi attorniando tuo figlio,
     	attaccarono in battaglia accompagnati da un grande esercito,

  42 	quindi infuriava lo scontro tra i tuoi e gli altri o bhārata,
     	in quella terribile metà notte, per aumentare il regno di Yama.”
     


                              CXLIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ Nakula che fieramente massacrava il tuo esercito in battaglia,
     	lo affontava furioso il figlio di Subala e gli gridava:' fermati, fermati!'

   2 	quei due valorosi e acerrimi nemici, per uccidersi l'un l'altro,
     	con frecce scagliate a tutta estensione si colpivano vicendevolmente,

   3 	e come il figlio di Subala rapido scagliava piogge di frecce,
     	così pure Nakula o re, perizia mostrava in battaglia,

   4 	quei due prodi coperti di frecce in battaglia,
     	apparivano o grande re come piante di cotone coi loro aculei,

   5 	trucemente si squadravano i due o re, con occhi spalancati,
     	e fatti rossi dall'ira, si bruciavano reciprocamente,

   6 	tuo cognato infuriato, quasi ridendo colpiva
     	il figlio di Mādrī al petto con una aguzza freccia,

   7 	Nakula però violentemente ferito da tuo cognato coll'arco,
     	si siedeva sul piano del carro, e cadeva in deliquio,

   8 	vedendo l'acerrimo e orgoglioso nemico così finito,
     	Śakuni tuonava o re, come una nuvola a fine estate,

   9 	recuperati i sensi Nakula, figlio di Pāṇḍu allora,
     	simile al distruttore a bocca spalancata, assaliva di nuovo il figlio di Subala, 

  10 	e con furia colpiva Śakuni con sessanta frecce o toro dei bhārata,
     	e di nuovo con altre cento in mezzo al petto,

  11 	e quindi tagliava il suo arco incoccato all'impugnatura,
     	e rapidamente tagliatone il vessillo, questo cadeva a terra dal carro,

  12 	fieramente ferito o grande re, si sedeva sul piano del carro,
     	e vedendo caduto svenuto tuo cognato o senza-macchia,
     	il suo auriga col carro rapido lo portava via dal fronte della battaglia,

  13 	allora urlarono i pṛthādi, e quelli che li seguivano,
     	avendo Nakula quel tormenta-nemici, sconfitto i nemici in battaglia,
     	diceva allora furiosamente all'auriga: 'portami vicino a Droṇa.'

  14 	quelle parole udite, del saggio figlio di Mādrī,
     	procedeva allora o re, verso dove stava combattendo Droṇa,

  15 	Śikhaṇḍin che cercava di raggiungere Droṇa o signore di popoli,
     	lo incontrava strenuamente Kṛpa, il figlio di Śaradvat, con grande rapidità,

  16 	ma Śikhaṇḍin quasi ridendo, con nove frecce bhalla, colpiva
     	il gautama uccisore di nemici che rapido giungeva vicino a Droṇa,

  17 	ma il maestro o grande re, dopo averlo colpito con cinque rapide frecce,
     	di nuovo lo colpiva con altre venti, a vantaggio dei tuoi figli,

  18 	un grande scontro vi era tra i due, terribile a vedersi o signore di popoli,
     	come quello tra Śambara e il re degli immortali nella guerra tra dèi e asura,

  19 	quei due grandi guerrieri resero il cielo coperto di piogge di frecce,
     	terribile per sua natura, allora divenne ancora più terribile

  20 	la notte o migliore dei bhārata, mentre i guerrieri combattevano da esperti,
     	essa era simile alla notte di fine tempo, terribile e terrificante,

  21 	Śikhaṇḍin però o grande re, il grande arco del gautama,
     	e la corda con la freccia tagliava con un dardo a mezzaluna,

  22 	Kṛpa infuriato a lui scagliava o re, una terribile lancia,
     	dall'asta d'oro, dalla punta aguzza, ben polita dall'armiere,

  23 	Śikhaṇḍin ancora in volo la tagliava con molte frecce,
     	ed essa cadeva al suolo, accesa, splendente di grande fulgore,

  24 	il gautama quel migliore sul carro, afferrato un altro arco,
     	ricopriva Śikhaṇḍin o grande re, di aguzze frecce,

  25 	coperto in battaglia dai dardi del gautama glorioso,
     	Śikhaṇḍin quel migliore sul carro, si accasciava sul piano del carro, 

  26 	vedendolo accasciato, Kṛpa figlio di Śaradvat, in battaglia,
     	lo colpiva con molte frecce, per ucciderlo o bhārata,

  27 	ma veduto privo di sensi sul campo il figlio di Yajñasena grande guerriero,
     	i pāñcāla e i somaka lo attorniarono da ogni parte,

  28 	e anche i tuoi figli attorniarono il migliore dei brahmani,
     	assieme ad un grande esercito, e allora vi fu di nuovo lo scontro,

  29 	in battaglia di quei carri o re, che si attaccavano vicendevolmente,
     	vi era un tumultuoso frastuono, simile a quello di nuvole tonanti,

  30 	mentre correvano i cavalieri e gli elefanti o signore di popoli,
     	gli uni contro gli altri o re, la battaglia divenne sanguinosa,

  31 	e per il frastuono dei passi dei fanti che correvano, la terra
     	tremava o grande re, come una vergine tremante di paura,

  32 	i carri attaccando i carri, correvano con grandissimo impeto,
     	come molti uccelli o re che afferrano locuste,

  33 	quindi grandi elefanti contro elefanti infuriati,
     	li afferravano con impeto o bhārata in quel frangente,

  34 	cavalieri assalendo cavalieri, e fanti gli altri fanti
     	assalendo in battaglia, impegnandosi reciprocamente non passavano,

  35 	di quelli che correvano e inseguivano, e di nuovo tornavano
     	il frastuono là tra le truppe era impressionante in quella notte,

  36 	le lampade accese su carri, cavalli ed elefanti,
     	apparivano o grande re, come grandi meteore cadute dal cielo,

  37 	quella notte o migliore dei bhārata, illuminata dalle lampade,
     	divenne o re, uguale al giorno sul fronte della battaglia,

  38 	come illuminata dal sole, la tenebra sul mondo scompare,
     	così la terribile tenebra era illuminata dalle lampade accese,

  39 	e il fulgore delle corazze e delle armi di quelle grandi anime ingioiellate,
     	interamente scomparve illuminato da quelle lampade,

  40 	mentre infuriava quella rumorosa battaglia di quella notte,
     	il padre colpiva il figlio in battaglia o migliore dei bhārata,

  41 	e per la confusione il figlio il padre e l'amico l'amico,
     	il parente i parenti, e lo zio il proprio nipote,

  42 	e si colpivano vicendevolmente i nostri coi nostri e i nemici coi nemici,
     	così confusa era quella battaglia, terribile e paurosa in quella notte.”
     


                              CXLV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ infuriando quella tumultuosa battaglia fonte di paura,
     	Dhṛṣṭadyumna o grande re, si avventava su Droṇa,

   2 	carezzando il suo ottimo arco, e tendendone la corda ripetutamente,
     	si precipitava verso il carro di Droṇa adornato d'oro, 

   3 	e Dhṛṣṭadyumna che procedeva verso Droṇa per ucciderlo,
     	fu attorniato dai pāñcāla assieme ai pāṇḍava,

   4 	vedendo così circondato Droṇa l'ottimo maestro,
     	tutti i tuoi figli si impegnavano a proteggere Droṇa sul campo,

   5 	quei due eserciti oceanici si scontrarono in quella notte,
     	come due oceani paurosamente tempestosi e agitati dal vento,

   6 	il pāñcāla o grande re, con cinque frecce colpiva
     	Droṇa al petto, e rapido lanciava un ruggito leonino,

   7 	ma Droṇa colpendolo con venticinque frecce in battaglia o bhārata,
     	gli tagliava, con un dardo bhalla, quel suo spledidissimo arco,

   8 	Dhṛṣṭadyumna però colpito da Droṇa o toro dei bhārata,
     	gettava quell'arco rapido serrando le labbra, 

   9 	quindi infurato o grande re, il potente Dhṛṣṭadyumna,
     	afferrava un altro ottimo arco per cercare di uccidere Droṇa,

  10 	e tendendo il bell'arco fino all'orecchio, quell'uccisore di eroi nemici,
     	scagliava una terribile freccia per farla finita con Droṇa,

  11 	quella tremenda freccia scagliata da quel forte nella grande battaglia,
     	illuminava l'esercito come il sole alto nel cielo,

  12 	vedendo quella terribile freccia, dèi, gandharva e uomini,
     	' la fortuna assista in battaglia Droṇa.' cosi dicevano

  13 	ma quella freccia che volava verso il carro del maestro,
     	Karṇa la tagliava in dodici pezzi con destrezza di mano,

  14 	la freccia fatta in molti pezzi o re, dal figlio del sūta o mio signore,
     	cadeva rapida ridotta in molte parti dalle frecce di Karṇa,

  15 	distrutta in battaglia la freccia coi suoi dardi ben levigati,
     	Karṇa colpiva sul campo Dhṛṣṭadyumna con dieci frecce,

  16 	e il figlio di Droṇa lo colpiva con cinque e Droṇa con altre sette,
     	Śalya con nove dardi e Duḥśāsana con altre tre,

  17 	e Duryodhana con venti, e Śakuni con cinque,
     	tutti quel grandi guerrieri rapidi colpirono il pāñcāla,

  18 	colpito da quei sette valorosi in difesa di Droṇa sul campo,
     	senza tremare egli li controcolpiva tutti, con tre dardi ciascuno,
     	e pure Droṇa e Karṇa e il droṇide e tuo figlio,

  19 	costoro colpiti da quell'arciere, di nuovo colpivano Dhṛṣṭadyumna
     	in battaglia, rapidamente  con cinque frecce ciascuno, quei grandi sul carro,

  20 	ma Drumasena con furia o re, lo colpiva con una freccia, 
     	e poi rapidamente con altre tre, e gli gridava:' fermati, fermati.'

  21 	egli lo controcolpiva con tre aguzze e veloci frecce,
     	mortifere sul campo, dalla cocca d'oro, e polite a pietra, 

  22 	e ancora con un altro dardo bhalla, dalla brillante lama doro,
     	quel valoroso separava la testa dal corpo di Drumasena,

  23 	la testa cadeva a terra, sul campo coi suoi denti, labbra e ciglia,
     	come il frutto della palma maturo, abbattuto da un forte vento,

  24 	e dopo aver ancora colpito quei valorosi con acuminate frecce,
     	con un dardo bhalla tagliava l'arco del figlio di Rādhā dalle varie armi,

  25 	Karṇa però non sopportava che gli fosse stato tagliato l'arco,
     	come un leone infuriato per il taglio della coda,

  26 	afferrando un altro arco, soffiando con gli occhi arrossati dall'ira,
     	riversava sul fortissimo Dhṛṣṭadyumna mucchi di frecce,

  27 	ma vedendo Karṇa infuriato, sei valorosi tori sui carri,
     	rapidamente circondarono per ucciderlo il figlio del re dei pāñcāla,

  28 	mandati avanti questi sei formidabili guerrieri dei tuoi,
     	noi pensavamo che Dhṛṣṭadyumna fosse giunto sulla bocca della morte,

  29 	ma in quel frangente, Sātyaki il dāśārha, scagliando frecce,
     	si precipitava verso Dhṛṣṭadyumna che avanzava,

  30 	Sātyaki, quel grande arciere, arduo da affrontare che avanzava,
     	il figlio di Rādhā lo colpiva con dieci frecce veloci,

  31 	Sātyaki pure o grande re, lo colpiva con dieci frecce,
     	davanti a tutti quei valorosi, e gli gridava: ' fermati, non fuggire!'

  32 	lo scontro tra il forte Sātyaki e Karṇa grand'anima,
     	era allora terribile come quello tra Bali e il Vāsava,

  33 	facendo tremare gli kṣatriya con suono del suo arco,
     	Sātyaki controcolpiva Karṇa, dagli occhi di loto,

  34 	facendo tremare la terra con suono dell'arco, il forte
     	figlio del sūta o grande re, combatteva contro Sātyaki,

  35 	e con centinaia di affilate frecce a dente di vitello,
     	scagliate a tutto orecchio, Karṇa controcolpiva il nipote di Śini,

  36 	e pure Yuyudhāna, il miglior carro dei vṛṣṇi,
     	riversava su Karṇa le sue frecce, e lo scontro appariva pari,

  37 	i tuoi o grande re, e il figlio di Karṇa con la sua armatura,
     	colpivano rapidamente Sātyaki da ogni parte con aguzze frecce,

  38 	parando con i suoi dardi i loro e quelli di Karṇa o illustre,
     	Sātyaki con furia colpiva Vṛṣasena al centro del petto,

  39 	da quella freccia ferito Vṛṣasena o signore di popoli,
     	quel valoroso cadeva sul carro e privo di sensi lasciava il suo arco, 

  40 	allora Karṇa grande sul carro, pensando che Vṛṣasena fosse morto,
     	soverchiato dal dolore per il figlio, controcolpiva Sātyaki,

  41 	colpito però da Karṇa, Yuyudhāna grande sul carro,
     	colpiva Karṇa ripetutamente e in fretta con molte frecce,

  42 	e colpito Karṇa con dieci, e Vṛṣasena con sette,
     	il sātvata tagliava gli archi dei due all'impugnatura,

  43 	attaccata la corda ad altri due, che facevano paura ai nemici
     	con diritte frecce colpivano dappertutto Yuyudhāna,

  44 	infuriando dunque quella battaglia distruzione di valorosi,
     	forte si udiva o re, il grande rumore del gāṇḍīva,

  45 	e udendo il frastuono del carro e il suono del gāṇḍīva,
     	il figlio del sūta o re, diceva queste parole al re Duryodhana:

  46 	' avendo ucciso tutti i śibi, e i principali tori fra gli uomini,
     	e i paurava grandi arcieri, il grande suono del gāṇḍīva 

  47 	si ode, e il frastuono del carro simile a quello del Vāsava,
     	il pāṇḍava mostra un'impresa consona a sé stesso,

  48 	in molti pezzi o re, è stata fatta l'armata bhārata,
     	e i dispersi eserciti non riescono ad affrontarlo in nessun modo,

  49 	come una nuvola di pioggia va in pezzi spinta dal vento,
     	incontrando l'ambidestro, l'armata è come una nave rotta in mare,

  50 	fuggendo i principali combattenti dalle frecce scagliate dal gāṇḍīva, 
     	essendo feriti a centinaia si ode un grande suono,
     	in questa notte o tigre fra i re, come di tuoni tra le nuvole,

  51 	e le urla di vario genere e i molti ruggiti leonini,
     	ascolta questi svariati suoni presso il carro di Arjuna,

  52 	e in piedi in mezzo a noi si trova Sātyaki quella vergogna dei sātvata,
     	se qui si ottiene questo bersaglio, noi vinceremo tutti i nemici,

  53 	questo figlio del re dei pāñcāla impegnato con Droṇa,
     	e completamente attorniato o re, da i migliori uomini combattenti,

  54 	se noi uccidiamo Sātyaki e Dhṛṣṭadyumna il nipote di Pṛṣata,
     	senza dubbio o grande re, certa sarà la nostra vittoria,

  55 	questi due valorosi grandi guerrieri pari al figlio di Subhadrā circondando,
     	sforziamoci o grande re di uccidere il vṛṣṇi e il nipote di Pṛṣata, 

  56 	l'ambidestro sta avanzando verso lo schieramento di Droṇa o bhārata,
     	sapendo che Sātyaki è impegnato da molti tori dei kuru,

  57 	là si rechino molti dei migliori tra gli ottimi carri,
     	affinché il pṛthāde non sappia che Sātyaki è circondato da molti,

  58 	si affrettano questi prodi violentemente per impedire ogni aiuto,
     	affinché rapidamnete il mādhava sia spedito all'altro mondo.'

  59 	sentita l'opinione di Karṇa, tuo figlio diceva al figlio di Subala,
     	come un tempo in battaglia Indra parlava al glorioso Viṣṇu:

  60 	' accompagnato da diecimila elefanti che mai indietreggiano,
     	e con diecimila carri corri dal conquista-ricchezze,

  61 	Duḥśāsana, Durviṣaha, Subāhu, Duṣpradharṣaṇa,
     	questi ti seguiranno circondati da molti fanti,

  62 	colpisci i due Kṛṣṇa e il dharmarāja o zio,
     	e Nakula, Sahadeva e Bhīmasena o bhārata,

  63 	sii dunque la mia speranza di vittoria come Indra lo fu per gli dèi,
     	uccidi i kuntīdi o zio, come il figlio del fuoco gli asura.'

  64 	così richiesto da tuo figlio, il figlio di Subala, partiva verso i pṛthādi,
     	assieme ad un grande esercito allora o illustrissimo,

  65 	volendo bruciare i figli di Pāṇḍu per arrecare piacere ai tuoi figli, 
     	quindi partiva a combattere contro i nemici dei figli tuoi,

  66 	partito il figlio di Subala o re, verso l'esercito dei pāṇḍava,
     	assieme ad una grande armata il figlio del sūta invece, 

  67 	attaccava rapido in battaglia il sātvata, scagliando molte centinaia di frecce,
     	e quindi tutti i pāṇḍava attorniarono Sātyaki,

  68 	allora vi fu un grande scontro nella notte tra Droṇa grand'anima o bhārata,
     	e il prode Dhṛṣṭadyumna assieme ai pāñcāla.”
     


                              CXLVI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora tutti quegli ardui guerrieri rapidamente corsero
     	verso il carro di Yuyudhāna, con furia e insofferenza,

   2 	essi con carri ben equipaggiati o re, ben adornati d'oro,
     	e con cavalieri ed elefanti circondarono il sātvata,

   3 	e tutti questi grandi guerrieri avendolo circondato,
     	lanciavano ruggiti leonini deridendo Sātyaki,

   4 	riversando acuminate frecce su Sātyaki dal sincero coraggio,
     	si affrettavano questi grandi valorosi, per uccidere il mādhava,

   5 	il nipote di Śini uccisore di eroi nemici, vedendoli arrivare veloci,
     	li riceveva quel grandi-braccia scagliando molte frecce,

   6 	là il grande arciere, il valoroso Sātyaki arduo da affrontare,
     	tagliava teste con terribili dardi ben levigati,

   7 	proboscidi di elefanti, e molti colli di cavalli coi loro cavalieri,
     	tra i tuoi, il mādhava abbatteva con frecce a rasoio.

   8 	di pennacchi caduti, e di bianchi parasoli o bhārata,
     	la terra era piena, come il cielo di stelle o potente,

   9 	di costoro che combattevano contro Yuyudhāna sul campo o bhārata,
     	il frastuono divenne tumultuoso, come quello di morti urlanti,

  10 	la terra era completamente riempita da questo frastuono, 
     	e la notte divenne fonte di paura e orribile a vedersi,

  11 	vedendo rotta quella schiera colpita dalle frecce di Yuyudhāna,
     	e udendo quel grande frastuono da far rizzare i capelli nella notte,

  12 	tuo figlio o re, quel migliore sul carro, diceva al suo auriga:
     	' là dov'è questo rumore spingi i cavalli con continuità!'

  13 	da lui così comandato allora l'auriga spingeva
     	i supremi cavalli verso il carro di Yuyudhāna,

  14 	allora Duryodhana furioso, vincendo la fatica quel ferreo arciere, 
     	di rapida mano e di varie armi assaliva Yuyudhāna,

  15 	quindi con dodici frecce scagliate a pieno arco, capaci di bere sangue e
     	carni, il mādhava contocolpiva Duryodhana,

  16 	Duryodhana dalle sue frecce così colpito per primo,
     	non sopportandolo controcolpiva il nipote di Śini con dieci frecce,

  17 	quindi sorgeva un confuso scontro o toro dei bhārata,
     	e terribile fra i pāñcāla e tutti bhārata,

  18 	il nipote di Śini però, con furia, tuo figlio grande sul carro,
     	colpiva al petto con otto frecce o bhārata,

  19 	quindi colle frecce in battaglia spediva i suoi cavalli alla dimora di Yama,
     	e con un dardo piumato abbatteva rapido il conducente dal carro,

  20 	su quel carro coi cavalli uccisi rimanendo tuo figlio o signore di popoli,
     	scagliava acuminate frecce verso il carro del nipote di Śini,

  21 	il nipote di Śini con destrezza cinquanta di quelle frecce
     	scagliate da tuo figlio o re, abbatteva in battaglia,

  22 	quindi con un'altra freccia bhalla, all'impugnatura il grande arco
     	di tuo figlio tagliava con impeto in battaglia o mio signore,

  23 	privo del carro, e dell'arco, il potente signore di tutto il mondo,
     	saliva rapidamente sullo splendente carro di Kṛtavarman,

  24 	e partitosene Duryodhana, il nipote di Śini il tuo esercito
     	metteva in fuga con le frecce in quella metà notte o signore di popoli,

  25 	Śakuni, avendo circondato da ogni parte Arjuna o re,
     	con molte migliaia di carri, e migliaia di elefanti,
     	e pure migliaia di cavalli, un tumulto sorgeva ovunque,

  26 	lanciando grandi e divine armi contro di Arjuna,
     	combattevano contro Arjuna spinti dal fato quegli kṣatriya,

  27 	Arjuna quelle migliaia di carri, elefanti e cavalli,
     	con ardore respingeva facendo una grande strage,

  28 	quindi il prode Śakuni il figlio di Subala, in battaglia allora
     	colpiva con acuminate frecce Arjuna quasi ridendo,

  29 	e ancora investiva quel grande guerriero con cento frecce,
     	invece Arjuna lo colpiva in battaglia con venti frecce o bhārata,

  30 	quindi altri grandi arcieri con tre frecce ciascuno colpiva,
     	il conquista-ricchezze coprendoli in battaglia di mucchi di frecce, o re,
     	colpiva i tuoi guerrieri come l'armato di folgore gli asura,

  31 	e dalle braccia e dai corpi tagliati a migliaia o grande re,
     	la terra là era piena come fosse coperta di fiori,

  32 	avendo colpito ancora Śakuni con cinque dardi bel levigati,
     	colpiva Ulūka con altri tre, e con tre di grande splendore

  33 	Ulūka colpendolo, mirava quindi a Vāsudeva,
     	e lanciava un grande urlo riempiendo l'intera terra,

  34 	ma Arjuna raggiunto in fretta Śakuni ne tagliava l'arco,
     	e spediva i suoi quattro cavalli verso la dimora di Yama,

  35 	quindi sceso dal carro il figlio di Subala o toro tra i bhārata,
     	saliva rapidamente sul carro di Ulūka o signore di popoli,

  36 	entrambi sopra un solo carro i due grandi guerrieri, padre e figlio,
     	riempirono il pṛthāde di frecce come due nuvole alte su una montagna,

  37 	il pāṇḍava però o grande re, colpiti i due con acuminate frecce,
     	metteva in fuga il tuo esercito colpendolo con centinaia di frecce,

  38 	come le nuvole sono spazzate via ovunque dal vento,
     	così le tue forze o re, erano spazzate via o signore di popoli,

  39 	quell'esercito così massacrato in quella notte o migliore di bhārata,
     	fuggiva in ogni direzione, mostrandosi pieno di paura,

  40 	abbandonati i cavalli alcuni, altri incitandoli sul campo,
     	tremanti fuggivano in quella terribile tenebra,

  41 	avendo sconfitto i tuoi soldati in battaglia o toro dei bhārata,
     	Vāsudeva e il conquista-ricchezze felici diedero fiato alle conchiglie,

  42 	e Dhṛṣṭadyumna o grande re, colpito Droṇa con tre frecce,
     	ne tagliava la corda dell'arco con un'affilata freccia,

  43 	gettando l'arco nel suo carro, Droṇa uccisore di kṣatriya,
     	afferrava un altro potente e solidissimo arco, quel prode,

  44 	quindi Droṇa colpendo Dhṛṣṭadyumna con sette rapidi dardi,
     	colpiva il suo conducente con cinque frecce o re, in battaglia,

  45 	Dhṛṣṭadyumna grande guerriero parando rapido con le due frecce,
     	disperdeva l'esercito kurava a centinaia e a migliaia,

  46 	disperso dunque l'esercito di tuo figlio o mio signore,
     	sorgeva un terribile fiume colorato da torrenti di sangue,

  47 	in mezzo ai due eserciti trasportando uomini, cavalli ed elefanti,
     	simile al fiume infernale o re verso la dimora di Yama,

  48 	messo in fuga il tuo esercito, il potente Dhṛṣṭadyumna,
     	appariva pieno di splendore come Śakra tra le schiere degli dèi,

  49 	quindi diedero fiato alle conchiglie Dhṛṣṭadyumna e Śikhaṇḍin,
     	e i gemelli e Yuyudhāna e il pāṇḍava ventre-di-lupo,

  50 	avendo vinto migliaia di carri dei tuoi quei grandi guerrieri,
     	lanciarono ruggiti leonini, i pāṇḍava apparendo vincitori,

  51 	eccitati, sotto gli occhi di tuo figlio e di Karṇa, 
     	e pure del prode Droṇa e di suo figlio o signore di popoli.”
     


                              CXLVII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo in fuga il proprio esercito, colpito da quelle grandi anime,
     	invaso da una grande ira tuo figlio o signore di popoli,

   2 	avvicinatosi rapidamente a Karṇa e a Droṇa il migliore dei vincitori,
     	caduto preda dell'insofferenza, quell'esperto parlante questo diceva:

   3 	'sorto lo scontro quaggiù con voi due entrambi furiosi,
     	in battaglia vedendo ucciso il re dei sindhu dall'ambidestro,

   4 	e distrutto il mio esercito dalle forze dei pāṇḍava,
     	impegnandovi a poter vincere, ne siete apparsi incapaci,

   5 	se ora voi due mi abbandonate, non dovevate dirmi:
     	'noi due vinceremo in battaglia i figli di Pāṇḍu' o onorevoli,

   6 	e allora udite tali vostre parole io le approvavo,
     	e ho fatto questa guerra contro i pāṇḍava distruttiva di guerrieri,

   7 	se io non sono abbandonato da voi due o tori fra gli uomini,
     	combattete dunque conforme al vostro coraggio o valorosissimi.'

   8 	colpiti dalla frusta di quelle parole di tuo figlio, i due eroi, 
     	tornarono a combattere come due serpenti calpestati,

   9 	quindi quei due eccellenti sul carro, i più formidabili arcieri di tutto il mondo,
     	si precipitarono in battaglia contro i pṛthādi a cominciare dal nipote di Śini,

  10 	quindi tutti insieme i pṛthādi attorniati dal proprio esercito,
     	circondarono i due eroi che di continuo rumoreggiavano,

  11 	allora il grande arciere Droṇa con dieci dardi colpiva
     	rapido il toro dei śini, con furia quel migliore dei tutti gli armati,

  12 	e Karṇa con altre dieci frecce e tuo figlio con sette,
     	con altre dieci Vṛṣasena, e il figlio di Subala con sette,
     	questi kaurava circondavano in battaglia il nipote di Śini,

  13 	e vedendo Droṇa che massacrava l'esercito pāṇḍava in battaglia,
     	i somaka rapidamente lo colpivano da ogni parte con piogge di frecce,

  14 	allora Droṇa toglieva la vita a quegli kṣatriya o signore di popoli,
     	come il sole coi suoi raggi o re, fa colle tenebre o bhārata,

  15 	da Droṇa essendo trafitti i pāṇḍava o signore di popoli,
     	si udivano tumultuose grida che si urlavano vicendevolmente, 

  16 	alcuni abbandonando i figli, altri i padri, altri i fratelli e gli zii,
     	e altri i nipoti, i coeatanei, i parenti e i famigliari,
     	abbandonati ciascuno di questi, rapidi fuggivano per salvarsi la vita,

  17 	altri agitati nella confusione gli correvano incontro,
     	e altri soldati ancora dei pāṇḍava andavano all'altro mondo,

  18 	così dunque massacrato l'esercito pāṇḍava da quelle grandi anime,
     	nella notte fuggiva o re, abbandonando le torce a migliaia,

  19 	sotto gli occhi di Bhīmasena e dell'Incrollabile assieme al Vijaya,
     	e dei gemelli e del figlio di Dharma, e sotto gli occhi del nipote di Pṛṣata,

  20 	le tenebre ricoprendo il mondo, non si capiva alcunchè,
     	ma con l'illuminazione dei kaurava i nemici apparivano in fuga,

  21 	quell'esercito che fuggiva, Droṇa e Karṇa grandi sul carro,
     	lo massacravano da dietro o re, scagliando molte frecce,

  22 	rotti dunque i pāñcāla e dispersi tutti quanti,
     	Janārdana, dal saggio consiglio, si rivolgeva a dire a Phalguna:

  23 	' Droṇa e Karṇa grandi arcieri, stanno colpendo Sātyaki e il nipote di Pṛṣata,
     	assieme a tutti i pāñcāla, violentemente con le loro frecce,

  24 	e per la pioggia di frecce di quei due, i nostri grandi guerrieri sono in rotta,
     	e pure l'esercito respinto non è più schierato,

  25 	noi due dunque ordinate tutte le schiere con le armi pronte,
     	precipitamoci a respingere Droṇa e il figlio del sūta,

  26 	questi due forti guerrieri, esperti d'arme appaiono dei vincenti,
     	mentre furiosi squadrano l'esercito, per distruggerlo in questa notte.'
     	Bhīma fieramente giungeva di nuovo a respingere l'esercito,

  27 	e Janārdana vedendo ventre-di-lupo, così arrivare là,
     	di nuovo diceva o re, al pāṇḍava rallegrandolo:

  28 	' Bhīma prode in battaglia, circondato da somaka e pāṇḍava,
     	fieramente assale con forza il due grandi guerrieri Droṇa e Karṇa, 

  29 	assieme a lui combatti e anche ai pāñcāla grandi guerrieri,
     	per rincuorare tutte le nostre truppe o rampollo di Pāṇḍu,'

  30 	quindi quelle due tigri fra gli uomini, il mādhava e il pāṇḍava,
     	raggiungevano Droṇa e Karṇa schierati sul fronte della battaglia,

  31 	allora di nuovo tornato il grande esercito di Yudhiṣṭhira,
     	Droṇa e Karṇa massacravano i nemici in battaglia,

  32 	sorgeva dunque nella notte un grande e tumultuoso scontro,
     	come di due mari o re, alzati e aumentati dall'alta marea,

  33 	allora gettando via dalle mani le lampade, il tuo esercito
     	combatteva contro i pāṇḍava eccitato in quella fine giornata,

  34 	sanguinosa e terribilmente coperta di polvere e di tenebre,
     	solamente per i nomi gridati combattevano cercando la vittoria,

  35 	si udivano i nomi gridati da quei principi,
     	che attaccavano in battaglia o grande re, come in uno svayaṁvara,

  36 	un silenzio vi era l''improvviso, e di nuovo nasceva un grande frastuono,
     	tra quei combattenti furiosi sia vincenti che perdenti,

  37 	in ciascun luogo dove c'erano lampade o migliore dei kuru,
     	proprio là, questi prodi volavano come cavallette,

  38 	così combattendosi contro i pāṇḍava e i kaurava,
     	la grande notte aveva preso luogo, o re dei re, su ogni cosa.”
     	


                              CXLVIII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ allora Karṇa uccisore di eroi nemici, vedendo in battaglia il nipote di Pṛṣata,
     	lo colpiva al petto con dieci mortifere frecce,

   2 	e pure Dhṛṣṭadyumna lo controcolpiva rapido o mio signore,
     	con cinque strali, ed eccitato gli diceva: 'fermati, fermati!'

   3 	quei due grandissimi guerrieri coprendosi l'un l'altro colle frecce sul campo,
     	di nuovo si colpivano vicendevolmente con lanci a pieno arco,

   4 	quindi l'auriga di Dhṛṣṭadyumna, del principe pāñcāla in battaglia
     	e i suoi quattro cavalli, Karṇa trafiggevva con le sue frecce,

   5 	e con affilati strali, rompeva il suo ottimo arco,
     	e con una freccia bhalla, abbatteva il suo conducente dalla guida del carro,

   6 	Dhṛṣṭadyumna però, senza carro, coi cavalli e l'auriga uccisi,
     	afferrata una tremenda barra di ferro, massacrava i cavalli di Karṇa,

   7 	e colpito da lui con molte frecce simili a serpi velenose,
     	quindi a piedi si ritirava presso lo schieramento di Yudhiṣṭhira,
     	e saliva sul carro di Sahadeva o mio signore,

   8 	e l'auriga di Karṇa altri cavalli aggiogava al carro,
     	color madreperla, di grande vigore, di razza sindhu e dal buon tiro,

   9 	e il figlio di Rādhā giunto a tiro dei grandi guerrieri pāñcāla,
     	li colpiva fieramente con le frecce come fa una nuvola ad una montagna,

  10 	il grande esercito dei pāñcāla colpito da Karṇa
     	tremando fuggiva come un gazzella impaurita da un leone,

  11 	abbattuti a terra assieme a cavalli ed a elefanti,
     	e ai loro carri, rapidi apparivano gli uomini di continuo,

  12 	e le braccia di uno dei guerrieri in fuga, con dardi a rasoio nella grande battaglia
     	Karṇa recideva, e pure la testa coi suoi orrecchini,

  13 	e di un altro su un elefante, le gambe tagliava o signore di popoli,
     	o anche che stava sulla groppa di un cavallo o a terra,

  14 	molti dei grandi guerrieri che fuggivano, non si accorgevano
     	di aver le proprie membra rotte, o i loro animali in battaglia,

  15 	così trafitti in battaglia i pāñcāla assieme agli sṛñjaya,
     	pensavano al figlio del sūta con tremore di foglia,

  16 	privi di senno il proprio compagno che fuggiva in battaglia,
     	spaventati prendevano per Karṇa e ne fuggivano via,

  17 	e tutte queste truppe che fuggivano in rotta o bhārata
     	Karṇa rapido le incalzava da dietro scagliando le sue frecce, 

  18 	e guardandosi vicendevolmente, privi di senno e pieni di confusione,
     	non erano in grado di fermarsi, inseguiti da quel grand'anima,

  19 	massacrati da Karṇa o re, con supremi strali, i pāñcāla,
     	e altri osservati da Droṇa fuggivano in ogni direzione,

  20 	allora il re Yudhiṣṭhira vedendo il proprio esercito in fuga,
     	posto mente a ritirarsi, diceva queste parole a Phalguna:

  21 	' guarda il grande arciere Karṇa schierato col suo arco in mano,
     	che ci brucia come il sole in questa terribile notte,

  22 	il frastuono di quelli che urlano colpiti dalle frecce di Karṇa,
     	dei tuoi parenti privi di protezione, incessantamente si ode o pṛthāde, 

  23 	da come scaglia e incocca le sue frecce,
     	io vedo che procede per la vittoria, e certamente ci distruggerà,

  24 	quando tu giudicherai che sia giunto il momento di fare ciò,
     	impegnandoti ad uccidere Karṇa allo agisci o conquista-ricchezze.'

  25 	così apostrofato, il pṛthāde grandi-braccia allora diceva a Kṛṣṇa:
     	' il re figlio di Kuntī ha timore del supremo valore del figlio di Rādhā,

  26 	 l'esercito di Karṇa è così ripetutamente a nostra portata,
     	tu o signore deciditi in fretta, l'esercito sta fuggendo,

  27 	sono in rotta quelli colpiti dalle frecce di Droṇa o uccisore di Madhu,
     	e spaventati da Karṇa non riescono a fermarsi,

  28 	io vedo così Karṇa che agisce senza paura,
     	riempiendo di acuminate frecce i migliori carri che fuggono,

  29 	non sopporto che lui agisca vincendo sul fronte della battaglia,
     	sotto i miei occhi o tigre dei vṛṣṇi, come fossi un uraga preso a calci,

  30 	quindi spingiti o signore dove sta Karṇa grande sul carro,
     	o io lo ucciderò, o lui me o uccisore di Madhu.'

  31 	Vāsudeva disse:
     	' io vedo Karṇa o kuntīde, in battaglia agire come il re degli dèi,
     	quella tigre fra gli uomini, dal valore sovrumano,

  32 	non vi è nessun altro che possa combattervi in battaglia o conquista-ricchezze,
     	eccetto te o tigre far gli uomini, o il rākṣasa Ghaṭotkaca,

  33 	io non credo che sia giunto il tuo momento o senza-macchia,
     	di scontrarti o grandi-braccia, col figlio del sūta in battaglia,

  34 	lui ha ancora la lancia di Śakra fiammeggiante come una meteora,
     	ed egli tiene in serbo per te o grandi-braccia, questa fiera arma,

  35 	che il fortissimo Ghaṭotkaca combatta dunque contro il figlio di Rādhā,
     	egli è nato dal forte Bhīma e ha ardimento divino,

  36 	lui possiede armi divine, e quelle di rākṣasa e asura,
     	e sempre attaccato al vostro bene Ghaṭotkaca,
     	vincerà in battaglia Karṇa, qui io non ho dubbi.' “

  37 	Saṁjaya disse:
     	“ ciò avendo parlato al pṛthāde, il grandi-braccia dagli occhi di loto,
     	chiamava quel rakṣas e lui gli si presentò davanti,

  38 	con la corazza e frecce, spada e arco, o signore di popoli,
     	e salutato allora Kṛṣṇa e il pāṇḍava il conquista-ricchezze,
     	lieto diceva allora: ' io sono qui, comandami.'

  39 	allora il dāśārha quasi ridendo diceva al figlio di Hiḍimbā,
     	che era grande come nuvola, con bocca e orecchini di fiamma:

  40 	'Ghaṭotkaca, ascolta attentamente quanto ti dirò o figliolo,
     	giunto è il momento del tuo valore e di nessun altro,

  41 	tu sei come una nave per i parenti che stanno annegando,
     	svariate armi tu possiedi, sia magiche che dei rākṣasa,

  42 	guarda o figlio di Hiḍimbā, come l'esercito dei pāṇḍava da Karṇa
     	è spinto via sul fronte della battaglia, come mucche dal mandriano, 

  43 	questo Karṇa, grande arciere, astuto e di fiero coraggio,
     	massacra i tori degli kṣatriya tra le forze dei pāṇḍava,

  44 	mestre scaglia col suo robusto arco grandi piogge di frecce,
     	essi non sono in grado di resistere colpiti dal fuoco delle sue frecce,

  45 	in questa notte colpiti dalla pioggia di frecce del figlio del sūta,
     	fuggono i pāñcāla come animali per paura del leone,

  46 	questo figlio del sūta formidabile in battaglia,
     	nessun altro c'è che possa arrestarlo eccetto te, o terribile per coraggio,

  47 	compi dunque questa impresa o grandi-braccia, giusta per te,
     	per la tua energia, e forza delle armi e per zii e padri,

  48 	per questo motivo gli uomini desiderano dei figli, o figlio di Hiḍimbā,
     	per essere salvati dal dolore, dunque salva tu i tuoi parenti,

  49 	la terribile forza delle tue armi e la tua magìa è invincibile,
     	mentre sempre combatti in battaglia o figlio di Bhīma,

  50 	dei pāṇḍava messi in rotta dalle aguzze frecce di Karṇa,
     	e sprofondati tra i figli di Dhṛtarāṣṭra, sii la salvezza o tormenta-nemici,

  51 	nella notte i rākṣasa divengono di nuovo di impareggiabile valore,
     	fortissimi, invincibili, prodi, e di azioni coraggiose,

  52 	uccidi Karṇa questo grande arciere, nella notte in battaglia colla tua magìa,
     	e i pṛthādi con Dhṛṣṭadyumna alla loro testa, uccideranno Droṇa.'

  53 	udite le parole del lunghi-capelli, anche Bībhatsu si rivolgeva
     	o kaurava al rākṣasa Ghaṭotkaca uccisore di nemici:

  54 	' tu o Ghaṭotkaca, il lunghe-braccia Sātyaki,
     	e il pāṇḍava Bhīmasena, siete a mio giudizio i campioni tra tutte le truppe,

  55 	vai dunque tu in un duello sul carro a combattere cotro Karṇa, 
     	Sātyaki il grande guerriero, si metterà a proteggerti le spalle,

  56 	uccidi dunque il prode Karṇa in battaglia con l'aiuto del sātvata,
     	come un tempo Indra uccise Tāraka assieme a Skanda.'

  57 	Ghaṭotkaca disse:
     	' sufficente io sono per Karṇa e per Droṇa o supremo,
     	e di tutti gli altri kṣatriya esperti d'armi e grandi anime,

  58 	ora nella notte darò battaglia al figlio del sūta,
     	in modo che la gente ne parlerà finché la terra li sostiene,

  59 	io qui non risparmierò nessun guerriero né spaventato né a mani giunte,
     	ma tutti li ucciderò saldo nel dharma rākṣasa.' “

  60 	Saṁjaya disse:
     	“ ciò detto il grandi-braccia figlio di Hiḍimbā, uccisore di eroi nemici,
     	si precipitava in battaglia contro Karṇa, terrorizzando il tuo esercito,

  61 	ma mentre giungeva con furia come un serpente dalla bocca fiammeggiante,
     	respingendo i grandi arcieri, lo arrestava il figlio del sūta,

  62 	e tra i due, tra Karṇa e il rākṣasa sorgeva quello scontro notturno,
     	mentre urlavano o tigre fra i re, come un tempo Śakra e Prahrāda.”
     


                              CXLIX


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo Ghaṭotkaca o re, precipitari verso il carro del figlio
     	del sūta, con grande fretta intezionato ad uccidere Karṇa in battaglia,

   2 	tuo figlio diceva dunque a Duḥśāsana queste parole:
     	' quel rakṣas, vedendo il valore di Karṇa in battaglia, rapidamente,

   3 	si avvicina con violenza a Karṇa, respingi quel grande guerriero,
     	attorniato da un grande esercito corri dove sta quel fortissimo,

   4 	Karṇa il figlio del sole, combatterà in battaglia col rākṣasa,
     	proteggi con impegno Karṇa sul campo, col tuo esercito o onorevole.'

   5 	in quel momento o re, il forte figlio di Jaṭāsura,
     	avvicinatosi a Duryodhana quel migliore dei combattenti gli diceva:

   6 	' Duryodhana, i tuoi nemici celebrati come invincibili in battaglia,
     	i pāṇḍava io voglio uccidere coi loro alleati, col tuo permesso,

   7 	mio padre Jaṭāsura, un tempo il primo dei rakṣas,
     	intento in un'impresa di magìa rakṣas, fu abbattuto dai vili pṛthādi,
     	in suo onore, io voglio andare da te comandato o mio signore.'

   8 	allora il re con animo lieto gli diceva ripetutamente:
     	assieme a tutti con Droṇa e Karṇa in testa io sono impegnato a uccidere i nemici,
     	tu va dunque e con la conoscenza della magìa uccidi il guerriero Ghaṭotkaca.'

   9 	avendo detto di si, quel gigante sfidava Ghaṭotkaca,
     	il figlio di Jaṭāsura, con molteplici armi ricopriva il figlio di Bhīmasena,

  10 	e Alaṃbala e Karṇa e l'intero esercito dei kuru arduo da attraversare,
     	il figlio di Hiḍimba li disperdeva come un grande vento fa colle nuvole,

  11 	quindi Alaṃbala vedendo il suo carro fatto di magìe, 
     	colpiva Ghaṭotkaca con piogge di frecce di vario tipo,

  12 	e Alaṃbala colpito il figlio di Bhīmasena con molte frecce,
     	metteva in fuga con piogge di frecce l'esercito pāṇḍava,

  13 	messe da lui in fuga le schiere dei pāṇḍava o mio signore,
     	nella notte si disperdevano come nuvole sparse dal vento,

  14 	e l'esercito kuru, disperso dalle frecce di Ghaṭotkaca,
     	nella notte fuggiva o re, abbandonando le fiaccole a migliaia,

  15 	Alaṃbala allora con furia il figlio di Bhīmasena nella grande battaglia,
     	colpiva con acuminate frecce, come un grande elefante dagli uncini,

  16 	e Ghaṭotkaca a pezzi ne faceva il carro, l'auriga e 
     	tutte le sue armi, e urlava in modo terribilissimo,

  17 	quindi piogge di frecce riversava su Karṇa e sugli altri kuru
     	a migliaia, e su Alaṃbala, come una nuvola sul monte meru,

  18 	allora si agitava l'esercito dei kuru afflitto dal rākṣasa,
     	e continuamente si uccidevano vicendevolmente le quattro divisioni,

  19 	il figlio di Jaṭāsura o grande re, privo del carro, coll'auriga ucciso,
     	furioso affrontava fieramente in battaglia Ghaṭotkaca con i pugni,

  20 	colpito dai suoi pugni tentennava Ghaṭotkaca,
     	come una montagna coi suoi alberi e boschetti per il terremoto, 

  21 	allora il figlio di Bhīmasena col suo braccio uccisore di schiere di nemici,
     	simile a sbarra di ferro, colpiva col pugno violentemente il figlio di Jaṭāsura,

  22 	quindi il figlio di Hiḍimbā afferratolo, con furia lo trascinava,
     	colle due braccia simili ai pennoni di Indra, lo gettava a terra,

  23 	ma Alaṃbala alzando e trascinando il rākṣasa
     	Ghaṭotkaca sul campo con ira lo gettava a terra,

  24 	sorgeva dunque lo scontro di quei due giganti urlanti,
     	di Ghaṭotkaca e di Alaṃbala, tumultuoso da far rizzare i capelli,

  25 	i due esperti di māyā cercando di superarsi a vicenda colle magìe,
     	combattevano con grande valore come un tempo Indra e il figlio di Virocana,

  26 	trasformati in fuoco e acqua, e ancora in Garuḍa e Takṣaka,
     	e ancora in nuvola e grande vento, e ancora in folgore e montagna,
     	ancora in tigre ed elefante, e ancora in sole e Rāhu,

  27 	così usando centinaia di magìe, cercando di uccidersi a vicenda,
     	combattevano con varia violenza, Alaṃbala e Ghaṭotkaca,

  28 	con barre di ferro e mazze, con dardi, spiedi e martelli,
     	con clave, e con picchi montani, si colpivano l'un l'altro,

  29 	su cavalli, e su elefanti, a piedi e sui carri, ancora
     	combattevano con grandi magìe, quei due principi rākṣasa sul campo,

  30 	quindi Ghaṭotkaca o re, per uccidere Alaṃbala,
     	si alzava forte in volo, e si precipitava furioso come un falco,

  31 	e afferrato il grande corpo di quel re rākṣasa di  Alaṃbala
     	alzandolo lo sbatteva a terra come Viṣṇu fece con Maya in battaglia,

  32 	allora Ghaṭotkaca afferrando la sua spada meravigliosa a vedersi,
     	tagliava la sua testa dal corpo, terribile e dall'orribile aspetto,

  33 	e afferrata quela testa grondante sangue per i capelli, il rākṣasa
     	Ghaṭotkaca si precipitava rapido verso il carro di Duryodhana,

  34 	quel rākṣasa grandi-braccia, avvicinandosi sorridendo,
     	gettava sul suo carro quella testa dall'orribile faccia e chioma,
     	e lanciava un terrificante urlo, come di nuvola tonante al tempo delle piogge,

  35 	e diceva allora o re, a Duryodhana queste parole:
     	' questo tuo alleato col suo valore hai visto ucciso,
     	e ancora vedrai la morte di Karṇa e anche la tua.'

  36 	ciò detto allora procedeva verso Karṇa o signore di genti,
     	scagliando centinaia di frecce acuminate, sulla testa di Karṇa,

  37 	quindi sorgeva quello scontro terribile, e terrificante, 
     	da destare meraviglia o grande re, tra l'uomo e il rākṣasa sul campo.”
     
     


                              CL


   1 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ quando Karṇa figlio del sole, e il rākṣasa Ghaṭotkaca
     	si scontrarono nella notte, come fu il loro duello?

   2 	di che tipo era il combattimento di quel terribile rakṣas?
     	com'era il suo carro, e tutte le sue armi magiche?

   3 	quanto grandi erano i suoi cavalli, e lo splendido carro e l'arco?
     	e com'era la sua corazza, e come il suo paragola?
     	così richiesto dimmelo tu ne sei in grado o Saṁjaya.”

   4 	Saṁjaya disse:
     	“ gigantesco dai grandi occhi, bocca rossa, ventre in dentro,
     	coi peli ritti, la barba fulva, orecchi appuntiti, grandi guance,

   5 	con la bocca larga fino agli orecchi, zanne appuntite, e sporgenti,
     	con una lunga e rossa lingua in bocca, sopraccigli pendenti, grande naso,

   6 	membra scure, collo rosso, corpo di montagna, spaventevole,
     	gigantesco, grandi-braccia, grande cranio, fortissimo,

   7 	calvo, duro al tocco, privo di crocchia e con fronte prominente,
     	con grandi fianchi, ombelico nascosto, di non grande altezza,

   8 	con ornamenti ai polsi e alle braccia egli aveva grande magìa,
     	portando sul petto una collana d'oro, e una ghirlada di fuochi come una montagna,

   9 	un diadema d'oro bello, e adornato in molte parti,
     	simile ad una arcata, lucente splendeva sulla sua testa,

  10 	due orecchini color del sole nascente, e una ghirlanda d'oro bellissima,
     	e larga indossando, e una corazza di ottone di grande pregio,

  11 	un grande carro dal suono di cento campanelle, una bandiera rossa con l'insegna,
     	coperto da una pelle d'orso, della misura di un nalva,

  12 	fornito di ogni arma, ammantato di bandiere, e sopra egli era,
     	a quel carro a otto ruote, dal rumore simile a rombo di tuono,

  13 	là con occhi rossi come di elefante infuriato, e orribili,
     	aggiogati dei fortissimi cavalli veloci e di colore cangiante, lo trainavano,

  14 	un auriga rākṣasa dagli orribili occhi, dalla bocca accesa e orecchini,
     	con redini simili a raggi di sole tratteneva i cavalli in battaglia,
     	con costui egli stava insieme come il sole con Aruṇa,

  15 	e quasi fissata al grande cielo, grande come una montagna, 
     	un'enorme bandiera che toccava il cielo, era alta sul suo carro,
     	con un avvoltoio carnivoro, spaventoso sul pennone dell'ottimo carro,

  16 	tendendo un arco dal suono della folgore di Indra, con robusta corda, 
     	di un cubito di circonferenza e lungo dodici braccia,

  17 	e con le frecce a misura dell'arco, copriva ogni direzione,
     	in quella notte distruttrice di eroi, egli assaliva Karṇa,

  18 	mentre tendeva il suo arco, stando schierato sul carro,
     	si udiva il suono dell'arco risuonare come un fulmine,

  19 	da lui furono attraversate le tue truppe o bhārata,
     	e tutte si agitavano come le grandi onde del sindhu,

  20 	vedendo sopraggiungere con orribili occhi e terrificante,
     	quasi ridendo il figlio di Rādhā rapidamente lo arrestava,

  21 	quindi Karṇa lo avvicinava scagliando su di lui che tirava da vicino,
     	come elefante contro elefante, come toro contro toro,

  22 	lo scontro tra quei due era allora tumultuoso o signore di popoli,
     	tra Karṇa e il rākṣasa o re, come quello di Indra con Śambara,

  23 	i due afferrando i loro archi di grande potenza e dal terribile suono,
     	si coprivano vicendevolmente tagliandosi con le grandi frecce,

  24 	quindi con frecce ben levigate e scagliate a tutto arco, 
     	si respingevano vicendevolmente trapassano le corazze di ottone,

  25 	i due come due tigri con gli artigli, come due grandi elefanti con le zanne,
     	coi pennoni dei carri e con le frecce si ferivano l'un l'altro,

  26 	mentre si tagliavano le membra, e incoccavano le loro frecce,
     	o si bruciavano con piogge di frecce, non si potevano vedere,

  27 	con tutte le membra ferite, immersi in fiotti di sangue,
     	apparivano simili a cascate scendenti dai monti,

  28 	con le membra rotte dalle punte delle frecce, mentre si trafiggevano l'un l'altro,
     	non tremavano quei due splendidi, attaccandosi vicendevolmente,

  29 	quello scontro sorto di notte appariva lungo e pari, 
     	tra Karṇa e il rākṣasa che si giocavano la vita in quella battaglia,

  30 	mentre incoccava acuminate frecce e le scagliava ininterottamente,
     	dal frastuono del suo arco, tremavano i nostri e i nemici allora,
     	quando Karṇa riusciva a superare Ghaṭotkaca o sovrano,

  31 	allora faceva apparire un'arma divina, quel migliore dei sapienti d'armi,
     	e Ghaṭotkaca vedendo preparata da Karṇa quell'arma divina,
     	il rākṣasa, discendente di Pāṇḍu produceva un grande magìa,

  32 	circondato da un grande esercito di rakṣas dall'orribile aspetto,
     	armati di tridenti, e di martelli, con rocce e tronchi in mano,

  33 	tremavano i sovrani vedendolo mentre tendeva il grande arco,
     	avanzare simile al distruttore di tutti gli esseri, armato del suo fatale bastone,

  34 	terrorizzati dal ruggito leonino lanciato da Ghaṭotkaca,
     	gli elefanti emettevano le feci, e tremavano violentemente gli uomini,

  35 	allora vi era ovunque un grandissima pioggia di pietre,
     	lanciate dalle schiere dei rākṣasa con la forza aumentata a metà notte, 

  36 	e dischi di ferro, e bhuśuṇḍi, e lance e giavellotti,
     	tridenti, spiedi e śataghni cadevano incessantemente,

  37 	vedendo quello scontro arcisanguinoso, i sovrani,
     	i tuoi figli e il guerrieri, tremanti fuggirono,

  38 	e là il solo Karṇa, fiero ed orgoglioso della forza delle sue armi, non tremava,
     	distruggeva con le frecce la magìa prodotta da Ghaṭotkaca,

  39 	ma Ghaṭotkaca non sopportava che le sue magìe fossero distrutte,
     	e scagliava terribili frecce, e queste trafissero il figlio del sūta,

  40 	quindi trapassato Karṇa imbrattate di sangue in quella grande battaglia,
     	si piantavano al suolo quelle frecce come serpenti infuriati,

  41 	il figlio del sūta infuriato, quel potente dalla svelta mano,
     	attaccando Ghaṭotkaca lo feriva con dieci frecce,

  42 	Ghaṭotkaca trafitto nelle parti vitali dal figlio del sūta,
     	fieramente turbato, un divino disco dai mille raggi afferrava, 

  43 	dai bordi taglienti, simile al sole nascente, adornato di perle e gemme,
     	e il figlio di Bhīmasena furioso per ucciderlo lo scagliava al figlio di Adhiratha,

  44 	scagliato con grande violenza fu abbattuto dalle frecce di Karṇa,
     	come la speranza di uno sfortunato, cadeva vanamente al suolo,

  45 	Ghaṭotkaca però, infuriato, vedendo il suo disco abbattuto,
     	copriva Karṇa di frecce, come Rāhu fa con il luminario sole,

  46 	ma il figlio del sūta senza tremare, con valore pari a Rudra, Viṣṇu o Indra,
     	rapido ricopriva con le frecce il carro di Ghaṭotkaca,

  47 	quindi una mazza dalle parti d'oro scagliata dal furente
     	Ghaṭotkaca, muovendosi colle frecce da Karṇa fu abbattuta,

  48 	allora in aria salito, tuonando come la nube del fato,
     	quel gigante gli rovesciava addosso una pioggia di alberi stando in cielo,

  49 	allora Karṇa, il figlio di Bhīmasena che faceva magìe in cielo,
     	trafiggeva con le sue frecce, come il sole coi suoi raggi le tenebre,

  50 	uccisi tutti i suoi cavalli, ridottone in cento pezzi il carro,
     	Karṇa lo innondava di frecce, come il dio della pioggia con le sue acque,

  51 	non vi era lo spazio di due dita non ferito dentro il suo corpo,
     	egli appariva per lungo tempo come un porcospino coi suoi aculei,

  52 	né i suoi cavalli, né il carro, né il vessillo, e neppure Ghaṭotkaca,
     	si potevano scorgere in battaglia, completamente nascosti dai mucchi di frecce,

  53 	abbattendo la divina arma di Karṇa con una sua arma,
     	usando la sua māyā, da esperto di magìe, combatteva contro il figlio del sūta,

  54 	egli combatteva contro Karṇa con destrezza e con magìe,
     	invisibile volava in cielo tra fiumi di frecce,

  55 	il figlio di Bhīmasena con la sua grande māyā da grande mago, o migliore dei kuru,
     	praticava grandi magìe per confonderlo o bhārata,

  56 	egli lanciando orribili urla, col suo brutto viso,
     	ingoiava le divine armi del figlio del sūta, con la sua magìa,

  57 	ancora il suo grande corpo tagliato in cento pezzi sul campo,
     	morto, senza più forze sembrava cadere dal cielo,
     	e ucciso pensandolo, i tori tra i kuru urlavano,

  58 	quindi con altri nuovi corpi, appariva in ogni luogo,
     	ancora il suo grande corpo con cento teste, e cento ventri,

  59 	appariva quel grandi-braccia, come la montagna maināka,
     	divenuto grande un pollice, ancora il rākṣasa,
     	saliva in alto di traverso, come le onde agitate del mare,

  60 	e ancora aprendo la terra si immergeva nelle acque,
     	e appariva allora di nuovo immerso in altro luogo,

  61 	e di nuovo scendendo si schierava sul carro incrostato d'oro,
     	con la sua armatura coprendo di magìe terra cielo e ogni luogo,

  62 	giunto vicino al carro di Karṇa si muoveva col viso rotondo,
     	e senza tremare diceva queste parole al figlio del sūta o signore di popoli:

  63 	' fermati ora, non mi sfuggirai vivo o figlio del sūta,
     	io oggi sconfiggerò sul campo di battaglia la tua fiducia nel combattere.'

  64 	ciò detto, il rakṣas con gli occhi rossi dall'ira, e con fiero ardimento,
     	volava nell'aria, e rideva con grande frastuono,
     	e assaliva Karṇa come un leone fa con un grande elefante,

  65 	Ghaṭotkaca con frecce lunghe come assi di carro innondava
     	quel toro sul carro: Karṇa come una nuvola con le sue piogge,
     	ma Karṇa quella pioggia di frecce ancora lontana abbatteva,

  66 	e vedendo distrutta da Karṇa la sua māyā o toro dei bhārata,
     	Ghaṭotkaca allora usava la sua magìa per divenire ancora invisibile,

  67 	divenne quindi una montagna con alte cime ammantate di alberi
     	con una grande cascata di tridenti, dardi, spade, e clave,

  68 	Karṇa, vedendo quella montagna simile ad un mucchio di antimonio, 
     	trasportare in cascate terribili armi, non tremava,

  69 	e sorridendo allora Karṇa sfoderava un'arma divina,
     	quindi quel re dei monti colpito dalla sua arma andava distrutto,

  70 	allora divenuto una scura nuvola in cielo col suo arcobaleno,
     	grandemente ricopriva di piogge di rocce il figlio del sūta,

  71 	quindi incoccando l'arma di Vāyu, quell'esperto di armi,
     	disperdeva quella nera nube, il potente Karṇa figlio del sole,

  72 	Karṇa coprendo con schiere di frecce ogni direzione,
     	abbatteva o grande re, messa in moto da Ghaṭotkaca,

  73 	allora ridendo il fortissimo figlio di Bhīmasena, sul campo
     	faceva apparire una grande magìa contro Karṇa grande sul carro,

  74 	vedendo arrivare di nuovo col carro quel migliore sul carro,
     	Ghaṭotkaca senza tremori circondato da molti rākṣasa,

  75 	simili a leoni e tigri, dal coraggio di elefanti furiosi,
     	su elefanti e su carri, e montati sulle groppe di cavalli,

  76 	armati di varie e terribili armi, con varie armature e gioielli,
     	vedendo Ghaṭotkaca così circondato come Indra dai marut,
     	il grande arciere Karṇa combatteva contro il rākṣasa,

  77 	quindi Ghaṭotkaca colpito Karṇa con cinque strali,
     	lanciava un terrificante urlo, terrorizzando tutti i principi,

  78 	e ancora con un'altra freccia, Ghaṭotkaca tagliava
     	il grande arco colla freccia inconcata che stava in mano a Karṇa,

  79 	afferrato un altro forte arco, grande e potentissimo,
     	Karṇa lo tendeva con forza come l'arma di Indra tutta estesa,

  80 	quindi Karṇa o grande re, scagliava le sue frecce,
     	dalla cocca d'oro, che volavano per ditruggere i nemici, contro il rākṣasa,

  81 	da quelle frecce colpito quel branco di rākṣasa dagli ampi toraci,
     	come da un leone è assalito e confuso un branco di selvaggi elefanti,

  82 	il potente, disperdendo con le frecce i rākṣasa coi loro cavalli, auriga ed elefanti,
     	li bruciava come il beato Agni, tutti gli esseri a fine yuga,

  83 	uccisa quella schiera di rākṣasa, splendeva il figlio del sūta,
     	come un tempo in cielo il divino Maheśvara dopo aver bruciato tripura,

  84 	e tra quelle migliaia di re, dei pāṇḍava o mio signore,
     	nessuno era in grado neppure di vederlo o sovrano,

  85 	eccetto il fortissimo Ghaṭotkaca o re, quel re rākṣasa,
     	dotato di terribile valore e forza, simile a Yama figlio del sole adirato,

  86 	dai suoi occhi infuriati un fuoco nasceva
     	come da due grandi lucerne o re, infiammate gocce d'olio,

  87 	battendo la mano con l'altra, serrando i denti,
     	continuamente produceva la sua magìa, stando sul carro,

  88 	aggiogato a cavalli come elefanti, dai musi di piśāca,
     	egli diceva irato al suo auriga:' conducimi dal figlio del sūta.'

  89 	e partiva con quel carro di terrribile aspetto, quel migliore sul carro,
     	in un duello di carri di nuovo col figlio del sūta, o signore di popoli,

  90 	il rākṣasa con furia di nuovo tirava al figlio del sūta,
     	un terribile fulmine a otto ruote fornito da Rudra,

  91 	scendendo dal carro lasciandovi l'arco Karṇa lo afferrava,
     	e lo scagliava a lui, ma egli scendeva dal veicolo,

  92 	quella grande folgore ridotto in cenere il carro con cavalli, bandiera e auriga,
     	penetrava nel terreno aprendolo, e gli dèi là si stupirono,

  93 	e tutti i viventi applaudirono all'istante Karṇa,
     	che scendendo afferrava quella grande folgore creata dagli dèi,

  94 	compiuto ciò, Karṇa risaliva sul suo carro,
     	il figlio del sūta, tormenta-nemici, quindi scagliava le sue frecce,

  95 	nessun altro tra tutti gli esseri poteva fare o onorevole,
     	quanto aveva compiuto Karṇa in quello scontro terribile a vedersi,

  96 	ma colpito dalle frecce come una montagna dalle piogge,
     	di nuovo scompariva come una città dei gandharva,

  97 	quel grande mago con la sua māyā e la sua destrezza
     	quell'uccisore di nemici abbatteva quelle armi divine,

  98 	e completamnte distrutte quelle armi dalla magìa del rākṣasa,
     	senza tremare Karṇa di nuovo combatteva contro il rakṣas,

  99 	allora infuriato o grande re, il fortissimo figlio di Bhīmasena,
     	rendeva sé stesso in molte parti per spaventare quei sovrani,

 100 	e quindi leoni, tigri e iene si aggiravano per ogni luogo,
     	e serpenti con lingue di fuoco, e pure uccelli coi becchi di ferro,

 101 	coperto dalle acuminate frecce scagliate dall'arco di Karṇa,
     	simile ad una montagna o città là scompariva,

 102 	e i rākṣasa e i piśāca, e altri demoni, e sciacalli.
     	accorrevano da tutte le parti per divorare Karṇa,
     	e con orribili urla cercavano di prenderlo,

 103 	impugnando molte e terribili armi, imbrattate di sangue,
     	con molte frecce, ciascuno di essi, colpiva Karṇa,

 104 	e distruggendo quella magìa rākṣasa con un'arma divina,
     	uccideva i suoi cavalli con frecce ben levigate,

 105 	questi trafitti, con le membra mutilate, le schiene rotte dalle frecce,
     	cadevano a terra sotto gli occhi di quel rākṣasa,

 106 	il figlio di Hiḍimbā allora rotta la sua magìa, allora di nuovo scompariva
     	dopo aver detto a Karṇa il figlio del sole:' questo ti darà la morte.' “
     	
     


                              CLI


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ mentre infuriava questo scontro tra Karṇa e il rākṣasa,
     	il valoroso Alāyudha, sovrano rākṣasa giungeva,

   2 	unito ad un grande esercito, incontrava Suyodhana,
     	circondato da migliaia di rākṣasa dall'orribile aspetto,
     	valorosi e di varie forme, ricordando l'antica inimicizia,

   3 	essendo stato ucciso il suo valente parente Baka mangiatore di brahmani,
     	e Kirmīra dal grande splendore, e pure l'amico Hiḍimba,

   4 	ricordando dunque l'antica inimicizia per lungo tempo alimentata,
     	considerando quello scontro notturno e il desiderio di uccidere Bhīma in battaglia,

   5 	come un furioso elefante, come un uraga infuriato,
     	queste parole diceva a Duryodhana bramando combattere:

   6 	' tu sai o grande re, come da Bhīma siano stati uccisi
     	i rākṣasa Hiḍimba, Baka e Kirmīra, miei parenti,

   7 	e allora egli si congiunse alla vergine Hiḍimbā, 
     	disprezzando noialtri e gli altri rākṣasa, 

   8 	io o re, vengo di persona ad uccidere il figlio di Hiḍimbā, colle sue schiere
     	di cavalli carri ed elefanti, e con i suoi alleati,

   9 	oggi dopo aver ucciso tutti i figli di Kuntī con Vāsudeva in testa,
     	mi pascerò di loro assieme a tutti i loro alleati,
     	e arrestando l'intero esercito, noi combatteremo i pāṇḍava.'

  10 	udite queste sue parole, felice Duryodhana allora,
     	onorandolo, gli diceva queste parole assieme ai fratelli:

  11 	' con te e le tue schiere alla nostra testa, combatteremo i nemici,
     	le mie truppe non pongono mente a smettere con la guerra.'

  12 	'così sia.' avendo risposto al re quel toro fra i rākṣasa,
     	rapido si avviava verso Bhīma assieme ai suoi mangiatori di uomini,

  13 	col suo corpo infiammato, col suo carro splendente come sole,
     	tale era costui o re dei re, quale era Ghaṭotkaca,

  14 	pure con grande frastuono, adornato da molte ghirlande,
     	coperto il sedile da una pelle d'orso, e grande un cubito, quel grande carro,

  15 	aveva pure veloci destrieri, grandi e rumorosi come elefanti, 
     	cento ne erano aggiogati, giganteschi, mangiatori di carni e sangue,

  16 	il frastuono del suo carro era simile al quello di grandi nuvole,
     	e aveva un grandissimo arco, potentissimo dalla salda corda,

  17 	aveva pure frecce simili ad assi di carro, dalla cocca d'oro, e affilale a pietra,
     	ed era pure valoroso e grandi-braccia come Ghaṭotkaca,

  18 	era pure cicondato da sciacalli e corvi, e aveva una bandiera simile a fuoco fiammeggiante,
     	e pure per aspetto era più splendido di Ghaṭotkaca, e con la bocca larga e infiammata,

  19 	con splendidi bracciali, e splendide ghirlande e corona, spada allacciata collane e frecce,
     	con mazza, con bhuśuṇḍi e clava, con l'arco grande come un elefante,

  20 	con quel carro splendente come fuoco, mettendo in fuga l'esercito pāṇḍava,
     	appariva in battaglia, muoversi come in cielo una nuvola piena di lampi,

  21 	tutti i migliori sovrani, fortissimi, con le corazze e gli scudi,
     	pieni di eccitazione combatterono là o re, ovunque i valorosi guerrieri pāṇḍava.”
     


                              CLII


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ vedendo avanzare in battaglia quel rakṣas dalle terribili imprese,
     	tutti i kaurava manifestarono grande gioia,

   2 	e pure i tuoi figli, a cominciare da Duryodhana,
     	che senza nave ne trovavano una, volendo attraversare quel mare,

   3 	quei principi pensavano di esser quasi rinati,
     	che era giunto spontaneamente il re rākṣasa Alāyudha, e lo onorarono,

   4 	infuriando però questo sovrumano scontro terrificante,
     	tra Karṇa e il rakṣasa, di notte e terribile a vedersi,

   5 	lo osservavano i pāñcāla col loro re sorridendo,
     	e pure i tuoi o re, aggirandosi qua e là,

   6 	gridavano:' non può essere.' con Droṇa, Kṛpa e il droṇide per primi,
     	vedendo tremanti quell'impresa in battaglia del figlio di Hiḍimbā,

   7 	interamente turbato era e privo di senno urlando di paura,
     	il tuo esercito o grande re, persa ogni speranza per la vita di Karṇa,

   8 	Duryodhana però vedendo Karṇa caduto in suprema difficoltà,
     	diceva allora al re rākṣasa Alāyudha invitandolo:

   9 	Karṇa figlio del sole, si sta scontrando col figlio di Hiḍimbā,
     	compite dunque una grande azione per aiutarlo in battaglia,

  10 	guardate quei prodi sovrani uccisi dal figlio di Bhīmasena,
     	abbattuti da molteplici armi come degli alberi da un elefante,

  11 	questo è il compito che io pongo su di te in mezzo a questi re,
     	col tuo consenso o valoroso, avanzando distruggilo,

  12 	il malvagio Ghaṭotkaca, quel tormenta-nemici, sta tormentando
     	Karṇa il figlio del sole, affidandosi alla forza della sua māyā.'

  13 	così richiesto dal re, il rākṣasa dal fiero coraggio,
     	avendo detto di si, quel grandi-braccia assaliva Ghaṭotkaca,

  14 	allora il potente figlio di Bhīmasena lasciato Karṇa,
     	massacrava di frecce quel nemico che avanzava,

  15 	sorgeva dunque lo scontro tra quei due re rākṣasa infuriati,
     	simile a quello di due elefanti nella foresta per una femmina in calore,

  16 	Karṇa pure quel migliore sul carro liberato dal rākṣasa,
     	assaliva Bhīmasena con suo carro splendente come il sole,

  17 	vedendo tormentato senza alcun riguardo mentre avanzava Ghaṭotkaca,
     	in battaglia da parte di Alāyudha, come un mandriano da un leone,

  18 	Bhīma il migliore dei combattenti, col suo carro brillante come sole,
     	scagliando mucchi di frecce, procedeva contro il carro di Alāyudha,

  19 	il potente Alāyudha scorgendolo avanzare, allora,
     	lasciando Ghaṭotkaca sfidava Bhīmasena,

  20 	Bhīma rapidamente lo avvicinava pronto ad uccidere il rākṣasa o potente,
     	quel re rakṣas assieme alle sue schiere, ricopriva con piogge di frecce,

  21 	quindi Alāyudha o re, con rapidi dardi politi a pietra,
     	sommergeva il kuntīde ripetutamentente quell'uccisore di nemici,

  22 	allora tutti quei rākṣasa assalivano Bhīmasena,
     	terribili e armati di varie armi, cercando la vittoria per i tuoi figli,

  23 	il fortissimo Bhīmasena colpito da quei forti, 
     	con cinque frecce aguzze per ciascuno, tutti li colpiva,

  24 	questi rākṣasa di nascita demoniaca, colpiti da Bhīma,
     	lanciarono tumultuose grida, e fuggivano per ogni dove,

  25 	vedendo costoro terrorizzati da Bhīma, il fortissimo rakṣas,
     	lo assaliva con violenza e lo riempiva di frecce,

  26 	Bhīmasena lo colpiva in battaglia con frecce dalla fiera punta,
     	Alāyudha però, quei dardi scagliati da Bhīma sul campo,
     	alcuni li tagliava sul campo, e rapidamente altri ne afferrava,

  27 	Bhīma dal terribile ardimento, vedendo quel sovrano rākṣasa,
     	gli scagliava con violenza una mazza simile ad una folgore scagliata,

  28 	questa mazza che volava violentemente simile a fiamma,
     	la colpiva con la sua mazza, e questa tornava verso Bhīma,

  29 	il kuntīde riempiva allora quel re rākṣasa di piogge di frecce,
     	ma pure queste sue, con acuminate frecce il rākṣasa rendeva vane,

  30 	e pure tutte quelle truppe rākṣasa dal terribile aspetto,
     	per ordine di quel re rākṣasa attaccarono carri ed elefanti,

  31 	e i pāñcāla, gli sṛñjaya, destrieri e supremi elefanti,
     	non trovavano tregua là violentemente colpiti dai rākṣasa,

  32 	e vedendo infuriare quel terribile scontro nella grande battaglia,
     	il migliore degli uomini diceva queste parole al conquista-ricchezze:

  33 	' guarda Bhīma o grandi-braccia, caduto preda del rākṣasa,
     	vagli dunque vicino, non esitare o pāṇḍava,

  34 	Dhṛṣṭadyumna, Śikhaṇḍin, Yudhāmanyu e Uttamaujas,
     	assieme ai figli di Draupadī, quei grandi guerrieri corrano verso Karṇa,

  35 	Nakula e Sahadeva, e il valoroso Yuyudhāna,
     	uccidano gli altri rākṣasa al tuo comando o pāṇḍava,

  36  	tu però o grandi braccia, quell'esercito comandato da Droṇa,
     	arresta o tigre fre gli uomini, giunto è un grande pericolo.'

  37 	quei grandi guerrieri comandati da Kṛṣṇa come detto,
     	corsero verso Karṇa e gli altri rākṣasa in battaglia,

  38 	quindi con frecce scagliate a tutto arco, simili a serpi velenose,
     	il possente re rākṣasa tagliava l'arco di Bhīma,

  39 	e i suoi cavalli e l'auriga con aguzze frecce, quel fortissimo, 
     	uccideva sul campo sotto gli occhi di Bhīmasena o bhārata,

  40 	sceso da quel carro coi cavalli e l'auriga uccisi,
     	gli scagliava contro urlando, una pesante e terribile mazza,

  41 	allora quella grande mazza che volava con terribile frastuoo,
     	il fiero rākṣasa con la sua mazza abbatteva e lanciava un urlo,

  42 	vedendo quella fiera e terrificante impresa der re rākṣasa,
     	Bhīmasena con animo eccitato, una mazza rapidamente afferrava,

  43 	sorgeva dunque tumultuoso lo scontro tra l'uomo e il rakṣas,
     	dal rumore dei colpi di mazza l'aria ne era terribilmente scossa,

  44 	i due lasciate le mazze ancora si assalirono l'un l'altro
     	coi pugni, e si colpivano vicendevolmente con rumore di tuoni,

  45 	con ruote di carro, assi, gioghi, pianali, e altri strumenti,
     	secondo quanto afferravano, si colpivano con furia,

  46 	i due perdevano sangue attaccandosi l'un l'altro,
     	come due grandi elefanti furiosi, si trascinavano di continuo,

  47 	lo scorgeva il signore-dei-sensi, saldo nel bene dei pāṇḍava,
     	e incitava il figlio di Hiḍimbā a proteggere Bhīmasena.”
     	


                              CLIII


   1 	“ Saṁjaya disse:
     	“ scorgendo Bhīma vicino ad esser ingoiato dal rakṣas,
     	Vāsudeva diceva allora queste parole a Ghaṭotkaca:

   2 	' guarda Bhīma o grandi-braccia vicino ad esser divorato dal rakṣas,
     	davanti ai tuoi occhi o splendissimo, e a quelli di tutte le truppe,

   3 	abbandonando Karṇa, tu uccidi Alāyudha quel re rākṣasa,
     	con rapidità o grandi-braccia, e poi ucciderai Karṇa.'

   4 	udite le parole del vṛṣṇi, lasciato Karṇa, il valoroso
     	Ghaṭotkaca combatteva contro quel re rākṣasa fratello di Baka,
     	nella notte vi fu un confusissimo scontro tra i due rakṣas,

   5 	i guerrieri rākṣasa dal terribile aspetto di Alāyudha, però
     	che giungevano violentemente quei prodi con l'arco in mano,

   6 	e le armi alzate, con grande furia il grande guerriero Yuyudhāna,
     	e Nakula e Sahadeva li abbattevvano con acuminate frecce,

   7 	e il coronato Bībhatsu o re, tutti quei tori degli kṣatriya,
     	in battaglia disperdeva scagliando frecce ovunque,

   8 	e Karṇa o re, metteva in fuga quei principi in battaglia,
     	i grandi guerrieri dei pāñcāla, con Dhṛṣṭadyumna e Śikhaṇḍin in testa,

   9 	Bhīma dalle terribili imprese però, vedendo questi massacrati,
     	assaliva rapido Karṇa scagliandogli frecce sul campo,

  10 	e pure vennero, dopo aver uccisi i rākṣasa, dove stava il figlio del sūta,
     	Nakula, Sahadeva e il grande guerriero Sātyaki,
     	e i pāñcāla combattevano contro Droṇa e contro Karṇa,

  11 	Alāyudha invece, infuriato colpiva Ghaṭotkaca uccisore di nemici,
     	sulla testa con una barra di ferro di enorme misura,

  12 	il fortissimo figlio di Bhīmasena, da quell'arma,
     	colpito, e svenuto da sé si riprendeva quel valoroso,

  13 	quindi gli scagliava una mazza ornata da cento campanalle,
     	splendente di fuoco acceso, e adornata d'oro,

  14 	e questa faceva a pezzi, il suo carro con cavalli e auriga, 
     	con un grande frastuono, scagliata da quel terribile nell'agire,

  15 	abbattuti cavalli ruote e asse, disperso il vessilo e il timone,
     	si involava rapido dal carro affidandosi alla māyā rākṣasa, 

  16 	egli usando la sua māyā faceva piovere molto sangue,
     	e il cielo era pieno di lampi e tuoni, e di scure nubi,

  17 	allora vi erano grandi masse di nubi e tuoni, e di folgori cadenti,
     	e la vi era pure un rumore di scoppi fi fiamme, in quella grande battaglia,

  18 	ma il rākṣasa vedendo quella magìa usata dal rakṣas
     	il figlio di Hiḍimbā salito in alto, con la sua magìa distruggeva la sua,

  19 	quel sapiente mago vista distrutta la sua magìa con la magìa,
     	riversava su Ghaṭotkaca una tumultuosa pioggia di pietre,

  20 	ma quel valoroso quella pioggia di pietre con una di frecce,
     	faceva ovunque a pezzi, e questo apparve un portento,

  21 	quindi, con varie armi, si ricoprivano l'un l'altro,
     	con barre di ferro, con spiedi, con mazze, clave, e martelli,

  22 	con tridenti e lame, e con lance, giavelloti e kampana,
     	con acuminate frecce e dardi bhalla, e con dischi e asce,

  23 	con sfere di ferro, zagaglie, e dardi a testa di bue,
     	e alzando vari tipi di alberi dai grandi rami,

  24 	con śamī, palme e bambù, e con śamyāka o bhārata,
     	con iṅguda e giuggioli, e con kovidāra fioriti,

  25 	con palāśa e arimeda, con alberi di fico e di pipal,
     	grandissimi, in questo scontro si colpivano l'un l'altro,

  26 	con vari picchi di roccia, e svariati mucchi di metalli,
     	grande era il loro frastuono, come di fulmini caduti,

  27 	terribile divenne lo scontro, tra il figlio di Bhīma e Alāyudha o sovrano,
     	come un tempo quello di Hari e di Indra o re contro Bāli e Sugriva,

  28 	i due dopo aver combattuto con varie e terribili armi e frecce, 
     	afferrate le spade si colpivano vicendevolmente,

  29 	quei due fortissimi assalendosi, si afferrarono per i capelli,
     	con le braccia, con la grande forza dei loro giganteschi corpi,

  30 	i due con le membra ferite colavano molto sudore o sovrano di genti,
     	e anche sangue perdevano i loro corpi grandi come montagne,

  31 	quindi assalendolo con furia, e alzando il rākṣasa,
     	con violenza il figlio di Hiḍimbā, lo gettava a terra e gli tagliava la grande testa,

  32 	separata la sua testa adornata dai due orecchini,
     	allora quel fortissimo lanciava un formidabile grido,

  33 	e vedendo ucciso quel gigantesco fratello di Baka uccisore di nemici,
     	i pāñcāla e i pāṇḍava, lanciarono ruggiti leonini,

  34 	e quindi migliaia di tamburi e miriadi di conchiglie
     	suonarono i pāṇḍava, essendo ucciso quel rakṣas,

  35 	e quella notte per loro divenne grandemente foriera di vittoria,
     	illuminata dalle lampade ovunque splendeva piena di luce,

  36 	il fortissimo figlio di Bhīmasena però, la testa di Alāyudha 
     	priva di vita gettava davanti a Duryodhana, 

  37 	allora il re Duryodhana vedendo ucciso Alāyudha,
     	divenne supremamente agitato assieme al suo esercito o bhārata,

  38 	da costui gli fu promesso:' io ucciderò Bhīmasena 
     	scendendo di persona in battaglia rammentando l'antica inimicizia.'

  39 	'certamente costui lo ucciderà.' così pensava il sovrano,
     	e pure pensava che sarebbero vissuti a lungo i suoi fratelli,

  40 	ma vedendolo ucciso dal figlo di Bhīmasena,
     	allora pensava che sarebbe stato compiuta la promessa di Bhīmasena.”
     


                              CLIV


   1 	Saṁjaya disse:
     	“ Ghaṭotkaca con animo lieto sopo aver ucciso Alāyudha,
     	lanciava vari tipi di urla stando davanti all'esercito,

   2 	e udendo quel tumultuoso suono che faceva tremare gli elefanti,
     	ai tuoi o grande re, sorgeva una terribile paura,

   3 	vedendo però che il fortissimo figlio di Bhīmasena aveva fermato
     	Alāyudha, Karṇa grandi-braccia, assaliva i pāñcāla,

   4 	con dieci dritte frecce ben levigate, scagliate a tutto arco,
     	colpiva ciascuno dei due Dhṛṣṭadyumna e Śikhaṇḍin,

   5 	quindi con supremi strali sia Yudhāmanyu e Uttamaujas,
     	e faceva tremare con altre frecce Sātyaki all'interno del suo carro,

   6 	mentre scagliavano tutti loro a destra e a sinistra,
     	i loro archi apparivano sempre tesi a cerchio o sovrano di genti,

   7 	il suono della corda sul palmo e il frastuono dei loro carri,
     	era nella notte tumultuoso come quello di nuvole a fine estate,

   8 	con il rumore delle corde per tuoni, gli archi per lampi, i cerchi di bandiere per picchi,
     	i mucchi di frecce per pioggia, là erano come nuvole in battaglia o re,

   9 	inamovibile come un alto monte, e forte come una montagna il figlio del sole
     	uccisore di schiere nemiche disperdeva quella grande pioggia in battaglia o sovrano,

  10 	quindi con ineguagliabili frecce simili a folgori scagliate, con belle cocche d'oro,
     	il figlio del sole grand'anima distruggeva i nemici in battaglia, saldo nel bene di tuo figlio,

  11 	alcuni con i vessilli recisi, alcuni altri coi corpi aperti colpiti dalle frecce,
     	e altri ancora privi di auriga e di cavalli, erano ridotti rapidamente dal figlio del sole,

  12 	altri non trovando scampo in battaglia correvano verso l'esercito di Yudhiṣṭhira,
     	vedendoli in rotta e messi in fuga, Ghaṭotkaca cadde in una suprema furia

  13 	e schierato sul suo ottimo carro ornato di gemme e oro, come un leone ruggiva,
     	e avvicinatosi a Karṇa lo colpiva con frecce simili a folgori,

  14 	i due con dardi piumati appuntiti a pietra, con tubolare asta, con dardi a dente di vitello,
     	e a orecchio di cinghiale, con punte a corno, e affilate a rasoio facevano risuonare il cielo,

  15 	il cielo coperto da mucchi di frecce, che andavano di sbieco, le punte accese e cocche d'oro,
     	splendeva come per ghirlande dai bellissimi fiori,

  16 	alla pari quelle due ineguagliabili nature si colpivano l'un l'altro con supreme armi,
     	tra quei due supremi eroi nessuno vedeva differenze in quello scontro,

  17 	superbamente bello e variegato era quello scontro tra il figlio del sole e quello di Bhīma,
     	e pieno di terribili armi che cadevano, come in cielo quando Rāhu raggiunge il sole,

  18 	quando Ghaṭotkaca non riusciva a superare Karṇa o sovrano,
     	allora faceva apparire una terribile arma quell'esperto di armi,

  19 	e con ques'arma uccidendo per primi i cavalli di Karṇa il rākṣasa,
     	e poi il suo auriga, figlio di Hiḍimbā rapidamente scompariva.”

  20 	Dhṛtarāṣṭra disse:
     	“ quindi quando quel rākṣasa fu invisibile combattendo con la magìa,
     	quello che accadde ai miei, raccontami o Saṁjaya.”

  21 	Saṁjaya disse:
     	“ sparito vedendo il rākṣasa, tutti i kaurava lanciarono urla:
     	' come può questo rākṣasa con la magìa lottando invisibile, non uccidere Karṇa in battaglia?'

  22 	quindi Karṇa combattendo con varie e rapide armi, ogni luogo copriva di fiotti di frecce,
     	nessun essere là sfuggiva, essendo il cielo ottenebrato dalle frecce,

  23 	né mentre prendeva la freccia, né mentre la incoccava, o toccava la faretra con la mano,
     	si vedeva il figlio del sūta per la sveltezza, mentre copriva l'intero cielo di frecce,

  24 	quindi fu usata in cielo dal rākṣasa una feroce, terribile e violenta magìa,
     	noi vedemmo, apparire una rossa nube luminosa, come formidabile fiamma di fuoco,

  25 	e lampi apparivano in essa, e pure luminose meterore o sovrano dei kaurava,
     	e un altro frastuono apparve terribile, come di migliaia di tamburi suonati,

  26 	quindi volavano frecce dalla cocca d'oro, e lance, e missili, e clave e altre armi,
     	accetta, e spade lucidate a olio, e tridenti dalle punte accese, e giavellotti,

  27 	e brillanti barre di ferro, cinte d'acciaio, e belle mazze, e spiedi dalle punte affilate,
     	e pesanti mazze coperte di nastri d'oro, e śataghni apparvero ovunque,

  28 	e grandi pietre cadevano qua e là, a migliaia con tuoni e fulmini,
     	e molti dischi da centinaia di rasoi, apparvero simili a fuochi,

  29 	quell'ampia pioggia, che cadeva accesa piena di lance, spiedi, accette,
     	di frecce, spade, martelli, tuoni e fulmini, Karṇa non poteva distruggerla con le frecce,

  30 	uccisi dalle frecce cadendo i cavalli, colpiti dai fulmini cadendo gli elefanti,
     	e colpiti dalle pietre i grandi carri, un grande frastuono di quelli caduti vi era,

  31 	dalle terribili e molteplici e varie armi che cadevano ovunque, colpito da Ghaṭotkaca
     	l'esercito di Duryodhana oppresso appariva vagare e fuggire,

  32 	desistere con grida di paura, e nascondersi con abbattuto aspetto,
     	i principali uomini per la nobile natura non giravano le terga allora,

  33 	vedendo quella violenta e terribile pioggia fatta di grandi armi che cadevano,
     	prodotta dal rākṣasa, e che abbatteva le schiere, un grande terrore invase i tuoi figli,

  34 	gli sciacalli con lingue accese di fuoco lanciavano terribili urla a centinaia,
     	e scorgendo schiere di rakṣas urlanti, i re combattenti divennero agitati,

  35 	questi con aguzze zanne e lingue accese, terrificanti, con corpi simili a monti,
     	volando in cielo con fisse lance in mano, come nuvole che scagliano fiumi di piogge,

  36 	e colpiti da frecce, lance e spiedi, da fiere mazze e da lucenti barre di ferro,
     	da fulmini, da tridenti, simili a folgori, da dischi, e da śataghni cadevano agitati,

  37 	magli, bhuśuṇḍi, palle di pietra, śataghni, e colonne legate con legami di ferro,
     	tiravano sull'esercito di tuo figlio, e dunque apparve una fiera costernazione,

  38 	con le viscere aperte, con le teste colpite, le membra a pezzi, là giacevani i guerrieri,
     	e gli squarciati cavalli e gli elefanti feriti, e i carri frantumati dalle pietre,

  39 	così grande quella pioggia di armi riversavano quei demoni di orribile aspetto sul terreno,
     	e là le magìe create da Ghaṭotkaca, non risparmiavano né l'implorante né il terrorizzato,

  40 	in questa terribile strage di eroi kuru, in quella morte di kṣatriya creata dal fato,
     	violentemente agitati fuggivano tutti i kaurava urlando:

  41 	'salvatevi o kaurava, non vi è scampo, gli dèi assieme a Indra ci uccidono per i pāṇḍava.'
     	essendo sprofondati i bhārata, non si trovava qui nessuna salvezza,

  42 	infuriando questa tumultuosa battaglia, e essendo l'esercito dei kuru in rotta e liquefatto,
     	essendo sparite le divisioni delle truppe, né i kuru né gli altri vedevano alcunchè 

  43 	in quella confusa agitazione orribile a vedersi, tutti i luoghi apparivano come vuoti,
     	il solo Karṇa io vedevo là o re, immerso col petto in quella pioggia di armi,

  44 	quindi copriva il cielo di frecce, combattendo la divina māyā del rākṣasa,
     	modesto, compiendo quella difficile nobile azione, non lasciava il campo il figlio del sūta,

  45 	quindi spaventati tutti i sindhu e i bāhlika o re, guardavano a Karṇa,
     	privo di agitazione e lo applaudivano in battaglia, mentre assistevano alla vittoria del rakṣas,

  46 	e da lui scagliata una śataghnī dotata di ruote, e facilmente uccideva tutti i quattro cavalli,
     	questi toccavano terra con i ginocchi, morti coi denti occhi e lingua fuori,

  47 	quindi disceso dal carro coi cavalli uccisi, tristemente tra i kuru che fuggivano,
     	essendo colpito dalle divine armi non si liberava dalla māyā, pensando giunta la sua ora,

  48 	allora tutti i kuru vedendo Karṇa e quella terribile māyā, gli gridavano:
     	' colpisci rapido il rakṣas con la lancia, vanno alla distruzione i kuru figli di Dhṛtarāṣṭra,

  49 	cosa faranno di noi Bhīma e il pṛthāde? uccidi questa rakṣas che ci distrugge nella notte,
     	chi ci salverà da questa tremenda battaglia, potrà affrontare i pṛthādi in battaglia,

  50 	perciò uccidi con la lancia data da Indra, quel terribile rākṣasa,
     	tutti i kaurava pur pari ad Indra, colle loro truppe che non muoiano in questa notte.'

  51 	allora vedendo l'esercito colpito dal rākṣasa, o re, che stava per essere distrutto,
     	e udendo le grandi urla dei kaurava, Karṇa pose mente a scagliare la lancia,

  52 	furioso e insofferente come un leone, non sopportava quella resistenza in battaglia,
     	quell'ottima lancia imparabile di Indra, impugnava per ucciderlo,

  53 	quella che era stata tenuta per molti anni, apposta per uccidere sul campo Phalguna,
     	che fu data al figlio del sūta da Śakra, scambiando l'ottima lancia con gli orecchini,

  54 	quella lancia accesa di lingue di fiamma, legata coi lacci del distruttore, nella notte
     	accesa come una meteora, sorella delle morte, il figlio del sole, la scagliava al rākṣasa,

  55 	e vedendo quella suprema arma fiammeggiante scagliata dal braccio del figlio del sūta,
     	impaurito il rakṣas fuggiva o re, trasformadosi simile alla base del monte vindhya,

  56 	vedendo quella lancia scagliata dal braccio di Karṇa, urlarono gli esseri in cielo o sovrano,
     	e venti tunultuosi soffiavano o re, e un fulmine accompagnato da tuoni colpiva la terra,

  57 	la sua māyā fu ridotta in cenere bruciando, penetrando violentemente nel cuore del rakṣas,
     	in alto viaggiava accesa nella notte, penetrando in mezzo alle stelle,
  
  58 	e avendo combattuto quel valoroso, con varie e molte armi, divine, umane e rakṣas,
     	lanciando urla varie e terrificanti, abbandonava la cara vita per la lancia di Śakra,

  59 	e questo è un altro bel portento che fece l'impresa di uccidere il nemico,
     	in quel momento col cuore spaccato dalla lancia, appariva o re, simile a monte o nube,

  60 	quindi cadeva dal cielo morto sulla terra quel re rākṣasa, col corpo trafitto,
     	a testa in giù col corpo rigido, senza vita, Ghaṭotkaca aveva un gigantesco aspetto,

  61 	e assunto quell'aspetto terrificante, il figlio di Bhīmasena dalle terribili imprese cadeva,
     	morto sul luogo delle tue truppe e distruggeva i kaurava che erano impauriti,

  62 	quindi insieme a ruggiti leonini, suonarono tamburi, tamburini, grancasse e conchiglie,
     	vedendo distrutta la māyā e ucciso il rākṣasa, e felici suonavano i kaurava,

  63 	quindi Karṇa fu applaudito dai kuru, come Śakra lo fu dai marut quando uccise Vṛtra,
     	e salendo sul carro di tuo figlio felice si univa al suo esercito.”