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AIDS: Figlia della maleducazione

Lettori delle pagine Web, non vi preoccupate, non è il solito pallosissimo articolo sull'ormai strafamoso male di fine secolo su cui ormai tutto si sa e forse niente si fa!
No, a dispetto di quello che il titolo può farvi credere, questo vuole essere un pezzo di denuncia su un'altra grande malattia di cui invece non si parla mai e contro la quale tutte le difese mediche di questo mondo non servono a nulla! La MALEDUCAZIONE.
Sono assolutamente convinta che la maleducazione e il non rispetto siano i veri flagelli che affliggono l'umanità, genitori viziosi di tutti gli altri mali e sciagure che si aggirano sul nostro pianeta. Anche l'AIDS se ci pensate bene è figlia loro: non ho rispetto di te quindi ti scopo senza preservativo!
La maleducazione ha il macabro dono di risvegliare la bestia primitiva dentro di noi, così come la sorella ignoranza genera incubi.
Gentilezza, garbo, solidarietà sono ormai vocaboli desueti, oggi come oggi, non ne siete convinti?
Vi invito ad un esperimento per confutare ogni vostro ragionevole dubbio: una mattina che non avete niente da fare entrate in un ufficio postale e comportatevi come un naturalista che deve filmare l'accoppiamento dei rinoceronti nella savana, cioè non fatevi notare, indossate un'aria indifferente e osservate quello che succede intorno a voi. Se state ben attenti, come per magia ad un certo punto la maleducazione comparirà sotto i vostri occhi in tutto il suo splendore (si fa per dire!): vedrete vecchiette prendersi a bastonate per accaparrarsi il posto in coda all'unico sportello aperto su venticinque che la struttura può offrire, vedrete donne indaffaratissime che con la solita scusa che non hanno tempo e la macchina in seconda fila è assediata da una folla di vigili urbani, tentano di scavalcare una coda di 30 omoni grandi e grossi e non potrete fare a meno di chiedervi che cosa se ne faranno mai di tutto questo tempo risparmiato se ogni giorno ripetono le stesse identiche cose e le vendite dei libri in Italia sono meno di quelle dei ghiaccioli al polo nord. Ma sto divagando?
Quello che volevo dire è che la maleducazione è in agguato dietro ad ogni angolo.
Forse la ragione di tutto ciò è un'inspiegabile paura che un grazie in più possa metterci troppo a nudo, guai allo sventurato che ha l'ardire di mostrarsi agli altri per quello che è!
Vedo queste cose ogni fottutissimo giorno in metropolitana: quante volte mi è capitato d'incrociare lo sguardo di quello che mi sta di fronte e accennare un sorriso che dica "ehilà anche tu all'inferno eh?! Su facciamoci coraggio" ma dall'altra parte le reazioni vanno dal blando " che cazzo avrà da sorridere questa?" al più paranoico " Oh mio Dio, perché sorride? Ho il rossetto sbavato, la cravatta annodata male, non ho chiuso la zip dei pantaloni? OH MIO DIOOOOO". E tutto questo per un sorriso, strano no?

Cristina Zeppini

 

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