MaiAletto

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Il libro "fortunato" di Isabel Allende

 

" Eliza Sommers aveva visto Joaquin Andieta per la prima volta un venerdi di maggio del 1848…molti anni dopo davanti alla testa di un uomo conservata in un fiasco di gin, Eliza avrebbe ricordato quel primo incontro con Joaquin e avrebbe nuovamente provato la stessa insopportabile angoscia.

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Si sarebbe chiesta molte volte nel corso del suo cammino se avesse avuto la possibilità di fuggire da quell’opprimente passione destinata a piegarle la vita: se in quei brevi istanti fosse stato possibile girarsi e salvarsi, ma ogni volta che avrebbe formulato questa domanda sarebbe giunta alla conclusione che il suo destino era stato tracciato fin dall’inizio del tempo. E quando il saggio Tao Chi’en le aveva prospettato la poetica possibilità della reincarnazione, si era convinta che in ognuna delle sue vite si sarebbe ripetuto il medesimo dramma: se fosse nata mille volte nel passato e altre mille nel futuro, sarebbe sempre venuta al mondo con la stessa identica missione di amare quell’uomo. Per lei non c’era via di fuga. Tao Chi’en le avrebbe poi insegnato le formule magiche capaci di disfare i nodi del karma e di liberare dalla coazione a ritrovarsi a ogni incarnazione nella stessa lacerante incertezza amorosa…"
Gentili lettori di questa neonata rubrica, non me ne abbiate a male se il primo libro che tratto è riservato ad un pubblico dalla sensibilità quasi ed esclusivamente femminile, non è una presa di posizione, è che essendo io stessa dotata di tale sensibilità (non tanto per virtù, quanto per semplice predisposizione genetica), i miei acquisti letterari vengono condizionati anche da questo dato. In ogni caso non disperate, e ricordate: i piccoli artisti sono in prevalenza maschi quindi non perdete la speranza.
Bene, ora che siamo rimaste solo noi, gentili signore, possiamo tranquillamente fare due chiacchiere intorno a questo romanzo, il cui fulcro è sapientemente concentrato nel brano che ho riportato. La storia, intitolata "La figlia della fortuna", è banalmente semplice: c’è un’eroina, Eliza, c’è un amato, povero e ribelle, c’è una ambientazione avventurosa e d esotica e ci sono colpi di scena quanto basta per farvi trangugiare le 333 pagine in meno di una settimana. Fin qui niente di speciale, ma la maestria di Isabel Allende, autrice dalla sempre fertile immaginazione, nel descrivere con semplicità e partecipazione sia i più banali gesti quotidiani sia i travagli dell’animo umano, trasforma questa storia scontata in un bel libro il cui costo di 30000 non risulterà un sacrificio ma una spesa ben fatta!

Nello sfogliare le pagine incontrerete un mondo variopinto che spazia dall’America investita dalla febbre dell’oro, passa attraverso la Londra vittoriana, approda nella Cina tradizionalista e spirituale e ricomincia da capo. Un mondo percorso da puttane e signorine strette nei corsetti, da guaritori zen e indigene vudù, da lupi di mare e finanzieri con bombetta. Un mondo che gira attorno ad una ragazza che "per amore solo per amore" viaggia nel ventre di una nave, si veste da uomo, gira gli Stati Uniti con un bordello itinerante e alla fine scopre…Non vi preoccupate non sono così cattiva!!!!!!
INFORMAZIONI TECNICHE per non fare brutte figure in libreria:
Titolo: "La figlia della fortuna"
Autore: Isabel Allende
Edizioni: Feltrinelli
Costo: £ 30.000
Pagine: 333
Copertina: color cammello con fotografia di donna in abiti ottocenteschi
Dimensioni: non ci sta nella borsetta da sera!
Vi basta?????!!!!!!

Cristina Zeppini

 

 

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