RON

 Una lunga carriera, spesso silenziosa, che è cominciata proprio nella città dei fiori quando il sedicenne Rosalino Cellamare esordì in coppia con Nada presentando il brano "Pà diglielo a mà".
Un esordio quasi casuale ed un successo improvviso che lo portò, nel 1971, a scrivere due importanti canzoni "Il Gigante e la Bambina" e "Piazza Grande", quest'ultima in collaborazione con Lucio Dalla.

Il sodalizio tra i due ha segnato la carriera di Ron, che da quel momento fu considerato fra i più interessanti arrangiatori e compositori italiani.
Un lavoro oscuro e silenzioso, lontano dai riflettori, probabilmente adatto al carattere schivo di Rosalino, ma che di sicuro non gli aveva procurato la notorietà meritata.

A metà degli anni '70 è iniziata la sua carriera da attore - tra i vari film che ha girato va ricordata la parte in: "Nel Nome del Papa Re" di Monicelli e in "Lezioni private" di Vittorio De Sisti dove è il protagonista.

La fine degli anni '70 segnano per Ron un periodo difficile. Si affermano cantautori politicizzati e sembra non esserci più spazio per le sue favole riportate nell'album del 1980 "Una città per cantare" - realizzato in collaborazione con Ivan Graziani - e nel singolo dell' '81 "Joe Temerario".

Nella seconda metà degli anni '80 incide gli album "Ron", "E l'Italia che va", "Il mondo avrà una grande anima", e "Apri le braccia e poi vola".

L'ultimo disco di Ron, del 1994, intitolato "L'Angelo" rappresenta la sintesi di tutta la sua esperienza di musicista e poeta.
E' una dichiarazione d'amore verso la gente e di ottimismo verso il futuro; un'altra favola nel suo stile senza troppe pretese di essere al passo con i tempi, discreta e cordiale.

Una favola che ha il suo epilogo nel febbraio di quest'anno quando Ron in coppia con Tosca vince il Festival di Sanremo e da lì comincia un tour che mette insieme tutti i suoi successi.