Ah, che "carino" l'italiano

Questo non è un articolo ma un grido d'allarme! Sottopongo alla sensibilità di voi naviganti la tragedia di una nuova specie in via d'estinzione: la lingua italiana. Questo raro esempio di alto linguaggio è attualmente preda di molti nemici, alcuni stranieri, altri, udite udite, appartenenti a questa razza. Il più terribile e diffuso, tra questi, va sotto il nome di Aggettivo Qualificativo Positivo Generico, noto anche come "Carino/a". I più grandi esperti in materia, da Zingarelli a Le Monier, ne danno questa definizione: "aggettivo, diminutivo di caro, sta a significare qualcosa di grazioso, piacevole; usato spesso come complimento".
Ma il "carino" è tutt'altro che un complimento: è un'arma doppio taglio, un temibile virus mentale. L'uso prolungato della suddetta parola porta ai seguenti effetti collaterali a lunga durata:
-appiattimento del giudizio, es: com'era il film? Si, carino; mah carino; niente di particolare, direi carino
-incapacità totale nell'utilizzo di altri aggettivi sinonimi
-perdita progressiva di comunicazione tra persone
La sua diffusione è incontrollabile e fino ad ora non si è ancora riusciti a trovare una profilassi adeguata per bloccare la sua infezione. Anche i canali di trasmissione, che si pensava essere immuni dai suo attacchi (quotidiani, riviste scientifiche, programmi televisivi culturali), a tutt'oggi danno chiari segni di carinite acuta.
Sembrano dare una certa efficacia, contro questo dilagante male, solo i metodi più tradizionali: un buon dizionario dei sinonimi e dei contrari sempre a portata di mano e una grande capacità di autocontrollo al momento di esprimere un giudizio positivo su un qualunque fatto.
Amici navigatori prendete coscienza di questi atti incresciosi, aiutateci in questa aspra battaglia, fatevi sostenitori della lotta contro il nemico "carino". Ridiamo la libertà a decine di aggettivi che aspettano fiduciosi che qualcuno ancora li utilizzi.
Suvvia, navigatori, siate carini!!!