Consigliano a Milano

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I LOCALI:

 

BluesHouse

Via Sant'Uguzzone, 2.
Tel. 02-27003621

Questo è il posto giusto per chi ha visto più di dieci volte "The Blues Brothers", per chi avrebbe voluto essere un componente della band dei "The Commitments", per chi vorrebbe permettersi di indossare le tutine di James Brown e cantare a squarciagola "…i feel good…na na na na…". Basta il nome per capire tutto: la casa del blues, suonato rigorosamente dal vivo tutte le sere (tranne il martedì, giorno di chiusura), in tutte le sue sfaccettature, passando per il soul, arrivando al funky, concedendosi momenti di rock&roll.
Del locale in sé non c'è molto da dire, qui quello che conta è la musica: classico capannone grezzo e spoglio, tavolini in numero sufficiente, pista da ballo discretamente spaziosa, palco grande e ben attrezzato, niente traffico di camerieri che possa intralciare l'ebbro movimento dei corpi agitati dal blues.
Anche il lato economico non riserva sorprese (e questo è un bene): birre alla spina £ 6/8000, in bottiglia £ 8000, cocktails 10000. ricordate però, che il venerdì e sabato la consumazione è obbligatoria e vi costa 15000.
Ed ora eccovi alcune chicche della programmazione per il mese di febbraio:
Mercoledì 9 Blueshouse Ska Klub, rassegna di musica ska
Venerdì 11 Friends Blus Band, covers soul e R&B
Lunedì 14 San Valentino Day: coppa di spumante per tutte le coppie etero e omo Rockodrilli, classici del rock&roll anni '50 e del beat anni '60
Venerdì 18 Arthur Miles Group
Giovedì 24 Axis, tribute to Jimi Hendrix
Sabato 26 Mandolini Brothers, repertorio che spazia dai Los Lobos ai Pogues

Note: Ballate e sudate, gente! Ballate e sudate.

Cristina Zeppini

 

Natistanchi (Il locale del bradipo)

Via Ascanio Sforza, accanto al locale "Le Scimmie",sulla riva destra del navilgio pavese, avendo alle spalle la darsena...posso essere più precisa?

Come questo pub ce ne saranno almeno un altro centinaio nella sola zona dei Navigli; locali tutti corrispondenti a queste caratteristiche: media grandezza, luci basse, arredamento rustico (questo ha addirittura l'angolo focolaio con tanto di camino), clientela tranquilla del genere non troppo sofisticato, molto fumo e molta birra, anche di qualità,a questo proposito sull'entrata del "Natistanchi" campeggia ben visibile, anche nella nebbiosa notte milanese, l'insegna dai colori oro e nero della più classica e amata birra irlandese!
Vi chiederete allora: ma perché ci parli di questo posto, se è uguale a tanti altri? Bè, per prima cosa perché sono finita qui e non in uno dei 100 pub della zona e secondo perché ritengo che anche nel locale più anonimo ci sia sempre qualcosa di originale da scoprire, nel bene o nel male. Qui, tanto per cominciare, di originale c'è indubbiamente il nome. Sinceramente non ho capito le motivazioni che hanno spinto i gestori del "Natistanchi" a chiamarsi in questo modo, di certo non è un rimprovero alla velocità dei camerieri, i cui tempi rientrano più che degnamente nella fascia media: né troppo lunghi, né troppo corti. E di certo non è indice di una scarsa iniziativa nell'offerta data ai clienti, basta guardare il menù per rendersene conto: un vero e proprio libretto ricco di attrattive per bocche e stomaci in cerca di soddisfazione…Diamo il via alle danze:
Birre alla spina: £7000, Guinness e la sua compagna rossa Kilkenny sopra tutte.
Cocktails: £12000, una pagina intera di scelta, ma per non sbagliare, perché non provare quello della casa in triplice versione, Natistanchi, Borntired, Nacidoscansados?
Superalcolici: Rum e Tequila per chi ha il sangue caraibico, Brandy e Vermouth per chi si sente bene in Europa.
Panini: £7000, hanno i nomi dei cartoni animati anni '70, quelli tanto cari a noi 25enni per intenderci. Cosa preferite: un Lamù, un Chobin o un Daitan III? Oppure potrete optare per una piadina, £9000, alla Litfiba o alla Ligabue.
Dessert: Pane e slurp £7000, a voi il compito di scoprire il perché fare slurp.
Infine ecco il "qualcosa di originale" di cui parlavo sopra: un secondo menù, interamente biologico, che presenta alimenti ottenuti senza l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi. Ci troviamo la birra biologica (£7000), i succhi di frutta assolutamente naturali (4500), thè indiano o aromatizzato alla lavanda o bergamotto, infusi dai nomi pacificatori quali "cuore di fiori" o "buon umore", il sidro dolce (£18000 la bottiglia, £5000 il bicchiere) il tutto per brindare a tutta salute.

Note:Unica critica negativa che faccio riguarda la musica: abbassate un po' il volume, siete un pub non una balera!

Cristina Zeppini

 

The Old Fox Pub

Piazza Sant’Agostino (MI).
Tel. 02-89402622
.

Per sapere se questo è il locale che fa per voi, dovrete fare prima questo semplicissimo test:

- Tutti i vostri amici sono a stati a Londra durante le vacanze e tutte le volte che vi vedete vi fanno due palle così, mentre voi siete andati a Milano Marittima ( con tutto il rispetto per questa "ridente località").

- Siete voi che siete appena tornati da Londra e ricordate ancora con terrore il barista hooligans che alle 11p.m. cominciava a suonare la maledetta campanella, monito che l’ultimo boccale di birra è quello che avete in mano e poi a nanna.

Se le vostre risposte sono state in prevalenza si, allora eccovi la soluzione: il solito piccolo angolo d’Inghilterra in città( non si dice sempre così?!). L’Old Fox è arredamento in stile, mangiare in stile, con la differenza che qui potrete sanare le vostre voglie gastronomiche, più volgarmente fame, a qualunque ora, birra in stile…..c’è anche la Guinness se siete irlandesi traditori.
Per fortuna i prezzi non sono in stile inglese: anche il vostro portafoglio potrà passare una piacevole serata.

Note: dimenticavo, anche qui c’è la campanella ma non fatevi prendere dall’agitazione, se suona è solo per annunciarvi che la vostra ordinazione è pronta e che dovete essere voi ad andarla a prendere. Non pretenderete mica tutto dalla vita!!!

 

Cristina Zeppini

 

La fontanella

Alzaglia Naviglio Pavese, 6.
Tel. 02-8372391
Non chiude mai!

Qui ci va chi ha il gusto per la buona birra e per i lunghi tavoloni di legno grezzo, dove si siedono rumorose compagnie di gente alla buona (quelle che preferisco).
Il locale si situa nel “calderone” ticinese quindi facile da raggiungere…il casino sta nel trovare parcheggio, a meno che non vogliate fare gli alternativi fino in fondo e venire a nuoto sui navigli, consapevoli, però, che questa potrebbe essere la vostra ultima bevuta!!!!
In ogni caso, appena avrete fatto i 3 mitici gradini che vi introducono al locale sarete al sicuro da ogni luogo comune e potrete prendervi la soddisfazione di gustarvi una fresca weissbier , assaporandola dal tipico calice usato in Baviera, detto “spillone”. PROSIT!

Informazioni tecniche: I prezzi sono più che nella media e il servizio è assolutamente in linea con l’ambiente: spigliato e cordiale!!

Suggerimenti: Non andateci per trascorrere la tipica serata intima, tutta moine e smancerie, vi sentireste veramente fuori luogo! Avvisati

 

Cristina Zeppini

 

La Boteguita del Medio

Viale Col di Lana, 3.
Tel. 02-89400560
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Se non siete mai stati a Cuba, se ci siete stati e vi manca tantissimo; se è inverno e la nebbia è così fitta che hai sbagliato il portone di casa o se è estate e ci vedete benissimo; se il Che è per voi qualcosa di più che un mito o se volete capire meglio perché Gianni Minà è un “mito”; se……. Insomma in ogni momento, per qualunque motivo la Bodeguita del Medio è un locale dotato di teletrasporto alla Star Trek: fuori la solita Milano, il solito traffico, il solito cielo, dentro sole, musica, palme (vere), bellissime ragazze, buoni cocktail, buon rhum, buon cibo , tutto targato cuba, in uno spazio che, è vero, è un po’ piccolo, ma talmente accogliente che chissenefrega se devo stare con il gomito a contatto con il naso di qualcuno, peggio per il suo naso”!E poi, giovani donzelle, dove lo trovate un posto nella nostra “metropoli da bere” dove vi fanno la serenata con la chitarrina autentici suonatori cubani, che magari non saranno bellissimi, ma volete mettere il fascino?!

Informazioni tecniche: prezzi nella media Il sabato su prenotazione è meglio, gli altri giorni basta arrivare per tempo!.

Segnalazioni: provate le banane fritte e il dolce al cocco……na’ bontà!

 

Cristina Zeppini

 

Mont St. Michel

Via Crema, 17.
Tel. 02-58319495
Chiuso il Lunedì.

Probabilmente le migliori crépes di Milano da gustare con rigoroso, ed assolutamente obbligato, lume di candela. Dalle crépes con la nutella a quelle con la marmellata di ciliegie, per finire a quelle con le castagne; una golosissima scelta ed una ricca lista di vini, birre e cocktail in genere.
Intimo e riservato, sono le due parole che descrivono al meglio l’ambiente, consigliato per discussioni con amici sul genere filosofico, artistico e letterario. Ma ideale per appuntamenti ed incontri il cui fine ultimo è una buona, sana e vecchia…”chiacchierata”.
Unico inconveniente: <<sono in molti a pensarla come il sottoscritto, quindi, è amorevolmente consigliato recarvisi ad orari accettabili. Il locale non è molto grande e le persone che (nel corso di tutta la settimana!) vi giungono, sono numerose>>.  

I prezzi: sono stati approvati dal piccolo comitato “Artisti disoccupati”, pertanto accettabili!  

Informazioni tecniche: in via Crema trovare parcheggio è un po’ come trovare lavoro…armatevi di Santa pazienza.

 

Michele Avola

 

Ripa Kitchen Bar

Ripa di Porta Ticinese, 19.
Tel. 02-58115021.

Ah! Questo è proprio un bel sospiro di sollievo che esprime la gioia leggiadra del ritrovarsi al Ripa Kitchen Bar; il sollievo che nasce dalla certezza di essere in un bel posto e di capirlo non appena si mette la testolina dentro: pavimenti in cotto, pareti con mattoni a vista rendono l’ambiente simile ad un casolare toscano, caldo e accogliente. Ci sono molti tavolini, tavoli e tavolate che accontentano sia la coppietta sia la compagnia goliardica e c’è un bancone lungo lungo per chi è in vena solo di una bevuta e via oppure di 4 chiacchiere con il barista.
E cosa ordinare? Bè questa non è proprio una cosa facilissima…perché la lista menù targata Ripa Kitchen Bar è veramente vasta. Oltre ai soliti (si fa per dire) aperitivi, after dinner, long drinks, alle classiche e pregiate birre alla spina (Guinnes e Tennent’s) ci troviamo davanti una lista vini di tutto rispetto: Dolcetto d’Alba, Bonarda, Rosso di Montepulciano, Teroldego, ecco alcuni esempi davvero niente male.
Ma si sa che bere a stomaco vuoto non fa bene ed ecco allora che il Ripa propone una serie di piatti unici indubbiamente ricchi ma non costosi: manzo affumicato con tanto di verdure alla griglia solo 14000, speck, cetrioli e formaggio delle dolomiti stesso prezzo.
Infine per chi non ha fame ma solo voglia di…”qualcosa di buono” oppure se fuori fa così freddo che vedete i pinguini giocare ad hokey sui navigli, io vi consiglio di provare una di queste meravigliose cioccolate calde: al caffè, al cocco, al bacio, al croccantino al rhum, al gianduia, scommetto che vi faranno apprezzare i rigori invernali!

Informazioni tecniche: arrivare presto se si vuole trovare un posticino per sedersi
camerieri: giovani, simpatici, forse dovrebbero essercene di più quando il locale è pieno ma 5 minuti di attesa valgono bene una buona birra!

I prezzi
: buoni*
*il punto di vista su cui vengono stilati i giudizi dei costi è dato da una vera studentessa squattrinata e che lavora per di più part-time, il massimo!!! O dovrei dire il minimo?!

 

Cristina Zeppini

 

I RISTORANTI:

 

Kapuziner Platz

Birreria bavarese con cucina.
V.le Montenero 34, ingresso V.le Lazio.
Tel. 02-54101270
.

Cari amici del Web, marinai telematici, sono felice di annunciarvi la nascita di un nuovo lido dove poter riposare le vostre intorpidite membra e dissetare le vostre gole riarse dal tanto navigare: Kapuziner Platz, un posto che ha poco del virtuale e del telematico, ma anzi ha la sua forza nel riproporre, pressoché inalterate, le antiche tradizioni del mondo tedesco.
L’ambiente è splendido e molto grande: immaginate una via di mezzo tra un rifugio alpino e un mercatino di natale viennese, persino le cameriere indossano costumi tradizionali bavaresi. Insomma non c’è che dire, i ragazzi del Kapuziner hanno fatto proprio un bel lavoro, pensate solo questo: apre i battenti il 30 settembre e il sabato successivo è già stracolmo. Ad aumentare poi la felice accoglienza che noi piccoli artisti attribuiamo a questo neonato locale, stanno altre due fondamentali caratteristiche: l’aspetto gastronomico/alcolico e i relativi prezzi. Se siete venuti "solo" per bere una rigorosa birra alla spina tedesca, bene sappiate che ne troverete per tutti gusti, personalmente vi consiglio la Kapuziner weiss, fatta con l’orzo seguendo l’antica ricetta di santi fraticelli, se invece siete in vena di particolarità provate la birra dall’anima bionda ma dall’aspetto scuro (ahimè il nome non me lo ricordo, ma non vi preoccupate nel menu ogni cosa è descritta dettagliatamente così non avrete problemi nel riconoscerla!).
Avete anche un languorino da soddisfare? Lo potrete fare con un semplice brezel, tipico pane intrecciato, che sembra un enorme salatino, o con qualcosa di più sostanzioso come un bel piatto di salumi in cui regna sovrano lo speck. Se invece il vostro stomaco brontola prepotentemente, riuscirete senz’altro a farlo tacere con costolette di maiale, würstel e crauti, canederli (sono favolosi), patate preparate in ogni modo e naturalmente con una clamorosa fetta di dolce, cosa preferite strudel affogato nella crema di panna o classica sacker?
Per concludere il lato gastronomico vorrei farvi notare, si da prevenire ogni vostro possibile scetticismo, che ogni alimento viene importato, ogni settimana, direttamente dalla Baviera. Arrivati a questo punto se l’unica cosa che ancora vi frena dall’uscire immediatamente da casa per dirigervi in quel di viale Montenero, è la paura di dovere frantumare il vostro povero porcellino salvadanaio, sappiate che il tintinnante maialino può fare sonni tranquilli: al Kapuziner una birra va dalle 6000 alle 7500, un piatto di canederli 7500, una fetta abbondante di strudel 5500, ecc……
Bè se non vi ho convinto adesso, vuol proprio dire che avete dei gusti difficili e che meritate di starvene in casa da soli!!!!!!

( Ah, vi assicuro che quelli del Kapuziner non mi hanno pagato... la mia è la sola e pura verità!).

Note: Il personale è talmente gentile da farti sentire perfino in imbarazzo da quanto ti coccolano, sarà forse anche perché hanno appena aperto, tuttavia è pur sempre una piacevole e rara cosa trovare gente che ti serve con il sorriso sulle labbra!!!!

 

Cristina Zeppini

 

Ristorante Touba Milano

Via F. Casati 7, ang. Via Tadino (MI).
Tel. 02-29522705
.

Sempre per la serie mangiare esotico, questa volta vi propongo un ristorante senegalese. Il posto in sé non ha niente di speciale: localino con non molti tavoli, luminoso, pulito…..quello che è speciale qui è il cibo, dagli antipasti al dolce ci sono delle vere e proprie chicche per il palato. Potrete , ad esempio, iniziare la vostra cena con una porzione di AKARA, morbide polpette di fagioli leggermente piccanti accompagnate da tante verdurine tagliate sottili sottili a cui non potrete dire di no! Ovviamente non dovrà mancare nella vostra scelta il COUS COUS, sia vegetariano che di pollo; a questo proposito un consiglio, meglio prenderne una porzione in due, sazia talmente tanto che rischiate di non trovare più posto nel vostro stomaco per altre deliziose prelibatezze.
Dimenticavo, per quelli che non sanno che cos’è il cous cous eccovi svelato il mistero: verdure o pollo lessati, immersi in una salsina a base di curry, che si aggiungono ad un piatto che a prima vista potrà sembrarvi riso ma che invece è più simile al semolino ed è BUONISSIMO! Ai carnivori dal palato fino non potrà sfuggire il DIBI, bocconcini di agnello cotti al forno a legna. Un piatto sicuramente originale sono le cipolle glassate, anche se poi mettono un freno ai vostri incontri amorosi del dopo cena!
Altra specialità senegalese vi attende al dolce, si chiama THIAKRY e si pronuncia "slurp" perché questo è il suono che farete nel leccarvi i baffi quando affonderete il cucchiaio in una coppa ricca di yogurt e cous cous, il tutto spolverizzato con della cannella: semplicemente unico. Stranamente non servono alcolici, al posto di birra e vino troverete succo di mango, guava, guanabana, tamarindo, frutta esotica, zenzero...assaggiateli, avete fatto trenta fate anche trentuno.

Note: Solitamente la clientela è in maggioranza africana, il che fa sospettare che la cucina senegalese del Touba sia veramente originale degna di nota.

INFORMAZIONI TECNICHE:

Qualche indicazione sui prezzi:

Antipasto
7000
Primi piatti
10000
Cous cous
12/15000
Dibi
20000
Contorni
3000

Cristina Zeppini

 

Buffet Sri Lanka

Via Pasinetti, 8.
Tel. 02-57401949 Chiuso il martedì.

Mangiare assolutamente squisito, ottime le verdure come le lenticchie e le melanzane, ovviamente curry a volontà in ogni tipo di piatto, quindi siete avvertiti nemici della cucina speziata.
Posto unico per i prezzi: c’è una quota fissa e irrisoria che si aggira intorno alle 15000 che vi permette di servirvi dal buffet di tutto quello che vorrete quante volte vorrete……..dove lo trovate un altro ristorante così! L’ambiente è spartano ma pulito: 3 enormi saloni e per enorme intendo veramente grandi, con le pareti addobbate di ogni ben d’iddio indiano e srilankese ovviamente, però attenzione anche se i tavoli sono una infinità non pensate di trovare sempre posto, le due caratteristiche sopra descritte fanno si che durante il fine settimana sia necessario prenotare.
Personale gentile e rigorosamente indigeno.
Che dirvi di più, è uno dei miei locali preferiti, senza troppe pretese ma di qualità, con prezzi a misura d’uomo, di donna e di studente!

 

Cristina Zeppini

Bastian Contrario

Via Pietro Custodi, 12

Tel. 02-58100889 Aperto tutte le sere dalle 18 alle 3.
Chiuso il Lunedì HAPPY HOURS dalle 18 alle 21

Una trattoria (più cocktail bar) divertente e strampalata dove la tradizionale cucina romagnola fa un po’ da contorno alla curiosa animazione dello staff di cuochi e camerieri. La musica, a volume simil-discoteca, tocca ogni genere; partendo dall’orrido e passando per gli 883, va a toccare i CULT degli anni ’70 per poi finire sul latino americano. Insomma, una miscela di gusti musicali che accompagnano, con deliziosa armonia casereccia, ogni forchettata ed ogni boccone.
La cucina (ottima!), targata Emilia Romagna, sarà in grado di placare i vostri appetiti...anche quelli più repressi. Degno di nota, per il maschio (e non!) in cerca di baldoria, è il VINO: può essere spillato da piccole botti che sembrano non avere fondo!
Consigliato per feste, anniversari, lauree e quant’altro...lo è un po’ meno per quel genere di cenette romantiche, stile mano nella mano.

Informazioni tecniche: E’ vivamente consigliato, tra un piatto e l’altro, BALLARE e CANTARE a squarciagola!

Segnalazioni: Il menù fisso costa 45.000 lire a testa, mentre i prezzi per le portate a scelta sono, comunque, nella norma.

 

Michele Avola

 

Shiva

Via Gian Galeazzo, 7.
Tel. 02-89504746).

Si dice che l’apertura mentale e fisica nei confronti di culture a noi estranee e lontane possa solo portare da un arricchimento spirituale, ebbene il ristorante indiano Shiva permette il raggiungimento del nirvana dei sensi del vostro palato. Lo ammetto, io sono un 'amante ad oltranza della cultura indiana, però questa era la prima volta che ne provavo il cibo e, ragazzi, è stata un’illuminazione. I piatti sono cucinati secondo ricette tradizionali dell’India del nord: la carne, ma non solo, anche il pane che è sensazionale, vengono cotti nel tandoori, un forno di terracotta sul cui fondo arde brace di legno o carbonella. Le vostre pietanze potranno essere accompagnate da tre tipi di salsine che sono certa soddisferanno ogni gusto: salsa allo yogurt e menta, delicata e gustosa; salsa all’avocado, agrodolce, ottima sul riso e sul pane; salsa piccante, per chi ha la bocca foderata d’amianto.
Il tutto vi verrà servito da camerieri che per gentilezza, meticolosità e aspetto potrebbero essere i figli di Gandhi.
Il locale, essenziale e dall’ambiente raccolto, è ovviamente un “piccolo angolo d’India, ma senza esagerare. Anche il conto, che vi assicuro non è piccante come il resto della cucina, è in ogni modo reso più piacevole da ciò che l’accompagna: vi verrà infatti portata una scatola di legno che contiene, in tanti piccoli scomparti, erbe e spezie profumate e colorate, ognuna delle quali svolge diverse funzioni: dalle digestive, alle rinfrescanti per la bocca, alle…..afrodisiache……dopo un’ottima cena è giusto concedersi anche un “ottimo dopo cena”….

Informazioni tecniche: prezzi abbordabili, una cena completa di tutto si aggira attorno alle 30mila. C’è il menu interamente vegetariano. Meglio prenotare!

Segnalazioni: provate il pane al formaggio e quello cotto sul forno tandoori, delle salsine vi ho già parlato...! Se siete vegetariani non potete lasciarvi scappare le verdure miste in salsa di yogurt e curry. Ottimo anche il pollo.

 

 Cristina Zeppini

 

La Bellingerèta

Via Varanini, 22.
Tel. 02-2826289 Fax. 02-26148515.

Con la mia dolce metà i locali ed i ristoranti che scelgo hanno tutti un denominatore comune: romanticismo ed ambiente soft. In un'atmosfera quasi magica creata da un ampio salone avvolto da luci soffuse e musica dal vivo, si può cenare in tutta tranquillità godendosi la vista del meraviglioso giardino visibile da una vetrata a lato salone.
Tra un piatto e l'altro, la digestione viene sicuramente agevolata dalla possibilità di ballare qualche bel lento sulla pista allestita al centro del salone.
Il conto finale, dopo due primi, due secondi, affettati, dolce, alla competitiva cifra di 120.000 lire tutto compreso, non rovina certo una serata trascorsa ballando, mangiando e chiacchierando senza la confusione di tanti altri locali, magari belli e più divertenti, ma più adatti ad altre occasioni.
Ristorante creato, quindi, appositamente per coppie in vena di sdolcinerie, pranzi matrimoniali, cene fra amici un po' particolari.
Il tutto condito da personale gentile e disponibilissimo, molto competente in materia culinaria e sempre pronto a gustosi suggerimenti.
Lo raccomando caldamente e spero che, come prima recensione, non sbatta giù la frequentazione del vostro bel sito.

 

Massimo Berti

 

Shops:

 

Orio Center

Autostrada A4 per Venezia, uscita Bergamo, seguire indicazioni per Aereoporto o per Orio Center .

Siete assidui frequentatori di centri commerciali? Siete amanti del capitalismo sfrenato? Oppure vi siete appena imbarcati in uno di quei pomeriggi scazzati dove niente vi rende felici e tutto il mondo vi annoia? Ecco la soluzione: un gigantesco centro commerciale a pochissimi chilometri da Bergamo e a circa 35/40 minuti da Milano (traffico permettendo)...Overdose di capitalismo puro, sul genere "mall" a stelle e striscie. Negozi, negozietti e negozioni, tutto quello che l'italiano medio chiede e qui, senza dubbio, trova!
Queste 4 righe sembrano un "promo" pagato dall'Orio Center, in realtà e solo l'entusiasmo post-orgasmico che mi spinge a farlo; ci siamo appena stati e, dicono, l'effetto durerà ancora per qualche giorno. Vi garantisco che niente può confrontarsi con questa nuova ed imponente struttura ...un piccolo pezzo d'America che offre, oltre ad un'incredibile parcheggio (ci siamo persi mentre cercavamo la macchina!), qualsiasi cosa: dal gadget inutile, al regalo per l'amico, il cane o la fidanzata, per finire ad articoli sportivi e/o abbigliamento d'ogni "razza e colore".
Ma la cosa, probabilmente, più importante è che in questo meraviglioso mondo dei balocchi bergamaschi è situato l'unico Disney Store della Lombardia!

Informazioni tecniche: se possibile andateci durante la settimana, la gente è poca e la tranquillità è assicurata...

I prezzi: per tutti i gusti!

 

Michele Avola

 

 

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