TERESA DUSH
SUOR MARIA OSANNA
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Non è facile tracciare il profilo
spirituale di suor Maria Osanna, troppo breve è stata la sua vita e troppo
poco è stato tramandato di lei. Si possono tuttavia notare delle linee
costanti nel suo cammino spirituale. 1.
Un amore fedele e sentito a Gesù che si traduce nella
brama di onorarlo, di fare sempre quanto a Lui piace; la missione di cui è
investita, trova un riscontro nelle più profonde aspirazioni del suo cuore; 2.
una tenerissima devozione alla Vergine Maria, al cui
materno patrocinio affida fiduciosa la sua vita; si abbandona a Lei nei dubbi
e nelle angustie spirituali del suo cuore. 3.
l’umiltà profonda che la rende docile all’obbedienza,
prima nel difficile e ingrato compito di diffondere il messaggio della
Vergine, poi nel silenzio sereno sulla sua esperienza di veggente, 4.
l’amore alla croce che segna il cammino della sua breve
esistenza, essa l’abbraccia serena, confortata anche dalla presenza di Maria
e dalla sua segreta e personale manifestazione: 5.
la preghiera di contemplazione, imparata dalla Vergine a
Porzus, e purificata nel silenzio e nella sofferenza;“ Era sempre con la
mente ed il cuore assorti in Dio”: Nella prefazione al manoscritto che
contiene i suoi cenni biografici: si legge: “ Si sarebbero potuto tracciare pagine stupende di eroiche virtù
esercitate dalle nostre amatissime consorelle, ma per impossibilità di
scrivere, rimasero sepolte con loro nella tomba. …le pagine più belle, più
sante verranno lette soltanto in Paradiso … Resteremo meravigliate di vederle
in tanta gloria, che meritarono con la loro profonda umiltà, perfetta
carità, grande semplicità, conducendo una vita tutta di sacrificio, di
nascondimento, di preghiera, di unione intima con Dio, conforme il vero
spirito del nostro Istituto”. Sono
espressioni che contengono in sintesi tutta la spiritualità di suor Maria
Osanna. |
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A Porzus Il primo “culto” a Teresa Dush, viene
tributato dagli abitanti di Porzus. Essi, fin dall’autunno del 1856, poco più
di un anno dopo l’apparizione, sono colpiti dal fenomeno misterioso del
“prato sempre fiorito”, e pensano che, la piccola “Ballussiza” (così era
chiamata Teresa dal soprannome Balluz dato alla sua famiglia), se è una
santa, morirà presto. Nel 1885, costruiscono la cappella sul
luogo dell’apparizione, Una tela dipinta da un paesano, viene posta sulla
parete sinistra. Teresa Dush vi appare come una giovane di circa 25 anni,
l’età della sua morte. Nel 1913 la cappella viene ingrandita
ed arricchita di due statue. Una di esse rappresenta santa Teresa d’Avila.
Alla base c’è un’iscrizione non del tutto leggibile: “Santa Teresa ora pro
nobis. In hoc loco videbat Mater Christi. Inventa stetit et parlatum est ex
Mater Dei et raccomandazionem eiss. Un latino popolare in cui sembra che la
statua di Teresa d’Avila rappresenti Teresa Dush, alla quale rivolgono la
loro preghiera d’intercessione. Il 21 gennaio 1953 la cappella, detta
“Iancona” viene finalmente benedetta dal vescovo ausiliare di Udine, mons.
Luigi Cicuttini. Il nome di
Madonna “de Sesule” appare per la prima volta in un articolo di T. Venuti nel
1988. Presso le Suore della Provvidenza Le Suore della Provvidenza, nel breve
profilo biografico di suor Maria Osanna, dopo averla paragonata a tre santi:
santa Teresa di Gesù Bambino, santa Bernardetta Soubirous e san Stanislao
Kostka, morti giovanissimi, chiedono la sua intercessione con questa
preghiera, sicure che la loro sorella si trova già in cielo: “Nostra
cara Maria Osanna, ora
che puoi a tuo bell’agio deliziarti ed appagarti nella
contemplazione della tua e nostra Madre Maria Santissima, prega
per tutte noi ed
impetraci un ardente amore verso di Lei, congiunto
ad una vera e soda imitazione delle sue virtù”. La piccola novizia è considerata una
creatura di eccezionale santità, sia dal beato padre Luigi che dalle suore
contemporanee. A una novizia che chiede a padre Luigi di poter assumere il
nome di suor Maria Osanna, quando questa non ci sarà più, padre Luigi
risponde: - Sì, se sarai buona come lei - E’ presentata in noviziato come un
modello, un “angelo di novizia” di cui si devono imitare le virtù, più che
desiderarne i doni eccezionali. Alcune suore ancora viventi, ricordano le
istruzioni della loro maestra “sull’umiltà, l’obbedienza, il silenzio, la
mortificazione, la disponibilità al sacrificio, la bontà d’animo” di suor
Maria Osanna. |
Arcivescovo mons. Loris F. Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni XXIII Lapide con il messaggio della
Madonna a Porzus, benedetta da mons. Loris Capovilla il 1° settembre 1996. |
Oggi Leggendo nei primi mesi del 1992 il libro
“ Leggende e santi mariani nel Friuli-Venezia Giulia”, della professoressa
Rosanna Zoff, don Carlo Gamberoni allora parroco di Servola (Trieste), sente
un forte impulso a ricercare notizie più precise e complete del fatto
straordinario. Lo colpisce la circostanza che Teresa Dush è l’unica tra tante
veggenti a consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Con mons. Vito Ferrini, parroco di
Attimis, ha modo di sentire la testimonianza viva e convincente della gente
di Porzus, e viene a conoscenza di vari documenti dell’Archivio delle Suore
della Provvidenza fondate dal beato Luigi Scrosoppi di Udine, Il 26 maggio 1992 viene compiuto il primo pellegrinaggio alla
cappella dell’Apparizione. La notizia del semplice evento religioso viene
divulgata dal Messaggero Veneto e dal Telegiornale regionale. Il 21 ottobre 1992 l’Arcivescovo mons.
Alfredo Battisti sale a Porzus in forma ufficiale e il 14 novembre
sottoscrive la lettera di approvazione del piccolo santuario. Al termine dell’omelia del 21
ottobre1992 auspica che a Porzus possa sorgere un centro di spiritualità, per
la riflessione e la preghiera. Di questo centro ha già benedetto la prima
pietra, la prima domenica di settembre del 1999. Dal 1992 si sono succeduti vari
pellegrinaggi, sempre più numerosi e vari Vescovi del Friuli e di fuori hanno
presieduto le funzioni liturgiche. “La regia che dall’alto ha guidato ogni
cosa”, porterà a compimento quanto in modo così meraviglioso ha iniziato”. Il “culto” a Teresa Dush, suor Maria
Osanna, è strettamente legato alla devozione alla santa Vergine, venerata
sotto il nome di Madonna “de Sesule”. E’ importante sottolineare come fu
la constatazione della scelta radicale di vita religiosa di Teresa Dush
che ha suscitato nell’animo di due sacerdoti un appassionato e irrinunciabile
desiderio di conoscere l’autenticità dell’apparizione, e di divulgare il
messaggio della Madonna, oggi di estrema attualità. E’ significativo e commovente
concludere con una espressione tolta da una lettera, inviata a mons. Vito
Ferini il 5 settembre 1996 da S. E. mons. Loris Francesco Capovilla, già
segretario particolare di Papa Giovanni XXIII: “ La piccola Teresa
Dush è entrata nella mia vita”. Era venuto
pellegrino alla Cappella della Madonna “de Sesule” il 31 Agosto 1996. |
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Tela di pittore paesano rappresentante la cena
dell’apparizione (cm. 122 x 93 altezza per larghezza)): la Madonna ha il
falcetto in mano, e la giovane è in ginocchio. Iscrizione in alto:
“Santificate le feste – non bestemmiate. Osservate i digiuni e le vigilie”; e
in basso, sotto la figura della giovane: “Dush Teresa –“8/9/1855 apparizione
– Genn. 1886 FF LI FEDELI FF+ fecero fare”. (Vedi
pag. 61 del libretto: Breve storia delle apparizioni della Madonna a Porzus.
E pag. 16 del libretto : L’apparizione della Madonna a Porzus). Statua lignea della Vergine col falcetto in mano e di Teresa in
ginocchio.( 120 x 80) Opera del 1893 degli scultori di Ortisei. (Vedi
copertina, pagg.33 e 36 del libretto:
Breve storia delle apparizioni della Madonna a Porzus, e pag. 58 del
libretto: L’Apparizione della Madonna a Porzus, Altre statue lignee simili alla precedente, di dimensioni
minori. Vedi pag.84 op. cit. Serie di quattro dipinti tempera su cartone, (cm 40 x 30)
del pittore Cosimo Mussio di Torino, rappresentanti le varie apparizioni (Vedi
pp. 18, 25, 29, 55, op. cit.) Dipinto ad olio raffigurante l’apparizione della Madonna a
Teresa Dush, ( 90 x 70) eseguito da suor Maria Battista Mattevi – Cormons 1996 (Vedi
Copertina del libretto : La Madonna col Falcetto) Lapide con il messaggio della Madonna a Porzus, benedetta da
mons. Loris Capovilla il 1° settembre 1996. (
pag. 60 del libretto L’Apparizione della Madonna a Porzus). Dipinto ad Olio dell’apparizione ( cm. 200 x
200) di un pittore di Bergamo. Si
trova nella chiesa parrocchiale di Porzus. Dipinto ad Olio dell’apparizione ( cm. 85 x 75)
di Ernesto Mauro di Ramandolo. E’ collocato nella casa di accoglienza |
O Regina del Cielo e della terra, tu
che apparendo alla piccola Teresa richiamasti il
popolo cristiano all’osservanza
dei comandamenti del Signore aiutaci a fare
sempre la sua volontà, a santificare
le feste e il suo nome santo e benedetto, e a compiere
opere di penitenza e di bontà. Benedici le nostre famiglie, i
nostri figli, la nostra gioventù, i nostri
anziani ed ammalati, le
persone sole e bisognose di aiuto e di conforto. Ottienici ora
dalla trinità santissima la grazia che
con fiducia ti chiediamo… Resta sempre vicino a noi affinché possiamo amare la vita e testimoniare con essa l’amore di Dio creatore e padre. E fa che un
giorno veniamo accanto a te nell’eternità
beata a lodarti e
ringraziarti per sempre, o pia, o dolce
Madre nostra, Maria. AMEN. Con
approvazione ecclesiastica +
Alfredo Battisti arcivescovo 21 Ottobre 1992 Preghiera
tradotta in nove lingue |
Ave di Porzus ( sulla melodia
del canto alla Vergine di Lourdes) 1. Sui monti
venisti In questa
dolina Parlasti
d’amore O Madre divina Ave,
Ave, Ave Maria 2. “Il giorno di
festa è sacro al
Signor!” dicesti a
Teresa o Madre d’amor. 3. Il
segno le desti Del dolce
Signor: La croce
splendente Di pace e
d’amor. 4. Seguiamo la
legge Di nostro
Signor E giorni di pace Avremo ognor. 3. Tu guida il cammini Dei figli
fedeli E fa’ che
giungiamo Al regno dei
Cieli. |
1.
SUORE DELLA PROVVIDENZA, Sorgenti. Cenni biografici della vita edificante delle nostre amate
consorelle. Ed. P.A.M.O.M., Roma, 1992 2.
G: BIASUTTI, Padre
Luigi Scrosoppi, Arti Grafiche Friulane, Udine 1979 3.
T. VENUTI, La
Madonne de Sesule, in “La Panarie” XX 1988 n: 81 4.
R. ZOFF, E qui mi
costruirete una Chiesa, Ed. Goriziana, Gorizia 1981. 5.
C. GAMBERONI, La
Madonna a Porzus, Tip. G. Missio, Udine 1993 6.
C. GAMBERONI, Ecco
la croce, Tip. L: Chiandetti, Reana del Roiale, 1993 7.
C. GAMBERONI, Porzus,
Il messaggio della Madonna nelle parole dei nostri vescovi, Tip.
Villaggio del Fanciullo, Opicina – Trieste, 1993 8.
IL SEGNO DEL SOPRANNATURALE, Rivista mariana, n. 59, 60,
61, 62, 63, 64, 65. Ed. Segno, Udine, 1993 9.
A, PINZANO, Memorie
vive, Tip. L, Chiandetti, Reana del Roiale, 1995 10.
C. GAMBERONI, La
piccola Cappella ornamento di Porzus, Tip.L. Chiandetti, Reana del
Roiale, 1994 11.
A. PINZANO, Ancora Memorie vive, Tip. L. Chiandetti,
reana del Roiale, 1996 12.
C. GAMBERONI, La
Madonna del falcetto nel periodo storico dal 1855 al 1992, con
presentazione dell’arcivescovo mons. Loris F. Capovilla, già segretario
particolare di Papa Giovanni XXIII, Impaginato su computer McIntosh con
Xpress 3.1 nel 1997 |
1. LA RISURREZIONE DI GESU’ “Entrando nel sepolcro (le donne) videro un giovane
seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura Ma egli
disse loro: ‘Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’
risorto, non è qui. Eco il luogo dove l’avevano desposto”. (Mc. 16,5-6) Padre Luigi c’invita a cantare l’Alleluia. Vuole che
esprimiamo la nostra gioia perché Gesù è risorto e perché la sua resurrezione
è pegno della nostra. Si canti
allelulia, alleluia! Erano chiuse le porte del cielo e vietato
l’ingresso. Il divin Redentore le ha aperte per coloro che lo amano, e che
persevereranno nel bene fino alla fine. 2. L’ASCENSIONE DI GESU’ “Gesù disse loro ‘Andate in tutto il mondo e predicate
il Vangelo ad ogni creatura. E il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio”. (Mc. 16,15-19) Tutta la vita di padre Luigi fu spesa a seguire il
comando del Signore. Egli viveva col pensiero e col cuore sempre rivolti a
Lui e con la parola e con l’esempio indicava la via della santità che è
l’unica via che conduce al cielo. La conformità alla volontà di Dio è la fonte della
pace in questa vita e il cammino per
arrivare in Paradiso Dobbiamo diventare cittadini del Cielo: mettiamoci
dunque al seguito di coloro che già vivono in quella patria beata. 3. LA PENTECOSTE “Mentre il giorno ella Pentecoste stava per finire, si
trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un
rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempi tutta la casa dove si
trovavano”. (At. 2,1-2) Lo Spirito santo “Come vento gagliardo” investì e
riempì anche la vita di padre Luigi. L’amore di Dio lo portò a conformarsi in
tutto alla volontà di Dio 4. L’ASSUNZIONE DI MARIA “Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna
vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di
dodici stelle”. (Ap. 12,1) “Dobbiamo rallegrarci che Maria sia stata assunta in
cielo. Lassù è divenuta nostra avvocata, nostra mediatrice, ed ha ancora più
cura di noi. Ma dobbiamo onorarla non solo con la preghiera, ma
coll’imitazione delle sue virtù. 5. L’INCORONAZIONE DI MARIA “L’anima mia glorifica il Signore e il mio spirito
esulta in Dio mio Salvatore, perché ha guardato all’umiltà della sua serva”
(Lc. 1,46-48) “Gesù Cristo trasfigurerà il nostro misero corpo per
conformarlo al suo corpo glorioso in virtù del potere che ha di sottomettere
a sè tutte le cose. (Fil 3,20-21) |