GIANLUCA GRIGNANI

Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972. Cresce nella periferia nord della metropoli lombarda o, come dice lui, "seduto sul corrimano dell'ingresso della metropolitana di Precotto".
Ben presto incomincia ad ascoltare musica e a scrivere canzoni, ma non trova le persone giuste per trasformare una passione passeggera in qualcosa di più solido.
Intanto ascolta dischi, pochi ma buoni: i Police, i Beatles del White Album, Battisti.
A sedici anni si trasferisce in Brianza e si trova un po' più solo, ma anche nella condizione di sfogare, chiuso in casa, la sua passione.
Inizia a scrivere con maggiore intensità, anche se la musica è lontana dal diventare un'attività a tempo pieno, tutt'al più un buon motivo per caricare la chitarra e qualche cassetta su una Lancia Delta traballante e dirigersi verso i bar o le pizzerie dove colleziona le prime esibizioni.
Intanto per vivere fa un po' di tutto, dal commesso al muratore, dal venditore ambulante all'animatore. Quando è sul punto di mollare tutto, incontra il produttore Massimo Luca, una delle prime persone a credere nelle sue canzoni. Dopo due anni di processioni presso le case discografiche e di porte in faccia, trova la canzone giusta (La mia storia tra le dita) e l'etichetta disposta a puntare su di lui (la PolyGram) , con cui partecipa a Sanremo Giovani.È il 1994.

Il successo del brano gli apre le porte del Festival di Sanremo vero e proprio, edizione 1995, dove si classifica sesto con Destinazione Paradiso. È il grande momento di Grignani che pubblica il primo album dal titolo Destinazione Paradiso che vende 700.000 copie.
Grignani si concede, poi, un periodo di silenzio da cui esce con la pubblicazione, nel maggio 1996 di Fabbrica di Plastica, con cui il cantante si diverte a smentire tutto quello che era stato scritto su di lui.
Fabbrica di Plastica è un album completamente diverso dal primo, con chitarre distorte, voci al megafono, testi taglienti e criptici. Probabilmente è un album troppo innovativo.
Nel tentativo di continuare sulla strada dell'innovazione artistica, Grignani produce e registra in America il suo ultimo album, Campi di Popcorn, alla ricerca di idee nuove e suoni alternativi.