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Punta Ala - Alassio con Old Lady

 

 

Ciao a tutti, approfittando del ponte del 25 aprile (2000) sono andato a prendere la famosa Cocaletta 7 mt, di nome "Old Lady" a Punta Ala e l' ho portata ad Alassio.

Sono partito Venerdì 21 in treno da Biella con due "amici" (capirete dopo il perchè delle virgolette) con cui sovente vado in barca, e sono arrivato alle 8,30 di sabato a Punta Ala, sistemazione veloce della barca, spesa e partenza con un bel venticiello portante con direzione Cavo (Elba), dove siamo arrivati intorno alle 16, giretto del paese aperetivo, cena in barca con specialità varie acquistate pronte da due simpatiche rosticciere, e sonno profondo.

Domenica mattina facciamo alcuni lavori di spostamenti e riordini alle drizze, e verso mezzogiorno salpiamo per Portoferraio, dove ci raggiungono col traghetto due amiche modenesi conosciute quest'estate in Corsica. Appena arriva il traghetto con il nuovo equipaggio partiamo in direzione Capraia, il vento è in crescita, sostituiamo il genoa con il fiocco e prendiamo prima una poi due mani di terzaroli, poi ammainiamo la randa e procediamo con il solo fiocco e vento quasi in poppa, con un andatura molto stabile ad una velocità di 5 nodi, e ci asciughiamo un po'. Alla fine il vento cala completamente e quel poco gira a Nord, e siamo costretti a fare le ultime eterne miglia a motore sotto la pioggia, con arrivo a Capraia alle 10 di sera bagnati fradici (le due nostre amiche si aspettavano una tranquilla giterella e avevano abbigliamento più da serata romantica che da rude veleggiata). Cena al ristorante sul porto e notte de fuego.

Lunedì siamo bloccati nel porto da un forte maestrale, colazione, studio del manuale del motore, e verso mezzogiorno salutate le amiche modenesi che devono rientrare nel pomeriggio col traghetto, proviamo ad uscire, il vento è troppo forte e contrario alla nostra rotta, decidiamo quindi di rientrare in porto. I miei due "amici" purtroppo mi comunicano lunedì sera che per impegni vari il giorno dopo devono essere assolutamente a casa e che partiranno anche loro col traghetto.

Martedì sentito il bollettino che annunciava il moderarsi del vento e la rotazione verso SW, parto alle 7, e dopo aver passato le formiche di fronte a Capraia, faccio rotta a motore cap. 307, ca. 100 mg.. Purtroppo non ho il tanto discusso pilota automatico, ma riesco a regolare con due cimette la barra in maniera tale da non essere costretto a stare sempre al timone, anche se non posso distrarmi che per qualche minuto. Onda lunga e vento quasi assente, isso la randa e con motore più randa lasci a babordo Capo Corso con le montagne innevate ad una velocota di 6 nodi. Verso le 14 si alza un po' di vento, e stufo del rumore del motore lo spengo ed isso il genoa, dopo qualche ora ad una velocità di ca. 3 nodi il vento diminuisce, mi faccio uno spaghetto, e verso le 19 riaccendo il motore senza ammainare il Genoa e tengo la Old Lady ad una velocità di 6 N.

Tutto tranquillo, parecchi delfini, comincio ad avvistare il faro di Capo Mele verso le due di notte, alle 5 comincio a riconoscere le luci di Alassio, che ben conosco, ed attracco verso le sei, faccio su alla bell'e meglio le vele e vado soddisfatto a dormire.

Maggio 2000.

Ciao e buone allamate a tutti.

Mario Fontanelli